ilTorinese

Riapre le porte EDO, lo Sportello Europa Diritti e Opportunità

Si tratta di un servizio gratuito nato per avvicinare cittadini, giovani e associazioni all’Unione europea e alle sue politiche.

A partire dal 1 ottobre, lo sportello è attivo ogni mercoledì dalle ore 14.30 alle 17 al Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino (Blocco D, atrio aule LI).

Lo Sportello EDO si propone come un punto di riferimento concreto per studenti, associazioni, enti e cittadini che desiderano avvicinarsi all’Unione europea e comprenderne meglio il funzionamento. L’obiettivo è offrire non solo risposte puntuali, ma anche un accompagnamento personalizzato attraverso tre principali ambiti di attività. Da un lato, il servizio garantisce un supporto informativo, per chiunque abbia necessità di orientarsi tra istituzioni europee e nazionali o intenda approfondire questioni legate al diritto e alle politiche dell’UE. Parallelamente, mette a disposizione un supporto formativo, pensato per singoli e realtà associative che cercano informazioni affidabili e aggiornate sull’azione dell’Unione europea e sui suoi strumenti.

A questo si aggiunge un’importante funzione di orientamento alle opportunità europee, che comprende mobilità, tirocini, volontariato, servizio civile, scambi e occasioni di lavoro all’interno dell’UE, oltre a percorsi di progettazione europea rivolti ai giovani e alla società civile.

Fino a dicembre, accanto allo Sportello EDO sarà attivo anche lo Sportello di Facilitazione Digitale, gestito dai volontari del Servizio Civile Digitale della Città metropolitana di Torino: un ulteriore servizio gratuito per aiutare cittadini e cittadine a sviluppare competenze digitali di base e accedere con maggiore facilità ai servizi online.

Lo sportello EDO è il frutto di una collaborazione consolidata tra la cattedra di Diritto dell’Unione europea del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino e il Centro Europe Direct della Città metropolitana di Torino, nell’ambito della Jean Monnet Chair CERR – Europa Diritti e Opportunità.

Con questo servizio, la Città metropolitana di Torino e l’Università di Torino confermano il loro impegno nel rendere l’Europa più vicina e comprensibile, offrendo un punto di riferimento stabile per chiunque voglia conoscere e cogliere le possibilità che l’Unione europea mette a disposizione.

Per accedere al servizio, si può prenotare un appuntamento a infoeuropa@cittametropolitana.torino.it

Villar Dora, Festa d’Autunno: tradizione, comunità e confronto sul post-alluvione

 

Bartoli: “Amministrazioni e volontari straordinari, esempio di come si reagisce con coraggio e concretezza”

Villar Dora (TO), 5 ottobre 2025 – Una giornata di comunità, amicizia e riflessione quella vissuta a Villar Dora in occasione della 44ª Festa d’Autunno, manifestazione tra le più sentite della Valle di Susa.
Presente il Consigliere regionale Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione Ambiente, insieme all’onorevole Daniela Ruffino, accolti dalla Sindaca Norma Tabone e dall’Amministrazione comunale.

La Festa, arricchita da momenti dedicati alle auto e moto d’epoca, ai sapori locali e alle tradizioni popolari, è stata anche l’occasione per un confronto diretto sull’emergenza alluvione del 17 aprile, che ha duramente colpito il territorio.
Durante l’incontro, sono emerse con chiarezza la tempestività e la determinazione dell’Amministrazione comunale, che – grazie al lavoro instancabile dei propri tecnici, dei volontari e delle associazioni – è riuscita a reagire con prontezza all’emergenza, garantendo sicurezza e sostegno alla popolazione.

“A Villar Dora ho trovato un’amministrazione capace e concreta, che ha saputo affrontare con lucidità una situazione complessa.
Un plauso sincero a tutti i volontari, agli Alpini, alla Pro Loco, alla Squadra AIB e a chi, senza clamore, si è rimboccato le maniche per la propria comunità.
Sono queste le persone che rendono forte il Piemonte”, ha commentato Bartoli.

Nel corso dell’incontro, il Consigliere Bartoli ha sottolineato l’urgenza di sbloccare i fondi e i progetti per la messa in sicurezza del rio e per completare le opere di somma urgenza ancora sospese.

“Non possiamo permettere che l’efficienza e la buona volontà delle amministrazioni locali vengano frenate dalla burocrazia – ha aggiunto –. Quando un Comune è pronto a intervenire, la Regione deve rispondere con la stessa rapidità e determinazione.”

La giornata si è poi svolta in un clima di grande partecipazione e condivisione, culminando nella premiazione delle auto d’epoca, che ha unito storia, passione e cultura motoristica piemontese.
Bartoli ha voluto ringraziare il dott. Paolo Calliero per la degustazione del suo prezioso elisir, Franca e Massimo per la calorosa ospitalità e tutti gli amici presenti per la splendida accoglienza.

Nel corso dell’evento, Bartoli ha avuto anche l’occasione di conoscere i Conti Antonielli d’Oulx, persone di grande gentilezza e sensibilità, che si sono rese disponibili ad accogliere in futuro una visita al Castello di Villar Dora.
Un gesto di cortesia che testimonia il legame profondo tra storia, comunità e territorio.

“Il Castello è un luogo che racconta il valore del tempo e delle radici – ha concluso Bartoli –.
In giornate come questa si riscopre cosa significa davvero appartenere a una comunità: unire le persone, valorizzare la bellezza e guardare al futuro con fiducia.”

Romantic CandleLight Concert al Castello di Cereseto 

Serata speciale domenica 28-9-2025 nel castello neogotico di Cereseto edificato dal finanziere Riccardo Gualino, una figura emblematica dell’imprenditoria italiana di inizio ‘900 che si impose in diversi settori, dal legname al cemento e alla finanza, vicepresidente della Fiat e fondatore della SNIA Viscosa. Molto attivo nel mondo della cultura, sostenne la musica e il cinema con la fondazione della Lux Film, producendo pellicole per Luchino Visconti e Pietro Germi. La collezione di opere d’arte acquistata per la ambiziosa moglie, cugina e musa Cesarina stregata da Lionello Venturi, storico e figlio del critico d’arte Adolfo, fu valutata in 250 milioni di lire nel 1931 compresi i sette Modigliani acquistati a Parigi nel 1921. Parte delle opere furono destinate alla Galleria Sabauda. Nella splendida dimora dei coniugi inaugurata nel 1912, in occasione del loro quinto anniversario, furono ospitati ballerini, scrittori, scultori, pittori e musicisti come Luigi Pirandello, Leonardo Bistolfi, Pietro Canonica, Felice Casorati, Richard Strauss e Jaques Dalcrole di Ginevra, padre della danza moderna.
La serata è stata ideata e presentata dal proprietario Francesco Sangiovanni, imprenditore molto affine al genio visionario del Gualino. Sangiovanni, presidente del Gruppo HGM Spa, realtà milanese attiva nei settori immobiliare, alberghiero e delle telecomunicazioni è coadiuvato dai fratelli Domenico e Maria Rosaria, realizzando una rete in fibra ottica ultra veloce tra Genova e Milano con prospettive in Europa e nel Mediterraneo. Con la sua realtà industriale e la sinergia con le istituzioni locali ha rinnovato il volto di Rapallo, restituendo alla collettività il Grand Hotel Savoia e il Regina Palace, l’Hotel Riviera dove soggiornò Ernest Hemingway, l’Hotel Miramare e il lungomare che ha ritrovato una paesaggistica che mancava da decenni. L’ambizioso progetto dell’azienda, atta a riqualificare gli edifici storici, comprende anche il castello di Cereseto con la creazione di un resort a scopo culinario e artistico con eventi culturali e visite guidate, destinato ad un turismo amante della storia.

L’evento è nato dalla collaborazione tra la famiglia Sangiovanni e il comune di Cereseto, rappresentato dal sindaco ing. Enzo Lavagno che ha salutato gli invitati e dalla giunta comunale. Tra gli ospiti l’imprenditore biellese Paolo Piana, Premio Biella Letteratura e Industria, presidente di Sinterama Spa. Il castello ha ospitato l’Associazione Rosa Assoluto, con abiti da sposa indossati dalle modelle con disabilità visiva, esibiti durante la “Sfilata della Gioia”. La serata è stata allietata da momenti musicali per pianoforte, violino e canto. Alcune sale del castello sono state adibite a preziose mostre d’arte, realizzate dalle prestigiose Wizard Gallery di Milano di Federico Luger e dalla MUPA, Galleria Museo del Parco di Portofino presieduta da Daniele Crippa. La Wizard ha esposto le originali opere del cubano Diango Hernández, famoso nel campo concettuale dell’Olaismo, caratterizzato da una particolare tecnica che interpone, tra l’artista e la realtà osservata, un elemento trasparente che rende l’immagine distorta e offuscata come vista attraverso l’acqua o un vetro smerigliato.

Ne nasce un leggero senso di inquietudine, quasi una metafora della fragilità della vita. Molto interessanti anche le fascinose impressioni dello spazio fluttuante di Attila Szücs, le creazioni in materiale povero, a cui si danno nuovi significati, di Bruna Esposito, i singolari collages di Frankling Evans, l’originale arte concettuale di Federico Luger oltre ai coinvolgenti e coloratissimi “Inni alla natura e agli animali” di Carlos Alvarez Las Heras. Ha entusiasmato la galleria MUPA, anche grazie alla preziosa disponibilità del presidente Daniele Crippa che ci ha accompagnato durante il percorso. È stata una bella sorpresa ammirare le stupende sculture in bronzo di Salvatore Fiume, quali il “Gallerone in Battaglia”, la “Donna candelabro”, l’ “Indossatrice” e, omaggio nostalgico al ricordo delle tavole imbandite che si svolgevano nel castello ai tempi del Gualino, la “Saliera Principesca” in bronzo. Ed anche “La Sfinge” di Ottone Rosai, una delle poche sculture dell’artista, famoso soprattutto per i dipinti. Appariscente la luminosa “Evita” di Marco Lodola e di spirito dadaista il bronzo la “Prudenza quando giochi con Bacco” del versatile artista Paolo Menon.
Armano Luigi Gozzano
Giuliana Romano Bussola 

A Torino la settima edizione di “Una Rosa per Norma” in ricordo di Norma Cossetto

Torino, 5 ottobre – Si è svolta ieri alle 18, al giardino Vittime delle Foibe, la settima edizione della manifestazione patriottica “Una Rosa per Norma”, in ricordo di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana torturata, violentata e gettata ancora viva in una foiba dai partigiani titini. A introdurre la commemorazione Matteo Rossino, responsabile provinciale del Comitato 10 Febbraio, presenti all’iniziativa diverse figure istituzionali tra cui il consigliere regionale Fabrizio Ricca, i consiglieri di circoscrizione Enrico Crescimanno (ex presidente circoscrizione 5), Silvia Acquaro e Massimo Robella.

“Anche quest’anno, come ogni 4 ottobre, abbiamo onorato il ricordo di Norma Cossetto, martire italiana dimenticata volutamente per troppo tempo – ha esordito Matteo Rossino, responsabile provinciale del Comitato 10 Febbraio -. In questi giorni porteremo il suo ricordo in tutta la provincia di Torino, inaugurando anche nuove targhe a lei dedicate.”

“Sappiamo benissimo che una certa parte politica, per anni, ha voluto insabbiare la storia delle foibe e di Norma – ha proseguito Rossino -, ed è proprio questo lo scopo delle nostre iniziative: riportare alla luce una verità scomoda ad alcuni e per anni nascosta. Un passo alla volta, anno dopo anno, stiamo mettendo le basi per rendere il ricordo di Norma immortale.”

“Ringrazio le istituzioni che hanno partecipato, il Consiglio Regionale del Piemonte e la Circoscrizione 5 per averci rinnovato i patrocini, l’Associazione Nazionale Volontari di Guerra e l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia di Torino per la presenza e il sostegno. Quest’anno inoltre – ha concluso Rossino – Una Rosa per Norma ha ricevuto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a testimonianza di quanto sia importante il lavoro fatto per istituzionalizzare il ricordo di Norma in Italia.”

Autonomia differenziata, le opportunità per il tetrritorio

INCONTRO PUBBLICO SUL TEMA

AUTONOMIA DIFFERENZIATA – Opportunità per il nostro territorio”

VENERDì 10 OTTOBRE 2025 ALLE ORE 20.30

presso l’HOLIDAY INN TURIN di Piazza Massaua 21 a Torino.

Saranno presenti:

• Il Ministro Roberto CALDEROLI

• L’Assessore regionale all’Autonomia Enrico Bussalino

• L’Assessore Regionale al Patrimonio Gian Luca Vignale

• Alberto Nigra, già Parlamentare e Presidente associazione Piemonte e Libertà

L’evento è organizzato dalle Associazioni Piemonte e Libertà e Piemonte Nel Cuore.

Con la preghiera di partecipazione e massima diffusione.

Associazione Piemonte nel Cuore

Bartoli: “Trail delle Colline, quando una comunità si unisce, vince sempre”

Chivasso – Castagneto Po, 5 ottobre 2025

Lo sport, quando è autentico, diventa collante sociale. Il Trail delle Colline 2025 ne è la dimostrazione più limpida: un evento che unisce amministrazioni, volontari, atleti e cittadini sotto un unico filo conduttore — quello della solidarietà, dell’inclusione e del rispetto per il territorio.

«Il Trail delle Colline – ha dichiarato Sergio Bartoli, Consigliere Regionale del Piemonte e Presidente della V Commissione Ambiente – rappresenta perfettamente lo spirito del nostro Piemonte: una terra che non si arrende, che reagisce e che trasforma la fatica in energia collettiva. Qui si respira la vera sostenibilità, quella fatta di persone, di comunità e di amore per l’ambiente».

Organizzata da ASD Hope Running APS e dagli Amici dei Vigili del Fuoco Volontari di Chivasso, con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Chivasso, Comune di Castagneto Po, Aree Protette del Po piemontese e CSEN Piemonte, la settima edizione del Trail delle Colline ha richiamato oltre 600 partecipanti tra atleti e camminatori.
Una giornata in cui amministratori di colori politici diversi, associazioni di discipline lontane e tanti cittadini si sono ritrovati fianco a fianco per una causa comune.

Emozione, sport e comunità

Il momento più toccante è stato la consegna del pettorale commemorativo a Vladimiro Strozzi e Patrizia Leccese in memoria di Cassandra Leccese, simbolo di forza e amore per la vita.
Grande emozione anche per la donazione a Paola Beltramo, moglie di Fabio Santa, per l’istituzione di una borsa di studio dedicata ai giovani studenti e per la consegna al CAI Chivasso di un decespugliatore e un tagliaerba destinati alla manutenzione dei sentieri della collina, fortemente colpita dalle alluvioni dello scorso aprile.

«Sono gesti che raccontano una comunità viva, che non dimentica e che si prende cura del proprio territorio. – ha aggiunto Bartoli – Il Piemonte che vogliamo costruire passa anche da qui: da chi si mette in gioco, da chi corre, da chi tende una mano. È questa la nostra forza».

Un modello di collaborazione

Il Trail delle Colline non è solo un appuntamento sportivo, ma un modello di partecipazione e corresponsabilità: un evento che ha saputo mettere in rete enti, associazioni, scuole e volontari, dimostrando che quando si cammina nella stessa direzione, si arriva sempre più lontano.

Un ringraziamento speciale va al Presidente Giovanni Mirabella, a Davide Avanzato, ai direttori di gara Massimo Bocca e Pasquale Esposito, allo speaker Paolo Caffaro, alla Palestra Mirabai, alla Pro Loco di Gassino e ai volontari che hanno reso possibile questa settima edizione.
I sorrisi e l’energia dei partecipanti all’arrivo di San Genesio sono stati la testimonianza più bella di una giornata che resterà nel cuore di tutti.

«Il Trail delle Colline – ha concluso Bartoli – è la prova che la bellezza del nostro Piemonte non è solo nei paesaggi, ma nelle persone che ogni giorno li vivono, li curano e li amano. Insieme non è solo una parola: è il segreto della nostra rinascita».

Sergio Bartoli: “ingresso del nuovo pievano di Pont Canavese, momento di festa e comunità”

 

Pont Canavese, 5 ottobre 2025 – Il Consigliere Regionale Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione Ambiente del Piemonte, ha partecipato ieri sera alla celebrazione dell’ingresso del nuovo pievano Don Gian Paolo Bretti nella Parrocchia di Santa Maria Assunta e San Costanzo Martire.

La Santa Messa, presieduta dal Vescovo di Ivrea Mons. Daniele Salera, è stata un momento di profonda spiritualità, arricchito dalla presenza di numerosi parroci dei comuni limitrofi, del Sindaco di Pont Canavese Paolo Coppo, di rappresentanti delle autorità civili e militari, delle associazioni e di una comunità numerosa e partecipe.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto al parroco predecessore, Don Aldo Vallero, per gli anni di servizio pastorale dedicati con fedeltà e generosità, e che con la sua presenza ha reso ancora più prezioso questo passaggio di testimone.

La celebrazione, resa solenne dalla banda musicale e dalla cantoria parrocchiale, ha unito la comunità in un clima di preghiera, festa e gratitudine.

L’ingresso di Don Gian Paolo segna un nuovo cammino di fede e di speranza per la comunità di Pont Canavese, che accoglie il suo nuovo pastore con gioia e fiducia nel futuro.

Pazzo Toro, ma alla fine è 3-3 all’Olimpico contro la Lazio

Una partita folle all’Olimpico tra Lazio e Torino chiude la sesta giornata di Serie A con un rocambolesco 3-3. Parte forte la squadra biancoceleste che passa in vantaggio al 16° con Simeone. Il Torino reagisce subito e ribalta la situazione grazie a una doppietta fulminea di Cancellieri, a segno al 24° e al 40°. La Lazio va così al riposo avanti 2-1.
Nella ripresa il Toro torna in campo con grinta e pareggia al 73° con Che Adams. Sembra fatta per i granata quando, al 93°, Saul Coco svetta su corner e firma il clamoroso 3-2. Ma al 96° un’ingenuità difensiva costa caro: dopo un lungo check VAR, viene assegnato un rigore alla Lazio che Cataldi trasforma al 104°, fissando il risultato sul 3-3.
Con questo pareggio la Lazio sale a 7 punti ma resta tredicesima. Dopo la sosta per le Nazionali, gli uomini di Sarri sfideranno l’Atalanta a Bergamo. Il Torino, fermo a 5 punti e scivolato al 16° posto, se la vedrà invece con il Napoli campione d’Italia.
Ora spazio alla Nazionale di Gattuso, impegnata nelle qualificazioni ai Mondiali 2026.

Enzo Grassano

Grattacielo Piemonte: “Vertical Run”, la corsa in verticale

Questo pomeriggio dalle ore 16 il grattacielo della Regione Piemonte a Torino ha ospitato la seconda edizione della gara organizzata da Asd Piossasco Trail Runners – Uisp. L’appuntamento ha richiamato oltre 200 partecipanti che si sono cimentati in corsa con i 41 piani del palazzo, 1.100 scalini e 200 metri di dislivello interamente in salita.

Dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore al Patrimonio Gian Luca Vignale e l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-Olimpico, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni: «Il palazzo della Regione Piemonte ha ospitato oggi per il secondo anno consecutivo la Vertical Run, un format che richiama in tutto il mondo appassionati pronti a cimentarsi con la salita podistica delle più famose torri urbane. Per la Regione Piemonte è una bella occasione per aprire al pubblico degli sportivi quella che vogliamo sia la casa di tutti i piemontesi: l’edificio più alto di Torino, con la sua spettacolare struttura in vetro e l’impareggiabile vista panoramica del giardino pensile al 43° piano da cui ammirare il panorama a 360° dalle Alpi alla pianura. Unire i valori di sport, divertimento e scoperta del territorio è uno dei traguardi cui la Regione lavora con il massimo impegno».

Studio PULSE: Cosa fare dopo lo stent coronarico?

Una TAC programmata può ridurre gli infarti. Lo studio della Cardiologia dell’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino su 600 pazienti: la TAC coronarica di controllo riduce in modo significativo il rischio di infarto nel follow-up

Un importante riconoscimento internazionale per la Cardiologia universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino (diretta dal professor Gaetano Maria De Ferrari). Al Congresso Europeo di Cardiologia, svoltosi a Madrid, nell’Aula magna del meeting e nell’ambito dei pochi studi scelti per importanza ed innovazione, è stato presentato PULSE, uno studio che aiuterà a seguire meglio i pazienti dopo un intervento al cuore.

Di cosa parla lo studio

PULSE ha coinvolto 600 pazienti sottoposti ad angioplastica e posizionamento di stent sulla principale arteria del cuore, il tronco comune coronarico. Oggi, in questi casi, i controlli dopo l’intervento variano molto da Centro a centro. Lo studio ha confrontato due strategie:

  • Controllo clinico tradizionale: visita cardiologica e valutazione dei sintomi.

  • Controllo con TAC coronarica: un esame non invasivo che “fotografa” le coronarie, eseguito a 6 mesi dall’intervento.

Perché è importante

I risultati mostrano che un controllo di routine con TAC coronarica non riduce la mortalità, ma diminuisce in modo significativo il rischio di infarto miocardico nei 18 mesi successivi rispetto al solo follow-up basato sui sintomi.

Chi ha realizzato PULSE

Lo studio è stato finanziato dal Ministero della Salute e coordinato dalla Cardiologia dell’ospedale Molinette con il professor Fabrizio D’Ascenzo (Città della Salute e Università di Torino), il professor Gianluca Campo (Università di Ferrara) ed il dottor Enrico Cerrato (ospedale San Luigi di Orbassano). Hanno partecipato quindici cardiologie italiane ed internazionali. In Piemonte, anche gli ospedali Giovanni Bosco, Maria Vittoria e Rivoli, con i rispettivi Istituti di Radiologia.

Presentazione e pubblicazione

Lo studio è stato presentato dal dottor Ovidio De Filippo (Cardiologia Molinette) ed è stato commentato dal professor Gregg Stone (New York), il massimo esperto mondiale di cardiologia interventistica. I risultati sono stati pubblicati in contemporanea sul Journal of the American College of Cardiology (JACC), una delle riviste scientifiche internazionali più autorevoli del settore.

Le dichiarazioni

– dottor Ovidio De Filippo e professor Fabrizio D’Ascenzo: “Il controllo di routine con TAC coronarica non riduce le morti in questi pazienti, ma permette di diminuire in modo significativo il rischio di infarto nei 18 mesi successivi.”

– professor Gaetano Maria De Ferrari (Direttore della Cardiologia universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino): “La valutazione clinica rimane imprescindibile nei pazienti sottoposti ad angioplastica di una zona così critica come il tronco comune coronarico. Lo studio apre la strada ad un ruolo importante per la TAC coronarica nel ridurre il rischio di nuovi episodi di ischemia. Sarà comunque il cardiologo a personalizzare il tipo di follow-up più idoneo per ogni paziente.”

Che cosa cambia dopo lo studio per i pazienti?

  • Una TAC coronarica a 6 mesi dopo un’angioplastica, può, in pazienti selezionati, intercettare problemi prima che diano sintomi e ridurre il rischio di infarto.

  • Non sostituisce la visita medica: visita e TAC si completano. La scelta finale spetta allo specialista, in base alla storia clinica del singolo paziente.