ilTorinese

Al via il bando della borsa di studio “Amazon Women in Innovation”

Con  il Politecnico di Torino per premiare le studentesse STEM più meritevoli

Alla sua sesta edizione, il progetto è parte del programma “Amazon nella Comunità” e ha lo scopo di aiutare le giovani studentesse di discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) ad affermarsi nel mondo dell’economia digitale ed essere un esempio per tutte le ragazze che desiderano intraprendere questi percorsi di studi.

Per candidarsi, la domanda deve essere presentata entro il 07/03/2024.

Torino, 19 febbraio 2024 – È online il bando per la candidatura alla sesta edizione di “Amazon Women in Innovation”, il progetto delle borse di studio finanziato da Amazon e rivolto alle giovani studentesse universitarie iscritte al Politecnico di Torino in materie dell’ambito STEM. La borsa di studio ha una durata di 3 anni e consiste in un finanziamento di €6.000 all’anno a una studentessa dell’Ateneo torinese. Inoltre, Amazon metterà a disposizione della vincitrice una mentor, ossia una manager dell’azienda che possa aiutarla a sviluppare competenze utili per la propria carriera lavorativa: dalle tecniche per creare un curriculum efficace e di interesse per le aziende, ai suggerimenti e consigli per affrontare al meglio un colloquio di lavoro.

Fino al 7 marzo 2024 possono presentare la domanda le studentesse che, entro la scadenza del bando, siano immatricolate per la prima volta nel corso dell’a.a. 2023/2024 al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica oppure al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica (Computer Engineering) presso il Politecnico, abbiano conseguito almeno 20 CFU alla data del 2 marzo 2024 con una media pesata degli esami non inferiore a 24/30 e abbiano presentato, entro la data di scadenza del bando, la richiesta di riduzione della contribuzione studentesca per l’a.a. 2023/2024. Per ulteriori informazioni visitare questa pagina.

Ispirare e accompagnare un maggior numero di giovani donne nel loro percorso di studi e di ricerca nelle discipline STEM è un obiettivo importante in cui sia l’Università che le aziende credono fortemente e vogliono investire   –commenta la professoressa Claudia De Giorgi, Vice Rettrice per la Qualità il Welfare e le Pari Opportunità al Politecnico di Torino – per dare uguali possibilità a tutte le persone di contribuire con il proprio percorso ad un mondo che sta affrontando importanti transizioni in ogni campo, non ultimo quello del digitale. Per questo, come Politecnico di Torino anche quest’anno ci impegniamo nella collaborazione con il progetto Amazon Women in Innovation, per costruire un futuro maggiormente aperto anche alle donne nelle discipline scientifiche”.

“In Amazon crediamo che la formazione, in particolare in ambito STEM, abbia un ruolo chiave nello sviluppo di un percorso professionale di qualità per molti giovani del nostro Paese. È per questo motivo che ci impegniamo a rendere le competenze scientifiche e informatiche più accessibili, rivolgendo particolare attenzione alle giovani donne, con l’obiettivo di ridurre il gender gap in settori che ancora oggi vedono una presenza femminile ridotta. Le sfide da affrontare e gli stereotipi da abbattere sono ancora molti e apprezziamo l’impegno delle istituzioni, attraverso ad esempio l’introduzione della settimana nazionale delle STEM, a stimolare l’interesse verso queste discipline. Attraverso la borsa di studio Women in Innovation e il programma AWS re/start annunciati oggi, siamo felici di fare la nostra parte e continueremo ad impegnarci in questa direzione”, ha dichiarato Mariangela Marseglia, VP & Country Manager, Amazon.it e Amazon.es.

“Amazon Women in Innovation” si inserisce nel più ampio programma di “Amazon nella Comunità”, attraverso cui l’azienda si impegna a creare valore nelle comunità in cui opera.
Ciascuna borsa di studio, rivolta a sette studentesse provenienti dai sette atenei coinvolti, ha una durata di 3 anni e consiste in un finanziamento di €6.000 all’anno.
Gli atenei coinvolti, oltre al Politecnico di Torino, sono l’Università degli Studi di Cagliari, il Politecnico di Milano, l’Università Federico II di Napoli, l’Università degli Studi di Palermo,  l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e, da quest’anno, anche l’Università degli Studi di Catania.
Tutte le Università sceglieranno le vincitrici in base a parametri di merito e di reddito, come specificato nei bandi di gara.

Le precedenti edizioni di “Amazon Women in Innovation”
Nato nel 2018, per il sesto anno consecutivo, “Amazon Women in Innovation” mira a supportare e incentivare le giovani studentesse universitarie appassionate di materie STEM, fornendo loro un incentivo economico e un supporto strategico per affacciarsi in modo brillante e preparato al mondo lavorativo. Ad oggi, il programma ha premiato diciannove giovani meritevoli attraverso l’erogazione di 19 rispettive borse di studio, ciascuna del valore di €6.000 all’anno. Grazie alla sesta edizione, altre sette studentesse potranno accedere a questa opportunità, un’occasione durante il percorso di studi per porre le basi per la propria carriera lavorativa.

+Europa Torino: Diamo la cittadinanza onoraria postuma a Navalny”

“Diamo la cittadinanza onoraria postuma di Torino a Navalny” dichiara così in una nota Andrea Turi, portavoce di +Europa Torino che prosegue: “Il Partito Democratico esca dal suo torpore e appoggi la proposta del consigliere Silvio Viale per dare la cittadinanza onoraria al dissidente russo Alexey Navalny ucciso dal regime di Putin. Non si tratta di riabilitare la sua iniziale storia e quindi il suo nazionalismo ma di riconoscere che è stato incarcerato ed ucciso per le sue idee di libertà dall’autocrazia del criminale di guerra Putin”. Conclude: “Per queste motivazioni saremo al flash-mob di lunedì 19 febbraio ore 18 davanti Palazzo Civico. Invitiamo chiunque ad unirsi a noi.”

Apocalisse di San Giovanni, opera da 250 x 3 metri di Enrico Mazzone

Ospitiamo l’intervento dell’artista torinese Enrico Mazzone attualmente “rifugiatosi” in Finlandia

 

Si conclude in data 1 febbraio 2024, in Finlandia il primo segmento dell’opera colossale inerente alla rappresentazione dell’ Apocalisse di San Giovanni, riprodotto su di un foglio da 250 x 3 metri.
La bobina di carta nera ( tinta NERO VANTA ) è sponsorizzata dalla cartiera tedesca Koehler, con sede a Greiz, non distante dalla celebre Foresta Nera.
Materiale, trasporto e presentazione ad Amburgo è stato offerto e sponsorizzato dall’organico della sede principale con a vertice Holbach- Basler-Braun-Rühling.

Il foglio nero è disegnato con penna rossa, a l fine di giorcare sulla visione ottica di raccapezzare la trama avvicinandosi al foglio. A differenza dell ́opera precedente ( Rubedo ), diligentemente disegnata a tecnica puntinista e in stile figurativo sul foglio da 97 x 4 metri , L’Apocalisse ha segni definiti da linea di contorno, in quanto il nero e´in grado di assorbire in prominenza parziale la visione . Inoltre, in quanto anche conosciuto come ” Libro della Rivelazione ” le immagini letteralmente si rivelano all’osservatore in un percorso in cui l´avvicinamento è
parte della performance dell’opera ( per non citare una retta oculazione alla fede di vedere apparire qualcosa ).
L´opera nasce da un incidente accaduto alla Filanda di Monesiglio , in cui l’opera Rubedo accidentalmente collassa nella sua struttura e si strappa, creando un danno notevole che porta l’opera ad essere restaurata al centro restauro di Venaria, grazie all’ intervento certosino della Dottoressa  Maddalena Trabace. Lo strappo ha creato di primo acchito dolore e rabbia, ma per tale motivo ho scritto di polso ( e stomaco ) delle rime , che oggi ufficialmente fanno da “invocazione o Proemio ” verso la città ́di Torino, che in modo funesto fa da scenario ad una possibile futura esposizione alla Mole Antonelliana.
Da questa trafila di pensieri contorti ma molto articolati ( ed accurati ) nasce dunque la voglia di mettermi in gioco e riprodurre in immagine il mio pensiero, anche al fine di trascendere l’amarezza passeggera, terminati con una bella gita a Genova, nel sontuoso Cimitero di Staglieno che diede il colpo di grazia per essere stimolato dalle voluttuose statue, unica su tutte la Tomba Pizzorni dello scultore Vittorio Lavezzari.
Vorrei dissacrare il Tuo funerale
con il canto del Capro ed il grugnito del maiale
per versare sul tuo capo, battezzato Augusta
il solenne pentimento di vantare un’eta’ si funesta.

Fosti creola per convenienza,
imputtanita di abbellimenti e simulacri cristiani ,
egizi fortuiti ardenti gia’ mai su fondazione coesa
o per riluttante e schietta demenza dei tuoi incensi
ove i figli senili circondan le falde.

Taurasia fu un sogno ch’il disagio manco’
al Giovanni Padre assalito dalla visione dell’Apocalisse
che rende sì attuale delle sette cetre ,
le Corde a timone delle tue coscie calde
sui rispettivi peccati.

La fuga di un Sudario ( se lercio s’ affoga )
Fu’l sussulto d’Emilio ” degli Antecristi e’ mai l’ora !
 ” Augusta superba dinanzi al Gemello,
 concedi perdono al Suicida Novello “
Tra Praga e Salgari, mai metter coltello !”

Del poliamorismo poi fosti corteccia
sul suolo fangoso ( con lacrime e feccia )
a renderti otre, pelosa bisaccia
lussuria d’incanto e dincesto due fiumi
ti rigan feconda dei malvagi numi .

L’Avaro poi avanza dal basso dei Monti
fe’ del periscopio il ragguaglio dei Conti
 mai al 45 la storia s’avvinse
se nel Settentrione l’unione ammalata
dei gradi abbassaron diottria si oculata.

 Accidio il terreno per ogni stagione
i Figli s’atteggian con la presunzione
di aver tra le cinta un gran benestare
tra flemma, distacco e pretesa di amare
Giaveno qui insegna l’istina pittura
di Vera certezza su Coerva Bravura

Augusta ricordi di esodi libici
austera all’invidia di Templi Augustei..?
Se fosse diaspora di ebrea matronale
Cuciresti due nei tra il Giovane Oriente e la Madre Puttana perinealmente

Di Gola e Mestizia intercedano tre fochi
Tre Punti Superbi che lascino rochi
per grida iraconde le Anime Avulse
A chi pensa ” Io Folle o Io Apocrifo !:
” Espulse !” da quella grondaia attraverso la quale
il Gran Vecchio primeggia su di una Torino letale.


Con quanta rivalsa io noto gibboso
sul metabolismo di spazio concesso
non dato, non visto, sentito e odorato
da generazioni private del sesso:
L’eterno riposo , schifoso latrato
dal canto del capro mi sento umiliato.
Vorrei infine lanciare un appello a Michelangelo Pistoletto ed avere un fraterno ma profondo confronto al fine di smantellare la messa in mostra di Arte Povera in una città´come Torino, in cui banche e fondazione private hanno da 60 anni impegnato grandi quantità di  denaro che hanno in parte rattrappito luoghi pubblici con opere non consone e forse un po’ oblique al patrimonio artistico cittadino.  Se mi sono infatti rifugiato in FInlandia è proprio grazie all’ottusità ed aridità che in campo artistico a Torino primeggia sotto l’ípocrisia di street Art , Gallerie da circoli e “Arte Povera” per ricchi.
Enrico Mazzone
foto di  Riitta-Liisa Metsämarttila

Uncem, Valchiusella protagonista con “Dementia Friendly Community”

 È LA NUOVA “ECONOMIA DELLA VITA” CHE PASSA DALLE COMUNITA’

Si chiama “economia della vita“, nuovo filone scientifico, e la Valchiusella, con i Comuni e l’Unione montana, ne è già protagonista. Prima in Italia, con la “Dementia Friendly Community” che guarda alle fragilità e agli anziani, ma anche con la Strategia nazionale per le Aree interne e la Strategia per le Green Community. Insieme, tre iniziative strategiche (non elenchi della spesa e tantomeno “buone pratica”) collegate e volte a formare capitale umano che valorizzi il grande capitale sociale, naturale, valoriale ed economico di questo pezzo di Canavese. Ivrea e l’intero territorio canavesano devono costruire nuovi processi con la Valchiusella, che a sua volta deve rafforzare l’Unione e la coesione amministrativa come sta avvenendo grazie al Piano di Sviluppo sociale ed economico in costruzione, grazie anche alla professionalità dell’economista Giampiero Lupatelli.

Della nuova economia che trasforma il territorio, e dei nuovi rapporti sociali che cambiano la società affrontando crisi demografica ed economica, sociale ed ecologica, si è parlato stamani alle Officine H, secondo giorno di convegno con altre Dementia Friendly Community italiane, fortemente voluto da Diego Targhetta, con il polo formativo di Scienze infermieristiche dell’Università di Torino. Proprio l’infermiere di comunità, insieme alle Società di Mutuo Soccorso e alle Associazioni del Terzo settore, così vive e vivaci in Valchiusella, fanno la differenza. Ponendo il territorio montano eporediese in primo piano nel Paese. “Ora però Rivarolo, Ivrea, tutte le valli devono collegarsi a questo progetto di attenzione alle fragilità – ha affermato oggi a Ivrea il Presidente nazionale Marco Bussone – Questa Community non è solo della Valchiusella, ma deve vedere tutto il Canavese unirsi. Si faccia bene e credendoci tutti. È un appello anche per unire quanto della montagna si muove, bene, con quello che è il territorio urbano in cerca di destino. L’Unione montana della Valchiusella spinta da Diego Targhetta e diverse Associazioni, oltre che dalle SOMS, dice che la comunità c’è. Viva e dinamica”.

A Chieri “Parole e affettività – In dialogo con i bambini”

Al via gli incontri nelle scuole primarie del territorio rivolti agli insegnanti e ai genitori

 

Da giovedì 22 febbraio, ore 18

Chieri (Torino)

Di fronte ai perseveranti episodi di “microcriminalità” di cui le cronache ci trasmettono allarmanti notizie quasi a cadenza quotidiana e con il coinvolgimento di ragazzi, molti anche minorenni, riuniti in quelle forme associative ormai note con il triste appellativo di “baby gang”, sempre più (e giustamente) ci si interroga sul ruolo, sui comportamenti che, in ambito sociale, debbono tenere le nostre due principali “agenzie educative”: le famiglie e la scuola. Cosa fare? Spesso anche per loro c’è bisogno di aiuto. Non sempre genitori e insegnanti riescono, da soli, a mettere in atto comportamenti utili ad evitare che i nostri ragazzi possano cadere nella trappola (difficile uscirne!) dell’illegalità. Tanto se ne parla. Ma in concreto quanto realmente ci si impegna a fare? Una risposta, più che concreta ed impegnativa nonché altamente lodevole, viene dal Comune di Chieri, che in questi mesi ha messo in piedi un vero e proprio corso di “educazione all’affettività” (alla “giusta” affettività) rivolto a genitori, insegnanti e a tutte le tredici classi quinte delle scuole primarie dei tre “Istituti Comprensivi” del territorio.

Il corso è realizzato dalla cooperativa “Lunetica”, in collaborazione con lo “Studio Torinese di Psicologia Cognitiva” e il sostegno del “Comune di Chieri”. Il primo appuntamento è in programma giovedì 22 febbraio, alle ore 18, presso la “Biblioteca Civica” di via Vittorio Emanuele II, 1 ed è aperto a tutta la cittadinanza. Interverrà la dottoressa Giulia Franco (psicologa e psicoterapeuta).

 “I fatti di cronaca degli ultimi mesi – dichiara Antonella Giordano, assessore chierese all’Istruzione – in cui sono stati i minori a commettere violenza rendono urgenti interventi preventivi ed educativi nel contesto scolastico, coinvolgendo anche docenti e famiglie. La realtà quotidiana mette in evidenza le difficoltà dei bambini e dei ragazzi nello stabilire tra loro e con gli adulti modalità relazionali soddisfacenti e sicure. Molti sono i fattori che incidono su una loro maggiore fragilità e vulnerabilità ed è per questo che risulta fondamentale offrire percorsi di educazione all’affettività sin dalla scuola primaria e rafforzare la rete che può fungere da sostegno per i giovani”. In concreto, saranno attivati “laboratori didattici” condotti da esperti di psicologia ed educazione, all’interno dei quali si affronteranno il tema delle emozioni e della loro espressione, la percezione del corpo e i concetti di empatia, relazione, confini e consenso, nonché (importantissimo!) i rischi che si corrono on line e come difendere la privacy, come parlare di affettività e sessualità con bambine e bambini all’interno del contesto familiare. Parallelamente agli incontri laboratoriali sarà garantito un confronto costante con insegnanti e famiglie.

Entusiasti del progetto i dirigenti degli “Istituti Comprensivi” coinvolti: Dario Portale (IC Chieri 1), Emanuela Smeriglio (IC Chieri 4) e Bruno Montaleone (IC Chieri 3). Sottolinea quest’ultimo: “Già da anni la scuola investe su progettualità inerenti alla tematica, ma la proposta unitaria estesa al territorio, proposta dal Comune, rimarca l’importanza cruciale nello sviluppo emotivo sociale e psicologico dei ragazzi. Gli studenti avranno un aiuto per comprendere e gestire le proprie emozioni per affrontare le sfide della vita quotidiana in modo costruttivo. Verranno guidati a costruire relazioni interpersonali positive promuovendo la consapevolezza di sé e degli altri. Un lavoro mirato potrà contribuire a prevenire episodi di bullismo, violenza domestica e altri comportamenti dannosi”.

Giovedì prossimo 22 febbraio, si parte. Con entusiasmo e tanta voglia di fare. L’augurio è che l’esempio di Chieri faccia da apripista ad altri Comuni, ancora non sufficientemente coinvolti nel problema del “disagio minorile”.

Gianni Milani

Nelle foto:

–       Istituto Comprensivo Primaria (IC 1), “Nostra Signora della Scala”

–       Antonella Giordano

–       Istituto Comprensivo Primaria (IC 3), via Bonello

Master in Gestione del Sistema Montano, si chiudono le iscrizioni

 

Si chiuderanno il 20 febbraio 2024 le iscrizioni alla quarta edizione del Master in Gestione e Promozione del Sistema Montano e delle Aree Interne – Manager dei Sistemi Territoriali, organizzato da SAA-School of Management di Torino in collaborazione con Corep (Consorzio Per la Ricerca e l’Educazione Permanente che annovera tra i suoi consorziati l’Università degli Studi di Torino e l’Università di Messina), Uncem e Ancim (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori).
“La proposta – sottolinea Filippo Monge, docente di Marketing ed Economia applicata presso l’Università degli Studi di Torino e presidente del comitato scientifico del master – rivolta a diplomati, laureandi, neolaureati e professionisti non solo in ambito tecnico-economico, ma anche ad amministratori e dipendenti di enti locali, muove dalla necessità di colmare una domanda, sempre più crescente, di competenze nella gestione attenta ed efficiente dei sistemi socioeconomici territoriali, nelle loro varie dinamiche e articolazioni”.
Le lezioni, tenute da esperti e tecnici indicati da SAA-School of Management e anche da docenti dell’Università di Torino e della Valle d’Aosta, avranno inizio nel mese di marzo 2024 e si terranno, in modalità a distanza “L’idea di offrire una proposta di questo tipo si genera dalla importante domanda di competenze che i territori e  le istituzioni avanzano, anche alla luce delle nuove progettualità necessarie per accedere ai fondi del PNRR e dei programmi europei”, evidenzia il Presidente Uncem Marco Bussone.
Molti i temi che verranno trattati in aula, dalla pianificazione territoriale sostenibile, alla rigenerazione urbana, alla creazione e innovazione d’impresa (nuovi modelli di business), al marketing territoriale (insediativo e turistico), al diritto amministrativo e ambientale.
Informazioni: 0116399214 e al link
www.corep.it/manager-sistemi-territoriali

Controlli nelle aree della movida: 113 identificati

Nella serata di sabato sono stati effettuati i controlli congiunti della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale – nelle aree maggiormente caratterizzate dal fenomeno della “movida”.

L’attività, iniziata alle ore 20 di sabato sera, si è concentrata principalmente nell’area del Quadrilatero Romano, di San Salvario, di Piazza Vittorio Veneto con particolare riferimento a via Matteo Pescatore e vie limitrofe.

L’attività ha portato:

  • all’identificazione di 113 persone;
  • al controllo di esercizi pubblici;
  • all’emissione di plurime sanzioni amministrative nei confronti di 2 locali: un locale di via Porta Palatina è stato sanzionato, per un valore di 3500 euro, per carenze igienico sanitarie, violazione della normativa sui dèhors, sulla pubblicità e per non aver esposto la Sciamentre un altro locale di via Belfiore è stato sanzionato per un valore di 5500 euro per le stesse mancanze sopracitate alle quali si aggiungono l’omessa attuazione del sistema HACCP e la violazione della normativa sull’inquinamento acustico.

Inoltre, duranti i controlli, si è proceduto all’accompagnamento, presso gli uffici di polizia, di un cittadino egiziano di 27 anni, irregolare sul territorio nazionale, già destinatario di un decreto di espulsione del Prefetto di Genova, per consentirne la trattazione da parte dell’ufficio immigrazione.

I servizi di polizia nelle aree sopra menzionate continueranno con cadenza regolare.

Rinnovata la mensa scolastica di Buttigliera Alta

Nuovo allestimento per la mensa del plesso scolastico di Ferriera, che vede il rinnovo degli arredi e soprattutto una disposizione più confortevole e comoda per i ragazzi e più semplice da riordinare e ripulire per il personale. Un’ulteriore iniziativa, promossa dall’Assessorato alle Politiche Educative, per aumentare la qualità del servizio di refezione, realizzata in collaborazione della ditta appaltatrice, la Euroristorazione. (Facebook)

All’Archivio di Stato la mostra dedicata a Edoardo Sanguineti e al suo rapporto con Torino

Alle sezioni riunite dell’Archivio di Stato, in via Piave 21,

La mostra, a ingresso gratuito,  sarà aperta fino al 30 aprile 2024 e attingerà ai fondi del Centro Studi interuniversitario Edoardo Sanguineti, con i quali interagiscono alcune schede lessicografiche selezionate provenienti dal fondo esempi letterari (scarti e giunte) del grande dizionario della lingua italiana, al quale Sanguineti partecipò grazie alla fondamentale mediazione dell’amico Tullio de Mauro in veste di direttore di Supplementi.

Sarà anche possibile ammirare per la prima volta due recentissimi ritrovamenti, che risalgono agli albori della carriera di Sanguineti poeta, il manoscritto di Composizione, la raccolta sottoposta nel febbraio 1950 a Cesare Pavese, che la rifiutò, due redazioni di Laszo Varga e il manoscritto finale di labirinto, la fondamentale opera di esordio di Sanguineti, nella redazione il cui titolo era ancora Laberintus

La mostra fa parte della rassegna intitolata “Edoardo Sanguineti nella città “cruciverba””, ideata dal centro studi interuniversitario Edoardo Sanguineti in collaborazione con UniVerso, l’osservatorio permanente sulla contemporaneità dell’Universitàdi Torino, Archivio di Stato di Torino, Accademia delle Scienze di Torino,  infini.to- planetario di Torino e Museo dell’astronomia e dello spazio Attilio Ferrari, Dipartimento di scienze della vita e biologia dei sistemi, Dipartimento di studi umanistici  e StudiumLab, che vanta il prestigioso patrocinio di istituzioni culturali nazionali  quali l’Accademia della Crusca e l’Accademia Toscana di Scienze e Lettere la Colombaria, della Gam, Galleria d’arte moderna di Torino e di Rai Teche.

Il programma è stato inaugurato il 27 novembre scorso e include una mostra e cinque momenti di convegno, articolati in un percorso significativo per i luoghi e gli enti coinvolti, che guarda ai diversi interessi di Sanguineti in un itinerario alla scoperta delle spinte creative dell’autore e delle molteplici relazioni interdisciplinari che conducono ad un’incessante rideterminazione semantica di materiali ed oggetti.

Sanguineti definì la parola “fabbrica del mondo” e proprio la parola rappresenta il fil rouge della rassegna, che esplora gli interessi lessicografici del poeta, strettamente connessi alla città di Torino, da lui definita “città cruciverba” con tutte le caselle bene a posto, secondo uno schema assolutamente geometrico e con tutte le definizioni  a posto”. Una definizione che guardava anche al suo ruolo di ‘lessicomane’. Nel capoluogo piemontese, infatti, Sanguineti collaborò ai progetti di due dizionari, il grande dizionario della lingua italiana (GDLI Battaglia) e il Grande Dizionario italiano dell’uso (GDU, De Mauro).

 

Mara Martellotta

Rivoli ha potenziato il servizio di accompagnamento e orientamento al lavoro

 

Il Comune di Rivoli ha potenziato il servizio di accompagnamento e orientamento al lavoro rivolto a cittadini rivolesi disoccupati nonché la gestione di uno sportello rivolto alle imprese del territorio.
Sono stati ampliati l’orario per gli appuntamenti e le aperture ad accesso libero.

Viene offerto a chi cerca lavoro un “processo di presa in carico” che fonda il suo percorso sulla “relazione di aiuto”, supportata dalla proposta di alcuni strumenti e opportunità: colloqui individuali di varia natura, attività di job club e laboratori di ricerca attiva per cercare lavoro in gruppo e non da soli, tirocini, moduli formativi, incontro domanda offerta.

Il servizio si rivolge anche alle imprese del territorio
– per promuovere i profili professionali registrati nella banca dati del servizio,
– per offrire l’opportunità di avere in prova una persona in tirocinio da un minimo di 3 mesi a un massimo di 6 mesi, con il contributo economico del Comune.

Per avere informazioni sui progetti attivati e per prenotare un appuntamento per il progetto “Rivoli & Lavoro” è possibile contattare in orario 9.00-13.30 i numeri di telefono: 011/9513580 – 011/9513589 – 011/9511900 o scrivere alla mail ufficio.lavoro@comune.rivoli.to.it.

L’accesso è libero nelle giornate di martedì e giovedì in orario 9.30-12.30

Nelle giornate di lunedì-mercoledì e venerdì si riceve solo su appuntamento

ulteriori informazioni qui

https://www.comune.rivoli.to.it/ripresa-servizio-rivoli-e-lavoro/