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Volley. Una giornata con… Loveth Omoruyi

Loveth Omoruyi, classe 2002, schiacciatrice con il numero 15, ci porta nella sua giornata di Coppa Cev.

Dopo una veloce preparazione mattutina, si va in palestra, in casa a Torino, al Pala Gianni Asti. Scarpe, ginocchiere, pronta per la rifinitura e con Avery coppia fissa pre partita.

Si torna in hotel, per una pausa pranzo gustosa, con pasta e pollo. Un breve room tour con la compagna di stanza, Elena.

Dopo un po’ di riposo, trucco e ci si prepara per andare a fare un video e una piccola merenda. Si torna in palestra ed è ora di entrare in campo! Ancora meglio se per una bella vittoria di 3-1.

Parola di Lolly!

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LA RUBRICA

Con la nuova rubrica “Una giornata con…” si vuole raccontare una giornata tipo delle giocatrici in forza alla Reale Mutua Fenera Chieri ’76.

Dal mattino alla sera, ognuna delle ragazze biancoblù si girerà in autonomia un piccolo video in cui riassumere le principali attività della giornata, che verrà pubblicato periodicamente sui canali social del Chieri ’76 e adattato sotto forma di articolo.

“Una giornata con…” rappresenta un nuovo e ulteriore modo per far conoscere le ragazze della grande famiglia biancoblù da un’altra prospettiva.

Oltre il campo.

 

A San Mauro pubblico e privato insieme per assumere 100 persone

Firmato il protocollo d’intesa fra Regione, Argotec, Agenzia Piemonte Lavoro e Comune di San Mauro

La compagnia aerospaziale si avvarrà della rete regionale dei servizi pubblici per il lavoro per il suo nuovo stabilimento

Mercoledì 31 gennaio 2024 nella sala della giunta comunale di San Mauro Torinese, in via Martiri della libertà 150, la compagnia aerospaziale Argotec, l’ente strumentale di Regione Piemonte che coordina i Centri per l’impiego piemontesi in materia di politiche attive del lavoro Agenzia Piemonte Lavoro e Comune di San Mauro hanno firmato un protocollo d’intesa finalizzato a favorire la ricerca, selezione e assunzione di personale per il nuovo insediamento produttivo sul territorio comunale.

La società, specializzata nella produzione di microsatelliti, aprirà infatti in Piemonte lo SpacePark, un nuovo grande stabilimento che, dal 2025, negli spazi delle ex cartiere Burgo ospiterà anche la sede societaria, che al momento ha base a Torino. Lo stabilimento di San Mauro Torinese creerà nuovi posti di lavoro per circa 100 persone, che potenzieranno l’organico aziendale, attualmente di  170 dipendenti: un piano straordinario di assunzioni, con varie figure ricercate, soprattutto ingegneri aerospaziali, elettronici, informatici, e delle telecomunicazioni ma anche profili tecnici per le operazioni di produzione, nonché professionisti dell’area amministrativa, legale, marketing e comunicazione.

Le dichiarazioni

«Orgogliosi che una realtà virtuosa come Argotec scelga di investire sul territorio. Come Regione abbiamo il dovere di mettere in campo ogni sforzo possibile per fare incontrare domanda e offerta, certi che sul territorio piemontese siano presenti competenze ed eccellenze uniche, che meritano di essere valorizzate». dichiara l’assessore regionale all’Istruzione e merito, lavoro, formazione professionale, diritto allo studio universitario Elena Chiorino.

«Questa collaborazione ci consente di supportare concretamente una realtà solida come Argotec nella ricerca di personale in possesso sia di competenze tradizionali sia nuove ed emergenti, mostrando che il sistema regionale è dinamico e in continua evoluzione, come l’attuale mercato del lavoro», aggiunge la direttrice di Agenzia Piemonte Lavoro Federica Deyme.

«Siamo soddisfatti di aver fatto da raccordo per questo accordo che rappresenta un ulteriore passo nel rilancio dell’area del Pescarito, con importanti ricadute sul tessuto socio economico ed occupazionale della nostra città», commenta la sindaca di San Mauro Giulia Guazzora.

«Il nostro piano di assunzioni conferma le ambizioni e le prospettive di crescita del Gruppo – spiega Romana Garavet, alla guida della funzione Human Capital di Argotec – Nell’ultimo anno abbiamo raddoppiato il numero dei colleghi, in Italia e negli Stati Uniti, ed è su questa falsariga che intendiamo proseguire, creando un forte impatto occupazionale sul territorio».

Con Poste a Torino pagamento bollo auto facile

Anche per i cittadini della provincia di Torino rinnovare il bollo auto con Poste Italiane è semplice, veloce e sicuro attraverso il sito e le app aziendali. Il servizio è disponibile per tutti gli utenti registrati su poste.it oltre che per i correntisti BancoPosta e i titolari di carte Postepay.

Inoltre, è possibile effettuare il pagamento sia dalle app (Postepay, BancoPosta e Poste Italiane) e sia dal sito poste.it utilizzando uno degli strumenti di pagamento abilitati.

Per effettuare il pagamento basta inserire i dati richiesti (Regione/Provincia Autonoma di residenza, Targa/Telaio, Tipo veicolo ed eventuale riduzione) senza preoccuparsi di calcolare l’importo dovuto. Grazie al collegamento diretto con la piattaforma pagoPA, infatti, sarà possibile conoscere in tempo reale l’importo da versare comprensivo di eventuali sanzioni e interessi riferiti al ritardato pagamento o alle annualità precedenti.

Scandurra: “Caso Segre-Seymandi: forse che due pesi e due misure?”

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione aperta del giornalista e saggista Maurizio Scandurra, già opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’.

 

Caro Direttore: aperta parentesi. Forse che due pesi e due misure? Potrebbe essere, o magari mi sbaglio? Tutto potenzialmente probabile. Mi riferisco alla ‘Fondazione  Ricerca  Molinette ETS’, ente prestigioso e di indubbia utilità alla collettività nell’attività nobile di fundraising a fini scientifici e di tutela della salute pubblica.

Desidererei, con tutto il garbo, l’assenza di giudizio, il rispetto e l’analisi oggettiva possibili, condividere alcune semplici riflessioni frutto di libero pensiero.

In principio fu la querelle Segre-Seymandi: con quest’ultima che, in seguito alle vicende della scorsa estate, decise di dimettersi dal ruolo di Segretario Generale di predetta realtà, in quanto allora il suo ruolo parrebbe essere stato messo in discussione da alcuni fra i soci fondatori, (come riportano le cronache dell’epoca), in virtù di fatti esclusivamente di natura  privata.

Passano intanto i mesi dalla rovente estate degli involontari protagonisti del gossip 2023: e della manager torinese ho sempre letto fatti e notizie riguardanti esclusivamente la sua presenza nei parterre di eventi di rilievo torinesi e nazionali legati a cultura o all’ascolto e sostegno delle periferie della Città, così come pure a lodevoli campagne solidali in aiuto dei meno fortunati. Null’altro.

Del Professor Massimo   Segre, finanziere e imprenditore di comprovata esperienza e altrettanta fama, invece, ho appreso recentemente – sempre da fonti terze pubbliche unicamente mediatiche – essere suo malgrado coinvolto in indagini attualmente al vaglio della Magistratura: dalle quali, umanamente gli auguro con tutto il bene del caso, spero presto possa uscirne indenne.

Ma, essendo Egli Presidente della Fondazione di cui la Dottoressa Seymandi rimane al momento in carica solo quale Consigliere di Amministrazione, mi domando per quale motivo al momento nessuno degli aventi diritto di parola e di voto in Consiglio abbia pensato di proporre – dato il delicato momento in corso – anche solo temporaneamente, al Professor  Segre, un passo indietro.

Innanzitutto per una primaria questione di tutela preventiva della buona immagine dell’Ente in oggetto, viste le acque ancora agitate.

Per manlevare e tutelare – eventualmente, e preventivamente –  anche il medesimo Presidente e la stessa Fondazione da potenziali ipotesi di rischi di eventuali imbarazzi, dato che viviamo tutti – ahinoi! – immersi nella società delle polemiche a ogni costo.

Ma anche, terzo ma non ultimo per importanza, per un mero fatto di eguaglianza di trattamento riservato mesi fa all’ex Segretario Generale.

Mio spontaneo approfondimento: apprendo dallo Statuto della Fondazione (pubblicamente scaricabile dal sito àwww.fondazionemolinette.it), all’articolo 9 che, cito testualmente,“Il Presidente nominato in sede di costituzione resterà in carica a vita nella propria funzione, salvo rinuncia, dimissioni o permanente impedimento (omissis)”.

Più che una Fondazione, quasi un ‘feudo’, di primo acchito mi verrebbe da pensare. Forse, una discendenza, parrebbe: e il condizionale è d’obbligo, trattandosi nel mio caso di una personale e soggettiva suggestione lungi dall’apparire o essere scambiata quale giudizio e/o parere tecnico da esperto titolato sul tema che peraltro, per nulla, sono.

Ma tant’è: la cosa stupisce, anche perché la prima Presidente della ‘Fondazione Ricerca Molinette ETS’ fu, all’atto di nascita della stessa, nel 2001, proprio la Dottoressa Franca Bruna Segre: storica e rinomata commercialista torinese nonché madre del ricoprente attualmente il medesimo ruolo.

Aspetto quantomeno curioso, considerato altresì il fatto che, relata refero sempre da quanto pubblicamente si sa, il patrimonio per la costituzione dell’Ente sarebbe stato erogato in gran parte, se non addirittura esclusivamente, grazie all’iniziativa congiunta dei due soci-soggetti fondatori: l’Università degli Studi di Torino e L’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza. Parentesi chiusa.

Maurizio Scandurra

 

Giovane attraversa passaggio a livello, treno lo investe

È morto travolto da un treno regionale diretto a Torino. Si tratta di un 30 enne di origine nordafricana che ha attraversato un passaggio a livello di Novara poco dopo le 19.  Il traffico ferroviario della linea Torino-Milano è stato sospeso nel tratto tra Novara e Vercelli e il regionale partito alle 18.15 da Milano Centrale con arrivo previsto a Torino Porta Nuova per le 20.11 è rimasto bloccato a Novara.

Tassone, Lega ” Askatasuna: un dibattito necessario ma equilibrato”

La recente decisione della Giunta comunale di Torino di procedere con la legalizzazione del centro sociale Askatasuna ha suscitato preoccupazione all’interno della Lega, come espresso dal Segretario cittadino Fabio Tassone. Sebbene riconoscendo le problematiche legate all’occupazione abusiva e agli episodi di violenza associati a Askatasuna, Tassone enfatizza la necessità di un dibattito ponderato e costruttivo che coinvolga la comunità, senza alimentare divisioni o sentimenti di contrapposizione.

Tassone ha dichiarato: “La questione Askatasuna è senza dubbio delicata e richiede un approccio misurato. È imperativo che questo tema venga affrontato nelle sedi appropriate, con il coinvolgimento attivo dei cittadini torinesi. Dobbiamo evitare di fomentare inutili tensioni che potrebbero creare ostacoli alla tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza. È fondamentale che la discussione su Askatasuna avvenga a livello di Consiglio comunale, dove tutte le voci possano essere ascoltate in un contesto di rispetto reciproco.”

Inoltre, Tassone esprime preoccupazione riguardo alle iniziative come il referendum, considerate da alcuni come strumenti di speculazione elettorale: “Ricorrere al referendum per una questione così complessa e delicata come quella di Askatasuna non dovrebbe essere la prima scelta. Questo strumento, sebbene democratico, può rischiare di diventare un mezzo per fini speculativi-elettorali anziché una reale soluzione al problema. Prima di prendere decisioni così radicali, è essenziale esplorare tutte le vie di dialogo e confronto all’interno del Consiglio comunale.”

Il Segretario cittadino della Lega invita la Giunta comunale e tutte le parti interessate a considerare un approccio più equilibrato e inclusivo, che possa garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini torinesi.

Attrezzature agricole, “Parla con Me” incontra Gambacorta

Giovedì primo febbraio, alle 18:00, “Parla con Me”, trasmissione ideata da Simona Riccio, Agrifood e Organic Specialist, e fondatrice del programma, torna in diretta con i titolari dell’azienda Gambacorta Srl. Fondata nel 1963, Gambacorta Srl si distingue per la vendita di attrezzature agricole e ricambi, attrezzature zootecniche e soluzioni all’avanguardia per l’agricoltura 4.0.

 

Protagonisti della serata saranno Filippo Gambacorta, A.D. dell’azienda, e Francesco Gambacorta, esperto di supporto tecnico e venditore, che guideranno gli spettatori attraverso un viaggio informativo sull’innovazione rivoluzionaria del settore agricolo. La puntata si concentrerà sull’analisi approfondita dell’importanza cruciale delle moderne macchine agricole di precisione. Filippo e Francesco condivideranno la loro expertise, evidenziando come queste tecnologie rivoluzionarie siano fondamentali per migliorare significativamente il lavoro degli agricoltori. Dal momento che la tecnologia agricola continua a evolvere, le macchine di precisione rappresentano un passo avanti cruciale, consentendo un lavoro più preciso e mirato.

Particolare attenzione sarà dedicata alla pianificazione del lavoro agricolo, sottolineando l’importanza di un approccio attento e sostenibile. La tutela del terreno sarà al centro della discussione, dimostrando come l’adozione di pratiche agricole oculate possa contribuire alla conservazione del suolo e alla sostenibilità ambientale In un mondo in continua trasformazione, durante la puntata si vogliono informare gli spettatori sulle innovazioni chiave del settore agricolo, incoraggiando pratiche capaci di coniugare la modernità tecnologica con la responsabilità ambientale. Si tratta di un’importante occasione per apprendere dai titolari d’azienda, e dalle loro esperienze dirette, come l’Agritech made in Italy stia ridefinendo il panorama agricolo globale.

“Parla con Me” sarà trasmesso in diretta sulla pagina Linkedin Top Voices e Facebook di Simona Riccio, oltre al canale Youtube di “Parla con Me”. Per riascoltare le puntate e per ulteriori informazioni, visitate il sito ufficiale www.parlaconmeofficial.it

 

Mara Martellotta

La vicina non lo vedeva da un mese: era morto in casa

Macabra scoperta a Cuorgne’ dove un uomo di 74 anni è stato trovato senza vita nella sua abitazione. La  vicina di casa, preoccupatasi perché non lo vedeva da un mese, ha dato l’allarme.  Sono intervenuti i vigili del fuoco di Ivrea il 118, e i carabinieri che hanno solo potuto constatare il decesso.

 Gallerie d’Italia, si apre la mostra “Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976”

È aperta al pubblico dal primo febbraio al 12 maggio 2024, alle Gallerie d’Italia, a Torino, la mostra “Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976”, a cura di Aldo Grasso e promossa da Intesa Sanpaolo
L’esposizione, che si avvale del patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino, presenta 85
fotografie provenienti dall’Archivio Publifoto Intesa San Paolo sul Festival di Sanremo, la più celebre
manifestazione sulla canzone italiana, che rappresenta un capitolo decisivo non soltanto della storia della
della musica e della televisione, ma anche della storia sociale d’Italia. Le fotografie in mostra si soffermano
solo in pochi casi sulle esibizioni degli artisti sul palco, ma conferiscono un grande rilievo ai fuori scena, ai
cantanti durante le prove, alle passerelle degli artisti in giro per la città, agli autografi, al pubblico, agli artisti
ritratti in situazioni curiose, alla sala trucco, all’orchestra e alla sala stampa. Grazie alla media partnership
con la Rai, l’esposizione è arricchita da contributi video-sonori in collaborazione con Rai Teche.
La più celebre manifestazione della canzone italiana nasce nel 1951, organizzata dalla RAI di Torino, in tre
serate, e trasmessa radiofonicamente in presa diretta dal Salone delle Feste del Casinò di Sanremo.
Le prime edizioni furono trasmesse soltanto alla radio, ma dopo il successo crescente, la televisione decise
di appropriarsene. I fotoreporter dell’agenzia Publifoto intuirono l’importanza della manifestazione e, negli
anni in cui l’evento fu ospitato al Casinò di Sanremo, realizzarono circa 15 mila fotografie del Festival, ora
esposte alle Gallerie d’Italia. Nel 1955 la manifestazione comincia ad acquisire una certa popolarità e la
televisione decide di trasmetterla in diretta.
“Il Festival di Sanremo – spiega il critico e curatore della mostra Aldo Grasso – nasceva agli albori come
promozione turistica, sulla copia del Festival del Cinema di Venezia. Infatti le famiglie della buona borghesia
torinese erano solite andare a ‘svernare’ a Sanremo. Amilcare Rambaldi, partigiano e consulente del
Comune di Sanremo, voleva una manifestazione canora per sfruttare ancora di più le potenzialità turistiche
della città. Erano gli anni delle grandi trasformazioni radiofoniche in cui noti presentatori, come Nunzio
Filogamo, si cimentavano nei radiodrammi. La preparazione del Festival di Sanremo avvenne a Torino. Le
prime polemiche che scoppiarono furono relative allo scontro tra i melodici, gli amanti del belcanto, e i
cosiddetti ‘urlatori’. Polemica che negli anni proseguì su più fronti, compreso quello della direzione artistica
da impartire al Festival, chiedendosi se fosse meglio favorire la canzone pop o quella impegnata, in un’epoca
come quella del dopoguerra in cui tutti gli italiani cercavano di ritrovare la gioia del vivere anche attraverso
queste manifestazioni. Il titolo della mostra, “Non ha l’età”, si riferisce alla canzone di Gigliola Cinquetti, del
1964, con la quale vinse il Festival di Sanremo. L’immagine simbolica della mostra è iconica e rappresenta un
giovane Adriano Celentano, intento a cantare dando le spalle al pubblico, un modo di stare sul palcoscenico
oggi totalmente accettato ma che, a quel tempo, diede scandalo. Nel 1955, anno in cui vi fu la prima
trasmissione televisiva del Festival, la presentatrice fu Maria Teresa Ruta, zia dell’attuale, e forse più nota,
Maria Teresa Ruta. L’esposizione ripercorre anche gli anni successivi al 1968, quando fu organizzato un
controfestival da parte di Franca Rame e Dario Fo. Nei primi anni Settanta, durante il periodo dell’austerity,
la RAI si disamora del Festival di Sanremo e, nell’annata in cui i programmi RAI si concludevano alle 22:30,
non fu possibile conoscere neanche il vincitore del Festival. La televisione si appropriò della manifestazione
canora quando questa venne trasferita dal Casinò al teatro Ariston, a parte l’anno in cui si tenne, con scarso
successo, al Palafiori. Con lla presentazione da parte di Pippo Baudo, il Festival si trasformò in una
manifestazione dalle caratteristiche più televisive che non canore, pur tenendo al centro la canzone”.
“Ciò che apprezzo oggi maggiormente di Sanremo è il fatto che abbia riaperto le porte ai giovani musicisti –
precisa Aldo Grasso – invitando per esempio sul palco i vari vincitori dei ‘Talent’. I giovani, oggi, sono ancora
attenti al Festival, anche se la loro percezione dell’evento è diversa da quella degli adulti, proprio perché è
differente l’uso che fanno della televisione, mediata ormai attraverso i social”.
Ne nasce un album di fotografie spesso curiose, inconsuete, che ritraggono gli artisti lontano dai riflettori,
nei momenti di vita che accompagnano le frenetiche giornate del Festival, con una ingenuità e
immediatezza che ce li fanno sentire piuttosto familiari.
Sono fotografie che testimoniano di un’Italia che ha fretta di dimenticare la guerra e la povertà, che vuole
affidare alle canzoni una ritrovata serenità, come nel caso della canzone “Vola colomba”, che esprime un
desiderio di rivalsa circa la questione triestina o giuliana.
La colonna sonora dell’esercito di liberazione americano era stato il boogie-woogie, una musica piena di
energia, ma sconosciuta in Italia. Bisognava trovarne una italiana, legata alla tradizione melodica e al
belcanto.
La mostra si inserisce nell’ambito delle iniziative di valorizzazione dell’Archivio Publifoto, costituito da oltre 7
milioni di fotografie dell’agenzia fondata da Vincenzo Carrese nel 1937, che risulta la più importante agenzia
fotogiornalistica privata nata in Italia negli anni Trenta. L’Archivio è stato acquistato da Intesa Sanpaolo nel
2015 con un’operazione che ne ha evitato la dispersione, ed è curato e gestito dall’Archivio Storico Intesa
Sanpaolo presso le Gallerie d’Italia di Torino. In occasione della mostra, l’Archivio ha completamente
restaurato, digitalizzato e catalogato le oltre 15.000 fotografie dei servizi realizzati al Festival dall’agenzia
Publifoto, e ora consultabile online sul sito dell’Archivio Storico dell’Intesa Sanpaolo.
Lungo il percorso espositivo i visitatori potranno rivivere l’atmosfera di un’antica sala stampa grazie agli
elementi di design provenienti da ADI Design Museum Compasso d’Oro di Milano. L’allestimento è
ulteriormente arricchito dalle copertine originali di vinili che richiamano varie edizioni di Sanremo, grazie al
prestito dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi e da un Cinebox della Mival, grazie a un prestito
concesso da Faro Games.
La mostra presenta inoltre una serie di contenuti audio scaricabili attraverso l’app Gallerie d’Italia, con
approfondimenti dedicati all’iniziativa e all’Archivio Publifoto.
Info: Gallerie d’Italia, piazza San Carlo 156, Torino
Orari: martedì, giovedì, sabato e domenica 9:30/19:30 – mercoledì 9:30/22:30 – lunedì chiuso
Mara Martellotta

Topi nelle cucine dell’ospedale, blitz dei Nas

I carabinieri del Nas – Nucleo Antisofisticazioni e Sanità hanno chiuso la mensa dell’ospedale San Luigi di Orbassano. È stata riscontrata la presenza di escrementi di topo nel corso di un sopralluogo nelle cucine avvenuto dopo una segnalazione.