ilTorinese

Grande festa al Carlevè ‘d Turin!

Domenica 28 gennaio, come avviene da diversi anni, la sfilata del Carlevè ‘d Turin ha inaugurato al Parco della Pellerina la cittadella del Carnevale torinese che fino al 3 marzo ospita il più grande luna park d’Italia con le sue oltre 120 attrazioni e il programma del Carnevale Torinese

Attorno al Luna Park (Corso Regina Margherita, Corso Lecce, Corso Appio Claudio), Gruppi carnevaleschi, gruppi folkloristici, gruppi majorettes, ballerine, personaggi del mondo dei bambini, Maschere ufficiali dei Carnevali del Piemonte e Valle d’Aosta guidati da Gianduja e Giacometta del Carlevè ‘d Turin.

Il servizio fotografico è di Mihai Bursuc

Al Koelliker la risonanza magnetica antistress

Suoni e video immersivi personalizzabili per tranquillizzare il paziente: un visore e delle cuffie per sottoporsi all’esame senza paura.

Nuovo investimento del Koelliker nell’ottica di una sanità sempre più accessibile e inclusiva.

All’ospedale di Torino è appena stato installato il nuovo macchinario per la risonanza magnetica anti-stress e anti claustrofobia, particolarmente adatto per bambini, persone con disabilità e pazienti difficili.

L’innovativa tecnologia di cui il nuovo dispositivo è dotato propone al paziente video e audio che consentono l’immersione in un’esperienza virtuale e in un ambiente rilassante. Un vero e proprio percorso multisensoriale fatto di musica, suoni e immagini tranquillizzano il paziente e lo intrattengono durante l’esecuzione dell’esame Rm.

Il macchinario si chiama Ingenia Ambition S ed è dotato di un rivoluzionario magnete BlueSeal a tenuta ermetica. Fornisce immagini di qualità eccellente ed esegue esami Rm a una velocità fino al 50% più elevata per tutte le regioni anatomiche, in scansioni sia 2D che 3D.

Al paziente posizionato sul lettino vengono fatti indossare un visore e delle cuffie – spiega la dottoressa Mara Falco, responsabile del servizio di Diagnostica per immagini dell’Ospedale KoellikerIn base all’età si sceglie il tema interattivo più indicato e, da qui, inizia un’esperienza sensoriale studiata per diminuire stress e ansie che possono derivare dal macchinario, dall’esame che si sta facendo o dalla paura del risultato. Le cuffie consentono anche all’operatore di comunicare con l’utente e fornire tutte le indicazioni necessarie per effettuare meglio l’esame”.

Un altro componente per migliorare l’esperienza è la barra di avanzamento personalizzata che indica la durata dell’esperienza: una migliore percezione del tempo e il monitoraggio dell’andamento dell’esame sono molto utili per contrastare ansie e insicurezze. Inoltre la riduzione del tempo complessivo di esecuzione dell’esame migliora l’esperienza del paziente.

Tra i campi di applicazione di Ingenia Ambition S si elencano risonanze al cuore e alla mammella, dell’encefalo, del massiccio facciale, colonna cervicale, articolazione temporo mandibolare, arti superiori, spalla – cingolo scapolare. E ancora: arti inferiori, ginocchio, bacino – anca – sacro/iliache, artro Rm, defeco ed entero. L’apparecchio di ultima generazione è accessoriato con bobine dedicate multicanale ad alta risoluzione per migliorare in maniera sostanziale la risoluzione delle immagini e la qualità diagnosti.

 

Archiviate le accuse contro gli attivisti di Extinction Rebellion

La Procura di Torino ha archiviato tutte le accuse nei confronti dei 9 attivisti di XR- Extinction Rebellion che il 29 novembre 2023 avevano appeso uno striscione dal tetto dell’Oval Lingotto.

“Sono cadute le accuse di manifestazione non preavvisata, inosservanza di un ordine dell’autorità, violenza privata e interruzione di pubblico servizio,  – comunicano in una nota gli attivisti climatici perché il fatto non sussiste.

Molto argomentata la richiesta di archiviazione secondo cui “le condotte statiche e ostruzionistiche degli indagati non integrano nessuna forma di violenza nemmeno impropria “.

 

Tutti i numeri del Piemonte nell’annuario

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Si rinnova l’appuntamento on-line con l’Annuario Statistico Regionale “I numeri del Piemonte”. La pubblicazione, giunta alla settima edizione, fornisce ad un’ampia utenza un quadro sintetico di dati territoriali. Le informazioni aggiornate e facilmente scaricabili includono centinaia di elaborazioni, tabelle e cartografie, organizzate in 17 sezioni tematiche, come ambiente, demografia, salute e stili di vita, sicurezza, istruzione e cultura, sport, turismo, lavoro, economia, ma anche ricerca e innovazione, mercato immobiliare, trasporti e telecomunicazioni.

Ampio spazio è dedicato agli indicatori territoriali di misura del Benessere equo e sostenibile (BES) e agli indicatori Istat per gli obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030 (SDGs – Sustainable Development Goals) delle Nazioni Unite.

L’Annuario è realizzato dall’Ufficio di Statistica della Direzione Risorse finanziarie e patrimonio della Regione Piemonte e dalla Sede di Torino dell’Istat, Ufficio territoriale Area Nord-ovest: Piemonte e Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Liguria, Lombardia. Per facilitare la lettura delle tavole e dei grafici, ogni sezione include un glossario dei termini utilizzati.  Nella logica di economicità e sostenibilità ambientale non è prevista una versione cartacea dell’Annuario, ma i dati sono consultabili al seguente link:

http://www.regione.piemonte.it/annuariostatisticoregionale

“L’Annuario Statistico ‘I numeri del Piemonte’ è frutto di una continua e consolidata collaborazione tra Istat e Regione Piemonte. Mette a disposizione le principali statistiche riferite al territorio piemontese ed è pertanto un utile strumento di lavoro per decisori pubblici e privati, università ed enti di ricerca, cittadini e studenti con finalità divulgative, scientifiche e professionali – afferma l’Assessore alla Programmazione Finanziaria della Regione Piemonte, Andrea Tronzano – L’Annuario può essere considerato un valido supporto alla programmazione delle politiche e degli interventi regionali”.

Vittoria Reale Mutua, battuta l’Urania Milano in volata

28 gen 2024 – Reale Mutua Torino e Urania Milano hanno sempre dato vita a battaglie punto a punto, equilibrate e combattute. Il trend è stato confermato nel match della 21^ giornata di regular season, dove Torino ha avuto la meglio sulla formazione milanese in un altro match deciso soltanto nel finale in volata. 94-91 il risultato finale, con Torino che quindi rimane stabilmente in terza posizione nel Girone Verde quando manca una sola partita al termine della prima fase di campionato.

Coach Ciani decide di partire con il solito quintetto formato da Vencato, Kennedy, De Vico, Thomas e Cusin. Coach Villa risponde con Potts, Amato, Severini, Lupusor e Beverly.

Partenza non eccellente della Reale Mutua, con qualche ingenuità e palla persa di troppo che porta l’Urania in vantaggio sul 7-10 dopo i primi tre minuti di gioco. Per tutto il corso del primo quarto la Reale è costretta a inseguire, sempre a distanza ravvicinata, l’Urania che continua a colpire guidata da Amato. Pepe prova a dare una scossa in uscita dalla panchina ma dall’altra parte la difesa gialloblù fa fatica a contenere la squadra milanese che trova ancora il canestro dalla distanza con Potts. Il primo quarto si chiude sul 19-26 per l’Urania.

Non riesce a reagire la Reale Mutua, non lucida in attacco mentre nell’altra metà campo la Wegreenit si porta sul +8, costringendo coach Ciani a chiamare timeout sul 23-31 al 12′. Al rientro in campo è sempre Pepe a provare a caricarsi l’attacco sulle spalle, ma l’Urania risponde immediatamente con una tripla di Amato che significa un nuovo timeout di coach Ciani. I gialloblù provano a rosicchiare lo svantaggio andando nel pitturato con le schiacciate di Poser e Thomas, ma continuano i problemi in difesa dove viene lasciato libero Montano per un’altra bomba. Sul finire del secondo quarto Torino riesce ad avvicinarsi fino a toccare il singolo possesso di svantaggio grazie a una tripla di Pepe per il 41-43. Il pick and roll tra Amato e Beverly continua a far male alla difesa gialloblù. Torino rimane in scia e riesce a chiudere la prima metà di gara a un solo possesso di distanza dai milanesi: si va negli spogliatoi sul 50-53.

In apertura di terza frazione la Reale Mutua trova il vantaggio grazie a Poser, che viene cercato con successo dagli esterni gialloblù e trova punti nel pitturato, tra cui un’altra schiacciata da alley-oop di Vencato. L’Urania però non molla e risponde colpo su colpo con Landi e Beverly. Con il passare dei minuti l’inerzia torna a spostarsi leggermente dalla parte dell’Urania che ritrova il vantaggio grazie a Beverly, ma Torino rimane molto vicina e chiude il terzo quarto sotto di due: 71-73.

Pepe apre l’ultimo quarto con una tripla che accende il Pala Gianni Asti e riporta avanti la Reale Mutua. Montano risponde per riportare in equilibrio il punteggio. Si alza il livello di intensità sul parquet mentre si va verso la volata finale. Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare e quindi risponde presente capitan De Vico con un canestro dalla media per il +2 gialloblù, seguito a ruota da Kennedy che segna il floater del 79-75 a meno di sei minuti dalla fine. De Vico va ancora a segno, ma Lupusor e Potts tengono l’Urania a distanza molto ravvicinata dai gialloblù (83-81 a 4′ dalla fine). Kennedy va a segno dal mid range ma Lupusor risponde con layup difficile nel traffico. Si entra nell’ultimo minuto con Torino avanti di 3 dopo un layup di Vencato. La Reale Mutua conquista uno stop importante in difesa e dall’altra parte Vencato va in lunetta per il +5 (90-85 a 40” dalla fine). Beverly accorcia momentaneamente in lunetta ma Pepe risponde in penetrazione. Severini prova a tenere viva l’Urania con una tripla, ma De Vico in lunetta chiude i conti. Vince Torino 94-91.

Coach Ciani in conferenza postpartita: “Credo che l’Urania si sia dimostrata la squadra che ci aspettavamo di incontrare, con equilibri forse in fase di ricostruzione ma che può mettere in difficoltà chiunque. Nella prima metà di gara sono stati bravi a punire ogni sbavatura ec errore che abbiamo commesso. Nel secondo tempo abbiamo acceso un po’ la partita e abbiamo dato continuità all’attacco dopo rimbalzi e stop difensivi. Per noi è stata una chiave importante. Loro sono arrivati un po’ più stanchi di noi nel finale, meno lucidi e questo ci ha consentito di controllare alcuni possessi importanti. La priorità era vincere la partita e siamo contenti di aver distanziato un’altra avversaria tosta e pericolosa in classifica. Continuiamo a segnare molto, dobbiamo lavorare invece in difesa per migliorare ulteriormente.”

Reale Mutua Torino – Wegreenit Urania Milano 94-91 (19-26, 31-27, 21-20, 23-18)

Reale Mutua Torino: Keondre Kennedy 17 (6/8, 0/1), Simone Pepe 17 (3/5, 3/5), Federico Poser 13 (6/10, 0/0), Matteo Schina 12 (4/4, 0/1), Luca Vencato 11 (4/7, 0/2), Donte Thomas 9 (3/7, 1/3), Niccolo De vico 9 (3/5, 0/0), Marco Cusin 5 (2/4, 0/0), Matteo Ghirlanda 1 (0/0, 0/0), Kesmor Osatwna 0 (0/0, 0/0), Gianluca Fea 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 20 / 26 – Rimbalzi: 31 5 + 26 (Federico Poser, Donte Thomas 7) – Assist: 16 (Luca Vencato 5).

Wegreenit Urania Milano: Andrea Amato 18 (4/7, 3/7), Gerald Beverly 17 (5/8, 0/1), Ion Lupusor 14 (4/5, 2/5), Giddy Potts 11 (1/3, 3/10), Matteo Montano 10 (2/3, 2/3), Aristide Landi 9 (1/1, 2/3), Giovanni Severini 8 (1/2, 2/4), Giorgio Piunti 3 (1/2, 0/1), Davide Bonacini 1 (0/1, 0/0), Theo Anchisi 0 (0/0, 0/0), Matteo Cavallero 0 (0/0, 0/0), Samuele Solimeno 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 11 / 17 – Rimbalzi: 27 6 + 21 (Gerald Beverly, Ion Lupusor, Giddy Potts 5) – Assist: 18 (Andrea Amato 9).

UFFICIO STAMPA

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Carmen Korn “Tra oggi e domani” -Fazi Editore- euro 20,00

E’ il secondo capitolo (dopo “Quando il mondo era giovane” del 2021) della saga della scrittrice e giornalista tedesca Carmen Korn, nata a Düsseldorf nel 1952. La Korn -che oggi vive con la famiglia ad Amburgo-è anche autrice della trilogia di successo, tutta al femminile e sciorinata nell’arco del Novecento, scandita in: “Figlie di una nuova era”, “E’ tempo di ricominciare” e “Aria di novità”, pubblicati da Fazi editore.

In questa nuova serie (che in Germania è andata a ruba) ci racconta le vicende di vari personaggi legati tra loro da vincoli di parentela, amicizia e affetto, dislocati in Germania ad Amburgo e Colonia, e a Sanremo sulla riviera ligure. Un decennio in cui tre famiglie si muovono sullo sfondo degli anni Sessanta. Sono gli Aldenhoven a Colonia, i Borgfeldt ad Amburgo e i Canna a Sanremo.

Ci si appassiona alle loro vite sulle quali incombe ancora il passato nazista (nel precedente romanzo le tre famiglie erano a un nuovo inizio e alla ricostruzione delle loro vite negli anni 50); ora scopriamo poco a poco le loro vicissitudini tra amori, gravidanze, dolori della seconda generazione. Quella che ha visto la guerra, l’arrivo di russi e americani, ed ora è aggrovigliata nella preoccupazione per il futuro.

Le loro esistenze vanno avanti tra l’altalenarsi di difficoltà e momenti buoni. A Colonia la galleria d’arte di Gerda e Heinrich è favorita dall’arrivo del pittore Karl Jentengs. Ad Amburgo invece Ursula dopo molti tentativi falliti tenta di avere un bambino. A Sanremo, dopo la morte dell’arcigna matriarca, l’azienda di floricoltura deve affrontare qualche problema.

Molti i filoni del racconto che mettono a nudo le dinamiche dei rapporti interpersonali sullo sfondo degli avvenimenti storici.

 

Ta-Nehisi Coates “Il danzatore dell’acqua” -Einaudi- euro 21,00

L’autore è uno dei più importanti intellettuali americani contemporanei e questo è il suo primo romanzo, in vetta alle classifiche del New York Times, eletto libro del mese da Oprah Winfrey.

Ta-Nehisi Coates (nato a Baltimora nel 1975) porta avanti il genere più antico della narrativa afroamericana -la slaves narrative (racconto degli schiavi)- e vi aggiunge elementi di realismo magico per narrare più a fondo l’esperienza della schiavitù.

La vicenda è ambientata prima della guerra di secessione a Lockless, una piantagione di tabacco in Virginia. Protagonista è il 19enne Hiram Walker, figlio illegittimo del proprietario della tenuta che l’ha avuto con una schiava, poi venduta.

Hiram è una creatura eccezionale, ha una memoria infallibile e capacità intellettuali ed oratorie superiori alla media. Il padre gli permette di istruirsi e lo chiama nella sua dimora, ma solo per fare da precettore al figlio legittimo ed erede della fortuna di famiglia.

Così Hiram, che sognava di prendere in mano le redini della proprietà per farla risorgere, si trova invece a contatto col fratellastro Maynard le cui facoltà intellettuali sono scarse.

Argomento di grande spessore che Coates sviscera magnificamente attraverso i vari personaggi, portandoci dritti nelle percezioni e nelle esistenze degli schiavi.

Nessun compiacimento nel raccontare tutto l’orrore dello schiavismo, non indugia sulle violenze psicologiche e fisiche subite dagli schiavi. Però tratteggia la durissima America dell’800 e smaschera l’idea di uno schiavismo paternalistico e giustificato in parte, come per esempio in “Via col vento”.

E’ anche la messa a fuoco di pratiche strutturali di quell’epoca, tra le quali lo smembramento delle famiglie di schiavi i cui membri erano venduti a discrezione dei padroni. La dura realtà viene narrata senza tralasciare il soprannaturale e l’animismo che sono retaggio antico della cultura africana, soffocata dai bianchi….

 

Jessa Hastings “Magnolia Parks” -Garzanti- euro 16,90

Interessante è la genesi di questo libro. Il romanzo è stato autoprodotto e deve il suo successo in primis a Tik Tok sul quale l’autrice l’ha divulgato. Poi il passa parola ha fatto il resto e da lì in un attimo ha attirato l’attenzione delle case editrici sempre alla ricerca di successi commerciali.

Jessa Hastings è l’australiana che oggi vive in California e ha sfornato questo corposo romance che promette di diventare una serie anche televisiva. Parte del successo risiede nella trama leggera; è una lettura di evasione, una sorta di Gossip Girl che piace soprattutto ai giovani e non impegna più di tanto.

La vicenda è piuttosto patinata, ambientata nell’alta società inglese e gira tutta intorno alla travagliata storia d’amore tra Magnolia -figlia dei Parks, una delle famiglie più in vista di Londra- e B.J col quale ha una relazione altamente tossica.

Ben 451 pagine di una scrittura accattivante e semplice, a volte ripetitiva, per raccontare il continuo tira e molla tra i due.

Sia Magnolia che B.J. sono mossi principalmente dal bisogno di sentirsi amati, però lui ha tradito lei e si sono lasciati. Ufficialmente non stanno più insieme, ma qualcosa continua a legarli. Non smettono di cercarsi, ferirsi, allontanarsi e ricercarsi; con tanto di corollario di amici –spesso discutibili e vuoti- di entrambi gli schieramenti. Chissà se ci sarà o meno un lieto fine?

 

Bruno Vespa “Kennedy. Fu vera gloria? Amori e potere di un mito” -Rai Libri- euro 21,00

A 60 anni dalla morte e dopo una messe infinita di libri dedicati a J. F. Kennedy, Bruno Vespa tira le fila e guarda al mito dell’uomo, ma anche ai suoi errori e difetti. Qui ripercorre la vita privata e politica del presidente assassinato a Dallas nel pieno degli anni e dopo solo due anni di presidenza.

E’ stato sicuramente uno dei protagonisti più importanti a livello mondiale, nelle file dei democratici targati USA: bello, ricco, giovane, di successo. Ma nel suo libro Vespa non teme di sottolineare anche gli aspetti meno nobili del personaggio. Il suo è lo sguardo acuto e critico del cronista che racconta il dietro le quinte del mito.

A partire dai problemi fisici che nascondeva al mondo, poi la sua bulimia sessuale che lo faceva macinare una donna dopo l’altra, e Jackie che sopportava. Non sapremo mai se i due si amassero davvero o fossero legati da altri motivi: lei la moglie di rappresentanza che spendeva a piene mani ed accettava i compromessi pur di essere la First Lady del primo paese al mondo.

Poi gli errori in politica, e non da poco: i principali sicuramente la Baia dei Porci che sporse il mondo sul baratro della guerra nucleare ed il Vietnam. Tutto ricostruito con l’attenzione e l’accuratezza del grande giornalista che non si fa intimidire dal mito e ne sottolinea luci e ombre.

 

Clint Hill – Lisa McCubbin Hill “My travel with Mrs. Kennedy” -Gallery Books- $ U.S 35,00

Questo volume racconta anche per immagini i viaggi di Jackie Kennedy ai quattro angoli del mondo, narrati dall’agente dei servizi segreti Clint Hill che viaggiava al suo seguito. Fu incaricato di proteggerla dal momento dell’elezione di Kennedy alla presidenza e le fu accanto fino al 64, vivendo anche in prima persona l’assassinio a Dallas nel 1963.

Nel 1975 Clint Hill decise di ritirarsi a vita privata e scrisse parecchi volumi dedicati ai Kennedy.

Dunque una fonte preziosa che in un baule nel seminterrato della sua casa in Virginia, ad Alexandria, conservava un tesoro di lettere, foto, regali e viaggi al seguito di Jackie. Con l’aiuto della moglie ha messo ordine in tutto questo materiale e lo ha trasformato in libro.

Volume che svela anche momenti più privati e autentici della donna più famosa al mondo; quelli in cui la riservatezza istituzionale lasciava spazio a fasi più spensierate e aperte in cui si godeva a pieno vita e privilegi.

E allora scorrono immagini della First Lady in Colombia, Croazia, India, Messico, Pakistan, Venezuela, Italia, Antigua, Marocco, Grecia e Parigi; sempre sotto la protezione di Hill, suo angelo custode.

Giulia Fagiolino: i difficili casi dell’ispettrice Falcri tra omicidi e misteri

Informazione promozionale

Niente nella realtà è come appare, è tutto un gioco di illusioni in cui spesso le persone hanno delle maschere per nascondere quello che sono…

“Un caso difficile per l’ispettrice Falcri: ombre dal passato”

Cecilia Falcri sta passando un periodo difficile. Si è presa un periodo di aspettativa dal lavoro in Commissariato a Torino, dove è Ispettrice, dopo che il suo bambino di cinque anni è stato ucciso in una sparatoria a seguito di un rapimento. E’ divorata dal senso di colpa per non essere riuscita a salvarlo. Si è allontanata da tutti, persino dal marito Alessandro, come se volesse autopunirsi. Il commissario Berardi riesce a convincerla a tornare al lavoro ed anche il marito, piano piano, si riavvicina alla moglie. L’Ispettrice si trova subito davanti ad un caso di omicidio e poi ad un caso di un rapimento di un ragazzino. E’ da questo momento che Cecilia inizia a ricevere delle lettere anonime allusive al rapimento del suo bambino, in cui l’autore sembra volerla sfidare. Comincia a fare anche degli incubi più insistenti nei quali sente anche la voce del figlio che la chiama. E’ come se lei stessa si sentisse coinvolta in tutta la vicenda. La situazione cambia con un terzo omicidio, questa volta di un barbone. Cecilia scopre che  vicino al luogo dove era stato lasciato il corpo, venivano fatti dei rituali con simboli Celtici. I sogni sembrano guidarla verso una direzione. Scoprirà che niente nella realtà è come appare, è tutto un gioco di illusioni in cui spesso le persone hanno delle maschere per nascondere quello che sono.
Riuscirà la nostra Ispettrice a risolvere lo spinoso caso e, soprattutto, a superare i suoi sensi di colpa, le sue paure e a ricominciare a vivere?
 “Un caso difficile per l’ispettrice Falcri: pezzi del puzzle”
Cecilia riprende il lavoro dopo il periodo di maternità.
Si trova subito ad affrontare un caso di una ragazza scomparsa, poi trovata morta. A poco a poco ha strane sensazioni di angoscia, vede e sente di nuovo Gabriele, il suo bambino deceduto, che sembra guidarla verso qualcosa di cui non comprende il significato. Riceve lettere in cui qualcuno sembra sfidarla, le appaiono ancora in sogno simboli celtici infuocati e sente voci ed ombre intorno a sé come se stesse in un’altra dimensione. Da qui Cecilia prende la consapevolezza che non si tratta di una sua proiezione dell’inconscio, ma c’è qualcosa di più. Cosa di cui si convince anche il marito Alessandro, sua madre invece cerca di spronarla a non indagare più, a rifarsi un’altra vita. La storia dell’ispettrice si intreccia con quella di Fabio Medri, un ex poliziotto che venti anni prima indagava privatamente su un’associazione di narcotraffico. A causa di un incidente si è dovuto ritirare dalla polizia e da qui ha avuto un passato di alcol e violenza. Sua figlia Cristina cerca di spronarlo a riprendersi in mano la sua vita e lo convince a riprendere le vecchie indagini. Si troverà coinvolto insieme all’ispettrice in qualcosa di più grande di loro.
Cecilia riuscirà a riprendere in mano la sua vita e a chiudere definitivamente i conti con il suo passato?
L’AUTRICE
Giulia Fagiolino proviene  da studi classici ed è  laureata in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Siena.  Attualmente è  Avvocato presso uno studio di Orvieto.
Nel 2018 ha pubblicato il primo romanzo “Quel Giorno” edito dalla casa editrice Capponi Editore nel giugno 2018, con il quale ha vinto diversi premi letterari internazionali, tra cui i premi internazionali Michelangelo Buonarroti, Montefiore, Giglio Blu di Firenze.
Ha partecipato nel giugno 2018 al Caffeina festival di Viterbo in qualità di scrittrice.
Nell’ottobre 2020 ha pubblicato il romanzo “In un battito d’ali” edito da L’Erudita, Giulio Perrone Editore, una saga familiare ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, apparso in diverse testate giornalistiche e con il quale ha vinto diversi premi internazionali. Da citare la “segnalazione particolare della Giuria” allo storico “Premio Casentino” fondato da Carlo Emilio Gadda negli anni ’40. A febbraio 2023 ha pubblicato su Amazon un romanzo rosa/giallo “Tutto può cambiare quando meno te lo aspetti” rientrato nei besteller Amazon.
Tutte le sue opere, pur appartenendo a generi diversi (spaziano dal giallo introspettivo, alla saga familiare storica, al rosa, al poliziesco paranormale), hanno un messaggio in comune. L’autrice definisce infatti i suoi romanzi “catartici” perché i protagonisti attraversano dei momenti di difficoltà, ma riescono a trovare una via d’uscita e a ricominciare a vivere.
I romanzi sono disponibili su Amazon ed in tutti gli store online e librerie.
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Un’opportunità da non perdere per Mirafiori Sud

FATTI NOSTRI  Di Tommaso Varaldo

Da cittadino sono preoccupato per la possibile imminente perdita di un’occasione importante per Mirafiori Sud.
Il padiglione ex vigili urbani di Via Morandi 10 a Mirafiori Sud è abbandonato da quando vi fu la scellerata scelta di chiudere quel presidio di sicurezza per il territorio. A maggio 2023 la Fondazione ITS Piemonte Energia (ente di formazione che realizza corsi specializzati nei settori dell’energia, dell’energia rinnovabile, della bioedilizia e dell’edilizia sostenibile) sottoscrive un contratto di locazione con ATC, gestore degli spazi del padiglione e presenta (anche al quartiere nell’ambito di un incontro da me moderato ad AmMira Festival) il suo progetto concreto: portare a Mirafiori Sud la sua sede e riqualificare interamente gli spazi abbandonati di Via Morandi 10 per realizzarvi corsi di formazione capaci di coinvolgere circa 200 allievi a stagionalità. Un progetto di significativa importanza, tanto che si presenta l’opportunità di ampliarlo attraverso una quota dei fondi messi a disposizione dal PNRR per gli ITS: 3,5 milioni di euro che l’ITS potrebbe dedicare a questo progetto. Emerge, però, l’esigenza di avere ulteriori mq da dedicare alla formazione, con la prospettiva di accogliere oltre 400 allievi a stagionalità e dare vita ad un vero e proprio campus formativo di alta specializzazione attraverso l’insediamento definitivo con investimenti a lunga scadenza. Ecco che il progetto iniziale raddoppia e si presenta come un’occasione irripetibile non solo per riqualificare questi spazi pubblici ma per portare a Mirafiori Sud nuova linfa e vitalità.
Gli spazi aggiuntivi da inserire nel progetto ITS ci sono: il secondo padiglione che si trova a fianco di quello ex vigili urbani. Spazi che vengono da tempo utilizzati quale sede del centro anziani e che diventando parte della progettualità beneficerebbero anch’essi dell’azione di riqualificazione strutturale.
A quanto pare dall’estate scorsa non si è trovata una soluzione che potesse rendere disponibili per il progetto gli spazi del secondo padiglione, trovando una nuova collocazione in quartiere per il centro anziani. Sembra che i tentativi per ora messi in campo, in particolare dalla circoscrizione, non siano andati a buon fine.
Non si tratta di mettere in contrapposizione l’importanza del centro anziani con il nuovo progetto dell’ITS, come purtroppo qualcuno in questi mesi ha tentato di fare. Si tratta di impegnarsi tutti affinchè Mirafiori Sud non perda l’occasione di accogliere questo nuovo importante progetto che potrà avere ricadute di lungo periodo sul quartiere. In quartiere ci sono moltissimi spazi abbandonati o inutilizzati che potrebbero essere messi in uso come nuova sede del centro anziani.
Conosco diversi residenti che frequentano il centro anziani, molti sono nonni e la gran parte di loro sono attenti al presente e al futuro del quartiere. Sono sicuro che potranno concordare sul fatto che questo progetto è un’opportunità da non perdere né per il quartiere né per il futuro delle ragazze e dei ragazzi che potranno formarsi grazie all’ITS.
Purtroppo il rischio di perdere questa opportunità è concreto e imminente (metà febbraio), visti i tempi stretti del PNRR e tutti i mesi passati dalla scorsa estate senza giungere ad una soluzione. Mirafiori Sud non può permetterselo: facciamo uno sforzo come comunità per trovare una soluzione nell’interesse del territorio.

Gli uffici di prossimità per una giustizia più vicina

Il presidente Alberto Cirio: “Un servizio che tutela i piemontesi, e soprattutto le fasce deboli”

“Un progetto di successo e un modello la cui efficacia è stata citata anche ieri, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario a Torino. Un esempio di buona amministrazione che avvicina i servizi ai cittadini, soprattutto alle fasce deboli, superando la necessità di recarsi presso gli uffici giudiziari che spesso sono lontani e di difficile accesso. È un modello replicabile per il quale il Piemonte si candida a proseguire la sperimentazione per rendere gli uffici ancora più capillari e efficienti per le nostre comunità”: è quanto dichiara il presidente Alberto Cirio riferendosi agli Uffici di Prossimità, iniziativa promossa dal Ministero della Giustizia per la cui realizzazione il Piemonte è una Regione pilota a livello nazionale.

Nell’ambito del Programma operativo nazionale Governance, cofinanziato dal Fondo sociale europeo (FSE), dal Fondo europeo di Sviluppo regionale (FESR) e dal Ministero della Giustizia, dal 2019 la Regione ha realizzato, con un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, un piano che migliora l’efficienza e le prestazioni degli uffici giudiziari mediante l’utilizzo dell’innovazione tecnologica e la fornitura di un supporto organizzativo all’informatizzazione e alla digitalizzazione.

L’attivazione di Uffici di Prossimità, in collaborazione con gli enti locali e territoriali, consente infatti di delocalizzare alcune attività che prima potevano essere effettuate esclusivamente presso gli uffici giudiziari, integrando così i servizi a tutela specialmente delle fasce deboli. Si ottiene anche il risultato complementare di decongestionare le attività degli uffici giudiziari.

Il ruolo della Regione Piemonte è stato quello di definire il modello organizzativo/procedurale e il modello formativo che forniscono l’impalcatura per la diffusione su tutto il territorio di tali innovativi servizi al cittadino.

La rete del Piemonte

Si è così creata una rete dove si può ottenere aiuto e orientamento senza doversi recare presso una sede di Tribunale.

Ad oggi sono 9 i Tribunali coinvolti25 gli Uffici di prossimità avviati che coprono un bacino di utenza formato da circa 500 Comuni e 650.000 abitanti. I contatti sono stati finora più di 6.000, gli utenti serviti 3.500, i servizi erogati 4.350, di cui il 40% per il deposito di atti in tribunale e il 60% per informazioni e altre richieste. Gli 80 operatori presenti nel territorio a supporto del cittadino sono in grado di rispondere ad ogni richiesta grazie alle 15.000 ore di formazione e assistenza sul campo.

Attualmente le sedi sono così dislocate:

– in provincia di Alessandria ad Acqui Terme, Casale Monferrato, Spigno Monferrato e Tortona

– in provincia di Asti a Canelli, Castel Boglione e Vesime

– in provincia di Biella a Viverone

– in provincia di Cuneo ad Alba, Bra, Saluzzo e Villafalletto

– in provincia di Novara a Grignasco

– in provincia di Torino ad Avigliana, Caluso, Carmagnola, Ciriè, Moncalieri, Pinerolo, Pont Canavese, Susa e Venaria Reale

– in provincia di Vercelli a Santhià e Varallo Sesia

– nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola a Cannobio.

Indirizzi, contatti e orari di apertura sono consultabili su https://bit.ly/3HuQFvr

Cosa puoi fare in un Ufficio di Prossimità?

I servizi offerti sono numerosi e vengono erogati grazie alla collaborazione tra i Tribunali e gli enti locali.

È infatti possibile risolvere le difficoltà che spesso nascono per venire a capo di moduli, documenti, formalità sconosciute.

Inoltre si evitano code, perdite di tempo e scomode trasferte.

Puoi ricevere:

* Assistenza per la predisposizione degli atti che le parti e gli ausiliari del giudice possono redigere senza l’ausilio di un avvocato

* Supporto nella compilazione della modulistica del Tribunale di riferimento

* Informazioni e supporto sull’avvio di procedimenti davanti al Tribunale in materia tutelare

* Consulenza sugli istituti di protezione giuridica

Puoi richiedere:

* L’inoltro delle pratiche sull’Amministrazione di Sostegno

* L’autorizzazione al rilascio di documenti validi per l’espatrio per il minore

* La trasmissione di istanze al giudice tutelare

* La trasmissione delle pratiche per la nomina di un curatore speciale