ilTorinese

Uomo in gravi condizioni: accoltellato in casa dalla compagna

Un uomo di 56 anni è stato accoltellato  in casa dalla propria compagna al culmine di una lite. È riuscito a trascinarsi dai vicini che hanno chiamato i soccorsi.  I fatti sono avvenuti nei pressi di Biella, a ronco Biellese. Portato in ospedale, è in gravi condizioni. Sul posto, gli uomini del 118 e  le forze dell’ordine per le indagini.

Dalla Regione un aiuto alle sale cinematografiche

Realizzazione di nuove sale cinematografiche, riattivazione di quelle chiuse o dismesse da almeno 24 mesi per aumentare il numero degli schermi. E poi adeguamento strutturale e tecnologico delle sale cinematografiche; installazione, ristrutturazione, rinnovo di impianti, apparecchiature, arredi e servizi complementari alle sale cinematografiche.

Per raggiungere questi obiettivi la Regione ha messo in campo 8.000.000 di euro con un bando gestito da Finpiemonte (attivo dalle ore 9 del 4 settembre 2023 fino ad esaurimento delle risorse) dal presentato oggi agli operatori del Settore, dagli assessori alla cultura Vittoria Poggio e alle attività produttive Andrea Tronzano.

«Per sostenere la ripresa – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggiogli operatori hanno bisogno di ingenti cifre, prima di tutto per l’adeguamento tecnologico e poi per riconvertire le sale che dopo lo tsunami del COVID e il sorpasso del digitale hanno vissuto un periodo di forte crisi, invece potranno diventare poli di aggregazione per attività collaterali. Abbiamo fatto un vero e proprio investimento con risorse importanti del PR-FESR, ascoltando le richieste degli operatori stessi con i quali abbiamo condiviso ogni passaggio e che oggi vedono una possibilità concreta di rilancio delle loro attività».

«La magia del cinema è unica, assistere alla proiezione di un lungometraggio in una sala con le nuove tecniche di ripresa trasmette emozioni che consentono a volte di fare parte attiva di una storia – commenta l’Assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano. Sostenere gli esercenti nella riqualificazione delle sale cinematografiche, oppure attivarne nuove, significa non solo valorizzare il comparto ma anche il lavoro che viene svolto dalle molteplici produzioni, anche piemontesi, che in questi mesi e anni hanno operato sul territorio. L’industria del cinema piemontese è un comparto in crescita e sostenere la filiera anche supportando le sale cinematografiche consentirà un’ulteriore valorizzazione della settima arte, nata in Italia proprio a Torino».

In Piemonte ci sono 117 sale cinematografiche e 259 schermi in funzione, che dall’inizio dell’anno hanno attirato 2.629.359 spettatori in un comparto che complessivamente occupa un migliaio di addetti tra esercenti e dipendenti e imprese che gravitano intorno al loro funzionamento (food, trasporti, manutenzioni, imprese pulizia, fornitori arredi e tecnologia, ecc..).

Gli interventi finanziati dal Bando devono contribuire ad almeno uno dei seguenti obiettivi specifici: ridurre le marginalità territoriali, migliorare l’accessibilità ai servizi e la qualità urbana; valorizzare il potenziale territoriale. La programmazione 2021/2027 dedica attenzione al tema della sostenibilità ambientale, introducendo vincoli all’ammissibilità dei progetti.

Viene introdotto il principio DNSH (non arrecare un danno significativo all’ambiente): in base al quale sarà richiesto il possesso delle certificazioni del sistema di gestione ambientale EMAS, ISO 14001, ISO 14064, OEF da parte dell’impresa richiedente e per le opere edili la verifica di applicabilità del Protocollo ITACA, che valuta il livello di sostenibilità energetica e ambientale degli edifici.

 

Il bando nel dettaglio

Il Bando prevede quattro linee di intervento. La linea A per la riattivazione di sale cinematografiche chiuse o dismesse, intendendosi come chiuse o dismesse sale inattive da almeno 24 mesi prima della data di presentazione della domanda e quindi senza che siano state effettuate proiezioni cinematografiche in tale arco di tempo. Inattività certificata da SIAE; la linea B, per la realizzazione di nuove sale per l’esercizio cinematografico; la linea C, la trasformazione delle sale o multisala esistenti finalizzata all’aumento del numero degli schermi; la linea D, per la ristrutturazione e l’adeguamento strutturale e tecnologico delle sale cinematografiche; installazione, ristrutturazione, rinnovo di impianti, apparecchiature, arredi e servizi complementari alle sale cinematografiche. Per ogni struttura può essere indicata una sola linea di intervento, ad eccezione degli interventi relativi alle linee a) e c) che possono essere presentati contestualmente per singola sede o unità locale.

Ogni progetto, nel complesso, deve avere un importo minimo di spese ammissibili: 50.000 euro per le linee di intervento A), B), C) e 10.000, per la linea di intervento D

L’agevolazione può coprire fino all’80% dei costi, con importo e intensità variabili in funzione delle linee di intervento: linea a) fino al 40% delle spese ritenute ammissibili e comunque con un massimale di € 200.000,00 per struttura riattivata, fatta salva la cumulabilità con il massimale previsto per la linea c) se la riattivazione comporta un aumento del numero di schermi; linea b) fino al 40 per cento delle spese ritenute ammissibili e comunque con un massimale di 400.000 euro per nuove strutture fino a 4 schermi, di 800.000 euro per nuove strutture da 5 a 7 schermi e di 1.600.000 euro per nuove strutture con più di 7 schermi; linea c) fino al 40 per cento delle spese ritenute ammissibili, con un massimale di 200.000euro per nuovo schermo realizzato e comunque non oltre 800.000 euro per singola struttura; linea d) fino all’80 per cento delle spese ritenute ammissibili e comunque con un massimale di 60.000 euro per strutture con un singolo schermo; fino al 60 per cento delle spese ritenute ammissibili e comunque con un massimale di 120.000 euro per strutture da 2 a 4 schermi, di 300.000 europer strutture da 5 a 7 schermi; 400.000 europer strutture con più di 7 schermi. Limitatamente agli interventi per la linea d) ogni impresa beneficiaria non può superare un massimale di 600.000 euro complessivi di agevolazione percepita a valere sulla presente Misura. Concorrono alla determinazione del numero di schermi le sale dotate di un minimo di 25 posti, ridotto a 20 posti nei casi in cui l’intervento preveda la realizzazione di ambienti premium (dotati esclusivamente di poltrone reclining motorizzate).

Rifacimento del bagno c’è il bonus

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

La possibilità di ottenere una detrazione significativa, compresa tra il 50% e il 75%, per le spese di ristrutturazione effettuate nell’immobile rimane in vigore fino al 31 dicembre 2024, data di scadenza fissata.

Tra le spese che possono beneficiare di questa agevolazione rientrano anche quelle relative ai bagni. Esamineremo insieme le modalità e i requisiti per poter usufruire di questa detrazione.

In particolare, questa agevolazione è inclusa nel bonus per le barriere architettoniche, il quale rimarrà valido fino al 31 dicembre 2025. Tale bonus prevede una detrazione massima del 75% per le spese sostenute al fine di migliorare l’accessibilità degli immobili.

È importante sottolineare che per il bonus barriere architettoniche è stabilito un limite massimo di spesa che può beneficiare dell’agevolazione, nonché un importo massimo che può essere recuperato attraverso la detrazione.

In particolare, il bonus prevede una detrazione del 75% delle spese sostenute, la quale può essere recuperata entro un periodo massimo di 5 anni. Tuttavia, c’è un tetto massimo di spesa ammissibile per l’agevolazione, che è fissato a 50.000 euro.

È importante notare che i lavori rientranti nel bonus possono essere effettuati sia

su villette unifamiliari che su condomini.

Il bonus barriere architettoniche è accessibile a tutti i proprietari di immobili, inclusi coloro che possiedono uffici o studi commerciali. Tuttavia, è importante considerare che il tetto massimo di spesa ammissibile varia in base alla categoria dell’immobile in cui vengono effettuati i lavori.

La richiesta per il bonus può essere presentata da tutti i proprietari di immobili, indipendentemente dall’uso dell’immobile stesso. Tuttavia, è necessario rispettare il limite massimo di spesa consentito per l’agevolazione, che dipende dalla categoria dell’immobile.

Per quanto riguarda specificamente i lavori ai bagni, il bonus ristrutturazione si applica solo alle attività considerate come ristrutturazione. Ciò include la manutenzione straordinaria sia per le singole unità che per le parti comuni dell’edificio. Le stesse operazioni descritte precedentemente per il bonus barriere architettoniche possono rientrare nel bonus ristrutturazione. Tuttavia, i lavori di manutenzione ordinaria, come la sostituzione di un lavandino o un infisso, non sono ammissibili per il rimborso.

Per poter beneficiare del bonus, i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico parlante, che riporta la partita IVA dell’azienda che svolge i lavori. È inoltre necessario ottenere una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) dal Comune. Inoltre, sarà richiesta la propria dichiarazione dei redditi annuale e i dati catastali dell’immobile oggetto della ristrutturazione.

In sintesi, per ottenere il bonus ristrutturazione per i lavori ai bagni, è necessario assicurarsi di effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante con la partita IVA dell’azienda, ottenere la CILA dal Comune e avere a disposizione la dichiarazione dei redditi annuale e i dati catastali dell’immobile.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Catturata aggressiva testuggine alligatore nel parco giochi

È stata catturata nel canale rio Fellone, limitrofo ad un parco giochi per bambini, a Pianezza.  Il pericoloso esemplare di “macrochelys temminckit” (testuggine alligatore) è stato rinvenuto dai militari del nucleo C.I.T.E.S. del gruppo Carabinieri Forestali di Torino, dopo la segnalazione di un passante. Si tratta di un rettile originario degli Stati Uniti sud orientali e perciò, in quanto alloctona, si ritiene sia stata introdotta in Italia illegalmente. Rientra tra le specie selvatiche che costituiscono pericolo per la salute e l’incolumità pubblica e di conseguenza la commercializzazione e la detenzione sono assolutamente non consentite.

L’esemplare catturato a Pianezza pesa 15,7 chili e ha un carapace di 41×38 centimetri.

Per l’elevata aggressività ed una notevole forza di morso, la testuggine alligatore, costituisce effettivo pericolo anche per l’uomo, pertanto, sarà affidata ad un centro idoneo.

Ospedale di Ivrea, Rossi-Gallo (Pd): “Problemi scaricati sui sindaci”

27 luglio 2023 – Cirio e Icardi ci ricascano. Così come per l’ospedale unico del VCO, anche sull’ospedale di Ivrea se ne lavano le mani e passano la “patata bollente” ad altri. Insomma, appena le questioni si fanno spinose meglio sfilarsi e lasciare il campo al territorio o al consiglio regionale.

“C’era un tempo in cui governare significava assumere decisioni, soprattutto quelle difficili. Con Cirio e Icardi quel tempo è finito. Ogni volta che una decisione non genera entusiasmo o unanimismo e rischia di incrinare una quota, anche piccola, di consenso, ecco che parte la loro attività preferita: lo scaricabarile.  Fanno litigare qualcun altro su quel tema, fingono che nella maggioranza ci siano diverse posizioni per recitare tutte le parti in commedia. Così come per l’ospedale unico del VCO, anche sull’ospedale di Ivrea abdicano al loro ruolo e scaricano ogni responsabilità sui sindaci e sul consiglio regionale.” spiegano il Segretario regionale e Vicepresidente della Commissione sanità, Domenico Rossi, e il Presidente del Gruppo Pd a Palazzo Lascaris, Raffaele Gallo.

 “Non ha senso chiedere ai sindaci di votare uno studio. Gli studi non si votano e non sono oggetto di sondaggi di opinione e consenso. Servono a sostenere le decisioni e non a sostituirle… Per scegliere, però, serve coraggio e uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare” incalzano i rappresentanti democratici.

“Ormai è evidente che il Piemonte è amministrato da una destra che si preoccupa solo di coltivare il consenso” proseguono Rossi e Gallo, sottolineando che “la giunta ha a disposizione dirigenti, strutture e risorse per le istruttorie. Se non decide, allora non serve”.

 “Siamo al rovesciamento dei rapporti tra istituzioni – concludono i dem – Invece di essere al servizio dei territori, se ne servono per risolvere i problemi interni alla maggioranza”.

Due motociclisti finiscono in un campo: sono gravi in ospedale

Sulla strada tra Montanaro e Foglizzo due motociclisti in sella a una Honda 600, hanno perso il controllo del mezzo finendo in un campo.

La  Croce Rossa di Chivasso e la Croce Bianca Volpianese hanno prestato i primi soccorsi e li hanno portati al  Cto di Torino dove  sono in gravi condizioni e in prognosi riservata.

Il calcio è seguito da 3 miliardi di persone

CURIOSITÀ DAL MONDO DEL CALCIO

Il calcio è uno sport seguito da almeno 3 miliardi di persone in tutto il globo terrestre.Viene praticato da almeno 1 miliardo e mezzo tra donne,uomini,ragazze/i,bambine/i.
Proprio il grande interesse che lo avvolge fa si che aumenta anche la voglia di conoscere le tante curiosità che si sono sviluppate nella gloriosa storia di questo bellissimo sport.
Leggiamone alcune:
Nel 1967 la guerra civile nigeriana si fermò per ben 2 giorni perché entrambe le fazioni contendenti volevano veder giocare il mito Pelé in televisione.
Alla Coppa del Mondo del 2026 parteciperanno,per la prima volta,ben 48 squadre, aumentando così il profitto di almeno 700 milioni di euro.
La prima Coppa del Mondo si disputò in Uruguay dal 13 al 30 luglio del 1930 e vi parteciparono solo 13 squadre a rappresentare altrettanti Paesi.
La prima partita ufficiale nella storia del calcio si giocò nel Boxing Day ossia il 26 dicembre del 1860 e si affrontarono i due club calcistici più vecchi al mondo, lo Sheffield FC e l’Hallam FC. Il Boxing Day è una festa legata alla Premier League, dove le squadre inglesi scendono in campo in una giornata,subito dopo Natale,da godersi tutta d’un fiato con gli stadi pieni di spettatori sempre affamati di calcio.

Enzo Grassano

Presentato il Masterplan 2023 delle Nitto ATP Finals

 

Mancano 109 giorni e l’amore di Torino nei confronti delle Nitto ATP Finals cresce di giorno in giorno, tanto che il presidente della FITP Angelo Binaghi ha detto che vuole – insieme al Comune di Torino, alla Regione Piemonte e agli altri partner della kermesse – organizzare un’edizione 2023 da record. In effetti qualche primato è già stato battuto: ad oggi sono stati venduti già 78mila biglietti (+19% rispetto allo scorso anno), con un incremento dell’80% di acquisti dall’estero, con la Svizzera che guida la classifica delle vendite.

Ieri è stato presentato il Masterplan 2023, che come novità presenta l’estensione dell’area fuori al Pala Alpitour di 120mila mq, con nuovi servizi per il pubblico, attività di intrattenimento che animeranno senza interruzioni tutte la giornate delle Finals, che si svolgeranno dal 12 al 19 novembre. I video mapping valorizzeranno l’architettura della Torre Maratona, rendendo gli spazi esterni ancora più coinvolgenti. Al Fan Village verrà aggiunto un terzo padiglione esclusivamente dedicato alle discipline della racchetta, totalmente ecosostenibile con all’interno anche dei campi da pickleball, il tennis in dimensione ridotte. Forte impegno anche sul fronte della sostenibilità, con obiettivi che riguarderanno cinque categorie: materiali, trasporto, cibo e bevande, rifiuti ed energia.

Prima delle Finals, i torinesi avere il piacere di assistere ad alcune iniziative che saranno un vero e proprio antipasto dell’evento di novembre. Ritornerà il Trophy Tour, con cittadini e turisti che potranno ammirare la coppa che verrà esposta in varie location cittadine. I volti degli otto giocatori qualificati verranno proiettati sulla Mole, come è recentemente successo con quello di Carlos Alcaraz che ha ottenuto il lasciapassare per Torino dopo la vittoria a Wimbledon. Un’altra novità è quella del rifacimento del manto dei campi di allenamento del Circolo della Stampa – Sporting. E’ stato inoltre riconfermato il ricco programma di incontri e talk a tema sportivo che l’anno scorso ha riscosso grande successo, che potrà contare su una nuova location che sarà allestita in piazza Castello con 200 posti a disposizione, e la manifestazione “Tennis in Città” che toccherà le piazze San Carlo, d’Armi e Arbarello, ma anche i parchi Dora, Confluenza e Ruffini. Ai ragazzi delle scuole saranno dedicate “Racchette in Classe” in cui sono attesi 4mila bambini, il Master nazionale “Junior Next Gen” per gli under 10, 12 e 14 e il Master nazionale “Road to Torino” per gli under 11 e 13.

“Le Nitto ATP Finals sono un’esperienza fatta non solo di campioni, ma anche di valori, di ricadute sul territorio e di sinergie che coinvolgono tanti soggetti e che ogni anno ci hanno permesso di migliorarci sempre di più – ha sottolineato l’assessore allo Sport Domenico Carretta. Siamo voluti partire in anticipo per organizzare al meglio l’edizione 2023 e abbiamo voluto pensare in grande. Il risultato è un programma di iniziative che durerà dieci giorni e offrirà ai cittadini dei momenti che saranno indimenticabili. Grazie alla collaborazione con Film Commission ci saranno inoltre attori e attrici a dare volto e parole a Torino. Vogliamo che il percorso con le Nitto ATP Finals non si interrompa nel 2025 e metteremo in campo tutte le nostre capacità per farlo proseguire ancora per qualche anno”.

A gennaio l’apertura del collegamento ferroviario diretto tra Torino e l’aeroporto di Caselle

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha incontrato  a Roma il nuovo amministratore delegato e direttore generale di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, per fare il punto sugli investimenti e sui lavori in corso sulla rete ferroviaria italiana.

L’incontro, promosso dall’assessore ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi, si è svolto in un clima cordiale e di massima collaborazione. Per Rfi erano presenti anche Lucio Menta, Direttore Investimenti, e Christian Colaneri, Direttore Commerciale.

È stata confermata a gennaio 2024 l’apertura del collegamento diretto tra Torino e l’aeroporto di Caselle, che la Regione considera strategico per la mobilità sia dei pendolari sia dei viaggiatori che, sempre di più, scelgono di volare da e per Torino.

Si va avanti anche con il master plan per lo scalo merci di Alessandria, come previsto dagli accordi sottoscritti in primavera che prevedono la preparazione di uno studio di fattibilità per l’area di smistamento legata ai retroporti liguri e al Terzo Valico.

Per quanto riguarda le linee regionali, è stata confermata l’apertura l’11 settembre delle due linee Asti-Alba e Casale-Mortara, chiuse da dodici anni, con l’obiettivo, condiviso, di promuovere il trasporto pubblico ferroviario per migliorare la qualità dell’aria e decongestionare il traffico stradale.

Si è concordato di lavorare a un piano regionale di soppressione dei passaggi a livello presenti su molte linee ferroviarie piemontesi per stilare un elenco di priorità da affrontare per successive tranches di finanziamento e anche con il coinvolgimento enti locali e di soggetti privati interessati a soluzioni viabilistiche strategiche.

«La collaborazione con Rfi è costante – hanno dichiarato il presidente Cirio e l’assessore Gabusi – con l’obiettivo di proseguire al miglioramento della rete ferroviaria piemontese. Ci sono importanti investimenti in corso, pensiamo al collegamento per Caselle, altri in fase di progettazione, come la tratta italiana della Tav, ma anche tanti progetti che possono essere considerati minori, ma che in realtà vanno a migliorare la vita di migliaia di pendolari e lo scambio di merci. Raddoppio selettivo tra Ivrea e Chivasso, elettrificazione della Biella-Novara e adeguamento al traffico merci della Torino-Savona sono solo alcuni esempi del lavoro che stiamo pianificando. Inoltre, l’accordo a cui lavoreremo sui passaggi a livello va proprio in questa direzione: avere una lista di priorità e vedere, caso per caso, quali possono essere le soluzioni viabilistiche e le forme di finanziamento, coinvolgendo anche i privati».

Furti in casa: il 38% dei torinesi non si sente al sicuro

Più preoccupato rispetto a due/tre anni fa

 

Cresce il timore di furti in casa tra i torinesi. Oltre uno su tre (38%) non si sente al sicuro nella propria abitazione e dichiara di essere oggi più preoccupato di quanto non lo sia stato negli ultimi due/tre anni.

Una sensazione alimentata da esperienze individuali e dai molti casi di cronaca che raggiunge uno dei picchi proprio in questo periodo, con le partenze estive per le vacanze.

Lo rivela l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni.

La maggiore preoccupazione è quella di aggressioni rivolte a sé o ai propri familiari (50%). C’è poi il timore per i danni economici legati ai danneggiamenti della casa (46%) e alla sottrazione di denaro e oggetti preziosi (23%). Ma a preoccupare sono anche i danni emotivi per la perdita di beni affettivi (37%).

Il momento in cui i torinesi sono più in pensiero è quando sono fuori casa (60%), per lavoro o per le vacanze. Il 27% teme invece di subire un furto di notte, mentre dorme.

Ma come si proteggono gli abitanti di Torino? La prima soluzione cui guardano è quella tecnologica, attraverso l’installazione di un impianto di allarme o di sorveglianza (62%). Segue, per il 27%, il miglioramento della sicurezza di porte e finestre.

In procinto di partire per le ferie, due su tre (65%) pensano di chiedere ai familiari di dar un occhio alla casa durante l’assenza e il 52% ritiene utili come deterrente per i ladri ed elemento di sicurezza i gruppi di vicinato.

Per tutelarsi dalle conseguenze di questi eventi spiacevoli in molti sottolineano infine l’utilità di una polizza assicurativa, considerata importante soprattutto per coprire i danni economici (40%), ma anche per far fronte a eventuali riparazioni da parte di professionisti (25%). Un altro 33% sottolinea il senso generale di sicurezza che riceverebbe dal sapersi protetto da una forma assicurativa.

I dati del nostro Osservatorio evidenziano un’accresciuta preoccupazione verso furti e rapine in casa e proprio per questo molti intervistati sono propensi a fare investimenti per rendere la propria abitazione più sicura – dichiara Marco Brachini, Direttore Marketing, Brand e Customer Relationship di Sara Assicurazioni – Una polizza assicurativa può rappresentare una soluzione molto efficace, coprendo i danni patrimoniali in caso di intrusione e furti, così da avere una maggiore sicurezza per chi vive la casa.