redazione il torinese

Il Premio Flaiano a Patrizia Asproni

Sabato 25 novembre alle ore 16,30 Patrizia Asproni riceverà il Premio Flaiano Cultura 2017 .Sala blu del Collegio San Giuseppe via San Francesco da Paola 23 . La dott. Asproni è stata la presidente della Fondazione Torino Musei. Il Premio consiste in una targa d’argento con una caricatura di Federico Fellini rappresentante Flaiano, soggettista della “Dolce vita”

***

PREMIO ENNIO FLAIANO a PATRIZIA ASPRONI

La dottoressa Patrizia Asproni ha l’indubbio merito di aver individuato nella collaborazione tra impresa e cultura museale uno dei settori trainanti, in prospettiva, dell’economia italiana. Da oltre quindici anni si occupa di management culturale e di industrie creative. Dal 2001 è Presidente di Confcultura, (Associazione Nazionale delle Imprese per la valorizzazione e la promozione dei beni culturali, del turismo culturale, dell’innovazione tecnologica) e dal 2006 è Presidente della Fondazione Industria e Cultura, creata con l’obiettivo di creare un meeting place per aiutare le imprese ad utilizzare la cultura come leva di sviluppo economico e sociale.

È Presidente della Fondazione Museo Marino Marini a Firenze, e inoltre, Chairman della Piattaforma Tecnologica Europea Beni Culturali IPOCH2 e Co-chair della Joint Commission Italy-USA Cooperation on Science and Technology on Cultural Heritage. La dottoressa Asproni è altresì membro di prestigiose istituzioni e enti no-profit, quali Amici degli Uffizi, nel cui board of advisory è operativa, così come nella Rondine Cittadella della Pace ONLUS – promozione della cultura del dialogo e della pace – e nella Fondazione Palazzo Blu, in entrambe in qualità di membro del CDA.

Va altresì evidenziata la sua attività come direttore dei beni culturali per il Gruppo Giunti.

Presidente della Fondazione Musei di Torino dal 2013, si è dimessa da tale carica, ricoperta a titolo gratuito, nell’autunno 2016. Sotto la sua presidenza, i musei sono cresciuti visibilmente sia in termini di pubblico che di posizionamento sul territorio nazionale.

Il Premio intitolato a Ennio Flaiano è conferito alla dottoressa Patrizia Asproni in segno di riconoscimento dei suoi meriti di organizzatrice di importanti mostre, di promotrice di cultura, e della sua indipendenza di giudizio e spirito libero nei confronti dei pubblici poteri. Il suo ruolo internazionale onora la cultura italiana e contribuisce a diffonderla nel mondo in cui il nome di Patrizia Asproni è conosciuto ed apprezzato.

***

La consegna del premio a Patrizia Asproni prosegue con la cerimonia di consegna del  Concorso “Mario Pannunzio” 2017:

– Sezione A – Poesia: I Premio: Alessandra CHIAVEGATTI magistrata

– Sezione B – Narrativa: I Premio: Annella PRISCO SAGGIOMO

– Sezione C – Giornalismo, Critica, Saggistica: I Premio: Francesca Romana FANTETTI

ex aequo: Gianmarco PONDRANO ALTAVILLA

– Sezione D – Tesi di Laurea: I Premio: Maria Teresa GASBARRONE

– Categoria Giovani: I Premio: Aurora CAIME

– Premio speciale del Presidente: Vittoria CAIAZZA

Graziella CARASSI

Mingo MUSSO

Isabella PIERSANTI

Antonio STOLFI

 

Condannati i genitori che frustavano i figli con i cavi elettrici

Condannati a 3 anni e sei mesi di carcere: questa la pena per  i genitori egiziani accusati per maltrattamenti sui figli. Li avevano sottoposti a punizioni corporali violente, ed erano accusati anche di averli frustarli con il filo elettrico sulle mani e sotto i piedi, di averli legati alla sedie e costretti a frequentare la scuola araba e a portare il velo. I figli avevano 10 e i 18 anni all’epoca dei fatti, e ora sono stati affidati a una comunità. saranno  risarciti di diecimila euro ciascuno. Una delle figlie, che aveva confidato a un’insegnante la situazione, aveva fatto scattare le indagini.

Natale, Iren illumina la Mole per i 110 anni di Aem

Una straordinaria accensione di duemila lampade a LED che creeranno un fantastico scintillio di luce

 

 

Per festeggiare i 110 anni dalla costituzione di Aem Torino, Iren regala a Torino e ai tanti torinesi e turisti che affolleranno le sue vie nel periodo delle Festività, una speciale illuminazione natalizia della Mole Antonelliana, mai realizzata precedentemente. Una illuminazione spettacolare ma nello stesso tempo elegante e rispettosa dei vincoli architettonici e stilistici che un bene storico come la Mole merita. Dalla sera del 4 dicembre prossimo e sino al 6 gennaio 2018 Iren illuminerà il simbolo di Torino nel mondo con 500 lampade stroboscopiche a LED, disposte lungo oltre 1500 metri di filo ancorato a ganci e funi metallici già presenti sulla struttura. A queste si aggiungono circa 1.500 lampadine LED flashing (intermittenti) che arricchiranno la struttura architettonica del tempietto. L’installazione delle lampade è avvenuta grazie al lavoro di alpinisti specializzati che, con l’ausilio di corde ed attrezzature tecniche, hanno proceduto metro a metro al posizionamento delle sfere luminose. Le luci stroboscopiche si accenderanno e spegneranno in sequenze temporalizzate, che sottolineeranno elegantemente le linee compositive della Mole, sia della cupola sia della guglia. In particolare, per quanto concerne la cupola verranno evidenziati con luci stroboscopiche i quattro costoloni di contrafforte. Le luci che si accenderanno e spegneranno in modo assolutamente casuale creeranno il caratteristico brillante scintillio luminoso. Per rendere ancora più spettacolare l’illuminazione della Mole, sono stati inoltre collocati schermi dorati su proiettori di illuminazione già esistenti e installati su pali adiacenti il monumento.

La nuova spettacolare illuminazione si integrerà perfettamente con Il volo dei numeri, l‘installazione artistica di Mario Mertz che ormai da anni ripropone sulla superficie della Mole Antonelliana i primi numeri della successione di Fibonacci.

 

 

 

 

“Abbiamo deciso di festeggiare insieme a tutta la città i nostri 110 anni di storia – ha detto il presidente di Iren Paolo Peveraro – regalando ai torinesi questa suggestivo spettacolo luminoso natalizio che mai prima d’ora aveva decorato la Mole Antonelliana. Aem prima, Iren poi, è un’azienda fortemente radicata nella città e nel suo territorio. Ci è sembrato doveroso condividere con tutti, anche con un gesto simbolico ma spettacolare come questo, il forte legame che abbiamo con Torino, i suoi simboli e la sua gente”.

 

 

I ristoranti stellati 2018 a Torino

La prestigiosa guida Michelin premia anche quest’anno il Piemonte,  che guadagna la seconda posizione tra tutte le regioni italiane con  due nuove presenze stellate e un totale di 41 ristoranti stellati.  Uno solo è il 3 stelle, il ristorante Piazza Duomo ad Alba. Poi quattro 2 stelle e 36 ristoranti con 1 stella. Di questi ultimi, quattro sono a Torino: Del Cambio, Magorabin, Vintage, Casa Vicina. 

***

Ecco l’elenco dei ristoranti stellati 

Ristoranti con 3 stelle Michelin in Piemonte

Ristorante Piazza Duomo
Piazza Risorgimento, 4 – 12051 Alba (Cuneo)

Ristoranti con 2 stelle Michelin in Piemonte

Antica Corona Reale
Indirizzo: Via Fossano, 13 – 12040 Cervere (Cuneo)

Villa Crespi
Indirizzo: Via Fava, 18, 28016 Orta San Giulio (Novara)

Al Sorriso
Indirizzo: Via Roma, 18 – 28010 Soriso (Novara)

Piccolo Lago
Indirizzo: Via Filippo Turati, 87 – 28924Verbania

Ristoranti con 1 stella Michelin in Piemonte

Del Cambio
Indirizzo: Piazza Carignano, 2 – 10123 Torino

Vintage 1977
Indirizzo: Piazza Solferino, 16/H – 10121 Torino

Casa Vicina Eataly Lingotto
Indirizzo: Via Nizza, 224 – 10126 Torino

Magorabin
Indirizzo: Corso San Maurizio, 61 – 10124Torino

Combal.zero
Indirizzo: Piazza Mafalda di Savoia – 10098 Rivoli (Castello di Rivoli)

Dolce Stil Novo alla Reggia
Indirizzo: Piazza della Repubblica, 4 – 10078 Venaria Reale (Torino)

Larossa
Indirizzo: Via Don Giacomo Alberione, 10/D – 12051 Alba (Cuneo)

Osteria Arborina
Indirizzo: Frazione Annunziata, 27 – 12064 La Morra (Cuneo)

Il Patio
Indirizzo: Via Oremo, 14, 13814 Pollone (Biella)

Locanda del Pilone 
Indirizzo: Strada della Cicchetta/Loc. Madonna di Como, 34 – 12051 Alba (Cuneo)

Villa d’Amelia 
Indirizzo: Località Manera, 1 – 12050 Benevello (Cuneo)

All’Enoteca 
Indirizzo: Via Roma, 57 – 12043 Canale (Cuneo)

I Caffi 
Indirizzo: Via Scatilazzi, 15 – 15011 Acqui Terme (Alessandria)

Il Portale 
Indirizzo: Via del Sassello, 3 – 28922 Verbania

Cinzia Christian e Manuel 
Indirizzo: Corso Magenta, 71 – 13100 Vercelli

Pascia 
Indirizzo: Via Monte Rosa, 9 – 28045 Invorio (Novara)

Tantris
Indirizzo: Corso Risorgimento, 384 – 28100 Novara

La Fermata

Indirizzo: Str. Bolla, 2 – 15122 Spinetta Marengo (Alessandria)

Il Centro 

Indirizzo: Via Umberto I, 5 – 12040 Priocca d’Alba (Cuneo)

Ca’ Vittoria 
Indirizzo: Via Roma, 14 – 14016 Tigliole (Asti)

Il Ristorante di Guido da Costigliole 
Indirizzo: Località San Maurizio, 39 – 12058Santo Stefano Belbo (Cuneo)

San Marco
Indirizzo: Via Alba, 136 – 14053 Canelli (Asti)

Massimo Camia 
Indirizzo: Strada Provinciale Alba – Barolo, 122 – 12064 La Morra (Cuneo)

La Rei

Indirizzo: Via Roddino 21 – 12050 Serralunga d’Alba (Cuneo)

La Ciau del Tornavento 
Indirizzo: Piazza Leopoldo Baracco, 7 – 12050 Treiso (Cuneo)

Il Cascinale Nuovo
Indirizzo: Strada Statale 231, 15 – 14057 Isola D’asti (Asti)

  Locanda di Orta 
Indirizzo: Via Olina, 18 – 28016 Orta San Giulio (Novara)

Gardenia 
Indirizzo: Corso Torino, 9 – 10014 – Caluso (Torino)

Guido 
Indirizzo: Via Alba, 15 – 12050 Serralunga d’Alba (Cuneo)

  La Credenza 
Indirizzo: Via Cavour, 22 – 10077 San Maurizio Canavese (Torino)

I Due Buoi 
Indirizzo: Via Camillo Cavour, 32 – 15100(Alessandria)

Marc Lanteri al Castello
Indirizzo: Via Castello, 5 – 12060 Grinzane Cavour (Cuneo)

Da Francesco
Indirizzo: Via Vittorio Emanuele, 103 – 12062Cherasco (Cuneo)

La Madernassa
Indirizzo: Località Lora, 2 – 12050 Castelrotto, Guarene (Cuneo)

21.9
Indirizzo: Loc. Carretta, 4 – 12040 Piobesi d’Alba (Cuneo)

Zappatori
Indirizzo: Corso Torino, 34 – 10064 Pinerolo (Torino)

Concerto gospel del Sunshine Choir al teatro Nuovo

Il Sunshine Gospel Choir sarà protagonista del concerto in programma venerdì 24 novembre alle 21 al Teatro Nuovo. Si tratta di una preziosa iniziativa per sostenere le attività di Madian Orizzonti, la Onlus dei padri Camilliani di Torino. Dopo il successo di Tuttastortaincitta’ dell’ottobre scorso, questo nuovo appuntamento porterà sul parco del teatro Nuovo un coro nato venti anni fa e che è   uno tra i più rappresentativi e migliori cori gospel in Italia, costituito da quaranta elementi diretti da Alex Nero, coadiuvato dalla voce solista di Beppe Nicolosi. Il Sunshine ha all’attivo nove album e un dvd, centinaia di concerti in Italia e all’estero,dove si è esibito in piazze, chiese e programmi televisivi e teatrali. La comunità di Madian, nata nel lontano 1979, quando due giovani Camilliani, padre Adolfo Porri e padre Antonio Menegon approdarono a Torino per avviare una missione nel centro storico della città a favore dei senza fissa dimora, oggi ospita e segue cinquanta malati italiani e stranieri, mentre la Onlus Madian Orizzonti opera in ambito socio sanitario e gestisce presidi sanitari centri ed accoglienza per minori, disabili e malati a Haiti, in Burkina Faso, in Kenya, India, Indonesia, Nepal, … Il ricavato della serata di stasera sarà interamente destinato alla popolazione di Jeremie, devastata da un terribile terremoto nell’ottobre del 2016. I biglietti del concerto si possono acquistare in prevendita presso Chave Arredamenti in via Pietro Micca 15, presso la Gioielleria Bricarelli in via Bertola 22, presso Miagola Caffè in via Amendola 64 e presso la Farmacia Pensa invia Cernaia 16 a Torino. Info@sunshinegospel.com 3939412650

 

Mara Martellotta

TFF al via. Il messaggio di Alice Filippi

Oggi, venerdì 24 novembre prende il via la nuova edizione del TFF. “ Il nostro impegno nel sostenere questo Festival – dichiarano Antonella Parigi e Francesca Leon, assessori alla Cultura rispettivamente per la Regione Piemonte e per la Città di Torino – guarda sia alla qualità culturale espressa sia alla valorizzazione messa in campo nel settore cinematografico, ambito strategico per lo sviluppo espressivo del territorio”. E il principale intento di valorizzare il territorio della nostra regione è appunto quello che caratterizza la Film Commission Torino Piemonte. Uno dei film che ha avuto il suo sostegno è “ Vai piano ma vinci” di Alice Filippi, che sarà proiettato al Reposi domenica 26 novembre alle ore 20,30 e lunedì 27 novembre alle ore 11,15 . Prodotto dalla MOWE di Roberta Trovato, è stato realizzato anche con il sostegno di Mibact –Direzione Generale per il Cinema. Si tratta di una storia vera,che ricostruisce la vicenda del rapimento dell’industriale monregalese Pier Felice Filippi ad opera della ‘ndrangheta ai tempi degli Anni di Piombo. Il film è stato girato a Mondovì nell’estate 2016 da Alice Filippi, figlia di Pier Felice, che, oltre ad averlo scritto e diretto, ne è anche protagonista come attrice, recitando nel ruolo della madre. Per approfondire le motivazioni e i retroscena del film abbiamo rivolto alcune domande alla regista.
Per quale motivo solo ora, dopo tanto tempo, è stato deciso di parlare di questa vicenda, che risale al 1978?
“ Subito dopo l’evento, mio padre non aveva più voluto parlarne. All’inizio non ci fu nessuno strascico, nessun racconto a casa. Ma nel 2011 si era pensato di riportare alla luce quella tragica vicenda. Erano passati molti anni e forse proprio per questo, dato che esperienze così drammatiche e dolorose hanno bisogno appunto di tempo per decantarsi, mio padre aveva pensato di riportarle alla luce. Inizialmente si era pensato di farlo con un libro, ma io, non essendo particolarmente versata nella scrittura, scartai quell’idea e pensai invece di farne un film. Iniziai a contattare tutte quelle persone che in qualche modo avevano avuto a che fare con quei fatti, sia familiari sia amici stretti sia forze dell’ordine. Chiamai un fonico e un operatore, poi contattai Roberta Trovato, che accettò di produrlo. Per ricostruire la vicenda, iniziai a fare mille domande a mio padre. Durante le riprese del film mio padre scherzosamente mi disse che nemmeno i carabinieri ,dopo che era riuscito a scappare dai rapitori, gli avevano fatto un interrogatorio così lungo. “
Fu un’esperienza che segnò in modo profondo tutta la vostra famiglia.
“Quando avevo 18 anni, se uscivo ricordo che mia nonna diceva a mio nonno di seguirmi con la macchina fino a casa, perchè Pier Felice era stato rapito a tarda sera proprio sotto casa. Per mia nonna fu una ferita grande. Senza parlare del nonno… Le telefonate erano intercorse proprio tra il nonno e il telefonista della banda dei rapitori e furono tutte registrate. Le registrazioni di queste telefonate furono conservate per anni dentro un cassetto da mio nonno. Dopo la sua morte e durante il trasloco che ne conseguì le ritrovai per caso proprio in quel cassetto. Si trattava di qualcosa di veramente molto forte. Una di quelle cassette riportava la dicitura. “ Paura di un padre”.
Suo padre era un appassionato rallysta, come del resto suo nonno, come Giancarlo, suo fratello morto prematuramente in un incidente , senza parlare di Luca…
“ Il rally si può dire faccia parte del DNA della nostra famiglia. Luca Filippi, mio fratello, è infatti un grande campione e sarà l’unico pilota italiano al via della Formula E che scatta il 2 e 3 dicembre a Hong Kong al fianco di Oliver Turvey.”
Il suo film contiene un messaggio particolare?
“ E’ una storia di speranza e di determinazione. Quella di mio padre fu una fuga calcolata nell’attesa del momento giusto. Dopo essersi tolto inizialmente la catena , se la rimise per non destare sospetti e poter così sfruttare il momento favorevole. Usò intelligenza e fermezza per arrivare all’obiettivo ma senza strafare, come si vede invece nelle fughe sensazionali e rocambolesche dei film.”

Helen Alterio

Il Corrierone sbarca a Torino con l’edizione locale. Le contromisure di “Stampa” e “Rep”

Il Corriere della Sera da oggi, venerdì 24 novembre , è anche torinese. Ieri al Teatro Regio la presentazione delle 24 pagine quotidiane di cronaca locale che Rcs non definisce “semplice cronaca del territorio ma un giornale completo  anche a Torino, per la sua strategicità del territorio, centrale per l’industria, la cultura, la ricerca”. Il progetto, affermano gli editori è “nato nel cuore della redazione del Corriere della Sera e  ha visto la partecipazione di tutto il giornale”. Al Regio c’erano il sindaco Chiara Appendino, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il presidente e amministratore delegato del Gruppo RCS, Urbano Cairo, il caporedattore Torinese Umberto La Rocca (proveniente dalla Stampa e già direttore del Secolo XIX). Le pagine locali ospiteranno il martedì una rubrica fissa del vicedirettore del quotidiano milanese Massimo Gramellini (ex autore del Buongiorno sulla “Busiarda”) le rubriche sportive di Massimo Giletti e Gian Paolo Ormezzano e gli articoli del critico televisivo Aldo Grasso. Le contromisure di Stampa e Repubblica sotto la Mole non si sono fatte attendere. La Stampa ha tappezzato la città di mega affissioni: “dal 1867 Torino legge La Stampa” e regalerà ogni giorno per una settimana una riproduzione di un’antica stampina raffigurante paesaggi e architetture torinesi. La riunione di redazione dello storico quotidiano subalpino si è tenuta qualche giorno fa proprio al Regio: quasi un’occupazione del luogo dove ieri si è svolta la presentazione del nuovo dorso  locale del Corrierone. Repubblica, dopo il restyling grafico partito mercoledì omaggerà i suoi lettori per una settimana, in concomitanza con l’arrivo del Corriere, di una serie di romanzi gialli.  “Un grande orgoglio, un importante progetto strategico, fortemente voluto da tutti noi, per portare il primo quotidiano italiano nella città che ha fatto l’Italia”, cosi Urbano Cairo, presidente e ad di RCS MediaGroup.  Una sfida coraggiosa, non c’è dubbio. Saranno i lettori a decidere chi guadagnerà o perderà copie.

(foto: il Torinese)

La grande lite dei signori delle autostrade

Gavio e Mattioda ai ferri corti. Si è rotta la grande alleanza in salsa autostradale. I due gruppi che per decenni hanno vissuto d’amore e d’accordo per esercitare il controllo del sistema tangenziale torinese, del collegamento autostradale tra il Piemonte e la Valle d’Aosta e della Sitaf sono stati protagonisti di un clamoroso litigio che rende impossibile ogni futura collaborazione. Il campo di battaglia è stato l’ultimo consiglio d’amministrazione di Ativa che a maggioranza ha deciso di opporsi alla recente decisione dell’Autorità dei trasporti sul rinnovo della concessione scaduta lo scorso agosto. Manuela e Patrizia Mattioda, le sorelle eredi del fondatore dell’azienda di costruzioni e partecipazioni autostradali di Cuorgnè, hanno votato a favore della decisione di contestare davanti al Tar piemontese la delibera dell’Autorità dei trasporti mentre i rappresentanti del Gruppo Gavio hanno espresso parere contrario. La disputa si è conclusa con la vittoria dei Mattioda che hanno gettato alle ortiche la storica alleanza con il gruppo di Tortona e ottenuto l’appoggio dei rappresentanti della Città metropolitana che controlla il 18 per cento di Ativa. Adesso probabilmente la rottura tra i due gruppi tracimerà i confini di Ativa per lambire anche la Sitaf, la società autostradale che gestisce la Torino-Bardonecchia e il traforo autostradale del Frejus, dove Gavio e Mattioda convivono con l’Anas, azionista di maggioranza. Nei prossimi giorni sapremo quali le conseguenze immediate della lite in salsa autostradale. Il primo problema che si dovrà affrontare è come interpretare le norme sulle concessioni stradali che disciplinano il costo sostenuto dai concessionari alla voce ammortamenti finanziari. Secondo l’opinione prevalente una volta scaduta la concessione tali costi dovrebbero essere azzerati con la possibile conseguenza di un significativo abbassamento del prezzo del pedaggio. La scelta di contestare l’Autorità dei trasporti e di tentare di prolungare la concessione senza affrontare i rischi di una difficilissima gara è facilmente comprensibile. Ativa è una vera e propria gallina dalle uova d’oro: nel 2016 ha fatturato oltre 130 milioni di euro e ha realizzato guadagni per circa 9 milioni.

Giovanni del Piglio

Cancro del pancreas: il futuro della cura per un tumore spesso mortale

Vaccino, chemioterapia ed immunoterapia.  in Piemonte oltre 1.100 nuovi casi l’anno

 

Torino, 23 novembre 2017 – I pazienti affetti da tumore del pancreas che hanno anticorpi anti-alfa enolasi rispondono meglio alle terapie antitumorali: grazie a questa scoperta è stato sviluppato un vaccino risultato efficace sugli animali. All’ospedale Molinette di Torino i ricercatori, guidati dal professor Francesco Novelli, ed i clinici dell’Oncologia del COES lavorano a stretto contatto per individuare molecole presenti nel sangue, i cosiddetti “biomarkers”, utili per monitorare l’andamento della malattia prima e dopo la terapia. L’approccio combinato tra nuove chemioterapie, nuovi farmaci immunoterapici e vaccini può rappresentare la chiave per aumentare la sopravvivenza dei malati affetti da un tumore spesso mortale. Alla presentazione delle evidenze scientifiche più recenti della ricerca pre-clinica e delle possibili applicazioni in clinica è dedicato il convegno “La ricerca pre-clinica e l’approccio multidisciplinare nel tumore del pancreas: vantaggi e opportunità nella pratica clinica”, che si terrà venerdì 24 novembre dalle 8.30 presso l’Aula Lenti (corso Dogliotti 14) dell’ospedale Molinette. I riflettori sono puntati anche sulle innovazioni terapeutiche in grado di migliorare aspettativa e qualità di vita, in particolare le nanotecnologie che hanno cambiato il paradigma di cura di questi pazienti e l’immunoterapia, alla quale sono rivolte le speranze future.

In 20 anni il numero degli stranieri residenti in Piemonte è aumentato di 7 volte

Nel 2016 si è registrato un aumento di richieste e alla fine dello stesso anno nel Torinese erano presenti  5.153 profughi

Secondo il rapporto 2016 dell’Osservatorio internazionale sugli stranieri in Provincia di Torino, in 20 anni il numero degli stranieri residenti in Piemonte è cresciuto di 7 volte.  A Torino città negli ultimi anni la presenza si è invece stabilizzata. I richiedenti asilo rappresentano una porzione importante dei nuovi arrivati. Nel 2016 si è registrato un aumento di richieste e alla fine dello stesso anno nel Torinese erano presenti  5.153 profughi, più del doppio rispetto al 2015. In base al modello di accoglienza diffusa, con i servizi offerti allineati a quelli del sistema Sprar, i nuovi arrivati sono stati ospitati in 96 comuni della provincia. Il  72% delle strutture accoglie al massimo dieci persone.