redazione il torinese

Ai domiciliari usciva di casa per rapinare banche. La madre lo denuncia

L.G, 21 anni, e A.F, 35 anni, sono stati arrestati  dai carabinieri per rapine  in banche, supermercati e centri scommesse.  I due sarebbero responsabili di sedici assalti con arma da fuoco e coltelli, avvenuti tra febbraio e novembre a Torino e Venaria Reale. Il più giovane è stato denunciato dalla madre. Il ragazzo era ai domiciliari, ma usciva di casa per commettere i colpi. La donna  aveva garantito per lui e si è rivolta ai militari.

Caselle, centinaia di pasticche di Viagra illegali nei bagagli

Aveva con sè quattrocento tra compresse e capsule, molte delle quali di Viagra, prive di documentazione autorizzativa. Valore complessivo diverse migliaia di euro.  Le ha trovate la guardia di finanza dell’aeroporto di Torino tra gli effetti personali di un cittadino egiziano di sessant’anni. L’uomo arrivava dal Cairo via Istanbul, ed è stato denunciato per importazione illegale di medicinal. Ora rischia l’arresto fino ad un anno e una multa di centomila euro.

Un futuro da MiTo

Sabato scorso al circolo della Stampa di Torino si è svolto un interessante convegno dal   titolo  MITO   (Milano-Torino)   la  metropoli   del   Nord.   Milano   e  Torino   sono   già   oggi un’unica grande area urbana che ricomprende anche le città di Novara e Vercelli. Con l’alta velocità i tempi di percorrenza per andare dal centro di Milano a quello di Torino e viceversa sono, infatti, inferiori a quelli normalmente necessari per attraversare una metropoli   di   medie   dimensioni.   Di   questo   argomento,   però,   nessuno   parla   ,almeno nella  politica   piemontese.   Si   affronta   la  polemica   del   giorno,   ma   di   strategie   per   il futuro nemmeno l’ombra. Ecco, allora, qualche spunto di riflessione: A)Torino non deve pensare di fare la guerra a Milano e di dover avere sistematicamente la sindrome da prestazione. Questa strategia è perdente. Occorre lavorare insieme e pensare ad una integrazione tra le due realtà. B)il referendum che si è svolto in Lombardia ha portato ad aprire una trattativa tra Milano e Roma per portare sul territorio nuove competenze. Torino   non   può   rimanere   indietro. C)   Occorre   pensare   da   subito   ad   un   sistema   di trasporti   integrato   perché   l’alta   velocità   ed   i   treni   regionali   già   oggi   sono   una metropolitana che collega le  due città. Questi, a mio avviso, sono spunti che devono trovare posto nella prossima agenda politica.

Roberto Cota

Si cerca giustizia per due morti d’amianto nel troncone torinese del processo Eternit bis

Stephan Schmidheiny non ha avuto il tempo di esultare per l’ennesima decisione favorevole della Corte di Cassazione, perché martedì, 19 dicembre, è di nuovo alla sbarra, imputato di omicidio colposo, con colpa cosciente, presso il Tribunale di Torino per il decesso di due persone, uccise dall’amianto dell’Eternit, in seguito a mesotelioma. La famiglia di Giulio Testore, dipendente Eternit Cavagnolo (il troncone di Eternit bis che è rimasto a Torino), è assistita e difesa dall’Avv. Ezio Bonanni che sarà presente e si costituirà parte civile in favore degli eredi danneggiati. “La Corte di Cassazione, lo scorso 13 dicembre, ha dichiarato l’inammissibilità dei ricorsi del Procuratore della Repubblica di Torino e del Procuratore Generale presso la Procura di Torino, che avevano impugnato le sentenze del GUP di Torino. Nell’udienza del 19 dicembre, formuleremo tutta una serie di richieste, e contesteremo la legittimità anche del provvedimento di rinvio a giudizio”, dichiara l’avvocato Ezio Bonanni, legale della famiglia Testore Giulio e Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto. Tra l’altro l’Ona, associazione che assiste e tutela le vittime e i familiari esposti ad amianto, è costituita parte civile, sia come ONA Nazionale (difesa dall’Avv. Andrea Ferrero Merlino), sia come ONA Casale Monferrato (difesa dall’Avv. Alberto Costanzo, legale che svolge la sua attività professionale proprio nella città di Monferrato). “L’impegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto continua a fianco delle vittime dell’Eternit dei cinque stabilimenti Eternit Italia, non dimenticando quello di Siracusa/Priolo Gargallo, finora tenuto staccato dai processi Eternit 1 ed Eternit bis. Infatti, l’impegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto è quello di rendere giustizia alle vittime, comprese quelle dello stabilimento di Siracusa, troppo, molto spesso, dimenticato nel corso delle indagini del processo Eternit. La condotta di Stephan Schmidheiny si è rivelata decisiva anche in Sicilia, ed in particolare a Siracusa/Priolo Gargallo. L’ONA ha fiducia nella giustizia ed è convinta che si arriverà ad ottenere il risarcimento di tutti i danni e l’accertamento di tutte le responsabilità”dichiarano congiuntamente gli avvocati Ezio Bonanni, Andrea Ferrero Merlino ed Alberto Costanzo.

Massimo Iaretti

Bilancio consolidato, astenuta la minoranza. Appendino: “Non è né falso né ingannevole”

Con 23 voti della maggioranza e l’astensione delle opposizioni è stato approvato il bilancio consolidato 2016 di Palazzo Civico. Si tratta di un atto non autorizzativo, che fotografa la situazione  nell’anno passato. “Quello che approviamo oggi non è falso e non è ingannevole. Abbiamo scelto la migliore via che potevamo percorrere” ha detto la sindaca Chiara Appendino. “Non si diverte nessuno a fare scelte impopolari e vorrei ricordare a tutti cosa significhi il pre-dissesto: vuol dire bloccare la città e toglierci la nostra capacità di essere attrattivi”, ha aggiunto. Poi un riferimento agli  attacchi su Gtt:”Non accetto la ricostruzione per cui questa amministrazione non ha fatto nulla in questo anno e mezzo per il Gruppo Torinese Trasporti. Appena siamo venuti a conoscenza della situazione della società ci siamo messi al lavoro, oltre alla revisione della rete.” 

Il dibattito in Sala Rossa che ha preceduto il voto concluso con un intervento della Sindaca:

Stefano Lo Russo – PD: La doverosa premessa è che riteniamo il bilancio consolidato uno strumento determinante per avere la qualità complessiva dei conti del Comune di Torino. Nell’ottica di rendere trasparente verso i cittadini lo stato reale delle consistenze finanziarie ed economico-patrimoniali del proprio Comune. Conseguentemente, il bilancio consolidato, molto più del bilancio di previsione, poteva essere una grandissima occasione di chiarezza anche rispetto all’esercizio delle società partecipate. Bene ha fatto allora l’Amministrazione a istituire un gruppo che ha lavorato con la direzione partecipate per fare una ricognizione importante ma risultata non esaustiva, mancando alcune importanti voci quali le fondazioni. Cito la relazione dei revisori dei conti: “Il bilancio consolidato 2016 del Comune di Torino non rappresenta in modo veritiero e completo la reale consistenza economica, patrimoniale e finanziaria dell’intero gruppo amministrazione pubblica”. Mi pare di una nettezza rilevante. Lo motiva e lo spiega. Ma ci troviamo in una situazione kafkiana: discutiamo del bilancio consolidato il 18 dicembre, senza che il bilancio consolidato abbia alcun numero della più importante società partecipata della città. E lo sappiamo da mesi. Quei mesi che l’amministrazione avrebbe dovuto spendere per fare almeno una ricognizione sui conti di Gtt. Da aprile ad oggi, invece, non è stato fatto nulla. Con tutte le cautele del caso, manca perfino un quadro di massima, su quei conti. Siamo basiti dalla gestione di questa vicenda, perché non riusciamo a capire dove sta andando l’amministrazione e quale strada vuole percorrere per recuperare i 25 milioni di euro che servono per salvare Gtt. Prendete una posizione. Mettete in fila corretta le operazioni amministrative. Date una linearità ad un comportamento. Avete qualche ora per decidere, ma vi siete candidati per governare la città, adesso dovete farlo. Infine, questa deliberazione non deve essere votata oggi, va sospesa. Risolta la questione Gtt si potrà tornare in aula e votare.

Eleonora Artesio – Torino in Comune: Abbiamo ripetutamente affrontato, anche in Commissione, il tema del bilancio consolidato e della relazione dei revisori dei conti. Delle controdeduzioni formulate sul piano giuridico dai nostri uffici, dall’amministrazione e dalla Giunta. Bilancio consolidato che, nel frattempo, è diventato familiare a moltissimi torinesi. Coloro, ad esempio, che hanno superato concorsi pubblici ed erano inseriti in graduatoria nella nostra amministrazione, e che si sono sentiti dire che non sarebbe stata possibile l’assunzione fino ad approvazione del bilancio consolidato. Molti genitori di bambine e bambini iscritti ai nidi e alle materne della Città che hanno saputo di un’iscrizione determinata dall’approvazione o meno del bilancio consolidato. I lavoratori del Gruppo Torinese Trasporti, preoccupati e ansiosi di sapere qual è la previsione dell’amministrazione nei confronti dell’azienda, indifferenti, però, che debba essere un’operazione del bilancio consolidato oppure no. Questo per dire del profondo disallineamento, grave e colpevole, tra la qualità della discussione politico-istituzionale e la concretezza delle conseguenze che ha sulla vita delle persone. Le amministrazioni locali non hanno colpe specifiche sul perdurare della crisi economica, piuttosto il punto di atterraggio finale di politiche di austerità che hanno fatto deliberatamente precipitare la crisi, proprio nei luoghi fondamentali di aggregazione della partecipazione e di governo della prossimità, che sono i Comuni. Mi sarei, per questo, aspettata un pronunciamento politico di segno più alto e anche più disobbediente rispetto a questi parametri, da parte di chi governa la città. In questa fase storica e in questa città serviva l’apertura di una relazione a tutto campo tra le forze che sono state chiamate dal voto popolare a rappresentare gli interessi dei cittadini. L’attuale maggioranza ha risposto scaricando tutte le colpe sull’amministrazione precedente rendendo molto difficile ritrovare oggi un dialogo sul piano dell’interesse generale. Come si fa a concorrere in modo propositivo al miglioramento dell’atto finanziario in un clima e in un quadro come questi? Siamo in una situazione complicata per la città che avrebbe avuto bisogno, per trovare una soluzione, di ben altro stile di relazioni politiche.

Alberto Morano – Lista civica Morano: Di fatto stiamo discutendo di un Bilancio consolidato che in realtà non lo è. Manca il bilancio di Gtt, e l’assessore afferma la mancanza dell’obbligo di inserirla. In realtà credo manchino le decisioni sul futuro della società. Credo che l’unica soluzione possibile sia il concordato in bianco: si possono guadagnare altri quattro mesi di tempo, che possono anche diventare sei. E proprio tra sei mesi si andrà alle elezioni politiche e se vincerà il M5S una soluzione si troverà. La situazione di Gtt è molto grave. Sappiamo bene come sia in corso un’indagine della magistratura; il bilancio 2016 non è stato approvato e a breve si dovrà approvare il bilancio 2017. Il piano industriale fa emergere disallineamenti per oltre 100 milioni, sta aumentando il fabbisogno finanziario e forse si salirà oltre i 200 milioni. I crediti dubbi ammontano a oltre 100 milioni. I disallineamenti del Comune verso Gtt sono pari a 37 milioni, ma l’amministrazione comunale non dice se deve o meno tali fondi. E’ una situazione surreale. E la cosa grave è la mancanza di una decisone in merito da parte del Comune e la procedura concorsuale di Gtt avrebbe impatti devastanti anche per i conti della Città. Mi rivolgo alla Giunta: abbiate il coraggio di dire che non sapete cosa fare. E rinviate la delibera, approvate il bilancio di Gtt e poi torniamo in Aula ad approvare il bilancio consolidato.

Massimo Giovara – M5S: Prendo atto del cambio di atteggiamento della minoranza, in particolare del Pd. Fino a qualche mese fa il bilancio era “a posto” e oggi si prende atto che non lo è.Bene.Questa verità è emersa grazie al lavoro del M5S. Un lavoro che, evidentemente, non è stato fatto nei 23 anni precedenti.

 

Monica Amore (M5S): Non si può dire che il Bilancio sia falso e che ci stiamo avviando verso il pre-dissesto: non è così. C’è stato un articolato dibattito in Commissione, in cui è stato illustrato l’operato di questa Amministrazione e sono state spiegate le motivazioni alla base di questo Bilancio, redatto in una situazione di emergenza. 

Osvaldo Napoli (Forza Italia): Il problema Gtt ormai si ripete da tempo e occorre capire in quale prospettiva si voglia affrontarlo. I consiglieri Lo Russo e Morano hanno spiegato la situazione economica estremamente negativa del Comune di Torino. I Comuni italiani hanno fatto molti sacrifici e nel quinquennio 2011/2015 hanno tagliato 9 miliardi di euro, ma serve ora una maggiore apertura da parte del Governo per mobilitare risorse ai Comuni. È necessario sedersi tutti insieme a un tavolo per capire come uscire da questa situazione.

Chiara Appendino ha respinto l’accusa di un bilancio ingannevole “C’erano due possibilità: non approvare con le conseguenze sulla città: niente assunzioni, oppure c’era la strada scelta, la terza via non esiste. “Se c’è un’altra via presentatela – ha detto Appendino –  fino ad ora io non ve l’ho sentito fare, né in commissione né in aula”.  Sul predissesto, suggerito da alcuni membri della minoranza Appendino ha ribadito che sarebbe stato per la maggioranza molto più semplice, ma avrebbe un grave impatto sui servizi togliendo all’amministrazione decisionalità sui tagli, potere di assumere e di fare politiche attrattive per le imprese. “Chiediamo senso di responsabilità alle minoranze, perché facciano proposte realistiche. Su Gtt Appendino ha rivendicato il lavoro svolto: tavoli per capire qual era la situazione, interventi sulla rete, e “abbiamo smesso di fare cose popolari come le domeniche ecologiche a biglietto gratuito”. Infine rispondendo sulle anticipazioni di tesoreria: “l’obbiettivo è ridurle e presto vedremo i primi risultati di questa amministrazione ma in ambito di gestione del gruppo non è pensabile una compensazione tra i saldi di ognuna delle società che ne fanno parte”.

#contrattosubito, migliaia di lavoratori dell’edilizia in piazza dalle regioni del nord

Diverse migliaia di lavoratori dell’edilizia provenienti da tutte le regioni del Nord  hanno sfilato in corteo nel centro di Torino. In apertura del serpentone lo striscione #contrattosubito. La manifestazione ha preso il via  da piazza Castello passando  via Po, via San Francesco da Paola, via Mazzini e si è conclusa  piazza Bodoni dove si è tenuto  il comizio del segretario nazionale Fillea Cgil Alessandro Genovese. Fillea, Filca e Feneal le sigle della delegazione che ha raggiunto la sede Ance in via San Francesco da Paola. Si è trattato di uno sciopero  nazionale per chiedere il rinnovo del contratto  scaduto ormai da diciotto mesi e che riguarda un milione e mezzo di addetti.

Il camper contro la violenza di genere

Monica Cerutti , assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, ha voluto incontrare gli agenti della Polizia di Stato che prestano servizio a bordo del Camper adibito a contrastare la violenza di genere al mercato di Via Nizza angolo corso Spezia a Torino: « È un’iniziativa che apprezzo particolarmente perché va a toccare i mercati cittadini delle zone più popolari mirando a sensibilizzare donne e uomini su cosa è la   violenza   domestica   e   su   come   si   può   contrastare »   –   ha   dichiarato   l’assessora regionale. Il   Progetto   Camper,   che   fa   parte   della   campagna   più   generale   “Questo   non   è amore”, è stato avviato su indicazione del Capo della Polizia e porta nei principali luoghi pubblici e di aggregazione la competenza di una squadra multidisciplinare composta da medici, psicologi, investigatori e operatori dei centri antiviolenza. L’obiettivo è quello di informare e aiutare a far emergere casi di violenza sulle donne. Dal luglio del 2016 a settembre 2017 sono  stati registrati oltre 45.000 contatti e sono emerse 450 segnalazioni all’autorità giudiziaria. « Sta diventando sempre più concreta l’attività di rete che stiamo attuando con la legge regionale 4 del 2016 contro la violenza sulle donne. Il lavoro interistituzionale è l’unica strada possibile che abbiamo per rendere efficaci la sensibilizzazione e l’informazione sugli strumenti che le donne hanno a disposizione per difendersi dalla violenza di genere. Emerge sempre di più un patrimonio di competenze comuni accompagnato da vera passione che anima il nostro lavoro» – ha concluso Monica Cerutti.

Premio Bottari Lattes Grinzane, VIII edizione

In scadenza il prossimo 31 gennaio 2018, é aperto (e scaricabile sul sito www.fondazionebottarilattes.it) il bando dell’VIII edizione del ”Premio Bottari Lattes Grinzane”, il riconoscimento internazionale che vede concorrere insieme scrittori italiani e stranieri.

Tra le novità di questa edizione, la presenza nella Giuria Tecnica di Rosario Esposito La Rossa, “lo spacciatore di cultura” che a Scampia e Melito (Napoli) ha aperto la libreria “Scugnizzeria”, e la partecipazione nelle Giurie Scolastiche di 400 studenti da tutta Italia.

Organizzato dalla “Fondazione Bottari Lattes”, il Premio è suddiviso in due sezioni. La prima, Il Germoglio, è destinata alla scoperta di opere contemporanee di narrativa, innovative e originali, di scrittori italiani e stranieri. La seconda, La Quercia, dedicata a Mario Lattes (pittore, scrittore ed editore, scomparso nel 2001), premia un autore internazionale che, nel corso del tempo, si sia dimostrato meritevole di un condiviso apprezzamento critico e di pubblico.

Per la sezione Il Germoglio, i libri in concorso saranno valutati in un primo momento dalla Giuria Tecnica, della quale fanno parte: il presidente Gian Luigi Beccaria(linguista, critico letterario e saggista), Valter Boggione (docente), Vittorio Coletti (linguista e consigliere dell’Accademia della Crusca), Rosario Esposito La Rossa(libraio a Scampia), Giulio Ferroni (critico letterario e studioso della letteratura italiana), Laura Pariani (scrittrice), Enzo Restagno (critico e musicologo), Alberto Sinigaglia (giornalista e presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte), Marco Vallora (critico).  Le opere saranno scelte sulla base del loro valore letterario e della rappresentatività delle tendenze più vive e originali della narrativa contemporanea.

 

La cerimonia di designazione annuncerà i cinque romanzi finalisti e si svolgerà sabato 14 aprile 2018 a Cuneo, nella sede della “Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo”, che sostiene la sezione Il Germoglio con un contributo per il triennio 2017-2019. La parola passerà quindi ai giovani: tra marzo e giugno 2018 i cinque libri saranno letti e discussi dai 400 studenti delle ventiquattro Giurie Scolastiche, una all’estero e ventitré in Italia, a cui si aggiunge il Gruppo di Lettura “La Scugnizzeria” formato da studenti di Scampia. 

 

Sabato 20 ottobre, presso il Castello di Grinzane Cavour, i ragazzi esprimeranno in diretta il loro voto per proclamare il vincitore nel corso della cerimonia di premiazione in cui saranno presenti tutti i finalisti.Gli scrittori in gara terranno inoltre un incontro con gli studenti delle scuole del territorio cuneese.I giovani continuano così a essere i veri protagonisti del Premio, che porta nelle scuole la letteratura contemporanea e offre agli studenti la possibilità di appassionarsi alla lettura e di sviluppare capacità critiche.I cinque finalisti della sezione Il Germoglio riceveranno un premio in denaro di 2.500 euro ciascuno. Al vincitore andrà un ulteriore premio di 2.500 euro.Il Premio per la sezione La Quercia, che nel 2017 è andato allo scrittore e sceneggiatore inglese Ian McEwan, sarà scelto a insindacabile giudizio della Giuria Tecnica. L’autore vincitore di questa sezione sarà annunciato a mezzo stampa nel mese di luglio.

 

Venerdì 19 ottobre, giorno precedente la cerimonia di premiazione, l’autore terrà una lectio magistralis su un tema letterario a propria scelta. Le precedenti edizioni della Quercia sono state vinte da Amos Oz (2016), Javier Marías (2015), Martin Amis (2014), Alberto Arbasino (2013), Patrick Modiano (2012), Premio Nobel 2014, Enrique Vila-Matas (2011). Il vincitore della sezione La Quercia otterrà un premio di 10.000 euro. Il “Premio Bottari Lattes Grinzane” è organizzato dalla Fondazione Bottari Lattes, con il sostegno di: Mibact, Regione Piemonte, Fondazione CRC (main sponsor per il triennio 2017-2019), Città di Cuneo, Comune di Alba, Comune di Grinzane Cavour, Comune di Monforte d’Alba, Cantina Giacomo Conterno, Cantina Terre del Barolo, Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Banor, Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Antico Borgo Monchiero.

 

Per info al pubblico: tel. 0173.789282 - eventi@fondazionebottarilattes.it - @BottariLattes

g. m.

 

Le coscienze negli anni del terrorismo rosso a Torino

STORIE DI CITTA’  di Patrizio Tosetto
Terrorismo rosso, viaggio di andata e ritorno nell’inferno delle nostre coscienze. Circolo dei Lettori, presentazione del libro di Gianni Oliva “Gli anni del terrorismo a Torino”, presenti Sergio Chiamparino e Giancarlo Caselli, tra analisi storica e testimonianza.
Tante le suggestioni e per noi difficile scegliere tra i diversi punti del dibattito. Una certezza : il fenomeno del terrorismo rosso ha riguardato tutti, anche chi nettamente contro ha visto e non capito l’insorgere del fenomeno. L’idea del libro nasce cinque anni fa. Pier Franco Quaglieri presidente del Centro Pannunzio propone a Gianni Oliva di far coniscere la figura di Carlo Casalegno ucciso dalle Br. Inizialmente i ragazzi non lo conoscono. Si ricordano di Mara Cagol o di Renato Curcio ma nulla della vittima. Qualcosa non funziona. L’autore parte dai ricordi personali e da quella linea rossa che l’ha diviso con chi non si è fermato in tempo. Uccidendo,il terrorismo si è tragicamente concretizzato solo ed esclusivamente nell’ omicidio. Il procuratore Caselli non ha dubbi: furono solo assassini. Ed è impossibile il paragone con i partigiani che erano per la democrazia. I terroristi volevano distruggere la democrazia. Sergio Chiamparino evidenzia che prima della violenza c’è stato chi a sinistra ha cercato di teorizzarla in nome di una improbabile rivoluzione. Gremita la sala ed attenta, non vola una mosca. Con le testimonianze delle vittime. Fino al questionario contro il terrorismo del 1979 dove “troneggiava” la domanda : conoscete terroristi o loro fiancheggiatori? Un invito alla delazione, giudicarono i soliti stupidi. E la stupidità è sempre pericolosa.  Non sapevo: nelle risposte 40 utili segnalazioni per la magistratura e dunque per le indagini. Gianni Oliva sottolinea : non si può capire il terrorismo rosso se non si considera anche il terrorismo stragista dei fascisti coperto dai servizi segreti. Non è solo Storia. É un monito per i pericoli di questo nostro presente, purtroppo. Ultimo e personale ricordo, forse un dettaglio, ma non troppo. Nel 1979 ero un componente della segreteria dei giovani comunisti torinesi. Eravamo in 7 e discutemmo sull efficacia e giustezza del questionario.  4 sostennero l’inutilità della domanda sul denunciare i terroristi. 3 che era giusto. Ed io ero dei tre.Diciamo cosi, tra recensione e personale piccola testimonianza. Studente universitario a palazzo nuovo e le mie foto cerchiate come obiettivo.

“LA VIA DELLA FELICITA'” IN DONO DA PRO.CIVI.CO.S. PER LE FESTIVITA’ NATALIZIE

Martedì 19 dicembre dalle 17.00 all 19.00 con ritrovo ai giardini Madre Teresa di Calcutta di corso Vercelli, i volontari dell’associazione PRO.CIVI.CO.S. onlus distribuiranno il libretto La Via della Felicità alla cittadinanza come dono in vista dell’imminente festività natalizia.  
Si tratta di una guida al buon senso scritta da L. Ron Hubbard con l’intento di ricordare i valori morali che che stanno alla base di una convivenza pacifica e costruttiva, troppo spesso turbata dalle cattive condotte.
L’ampia diffusione della guida, tradotta in molte lingue, contribuisce a ridurre le tensioni sociali e a crare un clima di maggiore sicurezza.
L’iniziativa è aperta a tutti.