redazione il torinese

In Francia un telefono per i carcerati

La Francia ha in programma l’installazione di un telefono fisso nella cella di ogni detenuto. E’ partita una gara d’appalto per equipaggiare progressivamente circa 50.000 utenze nei penitenziari d’oltralpe.  I detenuti potranno telefonare soltanto ai numeri autorizzati dall’amministrazione penitenziaria. Il Governo francese vuole  favorire il mantenimento dei legami famigliari, intesi come un elemento chiave del reinserimento in società e debellare il traffico di telefoni nelle carceri.

Frontale tra auto e furgone, muore giovane donna

DALL’ABRUZZO

Un altro incidente stradale mortale sulle strade italiane,  vittima donna di 38 anni, Cinzia Tucci, di Ancona ma residente a Francavilla al Mare, è morta nel sinistro stradale avvenuto stamane sulla variante  che collega Montesilvano (Pescara) a Francavilla (Chieti). La donna guidava una Matiz che, per cause da accertare, si è scontrata frontalmente con un autocarro che procedeva in direzione di Ortona. E’  morta sul colpo e il suo corpo è rimasto intrappolato nella vettura prima dell’intervento dei Vigili del Fuoco. 

 

(foto: archivio)

Centro “Pannunzio”: gli auguri del presidente Friedman

Sono lieto di inviarvi i miei migliori auguri per il Nuovo Anno. Come sapete sono da poco il vostro nuovo Presidente, ma ho già avuto la possibilità di partecipare a diversi eventi quest’autunno a Torino. Sono contento di poter dire che le nostre iscrizioni stanno tornando a crescere, lentamente ma nella direzione giusta. È mia ambizione attirare nuovi soci nel 2018, anche tra i giovani, e vorrei allargare la rete di alleanze del Centro “Pannunzio” nel mondo culturale, sia a Torino, sia altrove. Credo che oggi, più che mai, il Centro debba essere una voce della ragione, un faro per la tolleranza e la libertà di espressione. Un’associazione che, come sempre, premia il pensiero liberale e la dignità dell’uomo. Auguri di buone feste a tutti voi ed alle vostre famiglie”. 

Alan Friedman

Presidente del Centro “Pannunzio”

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EVENTI 2018 FIGURE DELL’ITALIA CIVILE”  nuova edizione di Pier Franco QUAGLIENI

 

Mercoledì 17 gennaio alle ore 18 a Palazzo Ceriana Mayneri, Circolo della Stampa di Torino (Corso Stati Uniti, 27)sarà presentata in anteprima nazionale la nuova edizione di“FIGURE DELL’ITALIA CIVILE” di Pier Franco QUAGLIENI, edizioni Golem, con un prezioso inedito di Leo Valiani su Ernesto Rossi e sulla famiglia fascista di Giovanni Spadolini, un profilo di Enzo Bettiza e varie aggiunte su molti dei trentun personaggi tratteggiati. Il libro esce in nuova edizione dopo le molte ristampe nel 2017 andate esaurite e cinquanta presentazioni in tutta Italia che hanno consentito di parlare del Centro “Pannunzio”, protagonista di molte pagine dell’opera. Presenteranno il libro Valentino CASTELLANI, Dino COFRANCESCO Tilde GIANI GALLINO. Coordinerà l’incontro Elena ALESSIATO. Letture di Ornella POZZI.

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Centro “Pannunzio” – via Maria Vittoria 35H, 10123 Torino

WWW.CENTROPANNUNZIO.IT

 

Il “politburo” e la decrescita infelice

STORIE DI CITTA’  di Patrizio Tosetto
Chiara Appendino, inossidabile, sostiene in modo perentorio che non molla e va avanti fino alla fine della legislatura. Buon per lei, anche se in verità voci di corridoio  sostengono che sia stanca e molto esaurita. La sindaca  non vuole che il giudizio sul suo operato venga strumentalizzato a fini politici.
Sicuramente in questi due anni é passata da simbolo di speranza a sinbolo di rassegnazione sull’impossibilità di cambiare. Mi ha colpito lo “schieramento”, nella conferenza stampa di fine anno, con i suoi assessori.sembravano un politburo sovietico. Da adolescente mi spiegavano i vari cambiamenti d’importanza all’interno del Soviet supremo dell’Urss, dalla distanza che i vari dirigenti avevano verso il Capo supremo, rispetto a dove erano seduti. Sinistra più  importante della destra.
Mi descrivevano un sistema che poi si sarebbe dimostrato immobile ed in declino. Questa é l’impressione che ho tratto alla conferenza stampa di Palazzo Civico.  Un insieme di parole che nascondevano il nulla. Parole nervose e contrite della Sindachessa che non ha potuto rivendicare nulla di quanto fatto amministrativamente per il semplice fatto che nulla è stato fatto. Unico e positivo risultato il ritiro dei 28 licenziamenti alla Fondazione Musei. Con la domanda iniziale : perché non dirlo prima evitando la figuraccia? Verrebbe da dire: so’ ragazzi. Ma ragazzi che stanno pesantemente condizionando il nostro presente di cittadini.Ed è indubbio che la situazione anche di  normale vivibilità é peggiorata. Eppure, sempre la nostra affabile Sindachessa rivendica risultati indiscutibili. Chiara  sostiene che la situazione nei campi rom sarebbe sotto controllo . Ma io telefono a chi ci abita vicino. All’unisono tutti mi rispondono: ma dove vive? Forse è’ male informata? O più probabilmente spinge il pallino più avanti? Sta aspettando, aspettando Godot che per antonomasia non arriva.? Ma qualche primato anche lei ce l’ha.Primo fra tutti aver concesso piu licenze ai supermercati rispetto a tutti i sindaci che l’hanno preceduta.  Che poi le grandi catene di distribuzione a chi venderanno, almeno per il sottoscritto é un mistero.Ipotesi di come attrarre capitali per attività industriali? Giuro: non ne ho sentite.E la decrescita é solo almeno per ora solo infelice.Un altro  primato è’ aver assunto piu staffisti che Il tanto vituperato Fassino. Ma la prima cittadina fa tremare i polisi quando rivendica di non aver voluto la nomina del commissario per Gtt. L’unica scelta che avrebbe dovuto fare, semplicemente non l’ ha fatta.C’è d’andarne orgogliosa, non c’ è che dire. La mia è un’amara ironia. Poi dopo le varie difese d’ufficio e un elenco di promesse io sommessamente faccio notare che siamo quasi a metà del mandato. E molti altri rilevano che non c’è più tempo. Eppure tante sono state le speranze riposte in lei dai torinesi.Ma sono molti quelli che ci avevano creduto ed oggi si sono pentiti della scelta fatta. La sindaca deve avere il coraggio civico e politico di farsi sentire subito. Insomma, tempo non ce n’è più per la nostra città.
Patrizio Tosetto

Cattolici, dopo il voto chissà

di Giorgio Merlo
Dunque, ancora una volta e senza scagliare accuse contro nessuno, dobbiamo prendere amaramente atto che i cattolici e ciò che rappresentano in termini politici e culturali sono disseminati lungo tutto l’arco costituzionale. Come si diceva un tempo, appunto. Ovvero, sono presenti in  tutti i partiti e in tutti gli schieramenti politici. Dal Pd a Liberi e Uguali, da Forza Italia alla Lega, da Fratelli d’Italia ai 5 stelle, dalle molteplici sigle di centro alle varie liste civetta messe in piedi dal Pd e dal centro destra. Una gamma di esperienze, di sigle, di personalita’ e di culture che hanno il pregio di garantire nei vari partiti una presenza cattolico democratico e cattolico popolare ma con scarsa capacità – occorre pur ammetterlo – di far prevalere un “pensiero” che ormai da troppo tempo nel panorama politico nazionale svolge un ruolo del tutto marginale.
E a nulla valgono le prediche di quei furbacchioni che continuano a blaterare che l’unica soluzione e’
l’assenza dall’agone politico dispensando, al contempo, pagelle a destra e a manca contro tutti
coloro che “tradirebbero” il disagio dei cattolici in politica. Ora, conosciamo tutti la vastita’ del tema in questione. E, al contempo, la difficoltà e la complessità nel dare una risposta compiuta e il più possibile coerente ad una esigenza sempre più diffusa nella varia e articolata base cattolica. Cioè’ di partecipazione e di disorientamento. Io credo, pur nel rispetto di tutte le opinioni come ovvio, che nella situazione data almeno su 3 questioni possiamo trovare un accordo di massima.
Innanzitutto dobbiamo riconoscere la presenza di un forte ed irreversibile pluralismo delle scelte
politiche dei cattolici. Un dato, questo, che non può essere messo in discussione per qualche
civetteria individuale o di gruppo o per una astratta elaborazione decisa a tavolino da qualche
illuminato. Un pluralismo che ormai è diventato un dato costitutivo per la stessa storia del
movimento cattolico italiano. Una seconda riflessione riguarda la necessità, oggi, almeno su questo non ci dovrebbe essere disaccordo, di avere una presenza politica nei vari partiti in questa fase di transizione. Dopo il partito unico dei cattolici, la Dc; dopo la breve anche se intensa esperienza del Partito popolare italiano e dopo la  parentesi della Margherita, da anni ormai questa cultura molto frastagliata al suo interno e’ disseminata dappertutto.
E a nulla valgono gli appelli all’unita’. Quello che si deve garantire e’ una visibilità politico e culturale che sia capace, nei rispettivi schieramenti, di salvaguardare una cultura, uno stile ed un pensiero che rischiano di essere sempre più stritolati nei “partiti personali” che ormai dominano lo scenario politico italiano. In ultimo, e su questo versante la riflessione si aprirà inesorabilmente dopo il voto del prossimo 4 marzo, si tratta di verificare se esisteranno ancora le condizioni per rinnovare, seriamente, la presenza laica di un partito di ispirazione cristiana. Una sorta, cioè,  di Ppi aggiornato, rivisto e modernizzato. Oggi non si può anticipare nulla. Se non l’impegno, comune, di non archiviare un patrimonio culturale, politico, programmatico e anche etico che continua ad essere importante e
decisivo per il futuro e la qualità della nostra democrazia.

Dramma in una famiglia romena: cacciato di casa dalla moglie si dà fuoco nell’auto e muore

Si è ucciso dandosi fuoco nella sua auto, cospargendosi di liquido infiammabile. L’ uomo di 46 anni, di origine romena, era ormai morto quando sono giunti i soccorsi. Nella  vettura, che  era parcheggiata in via Flecchia all’altezza del numero civico 8 in zona Lingotto – Nizza Millefonti, è stata trovata una tanica di benzina. Pare che l’uomo avesse litigato con la moglie e che fosse stato allontanato da casa. Sul posto i vigili del fuoco, che non hanno fatto in tempo a domare le fiamme divampate  e la polizia.

Torinese muore intossicato dal gas. Gravissima la moglie

Capodanno tragico per Alberto Vellano, di Cambiano, 77 anni, che a causa di una fuga di gas è morto intossicato nel suo appartamento di Ventimiglia. Gravissima anche la moglie, Patrizia Biamonti di 69 anni, portata d’urgenza all’ospedale. E’ possibile che il termoconvertitore a gas, a causa della rottura di un condotto, abbia riversato fumi tossici nell’abitazione. L’allarme è stato dato da alcuni amici che attendevano i coniugi per un appuntamento.

La Madonna del Bronzino sulla cima del Grattacielo

“Oggi si vede Michelagnolo essere il maggior pittore che mai ci sia stato… perché tutto quello che fa di pittura lo cava dagli studiatissimi modelli fatti di scultura, né so  cognoscere chi più s’apprezzi oggi a te verità d’arte, che il virtuoso Bronzino”. Così nel  1546 Benvenuto Cellini riconosceva il talento del fiorentino Agnolo di Cosimo detto il  Bronzino tra gli artisti suoi contemporanei. Pittore allora quarantatreenne, già alla  scuola del Pontormo e ritrattista ufficiale alla corte dei Medici, fu ammiratore e  seguace degli esempi scultorei michelangioleschi. Ammirazione che pure traspare  nella  Madonna con il Bambino, sant’Elisabetta e San Giovannino (1560 circa) proveniente dal Museo napoletano di Capodimonte – che ne ha di recente completato il restauro – e ospitata fino al 7 gennaio prossimo all’interno del Grattacielo Intesa San  Paolo di corso Inghilterra, nella sala Spazio Trentacinque al trentaseiesimo piano,  secondo appuntamento della rassegna L’Ospite illustre che l’anno scorso aveva visto il  successo del ritratto del conte Porcia del Tiziano.  L’antico s’incrocia alle moderne strutture di Renzo Piano (ancor più spiazzante,  l’installazione “a-cromative” realizzata da Migliore+Servetto Architects), la tela  spadroneggia nel nuovo quanto inatteso ambiente. Un vero capolavoro del  Manierismo, dentro il quale, balzano fuori dal buio di fondo, trova principalmente posto la “altera dignità aristocratica” della Vergine avvolta nel suo ampio manto blu cobalto  chiuso da una ricca spilla e da due bottoni di perla, la Vergine che pare offrire lo  sguardo a una ben più dimessa cugina, come uno sguardo più esplicito si scambiano i  due piccoli, avvalorato dall’offerta di quella mela che vuol significare il passaggio del  peccato originale tra il profeta e il Cristo salvatore. Eccellente composizione che si  consolida nelle forme plastiche che l’artista ha qui inventato, l’insinuarsi efficace del  braccio di Maria, quasi perno di tutta l’azione, tra i giochi dei due piccoli personaggi, la perfezione delle carnagioni, il pregevole particolare floreale che raccoglie le rose e i  gigli cari alla Vergine, tutto lascia intravedere il capolavoro. Agli opposti, i due libri,  l’uno aperto e già svelato, l’altro chiuso e ancora tutto da scrivere, indicano il Vecchio  e il Nuovo Testamento.  Da vedere, ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria sul sito  www.grattacielointesasanpaolo.com , visite dalle 15.00 alle 20.00 nei giorni feriali  (ultimo ingresso ore 19.30), 9.30 – 20.00 nei giorni festivi (ultimo ingresso 19.30), 9.30 – 18.00 (il 31 dicembre, ultimo ingresso 17.30).
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Elio Rabbione

Per Marchionne il 2018 ultimo anno alla guida di Fca. Toto-nomi già in corso per la successione

Sergio Marchionne sarà alla guida di Fca ancora per tutto il 2018, poi il suo mandato si chiuderà nella primavera del 2019, a  quindici anni dal suo arrivo a Torino, dopo  l’approvazione del bilancio 2018. Nel toto-successori si fanno i nomi di Alfredo Altavilla, responsabile Emea di Fca, il Chief Financial Officer Richard Palmer e il responsabile di Jeep Mike Manley. Si tratta di nomi provenienti dal mondo di Fca, aspetto indicato indispensabile da Marchionne e dal presidente del gruppo, John Elkann. Il 2018 sarà un anno intenso ad iniziare dal Salone di Detroit il 15 gennaio con il lancio del nuovo Jeep Cherokee . Il Salone di Ginevra a marzo,  ad aprile l’assemblea nella sede di Amsterdam ed entro il primo semestre l’Investor Day (in sede da definire) per presentare il nuovo piano industriale 2018-2022.

 

 

(foto: il Torinese)

LA FINALE DELLA ZERO ROBOTICS COMPETITION IN DIRETTA DALLO SPAZIO

La competizione tra Scuole superiori di tutto il mondo porterà in città 150 studenti di tutta Europa

 

Un torneo tra studenti delle scuole superiori di tutto il mondo che si sfidano nella programmazione degli Spheres, piccoli satelliti sferici ospitati all’interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La Zero Robotics Competition (http://zerorobotics.mit.edu/), organizzata per l’Europa da Politecnico di Torino, ASI, Università degli studi di Padova, Ufficio scolastico regionale del Piemonte e Rete Robotica a scuola, si concluderà quest’anno proprio al Politecnico, che ospiterà 150 dei ragazzi arrivati in finale, tra i quali anche gli alunni di tre scuole piemontesi. Gli studenti assisteranno in diretta all’ultimo torneo della competizione, che si svolgerà a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e in collegamento con il MIT di Boston e con l’Università di Sidney, dove si troveranno per assistere alla finale gli studenti provenienti da Stati Uniti e Australia. La finale torinese è organizzata da Politecnico di Torino insieme ad AMMA, Camera di commercio di Torino, ITS Mobilità sostenibile Aerospazio Meccatronica, Unione Industriale di Torino, Turismo Torino e provincia.

Aula Magna “G.Agnelli”, Politecnico di Torino, Corso Duca degli Abruzzi 24 – 11 gennaio 2018, ore 13.00