redazione il torinese

Truffe agli anziani, la migliore arma è la prevenzione: mai aprire agli sconosciuti

La morte di Giacomo Lazzarotto, di  81 anni, l’anziano di Chieri che ha cercato di inseguire il truffatore entrato nella sua casa spacciandosi per tecnico dell’acquedotto, sottolinea drammaticamente la piaga delle truffe agli anziani. L’81enne, accortosi che il ladro gli aveva rubato soldi e oggetti preziosi è uscito di corsa sul pianerottolo della villetta ed è riuscito ad afferrare  il sacchetto con il maltolto. Ha però perso l’equilibrio ed è caduto per tutte le scale schiantandosi nell’atrio e morendo sul colpo. Il ladro è fuggito con un complice. Anche a Torino e in Piemonte il fenomeno dei truffatori che entrano con i più diversi pretesti nelle case degli anziani è molto diffuso. Il tema è “L’abuso della fiducia”. le forze dell’ordine sono impegnate costantemente ma anche in questo caso la prevenzione è la miglior difesa. E la prima prevenzione, purtroppo spesso non presa, è non aprire agli sconosciuti o mettere la catenella. I carabinieri ricordano che nessun ente o bancacarabinieri autorizza visite a domicilio: bisogna verificare con una telefonata se il tecnico che suona al campanello è stato inviato dall’azienda cui dice di appartenere; non bisogna lasciarsi tentare da acquisti troppo convenienti; dopo il prelievo della pensione non ci si deve fermare per strada per ascoltare le richieste di uno sconosciuto; sarebbe bene farsi accompagnare in banca o alla posta quando si ritira denaro; i truffatori assumono sempre nuove sembianze (avvocati, carabinieri, vigili urbani, ecc.) e nel dubbio è bene subito chiamare un numero di emergenza (il 112 nel caso dei carabinieri).

(foto: il Torinese)

A Settimo Rottaro trionfa la cultura rurale

La cultura rurale ritorna viva più che mai a Settimo Rottaro, da venerdì 26 a domenica 28 gennaio prossimi, in occasione della sedicesima edizione della Sagra del Salam’d Patata, nel caratteristico paese in provincia di Torino. Si tratta di una sagra che vuol far riscoprire sapori genuini autentici, prendendo come spunto un tipico prodotto canavesano, il salame di patata, che nasce da ingredienti assolutamente naturali e poveri, quali alcune parti del maiale, unite alle patate bollite, rilevando un insaccato dal gusto leggero e particolare, tipicamente piemontese, ottimo se abbinato a un buon bicchiere di vino rosso, meglio se anch’esso piemontese.

Questa sagra vuol far rivivere quella cultura del maiale che era capace di far diventare una festa il periodo che andava dalla macellazione dell’animale alla cena di chiusura, che coinvolgeva un gran numero di abitanti del paese. Da questo evento annuale, quasi rituale, il Comune di Settimo Rottaro ha preso spunto per mettere in evidenza alcuni aspetti tipici della vita rurale, ormai caduti in disuso, in un’epoca come quella odierna del consumismo e della esasperata indistrializzazione. Da questo desiderio nasce una manifestazione capace di richiamare in vita il celebre detto dei nonni “Del maiale non si butta via niente”.

26 gennaio 2018: ore 19.30 Palasagra La Stra dal Purcat. Illuminati dalla luna, si percorreranno le strade e i sentieri di Settimo Rottaro, accompagnati dal gruppo “Running quelli del Martedì “, seguendo un percorso ad anello di circa 6.5 km. Per informazioni e prenotazioni telefonare ai numeri 347/7549378; 347/1033102; 338/1711908. Ristoro del Viandante. Presso il Palasagra piatti della tradizione.

27 gennaio: inaugurazione della Cantina Luca Gili, via IV Novembre 30. In occasione del convegno Luca Gili, esperto e appassionato conoscitore di enologia, aprirà per la prima volta le porte della sua cantina. Il convegno dal titolo ” Le tradizioni in cucina” sar un viaggio alla scoperta delle tradizioni culinarie rottaresi, ripercorrendo le scene di vita contadina, lo scorrere delle stagioni e i momenti conviviali a tavola, attraverso lo sguardo del giornalista e agronomo Alessandro Felis. Verrà presentato il progetto editoriale e sociale “Il ricettario rottarese”. Alle 20 al Palasagra cena su prenotazione con menu della tradizione, composto da piatti a base di carne di maiale.

28 gennaio: dalle 9 e per tutto il giorno “Del salame non si butta via niente”, filiera figurata della lavorazione del maiale. Osterie della tradizione presso i Cantoni Crearo, Castello, Maioletto e Villa, dove verranno proposti piatti della tradizione culinaria rottarese. Quest’anno sarà ospite la Pro Loco di Caluso con i suoi prodotti nella Mostra mercato di prodotti tipici agroalimentari. Vi sarà anche la Peisa dal Purcat, gara di stima del peso di un roseo porcellino. Alle 16 nella piazza della Chiesa la proclamazione e premiazione del vincitore della gara di stima.

Mara Martellotta

La Juve a una lunghezza dal Napoli

La Juventus vince sul  Genoa nel posticipo della 21/a giornata si serie A. Segna  Douglas Costa, al 16′. Si tratta della quarta vittoria consecutiva per i bianconeri che seguono ad una lunghezza il Napoli, in testa a quota 54. Sono 10 le lunghezze di vantaggio sulla terza, la Lazio. Il Genoa si ferma a 21 punti, +5 dalla zona retrocessione, dopo tre risultati utili consecutivi.

 

A processo la deputata M5S

Processo per la  deputata del M5S Laura Castelli. La parlamentare è indagata per diffamazione in relazione  a un post da lei pubblicato contro una candidata del Pd che proponeva una fotografia che ritraeva Lorena Lidia Roscaneanu, la candidata, in una circoscrizione, con Piero Fassino. La donna faceva la cassiera nel bar interno del Palazzo di Giustizia e sulla concessione dell’appalto era in corso un’inchiesta della procura. L’esponente grillina parlamentare domandava quali “legami” esistessero tra lei e Fassino in un modo che, secondo il giudice, faceva una “allusione neppure troppo velata” all’esistenza di rapporti sentimentali, e ciò “violava i canoni della veridicità, dell’interesse pubblico e della continenza”. Molti utenti di Facebook commentarono il post con pesanti volgarità e insulti sessisti e razzisti nei confronti della Roscaneanu. Il gip di Torino ha chiesto di  formulare un capo d’accusa contro l’esponente grillina, dovrà essere emesso entro 10 giorni.

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Voci della memoria

ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE, LETTURE IN MUSICA DAL “DIARIO” DI ETTY HILLESUM, SCRITTRICE VITTIMA DELL’OLOCAUSTO

GIOVEDI’ 25 GENNAIO

“Se tutto questo dolore non allarga i nostri orizzonti e non ci rende più umani, liberandoci dalle piccolezze e dalle cose superflue di questa vita, è stato inutile”

E ancora:

“Accetto questa nuova certezza: vogliono il nostro totale annientamento. Ora lo so…Ma continuo a lavorare e a vivere con la stessa convinzione e trovo la vita ugualmente ricca di significato”

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Parole e pensieri e sogni che non cedono alle brutture e alle più impensabili nefandezze che possa perpetrare il genere umano. Parole e pensieri e sogni ancora vivi, nonostante tutto, e carichi di speranza e di fede. Esemplari in tal senso. In ogni tempo e luogo. Anche oggi. Ovunque. Parole e pensieri e sogni che si leggono nelle pagine del “Diario”, scritto ad Amsterdam fra il 1941 e il 1943 da Etty Hillesum, scrittrice olandese di origine ebraica, uccisa ad Auschwitz nel ’43 a soli 29 anni, attraverso la cui toccante e straordinaria testimonianza la Fondazione Bottari Lattes, intende ricordare tutte le vittime della Shoah. In occasione del Giorno della Memoria (ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno), il prossimo giovedì 25 gennaio alle ore 18, allo Spazio Don Chisciotte (via della Rocca 37b, a Torino) si terrà per l’occasione un incontro titolato “Voci della memoria”, in cui saranno lette e commentate proprio le pagine più significative tratte dal “Diario” della giovane intellettuale olandese. Lettura e interpretazione saranno affidate all’attrice Elena Zegna, mentre a sottolineare l’intensità dei testi saranno gli interventi musicali del flautista Ubaldo Rosso. Come cornice alla lettura, saranno anche esposti significativi dipinti di Mario Lattes (editore, pittore e scrittore, cui è intitolata la Fondazione) dedicati all’“identità ebraica”. Dettagliato resoconto degli ultimi due anni della sua vita, Esther Hillesum, detta Etty (Middelburg 1914 Auschwitz 1943) scrisse il suo “Diario”  ad Amsterdam, probabilmente su indicazione dello psico-chirologo ebreo-tedesco Julius Spier, con il quale ebbe un forte legame. Venne pubblicato per la prima volta nel 1981. La vita di Etty Hillesum è diventata simbolo di un cammino che, oltre tutti i fili spinati, interiori ed esteriori, va alla ricerca di una sorgente molto profonda, il “divino” che è nell’essere umano. Partendo da un proprio percorso di autoanalisi e indagine spirituale Etty si confrontò con il dolore proprio e altrui, facendosi testimone delle miserie e delle ricchezze insite nell’esperienza del lager. Una scelta di resistenza esistenziale di fronte agli orrori del suo tempo, alla ricerca di un senso “altro” di sé, della vita e della relazione con gli altri. Leggiamo ancora nelle sue pagine: “Una pace futura potrà esser veramente tale solo se prima sarà stata trovata da ognuno in sé stesso se ogni uomo si sarà liberato dall’odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato quest’odio e l’avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore se non è chiedere troppo. È l’unica soluzione possibile… Sono una persona felice e lodo questa vita, la lodo proprio, nell’anno del Signore 1942, l’ennesimo anno di guerra”.

g. m.

 

“Voci della memoria”

Spazio Don Chisciotte – Fondazione Bottari Lattes, via della Rocca 37b, Torino; tel. 011/19771755-1; www.fondazionebottarilattes.it

Giovedì 25 gennaio, ore 18

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Foto
– Etty Hillesum
– Mario Lattes: “Kaddish”, 1959
– Mario Lattes: “Il giro dei Serafin”, 1958

 

“Liberi e Uguali” alle prese con la sindrome di Pietro Nenni?

12, 30, é l’ ora dei big nazionali  molto attesi. Comincia l’onorevole  Nicola Fratoianni :”Ho avuto l’idea di Liberi ed Uguali per combattete le ingiustizie”…poi, correggendosi, “abbiamo”. Se ne impara sempre una. Pensavo che fosse un cartello elettorale per essere sicuri di superare lo sbarramento, ma mi sbagliavo. E’ un progetto politico molto, ma molto più ambizioso: combattete lo strapotere delle multinazionali della finanza. Ambiziosi sicuramente.  Era dalle 10 che si alternavano interventi. Grimaldi, e poi Lui il Giorgio Airaudo come al solito brillante. L’avevo lasciato  dopo il 2.9%  di Torino Comune. Si aspettava il 10 , almeno …i sondaggi dicevano questo. Alcuni interventi l’hanno tirata per le lunghe, forse perché i leader nazionali erano in ritardo. Ed anche l’attesa ha i suoi lati positivi. Tante domande a vecchie conoscenze. Faranno il quorum? Speriamo! I sindacalisti: abbiamo detto chiaramente di ” scordarsi il voto operaio”. Ma i grillini ci sono nel sindacato. Nei dirigenti no, nella base degli iscritti sì. Come mai? Sono arrabbiati. Abbiamo paura, sarà forte l’astensione. E poi di arrabbiati non ci sono solo gli operai. I fondatori di Articolo uno masticano amaro. Contrariati dal colpaccio fatto da Airaudo: Pietro Grasso ha aperto la campagna elettorale a Torino in una iniziativa di Sinistra Italiana. Sara lui il capolista in città. Il dado è tratto.Con la paterna benevolenza di Diego Novelli suo vate. Mesi fa le assemblee di preparazione delle liste elettorali erano con altri. Movimenti di base, alternativi di vario genere e poi gli inossidabili rifondaroli sempre vigili nella correttezza della fede ideologica.  Poi la rottura. La sinistra che ha accusato i Rifonda di essere arroganti e i nostri novelli comunisti che hanno accusato Fratoianni e c. di farne solo una questione di posti utili per essere eletti. Sempre quorum permettendo. Si sa la sinistra é anche questo. Speriamo non sia solo questo. E i lavoratori Embraco presenti nel testimoniate il loro dramma. Non mollano. Qui il presidente della Camera alta dimostra d’essere a livello. Dice,  propone, sollecita…e rivendica il suo essere sempre stato di sinistra progressista, impegnato contro le disuguaglianze e l’ ingiustizia. La platea numerosa ed attenta annuisce. Pietro Nenni dopo il 48 e la Vittoria della Dc esordi amaramente con  piazze piene ed urne vuote. Questa platea attenta e numerosa dimostra con  attenzione e partecipazione di credere in questo progetto e lista elettorale e  che almeno per oggi Pietro Nenni avrebbe torto. Spero che non faccia la fine di Torino in Comune.
Patrizio Tosetto

Seeyousound, ecco il programma

 

IV edizione  26 gennaio – 4 febbraio

 

 

SEEYOUSOUND International Music Film Festival, primo festival in Italia dedicato al cinema internazionale a tematica musicale, torna con la IV edizione, che si terrà a Torino dal 26 gennaio al 4 febbraio 2018, al Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema

 

Sono 62 i film in programma nei 10 giorni di festival, suddivisi in 4 sezioni competitive, 2 rassegne fuori concorso e 1 retrospettiva, accompagnati da panel, incontri ed eventi.

Con 1 anteprima internazionale1 anteprima europea e 27 anteprime italiane il festival punta sempre più ad affermarsi a livello internazionale, alla luce di un percorso che dura da quattro anni e che, con passione e costanza, ha portato alla costruzione di una fitta rete di relazioni sul territorio.

 

«Il festival che vi apprestate a vivere – racconta il direttore, Maurizio Pisani –, complesso e ambizioso, è stato concepito quando la terza edizione non era ancora andata in soffitta. La programmazione è essenziale quando non si hanno budget stellari. Abbiamo rinnovato l’organizzazione, affidando a Carlo Griseri il delicato ruolo di coordinatore cinematografico, dando organicità al progetto. Abbiamo cercato le migliori produzioni di genere, frequentando i festival più importanti, come Cannes, Amsterdam, Barcellona o Nyon. Il risultato è sotto i vostri occhi: basta sfogliare il programma per notare che il livello qualitativo è altissimo. In soli tre anni ci siamo accreditati con i distributori internazionali, riusciamo a portare in Italia film di livello assoluto in prima nazionale e, talvolta, internazionale. Il nostro segreto? Ci divertiamo come pazzi a fare questo festival.

Il 2018, grazie alla mostra #Soundframes, rappresenta per noi una sfida entusiasmante: musica e cinema saranno protagonisti per un anno intero a Torino. Sarà anche l’anno di una grande novità: porteremo Seeyousound in tour, proponendo questo progetto ad altri pubblici, in altri contesti».

 

 

.INAUGURAZIONE

Il festival prende il via venerdì 26 gennaio con Ingeborg Holm, film muto di Victor Sjöström, musicato dal vivo da Corrado NucciniIosonouncane ed Enrico Gabrielli, e proiettato in versione restaurata in 2K da dello Svenska Filminstitutet-Cinemateket, alle 21.00 al Cinema Massimo.

Curata dal Museo Nazionale del Cinema, la serata d’apertura di Seeyousound IV si accompagna all’inaugurazione di #SoundFrames, la mostra dedicata proprio a cinema e musica che fino al 7 gennaio 2019 sarà ospitata dal Museo Nazionale del Cinema.

 

 

. SEZIONI COMPETITIVE

Il Concorso Internazionale Long Play, dedicato ai lungometraggi, si sdoppia dando voce a una duplice anima con i contest DOC e FEATURE.

 

LONG PLAY FEATURE presenta in competizione 6 lunghi di finzione, selezionati dal curatore Fabrizio Dividiprovenienti da tutto il mondo: The Song of Scorpions, storia d’amore complessa in cui spicca il potere redentore del canto, diretta da Anup Singh che sarà ospite di SYS; la commedia indie Band Aid di Zoe Lister-Jones, presentata allo scorso Sundance; il candidato irlandese per la corsa agli Oscar 2018 Song of Granite di Pat Collins, sulla vita turbolenta del cantante folk Joe Heaney; Love Records, sull’omonima etichetta discografica finlandese che ha abbracciato la cultura giovanile degli anni ’60; l’argentino Musica para casarse di José Militano, in cui la musica è la chiave del superamento dell’adolescenza; e il primo musical della storia del festival, Stuckdi Michael Berry, con protagonista un incredibile Giancarlo Esposito, noto per il ruolo di Gustavo Fring in Breaking Bad.

 

I 6 documentari della sezione LONG PLAY DOC – curata da Paolo Campana – ritrovano il potere rivoluzionario della musica: dal cantante iraniano che ‘rappa’ contro la dittatura inWhen God Sleeps, del regista Till Schauber, ospite di SYS, direttamente dal Tribeca Film Festival 2017; alla rapper che ha conquistato la Scandinavia con i suoi testi contro ogni oppressione che dà il nome al film Silvana, di Mika Gustafson, Olivia Kastebring e Christina Tsiobanelis; The Public Image Is Rotten di Tabbert Fiiller racconta l’innata trasgressività di Johnny Rotten, che all’apice della fama come “Re del punk” abbandona i Sex Pistols; You Are Teddybears, di John Boisen e Björn Fävremark, ripercorre la carriera della band svedese che dietro le maschere da orso spazia tra synth-rock, punk, reggae e jazz; Conny Plank – The Potential of Noise è un originale viaggio – ad opera del figlio Stephen Plank – nella vita di uno fra i più innovativi sound designer e producer che ha collaborato con Kraftwerk, David Bowie, Brian Eno, Eurythmics e molti altri; e per tornare alla ritualità della musica, Híbridos, The Spirits of Brazil di Vincent Moon e Priscilla Telmon, due tra i documentaristi viventi più sperimentali e riconosciuti.

 

Le opere si aggiudicheranno i premi come Miglior Film di Fiction, intitolato alla memoria di Francesca Evangelisti, e Miglior Documentario, ognuno di 1.000 €. Saranno Kerem AyanPivio e Donata Pesenti Campagnoni a scegliere la migliore opera di finzione, mentre la giuria del concorso documentari sarà composta da Tony PalmerIrene Dionisio e Chiara Eleonora Coppola.

 

12 cortometraggi internazionali, selezionati da Francesco Giugiaro per il concorso7INCH, punteggeranno il programma di questa IV edizione portando il pubblico in un viaggio tra generi e tematiche, in cui la musica sarà protagonista, musa ispiratrice o discreta compagna. Tra i film in competizione spiccano lo svedese The Burden di Niki Lindroth von Bahr, premiato come Miglior cortometraggio di animazione agli European Animation Awards 2017; e Raised by Krump del promettente giovane regista Maceo Frost, sul Krump, forma di ballo esploso di recente nelle zone più malfamate di South Compton/Los Angeles come via di fuga dalle situazioni sociali complicate.

A giudicare i 12 shorts 7INCH e assegnare il premio Miglior Cortometraggio (500 €) saranno Davide FerrarioManuela Rima e Vittorio Sclaverani.

 

SOUNDIES, immancabile concorso per il formato ‘musicale’ per eccellenza, proporrà 20 videoclip selezionati tra la migliore produzione del 2017, fra i 350 video ricevuti e ricercati dalla curatrice Federica Ceppa. Videoclip di cantanti come Beck o John Legend, ma anche i Bonobo e Wyclef Jean, firmati da registi quotati come Loïc Andrieu, Joseph Kahn e Ilya Naishuller, che sanno esprimere l’immediatezza e la contagiosità della musica, portata all’ennesima potenza da un impatto visivo sinergetico.

A scegliere il Miglior Videoclip “Nicola Rondolino”, che si aggiudicherà 500€, sarannoJan CholoniewskiSimone Arcagni e Andrea Laszlo De Simone.

 

Il festival assegnerà inoltre altri quattro riconoscimenti: il premio per la Miglior Colonna Sonora Originale, con Giorgio Li CalziStefano Caprioli e Riccardo Mazza in giuria; ilPremio Torinosette per il Miglior Film; il Premio “Direct A Music Short (D.A.M.S.)” e ilPremio Distribuzione Lab80. Quest’ultimo, costituito nel 2017, porta già risultati con la distribuzione del vincitore della scorsa edizione, Oleg y las raras artes di Andrés Duque: nelle sale italiane con il nome Oleg e le arti strane, distribuito da Lab80 eSEEYOUSOUND.

 

 

. FUORI CONCORSO

Il programma include le rassegne Rising Sound Into the Groove, che attraverso percorsi paralleli e complementari offrono un’immagine a tuttotondo delle potenzialità che solo la musica sa sprigionare.

 

RISING SOUND – curata da Juanita Apraez Murillo – prosegue la propria ricerca nel cinema musicale e quest’anno propone un focus sul macro-universo della Radio dal titoloRadioactivity. 5 film per portare il pubblico in un immaginario backstage dove si muovono coloro che ogni giorno scoprono talenti emergenti e dettano le regole dei gusti musicali, accompagnano la vita degli ascoltatori e fanno circolare pensieri: il Miglior Documentario Olandese all’IDFA 2016, Radio Kobanî di Reber Dosky, racconta come la radio possa essere un potente mezzo di aggregazione per una comunità, in un momento tragico come la guerra; Sex and Broadcasting di Tim K. Smith, presentato all’International Film Festival Rotterdam, segue la spassosa programmazione di una delle più eccentriche radio americane; Dare to Be Different di Ellen Goldfarb sull’emittente di Long Island WLIR 92.7, che nel 1982 lanciò gruppi come The Ramones, Depeche Mode, The Cure e The Clash; The Inertia Variations di Johanna St Michaels, su Radio Cineola, web radio fondata da Matt Johnson, ex cantante del gruppo punk inglese The The; Talk to Me di Kasi Lemmons racconta la storia di un ex carcerato di colore interpretato da Don Cheadle
 che, divenuto speaker a Washington in pieno conflitto razziale, dà voce agli afroamericani.

 

INTO THE GROOVE conferma la propria vena mainstream spaziando dalle nuove tendenze musicali ai cult. In tutto 7 film e un omaggio – curati da Carlo Griseri – che daranno vita, suono e immagini a Isabelle Huppert, che in Souvenir di Bavo Defurne interpreta Liliane, una vita monotona spesa fra divano e lavoro, che negli anni ’70, all’Eurovision Song Contest arrivò seconda dietro agli ABBA; al dj e regista Don Letts che sarà ospite di SYS con il suo Two Sevens Clash, doc sull’influenza reciproca tra reggae e punk nella Londra anni ’70 e con un dj set indimenticabile al Magazzino sul Po; a Morrissey nel biopic England is Mine di Mark Gill; a Betty Davis nel documentario Bettydi Phil Cox, dedicato a questa autentica icona musicale, stilistica e femminile degli anni ’70. C’è poi Iggy Pop, con la storia del suo diciassettesimo album, realizzato insieme a una band d’eccezione con Josh Homme dei Queens of the Stone Age, una storia raccontata da American Valhalla di Andreas Neumann e dello stesso Josh Homme; si prosegue con un doveroso omaggio a Ryuichi Sakamoto, seguito per cinque anni dalla telecamera di Stephen Schible, che porta sul grande schermo le sue reazioni dopo il disastro nucleare di Fukushima in Ryuichi Sakamoto: Coda; si chiude con Barbara, diretto e interpretato da Mathieu Amalric nel ruolo metacinematografico di un regista che, lavorando al biopic su Barbara, finisce per fondere finzione e realtà; premiato al Festival di Cannes 2017, a 20 anni dalla scomparsa della “dame brune” della canzone francese.

 

In questa IV edizione, Seeyousound dedica per la prima volta un omaggio a un personaggio simbolo, TONY PALMER, uno dei più grandi registi al mondo di film riguardanti la musica.

Il regista inglese sarà ospite di una retrospettiva con 3 film della sua sconfinata produzioneTestimony, lungo con Ben Kingsley nei panni di Dmitri Shostakovich, il più noto e perseguitato compositore dell’epoca di Stalin; All My Loving, fotografia della scena rock‘n’roll e della politica dei tardi anni ‘60, frutto di una collaborazione con John Lennon; e il rockumentary Bird On A Wire, sul tour di Leonard Cohen del 1972, perduto per quasi 40 anni e finalmente in sala nel 2017.

 

 

. UNA CASA PER IL FESTIVAL

Da quest’anno, SEEYOUSOUND avrà una casa prestigiosa e accogliente, che ospiterà diversi appuntamenti del programma OFF: il Circolo dei Lettori. Qui, dove saranno accolti gli ospiti del festival, si terranno incontri con autori e aperitivi musicali.

Ci sarà un panel sulla radio, SETTE TESI SULLA MAGIA DELLA RADIO, durante il quale Massimo Cirri, storica voce di Caterpillar, presenterà il suo libro con l’autore radioTiziano Bonini. Saranno ospiti anche i registi Phil Cox, che ha diretto Betty – They Say I’m different, su Betty Davis, e Christina Tsiobanelis, che ha co-diretto Silvana, sulla rapper svedese Silvana Imam. Entrambi dialogheranno con Irene Dionisio per GRRRL POWER NELLA MUSICA E NEL CINEMA.

In programma poi AFTERMOVIE, IL RACCONTO DI UN FESTIVAL E DEL SUO PUBBLICO, dall’esperienza di successo di GruVillage, e un incontro speciale al Blah Blah con Stephan Plank, regista del doc in concorso The Potential of Noise, dedicato al padre Conny.

 

 

 

. MUSICA FUORI DAL CINEMA

Quest’anno SEEYOUSOUND celebra i 40 anni di The Man-Machine, settimo album dei Kraftwerk. L’omaggio, curato da Gabriele Diverio: si aprirà il 25 gennaio al Circolo Amantes con la mostra KRAFTWERK – THE MAN MACHINE EXPERIENCE, curata da Paolo Campana e Gianluca Pandullo, poi il 3 febbraio si terrà il Kraftwerk Day al Circolo dei Lettori; durante il festival, infine, saranno distribuiti al pubblico foto e memorabilia della band tedesca.

Sempre sabato 3, dalle 23.30, il regista e dj Don Letts sarà di nuovo protagonista, questa volta dietro la consolle del Magazzino sul Po, per dar vita al PARTY SYS IV.

Ogni sera dalle 23.30 in poi è AFTER FESTIVAL al Circolo Amantes con aperitivi e dj set, tra cui imperdibile quello di venerdì 2 febbraio, che vedrà ai piatti il regista Stephan Plank. L’Amantes ospiterà anche due mostre: oltre a quella dedicata ai Kraftwerk, ci saràHIP HOP KEMP FESTIVAL, a cura di Gaetano Massa, che sarà inaugurata il 28 gennaio alle 19.00.

Il 4 febbraio alle 18.00 alla Mole Antonelliana, il critico musicale Alberto Campo, nell’inedita veste di MJ (Movie-Jockey), proporrà un collage di spezzoni di film animati da canzoni famose e non, uniti per dare forma a una trama inedita per il progettoTRANSMISSION, curato da Aiace Torino.

 

. IL FESTIVAL CONTINUA…

Il 3 marzo al Museo Nazionale del Cinema la performance crossmediale CLUB 27 ON THE TRACKS OF 7 STARS, prodotta per SYS da un collettivo composto da Matteo Regattin (illustrazioni), Cristina Iurissevich (video narrativi), Riccardo Mazza (musica elettronica) e Laura Pol (video immersivi), con testi da Rock ‘n Roll Noir. I misteri, le relazioni e gli amori del Club 27 di Elisa Gobbi (Arcana Edizioni).

Proseguirà inoltre la collaborazione con Lovers Film Festival. «Quest’anno – spiega la direttrice, Irene Dionisio – sarà nuovamente all’insegna della collaborazione tra Seeyousound e Lovers Film Festival – Torino LGBTQI Visions. Per uno degli eventi speciali previsti durante la 33a edizione (20-24 aprile 2018) inaugureremo un nuovo format dal nome “Music Riot”, un contest interdisciplinare tra cinema e musica di cui scoprirete a brevissimo tutti i dettagli».

Ma c’è molto altro in vista per SEEYOUSOUND, che non si ferma e nei prossimi mesi andrà “in tour”, con un progetto che lo porterà in altri luoghi, tra un’edizione e l’altra, affinché il festival possa raggiungere nuovi pubblici e confrontarsi con nuove realtà.

 

 

Seeyousound è organizzato dall’Associazione Choobamba in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, con il patrocinio di Regione Piemonte e il contributo di Fondazione CRT e Città di Torino.

 

INFO: www.seeyousound.org | info@seeyousound.org

MIRAFIORI BIKE TOUR: COME NARRARE LA CITTA’ E IL TERRITORIO

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All’interno dei progetti Mira Up e Mirafiori On Air promossi dalla fondazione di Comunità di Mirafiori, le associazioni Kallipolis ed ECOntACT hanno condotto un percorso volto a formare nuovi “narratori del territorio”. In continuità con le balade (passeggiate urbane) condotte da Kallipolis gli scorsi anni all’interno del progetto Mirafiori Social Green che hanno riscosso un elevato interesse e partecipazione di pubblico, sono stati proposti sei workshop gratuiti da settembre a dicembre 2017 condotti da esperti nell’ambito dell’architettura, analisi urbana, promozione turistica e mobilità sostenibile, con la partecipazione di Engim, Bici-T e Comitato di Borgata Mirafiori. Gli incontri hanno portato i partecipanti all’ideazione di un percorso turistico ciclabile che avrà luogo il giorno domenica 28 gennaio dalle ore 10 alle ore 12.30 aperto a tutti con aperitivo finale presso la Locanda nel Parco di via Panetti 1. Mauro, Marcella, Arianna, Tommaso, Sara, Tommaso e Marina, i partecipanti dei workshop, daranno voce una visione rinnovata del quartiere Mirafiori per conoscere, scoprire, o riscoprire questo territorio attraverso le tracce di un passato prima agricolo e poi industriale, di trasformazioni architettoniche, urbane e sociali guardando il quartiere come una grande fabbrica non solo di storia, ma anche di storie. L’appuntamento è in corso Giovanni Agnelli 200 davanti alla Palazzina FIAT. La partecipazione al tour è gratuita. Per l’aperitivo presso la Locanda nel Parco è richiesto un contributo di 5 euro. La prenotazione è obbligatoria all’indirizzo e-mail: mirafioricconto@gmail.com

Da non credere: dopo decenni si pulisce il parco Michelotti

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STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Ieri non credevo a ciò che vedevo. Ero titubante, invece oggi sono convinto di ciò che è accaduto. Stanno pulendo dopo decenni il Parco Michelotti, uno degli angoli più incantevoli di Torino viene restituito alla città. Meta di giovani che passeggiando e  dimostrano il loro amore, padroni di cani amorevolmente accuditi. Sportivi e crocchi di vocianti pensionati che parlano ad alta voce. Come di genitori inteneriti dai giochi dei figli.  Ma anche – se non soprattutto – di concerti abusivi dove probabilmente scorrono fiumi di droga. Rifugio di senza tetto, luogo dove convivevano bene e male. Ma, si sa,  che se non si interviene in tempo il male ha sempre ragione. Ed il degrado si combatte, almeno in questo caso, con la pulizia.  E la pulizia è cominciata. Sono passati tre giorni e inizia a prendere corpo una nuova realtà. Si rivedono i giochi ed il Parco ricomincia a rivivere. Ora speriamo che la pulizia sia la premessa per la gestione degli spazi pubblici. Nn siamo incontentabili, ma realisti e contenti.  Contenti perché FINALMENTE si è cominciato.

Avviso di garanzia al portavoce della sindaca

A Luca Pasquaretta, portavoce della sindaca Chiara Appendino, sarebbe stato notificato oggi un avviso di garanzia nell’ambito di un’inchiesta legata alla serata di piazza San Carlo, in merito all’organizzazione di una proiezione su maxi schermo della finalissima di Champions League, la stessa sera del 3 giugno al Parco Dora. Le ipotesi di reato sarebbero – scrive l’Ansa – l’ “invasione di terreni o edifici” e il “deturpamento di cose altrui”. Si tratta di una costola della maxi-inchiesta sui fatti della serata di Champions che vede  indagate ventuno persone tra cui la sindaca, l’ex questore  Sanna e il prefetto Saccone per disastro, lesioni e omicidio colposo. A Parco Dora non si verificarono incidenti  furono incidenti, ma la procura si è interessata alle modalità con cui è stato organizzato l’evento: pare non fosse stata predisposta alcuna delibera autorizzativa.

(foto: il Torinese)