Truffe agli anziani, la migliore arma è la prevenzione: mai aprire agli sconosciuti

La morte di Giacomo Lazzarotto, di  81 anni, l’anziano di Chieri che ha cercato di inseguire il truffatore entrato nella sua casa spacciandosi per tecnico dell’acquedotto, sottolinea drammaticamente la piaga delle truffe agli anziani. L’81enne, accortosi che il ladro gli aveva rubato soldi e oggetti preziosi è uscito di corsa sul pianerottolo della villetta ed è riuscito ad afferrare  il sacchetto con il maltolto. Ha però perso l’equilibrio ed è caduto per tutte le scale schiantandosi nell’atrio e morendo sul colpo. Il ladro è fuggito con un complice. Anche a Torino e in Piemonte il fenomeno dei truffatori che entrano con i più diversi pretesti nelle case degli anziani è molto diffuso. Il tema è “L’abuso della fiducia”. le forze dell’ordine sono impegnate costantemente ma anche in questo caso la prevenzione è la miglior difesa. E la prima prevenzione, purtroppo spesso non presa, è non aprire agli sconosciuti o mettere la catenella. I carabinieri ricordano che nessun ente o bancacarabinieri autorizza visite a domicilio: bisogna verificare con una telefonata se il tecnico che suona al campanello è stato inviato dall’azienda cui dice di appartenere; non bisogna lasciarsi tentare da acquisti troppo convenienti; dopo il prelievo della pensione non ci si deve fermare per strada per ascoltare le richieste di uno sconosciuto; sarebbe bene farsi accompagnare in banca o alla posta quando si ritira denaro; i truffatori assumono sempre nuove sembianze (avvocati, carabinieri, vigili urbani, ecc.) e nel dubbio è bene subito chiamare un numero di emergenza (il 112 nel caso dei carabinieri).

(foto: il Torinese)

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