redazione il torinese

Lo Spazzapan di Barriera ci riconduce a Sottsass

di Enzo Biffi Gentili

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A Torino, in Barriera di Milano, in via Tollegno 52, presso la sede della Fondazione Giorgio Amendola e dell’Associazione lucana Carlo Levi, sita al piano terra di un edificio di edilizia convenzionata progettato da Loris Dadam, ieri venerdì 2 febbraio si è presentato il catalogo della mostra Luigi Spazzapan. Ritorno a Torino, un’antologica aperta dal 10 novembre 2017, e ora prorogata sino al 20 febbraio 2018, che raccoglie ben 106 opere di un eccentrico protagonista dell’arte subalpina, ed esponente di un “pensiero visivo laterale” rispetto al “sistema culturale”, di ieri e di oggi. A Milano, al Parco Sempione, nel Palazzo dell’Arte progettato da Giovanni Muzio, sede della Triennale, sabato 3 febbraio è programmata una visita guidata all’esposizione Ettore Sottsass. THERE IS A PLANET, un’antologica fondamentale programmata dal 15 settembre 2017 all’ 11 marzo 2018 per celebrare il centenario della nascita del celeberrimo, a livello internazionale, designer, architetto e artista. “E che ci azzecca?” qualcuno potrebbe commentare, adottando la volgare locuzione diffusa da un ex magistrato molisano recentemente escluso -senza destar troppo rammarico- dalle liste del PD. Ci azzecca molto. Perché Spazzapan, anche se il fatto non è ancora sufficientemente noto, fu centrale nella formazione e nell’opera successiva di Sottsass, che sino al 1947 era residente e creativamente attivo a proprio a Torino. È stato infatti rilevato, anche da chi scrive oltre vent’anni fa, che i modi “estetico-calligrafici” rapidissimi di Spazzapan sono stati fonti per i quadri del Sottsass pittore almeno nel periodo tra la fine degli anni 40 e la metà degli anni 50, ben più di influenze e riprese di prove dell’espressionismo astratto americano trionfante. Ma anche le primissime rappresentazioni architettoniche di Sottsass, i suoi schizzi di progetti per ville e villini sono “rialzati” ed evidenziati da veloci tratti e segni a mano libera assimilabili a quelli degli eleganti corsivi, della pittura “gestuale” insomma di Spazzapan. Ancora, i due sono accomunati da una costellazione di referenze mitteleuropee e viennesi, che riguardano sia l’architettura, con l’elezione a numi tutelari di Otto Wagner, Josef Hoffmann, Richard Neutra; sia la pittura, con la devozione per Kandinskij e Klee; sia le arti applicate, con l’esaltazione delle Wiener Werkstätte. Non si tratta solo di teorie, ma di pratiche: come artisti applicati collaboreranno infatti disegnando tessuti per la torinese manifattura Redan; come operatori culturali nell’organizzazione del Premio Torino del 1947 che cercò di imporre la pittura astratta. Infine Sottsass dichiarò sempre, in modo ricorrente, di aver molto imparato dal pittore torinese, con manifesta riconoscenza (del resto, a ulteriore prova documentale, basterebbe vedere nella mostra milanese alcuni piatti decorati con stilemi alla Spazzapan, con tutta evidenza). Anche per tutto ciò, ricordato in catalogo, è molto importante la “periferica” esposizione torinese, che guarda caso non è stata organizzata da una pubblica istituzione ufficiale, ma da una privata e benemerita fondazione diretta da un “meridionale”, Prospero Cerabona.

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L’immagine grande è tratta dal libro di  Enzo Biffi Gentili, “El Sindrome de Leonardo. Artedesign en Italia 1940/1975”, Allemandi, Torino-Barcellona 1995.

La Regione punta sul turismo con una pioggia di milioni. Al via gli Stati Generali

Dal  2016 ad oggi la Regione Piemonte ha investito oltre 130 milioni di euro  per il settore turistico e culturale, tra fondi regionali, statali ed europei. L’annuncio è dell’assessore regionale Antonella Parigi che,  entro il 2018 vuole arrivare a 145 milioni. Sono in fase di organizzazione  gli Stati Generali del turismo che prevedono un calendario di incontri sul territorio che renderanno protagonisti   gli operatori del settore, dice l’assessore ” per tracciare  un quadro chiaro di cosa abbiamo fatto e degli investimenti di cui la nostra  regione ha bisogno”. Gli investimenti del 2018 comprendono ad esempio quelli per Caselle di 4-5 milioni di cui 2 della Regione finalizzati ad  aumentare i flussi turistici e non per attrarre compagnie”. Sono stati effettuati interventi per le piste ciclabili, nel comparto enogastronomico, per i beni culturali e architettonici  (21 milioni), per il sistema sci e neve (25 milioni), per il museo di Scienze naturali (4 milioni), per i territori patrimonio Unesco.

Il trucco c’è e si vede

Sono infinite le promesse miracolose che ci confondono quando dobbiamo comprare uno shampoo, una crema antirughe o una anticellulite. Pubblicità e strategie di marketing ci promettono meraviglie e finiamo per smarrirci tra dubbi e aspettative esagerate.

Ora possiamo orientarci meglio perché abbiamo una bussola in più: il libro ″Il trucco c’è e si vede″ (Chiarelettere) della biotecnologa e divulgatrice scientifica Beatrice Mautino che lo presenta al Circolo dei lettori di Torino (Via Bogino 9) lunedì 5 febbraio alle ore 18. L’autrice è un’autentica esperta: biotecnologa, giornalista e divulgatrice scientifica, cura anche la rubrica di successo“La ceretta di Occam” su “Le Scienze” dove…curiosità, le scrivono anche tantissimi uomini per chiedere consigli. Ci siamo fatte aiutare da lei per sfatare alcuni inganni, a partire dai falsi allarmi sui Parabeni: «Sono dei conservanti che impediscono ai cosmetici di essere invasi da batteri e muffe. Sono stati scoperti negli anni 20 e da allora li abbiamo usati senza problemi. E’ nel 2004 che un pool di scienziati inglesi ha lanciato l’allarme sostenendo che sarebbero cancerogeni perché rilevati nelle cellule tumorali di donne con cancro al seno. Negli anni sono stati fatti altri studi, quei dati sono stati messi alla prova e smentiti, i parabeni sono stati riabilitati, ma ormai il danno era fatto.

Oggi, anche se gli organismi regolatori europei e americani stabiliscono che sono sicuri, la diffidenza è rimasta e siamo circondati da prodotti “senza parabeni”, complice anche il marketing. Ma allora i prodotti paraben free deperiscono prima?

No perché non è possibile fare prodotti senza conservanti (con l’eccezione di prodotti particolarissimi, per esempio alcuni shampoo senza acqua); semplicemente si chiamano in un altro modo …

Come possiamo   difenderci dai falsi allarmismi?

Statisticamente la maggior parte sono infondati. Poi non siamo sole di fronte a cose che non possiamo controllare: c’è chi vigila ed è molto intransigente. Il sistema di sicurezza europeo che monitorizza i nostri cosmetici è il più severo al mondo ed ha una legislazione molto più rigida di quella americana. Enti e consigli scientifici rivedono periodicamente tutti gli studi e la letteratura scientifica, valutano regolarmente di volta in volta se ritirare prodotti dal mercato o autorizzarne di nuovi. Più che cercare in rete possiamo imparare a individuare una fonte attendibile, come un’associazione di consumatori, e la stessa Unione Europea fa circolare fogli informativi scritti in modo che tutti possano capire.

Cosa dobbiamo sapere invece dei prodotti cruelty free?

«Dal 2009 in Europa è severamente vietato fare esperimenti sugli animali per i cosmetici finiti e i loro ingredienti ed è anche vietato importare dall’estero prodotti testati su di loro. Quindi oggi tutti i prodotti cosmetici su suolo europeo sono rigorosamente cruelty free. Esistono ancora i bollini con i famosi coniglietti e non si capisce bene perché»

Dove finisce la cosmesi e inizia la farmaceutica?

«Sono due mondi separati con regolamentazioni completamente diverse. Per definizione legale un cosmetico non può essere curativo di malattie, ma non può nemmeno risolvere definitivamente problemi di rughe o cellulite. Mettiamoci l’animo in pace perché tutt’al più è un prodotto che migliora l’aspetto e serve a prendersi cura del proprio corpo. La sicurezza stabilita dagli organi di controllo è garantita e vale per tutti, che si compri al discount o in profumeria. Le creme vendute dal farmacista rispondono semplicemente a una scelta di posizionamento e di tipo commerciale diversa: sono rivolte al target specifico di chi preferisce acquistare lì i suoi prodotti. C’è poi la Cosmoceutica, ancora poco definita e fatta di prodotti cosmetici, inclusi principi attivi che viaggiano al confine tra i due mondi».

Il prezzo di un prodotto ne garantisce l’efficacia?

«Una crema da 10 euro non equivale a una da 200, ma il prezzo incide sul nostro cervello. Lo dimostra un esperimento fatto sulla percezione dei consumatori e che in medicina si chiama effetto placebo. A un gruppo di donne è stata fatta provare una crema del supermercato ma spacciata come costosissima e famosa…risultato? Hanno detto di aver ottenuto risultati superiori rispetto a quelli di creme più economiche. Insomma: se un prodotto costa molto, siamo portati ad attribuirgli caratteristiche migliori rispetto a uno di basso costo. Non tutti i prodotti sono uguali, ci sono quelli fatti bene e quelli fatti male e il punto è che il prezzo non è un indicatore della qualità. Piuttosto è definito da fattori come investimento, pubblicità, testimonial e packaging. Il consiglio è fate delle prove e poi acquistate il prodotto con cui vi siete trovate meglio».

Cosa è efficace contro la cellulite?

«Cominciamo col dire che non è una malattia come vogliono farci credere, ma una condizione fisiologica che assilla 9 donne su 10, spiacevole ma normale. Lo afferma uno studio scientifico uscito 40 anni fa che ha messo un punto fermo. Non essendo una patologia   non può essere curata e i prodotti anticellulite sono cosmetici e non farmaci (poi ci sono anche quelli ma è un’ altra storia). In realtà le creme funzionano indipendentemente da quello che contengono (caffeina o altro); determinante è massaggiarle bene per creare un po’ di ricircolo, ma è sempre e solo un miglioramento apparente e temporaneo. Le tecniche proposte dagli studi medici ed estetici fanno qualcosa in più, ma non è definitivo».

L’acqua micellare che va tanto di moda, fa meraviglie?

«Fa quello che promette: strucca, leva residui di grasso e sporco dalla pelle e ha un nome che richiama il mondo scientifico. Ma dal punto di vista chimico altro non è che acqua e sapone un po’ diluito; solo che detto così non affascina e venderebbe di meno. Il nome è una scelta di marketing vincente perché oggi tutti la vogliono: fa il suo dovere ed è onesta, non certo miracolosa».

Come orientarci nella scelta dello shampoo visto che in commercio ce n’è di tutti i tipi?

«La parola d’ordine è proteggere i capelli. In realtà molte diciture delle confezioni di shampoo (germe di grano, olio eccezionale direttamente dai paesi più esotici,ecc.) non ci dicono nulla di utile e quegli ingredienti finiscono nello scarico della doccia. Dobbiamo capire che tipo di capello abbiamo e sapere che è fondamentale usare uno shampoo che lavi bene con tensioattivi che eliminino lo sporco ma non aggressivi, se sono sottili magari ricorrere a un balsamo volumizzante. E via così».

Per difenderci dal sole quali Filtri solari dobbiamo scegliere?

«L’ideale sarebbe stare al sole meno possibile, fa male non solo a chi ha la carnagione chiara e può causare tumori. Ma, senza arrivare a tanto, ci basti ricordare che favorisce la comparsa delle rughe perché danneggia l’impalcatura dell’epidermide. Dato che evitarlo del tutto non è proprio possibile e neanche lo vorremmo, allora armiamoci di una protezione solare adatta al nostro fototipo: pelle diafana 50, olivastra 30. Al di sotto è comunque sconsigliato andare perché le protezioni solari filtrano solo una parte dei raggi nemici: e non è che la 30 valga quasi metà della 50, bensì molto meno. Poi una cosa che non facciamo mai è metterla in proporzione adeguata: una persona alta tra 1 metro e 60, 1,70, dovrebbe spalmarne 30 grammi su tutto il corpo: equivalgono a circa un sesto del flacone che è tantissimo».

La battaglia contro i peli?

«La depilazione che si fa con il rasoio o la crema depilatoria toglie solo la parte esterna e non intacca il bulbo; invece l’epilazione con la ceretta toglie anche quello. Quindi, ceretta vince su rasoio, dura di più e agisce maggiormente in profondità. L’evoluzione di queste tecniche sono la depilazione laser e la luce pulsata, che funzionano anche bene e permettono l’eliminazione del nemico per tempi più lunghi, addirittura anni… ma non li debellano in modo definitivo».

 

Laura Goria

 

 

TEDx, 13 ospiti a Torino

4 FEBBRAIO 2018. HUMANS IN CO – Evolve your idea of cooperation

Dalle ore 14 – Teatro Valdocco via Sassari 28/D

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E’ il primo TEDx italiano del 2018, il più grande ed atteso del nostro paese, quello che può contare sul maggior numero di volontari attivi tutto l’anno e che promette di essere imperdibile. L’appuntamento è a Torino questa domenica, il 4 Febbraio per ascoltare gli interventi di 13 ospiti internazionali che con le loro idee stanno davvero cambiando il mondo. E potrebbero aiutarci a fare la nostra parte. Il modello, ormai diffuso, è quello di TED, l’organizzazione no profit americana nata nella Silicon Valley per andare alla “ricerca di idee che meritano di essere diffuse” e condividerle.

Le parole chiave per riassumere il prossimo TEDxTorino sono:

·         COOPERAZIONE – LAVORARE INSIEME – il tema della giornata, un fil rouge che attraversa tutti e 13 gli interventi

·         DONNE – ben 9 speaker su 13 sono donne, tutte di altissimo calibro

·         GIOVANI  – 6 speakers su 13 hanno meno di 40 anni

HUMANS IN CO – Evolve your idea of cooperation. Mai come ora nella storia dell’umanità la società ha avuto bisogno di cooperare, di fare della collaborazione la chiave di volta della lotta alla povertà, della promozione della pace, della difesa dei diritti e della costruzione dello sviluppo sostenibile. CO- working, CO-sharing, CO-city, ma anche COOPERAZIONE sociale…CO- è il prefisso del 2018 ed è il tema del prossimo TEDxTorino!

 

Come sarà il mondo fra 10 anni? C’è chi ha un’idea ben precisa…

I 13 protagonisti che saliranno su palco sono nomi noti, artisti e atleti di fama internazionale, ma anche comuni cittadini che hanno qualcosa di unico da raccontare, a tutti.

Qualche esempio?

SURYA BONALY, la pattinatrice franco-americana passata alla storia per aver osato sfidare le leggi olimpiche con il suo spettacolare salto mortale all’indietro;

BALI LAWAL, la ex top model nigeriana che, dopo aver sfilato per dopo aver sfilato per i più grandi, da Armani a Bulgari, da Calvin Klein a Versace, ci racconta la sua idea di cooperazione nella moda;

LIRI LONGO, la direttrice della cooperativa che a Venezia lavora insieme ai detenuti del carcere maschile per produrre le borse Malefatte;  

XAVIER SIMONIN, artista francese ideatore del Festival de Shael Ouvert per sostenere gli artisti africani nella loro terra d’origine.

 

Ma a TEDxTorino si parlerà anche di economia, diritto, teatro di strada, danza, finanza, università, tecnologia

 

TEDxTorino è realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo. TEDxTorino rappresenta un esempio concreto di come la Compagnia di San Paolo sia al fianco della città nel percorso di valorizzazione territoriale, sociale e imprenditoriale: un impegno costante per costruire la Torino di oggi e immaginare la Torino di domani.

 

TUTTI GLI OSPITI

Surya Bonaly, Bali Lawal, Liri Longo, Xavier Simonin, Catterina Seia, Vincenza Pellegrino, Francesca Rosso, Pasquale Longo, Martina Soragna, Michele Marmo, Giulietta Alfieri, Francesco Candelari, Alessandra Quarta

 

 

www.tedxtorino.com

 

Trovato il camionista che potrebbe avere investito e ucciso la donna alla Gran Madre

AGGIORNAMENTO “Non mi sono accorto di nulla, non è possibile, non sono stato io” , ha detto il camionista che ha viaggiato per 900 chilometri, da Torino alla Campania e che potrebbe avere ucciso, investendola e trascinandola per 300 metri, la donna di Torino. Ha dichiarato di essere arrivato a casa stanco e la mattina dopo al lavoro ha trovato i carabinieri.

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E’ probabilmente il mezzo che ha investito e ucciso Giuliana Minuto in corso Moncalieri a Torino, il camion rintracciato in provincia di Salerno. Il veicolo è stato individuato grazie alla visione di alcuni filmati  nell’area dell’incidente, nei pressi della Gran Madre,  elaborati con tecnologie digitali che hanno permesso di “leggere” immagini e scritte sulla fiancata e ad  ispezioni nei  cantieri dove il veicolo ha effettuato servizio. Si tratterebbe di  un autoarticolato Iveco Stralis con rimorchio. Il Comando Provinciale dei Carabinieri ha posto l’autoarticolato  sotto sequestro per l’effettuazione dei rilievi scientifici e la ricerca di tracce di dna.

“Turismo in calo a Torino nell’ultimo trimestre 2017 e preoccupazione tra gli albergatori. Bisogna correre ai ripari”

“Nell’ultimo trimestre del 2017 – afferma Roberta Siciliano, coordinatrice provinciale Cicas Torino e provincia –  il turismo torinese ha registrato un calo di presenze, con un meno 3,2 % a ottobre, un meno 4,5% nel novembre scorso e un meno 6.2% a dicembre. Si tratta, secondo me, di una serie di dati piuttosto preoccupanti, nonostante la positività del dato annuale complessivo. Se confrontiamo questi dati con i corrispodenti dei mesi precedenti, agosto e settembre avevano fatto registrare un aumento del 2,7% e dell’ 8,4% rispetto agli stessi mesi del 2016. Torino paga una serie di eventi collaterali che sono venuti mancare, dalla mostra di Manet, trasmigrata a Milano, al mancato Capodanno in piazza, vietato dopo tragici fatti di giugno in piazza San Carlo. Vero è che nel 2016 Torino aveva, però, ospitato il Salone del Gusto che lo scorso anno mancava, ma purtroppo la nostra città non è ancora adeguatamente attrezzata a ospitare eventi business di dimensioni internazionali”. “Speriamo che l’anno in corso – aggiunge Roberta Siciliano – dedicato al cibo, che vede in programma il Bocuse d’oro, il Salone del Gusto e la Vendemmia a Torino, possa portare ad una accelerazione della richiesta turistica anche nei mesi a venire e a quelli immediatamente successivi all’estate. Per ottenere questo, ritengo necessario un impegno sinergico tra albergatori, esercizi commerciali e la giunta comunale, che dimostri di volersi impegnare con il suo Piano del Turismo”.

Cannabis, Grimaldi (SEL-SI): Le scorte sono finite, ma il diritto alla cura è inalienabile

“Si consenta ai privati di sperimentare la produzione”

 L’Assessore Saitta ha risposto in Consiglio regionale all’interrogazione urgente del Capogruppo di SEL Marco Grimaldi sulla produzione di cannabis terapeutica

Nelle scorse settimane diversi organi di informazione hanno riportato che le scorte di cannabis terapeutica per i pazienti italiani sarebbero finite. Sebbene non vi siano ancora dati precisi, negli ultimi tre anni l’aumento del fabbisogno nazionale sarebbe aumentato di circa 100 chili l’anno, con un consumo stimato di 350 chili per il 2017 e di ben 500 chili per il 2018. A fronte di ciò, la produzione di FM2 presso il Laboratorio Militare di Firenze è del tutto insufficiente per assicurare un’adeguata copertura per i pazienti. L’investimento da un milione e seicentomila euro destinato dal Governo al laboratorio, con l’obiettivo di aumentare la produzione, non è certo adeguato a risolvere il problema. Nel frattempo, nei giorni scorsi, il Ministero della Difesa ha pubblicato un bando per acquistare 100 kg di cannabis all’estero, per un importo di circa 600mila euro. La legge regionale del 2015 sull’uso terapeutico della cannabis autorizza la Giunta ad avviare azioni sperimentali e di ricerca per la produzione non solo con lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, ma anche con altri soggetti autorizzati, con gli atenei piemontesi, le associazioni di soggetti privati affetti da patologie e altri soggetti portatori di interesse o di specifiche competenze. L’interrogazione chiedeva innanzitutto all’Assessore di illustrare in aula lo stato delle sperimentazioni previste dalla legge, delle comunicazioni fornite ai medici di base, dei numeri relativi alle forniture e ai costi di sistema, nonché ai finanziamenti della ricerca in campo sanitario e universitario. A tal proposito Saitta ha riferito che i pazienti nel 2016 in Piemonte sono stati 239 per 483 prescrizioni, 187 effettuate da medici di medicina generale e 286 da medici specialisti. La spesa totale è stata di 93.249 euro. Inoltre ha informato che a giorni dovrebbero pervenire i dati relativi al 2017. Il Ministero ha domandato alle Regioni una stima del fabbisogno e il 25 gennaio il Laboratorio di Firenze ha chiesto di inviare gli ordini commerciali da parte delle ASL; la Regione Piemonte ha invitato le ASL a provvedere a entrambe le richieste.Infine, un futuro decreto del Governo dovrebbe indicare i criteri e le modalità per la produzione da parte dei privati, e a ciò seguirà un avviso pubblico per raccogliere tutte le proposte. “I dati ci dicono chiaramente che, a fronte di un aumento del fabbisogno, vi è l’incapacità di soddisfare la domanda. Per questo credo che sia giunto il momento di attuare pienamente la legge piemontese, che consente ad altri soggetti di partecipare alla produzione e alla ricerca” – dichiara il Segretario di Sinistra Italiana Grimaldi. – “È una delle leggi regionali più avanzate in Italia, ma naturalmente serve l’autorizzazione dei ministeri competenti ad avviare queste ricerche e sperimentazioni. Chiediamo al Governo di non attendere ancora nelle autorizzazioni, perché in tante e tanti attendono di vedere rispettato il proprio diritto alla cura”.

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COMUNICAZIONE AI LETTORI

In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblica gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati o esponenti politici di tutti i movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it

 

LOTTA ALLO SMOG: POLVERI SOTTILI, TORNA LO STOP ALLE AUTO DIESEL FINO A EURO 4 COMPRESO

A partire da sabato  3 febbraio, le autovetture private ad alimentazione diesel con classe emissiva inferiore e uguale ad euro4 non potranno circolare in città dalle ore 8 alle ore 19 tutti i giorni, festivi compresi. Anche per i mezzi commerciali ad alimentazione diesel il blocco è confermato fino alla classe euro4, ma con orario 8,30-14 e 16-19 dal lunedì al venerdì, 8.30-15 e 17-19 il sabato e nei giorni festivi. Il ritorno alla normalità sarà possibile soltanto con il rientro del valore delle micropolveri presenti nell’aria cittadina al di sotto della soglia di 50 microgrammi al metro cubo, tetto previsto dalle norme europee. Il provvedimento, informa il Comune,  si è reso necessario a causa del perdurare dell’elevata presenza di polveri sottili (oltre i quattro giorni consecutivi).  Esenzioni per particolari categorie di persone e di veicoli e territorio interessato sono indicate alla pagina http://www.comune.torino.it/ambiente/aria/limitazioni-del-traffico-a-torino.shtml. È prevista la possibilità di circolare per i mezzi che trasportano almeno tre persone (car pooling).

(mm) www.comune.torino.it

Cibo e champagne sparivano dal supermercato. Ma il ladro era il direttore

La merce veniva rubata, ma erano il responsabile del punto vendita e un commerciante suo complice a farla sparire dal supermercato. I carabinieri della compagnia di Venaria hanno così arrestato per furto, ricettazione, detenzione di droga e di armi due uomini, di 22 e 23 anni, che sono stati sorpresi  dopo l’orario di chiusura del negozio, mentre rubavano alimenti dal magazzino per un valore di circa 1600 euro. I carabinieri hanno anche trovato 14 artifici pirotecnici e una batteria di fuochi senza le autorizzazioni, 475 grammi di marijuana, hashish, due pistole semiautomatiche detenute illegalmente, due caricatori, un silenziatore, una cartuccia calibro 22 e 18.875 euro in contanti. Sequestrati generi alimentari del valore di circa mille euro e numerose bottiglie di champagne per  oltre cinquemila euro.

Sotto la Mole prezzi al consumo in lieve aumento: + 0,2 %

L’indice  dei prezzi al consumo nel mese di gennaio a Torino registra un +0,2% rispetto al mese precedente. Il dato giunge dalla rilevazione del Servizio Statistica del Comune. Il tasso tendenziale di crescita rispetto in un anno è stato pari allo 0,9%. A gennaio 2018 in aumento : prodotti alimentari, bevande analcoliche e alcoliche e tabacchi (+1,1%); abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+1,7%); servizi sanitari e spese per la salute (+0,5%); mobili e articoli e servizi per la casa (+0,1%); Comunicazioni (+0,2%); ricreazione, spettacoli e cultura (+0,3%); altri beni e servizi (+1,6%). Scendono invece i prezzi: dei trasporti (-1.4%); abbigliamento e calzature (-1,0%) e servizi ricettivi e di ristorazione (-0.8%). Stabili le spese per l’Istruzione (0,0%).

 

(foto: il Torinese)