redazione il torinese

ITALO TI PORTA A TEATRO

Italo  ha deciso di collaborare per tutto il 2018 con il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale. Grazie alla nuova partnership tutti i viaggiatori di Italo iscritti al programma Italo Più che si recheranno a Torino potranno usufruire di uno sconto sull’abbonamento a sette spettacoli a scelta sia per l’acquisto in biglietteria che per l’acquisto online.*

La nuova messa in scena del “Mistero Buffo” di Dario Fo diretto da Eugenio Allegri, “Re Lear” interpretato da Ennio Fantastichini, “Il senso della vita di Emma” di Fausto Paravidino, la saga familiare di “Lingua Madre Mameloschn” per la regia di Paola Rota, “Enrico IV” interpretato da Carlo Cecchi, “Wikipiera” l’intervista – spettacolo con Piera degli Esposti e Pino Strabioli e “Il Padre” di e con Gabriele Lavia sono solo alcuni dei grandi spettacoli che debutteranno sui palcoscenici torinesi. Ma le agevolazioni per i viaggiatori di Italo non finiscono qui: anche per tutti gli spettacoli di Torinodanza festival 2018 verrà infatti riservata una riduzione. Ottenerla è facilissimo: basterà esibire in Biglietteria del Teatro Stabile, o la sera stessa a teatro, la propria tessera Italo Più o email di iscrizione con relativo codice, insieme ad un biglietto con destinazione Torino e una data di viaggio antecedente al massimo 3 giorni lo spettacolo.

Per raggiungere il capoluogo piemontese Italo offre quotidianamente 18 servizi che collegano la città a Milano, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Salerno e a partire dal 1 maggio arriverà progressivamente a 26 servizi al giorno grazie alla trasversale Torino-Milano-Venezia, tra le numerose offerte imperdibile è quella del Carnet Special MI-TO, il carnet mensile per acquistare 20 viaggi, un’occasione unica per chi viaggia spesso tra le due città.

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*Modalità per l’acquisto. La Fondazione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale riconosce ai possessori della tessera Italo Più per la stagione teatrale 2017/2018 le seguenti riduzioni: in Biglietteria (via Rossini 8, Torino dal martedì al sabato, dalle 13.00 alle 19.00 – tel. 011 5169555 Numero Verde 800 235 333) Abbonamento – Sette spettacoli a scelta ridotto € 136,00 anziché € 154,00/Abbonamento Sette spettacoli a scelta giovani (nati dal 1992 in poi) € 102,00. Acquisto on-line (potrà essere richiesta la tessera Italo Più all’entrata in teatro) Abbonamento Sette spettacoli a scelta ridotto € 120,00*/ Abbonamento Sette spettacoli a scelta giovani (nati dal 1992 in poi) € 95,00*.

*escluse commissioni

Museo Egizio: + Europa con Emma Bonino: “Peggiore il silenzio di Forza Italia delle minacce di FdI”

 
Manifestazione a sostegno del direttore Greco

Il minacciato licenziamento da parte di Fratelli d’Italia del direttore del Museo Egizio Christian Greco è insieme una manifestazione di analfabetismo giuridico e di irresponsabilità politico-istituzionale. Come in teoria anche la Meloni dovrebbe sapere il direttore del Museo non è nominato dal Ministro della Cultura e non può essere da questi licenziato. E soprattutto il suo lavoro dovrebbe essere valutato in base al valore e al prestigio culturale e all’efficienza economica dell’istituzione, non in base a criteri “etnico-razziali”.

Lo dichiarano Carmelo Palma Igor Boni, candidati per la lista “+Europa con Emma Bonino” in Piemonte.

“Più della minaccia sgangherata del partito della Meloni, a fare impressione oggi è il silenzio tombale di Forza Italia e degli altri partiti del centro-destra, che a quanto pare ritengono anch’essi che un’istituzione culturale debba subordinare le promozioni commerciali a un criterio discriminatorio. Ovviamente – concludono Palma e Boni – a Christian Greco va il massimo della solidarietà di + Europa e ci auguriamo che entro pochi giorni si possa organizzare una manifestazione di sostegno al direttore del Museo Egizio, che ci impegniamo a promuovere con altri candidati e forze politiche della coalizione.”

Belotti, il Gallo rialza la cresta

I Granata di Mazzarri con la vittoria per 2-0 sull’Udinese marciano invitti per il piazzamento in Europa. A 36 punti, dopo la rete di Barak annullata agli avversari con il Var, hanno segnato  un gol per ciascun tempo  tempo. Prima  N’Koulou al 32′ su calcio d’angolo battuto da Iago Falque. Poi al  66′ è protagonista Belotti con la sua rete.  I Granata, che  erano sotto la regia di Nicolò  Frustalupi, essendo squalificato Mazzarri,  hanno dato il meglio a centrocampo.

APPELLO PER LA DIFESA DELL’IDENTITÀ LIBERALE

Oggi, 9 febbraio, data simbolica per la Libertà perché ricorre la proclamazione della Repubblica Romana, noi liberali, iscritti al Partito Liberale Italiano, desideriamo esprimere il nostro forte disagio in merito alle decisioni prese dal partito in questa campagna elettorale fortemente condizionata dall’ennesima legge elettorale illiberale. Per onore di coerenza e per la passione verso gli ideali del Liberalismo, mai dimentichi del valore incorruttibile dell’intransigenza che ha da sempre contraddistinto i fautori della difesa e della promozione delle Libertà dell’uomo, non possiamo nascondere lo sgomento di fronte alla scelta di candidature di esponenti del PLI sotto la bandiera della Lega attraverso presumibili “accordi politici” o “intese elettorali”, la cui natura, le cui condizioni e i cui contenuti non sono stati nemmeno previamente deliberati dagli Organi collegiali previsti dallo Statuto. Abbiamo a cuore il mantenimento dell’identità liberale del nostro partito, convinti che ciò debba avvenire anche quando si tratta di prendere decisioni,specialmente se si tratta di elezioni politiche, laddove i principi del Liberalismo debbono essere la condicio sine qua non affinché si decida un programma o un’alleanza elettorale. È, pertanto, opportuno ricordare la centralità del Manifesto Liberale di Oxford del 30 novembre 1997, contenente l’Agenda liberale per il XXI secolo, al fine di “riflettere sulle risposte liberali alle sfide e alle occasioni che si presentano alla soglia di un nuovo millennio”. Siamo convinti che “l’unico partito di centro che si possa pensare”, per citare Benedetto Croce, tra i padri fondatori del Partito Liberale Italiano, ha senso solo se presente e attivo in quanto partito, ed in quanto partito né di sinistra né di destra.

 

Roma, 9 febbraio 2018

 

Massimiliano Giannocco

componente della Direzione nazionale del PLI)

Egizio, la “guerra delle mummie”. Si infiamma la polemica tra destra e sinistra

Si infiamma la polemiche sull’Egizio dopo le dichiarazioni degli esponenti di Fratelli d’Italia a proposito del direttore del Museo Egizio: “Possono stare tranquilli il direttore Greco e gli estensori dell’anacronistico appello:  al governo Fratelli d’Italia realizzerà  uno spoil system automatico al cambio del Ministero della Cultura per tutti i ruoli di nomina, per  garantire la trasparenza e il merito, non l’appartenenza ideologica”. La querelle nasce tra Egizio, Lega Nord e Fratelli d’Italia a proposito dell’offerta del museo torinese a favore delle giovani coppie arabe:  due ingressi con un solo biglietto. Il ministro della Cultura Dario Franceschini, su Twitter commenta:  “Noi  persone competenti come Cristian Greco, con esperienze internazionali e indipendenti le chiamiamo a dirigere i musei. La destra minaccia di cacciarle perché non ubbidiscono: il lupo perde il pelo ma non il vizio”.

Al Superga arriva “Cats”

 

Al Teatro Superga torna a grande richiesta il musical con un titolo leggendario: “Cats” dal 16 al 18 febbraio per tre repliche della versione italiana con atmosfere e costumi steampunk, accettata e apprezzata dal suo creatore, A.L. Webber.

Trenta giovani performers, cantanti e ballerini, un’orchestra di ventuno musicisti e un folto gruppo organizzativo di più di venti persone sono i componenti della compagnia Operà Populaire in questa originale e affidabile versione di “Cats”, uno dei capolavori nella storia del musical. Il Direttore artistico della compagnia, Stefano Mapelli, dopo uno studio approfondito dell’opera, ha proposto alla “The Really Useful Group Ltd”, editore di “Cats”, una diversa ambientazione, accolta con entusiasmo nel 2016 dalla casa di produzione di A.L.Webber. Questa nuova rilettura steampunk ambienta la celebrazione della notte dei Gatti Jellicle nell’età vittoriana di fine ‘800, sul tetto di una vecchia stazione ferroviaria abbandonata, rispetto alla versione classica in stile punk glamour ambientata in una discarica. “Cats”, composto nel 1981 dal talento di Webber, è una vera e propria leggenda del musical, sia per numero di spettatori, che per longevità; secondo Operà Populaire la rilettura steampunk era insita nella storia raccontata, secondo le tendenze di costume odierne nel mondo teatrale, filmografico e fumettistico. Lo steampunk è un filone della narrativa fantastica-fantascientifica che descrive un mondo anacronistico, in cui la forza motrice del vapore (steam in inglese) aziona le macchine e le strumentazioni, permeando ogni aspetto della vita, l’estetica, le abitudini e i modi di fare. L’energia elettrica torna a essere, come nella fantascienza ottocentesca, un elemento narrativo capace di ogni progresso e meraviglia. Dunque i “Gatti” di Operà Populaire vestiranno questi panni, immersi nella magica atmosfera steampunk in una grande storia di emarginazione che si trasformerà in integrazione.

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Teatro Superga

 

CATS

Musica Andrew Lloyd Webber
Tratto dal libro “Old Possum’s Book of Practical Cats” di T.S. Eliot
Traduzione italiana di Michele Renzullo, Saverio Marconi, Franco Travaglio
Coreografie Valentina Sala
Coordinamento orchestrale Sergio Sala
Costume designer Stefania Pisano
Make-up designer Giulia Giorgi
Materiale Aggiunto “Prologue – Jellicle Songs for Jellicle Cats”
Scritto da Trevor Nunn e Richard Stilgo e “Memory” scritto da Trevo Nunn
Regia e direzione musicale Stefano Mapelli
Produzione Operà Populaire

cantato in italiano con orchestra

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Biglietti: platea 33 € – platea ridotto 31 € | galleria 27 € – galleria ridotto 24,5 € | riduzioni per under12 e over65

Informazioni e prevendite biglietti: Teatro Superga, Via Superga 44 – Nichelino (To)
Biglietteria: dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 19, sabato 17/2 dalle ore 18 e domenica 18/2 dalle ore 15 Prenotazioni: biglietteria@teatrosuperga.it | 011.6279789

Acquisto online su www.teatrosuperga.it e prevendite abituali del Circuito Ticketone

 

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PRIMO ATTO

Mezzanotte. Un’esplosione di musica e luci illumina il tetto di una vecchia stazione abbandonata di epoca vittoriana sullo sfondo di una Londra notturna. Questa è la notte speciale in cui, ogni anno, la tribù dei gatti Jellicle si riunisce per celebrare la propria identità. Sono gatti fieri e orgogliosi e si presentano al pubblico raccontando delle loro incredibili doti. I gatti sanno cantare, ballare, fare acrobazie… Si svela il segreto dei tre nomi dei gatti: il primo è il nome comune, il secondo è speciale, può appartenere solo ad un gatto alla volta. Il terzo nome è quello che solo il gatto stesso sa e nessun uomo potrà mai indovinare. I gatti aspettano il loro Leader, il saggio Old Deuteronomy, che sceglierà chi tra loro ascenderà al Dolce Aldilà, il mondo spirituale in cui i gatti possono reincarnarsi in una nuova vita Jellicle. Jennyanydots è la prima gatta a presentarsi, una gatta tranquilla e pacifica durante il giorno, ma estremamente attiva la notte, quando insegna musica e uncinetto ai topolini e trasforma gli scarafaggi in validi boy-scout. Rum Tum Tugger è un gatto viziato e dispettoso che riscuote uno straordinario successo tra le gatte della tribù e adora essere al centro dell’attenzione. Grizabella è una gatta con un passato glorioso. Un tempo star idolatrata tanto da rinnegare la sua tribù di gatti Jellicle ritorna e, pentita, chiede di essere riaccolta nella diffidenza generale di tutti gli altri gatti. Demetra e Bombalurina la derideranno invitando tutta la tribù a fare lo stesso. Bustopher Jones è il gatto dell’alta società, un gatto ghiottone dalla stazza imponente che conosce tutti i luoghi più raffinati dove consumare un ottimo pasto. All’improvviso un tuono: Macavity è nei paraggi! I gatti abbandonano in fretta la discarica, lasciando il palcoscenico completamente vuoto. Mungojerrie e Rumpelteazer sono una coppia di gatti ladri e buontemponi che adora fare scherzi e finisce sempre nei guai. La tribù rientra in scena per accogliere il saggio e benevolo capo Old Deuteronomy, amato e rispettato da tutti. È giunto il momento del grande Ballo Jellicle, la grande danza annuale alla quale partecipano tutti i gatti. Torna Grizabella, desiderosa di ricongiungersi alla sua famiglia e partecipare ai festeggiamenti; cerca un contatto ma viene ripudiata da tutti. Ricorda con goffi movimenti i suoi momenti da grande star e la sua situazione odierna.

 

SECONDO ATTO

Dopo il Ballo Jellicle, i gatti si riposano e Old Deuteronomy li intrattiene con riflessioni profonde e toccanti sulla felicità. Jemima, malinconica e ispirata, richiama l’aria cantata da Grizabella e il valore del ricordo, avvicinandosi così per la prima volta musicalmente alla vecchia gatta. Gus è il Gatto del Teatro. Un anziano attore che ha lavorato con i più grandi attori dei suoi tempi; ricorda i suoi maggiori successi, bramando di poter recitare ancora. Gus rivive una delle sue memorabili interpretazioni: il malvagio Pirata Growltiger, catturato e condannato a morte da una banda di Siamesi mentre era in compagnia della sua amata Griddelbone. Skimbleshanks, il Gatto Ferroviere, si presenta al pubblico. Si occupa personalmente dei treni su cui viaggia, assicurandosi che ogni dettaglio sia perfetto. Un fragoroso temporale interrompe i festeggiamenti, inquietanti rumori spaventano la tribù: è arrivato Macavity, il gatto malvagio: lui e i suoi tirapiedi rapiscono Old Deuteronomy. Demetra e Bombalurina cantano ciò che sanno del gatto malvagio; le sue cattive azioni gli sono valse il soprannome di “Napoleone del crimine”. Macavity rientra poi in scena coperto per non farsi riconoscere ma viene smascherato e combatte contro Admetus e gli altri maschi. Sfinito e ormai sconfitto, provoca magicamente una violenta scarica di fulmini dal cielo lasciando il tetto illuminato solo dal grande orologio. Old Deuteronomy non si trova più. Rum Tum Tugger si rivolge a Mr Mistoffelees e gli chiede di utilizzare i suoi poteri magici per ritrovare il buon Old Deuteronomy. Mistoffelees riesce a riportare luce e a far riapparire Old Deuteronomy. È arrivato il momento di nominare il prescelto tra i Jellicle, il gatto che rinascerà in una nuova vita. Ed ecco che Grizabella cerca di spiegare alla tribù tutto il suo dolore. Commossa e riaccolta nel gruppo, viene scelta: sarà proprio lei a ricevere la possibilità di ascendere al Dolce Aldilà. Nel finale Old Deuteronomy ricorda agli spettatori umani come sia opportuno trattare i gatti: con grande rispetto. Prima che un gatto ti conceda la sua fiducia ricorda, dovrai meritartela…

Viaggio nella Torino “brasiliana” dei campi nomadi

STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
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Corso Tazzoli 215, 12 diverse palazzine adibite ad uffici. Una volta era difficile parcheggiare internamente.  Ora l’operazione è facilitata dal progressivo abbandono degli operatori economici. Ed il motivo della fuga  non è   solo collegato alla crisi economica.Vicino ci sono i campi Rom che producono i loro problemi, i fumi tossici la fanno da padrone. I fatti sono tragicamente noti. Truffatori per evitare i costi di smaltimento sbolognano materiale ai rom che in cambio di pochi euro bruciano tutto. Diossina a gogo. Dall’ altra parte della città, in via Germagnano, riunioni per redigere una petizione che richiede l’intervento delle autorità. Sintesi: qui si sta morendo. La raccolta firme è promossa da tutti i partiti di zona e le associazioni. Non firma la protezione animali. Perché? Vuole soluzioni più radicali. Soluzioni? Prima alcuni brevi ricordi. La mia amica Antonella per oltre 40 anni insegnante di scuola materna in Barriera di Milano, ricorda che venti anni fa tutti erano  impegnati per l’inserimento  dei Rom. Si inizia dalla scuola. Ed un pullmino parte tutte le mattine e porta dai campi i cinque scolaretti. Arrivano a scuola laceri. Pronto l’intervento delle insegnanti.Lavati e vestiti di nuovo, di  tutto punto. Ma il giorno dopo si ripresentano laceri. Loro caparbiamente li rivestono, per tutta la settimana. Il lunedì il capo villaggio si ripresenta ed in modo tutt’altro urbano dice  perentorio: 
Piantatela…Antonella garbatamente: non si viene scuola in questo modo. Il capo: siete voi che volete i nostri figli a scuola. Noi ne facciamo a meno. E un bambino vestito normalmente riceve meno elemosina. Già, è disperante Il magistrato Antonio Sapella é stato assessore alla legalità a Roma, nominato dal Sindaco Ignazio Marino. Il giorno del suo inserimento sparano in un campo Rom. Sopralluogo con tecnici e funzionari del Municipio, ai quali chiese: è irregolare o autorizzato? La risposta: tollerato. Legalità zero coperta dalla ignavia delle istituzioni. Non c’ è più tempo, anzi, siamo fuori tempo massimo .Ed i pentastellati avevano assicurato di essere solerti nell’affrontate e risolvere il problema. Ma oramai con loro abbiamo imparato che tra il dire ed il fare c’ è di mezzo il mare.
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Ultimo intervento la bonifica delle aree di lungo Stura Lazio. Proprio cosi, bonifica. Una sistemazione per i Rom é stata trovata prevalentemente in altri campi. Aumentano i campi. E ci sono altri che ” fanno concorrenza” e tra corso Grosseto e la super strada per Caselle vere e proprie bidonville di ragazzi per lo più di colore.  Solo a San Paolo del Brasile avevo visto “quartieri di baracche”, avveniva 15 anni fa. Diventato Presidente Lula promulgo’ una legge che in base all’ autodenuncia regolarizzava le baracche. Non ne capivo il perché  Mi spiegarono che in Brasile abitavano migliaia di persone che nascendo e vivendo non avevano alcun rapporto con lo Stato. Insomma,  non esistevano, e quello era un modo per censirli. Ed ora, qui da noi? Mi sembra che la situazione sia simile. Con l’aggiunta che fondamentalmente non sappiamo come agire. E la storia continua a peggiorare.  Zone dove lo Stato non esiste, zone limitrofe se non dentro le nostre città. Questo viaggio termina in via  Scotellaro. Conferenza stampa delle associazioni  del territorio di zona nord. Tragica sintesi: non siamo e non vogliamo essere razzisti , denunciamo che stiamo morendo ed abbiamo un’ unica soluzione,  scappare. I numeri sono impressionanti. Nelle periferie le aspettative di vita sono 5 anni minori del centro. E tra le periferie estreme, di 2 anni. Diossina, tanta diossina prodotta quotidianamente da giornalieri roghi nei campi. L’Italia é l’unico paese d’ Europa dove esistono i campi.Un dato su tutti. In Spagna gli ospiti sono 800 mila e non ne esistono . In Italia sono circa 180 mila  e i problemi sono in tutte le citta. Ecco perché  nel documento è richiesto il superamento dei campi.  Innumerevoli tentativi di integrazione sono frantumati nel nulla. Spesi molti soldi per villaggi attrezzati devastati pochi  giorni dopo . Ci pensa Vojcan Stocanovic presidente di Opera Nomadi, intervenendo ad accendere gli animi dei presenti. Chiede ” comprensione” per la sua gente. Chiedo: come si crea consenso tra gli abitanti dei campi per trasferirsi? Tergiversa, ma non ha una risposta.  Diventa difficile superare i campi senza il consenso di chi li abita. E il nostro Stato? Latita, diremmo,  come al solito… Purtroppo nulla di nuovo.Senza consenso diventa coercizione. Ma non c’ è piu tempo.Inoltre l’Europa ci multa perché permettiamo e  concepiamo questi campi. La maggioranza dei Rom è fatta di  disperati, le prime vittime di questa allucinante situazione.
Intervenire. Subito.
Patrizio Tosetto

In 42mila allo storico carnevale di Ivrea

Grande successo per il Carnevale storico di Ivrea, con 42 mila le persone che hanno assistito o partecipato alla tradizionale battaglia delle arance. I paganti sono stati 11.500. Il bilancio dei feriti tra gli aranceri – a piedi o sui carri – è di 180 persone, di cui 4 finite al pronto soccorso. Altri 67 sono stati medicati nelle postazioni della  Croce Rossa in diversi punti della città. Ospite d’onore il Capo della Polizia Franco Gabrielli, che ha indossato per l’occasione lo storico berretto frigio e si è congratulato con gli organizzatori per le misure di sicurezza adottate.

Salute, i torinesi stanno meglio: l’influenza diminuisce a febbraio e rientra nella norma

Buone notizie dall’ Assessorato regionale alla Sanità che comunica come nella quinta settimana del 2018 (dal 29 gennaio al 4 febbraio) le sindromi influenzali hanno colpito 42.000 tra torinesi e piemontesi. L’incidenza è considerata media e corrisponde a 9.3 casi per 1000 assistiti ed è in calo. Si stimano pertanto 517.000 dall’inizio della stagione. I dati elaborati dal SeReMi (Servizio di riferimento regionale di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione ed il controllo delle malattie infettive) stimano che siano verificati 14.000 casi nell’età pediatrica (56 per 1000 assistiti da 0 a 4 anni, 14 per 1000 da 5 a 14 anni), 24.500 tra i 15 ed i 64 anni (9 casi per 1000), 3.500 tra gli over 65 (3,4 casi per 1000 assistiti).

pm – www.regione.piemonte.it

BATZELLA (MLI), OLIMPIADI – “NO ALLA CANDIDATURA DI TORINO PER LE OLIMPIADI INVERNALI 2026”

“CI SONO PROBLEMI PIU’ SERI E URGENTI DA RISOLVERE. L’INCOERENZA DEL M5S”

Come è possibile che gli errori del passato non siano serviti a nulla e che sia già stato dimenticato il forte indebitamento, che ancora stiamo pagando, provocato dall’edizione del 2006 delle Olimpiadi? I danni provocati dall’evento sono ancora sotto gli occhi di tutti, e c’è chi oggi lancia la sfida della candidatura di Torino per le Olimpiadi 2026. Ma a stupirmi ancora di più è che a lanciare e sostenere la proposta siano proprio alcuni amministratori del M5S, che non ha certo lesinato dure critiche a chi le Olimpiadi a Torino le aveva volute e ottenute.

No, la mia posizione non è favorevole. Ne sono la prova gli impianti realizzati per l’occasione, oggi in stato di degrado e abbandono, a Cesana, così come a Sauze d’Oulx e a Pragelato. Per non parlare del Villaggio Olimpico di Torino.

Le priorità per la Regione Piemonte sono altre. La mancanza di lavoro è una delle piaghe più urgenti, sulla quale concentrare energie, risorse e strategie. Il tasso di povertà delle famiglie piemontesi ha ormai raggiunto livelli inimmaginabili. Sono tantissime le persone senza fissa dimora, che dormono in strada al freddo e che non possono permettersi neppure i beni di prima necessità. E sono tanti anche i cittadini che rinunciano a curarsi, perché non hanno i soldi per le medicine. Di fronte a tutto questo c’è chi pensa di buttare via denaro pubblico per altre iniziative di facciata, come i “Giochi 2026” che, come abbiamo visto, non hanno portato alcun beneficio, ma soltanto tanti costi e altrettanti debiti. A meravigliarmi davvero è, lo ribadisco, l’incoerenza del M5S.

Stefania Batzella

Consigliera regionale Movimento Libero Indipendente

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COMUNICAZIONE 

In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblica gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati, segreterie o esponenti politici di tutti i movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it