redazione il torinese

LETTERA AL MOVIMENTO DEI DOCENTI: RITIRATE LO SCIOPERO!

L’ UDU – Unione degli Universitari ha scritto al Movimento per la dignità della docenza universitaria, i promotori dello sciopero della sessione estiva. Un ultimo appello a revocare una mobilitazione che, oltre a spaccare la comunità universitaria, si inserisce in un contesto di crisi istituzionale che non potrà dare risposte alle giuste rivendicazioni dei docenti. Abbiamo ribadito come questo sciopero non produrrà risultati, se non quello di danneggiare gli studenti e abbiamo chiesto un ripensamento, fondamentale in questa fase cosi delicata per il paese.Aspettiamo una risposta, sperando che prevalga il buonsenso. 

 

Il testo della lettera:

 

“Caro Prof. Ferraro, 

abbiamo appreso dai social e dal sito ufficiale del Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria la convinzione di svolgere lo sciopero nella sessione estiva, a prescindere dal contesto istituzionale venutosi a creare dopo il voto delle elezioni politiche del 4 marzo. Abbiamo più volte sottolineato, in diverse sedi, come questo sciopero danneggi solamente gli studenti, principalmente perché colpisce la sessione d’esame in cui gli studenti che vogliono confermare la propria borsa di studio hanno l’ultima possibilità di ottenere i crediti. E abbiamo spiegato come, dalla proclamazione dello sciopero (22 febbraio 2016), non ci sia mai stata una data possibile in cui il Movimento avrebbe potuto contrattare le proprie rivendicazioni con un Governo nel pieno dei suoi poteri: il Governo Gentiloni alla data di proclamazione era già dimissionario e la crisi istituzionale post-voto del 4 marzo sta proseguendo anche in queste ore, con risvolti di giorno in giorno sempre più gravi. La drammatica giornata del 27 maggio ha sancito la definitiva impossibilità di avere un Governo nel pieno dei suoi poteri prima dell’inizio di questo sciopero e ha aperto una fase conflittuale nel paese senza precedenti, fino alla messa in discussione da parte di forze politiche spregiudicate del ruolo di garante della costituzione e dell’unità nazionale. Non solo, quindi, questo sciopero danneggerebbe solamente gli studenti, ma non ci sarebbe neanche alcun attore istituzionale a ricevere pienamente la rivendicazione dei docenti scioperanti, sicuramente prima della fine dello sciopero e, con buona certezza, almeno fino all’autunno, e metterebbe ulteriore agitazione nel Paese in una fase estremamente delicata e che impone atteggiamenti razionali e responsabili. Questo sciopero già prima ha sancito definitivamente una frattura tra componente studentesca e componente docente (quella scioperante) all’interno della comunità accademica. Dal 27 maggio questo sciopero diventa un ulteriore strumento dell’inasprimento tra le componenti di una comunità che in questo momento dovrebbe avere, a nostro modo di vedere, ben altra missione. La comunità accademica dovrebbe avere il ruolo di approfondire le questioni complesse, di fornire gli strumenti a chi ne fa parte di comprendere le situazioni più difficili e, soprattutto, di diffondere i saperi sviluppati, contribuendo alla tenuta democratica del paese e alla conformazione di una società pacifica e coesa. Ora, come Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria, siete ancora in tempo per ricucire lo strappo creatosi con la reiterazione dello sciopero degli appelli nella sessione estiva, ritirando questo sciopero. Se dovesse prevalere invece una indisponibilità totale a prendere atto della gravità della crisi istituzionale del nostro paese e lo sciopero dovesse aver luogo, chiederemo un atto di responsabilità ai singoli docenti, chiedendo loro di stare al nostro fianco e di non prendervi parte.”

Base Blue Panorama, nuovo collegamento aereo con Roma

 Nuove rotte domestiche e internazionali ad alto potenziale e destinazioni leisure 


La compagnia aerea Blue Panorama Airlines annuncia oggi che a partire dal 1 ottobre 2018 baserà un aeromobile presso l’Aeroporto di Torino. La nuova base operativa, composta da personale di volo, equipaggi e staff tecnico assegnato a Torino, concretizza la scelta strategica ed industriale del vettore di fare di Torino un’importante asse del proprio sviluppo, prefigurando una ulteriore crescita negli anni a venire. L’aeromobile basato a Torino, un Boeing 737-800 Next Generation da 189 posti, verrà innanzitutto impiegato per servire la rotta Torino-Roma con 24 voli alla settimana a partire dal 1 ottobre. Le frequenze sono studiate per andare incontro sia all’utenza business, permettendo l’andata e ritorno in giornata, sia per chi viaggia per motivi di turismo o per visitare amici e famigliari il fine settimana. L’aeromobile basato impiegherà l’ulteriore disponibilità di frequenze verso destinazioni nazionali e internazionali ad alto potenziale di traffico per l’Aeroporto di Torino, nonché – soprattutto in estate – destinazioni tipicamente leisure attualmente non servite. Inoltre il prossimo 2 giugno Blue Panorama Airlines inaugura il nuovo collegamento diretto Torino-Cagliari, che verrà operato per tutto il periodo estivo ogni martedì, giovedì, sabato e domenica, che si aggiunge al consolidato volo per Tirana ogni martedì, giovedì, sabato e domenica. “Siamo molto orgogliosi di offrire ai viaggiatori una rotta tanto importante come la Torino-Roma-Torino negli orari più richiesti dall’utenza e con tariffe altamente competitive – ha commentato Giancarlo Zeni, Amministratore Delegato di Blue Panorama Airlines. “Apriremo inoltre una nuova base a Torino e auspichiamo che questo ci permetterà di incrementare ulteriormente le attività, già numerose, con l’aeroporto di Torino grazie alla collaborazione con SAGAT”. “Siamo onorati di vedere una compagnia aerea italiana, Blue Panorama Airlines, scegliere il nostro scalo per aprire una nuova base e concretizzare in questo modo i progetti di sviluppo preannunciati nei mesi scorsi. – ha affermato Roberto Barbieri, Amministratore Delegato di SAGAT – Voglio ringraziare il management della compagnia e del Gruppo UVET anche per la scelta di avviare i voli su Roma, la rotta più trafficata dell’Aeroporto di Torino. Iniziamo oggi un percorso di solido sviluppo reciproco”.

RICOSTRUZIONE TOTALE DEL PENE CON UN LEMBO DI AVAMBRACCIO

E’ stato ricostruito totalmente il pene con un lembo dell’avambraccio sinistro ad un paziente a cui era stato amputato per un tumore, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. L uomo di 40 anni, é un padre di famiglia ed é felicemente sposato da circa 15 anni. Conduce una vita normale, in una città del nord Italia. Un giorno come tanti si accorge della presenza di una piccola neoformazione sul glande, a cui tuttavia non dà molta importanza. Trascorrono i mesi e la lesione diventa sempre più grande, motivo per cui, spinto dalla sua compagna, combatte la timidezza e si reca in visita dall’urologo locale.    Alla visita urologica la lesione risulta sospetta per un tumore infiltrante del pene. Il paziente viene quindi sottoposto ad una biopsia, che conferma la drammatica notizia: si tratta di un tumore avanzato del pene.

Il signor x viene per necessità sottoposto ad un intervento altamente demolitivo, che consiste nell’asportazione della quasi totalità del pene e dei linfonodi inguinali. Il trattamento, in considerazione della grande aggressività del tumore, viene completato con un ciclo di chemioterapia.

A 5 anni di distanza, il signor x è considerato guarito dal tumore, ma alla giovane età di 45 anni si ritrova senza il pene. La sua vita sociale é gravemente compromessa da questa situazione, tanto che sviluppa un quadro di depressione.

Decide quindi di mettersi alla ricerca di un centro italiano che possa dare una risposta a questo problema, ricostruendo il genitale amputato. Gli viene indicata quale Centro di riferimento la Clinica Urologica universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Paolo Gontero).

Il paziente, dopo attenta valutazione multidisciplinare, viene sottoposto ad un delicatissimo intervento di ricostruzione totale del pene con un lembo microrchirugico prelevato da avambraccio sinistro. Il complesso intervento, della durata di circa 8 ore, viene eseguito dalla équipe ricostruttiva genitale del professor Paolo Gontero (Marco Falcone e Massimiliano Timpano) e dal microchirurgo (Davide Ciclamini)

“A distanza di 2 mesi dall’intervento possiamo dichiararci soddisfatti per la riuscita dell’intervento che ha restituito al paziente la sua mascolinità” ha dichiarato Gontero, “ora siamo in attesa, tra alcuni mesi, di impiantare una protesi idraulica del pene che restituirà al paziente la possibilità di avere nuovamente una vita sessuale attiva”. Il tumore del pene é un evento raro, ma che può causare delle menomazioni pesantissime nei pazienti, soprattutto quelli colpiti in giovane età. Il trattamento deve essere dunque integrato, finalizzato in primis a guarire il tumore, ma con l’obiettivo non meno importante di ricostruire in un secondo tempo le mutilazioni genitali derivate dai necessari trattamenti demolitivi.

Questo è solo uno dei temi che verrà affrontato nel corso del Meeting internazionale di Chirurgia genitale, ricostruttiva e robotica, che l’équipe andrologica (Carlo Ceruti, Luigi Rolle, Omid Sedigh, Massimiliano Timpano, Marco Falcone) dell’Urologia universitaria dell’opsdeale Molinette (diretta dal prof. Gontero) organizzerà il 31 maggio e l’1 giugno, presso l’Aula Magna dell’ospedale Molinette (corso Bramante 88). Esperti di fama mondiale interverranno con l’esecuzione di interventi in diretta di ricostruzione di complesse anomalie dei genitali e dell’uretra. Tutti gli interventi saranno in diretta su streaming.

Una sessione speciale sarà poi dedicata al tumore del testicolo, patologia che colpisce 10 uomini su 100.000 (in prevalenza giovani) e le cui possibilità di cura, oggi eccellenti, risiedono soprattutto nella presenza di un efficace lavoro di gruppo tra urologi, oncologi e radioterapisti operanti in centri ad elevata specializzazione e dotati di moderne tecnologie, quali il robot da Vinci, che ha recentemente dimostrato, in casi selezionati, di ridurre l’invasività di alcuni interventi.

 

Music tales, la musica al servizio della gente

  • Racconti, curiosità ed eventi…la musica al servizio della gente

Amici dovete sapere che poco piu’ di 50 anni fa usciva il primo disco di un certo Lucio Battisti: lo comprarono appena 500 persone. In compenso le canzoni che Lucio e Mogol composero in quel 1966 (io ancora non ero nata) cominciarono a farsi strada. Erano i primi semi di un successo che di li a poco sarebbe diventato inarrestabile. E’ bene dare qualche indicazione, perchè non si dimentichi la storia della musica vera, su quel ragazzo capellone con lo sguardo perso. Siamo alla Ricordi, gran nome ma che, per le registrazioni di brani intramontabili, utilizzava, in quel periodo, non uno studio vero e proprio ma un cinema che durante la settimana veniva utilizzato per questi lavori di registrazione e missaggio. Quindi, siamo agli inizi di Aprile 1966 e ai Dik Dik viene assegnata, per la registrazione del 45 giri, Sognando la California e sul lato B inserisce Dolce di giorno, primo brano scritto da Mogol Battisti. Il buon Mogol attribuisce a Battisti, invece, per la registrazione del singolo Per una lira. Questa canzone, Dolce di giorno, mi è capitata tra le corde dell’anima proprio ieri sera mentre rientravo….per questo oggi ho voluto parlarvi di Lucio, perchè Il cantautore di Poggio Bustone rappresenta per la canzone italiana quello che i Beatles hanno espresso nel mondo per il pop ed il rock’n’roll. La musica contemporanea nel nostro Paese si è sviluppata sicuramente anche grazie a questo eccezionale cantante, autore e produttore discografico: il suo impegno infatti ha  avuto il senso di una cambiamento, visto che è stato in grado di modificare le inclinazioni musicali degli italiani. Sebbene i suoi limiti vocali fossero abbastanza evidenti (tono di voce quasi rauco e limitata estensione), Battisti ha dimostrato una grande forza d’animo ed una personalità robusta, che andavano oltre le apparenze di fragilità, riuscendo ad imporsi nel panorama musicale italiano. Lucio nasce il 5 marzo del 1943, a Poggio Bustone (Rieti). Non andrà mai via dai nostri cuori, ne sono certa, cosi come del fatto che non sia mai morto perchè lo cantiamo ancora oggi. Le sue canzoni sono parte del DNA di ogni connazionale. Non si può non sapere proprio nulla di lui…vi prego, andate ad ascoltarlo.


Chiara De Carlo

Chiara vi segnala i tre eventi da lei scelti per la settimana…mancare sarebbe un sacrilegio!
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Giovedi 31 maggio 2018 al GV pane & Caffè di Via Tiepolo 8/d Torino  Audizioni Torino music ContestConcorso canoro che mette in palio 1000 euro…in giuria discografici del panorama Nazionale…iscrizioni ancora aperte.
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Venerdi 01 Giugno 2018 al GV pane & Caffè di Via Tiepolo 8/d Torino , Dirty Label
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scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

L’addio ad Anna Tripodi, la signora del teatro

La Fondazione Piemonte dal Vivo apprende la notizia della scomparsa di Anna Tripodi, Presidente dell’ente dal 2 maggio 2016. Il consiglio di amministrazione, i sindaci, il direttore e la struttura tutta si uniscono al cordoglio della famiglia e del mondo del teatro che ha riconosciuto in lei la competenza e l’inesauribile tenacia che ha profuso fino all’ultimo. Anna Tripodi ha saputo rappresentare l’ente con passione e professionalità, su scenari locali, nazionali e internazionali, garantendo sempre l’alto profilo che la Fondazione è riuscita a raggiungere in questi ultimi anni. Si unisce al cordoglio Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte.

La Fondazione Piemonte dal Vivo

www.piemontedalvivo.it

Fallisce Melegatti, l’azienda che inventò il pandoro

DAL VENETO

Il Tribunale di Verona presieduto da Giulia Rizzuto ha dichiarato  il fallimento della Melegatti e della controllata Nuova Marelli. E’ la fine della storia della celebre azienda dolciaria con sede a San Giovanni Lupatoto, nel Veronese. L’istanza di fallimento è stata accolta verificata la pesante situazione debitoria  dell’azienda – si parla di 50 milioni – che ha in tutto 350 lavoratori. Poco tempo fa il fondo americano D.E. Shaw & C. aveva presentato un piano di salvataggio e  ipotizzato un  investimento di 20 milioni di euro per rilanciare l’antica ditta  fondata da Domenico Melegatti, che nel 1894 depositò il brevetto del pandoro.

Ma è proprio vero che il fumo fa così male?

Sala Auditorium – Banca Popolare di Novara Piazza San Carlo 196, Torino

In occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco, la Lega Italiana Lotta Tumori di Torino organizza un convegno scientifico aperto a tutta la cittadinanza dal titolo “Sarà proprio vero che il fumo faccia così male?”, che si pone l’obiettivo di illustrare in modo esaustivo ed oggettivo i rischi relativi al Fumo, in particolare in ambito di Prevenzione Oncologica. “Combattere il fumo, attivo e passivo è il primo passo della prevenzione, unica arma infallibile contro le malattie croniche“. 

Il fumo di sigaretta, come da evidenze scientifiche, è la causa principale del tumore del polmone e della BPCO (Bronco-Pneumopatia Cronico Ostruttiva). Durante la combustione della carta del tabacco vengono liberate circa 5000 sostanze che noi inaliamo durante l’inspirazione. La maggior parte di tali sostanze determinano un processo infiammatorio della mucosa bronchiale che negli anni determina una alterazione strutturale della molecola della mucosa bronchiale che può causare un alterazione del DNA con relativa produzione della cellula neoplastica. Un processo infiammatorio cronico della cellula del bronco determina una ridotta escursione delle fibre muscolari con relativa riduzione della funzione respiratoria (inspirazione/espirazione) e con comparsa dei classici sintomi polmonari, come: tosse, dispenea, astenia, fino ad arrivare all’insufficienza respiratoria (carenza di Ossigeno) e la necessità dell’ossigeno-terapia domiciliare. In Piemonte sono stati stimati, nel 2018, 3500 nuovi casi di tumori polmonari; tale neoplasia è la terza causa di morte dopo i tumori intestinali e tumori mammari. Da non sottovalutare la patologia cronica polmonare (BPCO); tale affezione rappresenta il 55% di tutte le patologie polmonari ed è la causa più frequente di morte delle malattie polmonari in toto; gli studi scientifici prevedono che intorno al 2030 sarà la 3° causa di morte. Dal punto di vista socio-economico vengono segnalate in Italia 10 milioni di giornate lavorative perse dovute alla BPCO. Pertanto l’unica reale possibilità di ridurre tali patologie è la profilassi :astensione dal fumo di sigaretta. I tumori del distretto testa-collo rappresentano un gruppo di neoplasie di varie sedi anatomiche (cavità orale , orofaringe, rinofaringe, ipofaringe, faringe , laringe).

Fattori di rischio

L’alcool e il tabacco sono i due più importanti fattori di rischio per i tumori della testa e del collo, in particolare per i tumori del cavo orale, dell’orofaringe, dell’ipofaringe e della laringe. Almeno il 75% dei tumori della testa e del collo è causato dall’ abuso di alcool e di tabacco. Le persone che abusano sia di tabacco che di alcool sono a maggior rischio di sviluppare questi tumori rispetto alle persone che usano uno solo dei due fattori. Chi fuma ha un rischio 15 volte più alto di sviluppare il tumore rispetto a chi non fuma.

Incidenza

Nel 2017 sono stati stimati circa 9.400 nuovi casi di tumore del testa-collo, 7.200 tra gli uomini e 2.200 tra le donne e rappresentano circa il 4% e l’1% di tutti i tumori incidenti, rispettivamente. I tumori del testa-collo sono la quinta neoplasia più frequente e rappresentano il 5% dei tumori negli uomini nella fascia di età tra i 50-69 anni ed il 2% nelle donne nella fascia tra i 50 e 69 anni.Il rischio di sviluppare un tumore del testa-collo è più elevato negli uomini (1 su 40) che nelle donne (1 su 182): in entrambi i sessi il rischio aumenta all’aumentare dell’età e soprattutto con le già note abitudini voluttuarie (abuso di alcool e tabacco).

Diagnosi precoce

La diagnosi precoce gioca un ruolo fondamentale ai fini della sopravvivenza. Infatti, le neoplasie identificate in fase precoce hanno una percentuale di guarigione variabile tra il 75 ed il 100% dei casi. Si rende quindi necessario definire delle strategie indispensabili per smettere di fumare, che oltre alla prevenzione, possano ridurre questi dati appena esposti. La LILT in collaborazione con il Ministero della Sanita’ e con l’ISS ha ideato e sperimentato gia’ nel 1986 un Metodo che rispondesse ai requisiti di efficacia e diffusibilita’. Il Metodo che ancora oggi viene proposto ha un approccio Cognitivo-Comportamentale e risponde ad efficaci assunti di base: Motivazione a Smettere di Fumare e Cambiamento delle Abitudini. Lavorando con queste basi le persone portano risultati molto soddisfacenti, poiche’ coinvolte nel processo di cambiamento. Si parte dal presupposto che se il Fumare e’ un comportamento acquisito, che mantiene una continuita’ nel tempo rispondendo a bisogni di piacere, rassicurazione, scarico dello stress, abitudine etc, sara’ allora possibile con-durre il fumatore a dis-imparare questo comportamento, modificando atteggiamenti e azioni. Pertanto una volta valutata la Motivazione e la Volonta’ a Smettere di Fumare, la Lilt aiutera’ la persona a trovare validi e funzionali stratagemmi per ingannare il desiderio di fumare, rimandando il momento della sigaretta fino ad eliminarla sostituendola con valide alternative. E’ un’impostazione costruttiva e finalizzata ad incoraggiare gli sforzi che il fumatore deve sostenere per raggiungere il tanto agognato obiettivo di diventare EX FUMATORE.Tale metodologia, è stato appurato, ha dei risultati continuativi nel tempo in quanto agisce a livello interno della persona e non a livello superficiale.

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Alla fine del convegno sarà possibile prenotarsi per le visite di Prevenzione Oncologica Primaria del Tumore al Polmone (28/06/2018 – 30/06/2018) responsabile Dott. Francesco Coni e del Tumore del Cavo Orale, Faringe e Laringe (8/06/2018)- Responsabile Prof. Giancarlo Pecorari che si svolgeranno presso le Molinette.

Per ricevere informazioni dettagliate relative al programma del convegno, potete contattare la nostra Segreteria al 011/836626 oppure tramite mail: legatumoritorino@libero.it

Automobilista senza patente travolge motociclista: è grave

E’ ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Martini di Torino il 26enne  che ha riportato gravi ferite in un incidente stradale. Ieri sera era alla guida di una Kawasaki 500 quando è stato travolto da una vettura  all’incrocio tra corso Trapani e corso Peschiera a Torino. L’automobilista è un cittadino iracheno con permesso di soggiorno, risultato negativo all’alcoltest, ma senza patente di guida.

Andrea Soldi, per il Tso quattro condanne

Sono quattro le condanne a un anno e otto mesi  pronunciate dal tribunale di Torino in relazione alla vicenda  di Andrea Soldi, il 45enne torinese affetto da schizofrenia che morì il 5 agosto 2015  durante un ricovero forzato. Gli imputati: un medico psichiatra e tre agenti della Polizia Municipale che intervennero immobilizzando e ammanettando  il paziente che non voleva sottoporsi al tso, sulla panchina in un parco pubblico. L’accusa era di omicidio colposo e secondo il pm Lisa Bergamasco, l’intervento fu eccessivamente rude. Gli imputati, con il Comune  e l’Asl, citati in giudizio quali responsabili civili, dovranno versare al padre e alla sorella di Soldi rispettivamente 220 mila e 75 mila euro a titolo di provvisionale. 

Contrordine: (forse) non si vota più

Crisi di governo. Mentre si attende che resusciti il governo gialloverde -potrebbe andare proprio così –  ecco le reazioni della politica e dei politici torinesi. I più defilati i leghisti. I più sornioni i berlusconiani.I più arrabbiati quelli del Pd. I più smarriti i pentastellati.I più assenti la sinistra estrema.In fondo, tutto come da copione. Con tutti ma proprio tutti convinti che il Salvini un po’ abbia  preso di mezzo il Giggino che come gli autisti impantanati accelerano invece di aspettare il carro attrezzi. Personalmente non sono così convinto che si voterà subito. Staremo a vedere.  Con la certezza che il Chiampa non vuole ripresentarsi e probabilmente i pentastellati e i leghisti si guardano in cagnesco. Qui entra in gioco Mimmo Portas. Solerte dichiara: sto comprando le azioni Pd. Costano poco  perché hanno perso in borsa… ma se Chiampa mi ascolta ripresentandosi vinciamo e le azioni vanno alle stelle. E Boccuzzi sodale del senatore Esposito non ha dubbi: alle regionali mi presento con i Moderati. Con una personale domanda: se i Moderati sono una corrente del Pd perché fanno sempre liste autonome? Ma questi, ammettiamolo, sono dettagli.  Difendiamo la costituzione e il Presidente Mattarella. Ritrovata una ragione d’essere la piazza è del Pd. Tra le altre cose nulla da dire sui cento pentastellati che hanno manifestato davanti alla prefettura domenica sera.Qualche dubbio sul disertare il consiglio comunale da parte della Sindaca e Gruppo M5s viceversa l’abbiamo. Nulla di polemico ma una domanda mi viene spontanea. Avete studiato educazione civica alle elementari? Osvaldo Napoli sornione dichiara : l’Appendino sbaglia nel confondere i problemi di Torino con i problemi di Roma. Ed intanto anche Calenda prende tempo. Sembra sempre che non ci sia una schiarita definitiva. Ora : elezioni a luglio. La vedo dura ma oramai tutto è possibile. La vedo dura non tanto per tecnicismi istituzionali di cui sono totalmente inesperto, ma perché tutti hanno bisogno di tempo. Il Pd per trovare un leader diverso da Renzi. Se sceglie Gentiloni guarda a sinistra. Se sceglie Calenda guarda a Forza Italia. Elettoralmente parlando. Salvini quattro cose deve chiarire con Belscusa ora ricandidabile, e i  5 stelle spiegare al loro popolo che cosa è successo. Tutti parlano di voto subito, ma poi tanto convinti non sono.La nostra solita doppiezza italica è interpretazione nostrana di Guicciardini e Machiavelli. E qui in Piemonte e a  Torino si complicano le cose, con le elezioni europee e quelle regionali in vista. Alleanze locali? Il buio incombe. E non so se si sta giocando a scacchi o più modestamente a dama. L’incertezza regna sovrana. Leu cosa farà col Pd? A Roma come a Torino. Berlusca come accoglierà il figliol prodigo Matteo? A Milano come a Torino. I cinque stelle quanto tempo hanno  bisogno nello spiegare al loro popolo cosa è successo. Tutti a parole vogliono elezioni subito. Ma io ho l impressione solo a parole. Perdiamo colpi. Non c è proprio altro da dire. La patria di Guicciardini e Machiavelli perde colpi. Ammesso e non concesso che la media dei politici italiani attuali li conosca. Ora tutti sono filo europeisti. Non sembrava fino a qualche giorno fa. Ma i  miracoli avvengono all’improvviso. Se no non si chiamerebbero miracoli. Noi continuano ad essere diffidenti verso queste folgorazioni sulla via di Damasco e francamente continuiamo nello stupirci . Ci vorrebbe coesione delle forze politiche almeno sulle regole. Una volta nella ” famigerata ” prima Repubblica si parlava di arco costituzionale. Ora a torino come a Roma si bisticcia su tutto e tutti. E non è un bel servizio che si fanno i cittadini sia qui, sia nella capitale.
Patrizio Tosetto