Anche in Iran le donne potranno da oggi andare allo stadio a vedere le partite maschili. Il vicepresidente iraniano, Masumeh Ebtekar, che ha le deleghe per le donne e la famiglia, ha annunciato la svolta. Il presidente Hassan Rohani aveva già chiesto di recente la revoca del divieto discriminatorio di genere. In passato diverse donne sono entrate negli stadi di calcio, indossando finte barbe, pubblicando immagini sui social media. Per due volte durante i Mondiali di Russia le donne sono state autorizzate a guardare le partite dell’Iran contro Spagna e Portogallo nello stadio di Teheran, attraverso un maxischermo.
Polemica dopo polemica la sala rossa ha approvato la delibera di sostegno alla candidatura ai Giochi olimpici invernali del 2026. In Consiglio comunale non vi è stata però l’unanimità. 22 i voti favorevoli di Movimento 5 Stelle e Noi con l’Italia, 8 astenuti dal Pd, ai Moderati, alla Lista Civica per Torino e Lista Morano e un solo contrario della lista Uscita di Sicurezza). Non erano in aula le grilline Daniela Albano e Marina Pollicino, che non avevano firmato la delibera e non ha partecipato al voto la consigliera di Torino in Comune, Eleonora Artesio. Al momento del voto è uscito dall’Aula il consigliere Pd Enzo Lavolta. “Tutto è perfettibile ma abbiamo fatto passi avanti e a ogni passo avanti le minoranze hanno sollevato delle obiezioni per non assumersi responsabilità politiche. In questa delibera crediamo – ha detto la sindaca Chiara Appendino – e non abbiamo paura di candidarci e portare avanti il nostro progetto. Voi ce l’avete? Quello che rimarrà agli atti è il voto di oggi e quello che andrà al Coni è la delibera di oggi”.
“I 600mila euro non ci sono più: Vallette beffate”
O meglio: i soldi ci sono, ma non si possono utilizzare per trasformare il Centro Commerciale Le Verbene secondo il progetto del Politecnico. Prima le illusioni, poi le chiacchiere, poi il nulla: ennesima presa in giro nei confronti delle periferie da parte di questa Amministrazione.
Il progetto c’è (firmato dal Politecnico) ed è bellissimo. La copertura finanziaria, in teoria, pure, almeno per i primi due lotti (copertura dell’area cosiddetta ex-muretto, costruzione del nuovo ingresso e creazione delle due piazzette). Peccato che i 600mila euro più volte indicati dalla stessa Giunta come disponibili non siano, in pratica, utilizzabili dalla Città di Torino, impastoiati nei vari capitoli della Ragioneria della Città. Chissà da quanto era chiaro, all’Amministrazione. A noi Consiglieri è stato reso noto soltanto oggi. Si è perso oltre un anno, da quel 13 giugno 2017, quando la Giunta dichiarava in Commissione: «Attualmente sono a disposizione del Comune 690mila euro per il Piano di Riqualificazione Urbana del quartiere Vallette». Dodici mesi fa ci era stato detto che i 600mila euro sarebbero potuti andare sul PQ, che è, per sua natura, un intervento strutturale. Oggi ci viene detto che i 600mila euro sono rubricati come spesa corrente e dunque non utilizzabili a questo scopo. Il dato politico è chiaro: per i prossimi tre anni non si metterà mano al progetto. I fondi non potranno neanche essere investiti in interventi circoscritti per mettere il Centro in sicurezza. Va in scena l’ennesima beffa, da parte dell’Amministrazione Cinque Stelle, ai danni di quelle periferie così coccolate, a parole, poco più di due anni fa.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.
Museo Egizio… nascosto
Venerdì 20 luglio alle ore 19:00, il Museo Egizio – via Accademia delle Scienze 6 – propone la una nuova visita guidata “Museo Egizio Nascosto”, un percorso per mettere in luce le curiosità più interessanti sulla fondazione del Museo.La visita guidata, della durata di 90 minuti, ha come obiettivo quello di raccontare il Museo Egizio, dalle origini della sede che lo ospita, alla natura dell’esposizione permanente. Durante il percorso, la descrizione dei reperti è accompagnata dalla narrazione di alcuni aneddoti che consentono di scoprire le meraviglie e gli aspetti più insoliti della cultura materiale egizia custoditi dal Museo
***
INFORMAZIONI UTILI
Museo Egizio nascosto
Pubblico: adulti
Data e orari: 20 luglio 2018, ore 19
Prezzo al pubblico: € 5,00 (biglietto di ingresso escluso)
Prenotazione obbligatoria: dal lunedì al venerdì, 8:30 – 19:00; sabato, 9:00 – 13:00.
Telefono: 011 4406903 – mail: info@museitorino.it
Personalmente mi è molto simpatico Cristiano Ronaldo.Mi è simpatico anche perché portoghese, abituato alla profondità dell oceano.I tram di Lisbona e 365 modi diversi di cucinare il baccalà. Capace di amministrarsi sia il fisico sia come imprenditore.Condannato in Spagna per evasione fiscale. Ma si sa, nessuno è perfetto.E noi italiani siamo famosi per non sottilizzare. La vicenda mi ha intrigato? Ho ascoltato e letto per informarmi e farmi un’opinione.Non sarò tifoso. Non tifo Juventus. Ma sono pur sempre un torinese, pur sempre interessato alle sorti di questa nostra città. E tutti ma proprio tutti mi dicono rincuorandomi che la Juventus con Ronaldo ha fatto un ottimo affare, con indubbie e positive ricadute economiche sulla nostra città. Pensavo ad uno scherzo quando si è addirittura parlato di sciopero contro questa scelta. Non lo era. Almeno per i proponenti. Ed hanno chiesto a Paolo Ferrero ex segretario di Rifondazione Comunista: sei d’accordo? Si, sono assolutamente d’accordo. Ma cosa c’entra tutto ciò? Nulla. Ma mi sono fatto persuaso che recitino una parte fino in fondo. Una parte con copione prestabilito. Dove la recita è soprattutto se non esclusivamente per se stessi. Sanno che per scioperare un operaio deve prima di tutto lavorare. A Mirafiori sono più le giornate di cassa integrazione che le giornate di lavoro. Non é una novità che la Fiat non c’è più a Torino. E’ chiaro a tutti che per “continuare a campare” bisogna inventarsene una al giorno. E almeno questa volta credo di non sbagliare nel considerare anche Cristiano Ronaldo un’occasione per la Juventus e par Torino, non trattandosi solo di sport come solo di affari. La Juventus ha tifosi in tutto il modo. Dobbiamo essere capaci di sfruttare queste risorse. Agli amici rifondaroli continuo nel ricordare che i posti di lavoro non si ottengono per decreto legge o per costrizione etica verso le imprese. I posti di lavoro si ottengono con investimenti. Alla Stato il dovere di facilitarne la creazione con apposite leggi, combattendo la burocrazia. Agevolando fiscalmente. Governando e non facendosi travolgere dagli eventi. E rassicurando chi non ha sopportato le ingerenze ideologiche dei sindacati. A proporre non sono stati i sindacati ” ufficiali”. Dicesi Cobas. una versione lillipuzziana di quelli veri. Sono bravi ragazzi a cui piace scherzare. Ma quando si parla di occupazione gli scherzi non valgono più. Ricordo che la nostra Regione ha il primato assoluto di disoccupazione giovanile. Lo ricordo agli amministratori di Torino.No Tav, no olimpiadi, no questo, no quell’altro. Per poi dire é colpa altrui se tu non lavori. Continua ad esserci una diversità tra imprenditore e padrone. Salvo il fatto dei diritti dei lavoratori . Mi sono allargato? Non penso. Ho solo cercato di usare il buon senso. Cristiano Ronaldo non è un Dio in terra. E chi ha criticato la scelta ha a mio giudizio sbagliato.Chi voleva indire uno sciopero ha detto solo una stupidaggine.
Patrizio Tosetto

Superga gioca con la luna
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO L’Assessore Saitta ha risposto all’interrogazione urgente del Capogruppo di LeU Marco Grimaldi sui tanti trasferimenti senza programmazione che all’ASL di Vercelli mettono a rischio i servizi.
Si è appreso dagli organi di stampa che nelle scorse settimane, a seguito di numerosi trasferimenti, l’organico di Radiologia dell’Azienda Sanitaria Vercellese si è ridotto, passando da 18 ad 11 unità. Per far fronte alle esigenze degli ospedali di Vercelli e Borgosesia, si è ricorso a personale operante nelle sedi di Santhià e Gattinara – dove le sedi di radiologia sono quindi chiuse – per garantire l’operatività dei servizi. E, a quanto pare, un problema analogo sarebbe in corso per le ecografie nell’ospedale di Borgosesia, con pazienti dirottati nell’ospedale di Vercelli per garantire la continuità del servizio. Poiché non era chiara la programmazione dell’Asl e di questi trasferimenti, che hanno messo in difficoltà la continuità del servizio, e ritenendo necessario tornare quanto prima alla piena operatività del servizio sia negli ospedali sia con la riapertura delle sedi delle Case della Salute di Santhià e Gattinara, Grimaldi ha chiesto alla Giunta la ragione dei tanti trasferimenti autorizzati dall’Asl di Vercelli. L’Assessore Saitta ha precisato che la diminuzione del personale registrata negli ultimi mesi è legata ad atti non prevedibili e non voluti dall’Asl VC: due recessi volontari da parte di specialisti e due dirigenti in aspettativa a seguito di un concorso vinto. A settembre 2017 l’Asl Vercelli ha indetto un concorso per posti a tempo indeterminato, ma solo due dei sette medici in graduatoria avrebbero accettato l’incarico; similmente, fra maggio e giugno del 2018 l’Asl ha richiesto di usare la graduatoria di Alessandria per reclutare nove dirigenti, ma nessuno ha accettato. Vi saranno dunque nuovi concorsi per specialisti radiografi, ma nel frattempo l’Asl sta cercando di ampliare l’offerta di prestazioni tramite convenzioni con altre strutture pubbliche, accordi con privati accreditati del territorio e appalti di servizio. Il problema della mancanza di specialisti radiologici è diffuso in tutta Italia, a causa di una programmazione dei posti di specializzazione inferiore al fabbisogno reale: dai rapporti FIASO emerge che nei prossimi cinque anni mancheranno 11.800 medici, a fronte della cessazione di servizio del 37 per cento dei radiologi attualmente operanti. “Dopo oltre un anno dallo sblocco del turn over, non sono chiari i termini e i tempi del piano assunzioni, né si dispone di una mappatura ASL per ASL delle carenze rispetto alle reali esigenze, che possa garantire un rapporto ottimale personale/pazienti” – dichiara Grimaldi. – “A quanto pare, saranno banditi dalla Regione più concorsi per radiologi, ma serve una programmazione più chiara del piano assunzioni, proprio per far fronte alle carenze di personale che sempre si presentano e per fare pressioni sul governo. Esiste personale già specializzato che da tempo attende di uscire dalla precarietà”.
Canoa slalom mondiale a Ivrea
Ivrea e il Canavese nuovamente alla ribalta con i Campionati del mondo Junior e Under 23 di Canoa slalom
Oltre 500 gli atleti tra i 15 e i 23 anni, in rappresentanza di 52 nazioni, a sfidarsi all’ultimo colpo di pagaia sulle rapide della Dora nello Stadio della Canoa di Ivrea che, con una difficoltà di 4° grado su una scala di 6, si posiziona tra i 10 canali migliori al mondo. La manifestazione dell’International Canoe Federation, rappresentata in Italia dalla Federazione Italiana Canoa Kayak che fa capo al Coni, costituisce un traguardo importante di un percorso che, attraverso l’organizzazione di due tappe della Coppa del mondo nel 2016 e nel 2017 e di importanti gare di ranking internazionale, ha portato Ivrea e il suo canale ad essere una delle sedi di riferimento del circuito mondiale della canoa slalom. Di grande rilevanza per conseguire qyesti risultati il supporto fornito da Regione Piemonte e Città di Ivrea, che hanno da subito affiancato il comitato organizzatore (Associazione Proteina), che ha potuto anche contare sul grande sostegno della Federazione Italiana, sul supporto operativo dell’Ivrea canoa Club, di Turismo Torino Provincia e di Vistaterra. Particolarmente soddisfatto, durante la presentazione svoltasi il 12 luglio, l’assessore regionale allo Sport, Giovanni Maria Ferraris: “Il Piemonte si conferma luogo ideale per gli sport di fiume. Abbiamo centrato l’obiettivo di portare a Ivrea il centro federale di canoa slalom, investendo importanti risorse per l’impianto sulla Dora Baltea e per la promozione degli eventi mondiali degli ultimi anni. Ivrea è così diventata capitale mondiale di questa disciplina grazie all’importante e crescente sodalizio tra la Federazione e la Regione Piemonte, e protagonista di un percorso di crescita e sviluppo per l’intero Canavese. Un traguardo – ha aggiunto – che vuole essere il punto di partenza per una nuova stagione di promozione del filone del turismo sportivo”. Alla presentazione sono intervenuti anche il sindaco Stefano Sertoli, ed i presidenti della Federazione, Luciano Buonfiglio, e del comitato organizzatore, Claudio Roviera.
GG – www.regione.piemonte.it
Da meno di 24 ore Cristiano Ronaldo è un giocatore della Juve. Da giorni in città si parla solo di lui e dell’impatto che avrà su Torino l’uomo brand più famoso di sempre. Non è difficile immaginarlo. Ma se dovessimo quantificarlo? Un dato interessante arriva da Carlo Tafuri, torinese, Fondatore di Brandsdistribution, azienda nata sotto la Mole e oggi attiva in 180 paesi, vero e proprio colosso internazionale dell’e-commerce di abbigliamento b2b, con oltre 500.000 prodotti a magazzino. Un anno e mezzo fa Brandsdistribution si è aggiudicata l’esclusiva della distribuzione della linea CR7 Underwear per la Spagna e l’Italia. Un business destinato a crescere dopo l’annuncio dell’arrivo del campione alla Juventus. Due i canali di vendita: b2b, attraverso la piattaforma brandsdistribution.com, e b2c, sul sito www.cr-underwear.com “E’ incredibile – racconta Carlo Tafuri – quanto le scelte di Ronaldo abbiano un impatto immediato sul gradimento dei suoi brand, in tutto il mondo ma in particolare da chi si sente coinvolto. Quando CR7 era in Spagna abbiamo registrato crescite a doppia cifra nei giorni immediatamente successivi alle sue proverbiali rovesciate. Sono bastati i primi rumors di un possibile addio di Ronaldo al Real il 30 Giugno perché, anche nei nostri uffici, ci accorgessimo subito che il vento stava cambiando. In Spagna iniziava l’incertezza, in Italia cresceva l’euforia. Negli ultimi giorni abbiamo avuto centinaia di migliaia di visite ai nostri siti: il 90%
del totale visite degli ultimi 4 mesi è stato fatto in solo una settimana, di cui il 70% nell’ultimo weekend! Le vendite sono in costante crescita: negli ultimi 3 giorni gli ordini sono stati 5 volte tanto gli ordini che arrivavano normalmente in un solo mese (nonché il 1800% di quelli che arrivano giornalmente)”. E non è solo Torino a fremere per il campione. Complice la diffusione su tutto il territorio nazionale dei tifosi della Juventus, volano le vendite anche in regioni del centro sud come Umbria, Calabria, Basilicata e Sicilia. E la spagna cala, ma senza affondare.