redazione il torinese

Latte, interviene Cia agricoltori

Anche la Confederazione italiana agricoltori del Piemonte esce delusa dal tavolo del latte convocato dall’Assessorato all’agricoltura della Regione Piemonte. Colpa degli industriali, che, come osserva il delegato regionale dell’Organizzazione sindacale Davide Rosso, “continuano a rifiutare qualsiasi proposta della parte agricola, anche quando questa è condivisa da tutte le rappresentanze allevatoriali”.

«Nella nostra regione – rileva Rosso – si fa riferimento a più di dieci tabelle di qualità, che in Lombardia, dove si produce il 40 per cento del latte nazionale, sono appena due. E’ chiaro che bisogna aggiornare e allineare i parametri di pagamento regionali, che peraltro sono vecchi di dieci anni. Le istanze sono cambiate, la qualità è al centro del mercato. Finché i caseifici respingeranno  questa logica, si sarà costretti a guardare al passato, anziché al futuro».

Sul tema interviene anche il presidente regionale di Cia Piemonte, Gabriele Carenini: «Nonostante dal mercato giungano notizie che fanno moderatamente ben sperare circa la richiesta e i consumi di latte e formaggi – sottolinea Carenini -, a preoccupare gli allevatori resta la indisponibilità della parte industriale a rivedere la tabella qualità, in modo da rendere i nostri parametri maggiormente omogenei con quelli di altre realtà regionali. La Cia del Piemonte invita la parte industriale a dimostrare senso di responsabilità ed a valorizzare il lavoro degli allevatori che ogni giorno conferiscono il latte e contribuiscono così alla buona riuscita dei loro prodotti e dei loro bilanci aziendali. Rafforzare la collaborazione tra le parti, é nell’interesse di tutta la filiera».

Chiusa la passerella olimpica, ma non è pericolante

E’ temporaneamente chiusa la Passerella Olimpica che collega l’ex Moi al Lingotto. La decisione è stata assunta in concomitanza con i lavori di  manutenzione straordinaria che 8 Gallery Immobiliare sta effettuando sulla passerella Sud  tra centro commerciale e parcheggi del Lingotto, una chiusura che pregiudica anche l’utilizzo della Passerella Olimpica. Il Comune di Torino precisa che questa comunque non presenta problemi strutturali. 8 Gallery Immobiliare per limitare i disagi ai visitatori del Salone del Gusto ha predisposto un servizio di navetta gratuito tra via Giordano Bruno e ingressi al Lingotto di via Nizza. La Passerella Olimpica sarà riaperta quando la 8 Gallery immobiliare avrà riaperto uno sbocco lato parcheggi.

 

(foto: il Torinese)

Universiadi, il ritorno sotto la Mole

Parte da Torino la città che ha visto nascere le Universiadi nel 1959 da un’idea di Primo Nebiolo, la 29esima Universiade Invernale che si svolgerà a Krasnoyarsk (RUSSIA) dal 2 al 12 marzo 2019. “Torino è la città dove è nata l’Universiade e questa cerimonia rappresenta ogni volta  un momento di grande riconoscimento e  prestigio per l’intero territorio piemontese. Anche l’istituzione che rappresento, è ormai da tempo sensibile alle tematiche legate alle attività motorie attraverso gli Stati generali dello sport e del benessere. L’augurio è che l’Universiadi siano un prezioso intreccio di storia, valori e dialogo tra le culture,” ha dichiarato Nino Boeti presidente del Consiglio regionale in occasione della cerimonia ufficiale di accensione della Fiaccola del Sapere presso il Rettorato dell’Università di Torino, alla presenza delle autorità istituzionali del mondo accademico del capoluogo piemontese. Per la presentazione è stata scelta la data del 20 settembre in quanto Giornata Internazionale dello Sport Universitario patrocinata dall’UNESCO. Questa edizione sarà particolarmente significativa  perchè il braciere dell’Universiade verrà installato in maniera permanente presso il Rettorato dell’Università.

 

All’ombra della Est del Rosa, Macugnaga e il “cimitero degli alpinisti”

Immane, alto fino a meta’ del cielo, ecco il massiccio del Rosa, con i suoi bianchissimi ghiacciai e le sue pareti di roccia nera. Non diverso e’ lo spettacolo dell’Himalaya. Lo guardiamo tra le lacrime. Che cosa c’e’ di piu’ bello su questa terra? Il monte Rosa visto da Macugnaga è eroico”.

MACUGNAGA4

Così scrisse Mario Soldati la prima volta che vide la parete Est, l’himalayana.  In cima  alla valle Anzasca, “terre alte” del Piemonte nord orientale, c’è Macugnaga. Oltre e più in su s’inerpica la montagna. Tra i prati e le case dall’inconfondibile architettura walser, all’ombra del monte Moro e di fronte alla più bella parete delle Alpi occidentali, c’è tutta la storia di questo borgo di montagna, iniziata nel XII secolo quando il “piccolo popolo” arrivò dal Vallese colonizzando questa conca ricca di alpeggi. Tutto, a Macugnaga, richiama la cultura del “Popolo delle Alpi”, composto da  pastori, alpigiani, boscaioli e contadini. I walser, dalla valle di Goms, appendice estrema del Vallese posta tra il passo del San Gottardo e l’Oberland bernese, raggiunsero l’alta valle Anzasca dal passo del monte MACUGNAGA2Moro e poi la Valsesia dal Colle del Turlo. Attorno al XIII secolo, interi nuclei familiari con i bambini più piccoli trasportati nelle gerle, si misero in cammino lungo le antiche mulattiere per risalire le valli, superare nei punti più convenienti le montagne e ridiscendere a sud delle Alpi in cerca di luoghi ove dar vita a nuovi villaggi. A fine Settecento, il ginevrino Horace Benedicte de Saussure, appassionato studioso,  nel corso del suo viaggio intorno al Monte Rosa, li definì nei suoi diari “sentinella tedesca” in territorio italiano. Macugnaga è composta dalla frazione più grande – Staffa – insieme a quelle di Pestarena e Borca, le più basse,  e Pecetto, la più alta. Macugnaga ospita alcuni interessanti e originali musei. A Borca, ad esempio,  c’è la Casa-museo Walser, abitazione d’epoca comprensiva di tutti gli arredi e gli oggetti di un tempo e anche il museo della miniera d’Oro della Guja, prima miniera-museo in Italia, percorribile per un chilometro e mezzo nel ventre roccioso della montagna, dove si è estratto il prezioso metallo dal 1710 fino al 1945. A Staffa, invece, si può trascorrere un po’ di tempo al museo della Montagna e in quello del contrabbando che racconta la secolare storia degli “spalloni” che valicavano con i loro carichi di merce il confine tra l’Italia e la Svizzera, sfidando i rischi naturali e i controlli della Finanza. A poca distanza dal centro del paese, nel Dorf – l’antico borgo fatto da abitazioni costruite con tronchi di larice incastrato –  davanti alla Chiesa Vecchia si trova il vecchio tiglio. Sotto all’imponente albero pluricenteneario, dalla circonferenza di oltre sette metri, un tempo si tenevano i mercati, s’incontravano le genti delle diverse valli del Rosa, si svolgevano, come in una sorta di tribunale all’aperto, riunioni giudiziarie e amministrative. A fianco della Chiesa Vecchia c’è il cimitero degli alpinisti. La storia ci dice che, il 22 luglio 1872,  Ferdinand Imseng di Saas, ma residente a Macugnaga, con una guida e un portatore condusse tre inglesi alla vetta della Dufour direttamente da Macugnaga. Da quel momento iniziò un’epoca di grandi ascensioni e, come capita sulle grandi montagne, anche di parecchie tragedie, la prima delle quali causò proprio la scomparsa di Imseng MACUGNAGAassieme a un suo cliente, Damiano Marinelli, e alla guida Battista Pedranzini. Un evento che provocò una sollevazione dell’opinione pubblica al punto che furono proibite le ascensioni sul Rosa, ma il provvedimento non venne preso in grande considerazione visto che, cinque anni dopo, venne inaugurata la capanna Marinelli, per aiutare gli scalatori che tentavano le ascensioni dirette da Macugnaga. Nel cimitero, tra le tombe che ospita, molte portano il nome dei “caduti del Rosa”, sfortunati alpinisti che trovarono la morte nel bianco perenne della grande montagna. Un luogo suggestivo, dove spesso sono state intonate struggenti invocazioni al “Signore delle Cime”. Tra lapidi e foto, immagini di corde, piccozze e ramponi  ci sono anche delle tombe vuote perché i corpi sono ancora sepolti nel ghiaccio della parete Est e chissà mai se verrà il giorno in cui la montagna consentirà di trovarne le povere spoglie. In qualche caso è passato anche più di mezzo secolo, come quando – nel 2007 –  vennero alla luce un femore, alcune costole, un dito e dei brandelli di abiti che, l’esame del Dna, attribuì ad Ettore Zapparoli, alpinista, scrittore e musicista, scomparso sul Rosa nell’agosto del 1951 durante un’ascensione solitaria e nonostante le ricerche, mai ritrovato. Ora anche lui, come tanti, riposa  nel vecchio cimitero, sotto il portichetto dove una lapide ricorda i soci defunti del Gruppo italiano scrittori di montagna, del quale Zapparoli era membro. Un sonno eterno, quello dell’ “unico vero alpinista solitario” – come lo definì il grande alpinista Emilio Comici, proprio davanti all’imponente incanto della Est, la parete più alta delle Alpi, con le sue insidiose rocce, i seracchi e i ripidi pendii di neve.

Marco Travaglini

Donna muore investita sulle strisce pedonali

E’ morta Giovanna Baldovino, 78enne, a Lombardore investita sulle strisce pedonali in  via Torino, mentre  stava attraversando . E’ stata travolta da una Peugeot 206 il cui conducente ha si è fermato  e ha prestato i primi soccorsi all’anziana che purtroppo è morta  sul colpo.

Movie tellers al via il 1° ottobre

Dopo la prima edizione , la rassegna Movie Tellers – Narrazioni cinematografiche, torna ,per tutto ilmese di ottobre, con una nuova selezione di titoli della recente stagione cinematografica regionale,  12 film a km zero – 4 lungometraggi, 4 documentari, 4 cortometraggi – accompagnati in sala dagli  autori, i protagonisti e i professionisti dell’industria del cinema che li presentano al pubblico. Un grande evento che cresce arrivando a coinvolgere tutte le otto province del Piemonte con ben 130 proiezioni nelle sale cinematografiche di 25 località.“Movie Tellers  è un’iniziativa di grande importanza per il nostro territorio – dichiara Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte – Una manifestazione che ha l’obiettivo di accrescere sempre più la diffusione delle pellicole meno supportate sul fronte della distribuzione : un importante momento di fruizione, quindi, capace di mettere in rete e collegare le sale cinematografiche e le realtà locali nella creazione di un sistema di distribuzione diffuso “. Movie Tellers – Narrazioni cinematografiche è realizzato da Associazione Piemonte Movie con il sostegno di Regione Piemonte, Film Commission Torino Piemonte, FIP Film Investimenti Piemonte, Museo Nazionale del Cinema, Torino Film Festival e Torino FilmLab. Tra i lungometraggi proposti spiccano Lazzaro felice di Alice Rohrwacher, che all’ultimo Festival di Cannes si è aggiudicato il Premio per la Miglior Sceneggiatura e Félicité di Alain Gomis, vincitore del Gran Premio della Giuria alla Berlinale. A questi si aggiungono due produzioni indipendenti, Al massimo ribasso di Riccardo Jacopino e Oltre la nebbia- Il mistero di Rainer Merz di Giuseppe Varlotta, entrambi girati in svariate location tra Torino e il resto della regione. Tra i documentari, “ Cento anni “ di Davide Ferrario e “ ’78 – Vai piano ma vinci”, realizzati grazie al sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund. L’inaugurazione tocca al film di Gomis, sostenuto dal Torino Film Lab, il 1° ottobre alle 18 al Cineporto di via Cagliari 42.
                                                                                                                                    Helen Alterio

Lo spirito olimpico

Il barone Pierre de Coubertin , inventore dei moderni giochi olimpici, ha smesso di rivoltarsi nella tomba. Dopo lunghi decenni dove è stato costretto a vederne di tutti i colori , sponsors sempre più pervasivi ed invadenti, materiali sempre più sofisticati, doping sempre incombente, discipline olimpiche che, se continua così , fra un po’ faranno rimpiangere i famosi Higlands Games scozzesi  , quelli per capirci del tiro alla fune e del lancio del tronco, finalmente ha visto una novità per lui positiva.  Non ci credeva  più e penso che avesse oramai riposto ogni speranza , anche la più intima . In una sorta di “flash back” avrà rivisto i grandi campioni degli sport invernali del passato da Zeno Colò ad Anton (Toni) Sailer, da Jean Vuarnet a Gustav Thoeni. Poi ad un tratto è arrivata Lei, senz’altro non medagliata come Inge Wersin-Lantschner  e meno brava e bella di Lindsey Vonn ma , certamente, più alta della pluri medagliata Deborah Compagnoni, Chiara Appendino.  Gli è apparsa , al barone De Coubertin, prima sfocata e diafana, poi sempre più nitida con in mano la fiaccola olimpica che ardeva non di una luce fatua o tremula ma vivida e luminosa. Così mentre avanzava si spandeva intorno , nuovamente, il “vero ” spirito olimpico  e cioè che Torino gareggiava ,per l’assegnazione dei XXV giochi olimpici invernali del 2026 ,non per vincere ma per partecipare.

Tango e territorio

“The Art of Sharing” (L’arte di condividere)

APPUNTAMENTO GRATUITO PER CONDIVIDERE LUOGHI, ABBRACCI, ARTI E CULTURA TANGUERA

Patrocinio istituzionale dell’Anno Europeo del Patrimonio 2018. Evento multidisciplinare ideato e diretto da Monica Mantelli in collaborazione con:. Direzione Generale Biblioteche e Enti Culturali (DGBEC) Biblioteca Nazionale di Torino ABNUT Amici della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e un rete virtuosa di operatori culturali territoriali. Evento multidisciplinare ideato e diretto da Monica Mantelli

DOMENICA 23 SETTEMBRE  ORE  17 – 19

Auditorium Vivaldi, Biblioteca Nazionale di Torino,  Piazza Carlo Alberto 5/A

Ingresso libero sino ad esaurimento posti.

FILM, TEATRO, MOSTRA FOTOGRAFICA, BALLO, MUSICA LIVE, DANZA E TANTO ALTRO

“Tango e Territorio” è una proposta di eventi aperti a tutti come chiave per la partecipazione delle comunità alla cura dei loro luoghi di vita quotidiana. Le attività di valorizzazione culturale e paesaggistica di oggi si connotano sempre più per iniziative di mediazione educativa interdisciplinare attraverso linguaggi come musica/ danza/ architettura& paesaggio/ fotografia/ cinema/ teatro etc, che mettono in collegamento le bellezze strutturali accessibili del nostro territorio alla crescente presa di coscienza – in particolare quest’anno che è dedicato alo Patrimonio Europeo – che tali patrimoni sono una eredità di cui ognuno di noi è portatore /ambasciatore che può e deve scambiare con gli altri in un’ottica di mutua crescita. Un appuntamento con la Community Tanguera ETNOTANGO LCMM e con tanti contenuti artistici intorno al tango e il territorio con film, concerto, spettacolo teatrale, mostra fotografica, esibizioni, improvvisazioni coreutiche di teatrodanza e performance di ballo su musiche live.

DOMENICA 23 SETTEMBRE a partire dalle ore 17 presso il bellissimo Auditorium Vivaldi della Biblioteca Nazionale di Torino (Piazza Carlo Alberto 5/A) si parte con lo storytelling di Monica Mantelli, direttrice artistica della community tanguera ETNOTANGO LCMM, gruppo informale di ballerini appassionati di ballo e cultura tanguera che eseguiranno improvvisazioni di tango e teatrodanza durante tutto l’evento, circondando anche il pubblico! Nel mentre: la suggestiva proiezione di POEMA CIRCULAR film onirico e surreale sul tango e paesaggio di Torino, co-presentato da Alessandro Avataneo regista della pellicola e docente Scuola Holden di Torino. Inoltre, le esibizioni dei Maestri Ballerini professionisti: Carolina Gomez(Argentina) Scuola Aires Nuevos, Alessandro Guerri y Anna Boglione (Italia). Il ricchissimo pomeriggio procede con un mini –concerto di brani di Salsedo, Ortiz e Piazzolla dei Musicisti Sara Terzano (arpa) e Roberto Mattea (percussioni) del Gruppo Cameristico Alchimea. Il climax della performance si raggiunge quando gli oltre trenta ballerini di Etnotango & Libera Compagnia Musicale Migrante danzeranno intorno al pubblico, coinvolgendolo. Infine, per non mancare con il teatro, la divertente pièce estratta dallo spettacolo “EvoluViTango”, uno spaccato tra storia e società che riassume in piccolo ben 100 anni di storia sociale e tanguera, proposta dal gruppo di tangoteatro Vantango Microarte fondato e diretto dal Maestro Beppe Vanetto. Conclude il tutto la partecipazione con uno slideshow di immagini estratte dall’archivio ventennale di eventi di tango di strada ideati da Monica Mantelli e realizzati sotto il cappello di RossoTango, Libera Compagnia Musicale Migrante, Iani del Tango,  Etnotango Festival che scorrerà durante gli speech degli Ospiti. Infine la mostra personale fotografica di Sergio Giunipero “Tangerine Tango Attitude”: 30 immagini a colori, formato 20×30 su volti, codici corporei e “landmark” del territorio, in esposizione nel Foyer dell’Auditorium Vivaldi. La mostra sarà esclusivamente fruibile durante la due giorni delle giornate Europee Patrimonio. Ingresso libero sino ad esaurimento posti.

PROGRAMMA

(Dalle ore 16,00)

Incontro con l’autore di “Tangerine Tango Attitude”

Ingresso nel Foyer per visitare la mostra e conoscere il fotografo di tango Sergio Giunipero, l’autore della mostra fotografica. La mostra è esposta solo sabato 22/9 ore 15 – 23, domenica 23/9 ore 14 -21.

Ore 17

Proiezione film POEMA CIRCULAR

(33’, 2014 – 2016, Italia)

Una carrellata di luoghi speciali di Torino, nella luce sognante del tango. Personaggi e spiriti si incrociano in una narrazione surreale, tra passato e futuro. Non è un documentario ma un racconto fatto per immagini surreali e oniriche, ricco di scenari torinesi, di atmosfere e di sguardi, con la visione prospettica di chi danza live nel paesaggio urbano di Torino, senza palchi o palchetti, ma strade e piazze. “Viviamo in un’epoca di contatti virtuali, abbiamo mille amici su Facebook ma stiamo disimparando il valore di un abbraccio. Il tango è un fenomeno sociale che spinge le persone a ritrovare il linguaggio corporeo e a rimettersi nell’abbraccio. Del resto “tangere” in latino vuol dire toccare…” in un poema circolare.

Segue

Speech degli autori del film

Alessandro Avataneo, Regista e docente SCUOLA HOLDEN di Torino

Monica Mantelli, Soggetto, progettista culturale territoriale, direttrice artistica ETNOTANGO

Esibizioni dei Ballerini e Musicisti professionisti

Carolina Gomez, Insegnante e coreografa scuola Aires Nuevos (Torino /Argentina)

Alessandro Guerri y Anna Boglione (Torino/Italia)

Sara Terzano (arpa) e Roberto Mattea (percussioni) del Gruppo Cameristico Alchimea

Ore 18

Spettacolo teatrale estratto da EVOLUVITANGO  ( 2018, Italia)

Ideazione e regia di Beppe Vanetto. Con il gruppo Vantango Microarte: Carlo Pavone – Angela Morreale, Claudio Trombetta – Barbara Balestra, Marco Cavalli – Laura Fasano, Michele Liuzzi – Fiorella Locurcio, Paolo Maffi – Lucia Fabiano, Beppe Vanetto – Renata Zanovello

Estratto da Opera in 5 atti. “Alternando momenti di drammatizzazione e di danza, il gruppo Vantango MicroArte si propone di raccontare l’evoluzione socioculturale che ha contraddistinto il periodo dagli anni ’20 ad oggi e contemporaneamente quella del tango, genere musicale riconosciuto come prima forma di arte urbana e patrimonio dell’Umanità, nato, proprio, dalla pluralità d’influenze e contaminazioni culturali. Un excursus degli eventi storici che hanno influenzato il singolo periodo, mostrerà alcuni aspetti del modo di vivere, dapprima narrati e poi sottolineati da una performance di tango dell’epoca. In questo caso il tango argentino non è inteso semplicemente come ballo, bensì come forma d’arte completa.”

Ore 18,30

Improvvisazione di tango e teatrodanza con ETNOTANGO LCMM friends

TANGO LIVE PERFORMANCE PER LE STRADE DAL 1998. Praticare il tango all’aperto è un modo di abitare il paesaggio e condividere il territorio urbano, le sue strade, marciapiedi, portici e parchi. Etnotango è un modo vivere, conoscere e approfondire la cultura che sta intorno al tango e l’argentinità attraverso la live performance tra la gente. La community si è sviluppata a Torino a partire dal 1998 e propone occasioni interdisciplinari dove il tango è il “legame” che rende protagoniste le persone comuni. Un’occasione per diffondere messaggi di solidarietà sociale in maniera naturale attraverso l’abbraccio, l’accoglienza, l’ascolto interiore e la connessione con l’altro. Ma è anche un modo di abitare attivamente i luoghi, presidiandoli. Quante volte ci siamo riuniti in zone abbandonate della città oppure rimaste vuote in estate – persino nei centri storici – tenendo compagnia agli anziani, alla cittadinanza residente, ai bambini e non solo. Etnotango, preceduto storicamente da RossoTango e le Milonghe “Pirata/Clandestine/Illegal” è dal 1998 un’opportunità per vivere la nostra città in toto e diffondere valori socio-culturali, ambientali e umani in maniera artistica contagiosa.

Performance “VARIATIONS ON BUENOS AIRES”

Musica di Astor Piazzolla

Con i ballerini e performer di Etnotango LCMM:

Alessandro Amerio, Silvana Varaschini

Alessandro Capellaro, Anna Cervasio

Antonio Tartaglia, Teresa Bardella,

Augusto Poldo, Ida Peinetti

Carlo Pavone, Angela Morreale

Demetrio Marrara, Monica Mantelli

Dino De Palma, Donatella Benetollo

Ezio Maida, Roberta Zamboni,

Francesco Calabrò, Elisabetta Fanzago

Juan Carlos Gutierrez, Patrizia Milani

Marco Cavalli, Laura Fasano

Mario Nigra, Cristina Giacometti

Roberto Sedici, Raffaela Virdò

Rudy Basile, Dominique Peinetti

Valerio Dimonte, Marina Doria

E la partecipazione speciale di Sergio Giunipero, fotografo.

 “TANGERINE TANGO ATTITUDE” Personale esposta nel Foyer dell’Auditorium

Trenta immagini sul tema Tango & Territorio. Periodo espositivo:

sabato 22/9 ore 15 – 23 ; domenica 23/9 ore 14 -21.  Ingresso libero e gratuito.

“TANGERINE TANGO ATTITUDE”

Immagini di Sergio Giunipero

Curatela e presentazione critica di Monica Nucera Mantelli

Foyer dell’Auditorium Vivaldi, Biblioteca Nazionale, piazza Carlo Alberto 5/A, Torino

Periodo espositivo: sabato 22/9 dalle 15.00 alle 23.00 / domenica 23/9 dalle 14.00 alle 21.00.

Ingresso libero.

“Raccontare con una mostra fotografica le emozioni del tango significa dare la possibilità a chi guarda di riflettere più attentamente sui fenomeni che oltrepassano le veloci forze creative di questo ballo/ danza /stile di vita che è Patrimonio UNESCO dal 2019. La sfida per un reporter, ovvero per chi vuol cogliere l’attimo di verità, è quella di immortalare nell’atto stesso di scambio tra due partner del momento il prezioso e quanto mai difficile connubio tra gli elementi tangibili e intangibili del codice espressivo del tango. Un viaggio poi, quello del tango nel territorio, che conduce quasi sempre verso l’enigma, la provocazione, la condivisione di qualche nuova epifania che vola oltre il tran tran quotidiano. E che per quanto cannibale e sovraesposto, riesce ancora a darci scosse potenti verso la non dormienza. La realtà espressiva in cui si muove questo fotografo – che cresce di anno in anno nella sua passione verso il linguaggio dello stile di vita rioplatense – è in continua evoluzione. Pertanto il suo paesaggio tanguero, essendo simbolico, cambia significanza a seconda del livello di consapevolezza di chi osserva i suoi scatti.”

“Vorrei vedere il mare per l’ultima volta”. E l’ambulanza si ferma

L’ambulanza lo stava trasferendo dalla Toscana in Canavese per motivi  di salute, quando l’ottantottenne ha chiesto di poter “vedere il mare per l’ultima volta”. Il personale dell’ambulanza – ne da’ notizia l’Ansa- ha fermato il mezzo di soccorso sulla spiaggia a Marina di Carrara. L’ equipaggio della Croce Rossa di Ivrea ha chiesto il permesso alla famiglia dell’anziano, ha fermato il veicolo  su uno spiazzo che si affaccia sulla spiaggia e gli operatori hanno spalancato il portellone, consentendo  all’ottantottenne di ammirare il mare.

Cara vecchia Rai: weekend al museo

La sede Rai di Torino partecipa alla Giornata Europea del Patrimonio ‘L’Arte di condividere’, promossa  dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea, con l’apertura straordinaria del Museo Radio e Tv di Torino  sabato 22 settembre, dalle 10 alla mezzanotte, e domenica  23 dalle 10 alle 18. Il  Centro di Produzione Tv Rai di via Verdi, l’Associazione Aire e il Gruppo Anziani Rai, consentiranno così di compiere un viaggio nella storia dal telegrafo alla tv digitale, dai trasmettitori di Guglielmo Marconi al primo televisore, fino ai nostri giorni. Il Museo della Radio e della Televisione espone  1.200 cimeli, materiali e apparati tecnico-professionali e di uso domestico. C’è anche il fonografo a cilindro di Edison, oltre a microfoni e telecamere di tutte le epoche.