redazione il torinese

La Piazza, accoglienza da sogno e nuovo bistrot

Il Podere La Piazza gode di un panorama mozzafiato. E’ in una fortunata posizione vicino ad Asti e Alba
Accogliente e spazioso, il Podere dispone di 10 camere, una piscina esterna, un ampio giardino, un dehors ed un’elegante sala affrescata adatta ad eventi e cerimonie, oltre all’ampia sala eventi.  Importante e caratteristica è anche la cantina storica del 1700. La Piazza è circondato da curati vigneti, i quali rendono possibile la produzione di un’ottima Barbera.  A partire dal 26 Ottobre, data in cui si terrà l’inaugurazione, inizierà anche l’attività di Bistrot, con menù alla carta.
Podere La Piazza
D.ssa Michela Surano
Strada Piazza 4
Frazione Santa Margherita
14055 Costigliole d’ Asti ( AT )
Tel 0141/966267
Facebook: Podere La Piazza
Informazione commerciale

Comital: atteso il 2 ottobre, scadenza per le offerte

Si è svolto negli uffici dell’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, alla presenza dell’assessora Gianna Pentenero, un incontro sulla vicenda Comital; erano presenti i curatori fallimentari Massimiliano Basilio e Fabrizio Torchio, il sindaco del Comune di Volpiano Emanuele De Zuanne con l’assessore alle Attività produttive Marco Sciretti, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. La riunione è servita per fare il punto in vista della scadenza del 2 ottobre, data entro la quale devono essere presentate le proposte di acquisto per i complessi aziendaliComital e Lamalu, tenuto conto della condizione dei lavoratori, privi di stipendio dal mese di giugno in seguito alla sospensione dei contratti di lavoro dovuta al fallimento delle società. Il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne ha illustrato l’iniziativa del  fondo di garanzia per il microcredito ai lavoratori con contratto sospeso: «Dal mese di agosto fino alla scorsa settimana abbiamo lavorato, di concerto con la Diocesi di Torino, la parrocchia di Volpiano e la Fondazione Don Mario Operti, alla costituzione di un fondo di garanzia per il microcredito, grazie al quale i lavoratori con contratto sospeso possono ottenere prestiti altrimenti non erogabili; il Comune contribuisce a questa iniziativa con uno stanziamento di 20mila euro. Così una misura presente in passato a livello nazionale e poi cancellata, grazie a questo strumento rinasce a livello locale, rappresentando un esempio per altre situazioni di crisi».

Toninelli sostiene Appendino: “Olimpiadi a Torino”

Il ministro Danilo Toninelli appoggia la Sindaca Chiara Appendino sulle Olimpiadi 2026 a Torino e dice che lui è “dell’idea che quella di Torino sia la scelta migliore da tutti i punti di vista, soprattutto da quello della convenienza economica e strutturale vista l’esperienza passata”. Per il ministro delle infrastrutture l’idea di tre città è “quantomeno caotica e difficilmente percorribile perché è anche la più costosa”. “Sulle Olimpiadi la Lega fa ragionamenti diversi – aggiunge -. Appena sarà utile, faremo un Consiglio dei ministri e troveremo come in tutte le questioni una soluzione condivisa”

Anche Grillo al Salone del Gusto

Beppe Grillo ha visitato Terra Madre accompagnato dal patron dell’evento  Carlo Petrini. Allo stand dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, il garante pentastellato ha  assaggiato alcuni prodotti e salutato  delegati e contadini provenienti da tutti i Paesi del  mondo.

Torino accende i motori: è capitale della moto

Harley Davidson che si trasformano in chopper, bobber, full dresser, rat bikes… 

Debutta al Palavela, il 22 e il 23 settembre, la Torino Custom Show, la prima edizione in città della kermesse interamente dedicata al mondo custom, a quello dei café racer e del naked. “Custom”, che letteralmente significa personalizzare, per i bikers è un’attitudine, una filosofia di vita, un modo particolare di concepire la moto che nasce dalla volontà di trasformare il proprio mezzo in un pezzo unico, su misura. Torino Custom Show è pensato come un grande show dedicato alla progettazione e all’evoluzione della customizzazione di quel segmento motociclistico che spesso viene identificato in modo riduttivo come “custom”. Due giorni intensi con la presenza di tutte le principali case costruttrici o dei loro dealer: Harleyovviamente ma anche Indian Triumph, Royal Enfield, Ducati, Moto Guzzi…Una rassegna esclusiva di progettisti internazionali, customizzatori, painters (verniciatori), designer e produttori di abbigliamento tecnico. I visitatori della manifestazione torinese potranno ammirare i modelli unici dal 1903 ad oggi ospitati nell’Harley Museum, fare test drive, scoprire le oltre 100 moto custom in esposizione in arrivo da tutta Europa e addirittura presentarsi con la propria due ruote per candidarla a partecipare allo show! Moto ma anche musica, con dj set, live music e l’hard rock in stile Easy Riders Soundtrack, show e performance dal vivo, imperdibili le evoluzioni mirabolanti dei piloti nel Globo della Morte, per la prima volta in Italia. Ospite speciale la squadra Cuneo Granda Volley che esordisce quest’anno in serie A1 del Campionato Italiano Femminile. Momenti clou della kermesse i due Contest: il Road Glide Contest, realizzato in collaborazione con il Road Glide Club Italy, per premiare la più bella tra le moto dal look aggressivo con carenatura a muso di squalo e il Low Ride Bike Contest, organizzato in partnership con Low Ride Magazine, che vedrà in gara le due ruote dal design in stile anni ’70. Torino Custom Show è una vetrina unica nel suo genere, un’occasione speciale per scoprire un universo affascinante e in continua evoluzione, una manifestazione, dedicata agli appassionati e non solo, che punta a diventare un appuntamento di riferimento del settore, in Italia e in Europa.

 

Orari: Sabato 22 e Domenica 23 settembre ore 10- 24

Costo Ingresso: 1 giorno 10 Euro, 2 giorni 15 Euro

Info: 393 800 4069

 

Biglietti online su: www.facebook.com/torinocustomshow/

Regione, centrodestra unito con l’incognita Chiampa

É ufficiale: per il centrodestra accordo di cartello per le elezioni regionali. Addirittura ipotesi di una unica lista. Berlusca Salvini e Meloni hanno raggiunto l’intesa. Del resto pochi pensavano che non sarebbe andata cosi. Al cuor non si comanda e tra i tre ci sono più affinità che altro. E con il governo gialloverde? Sornione Salvini aspetta come andranno le elezioni regionali ed europee e poi deciderà che cosa fare con i pentastellati.  Penso unico politico che in un colpo solo é Presidente del consiglio (scusate) lapsus freudiano, vice, segretario di partito, Ministro dell Interno e tutto fare nel governo, dagli Esteri alla Difesa. Ma si sa, a lui il lavoro non spaventa. Meloni sempre attenta. Senza il 4 % non andate da nessuna parte.Ed il Berlusca che a Matteo Renzi  magari con dispiacerebbe, saluta definitivamente.  Per li Piemonte manca solo il candidato ed é fatta. Ed anche qui sembra che il Berlusca abbia portato a casa uno dei suoi. Basta superare la soglia del 33 per cento e la vittoria é assicurata. Alle regionali non c è ballottaggio e  i pentastellati sono fuori gioco. Personalmente sono curioso di vedere chi candideranno. Spero che almeno conosca la geografia del Piemonte.  Forse Sergio Chiamparino tenta di scombinargli i piani candidandosi.Ma anche per lui é dura.Non c’è dubbio, il vento è cambiato. Propone che Pd e Forza Italia non si presentino con propri simboli: sotto il suo nome liste civiche. Si dice che a suo tempo Enzo Ghigo, contrariato da Roberto Rosso, aveva chiesto ai suoi di votare Chiampa. Altri tempi e soprattutto eravamo in comune, dove il ballottaggio c’è.  Altri tempi e altre situazioni.  Francamente non ce lo vedo chi è rimasto in Forza Italia e non sopporta il governo grigio verde votarlo. Eppure Sergio ha sempre incontrato i gusti dell’elettorato moderato. Lui che ha fatto del buon senso il suo cavallo di battaglia. Ma anche qui mi sa che il buon Senso non basti.E dulcis in fundo eccoli gli alternativi di sinistra, autodefinitisi la “vera ed unica sinistra”. I nostrani rifondaroli comunisti sono sempre pronti ad un accordo basta che sia alle loro condizioni. Per poi accusare il Pd di aver fatto vincere la destra. Un Pd sempre più isolato. Sempre più in crisi d identità. Puntano alla liquefazione del consenso pentastellato, movimento sempre più in difficoltà.  Ma non é detto che chi è deluso ritornerà a votare Pd. Matteo Salvini ha ereditato la Lega Nord al 4 % portandola al 17. I sondaggio lo danno oltre al 31, primo partito d Italia.  Elegantemente é passato da “prima i Celti” a  prima quelli del Nord. Poi prima gli Italiani.  Con il 17 conta 10 volte tanto i Grillini con il 33. Questo miracolo lo ripeterà in Piemonte. Gli piace vincere facile. Lui e bravo. Ma gli altri decisamente in difficoltà. E il vuoto in politica come nella vita non esiste
E se poi Sergio ci ripensasse? Vedremo.
Patrizio Tosetto

Diamanti, “i migliori amici delle donne”

Saranno i protagonisti della prima serata rotariana autunnale del Rotary Rivoli con Alessandro Buosi relatore

 

Il Rotary Club Rivoli apre la stagione autunnale delle sue serate conviviali sotto la presidenza dell’ingegner Massimo Rivalta con un appuntamento di eccezione, lunedì 24 settembre prossimo alle 20, dedicato ai diamanti, in cui si terrà la conferenza dal titolo “I migliori amici delle donne”, di cui sarà relatore Alessandro Buosi. Buosi è un concept Store che ha in Torino anche una seconda sede in Corso Re Umberto 11, e tiene marchi di gioielleria di alta qualità come Anna Maria Cammilli, un nome di tradizione orafa fiorentina attivo da 25 anni, Bibigi’, Chimento, sul mercato dal 1964 e sintesi di tradizione e design, ed altri quali Damiani ed il marchio di gioielli spagnolo Ciclon. Il diamante è considerato uno dei beni rifugio per eccellenza, un po’ alla stregua dell’oro. Queste pietre dai toni brillanti hanno da sempre affascinato gli uomini che, molto spesso, le hanno scelte come monili da esibire o donare. Forse non tutti sanno, però, che i diamanti possono anche essere scelti come opzione di un portafoglio finanziario, non incastonati in oro o altri metalli preziosi, bensì nudi e venduti con un certificato capace di attestarne le qualità principali. L’appuntamento si terrà presso la gioielleria Buosi in via Angrogna 16 a Torino.

 

Mara Martellotta

Micillina: storia di una masca piemontese

Le storie spesso iniziano là dove la Storia finisce
Folletti e satanassi, gnomi e spiriti malvagi, fate e streghe, questi sono i protagonisti delle leggende del folcklore, personaggi grotteschi, nati per incutere paura e per far sorridere, sempre pronti ad impartire qualche lezione. Parlano una lingua tutta particolare, che si avvicina al dialetto dei nonni e dei contadini, vivono in posti strani, dove è meglio non avventurarsi, tra bizzarri massi giganti, calderoni e boschi vastissimi. Mettono in atto magie, procurano molestie, fastidi, fanno sgambetti, ci nascondono le cose, sghignazzano alle nostre spalle, cambiano forma e non si lasciano vedere, ma ogni tanto, se siamo buoni e risultiamo loro simpatici, ci portano anche dei regali. Questa serie di articoli vuole soffermarsi su una figura della tradizione popolare in particolare, le masche, le streghe del Piemonte, scontrose e dispettose, mai eccessivamente inique, donne “magiche” che si perdono nel tempo e nella memoria, di cui pochi ancora raccontano, ma se le loro peripezie paiono svanire nei meandri dei secoli passati, esse, le masche, non se ne andranno mai. Continueranno ad aggirarsi tra noi, non viste, procurandoci dispetti, mentre tutti – forse – fingiamo di non crederci, e continuiamo a “toccare ferro” affinchè la sfortuna e le masche non ci sfiorino. (ac)
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Masca, termine diffuso prevalentemente nel Roero, nelle Langhe, in Astesana, nel Biellese, nel Canavese, nelle Valli cuneesi e nell’Alessandrino, significa propriamente strega, fattucchiera, maga, incantatrice, fata. Per lo più il vocabolo è usato per disprezzo o ingiuria. Nel latino tardo, (VII sec.d.C.), era sinonimo di lamia, mostro con faccia di donna maliarda e vampiro. Il termine assume una certa rilevanza con l’Editto di Rotari, (643), dove viene utilizzato per indicare una strega i cui poteri sono molto temuti, una donna malvagia che divora i propri simili, e che è quindi contrassegnata con caratteristiche antropofaghe e pregne di reminiscenze pagane. La masca -strega è anche voce di ambito occitano e francoprovenzale, pur se più propriamente tipica del Piemonte. Molte sono le donne -masche piemontesi con un’identità specifica, delle quali ancora si racconta… C’era una volta una fanciulla, originaria di Barolo, di nome Micillina, conosciuta purtroppo per essere capace di produrre effetti negativi che si abbattevano sulla gente del suo villaggio, tanto che, secondo alcuni, essa si divertiva a causare al suo prossimo danni fisici e malattie. Un giorno Micillina decise di andarsene e si spostò a Pocapaglia, dove trovò marito e una nuova dimora. Non passò molto tempo, e anche qui gli abitanti della comunità notarono i malefici della nuova arrivata: tutti sospettavano che essa procurasse danni alle persone anche solo con lo sguardo, ben convinti che la giovane si dedicasse ad oscure arti magiche per portare malattie e disgrazie all’intero paese. Tali imputazioni non potevano però essere provate e così gli abitanti di Pocapaglia si limitarono a guardarla di sottecchi e a fare di tutto per non includerla nella vita del paese. La cattiva reputazione della donna cresceva senza tregua, qualsiasi avvenimento sgradevole faceva capo a lei e le accuse divenivano sempre più colme di odio, finché arrivarono alle orecchie di Paucapelea, il marito di Micillina. Questi, invece di difendere la moglie, si schierò dalla parte dei compaesani, gridando a gran voce contro la compagna per distoglierla dagli insani interessi. Micillina però non cambiò nulla del suo comportamento, così le invettive contro di lei aumentarono ulteriormente. Fu allora che Paucapelea iniziò a picchiarla ogni giorno, dopo essere rientrato a casa dal lavoro, sempre nell’intento di cambiare l’indole della moglie: i suoi sforzi si rivelarono vani e si vide costretto a cacciare di casa la sposa. Avvenne però un fatto strano. Dopo qualche giorno dall’accaduto, il povero Paucapelea, cadde da un albero, sul quale si era arrampicato per raccogliere della frutta, rompendosi l’osso del collo. Micillina si trovò vedova e di nuovo in possesso della casa. Forse che la donna, con l’aiuto del Demonio, aveva messo lo zampino in tale sfortunato e sinistro avvenimento? La comunità non volle approfondire, tuttavia iniziò a temere in maggior misura la donna, che continuava ad aggirarsi per le strade del paese, guardando tutti malamente e sogghignando quando qualcuno inciampava o si feriva o si procurava qualche tipo di disgrazia. Un giorno il fornaio perse la pazienza e si infuriò con lei, e, per qualche bizzarra coincidenza, venne trovato morto sull’entrata del suo negozio la sera stessa. Di lì in avanti i compaesani iniziarono ad accusare la donna apertamente di aver cagionato loro ogni sorta di male, anche se non così grave e definitivo come la morte. 
La vicenda divenne fin troppo nota, tanto che di Micillina si parlava anche nei vicini paesi, e le voci giunsero al Tribunale dell’Inquisizione, che si vide costretto ad intervenire.  Non si hanno notizie del processo, né del dibattimento, né dell’eventuale indagine, si sa però che il 29 luglio del 1544 Micillina fu portata su un carro trainato da due buoi sulle rocche del Roero, dove era stato allestito il rogo per bruciarla. I racconti ci dicono che Micillina morì quel giorno, ma riuscì, in punto di morte a provocare ancora alcuni danni. Mentre ardeva, la donna lanciò le ultime maledizioni: i buoi, impazziti, trascinarono dietro di sé il carro pesante, con il quale travolsero molti presenti, causandone la morte. Alcuni tizzoni del rogo caddero sulla folla, procurando ustioni gravissime e ulteriori vittime. Questo è ciò che tramandano le dicerie, che la malvagia Micillina fu tale finché il Demonio non la portò via con sé: chissà se anche lui se n’è pentito? La vicenda si compenetra di realtà e fantasia, i protagonisti che la animano sfumano nel passato tanto da apparire fantasmi inventati, eppure questa donna misteriosa ha lasciato una traccia consistente e profonda nel Roero, e risulta pressoché impossibile considerare tali avvenimenti frutto solo della superstizione e dell’immaginazione. Il fuoco del rogo che arse la donna pare ancora bruciare, proprio là dove era stato appiccato secoli fa: esso colora diversamente la terra di un poggio rialzato, tuttora chiamato Bric d’la masca Micillina.
Alessia Cagnotto

1.500 auto sportive al “Midnight Meeting“

Venerdì 21 settembre a partire dalle ore 21 Mondojuve – lo Shopping Center situato tra i Comuni di Vinovo e Nichelino che ha dato il via allo sviluppo del maggiore Parco Commerciale del Piemonte – ospiterà un nuovo appuntamento con il raduno automobilistico “Midnight Meeting“, organizzato da Hardcore Drivers per tutti i petrolhead, gli appassionati e i curiosi del mondo del tuning.

L’evento è gratuito e aperto a tutti e si terrà nel parcheggio antistante lo Shopping Center Mondojuve, location scelta dagli organizzatori per la grandezza, il facile accesso allo svincolo autostradale e l’ottima illuminazione led dello spazio. Si attende una grande partecipazione di pubblico anche per questa nuova edizione del raduno, che rappresenta un’opportunità per ammirare da vicino più di 1.500 auto sportive che hanno fatto la storia dei rally e le supercar più famose, provenienti non solo dall’Italia, ma anche dalla Francia e dalla Svizzera. Il “Midnight Meeting” riceve il sostegno e la collaborazione della direzione di Mondojuve Shopping Center e di tutte le attività commerciali e di ristorazione. Per maggiori informazioni sull’evento e su tutte le attività del centro è possibile consultare il sito ufficiale www.mondojuve.it o la pagina Facebook Mondojuve Shopping Center. Sull’account Instagram @mondojuveshoppingcenter si potranno trovare le foto dell’evento.

LeU: Acquisto della prima casa e morosità incolpevole

È cominciata in Commissione Urbanistica la discussione della proposta di legge “Disposizioni in materia di mutui per l’acquisto della prima casa e interventi in caso di morosità incolpevole”, presentata dal Capogruppo di LeU Marco Grimaldi insieme ai colleghi Accossato e Ottria.

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO I numeri riguardanti gli sfratti in Piemonte restano altissimi: secondo gli ultimi dati del Ministero dell’Interno, nel 2016 i provvedimenti di sfratto emessi sono stati 6.920, il  65,79% in più rispetto all’anno precedente. Il Piemonte è la seconda regione in Italia per numero di sfratti eseguiti: 4.992 (di cui 3.388 solo nel capoluogo), ossia il 14,1% del totale nazionale. Torino è la provincia italiana che denuncia la situazione più grave, con uno sfratto ogni 241 famiglie, su una media nazionale di uno sfratto ogni 419. Secondo i dati dell’Osservatorio sulla condizione abitativa di Torino relativi all’anno 2017, su oltre 16.000 alloggi necessari per soddisfare il fabbisogno di case popolari a Torino, sono in tutto 2.370 quelli che il Comune è riuscito ad assegnare con l’ultimo bando dal 2012 a oggi. Solo il 16% delle famiglie che ha fatto richiesta ha potuto dunque ottenere una casa. D’altra parte, il tasso di disoccupazione nel 2017 in Piemonte è ancora del 9,1%, con 97.000 disoccupati a Torino. Per questo la proposta di legge interviene su due aspetti: innanzitutto l’accesso all’acquisto della prima casa, attraverso un progetto cui i Comuni potranno aderire individuando immobili pubblici o proprietà disponibili da parte di privati. Tramite bando regionale, gli istituti di credito potranno formulare proposte di mutuo a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di mercato poiché, nei primi cinque anni di mutuo, la Regione ne garantisce l’adempimento tramite fideiussione in caso di morosità incolpevole. Tra il sesto e il ventesimo anno, in caso di  impossibilità a sostenerne gli oneri finanziari per morosità incolpevole imputabile alla perdita del lavoro sarà l’ATC ad acquistare la casa e sostenerne gli oneri finanziari. A quel punto l’ATC concede ai morosi incolpevoli l’immobile a canoni calmierati conformi a quelli previsti per l’edilizia residenziale pubblica. Il secondo aspetto è l’istituzione di un “Fondo salva mutui”, cui tutti titolari di un mutuo per l’acquisto della prima casa potranno accedere in caso abbiano subito un calo di reddito significativo. Dopo il “Fondo salva sfratti” istituito a inizio legislatura, questa è una misura che intende tutelare anche i proprietari in difficoltà.“Choosy, mammomi e bamboccioni? La verità è che chi non ha un contratto a tempo indeterminato o una famiglia alle spalle spesso non riesce ad accedere ai mutui e sono soprattutto le nuove generazioni a scontare questa situazione” – dichiara Grimaldi. – “Noi vogliamo restituire loro autonomia e dignità con un accesso al mutuo per tutti. Inoltre in ultima istanza interviene il Fondo a coprire la morosità incolpevole, per evitare che la precarietà di lavoro e reddito provochi la perdita della casa, ossia di un diritto primario. È una sperimentazione avviata anni fa a Torino, che oggi abbiamo voluto estendere a livello regionale. Speriamo che le banche e Finpiemonte introducano il ‘Tasso Salvini’ a interessi 0 in 81 anni di comode rate. In quel caso anche un precario non avrebbe bisogno del nostro fondo di garanzia.”.