

Dopo le dolorose sconfitte delle ultime giornate o ai supplementari o all’ultimo secondo, la squadra di Torino è di nuovo pronta a rilanciarsi nella voglia di dimostrare che non è così scarsa come i risultati paiono “far sembrare”. Con i “se” e con i “ma” non si fa la storia ma anche ignorare la realtà non è sano. Si potrebbe scrivere adesso per esaltare i pregi di una squadra entusiasmante se si fosse vinto, ed era assolutamente più che possibile, ma purtroppo non è andata così e quindi le maniche sono di nuovo su e la giusta grinta deve essere mantenuta per tutta la prossima partita contro la neopromossa Trieste, che ha già dimostrato di non essere per nulla squadra materasso.
Il fisico e la potenza non mancano alla FIAT Torino, a volte si pecca in resistenza fisica ma, purtroppo, questo è dovuto anche ad alcuni giocatori che al momento non si stanno esprimendo al meglio del loro potenziale e “costringono” gli altri ad un surplus di permanenza in campo che fatalmente rende meno lucidi nei finali di partita. Sicuramente abbiamo bisogno che il buon Marco Cusin torni ai suoi livelli di qualità e che capitan Peppe “regga” l’urto della velocità della nostra squadra e renda per il campione che è stato al pari del nostro super tiratore Carlos Delfino, e che tutta la pattuglia U.S.A. si amalgami al meglio e renda al 100% per tutto l’arco della partita. E poi, visto che i mezzi sono strabordanti, saremmo felici che Mc Adoo dimostrasse a tutti il suo superbo talento stravolgendo con roboanti schiacciate il canestro avversario…come a tratti fa vedere, e che Rudd travolga “sportivamente” gli avversari che lo frenano nelle sue entrate a canestro: ma, bisogna ricordare, sono neanche due settimane che si allenano insieme, e l’inizio non è stato proprio così semplice per l’Auxilium. Le guardie hanno solo bisogno di capire che se vogliono sono quasi immarcabili e che il loro peggiore avversario talvolta sono loro stessi con le loro paure, ma la qualità è alta sia fisicamente che tecnicamente.
Insomma, la situazione dei risultati parla chiaro e purtroppo bisogna parlare con i fatti tangibili, e quindi una vittoria sarebbe uno splendido refrigerio sui bollori della mestizia che avvolge i tifosi quando si perde. Già, i tifosi. Quelli veri li abbiamo visti al Palavela ringraziare una squadra che perde per l’impegno profuso, e quelli veri erano tristi ma non arrabbiati, dispiaciuti ma non delusi. Quelli veri. I pochi, del gruppo “io tifo contro”, stanno esultando, ma come disse il poeta “non ti curar di lor ma guarda e passa”. Il lavoro a questi livelli è comprensibile solo a chi lo ha vissuto, con le innumerevoli difficoltà che non sono minimamente accessibili ai “saputi” della critica, che magari hanno anche giocato a basket (alcuni probabilmente tifano una squadra NBA dicendo “noi”) o allenato a livelli diversi, ma la serie A è un altro mondo. L’alto livello professionistico non è solo un gioco. E anche colpire chi lavora per un gusto insano è un gioco che lascia al tempo l’ovvio e amaro giudizio per chi lo pratica.In ogni caso, per domani attendiamo con calore ed entusiasmo i veri tifosi del basket torinese e non solo per supportare al meglio i colori gialloblù della FIAT Torino, che anche domani non potrà contare sul mitico coach Larry Brown pronto a rientrare al più presto dopo un intervento per la salute subito negli States, ma che avrà la carica dei suoi “assistants” che hanno voglia altrettanto di dimostrare a tutti che non possono essere pochi punti di differenza a far sembrare incapaci un gruppo di atleti che con il tempo sogniamo e speriamo possano essere all’altezza di quanto tutta la parte realmente tifosa si auspica che accada. La voglia di vedere giocare bene e vincere la FIAT Torino è alta. Come diceva un politico estremamente famoso, in Italia esistono due tipi di pazzi: quelli che dicono di essere Napoleone e quelli che dicono di voler risanare le finanze dello stato… , ma parafrasandolo, a Torino esistono due tipi di pazzi, quelli che credono di essere Napoleone e quelli che dicono di saperne di Basket…Go Aux! E che la vittoria sia con te!
Paolo Michieletto
Ieri sera a Torino una donna di 51 anni è morta in un incidente stradale avvenuto in strada del Villaretto. Sono rimaste coinvolte due automobili, oltre un mezzo di raccolta rifiuti, delle quali una – quella su cui viaggiava la donna – si è ribaltata. La 51enne guidava una Peugeot 207 che si è cappottata dopo l’urto con un compattatore dell’Amiat, ed è stata centrata da una Fiat Croma. La 51enne, soccorsa immediatamente, è tuttavia morta sul posto, mentre il conducente della Fiat Croma, un 55enne, è stato trasportato in codice giallo al pronto soccorso. L’autista del mezzo Amiat, che è finito fuori strada abbattendo due alberelli ai lati della strada, è in ospedale ma le sue condizioni non sono gravi.
VENERDI’ 19 E SABATO 20 OTTOBRE
Yu Hua (Cina) con “Il settimo giorno” (Feltrinelli), Andreï Makine (Francia) con “L’arcipelago della nuova vita” (La nave di Teseo), Michele Mari (Italia) con “Leggenda privata”(Einaudi), Viet Thanh Nguyen (Vietnam) con “I rifugiati” (Neri Pozza) e Madeleine Thien (Canada) con “Non dite che non abbiamo niente” (66thand2nd): sono loro i cinque finalisti del Premio Bottari Lattes Grinzane – VIII edizione per la sezione “Il Germoglio”, il riconoscimento internazionale che fa concorrere insieme autori italiani e stranieri, dedicato ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno. Cinque nomi che “rappresentano un autentico giro del mondo – ha commentato la Giuria Tecnica, presieduta da Gian Luigi Beccaria, linguista, critico letterario e saggista – con un’attenzione particolare, tranne un importante eccezione italiana, alle aree lontane, dalla Siberia alla Cina al Sud-est asiatico, con contrastato e sfaccettato rapporto fra natura e civiltà”. Da Bolzano a Catania saranno 400 studenti (appartenenti alle 25
Giurie Scolastiche, una anche ad Atene, che fra aprile e settembre hanno letto e scelto i cinque libri finalisti) a proclamare il vincitore il prossimo sabato 20 ottobre alle ore 16.30 nel corso della cerimonia finale aperta al pubblico, al Castello di Grinzane Cavour. In mattinata, alle ore 10.30 i finalisti incontreranno pubblico e studenti alla Fondazione Bottari Lattes a Monforte d’Alba (via Marconi 16, ingresso libero). La canadese Madeleine Thien incontrerà i lettori anche a Torino nei giorni precedenti il Premio, in un doppio appuntamento: martedì 16 ottobre alle ore 18 alla Libreria Il Ponte sulla Dora (via Pisa, 46) e mercoledì 17 ottobre alle ore 18 alla Biblioteca Villa Amoretti (corso Orbassano, 200), in collaborazione con la Libreria Gulliver e Leggermente.
__________________________________________________________________
António Lobo Antunes, nato a Lisbona nel 1942, dotato di sguardo profondo sulla realtà e la psicologia umana, che ha attinto dalla sua professione di psichiatra, è invece il vincitore del Premio Bottari Lattes Grinzane 2018 per la sezione “La Quercia”, intitolata a Mario Lattes (editore, pittore, scrittore, scomparso nel 2001) e dedicata a un autore internazionale che abbia saputo raccogliere nel corso del tempo condivisi apprezzamenti di critica e di pubblico. La maggior parte dei suoi libri sono pubblicati in Italia da Feltrinelli.
Venerdì 19 ottobre l’autore terrà una lectio magistralis al Teatro Busca di Alba (ore 18, ingresso libero) e riceverà il riconoscimento sabato 20 ottobre al Castello di Grinzane Cavour (ore 16.30, ingresso libero), insieme con gli scrittori finalisti.
Lunedì 22 ottobre, lo scrittore portoghese sarà a Milano per presiedere all’inaugurazione della cattedra a lui dedicata dall’ Università degli Studi meneghina, con il patrocinio dell’ Istituto Camões di Lisbona, per la promozione e la divulgazione della lingua e cultura portoghese in Italia (ore 16, via Festa del Perdono 7).
Le precedenti edizioni della Quercia sono state vinte da: Ian McEwan (2017), Amos Oz (2016), Javier Marias (2015), Martin Amis (2014), Alberto Arbasino (2013), Patrick Modiano (2012), Premio Nobel 2014, Enrique Vila-Matas (2011).
Il Premio Bottari Lattes Grinzane è organizzato dalla Fondazione Bottari Lattes, con il sostegno di: Mibact, Regione Piemonte, Fondazione CRC (main sponsor per il triennio 2017-2019), Fondazione CRT, Matera 2019, Città di Cuneo, Comune di Alba, Comune di Grinzane Cavour, Comune di Monforte d’Alba, Cantina Giacomo Conterno, Cantina Terre del Barolo, Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Banor, Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Antico Borgo Monchiero.
g.m.
__________________________________________________________________
Tel. 0173.789282 – organizzazione@fondazionebottarilattes.it
WEB fondazionebottarilattes.it | FB Fondazione Bottari Lattes | TW @BottariLattes
***
Nelle foto:
– Antonio Lobo Antunes
Il design, l’arte e il fashion hanno trovato una nuova casa sulla sommità di una collina. L’evento dell’associazione Golfart dedicato alla creatività in tutte le sue forme diventa itinerante: nasce la prima edizione di Open District Moncalieri, dal 19 al 21 ottobre al Castello Reale e nel Giardino delle Rose di piazza Baden Baden 4. Sono ventidue i creativi che parteciperanno alla manifestazione, con opere che riempiranno tutti i cinque sensi, dal tatto al gusto: da abiti su misura, con tessuti riciclati e stoffe dai colori unici, ai monili dalle forme stravaganti, passando per il dolce tratto del carboncino su una tela e da una poltrona/scultura disegnata da Ugo Nespolo fino al sapore del nettare degli dei. Quattro le sezioni: per il “Fashion” Lorena Giannini con la sua Sartoria Artigiana, Daniela Castore di Episodiozero, Alice Viria Capelli e le sue Autopsie Vestimentaire, Ef Abbigliamento di Francesca Graneri e Eleonora Meinardi, Paola Anastasio con Tacco Dodici e la sartoria Ge.Lo di Loredana Gelli; Paolo Bona, Neva Tamburino, Renato Marchi, Franco Turcati, Claudio Bellino e l’Atelier Insense di Adriano Rosso per la parte “Art”; nel “Design” Diego Maria Gugliermetto, Unique Pieces di Patrizia Cattana, Britartdesign di Attilio Colombrita,
Avbm Arredi su Misura, Claudia Cazzaniga con Labiinfiore e Marita, di Maria Rita Perciavalle. E un’ulteriore novità di quest’edizione autunnale dell’evento, la nascita di una quarta edizione, il “Food”, con le Aziende agricole San Matteo e Arcobio, lo Champagne Louis Follea e i prodotti sardi di Su Talleri. Open District Moncalieri spalancherà le porte del Castello e del suo Giardino dalle 11 alle 23 di venerdì, sabato e domenica: l’entrata è gratuita e ogni giorno ci saranno workshop e conferenze con artisti, musica e food truck sempre aperti. L’inaugurazione avrà luogo il venerdì 19 ottobre alle 18, accompagnata dal concerto “Fiumi di Note” del Duo Putrino/Tarizzo proposto dall’Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro: la rassegna ha come obiettivo il sostegno ai ragazzi che si occupano di musica classica, ma anche avvicinare un pubblico giovane a quell’arte tramite accordi e collaborazioni con associazioni come la Golfart, che avviano progetti in ambito
creativo. «Non posso che essere felice e soddisfatto di questa edizione di Open District, che non avrei mai potuto realizzare senza la collaborazione della Città di Moncalieri e della sua assessora alla Cultura Laura Pompeo. Torneremo a Torino la prossima primavera con la quarta edizione, ma l’idea è dare alla manifestazione una nuova fisionomia, quella di kermesse itinerante. Un format in grado di viaggiare per le città del territorio e adattarsi a location sempre nuove, grazie alla duttilità dei nostri artisti», dichiara il presidente
dell’associazione Golfart Pegi Limone. «E’ la prima volta che Open District viene realizzato a Moncalieri, ne siamo molto soddisfatti e speriamo che questa sia solo la prima edizione di molte altre. D’altronde il tema del design ci sta molto a cuore ed è nelle nostre corde: la storia di Moncalieri, dagli anni ’60 in avanti, si è legata come molti altri luoghi alla Fiat e ha sviluppato delle sue peculiarità. Senza dimenticare che l’organizzatore stesso, Pegi, fa parte di un pezzo di storia della città a partire dalle Fonderie Limone: è come un cerchio che si chiude», sono le parole dell’assessore alla Cultura Laura Pompeo. Open District Moncalieri è infatti organizzato grazie al sostegno della Città di Moncalieri, la collaborazione di Turismo Torino, Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro, Casa delle Lampadine e i patrocini del Consiglio Regionale, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e Camera di Commercio di Torino
GLI EVENTI DI OPEN DISTRICT MONCALIERI
Venerdì 19 ottobre alle 18 – inaugurazione
.
Concerto “Fiumi di note” – Duo Putrino/Tarizzo dell’Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro
L’Orchestra da Camera G.B. Polledro ha nella sua missione il sostegno ai giovani che stanno operando nel settore della musica classica, e a tal fine organizza rassegne e stagioni musicali dal 2012 che vedono coinvolte compagini ampie con concerti e ensemble composte da giovani professionisti orchestrali. Lo sviluppo della sua attività si fonda anche sulla crescita dei rapporti con il territorio, tramite accordi e forme di agevolazione che avvicinino il pubblico giovane e non solo alla fruizione dell’arte della musica e lo sviluppo del talento e della creatività interdisciplinare in modalità sostenibile. La costruzione di attività di cooperazione con altre istituzioni culturali che operano sul territorio assume un particolare valore nel caso dell’Associazione Golfart, che tramite le azioni di sensibilizzazione e di iniziative annesse alla cultura di progetto in ambito creativo, promuove analogamente attività nel campo della crescita del patrimonio culturale e della consapevolezza del valore della produzione creativa del nostro territorio.
.
Rassegna musicale a cura dell’Ente “Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro”;
Duo: Danilo Putrino, flauto e Paolo Tarizzo, pianoforte
Camille Saint Saens
Airs de Ballet d’Ascanio: Adagio et variation
Wolfgang Amadeus Mozart
Andantino da Concerto in Do maggiore per flauto,
arpa e orchestra KV 299
Sigfrid Karg-Elert
Sinfonische Kanzone
Piotr Ilyich Tchaikovsky
Arie di Lenskij dall’Opera “Eugenio Onegin”
Il concerto sarà preceduto da una breve dissertazione sulla musica classica condotta del Maestro Federico Bisio, direttore stabile dell’Orchestra da Camera G.B.Polledro,.A seguire, un bicchiere di vino con un intervento dell’esperta di crowdfunding Emanuela Negro Ferrero, esperta nell’aiutare i giovani a raccogliere fondi per i loro sogni nel cassetto. Appuntamento in collaborazione tecnica con La Natura Torna ad Arte. “Conducono” Emanuele Cesale Ros e Monica Mantelli.
.
Sabato 20 ottobre alle 16 – workshop
Claudia Cazzaniga di Labinfiore insegna l’arte e la creazione dei profumi solidi
.
Sabato 20 ottobre alle 18 – conferenza
Dopo i saluti istituzionali dell’assessora alla Cultura di Moncalieri Laura Pompeo, Diego Maria Gugliermetto dialoga con la giornalista Monica Mantelli su “Design: rasoio tra arte, funzionalità, emozione e spazzatura”.
.
Domenica 21 ottobre alle 18 – performance
Nell’ambito della manifestazione Bam, Biennale del Piemonte Anni 90, l’associazione Harambee Arte Kunst mescolerà pittura e musica nella performance “Live Painting Freezone”
26 OTTOBRE – TORINO
17:00 inaugurazione mostra alla Noire Gallery
21:25 proiezione del film al Cinema Classico
27 OTTOBRE – ROMA
18:30 proiezione del film all’Auditorium del MAXXI – parte del festival Videocittà
28 OTTOBRE – NAPOLI
18:00 proiezione del film al Museo Madre
29 OTTOBRE – PRATO
21:00 proiezione del film al Centro Pecci
30 OTTOBRE – BOLOGNA
18:30 incontro con l’artista al MAMBO
20:15 proiezione del film al Cinema Lumiere
31 OTTOBRE – MILANO
19:00 proiezione del film alla Triennale di Milano
*
Shirin Neshat, nel suo raffinato lavoro artistico e fotografico, da sempre esplora e sottolinea i conflitti di genere e le difficili condizioni sociali delle donne all’interno del mondo islamico. Il mondo femminile, con i suoi drammi, le sue battaglie e la sua innegabile e drammatica bellezza ritorna al centro della sua ricerca attraverso la figura della leggendaria cantante egiziana Oum Kulthum. Mitra, un’artista ambiziosa, madre e moglie quarantenne, s’imbarca nel sogno di una vita: fare un film sulla sua eroina, la leggendaria cantante del mondo Arabo Oum Kulthum. Il suo obiettivo è esplorare le lotte, i sacrifici e il prezzo del successo di Oum Kulthum, un’artista donna che vive in una società conservatrice e dominata da uomini. Durante le riprese del film, tuttavia, l’improvvisa scomparsa di suo figlio adolescente e la crescente difficoltà di catturare l’essenza di Oum Kulthum come donna, come artista, come mito porteranno Mitra ad una profondissima crisi emotiva ed artistica. Looking For Oum Kulthum è un film di Shirin Neshat, in collaborazione con Shoja Azari. Con Neda Rahmanian (Mitra), Yasmin Raeis (Ghada), Mehdi Moinzadeh (Amir), Kais Nashif (Ahmed/latif), Najia Niazi (Oum Kulthum ); sceneggiatura di Shoja Azari e Shirin Neshat in collaborazione con Ahmad Diba;produttori Gerhard Meixner, Roman Paul, Bruno Wagner, Martin Gschlacht, Antonin Svoboda, Shirin Neshat, Shoja Azari; co-produttori Beatrice Bulgari, Marta Donzelli, Gregorio Paonessa, Georges Schoucair; executive producer Jérôme de Noirmont; fotografia Martin Gschlacht; montaggio Nadia Ben Rachid; scenografia Erwin Prib; costumi Mariano Tufano; parrucco Desideria Corridoni; truccoAntonello Resch;/ musiche originali Amine Bouhafa; mixage Claus-Benischke-Lang; organizzatore generale Ole Nicholaisen; casting Marwa Gabriel. Una produzione Razor Film in coproduzione con Coop99, In Between Art Film, Vivo film, Schortcut Films in associazione con Doha Film Institute, in collaborazione con ORF, in associazione conNoirmontartproduction, con il supporto di Austrian Film Institute, FISA – Film Industry Support Austria, Medienboard Berlin-Brandenburg, Vienna Film Fund, Regione Lazio; vendite estere The Match Factory;durata 90 minuti; Paesi Germania, Austria, Italia, Qatar, Libano.
Dopo il grande successo di pubblico dello scorso anno, il Comitato Manifestazioni Carignano in collaborazione con l’Amministrazione Comunale ha preparato per la 27° edizione della Sagra Regionale del Ciapinabò un intenso programma con molte novità ma sempre nel solco della tradizione degli eventi e degli appuntamenti tradizionali.
I cardini, le pietre miliari della Sagra saranno come sempre le piazze e le vie del centro, ove si svolgeranno senza soluzione di continuità nell’arco del fine settimana le numerose iniziative enogastronomiche, artistiche, culturali, e di divertimento. Naturalmente il protagonista principe sarà “Messer Ciapinabò”, l’agreste ma particolare tubero che ormai ha un ruolo di rilievo in molteplici ricette prelibate della nobile arte culinaria. In piazza Savoia andrà in scena la XV Mostra Locale Bovini Razza Frisona, con dimostrazioni e prove, sfilate e premiazioni del settore; in piazza Carlo Alberto l’”Area Vida Network”, la zona di riferimento per le presentazioni istituzionali e soprattutto per l’intrattenimento musicale, insieme al gradito ritorno della “Ramazzotti Italia Lounge Area”, l’eccellenza della prima casa italiana dell’amaro dal 1815. Lo spettacolo emozionante della Transumanza domenica pomeriggio catturerà l’attenzione di grandi e piccini per un evento che ha il dolce sapore dei tempi passati. Fra le novità assolute dell’edizione numero 27, senza dubbio “Ciapinab-OFF”, un angolo etnico molto particolare a lato del Comune, realizzato grazie alla gentile collaborazione con Terra Madre; inoltre per tutti i cinefili “Ciapinabò-Movie” con la proiezione al Teatro Alfieri de “Il Murràn, Masaai in the Alps”. Lo Street Food di qualità in piazza Liberazione sino a notte fonda, i produttori locali di eccellenza in piazza S. Giovanni e la via Savoia con artigiani e operatori del proprio ingegno che mostreranno le loro creazioni, sono il degno coronamento di un programma davvero per tutti i gusti!
Sabato 13 ottobre alle 20 il Circolo Amici della Magia di Torino (Via Salerno, 55, amicidellamagia.it) ospita il primo appuntamento di Magic Off, ossia la rassegna che attingendo a linguaggi artistici diversi da quello dell’illusionismo, intende proporre eccellenze nell’ambito della musica, del teatro e delle arti performative all’interno di serate in cui non mancherà un tocco di magia. Protagonista della serata sarà il Maestro Aco Bocina considerato tra i migliori chitarristi e mandolinisti al mondo, che proporrà un concerto di musica mediterranea in una serata che vedrà musica e magia convivere. L’artista (definito dai critici il figlio del vento per la leggerezza e la velocità con cui le sue mani si muovono su questo strumento che, sovente, nelle sue composizioni funge da solista al posto della chitarra) attinge dall’inesauribile serbatoio creativo della cultura mediterranea, che lega strettamente a tutto ciò che viene tramandato fin dalle origini di tutta la tradizione dell’est europeo; le influenze, lo stile di vita e di pensiero della cultura dei Balcani legata a quella Tzigana e Araba, amalgamate da sempre nel paese dove è nato. Aco usa la musica come mezzo di diffusione di tutte le culture che conosce, sia quelle che lo accompagnano dalla nascita sia quelle che arrivano da più lontano. Riascoltando le diverse produzioni si possono percepire i cambiamenti che lo hanno influenzato nel corso della vita. Nei suoi concerti non mancano sfumature jazz, blues o rock, che amalgamate con la musica mediterraneo/balcanica creano un originale mix esplosivo e senza eguali. La serata inizia alle 20.00 con apericena accompagnata da interventi di illusionisti close up che accompagneranno il pubblico in un’atmosfera magica. A seguire il concerto di Aco Bocina. Ingresso 30 € (cena e concerto). Prenotazione obbligatoria al numero 348.5281608.
Appuntamenti a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna Via Maria Vittoria 12
Piero Galeotti, astrofisico e docente universitario
L’associazione Cromie – Vivere a Colori, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, organizza un incontro-conferenza del Prof. Piero Galeotti, noto astrofisico e docente
universitario su “Esiste la vita nell’universo?”. Segue dibattito con il pubblico. Il Ponzano Jazz Trio formato da Federico Ponzano al sax, Roberto Reverso alla chitarra e Andrea De Ferrari Calvo al contrabbasso esegue brani attinenti al tema dell’incontro. Questa formazione è coinvolta nel progetto delle ” Vitamine Jazz” dell’ Ospedale S.Anna , che riprenderà la programmazione i primi di novembre con la direzione artistica di Raimondo Cesa. Al termine, piccolo rinfresco gentilmente offerto dall’ Osteria Rabezzana di via San Francesco d’Assisi 23 a Torino. L’ingresso è gratuito, i posti sono limitati, occorre prenotare al 338/2539740. I soci di Cromie hanno la priorità.
***
Piero Galeotti, Professore di Fisica Sperimentale all’Università di Torino, svolge attività scientifica nel campo della fisica astroparticellare. E’ famoso per le ricerche di astrofisica neutrinica effettuate nel laboratorio del Monte Bianco e in quello del Gran Sasso per studiare le fasi evolutive finali di stelle che possono esplodere come Supernove. Altre ricerche riguardano lo studio dei raggi cosmici di altissima energia dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). E’ autore di libri e pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali. Associato al CERN e Vice Presidente del Planetario di Torino. Ha partecipato e partecipa tuttora come relatore di conferenze e incontri in diversi Paesi del mondo. In riconoscimento della sua attività di ricerca, didattica e divulgativa l’Unione Astronomica Internazionale ha attribuito il suo nome al pianetino JR134 (20461) scoperto nel maggio 1999.
Visite a contributo in 660 luoghi inaccessibili o poco valorizzati in 250 città italiane per scoprire il nostro Paese attraverso occhi nuovi e prospettive insolite
Un weekend in cui soffermare lo sguardo, spesso sfuggente e distratto, sulle bellezze poco conosciute e inaccessibili del nostro Paese, grazie agli itinerari tematici e alle aperture speciali proposti dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in 250 città italiane: l’occasione saranno le Giornate FAI d’Autunno, in programma sabato 13 e domenica 14 ottobre 2018, evento realizzato dai Gruppi FAI Giovani a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordati di salvare l’Italia”, attiva fino al 31 ottobre. Da nord a sud della Penisola l’invito è quello di lasciarsi sorprendere dalla ricchezza del patrimonio diffuso italiano, scoprendo con occhi curiosi e da prospettive insolite 660 luoghi in tutte le regioni. Per l’occasione, 3.800 volontari – appartenenti soprattutto ai Gruppi FAI Giovani – accompagneranno gli italiani lungo 150 itinerari a tema, da percorrere liberamente, che vedranno l’apertura di luoghi solitamente non visitabili o poco valorizzati – palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, botteghe artigiane, musei, fari ma anche interi quartieri e borghi – raccontati con lo spirito entusiasta che caratterizza i giovani. Inoltre, in accordo con la campagna #salvalacqua che il FAI promuove per sensibilizzare i cittadini sul valore di questa risorsa preziosa ma sempre più scarsa, quest’anno molti percorsi avranno come fil rouge l’acqua e tra i siti visitabili ci saranno numerosi mulini, dighe, cisterne, acquedotti e depuratori (per le aperture più interessanti vedi approfondimento a seguire). All’accesso di ogni bene sarà richiesto un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento – a questi ultimi sarà destinata eccezionalmente la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno dedicate visite esclusive, accessi prioritari ed eventi speciali. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito www.fondoambiente.it nel mese di ottobre.
Tra le aperture e gli itinerari in Piemonte:
TORINO
Per le Giornate d’Autunno il FAI propone un percorso lungo le acque del fiume Po, dai Murazzi, gli imponenti argini costruiti a partire seconda metà XIX secolo per preservare la città dalle piene del fiume, alle più antiche ed esclusive società canottieri di Torino, normalmente riservate ai soli soci. Fanno parte dell’itinerario:
Murazzi del Po
I Murazzi sono gli approdi, le arcate e le rimesse delle barche che si affacciano sul Po, dal Ponte Umberto I al Ponte Vittorio Emanuele I, fino a Corso San Maurizio. La loro costruzione iniziò nel 1872 e terminò nel 1910, con l’edificazione della rampa di collegamento con il ponte di corso Vittorio Emanuele in previsione dell’Esposizione Internazionale del 1912. Sin dalle loro origini furono centro di attività di pesca e lavanderia, oltre che di celebrazioni e convivi della Corte dei Savoia. Tra gli anni ’50 e ‘70 l’inquinamento fluviale portò al progressivo abbandono della zona da parte dei pescatori con la conseguente dequalificazione dell’area. Soltanto nella seconda metà degli anni ’70 fu attuata una campagna di rilancio e in pochi anni i Murazzi divennero il centro della movida torinese. Nel 2012 il degrado sociale qui riscontrato fu motivo di un’inchiesta della magistratura che portò alla progressiva chiusura dei locali. Dal 2015 sono state definite le prime linee d’indirizzo per i lavori di riqualificazione dei Murazzi, tuttavia i locali sono ancora perlopiù inaccessibili. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno sarà possibile entrare negli spazi normalmente chiusi al pubblico e scoprire la loro storia, il sistema ideato contro le inondazioni in seguito alla piena del 2016 e i progetti in corso per la valorizzazione.
Reale Società Canottieri Cerea
La Cerea è uno dei più antichi e longevi club remieri in Italia e svolge ininterrottamente dal 1863 attività sportiva e ricreativa. La sua fondazione si deve a sette giovani torinesi appassionati di canottaggio che sentirono l’esigenza di organizzarsi in modo stabile. Il nome scelto, “Cerea”, non è altro che il saluto piemontese che i vogatori si scambiavano quando si incrociavano durante le remate sul Po. La Cerea crebbe rapidamente e i suoi canottieri dedicarono molti sforzi al canottaggio agonistico e furono all’avanguardia per la tecnica e per gli scafi utilizzati per parecchi decenni. Nel 1925 la società ottenne, per volontà del Re d’Italia Vittorio Emanuele III, l’autorizzazione a fregiarsi del titolo di “Reale” e a inserire la corona nello stemma. I visitatori delle Giornate FAI potranno accedere eccezionalmente alla sede del circolo, il cui ingresso è normalmente riservato ai soci. Lo storico Chalet del 1868 conserva intatto il suo fascino, godendo di una posizione affascinante nel cuore del Parco del Valentino, affacciandosi sulla collina e sul Monte dei Cappuccini.
FUBINE (AL)
Gli “infernot” di Fubine
Per le sue caratteristiche paesaggistiche, Fubine è entrato a far parte dei comuni che compongono il sito “Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato”, iscritto alla lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Il borgo si trova sulle colline del Monferrato prospicienti la pianura alessandrina. Parallela alla via principale, corre uno spalto in parte coperto da volte da cui si gode una magnifica vista sulla valle. Durante le Giornate FAI si potranno visitare quattro “Infernot” del centro storico, cavità ipogee scavate nel tufo, tipiche del territorio e adatte alla conservazione del vino perché mantengono temperatura e umidità costanti durante il corso dell’anno.
ASTI
Fabbrica di torrone e cioccolato “Davide Barbero”
Per il FAI aprirà l’azienda “Davide Barbero”, nata nel 1838, dove ancora si produce il torrone friabile secondo l’antica ricetta astigiana. I visitatori potranno scoprire il laboratorio in cui i macchinari storici ancora funzionano, dalle caldaie a vapore che consentono al torrone di cuocere per sette ore ai “remi” di legno per estrarlo dopo la cottura, fino agli stampi in faggio su cui schiacciarlo e ai tavoli in marmo dove lasciarlo raffreddare e riposare.
LIMONE PIEMONTE (CN)
Forti e fortini
Nei dintorni del vecchio valico del Colle di Tenda, sul versante che si affaccia sulla Bassa di Peyrafica, si trovano numerosi fortini, costruiti tra il 1877 e il 1888. Questa imponente barriera – che comprende i forti Pepino, Taborda, Centrale, Margaria, Pernante e Giaura – fu eretta a scopo difensivo, ma non fu mai oggetto di assalto e dalle sue feritoie mai fu sparato un colpo di cannone. I forti di Limone Piemonte furono presidiati fino all’inizio del primo conflitto mondiale: nel 1915 infatti furono disarmati completamente perché le artiglierie appostate vennero trasferite sul fronte austriaco. Quando durante la Seconda Guerra Mondiale, nel giugno 1940, l’Italia invase la Francia, i fortini vennero adibiti a depositi di materiali e munizioni e poi subito abbandonati.
PRAY (BI)
Fabbrica della Ruota
La Fabbrica della Ruota, l’ex Lanificio Fratelli Zignone, edificato nel 1878 e acquisito negli anni Novanta dal Docbi – Centro Studi Biellesi, rappresenta un importante esempio di archeologia industriale grazie alla presenza dell’impianto “teledinamico” di trasmissione della forza motrice generata dall’acqua. Collocata al centro della “Strada della lana”, che congiunge Biella a Borgosesia attraverso i “sentieri del lavoro”, la Fabbrica della Ruota offre un percorso che si articola dalla visita agli spazi produttivi, con i macchinari tessili d’epoca e l’impianto teledinamico, alle esposizioni allestite al suo interno aventi come filo conduttore il paesaggio biellese. Attraverso le sue iniziative il Docbi opera con l’intento di contribuire al recupero e al mantenimento dell’identità locale, alla conoscenza, alla documentazione, alla conservazione della cultura e dell’ambiente di Biella sotto vari aspetti: storia, tradizioni, costumi, arte, architettura, letteratura e cultura materiale.
Per informazioni: www.giornatefai.it; www.fondoambiente.it; tel. 02 467615399
IMPORTANTE: Verificare sul sito quali sono i luoghi aper