Condanna del tribunale civile di Torino nei confronti della Città metropolitana che dovrà versare un risarcimento di circa 400 mila euro a Cinzia Caggiano, la mamma di Vito Scafidi, lo studente che morì a Rivoli nel 2008 a 17 anni a causa del crollo di un controsoffitto al liceo Darwin. L’indennizzo, considerando il processo penale e quello civile, supera i 910mila euro. La madre del ragazzo ha detto: “Nessuna cifra ce lo ridarà indietro, la mia lotta è per la sicurezza”.
Da mercoledì 21 a domenica 25 novembre la nazionale italiana di nuoto per salvamento sarà ad Adelaide (Australia), impegnata nei Campionati del Mondo Open e Youth
Il gruppo azzurro partirà domani; alcuni atleti da Milano, altri da Roma, entrambi con scalo a Doha prima di raggiungere l’Oceania, dove avranno quattro giorni di tempo per ambientarsi e affinare la preparazione sui campi gara. Tra Assoluti e Youth sono 14 i convocati in nazionale, 12 per le gare open e 2 per quelle giovanili. 4 i piemontesi: Cristina Leanza (Aquatica Torino), Federico Gilardi (Fiamme Oro Roma/RN Torino), Jacopo Musso (RN Torino) e Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani), quest’ultima in gara tra le Youth.
Con loro Samantha Ferrari, Silvia Meschiari, Federica Volpini e Andrea Piroddi (Fiamme Oro Roma), Serena Nigris (Orizzonti SCSD), Susanna Cicali, Daniele Sanna e Mattia Lentini (In Sport Rane Rosse), Marcello Paragallo (Gym Sportamnia Scafati) e Lucrezia Fabretti (In Sport Rane Rosse, Youth). Compongono lo staff il team manager Giorgio Quintavalle e il commissario tecnico Antonello Cano, i tecnici federali Massimiliano Tramontana e Giorgiana Emili, il tecnico responsabile della squadra giovanile Giovanni Anselmetti, allenatore dei Nuotatori Canavesani, il medico Andrea Felici e la fisioterapista Enilda Nushi.
Per quanto riguarda i nuotatori piemontesi, Federico Gilardi e Cristina Leanza hanno già partecipato ai Mondiali. In particolare furono protagonisti nella rassegna iridata del 2016 a Eindhoven. Federico vinse l’oro nei 200 super lifesaver e nei 200 ostacoli, rispettivamente con record mondiale e europeo; tornò a casa anche con due bronzi, nei 100 manichino pinne e torpedo e nella 4×25 manichino. Nella stessa staffetta Cristina salì sul gradino più alto del podio. Con le loro prestazioni contribuirono al secondo posto dell’Italia nelle gare in vasca.
È invece all’esordio Jacopo Musso, che al pari dei due compagni di nazionale piemontesi ha però già partecipato agli Europei e a un’altra grande manifestazione a livello mondiale: i World Games 2017, nei quali ha conquistato il titolo nei 100 manichino pinne e nei 100 manichino pinne e torpedo, in quest’ultima specialità con il record del mondo. All’esordio in un Mondiale anche Francesca Pasquino, da due anni in nazionale giovanile e grande protagonista agli Europei Youth disputati nel mese di settembre.
I Mondiali prevedono naturalmente le gare in vasca e le prove oceaniche. Mercoledì 21 novembre sia Assoluti sia Youth si troveranno in piscina per il SERC – Simulated Emergency Response Competition (simulazione di salvataggio a squadre). Giovedì 22 le nazionali maggiori proseguiranno con le competizioni in vasca, che si concluderanno venerdì 23 (per tutte le gare si svolgeranno le batterie al mattino e le finali al pomeriggio). Negli stessi due giorni le nazionali giovanili saranno impegnate nelle prove oceaniche. Sabato 24 e domenica 25 gli atleti delle due categorie si “scambieranno” i campi di gara. Il programma dettagliato e gli atleti piemontesi impegnati per ogni gara a questo link https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20181115121358&area=6&menu=agonismo&read=salvamento
L’articolo sul sito della FIN con gli orari dettagliati delle gare e con le gare di ogni atleta azzurro su https://www.federnuoto.it/news-in-primo-piano/item/41085-mondiali-lifesaving-2018-azzurri-verso-adelaide.html
I piemontesi impegnati nei Mondiali Master e per società di nuoto per salvamento a questo link https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20181113153628&area=6&menu=agonismo&read=salvamento
L’ingorgo



Forza Italia in piazza per la Tav
Una Piazza Palazzo di Città (quasi) piena di manifestanti a favore della Torino-Lione. Non proprio un’adunata oceanica, ma sufficiente a guadagnarsi i tg nazionali.
Alla manifestazione di partito è arrivata una lettera del leader azzurro, Silvio Berlusconi: “La battaglia per la Torino-Lione è importantissima, si tratta di una infrastruttura decisiva per il
futuro del Piemonte e di tutte le regioni del nord. Ed è ancora più importante perché è vede contrapposte due visioni opposte dell’economia e della società”. A Torino è giunto per l’occasione, con Mariastella Gelmini, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. “Questo governo – ha detto – è destinato a durare poco perché non c’è identità di vedute”. Intanto la petizione sì Tav promossa da Silavoro, che ha avviato la manifestazione delle “madamin” di sabato scorso in piazza castello ha superato le 70 mila adesioni. Lo annuncia l’ex sottosegretario ai Trasporti del governo Berlusconi, Mino Giachino. Alla manifestazione di Forza Italia, tra i parlamentari , sindaci e consiglieri regionali azzurri anche il senatore Adriano Galliani e il candidato in pectore alla presidenza della Regione, l’eurodeputato Alberto Cirio.
(foto R. Chiaravalloti / il Torinese)
Via Francigena e ricadute territoriali
Il Teatro Giacosa di Ivrea, in occasione dell’Assemblea generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), ha ospitato il convegno “La Via Francigena in Piemonte. Risultati raggiunti e prospettive future per la valorizzazione del territorio”
Negli interventi e durante i tavoli di lavoro, coordinati da Daniela Broglio direttore di Turismo Torino e Provincia, è stato fatto il punto sui quattro tratti del percorso francigeno in Piemonte. • Asse Morenico – Canavesana • Valle di Susa, “Ciclovia della Val Susa” • Asse Torino-Vercelli • Via Francigena Verso il Mare Alla tavola rotonda che riguardava l’asse Torino – Vercelli ha partecipato l’assessore al turismo Graziella Ranghino che ha avuto modo di sottolineare come i passaggi sul tratto piemontese della Via Francigena aumentino di anno in anno. “La presenza di pellegrini in bicicletta rappresenta circa 1/5 del totale – precisa l’assessore Ranghino – e nuovi percorsi si aggiungono, come la Via del Mare e il tratto montano della Val Susa. Vercelli, come testimoniato dai presenti al convegno, è luogo di sosta privilegiato grazie all’ostello Sancti Eusebi, ma anche agevole punto di arrivo e ripartenza dei pellegrini che giungono in treno e in aereo. L’ attenzione dell’Amministrazione sulla Via Francigena è sempre molto alta e l’apporto dell’associazione Amici della Via Francigena di Vercelli è fondamentale.”
Massimo Iaretti
L’esposizione intende far emergere l’esclusivo rapporto che l’artista ebbe con le corti italiane ed europee, ove dipinse capolavori unici per elaborazione formale, qualità cromatica, eleganza e dovizia nella resa dei particolari
Il 16 novembre ai Musei Reali di Torino, nelle Sale Palatine della Galleria Sabauda, apre al pubblico la straordinaria mostra dedicata ad Antoon van Dyck (Anversa, 1599 – Londra, 1641), il miglior allievo di Rubens, che rivoluzionò l’arte del ritratto del XVII secolo. Personaggio di fama internazionale e amabile conversatore dallo stile ricercato, Van Dyck fu pittore ufficiale delle più grandi corti d’Europa e ritrasse principi, regine, gentiluomini e nobildonne delle più prestigiose dinastie dell’epoca. Attraverso un percorso espositivo che si dispiega in quattro sezioni, 45 tele e 21 incisioni, la mostra Van Dyck. Pittore di corte intende far emergere l’esclusivo rapporto che l’artista ebbe con le corti italiane ed europee, ove dipinse capolavori unici per elaborazione formale, qualità cromatica, eleganza e dovizia nella resa dei particolari, soddisfacendo le esigenze di rappresentanza e di status symbol delle classi dominanti: dagli aristocratici genovesi ai Savoia, dall’arciduchessa Isabella alle corti di Giacomo I e di Carlo I d’Inghilterra.Al grande artista i Musei Reali di Torino e Arthemisia dedicano una grande esposizione incentrata sulla sua vasta produzione di ritratti e non solo: le opere esposte provengono dai musei italiani e stranieri più prestigiosi come la National Gallery di Washington, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Londra e la Collezione Reale inglese, la Scottish National Gallery di Edimburgo, il Museo Thyssen-Bornemiza di Madrid, il Kunsthistorishes Museum di Vienna, l’Alte Pinakotek di Monaco, il Castello Arcivescovile di Kromeriz presso Praga, le Gallerie degli Uffizi, i Musei Capitolini di Roma, la Ca’ d’Oro di Venezia, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, il Palazzo Reale e i Musei di Strada Nuova di Genova, in dialogo con l’importante
e corposo nucleo dii capolavori della Galleria Sabauda.La mostra è organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Musei Reali di Torino e dal Gruppo Arthemisia, con il patrocinio di Regione Piemonte e Città di Torino. La cura dell’esposizione è affidata ad Anna Maria Bava e Maria Grazia Bernardini e a un prestigioso comitato scientifico, composto da alcuni tra i più noti studiosi di Van Dyck quali Susan J. Barnes, Piero Boccardo e Christopher Brown. L’iniziativa è sostenuta da Generali Italia attraverso Valore Cultura, il programma per promuovere l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale – famiglie, giovani, clienti e dipendenti – al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.
Una cena al buio
Il settore Darkevents di APRI-onlus (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti), con la partecipazione di alcuni camerieri non vedenti, organizzerà una cena al buio presso il ristorante della Società Operaia “F. Bussone” di Carmagnola in via Valobra 143. L’evento sarà realizzato in collaborazione con la ASD Omnisport di Carmagnola. L’originale iniziativa, che consente a chi vede di immedesimarsi per qualche ora nella situazione della cecità, si svolgerà nella serata di sabato 24 novembre p.v., alle ore 20,00. E’ la seconda volta che si svolge la cena al buio a Carmagnola. L’ultima iniziativa del genere in zona risale al 2016. Il locale sarà completamente oscurato e i partecipanti saranno accompagnati ai tavoli e serviti da camerieri non vedenti. “Si tratta di un tipo di iniziativa che ottiene generalmente molto interesse” – commenta il presidente APRI-onlus Marco Bongi – “Ovunque l’abbiamo proposta si è riscontrata un’alta partecipazione di pubblico e molti commensali si sono poi avvicinati al sodalizio come volontari. L’esperienza del buio può forse spaventare in un primo momento ma poi, superato il disagio iniziale, si rivela molto coinvolgente e fonte di riflessione”. Ecco dunque un modo originale per mettere alla prova i propri sensi alternativi alla vista che la cosiddetta “civiltà dell’immagine” ha ormai eletto come la principale prospettiva di giudizio nei confronti di chi ci vive attorno. Quì invece primeggeranno udito, tatto, olfatto, e soprattutto il gusto, una dimensione alternativa dell’essere che vale la pena, almeno una volta, di sperimentare.La quota di partecipazione alla cena è stata fissata in euro 38. Per informazioni e prenotazioni si può scrivere a: darkevents@ipovedenti.it
INFO tel. 360 – 77.19.93
Tra Yale, UConn e le feste studentesche
Quando si dice “Delta Kappa Epsilon”, “Phi Gamma Delta” o “Alpha Xi Delta” si parla di università americane e college, in particolar modo di fraternities e sororities (confraternite e sorellanze), organizzazioni di studenti o studentesse concepite in origine per lo sviluppo intellettuale, fisico e sociale degli appartenenti, con proprie “missions”, principi e regole interne; col passare degli anni hanno anche assunto fama negativa, dal momento che sono andati crescendo le forme umilianti di iniziazione ed il tasso alcolico delle loro feste. I fraternity parties, fin dai decenni passati, erano un contesto parecchio ambìto da chi si occupava di animazione, in primis dai gruppi musicali.
Negli anni Sessanta l’ondata post-British Invasion raggiunse università e colleges, dove la spinta anticonformista e ribelle trovò ben presto terreno fertile e seguaci convinti; sui fraternity parties si concentrava con forza l’attenzione di parecchi gruppi garage rock, che non di rado facevano letteralmente a gara per accaparrarsi l’animazione di questa o quella festa universitaria, soprattutto se il college era famoso e se erano possibili “agganci strategici” nel mondo musicale. In Connecticut il panorama era invitante tra Yale, Trinity College, University of Connecticut (Uconn) e Wesleyan University e la concorrenza musicale era agguerrita. Nella mischia si gettarono nel 1967 anche i Marble Collection (Charles Byrd, V; Lenny Eldridge, V, chit; Bruce Webb, b; Jimmy White, batt; Dave Coviello, org), formatisi nell’area tra Shelton ed Ansonia, sotto l’ala del manager Johnny Parris, proprietario dell’agenzia Act One Entertainments. La band godeva di grande affiatamento (che affondava le radici nei gusti musicali dei componenti, dai Beatles ai Doors) e capacità nelle esibizioni live, anche in venues affollate e rumorose; tanto che i Marble Collection ebbero occasione a più riprese di animare vari high school proms, ma anche molte feste universitarie e fraternity parties tra Yale (New Haven), UConn (Mansfield), Hartford, Middletown, New Britain. Le esibizioni spaziavano anche sul versante dei clubs (tra cui The Hullabaloos ad Ansonia e The Electric Grape a Milford) e oltre il confine del Connecticut, a nord fino a Springfield (Massachusetts) e ad ovest fino a Poughkeepsie e Kingston (New York). Il buon successo aprì le porte degli studi di registrazione e nel 1968 uscì il primo 45 giri: “(What’s So Good About) Love In Spring” [D. Coviello – L. Eldridge] (C-143; side B: “Glad You’re Mine”), inciso negli studi East Coast Sounds di New London, prodotto da Johnny Parris e Martin Markiewicz con etichetta Cotique. Con il primo single come trampolino di lancio i Marble Collection ebbero l’opportunità di comparire a The Brad Davis Show ad Hartford e di fare da opening band anche a nomi quali Sly & The Family Stone, The Cowsills, Rare Earth e Steppenwolf (a New Haven). Nel 1969 venne inciso il secondo 45 giri: “Friend Like You” [D. Coviello – L. Eldridge] (CO 2995; side B: “Big Girl”), inciso presso i Poison Ring Studios di Wallingford, prodotto da Johnny Parris con etichetta propria Marble Disc records.L’anno seguente furono registrate altre due tracce, “Lovin’ Eyes” e “The Man”, mai pubblicate; presto però la spinta creativa della band venne meno, così come la capacità di tenere il passo ad un’evoluzione globale del sound che si stava allontanando di molto dagli anni della “fiammata garage”. Dal 1970 il gusto musicale generale era ormai trasformato verso nuovi orizzonti e progressive rock e hard rock crescevano in importanza in modo irreversibile; fu così che entro l’autunno 1971 l’esperienza dei Marble Collection si chiuse definitivamente.
Gian Marchisio
Il “no” delle Regioni al blocco delle opere
Gli assessori ai Trasporti di Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte dicono no all’eventuale messa in discussione di strade, autostrade e collegamenti per un valore di oltre 3 miliardi di euro e chiedono la certezza dei finanziamenti necessari a garantire la realizzazione o il completamento delle opere attese dal territorio. I responsabili delle Infrastrutture, Raffaele Donini, Claudia Maria Terzi, Elisa De Berti e Francesco Balocco, hanno così deciso di rivolgersi direttamente al ministro Danilo Toninelli per avere rassicurazioni sui lavori dopo la dichiarata intenzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di revocare la concessione a Società Autostrade per l’Italia (Aspi), che si era impegnata a destinare quella cifra (3,2 miliardi, di cui circa uno per lavori già avviati o da avviare e il resto per progetti in corso di approvazione) per realizzare opere già condivise con i territori. Secondo gli assessori, “si tratta di impegni già assunti ufficialmente e formalmente, che riguardano: lavori già avviati, per i quali deve essere assicurata la continuità dell’erogazione dei finanziamenti, previsti in genere per stati di avanzamento; lavori ancora da avviare, ma per i quali sussiste da tempo l’impegno finanziario di Aspi, riscontrabile, come detto, dagli atti approvativi delle opere o da convenzioni sottoscritte; progetti già ad un avanzato stadio approvativo, per i quali cioè è in fase di conclusione la Valutazione di impatto ambientale o addirittura è stato approvato il progetto definitivo ed è già stato predisposto l’esecutivo, previsti dalla Convenzione Unica fra Aspi e Stato”.
I cantieri del Terzo Valico
I membri delle Commissioni consiliari Trasporti e Lavoro (presiedute da Nadia Conticelli e da Raffaele Gallo), con l’assessore ai Trasporti Francesco Balocco, hanno svolto un sopralluogo al campo base di Arquata Scrivia (Al) per la costruzione del Terzo Valico
La nuova linea ferroviaria veloce ad alta capacità (53 chilometri di cui 37 in galleria: il tunnel ferroviario più lungo d’Italia) collegherà Genova a Milano, permettendo un migliore trasporto delle merci dal Mediterraneo al nord Europa. “Abbiamo visto un cantiere diffuso e ben organizzato – ha dichiarato la presidente Conticelli – con un altissimo livello di attenzione alla sostenibilità ambientale”. All’incontro erano presenti: il Commissario di Governo per il Terzo Valico Iolanda Romano, l’amministratore straordinario e il direttore generale del consorzio Cociv Marco Rettighieri e Nicola Meistro, il responsabile RFI per il Terzo Valico Mariano Cocchetti, Claudio Cofano presidente dell’Osservatorio ambientale ed alcuni rappresentanti sindacali. I consiglieri hanno potuto vedere il campo base di Arquata e i lavori di scavo del tunnel del cantiere Moriassi-Libarna. Inoltre sono stati presentati alcuni dati relativi all’opera complessiva che è suddivisa in sette cantieri che coinvolgono 14 Comuni, da Pozzolo Formigaro (Al) a Genova: il costo totale dell’opera è di 6 miliardi 158 milioni, i primi 4 lotti (il 25% dell’opera) sono già avviati, mentre il 5° lotto per ora è fermo. “Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai lavoratori – ha detto a questo proposito l’assessore Balocco – il ritardo dei finanziamenti governativi crea disagi e preoccupazione”. Il totale dei lavoratori coinvolti in tutti i cantieri delle due regioni Piemonte e Liguria è di 2500 persone (di cui circa 650 dipendenti Coviv e 1750 di imprese terze). Al sopralluogo hanno partecipato i consiglieri: Nadia Conticelli, Antonio Ferrentino, Domenico Ravetti (Pd), Valter Ottria (Leu), Luca Angelo Rossi (Fi), Federico Valetti e Paolo Mighetti (M5s).