redazione il torinese

“La mezza che vale 2018”

Domenica 18 novembre si corre in città “La mezza che vale 2018”.Partenza alle ore 10 da viale Virgilio, Valentino e a seguire: viale Mattioli , viale Virgilio,  Viale Mattioli, passaggio sotto l’Arco di Trionfo, marciapiede ponte Umberto I, ciclabile parco del Valentino lato Corso Moncalieri, ciclabile parco del Valentino lato Corso Sicilia, retro piscina Lido, giardino Gianni Rodari, uscita su corso Moncalieri numero civico 265 e sino al numero civico 310, ciclabile parco del Valentino lato corso Moncalieri, passerella parco del Valentino, ciclabile viale Thaon di Revel, ciclabile viale Turr e arrivo in viale Virgilio. Rallentamenti previsti, tra le ore 9.50 e le ore 12 circa, senza chiusure, su ponte Umberto I (corso Vittorio Emanuele II) e corso Moncalieri.

 

info: www.equilibrarunningteam.it/la-mezza-che-vale-2018

Asterix il Gallico

asterix2Nel 50 avanti Cristo tutta la Gallia è occupata dai Romani… Tutta? No! Un villaggio dell’Armorica, abitato da irriducibili Galli resiste ancora e sempre all’invasore. E la vita non è facile per le guarnigioni legionarie romane negli accampamenti fortificati di Babaorum, Aquarium, Laudanum e Petibonum..”. Le avventure a fumetti di Asterix il Gallico, nota e fortunata serie ideata dai francesi René Goscinny e Albert Uderzo, iniziavano con questo “incipit”. I due geniali autori d’Oltralpe crearono le strisce dove il protagonista era un piccolo e orgoglioso guerriero gallo dall’elmo alato, con casacca nera e pantaloni rossi, un paio di baffi giallo-polenta e lo sguardo furbo e allegro. Asterix il gallico apparve per la prima volta sul n° 0 del periodico a fumetti “Pilote”. Era il 29 ottobre 1959 e, in pratica, sia il giornale che la serie degli irriducibili Galli – su sceneggiatura di Goscinny e disegni di Uderzo – vedevano la luce lo stesso giorno. Inizialmente, Asterix avrebbe dovuto essere l’unico personaggio principale della storia, ma Uderzo insistette affinché il piccolo protagonista avesse una spalla. E così venne ideato Obelix, corpulento trasportatore di menhir dai pantaloni a strisce bianchi e blu, con il volto incorniciato da capelli intrecciati e baffi rossicci. Accanto a lui (dal 1963 in poi), venne introdotto l’ inseparabile e fido Idefix: un cagnolino “ecologista”, che soffre terribilmente quando vede maltrattare o sradicare un albero, ululando il suo dolore. Gli autori collocarono questi stravaganti Galli in Armorica (l’attuale Bretagna), dotandoli di una forza straordinaria grazie agli effetti di una pozione magica preparata dal druido Panoramix. Così il villaggio era in condizione di resistere ostinatamente alle legioni di Cesare, asterix-obelixrestando l’unica enclave libera della Gallia dal dominio imperiale di Roma. Dal 1959 al 2015, gli albi ufficiali di Asterix sono stati 36 e Goscinny (morto a 51 anni, nel 1977) nel tratteggiare i caratteri dei due principali protagonisti scelse anche di ridistribuirne i ruoli. In questo modo Asterix diventò l’eroe quasi perfetto mentre i difetti franco-gallici andarono a ricadere sul grosso Obelix: suscettibile, irascibile, goloso di cinghiali arrosto e dispensato dal bere la pozione poiché – essendo caduto da piccolo in una pentola colma del magico intruglio – ne aveva perennemente assimilato il formidabile beneficio. Per i legionari romani questi Galli rappresentano un vero e proprio incubo e nei frequenti scontri – pur non accadendo mai nulla d’irreparabile – hanno sempre la peggio fino ad essere costretti a rovinose ritirate. Una folla di personaggi popolano il villaggio armoricano. Dal “capo” Abraracourcix e sua moglie Beniamina fino al bardo Assurancetourix, dal canto straziante che provoca nubrifagi tanto che, al termine del grande banchetto che tradizionalmente conclude ogni avventura, per zittirlo, viene legato e imbavagliato. A questi vanno aggiunti il pescivendolo aterix1Ordinalfabetix e sua moglie Ielosubmarine (che ha vita dura in un villaggio di mangiatori di cinghiali), l’irascibile  fabbro Automatix, il decano Matusalemix ( che, a dispetto dei suoi 93 anni ha una moglie giovane e carina) e la bella Falbalà. Quest’ultima è la ragazza con più “charme” del villaggio, dove ha fatto ritorno dopo aver studiato per anni a Condate (l’odierna Rennes, nota città universitaria). Il suo fascino è come un fulmine a ciel sereno che colpisce tutti gli uomini del villaggio e in particolare Obelix. Tutti venerano Toutatis,  il dio celtico della guerra, della fertilità e della ricchezza e temono solo che il cielo gli “caschi sulla testa“. Nella saga compaiono anche altri personaggi, spesso ricorrenti nelle storie, come il mercante fenicio Grandimais o Beltorax,  cugino di Asterix che vive in Britannia, adora il cinghiale bollito in salsa di menta e, come tutti i britanni, ama bere acqua calda, la bevanda nazionale che nei secoli a venire si arricchirà di foglioline di tè. Un caso a parte è quello degli sfortunati pirati vichinghi guidati da Barbarossa che, nel tentativo di assalire navi da carico e potersi così ripagare i debiti contratti per la loro imbarcazione,  incontrano spesso Asterix e Obelix e  finiscono per essere ogni volta picchiati e affondati. Oltre ai film d’animazione, Asterix e Obelix sono stati protagonisti anche di quattro pellicole, con cast piuttosto importanti. Nella prima, del 1999, “Asterix & Obelix contro Cesare”, oltre a Gérard Depardieu nei panni di Obelix ( personaggio che aterix-panoramixinterpreterà in tutti i film) ci sono Christian Clavier (Asterix), Roberto Benigni (Lucius Detritus) e  Laetitia Casta (Falbalà). Tre anni dopo, in “ Asterix & Obelix – Missione Cleopatra”, oltre alla conferma della coppia Clavier-Depardieu compare nei panni della regina egizia l’affascinante Monica Bellucci. Nel 2008, nel cast di “Asterix alle Olimpiadi”, Clovis Cornillac eredita il personaggio di Asterix e , oltre a numerose stelle dello sport come Zidane e Michael Schumacher, c’è Alain Delon ad interpretare Giulio Cesare. Infine, nel 2012, quando sui grandi schermi compare “Asterix e Obelix al servizio di Sua Maestà”, è Édouard Baer a dare il volto ad Asterix mentre Catherine Deneuve è la regina Cordelia e Luca Zingaretti interpreta un generale romano.Le storie degli irriducibili galli sono ironiche e divertenti e, più che stimolare sentimenti nazionalistici – come sottolineato, erroneamente, da alcuni osservatori – sono un esempio abbastanza raro di autoironia transalpina, dove emergono più i difetti che le virtù degli abitanti del villaggio bretone anche se, a fare le spese di quel loro carattere piuttosto deciso, sono quasi sempre i centurioni e i soldati delle legioni dell’Aquila.

Marco Travaglini

“Forum del Libro-Passaparola”. A Torino la 15° edizione

Sarà Torino la città sede della quindicesima edizione del Forum del Libro – Passaparola, l’appuntamento itinerante che ogni anno sceglie un capoluogo diverso per “riflettere sullo stato dell’arte della lettura, promuovere il dialogo e la cooperazione di tutti gli attori della filiera del libro e incentivare una sempre più radicata cultura del leggere in un Paese che sostengono gli organizzatori – legge troppo poco”. Organizzato dall’associazione Forum del Libro presieduta da Maurizio Caminito (con il sostegno di Cepell-Centro per il Libro e la Lettura, Comune di Torino e Regione Piemonte e con il patrocinio dell’Anci-Associazione Nazionale Comuni d’Italia), l’appuntamento è per sabato 24 e domenica 25 novembre, con la proposta di due giornate di dibattiti, incontri, letture e workshop aperti al pubblico sul tema La città legge”: un’occasione per ragionare sui fenomeni di aggregazione intorno ai libri che si realizzano nelle città, nelle periferie e nei territori regionali, per immaginare nuovi progetti di cooperazione sul fronte della lettura, per riflettere sulla lettura come bene collettivo e sociale da condividere.Sede degli incontri saranno l’Istituto Avogadro (Via Rossini 18), la Biblioteca Civica “Primo Levi” (Via Leoncavallo 17) e il Circolo dei Lettori (Via Bogino 9), dove sarà proposta al pubblico una selezione bibliografica a tema.Per info e programma del Forum: tel. 328/9645607 o www.forumdellibro.org o info@forumdellibro.org Fra i protagonisti degli appuntamenti, tutti a ingresso gratuito, lo scrittore Nicola Lagioia (che aprirà il programma, sabato 24 novembre, alle ore 9, nell’aula magna dell’”Istituto Avogadro”) e più di quaranta ospiti, fra scrittori, giornalisti, docenti e figure di spicco della cultura italiana. Particolarmente interessante, in chiusura della prima giornata di sabato e presso la Biblioteca Civica “Primo Levi” (ore 21), la festa letteraria e musicale con reading di testi e storie ambientate nella periferia torinese, scritti e interpretati dagli stessi autori: Christian Frascella (da poco in libreria con “Fa troppo freddo per morire”, Einaudi 2018), Margherita Oggero (autrice di “Non fa niente” Einaudi 2017 e del recente “La vita è un cicles”, Mondadori 2018), Enrico Pandiani (“Un giorno di festa”, Rizzoli 2017 e “Polvere”, DeA Planeta 2018), Massimo Tallone (“Le maschere di Lola”, Edizioni del Capricorno 2018) e Dario Voltolini ( “Pacific Palisades”, Einaudi 2017). L’accompagnamento musicale è affidato al chitarrista argentino Miguel Acosta.Fra gli appuntamenti di spicco di domenica 25 novembre, l’annuncio, al “Circolo dei Lettori” di via Bogino, dei Comuni vincitori del Bando “Città che legge 2018”, esteso quest’anno alle città con più di 100mila abitanti.La chiusura della manifestazione è affidata a Francesca Leon, assessora comunale alla Cultura, che presenterà il “Patto per la Lettura” di Torino, con le firme del Cepell e del Forum del Libro: un documento che indica linee guida, obiettivi ed azioni da mettere in campo per diffondere e promuovere le attività di lettura in città.

g.m.

 

 

 

 

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Nelle foto

– Nicola Lagioia
– Margherita Oggero
– Enrico Pandiani

Da Parlamento e Regione in visita alla Biraghi

Il deputato di Forza Italia Claudia Porchietto, componente della Commissione Attività Produttive, e Andrea Tronzano, Consigliere regionale del Piemonte hanno visitato nei giorni scorsi  la Biraghi Spa, la più grande azienda di trasformazione casearia del Piemonte che ha sede a Cavallermaggiore (Cuneo)

 

Biraghi Spa è una realtà imprenditoriale e produttiva che contribuisce in modo importante al sostegno economico dell’indotto agricolo del Piemonte e si è sempre contraddistinta per una forte vocazione all’innovazione unita ad una sana competitività industriale. Per questo motivo autorità ed esponenti delle diverse forze politiche dedicano sempre maggiore attenzione all’Azienda e partecipano con grande interesse a incontri con proprietà e management della società, oltre ad effettuare visite nelle diverse aree dello stabilimento dove si produce esclusivamente con latte 100% piemontese un’ampia gamma di referenze, come i rinomati Biraghini, il Grattugiato Gran Biraghi e il Gorgonzola Dop. Uno spazio particolare viene inoltre sempre dedicato al successo del Pecorino Etico Solidale, realizzato grazie a un innovativo accordo di filiera con Coldiretti Sardegna. “Ancora una volta l’impresa piemontese ci ha stupito. Biraghi Spa non solo è un’azienda leader di settore,  ma ha fatto della qualità del prodotto e della territorialità i suoi punti di riferimento nella crescita e sviluppo del prodotto. Ringrazio Anna e Bruno Biraghi per la calorosa accoglienza e mi complimento per il nuovo progetto di apertura del punto Biraghi  in piazza San Carlo, nella sede che fu del famoso negozio Paissa. Nel salotto di Torino ritroveremo grazie a Biraghi i prodotti dei nostri territori, vanto dell’industria alimentare piemontese”. Ha dichiarato Claudia Porchietto, deputato di Forza Italia. Una realtà di assoluto livello tecnologico, produttivo e occupazionale come Biraghi ci rende fieri e orgogliosi. Il Piemonte può contare su una impresa con importanti valori etici, cosa rara in questi tempi di multinazionali spesso spregiudicate, alla ricerca solo dei numeri e non della qualità e degli investimenti. Complimenti ad Anna e Bruno Biraghi e ai loro dipendenti“. Ha commentato Andrea Tronzano, Consigliere regionale del Piemonte.

A RIVALTA I MANIFESTI PRO VITA: “Netta contrarietà verso il messaggio veicolato”

Nei giorni scorsi sono apparsi nelle bacheche delle affissioni comunali di Rivalta alcuni manifesti che raffigurano un feto nel grembo materno con la scritta «Tu eri così a 11 settimane»


L’amministrazione comunale, pur rispettando l’opinione di tutti e garantendo la libertà di
espressione, esprime una netta contrarietà verso il messaggio veicolato dalla campagna. L’immagine e le parole puntano il dito contro la scelta di tante donne e di tante coppie, senza conoscere le storie e le motivazioni che sono alla base di quella scelta. Oltretutto, la campagna dei manifesti comparsi a Rivalta colpevolizza e scarica tutta la responsabilità di un’interruzione di gravidanza sulla donna, senza riflettere su quanto sia difficile il percorso che porta una persona a scegliere di abortire e senza immedesimarsi nei panni di tutte quelle donne che hanno subito un aborto spontaneo. La 194/78, “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”, da quarant’anni riconosce alle donne il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza. È una legge dello Stato, confermata anche da un referendum nel 1981. Una legge che garantisce a tutte le donne la libertà di scelta e l’autodeterminazione, che non considera l’aborto come un diritto privato e personale ma come questione che va affrontata sotto il profilo sociale e che, come è scritto nel suo primo articolo «riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana fin dal suo inizio». In quarant’anni la Legge 194 ha diminuito la clandestinità degli aborti e ha quasi eliminato il rischio di mortalità per madri e figli. Le interruzioni volontarie di gravidanza, da quando è entrata in vigore la Legge 194, sono diminuite: nel 1983 erano 233.976, nel 2013 sono scese a 102.760, nel 2016, in base all’ultima rilevazione Istat disponibile, sono state 84.874. Mettere in discussione una legge dello Stato, frutto di anni di battaglie sociali, politiche ed etiche rischia di ledere il diritto alla libera scelta di tutti gli individui e di far fare passi indietro alla nostra società e alla nostra cultura. Per questo, nei prossimi giorni, il sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero sarà nei mercati cittadini per una campagna di informazione sulla Legge 194.

Il collegio Einaudi ricorda il Sessantotto

Le testimonianze degli ex allievi  Maria Teresa Fenoglio e Peppino Ortoleva

in un incontro moderato dall’ex allievo Alessandro Bollo, Direttore del Polo del ’900

Lunedì 19 novembre 2018 alle ore 19 nella Sala Pianoforte della Sezione Mole del Collegio Einaudi in Via delle Rosine 3 a Torino è in programma l’incontro a ingresso libero “Il Sessantotto in Collegio” con le testimonianze a mezzo secolo di distanza degli ex allievi del Collegio Einaudi, Maria Teresa Fenoglio e Peppino Ortoleva, che saranno introdotti dall’ex allievo Alessandro Bollo, Direttore del Polo del ‘900. L’incontro si aprirà con una riflessione storica di Peppino Ortoleva sul Sessantotto, dalla sua genesi fino ai fatti accaduti e al loro significato. La parola passerà ad Alessandro Bollo, che proprio nella Sezione Mole (allora chiamata Sezione Rosine) ha trascorso gli anni della propria formazione accademica, e che illustrerà ai presenti il ruolo del Polo del ’900. Quindi ci sarà spazio per le testimonianze di ex allievi di quel tempo, come Maria Teresa Fenoglio e lo stesso Peppino Ortoleva. 1968-2018 e oltre: la serata si chiuderà con la celebrazione dei cinquant’anni del Collegio di Via delle Rosine, che si prepara a vivere una seconda vita con un importante progetto di riqualificazione, che sarà presentato dall’architetto Giovanni Durbiano. Il progetto è stato presentato a maggio 2017 al MIUR, in risposta al IV bando della legge 338/2000, che finanzia l’edilizia universitaria. In attesa di conoscere l’esito della candidatura e di conseguenza i tempi di realizzazione del progetto, l’arch. Durbiano illustrerà gli elementi chiave della riqualificazione: 137 camere con bagno privato (+22% rispetto ad oggi), recupero del sottotetto, condizionamento ambienti comuni, nuovo layout piano seminterrato e rialzato con area fitness, aula magna, sale polifunzionali, lavanderia, ecc.

 

Il Sessantotto in Collegio e i 50 anni della Sezione di Via delle Rosine

Lunedì 19 novembre 2018 ore 19

Collegio Einaudi, Sezione Mole – Sala Pianoforte

Via delle Rosine 3, Torino

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Per maggiori informazioni: http://www.collegioeinaudi.it/

Ferrovie, nuovi servizi per i pendolari

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All’insegna dello slogan “assistenza e sicurezza” parte il  nuovo servizio customer care di Trenitalia E’ stato presentato alla stazione Porta Nuova di Torino ed è attivo in tutta Italia. In  Piemonte riguarda 50 treni e 53 addetti delle Ferrovie, di cui 32 dedicati all’assistenza e 21 alla sicurezza che  saranno a disposizione dei pendolari,  vicino ai binari e sui treni. Saranno adibiti ad accogliere i passeggeri, dare informazioni prima, durante e dopo il viaggio, oltre a gestire le emergenze. “Abbiamo sempre insistito molto sulla sicurezza sui treni – dice  l’assessore regionale ai Trasporti  Francesco Balocco – Un maggiore controllo consente  anche di combattere gli evasori. Poi sarebbe importante potenziare la sperimentazione del biglietto elettronico, che oggi funziona soltanto per gli abbonamenti”

Medico molestava le pazienti? Arrestato dai carabinieri

Tra il 2014 e il 2018 un medico di base, 56 anni,  di Moncalieri avrebbe palpeggiato diverse donne di età compresa tra i 29 e i 46 anni. Una decina di anni fa sarebbe stata molestata anche una minorenne. Il dottore, accusato di avere toccato in maniera molesta nelle parti intime le pazienti, è stato arrestato a Torino dai carabinieri e si trova ai domiciliari. Le indagini sono partite a luglio, dopo la denuncia di una paziente.

Contro la tav: manifestazione l’8 dicembre

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Alberto Perino, il leader del movimento No Tav  a Venaus è intervenuto all’assemblea nazionale “contro le grandi opere inutili”, a proposito della manifestazione dell’8 dicembre contro la Torino-Lione: “dobbiamo dare una dimostrazione che non è vero che tutti i torinesi, tutti i piemontesi e tutti gli italiani vogliono quella stupida cosa che gli altri continuano a chiamare la Tav e noi, correttamente, chiamiamo il Tav. Ci mobiliteremo in modo civile: non siamo facinorosi, terroristi, fancazzisti”.

 

(foto: il Torinese)

Mattarella scrive alle “madamin”: “apprezzo lo spirito civico”

di Ibis

Il movimento ” Sì, Torino si muove” ha messo a segno un ulteriore punto a suo favore: Il presidente Mattarella ha risposto con una lettera molto cortese alla missiva che gli era stata mandata dal comitato “Sì, Torino si muove” che ha organizzato la manifestazione pro Tav con 40 mila persone in Piazza a Torino.

” Gentile signore- scrive Mattarella- Apprezzo in alto grado lo spirito civico che ha animato la Vostra iniziativa: promuoverne per perseguire interessi generali della comunità nazionale o di quelle locali risponde allo spirito e al modello di convivenza democratica della nostra Costituzione.” Inizia così la lettera che aggiunge : “La Vostra richiesta, peraltro, muove dall’esigenza e mira all’obiettivo di confermare una scelta politica di particolare importanza anche sul piano internazionale e di cui si discute in ambito di pubblica opinione, parlamentare e di governo.”

Frasi che , anche senza essere un navigato quirinalista, si comprende come siano un evidente segno di condivisione delle preoccupazioni di quanti ritengono la Tav un’opera strategica per lo sviluppo dell’Italia ( dove si sottolinea che la Tav è una scelta politica di particolare importanza sul piano internazionale) anche se , da uomo attento alle prerogative istituzionali , Mattarella conclude dicendo che il fatto di essere un argomento da decidere in ambito parlamentare e di governo “mi impone il dovere di accantonare le mie convinzioni e ne consegue quello di astenermi da qualunque comportamento che possa apparire come inserimento in decisioni che non competono al Presidente della Repubblica ma a Governo e Parlamento.” Da alcune parti, soprattutto vincine all’amministrazione cittadina, nei giorni scorsi era stata fatta trapelare l’ipotesi che Mattarella non avrebbe risposto , nella speranza che così sarebbe stato ridimensionato il peso della massiccia manifestazione di Torino: una manifestazione che sembra essere sempre più uno spartiacque anche per la politica nazionale, mostrando una insofferenza sempre più ampia verso le scelte del governo in una delle due grandi città che avevano mandato al potere i 5 stelle. E’ la contestazione che cresce nel Nord del Paese e che mette in crisi anche le scelte della Lega, che qui ha il suo principale serbatoio elettorale.

Nel ringraziare il Presidente il Comitato “Torino Sì, va avanti” scrive: “Gentile Presidente, La ringraziamo per la Sua lettera e per l’approvazione dello spirito civico con cui abbiamo manifestato a Torino in Piazza Castello, insieme ad altri 40.000 cittadini. Abbiamo mantenuto la promessa di farLa partecipe direttamente delle nostre istanze e riconfermiamo il nostro Sì: vogliamo andare avanti nell’interesse dei cittadini di Torino e di tutta Italia.” Dunque ha compreso e pur non volendolo tirare Mattarella per la giacchetta gli fanno sapere che lo sentono vicino e che la sua riposta le rafforza nella convinzione di andare avanti. Si sa che si sta saldando una intesa fra il comitato e tutte le numerose forze organizzazioni di categoria, ordini professionali e forse sindacali che condividono apertamente le critiche alle politiche governative. Una alleanza potenzialmente dirompente in una delle più importanti aree produttive d’Italia.

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