redazione il torinese

Diciottenne ferisce la madre e si pianta il coltello nel collo. E’ gravissimo

DALLA LOMBARDIA

Ha accoltellato la madre e si è ferito con il coltello più volte nel  collo, la notte scorsa  nel loro appartamento a Broni, nel Pavese, al termine di una lite. Il ragazzo di 18 anni si trova  in condizioni gravissime nel reparto di Rianimazione del Policlinico San Matteo di Pavia. Lì si trova anche  la madre, di 43 anni, in gravi condizioni ma non  in pericolo di vita.

Thyssenkrupp: “Vogliamo giustizia”

“Speriamo che il ministro si prenda pubblicamente l’impegno di aiutare i nostri figli perché possano finalmente avere giustizia”, dice Rosina Demasi, la madre di uno dei sette operai morti nel rogo di 11 anni fa alla ThyssenKrupp. Oggi avviene la celebrazione dell’anniversario, al cimitero  monumentale di Torino, in presenza del guardasigilli Alfonso Bonafede. “Siamo indignati – commenta la donna  – perché  non siamo ancora riusciti ad ottenere giustizia, e i due assassini tedeschi sono ancora liberi: devono pagare perché sono stati condannati”.

 

(foto A. Preteroti)

Fca e Poli rinnovano la collaborazione

Fiat Chrysler Automobiles e il Politecnico di Torino hanno esteso fino al 2022 la collaborazione nata nel 1999 per offrire agli studenti una solida preparazione tecnico-scientifica generale, estesa a tutte le conoscenze utili per l’impostazione di progetti tecnici e di ricerca applicata in campo autoveicolistico.

Il protocollo d’intesa, sottoscritto a Torino dal Presidente di FCA John Elkann e dal Rettore del Politecnico Guido Saracco, rilancia per la quarta volta le iniziative di cooperazione avviate nel 1999 e successivamente estese nel 2010 e nel 2014. L’accordo si proietta fino al 2022 e  riguarda soprattutto il Corso di Laurea di Ingegneria dell’Autoveicolo, oltre che alcune attività di ricerca di interesse comune e prevede un impegno da parte di FCA per un ammontare totale di 7,4 milioni di euro, pari a 1,85 milioni di euro all’anno, comprensivo di contributi finanziari e in beni e servizi. In particolare, gli obiettivi a livello didattico, formativo, di ricerca e di innovazione sono focalizzati non solo sulle nuove sfide tecnologiche in atto nel settore automotive, come l’elettrificazione della mobilità, la guida autonoma e interconnessa del futuro e la fabbrica digitale ed ecologica, ma anche su possibili iniziative di sviluppo del profilo internazionale della didattica.

I risultati conseguiti nel corso del periodo 2014-2018 sono rilevanti e costituiscono una solida base di sviluppo per raggiungere nuovi traguardi. Per quanto riguarda l’attività didattica legata all’Ingegneria dell’Autoveicolo, sono raddoppiati nell’ultimo quadriennio gli studenti immatricolati sui due livelli (Laurea di I livello e Laurea magistrale), passando a 1275, mentre erano 621 nei quattro anni precedenti. Sempre alta la vocazione internazionale del corso: la percentuale di studenti stranieri si attesta  a circa il 30% degli immatricolati. Salgono così complessivamente a oltre 4.600 gli studenti immatricolati ai corsi di ingegneria dell’Autoveicolo dalla sua istituzione, nel 1999. Positivo il bilancio sulla ricaduta occupazionale di questo percorso formativo: ad un anno dalla Laurea, risulta occupato il 96% circa dei neolaureati magistrali. Il 30% dell’attività didattica è stata erogata da manager e professionisti di FCA, che hanno anche collaborato a numerosi programmi di ricerca congiunti, oltre che workshop e programmi di formazione volontaria per offrire agli studenti ulteriori opportunità approfondimento su aspetti tecnologici ed organizzativi di attualità per l’Industria.

Dal punto di vista dell’internazionalizzazione, l’accordo ha favorito, nel quadriennio scorso, la sottoscrizione di cinque accordi tra il Politecnico e prestigiose università negli Stati Uniti e in Canada, tra le quali l’Università of Windsor con la quale è attivo un percorso di laurea internazionale (International Dual Master Degree, che negli ultimi quattro anni ha visto 26 studenti del Politecnico in mobilità a Windsor e 11 ragazzi canadesi al Politecnico), sempre nell’ambito dell’Ingegneria dell’Autoveicolo. Lo scorso 29 novembre è stato firmato un nuovo accordo tra il Politecnico e la Oakland University per l’istituzione di un secondo percorso di laurea internazionale per studenti meritevoli, mentre l’accordo precedente tra i due Atenei ha consentito a 11 studenti di svolgere la propria tesi di laurea in Michigan.Negli ultimi quattro anni è stato inoltre possibile sviluppare all’interno dell’accordo 57 progetti di ricerca, focalizzati sui cluster: “electrified propulsion connected and automated driving”, “additive manufacturing”, “new materials for lightening and recycling” e “industry 4.0”.

 

Il Presidente di Fiat Chrysler Automobiles, John Elkann ha commentato: “Il rinnovo di questo accordo conferma il nostro impegno nato quasi vent’anni fa per rafforzare il legame tra l’accademia e l’industria automotive: continuiamo a sostenere le eccellenze del Politecnico di Torino non solo per rendere più efficienti e funzionali le automobili di oggi, ma anche per immaginare insieme come ci muoveremo domani. La nostra collaborazione, che vede aumentare da quest’anno le università internazionali coinvolte, sarà fondamentale proprio per questa sfida: sviluppare i saperi e la cultura dell’innovazione necessari per competere sui mercati mondiali anche in futuro”. Il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, ha ricordato: “Oggi il mondo dell’automotive è profondamente cambiato e richiede competenze sempre più multidisciplinari. Il rinnovo dell’accordo con FCA conferma un rapporto di partnership ormai consolidato con una realtà alla quale l’Ateneo è profondamente legato e che ha permesso la nascita di uno dei primi percorsi formativi in Europa e nel mondo in Automotive Engineering progettati congiuntamente dall’Industria e dall’Accademia. Ci concentreremo nei prossimi quattro anni su tematiche di ricerca avanzata e interdisciplinare, potenziando la dimensione internazionale e la rete di collaborazioni necessaria per costruire percorsi di ricerca e formazione adeguati per rispondere alle sfide globali”.

Cultura e disabilità: alle Ogr “l’arte di tutti”

Giovedì 6 dicembre, alle ore 9, presso le OGR(corso Castelfidardo 22, Torino), si terrà il convegno “Dall’arte per tutti all’arte di tutti. Verso una nuova prospettiva di accessibilità”, organizzato da Fondazione CRT e Fondazione Paideia con la collaborazione di OGR Torino e della Consulta per le Persone in Difficoltà Onlus. Il convegno sarà aperto da Giovanni Quaglia, Presidente Fondazione CRT;Fabrizio Serra, Segretario Generale Fondazione Paideia; Fulvio Gianaria, Presidente Società Consortile per Azioni OGR-CRT; Giovanni Ferrero, Direttore Consulta per le Persone in Difficoltà. A seguire gli interventi di Pete Kercher, Ambasciatore di EIDD – Design for All Europe; Silvio Venuti, Psichiatra; Franco Tartaglia, Psicologo e Psicoterapeuta;Alessandro Bollo, Direttore Fondazione Polo del ‘900.

L’ingresso è libero su prenotazione a: fondazionecrt@agenziauno.com oppure 011-5627396

Al Regio la Traviata per la regia di Brockhaus

Fa parte della  sua trilogia romantica definita da Sinopoli esempio di “arte povera”

Sarà   Donato Renzetti a dirigere l’Orchestra del Teatro Regio di Torino venerdì 14 dicembre prossimo alle 20 per la prima della Traviata di Giuseppe Verdi, per la regia di Henning Brockhaus e la coreografia di Valentina Escobar. Nel ruolo di Violetta il soprano Maria Grazia Schiavo, in quello di Alfredo Germont Dmytro Popov;   in quello di Giorgio Germont Giovanni Meoni; Anna Malavasi vestirà i panni di Flora Bervoix. Verdi scelse il soggetto della Traviata consapevole della sua eccezionalità, traendolo dal dramma “Dame aux camelias” di Alexander Dumas figlio, rappresentato a partire dal febbraio 1852 al Theatre del Vaudeville a Parigi. La Traviata verdiana, che avrebbe incontrato nella sua storia un clamoroso successo, registro’, invece, nella sua prima esecuzione un fiasco, al teatro La Fenice di Venezia, il 6 marzo 1853, per poi riscattarsi sempre a Venezia. Ultima opera della celebre “trilogia romantica” comprendente il Rigoletto ed il Trovatore, con le cui fasi conclusive venne a sovrapporsi nella sua genesi, la Traviata esprime il tema della denuncia dei pregiudizi e delle ipocrisie presenti nella società borghese, di cui Verdi era rimasto in quegli anni vittima nel corso della sua relazione con Giuseppina Strepponi. Ispiratrice della storia riportata nel romanzo, in un contesto decadente, era un personaggio realmente esistito nella prima metà del secolo, Marie Duplessis, ragazza di facili costumi, morta a sol 23 anni di tubercolosi, frequentatrice di ambienti intellettuali, che la posero a contatto con Liszt, Alfred de Musset e Dumas stesso. La Traviata, insieme a “Carmen” e “Boheme”, è l’opera del repertorio lirico più eseguita al mondo. Secondo alcuni critici si tratta di un capolavoro assoluto, secondo altri di un’opera media, se non addirittura mediocre, in cui Verdi ricorre alle consuetudini del melodramma. In realtà si tratta di un’opera straordinaria, ricca di un genio drammatico che non soltanto esce fuori dall’applicazione di regole consuete. La censura volle che la vicenda, ricca di scandali, di una donna che trascorreva la sua vita nell’alta società tra relazioni fugaci fosse retrodatata al Settecento. Fino alla fine dell’Ottocento rimase in voga questa prassi; in seguito l’ambientazione di Verdi e del suo librettista Piave fu ristabilita, diventando la rappresentazione di una nuova società con nuovi problemi etici. L’opera, articolata in tre atti, è fondata su di un dramma interiore, sulla reputazione sociale e su di un amore che diventa impossibile. Il tema, assolutamente innovativo, è incentrato, infatti, sull’impossibilità da parte della protagonista femminile di amare ed essere amata, imposto dalla società. Ancor prima di morire, Violetta è gi morta anche perché , se mutata dall’amore, per tutti rimane, comunque, una prostituta alla quale non è permesso ondurre una vita normale. Quest’opera è definita dal grande direttore Giuseppe Sinopoli un esempio di “arte povera” per la semplicità delle sue forme, unita alla sua forte passionalità. erdi fu criticato per il suo formalismo e fu considerato unico personaggio dell’opera Violetta, igmirando del tutto il ruolo di Germont. La scelta di formalizzare le strutture musicali fu dettata in Verdi da un preciso indirizzo estetico; il “Brindisi”e l’aria ” Di Provenza il mar, il suol” dimostrano come la prassi melodrammatica venga rispettata in ogni suo aspetto con il tema dell’aria introdotto dall’orchestra. Con la Traviata si avvia in Verdi un processo verso la drammatizzazione e la scomparsa del recitativo propriamente detto, con la costruzione di un tessuto musicale di contini crescendo, con un coup de theatre finale, seguendo quella struttura che era stata creata ed era cara a Donizetti.

Mara Martellotta 

CONGRESSO NAZIONALE ANPAS: 76 DELEGATI IN RAPPRESENTANZA DELLE 81 PUBBLICHE ASSISTENZE DEL PIEMONTE

Record di presenze al 53° Congresso nazionale delle Pubbliche Assistenze Anpas che si è svolto a Roma dal 30 novembre al 2 dicembre

Oltre alle votazioni per il rinnovo degli organismi nazionali Anpas, gli 846 delegati provenienti da tutta Italia, 76 delegati in rappresentanza delle 81 Pubbliche Assistenze del Piemonte, si sono confrontati su diversi temi: dalla protezione civile al soccorso, fino ai cambiamenti imposti dalle riforme del Terzo settore, del Servizio civile e della Protezione civile. I piemontesi Luigi Negroni, presidente della Croce Bianca Orbassano (To) e Marco Lumello, viceresponsabile Protezione civile Anpas Piemonte sono stati eletti Consiglieri nazionali Anpas. In Consiglio nazionale siederà anche il Consigliere di diritto Vincenzo Favale, vicepresidente Anpas Piemonte e direttore amministrativo della Croce Verde Torino. Nel Collegio nazionale Anpas dei revisori dei conti è stato rieletto Mario Paolo Moiso, presidente della Croce Verde Torino. BAndrea Bonizzoli, presidente Anpas Piemonte: «È stato un Congresso molto partecipato che ha visto la presenza di un elevato numero di delegati piemontesi, che ringrazio. Tra i neoeletti Consiglieri nazionali il presidente uscente, Fabrizio Pregliasco, ha ottenuto il maggior numero di preferenze. Il suo mandato è stato caratterizzato da una coraggiosa attività di lobbying istituzionale che ha riguardato la legislazione del Terzo settore. Il nuovo Consiglio nazionale, al quale auguro buon lavoro, dovrà continuare su questa strada dimostrando la rilevanza dell’impatto sociale del movimento delle Pubbliche Assistenze Anpas». Come emerso anche dal documento finale del Congresso, l’Anpas (Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze) dovrà accogliere una serie di sfide per il futuro tra le quali l’acquisizione di una maggiore capacità di creare alleanze con altri soggetti della società civile e contribuire allo sviluppo dell’economia sociale. Consolidare l’adozione del Codice etico, rafforzare la comunicazione e dare più attenzione ai giovani. In riferimento al tema dell’affidamento dei servizi sociosanitari al volontariato, il Congresso ha confermato che il volontariato costituisce un tratto distintivo del sistema di assistenza sociosanitaria e della protezione civile del nostro Paese.

Sono stati molti i momenti confronto e di approfondimento insieme ad esperti del Terzo settore come Marco Accorinti, ricercatore Cnr e Antonio Fici, Università degli studi del Molise che hanno accompagnato anche la modifica dello Statuto di Anpas. Roberto Giarola del Dipartimento Protezione civile nel suo intervento ha ricordato Egidio Pelagatti e Sandro Moni di Anpas, recentemente scomparsi, e l’importanza del loro lavoro nella formazione per il volontariato di protezione civile. Durante il 53° Congresso nazionale Anpas si è assistito alle premiazioni del Torneo di rianimazione cardio polmonare, svoltosi a ottobre a Montichiari nel corso del Reas Salone internazionale dell’emergenza. Per il secondo anno consecutivo la volontaria della Croce Bianca di Fossano (Cn), Valeria Sordo, è risultata prima in classifica nella graduatoria individuale. Croce Bianca Fossano ottiene anche il primo posto nella graduatoria a squadre con l’equipaggio composto dai volontari Luca OrtuGianina Cichi e la stessa Valeria SordoVenerdì 30 novembre è stato anche presentato, il libro di Francesco Vegni “Oltre la solidarietà”, Edizioni Unicopli che racconta la Federazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze dal 1970 al 1991.

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L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta 81 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

La morte e i social network

Il terzo ed ultimo appuntamento del ciclo di incontri “Passaggi. Nuovi linguaggi per raccontare la morte 

Mercoledì 12 dicembre ore 17.30

La morte e i social network

Sala Gioco – Circolo dei lettori

Via Bogino, 9 – Torino  

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Il ciclo di incontri Passaggi, organizzato dalla Fondazione Fabretti con Socrem Torino, è giunto alla sua terza edizione e in questa occasione affronta alcuni dei nuovi scenari in cui si sviluppano le rappresentazioni della morte nel contesto attuale, nell’era delle tecnologie digitali e dell’ipercomunicazione, focalizzando l’attenzione nello specifico sui videogiochi, sui mass media e sui social network.Durante l’incontro “La morte e i social network”, il filosofo ed esperto di Digital Death Davide Sisto, autore del volume “La morte si fa social. Immortalità, memoria e lutto nell’epoca della cultura digitale”, dialoga con Stefano Colavita sugli aspetti peculiari che caratterizzano il tema della morte collocata nell’universo dei social network e della rete. 

Ingresso libero e gratuito

Se il ristorante è solidale il cibo è più buono

Donare cibo a chi ne ha più bisogno favorendo l’azione antispreco è una attività benefica che sta prendendo forma, una bella forma, quella della solidarietà, della sostenibilità e della responsabilità

Niente più sperperi di cibo e avanzi nei cassonetti, grazie anche alla legge 166/2016 che incoraggia l’offerta di cibo non consumato da parte dei ristoranti ai poveri e agli indigenti, ovviamente senza nessun profitto. Una iniziativa molto importante è nata in collaborazione tra città di Torino, Roma e Milano dove, grazie ad un progetto di Just Eat e della Caritas, si raccoglie il cibo invenduto presso i ristoranti aderenti e si consegna, con Pony Zero, a chi ne ha bisogno. I numeri cominciano ad essere significativi: circa 3600 pasti consegnati e più di 1800 persone sostenute. Questa idea straordinaria crea una relazione proficua e un aiuto concreto e trasparente tra un business sempre crescente e in salute, fortunatamente, e una fascia di persone che invece, malauguratamente, stanno vivendo momenti di grande difficoltà a causa di questa impietosa crisi economica. Sul sito ristorantsolidale.it si possono trovare tutte le informazioni necessarie per partecipare, sia come ristorante, diventando quindi partner, oppure prendendo parte alle diverse iniziative in corso. Sempre sul sito è possibile consultare la lista dei ristoranti che stanno contribuendo al progetto, a Torino sono già numerosi. In un momento di grande incertezza come questo è rassicurante sapere che con piccoli gesti possiamo migliorare la vita di tante persone, dare loro speranza e sostegno. Aiutare gli altri non è così complicato, non bisogna necessariamente andare lontano o fare azioni eclatanti, è semplice e il nostro amatissimo amico, il cibo, ci sta dando l’opportunità di farlo.

Maria La Barbera

 

Indiependence Tribute: Francesco De Gregori

Per l’occasione, due interpreti d’eccezione renderanno omaggio al Principe della canzone italiana

Nuovo appuntamento targato Indiependence, dedicato alla musica di Francesco De Gregori. Per l’occasione, due interpreti d’eccezione renderanno omaggio al Principe della canzone italiana. Sul palco Eugenio Rodondi, cantautore torinese reduce dalla pubblicazione del suo terzo album, “D’un tratto” (Phonarchia Dischi), presentato al Jazz Club di Torino e supportato dal tour #Tuseguimichiomiperdo, prodotto da Dewrec con il sostegno di Amaròt e promosso da Sollevante Press. Al suo fianco Andrea Failli, cantautore romano e frontman della band Cado nello specchio con cui vanta esibizioni in Italia e all’estero. Con la sua band, Failli ha inciso due dischi, l’ultimo dei quali “Canzoni a mano armata”, presentato ai Magazzini sul Po. L’ingresso come sempre è libero con tessera Arci.  È possibile rinnovare la propria tessera in loco, al costo di 10 euro, o con la rinnovata formula delle nostre cene di tesseramento a 20€ (antipasti + primo + dolce + Tessera ARCI 2018/19)