Rubrica settimanale sulle novità librarie
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Mary S. Lovell “Le sorelle Mitford” –Neri Pozza- euro 25,00
Come recita il sottotitolo, questa è la biografia di una famiglia straordinaria, quella delle Mitford che la stampa britannica definì “le sorelle più affascinati del XX secolo”. Sono Nancy, Pam, Diana, Unity, Jessica (Decca) e Deborah (Debo) nate in successione tra il 1904 e il 1920, da David e Sidney Freeman-Mitford, baroni Redesdale. Una partenza privilegiata, anche se di nobiltà minore, tra debutti in società e lustrini… poi sei traiettorie di vita diverse, con rapporti non sempre facili, intrisi di affetto e passioni, ma anche rancori, incomprensioni ed estremismi politici opposti. La corposa biografia della Lovell racconta le loro storie e vi trasporta in un mondo che non c’è più, ma che conserva intatta la magia di luci ed ombre sullo sfondo delle vicende storiche. Le sorelle Mitford hanno -chi più, chi meno- incarnato lo stile di vita dell’elitè tra le due guerre. Erano tutte bellissime, affascinanti, con personalità molto diverse tra loro. Ambivano a studi universitari (che invece furono possibili solo per Tom, l’unico maschio della nidiata) ma all’epoca le femmine venivano istruite da precettori in casa e questo fu uno dei motivi di attrito con la madre. Seppero distinguersi comunque. Nancy, la maggiore, diventerà una scrittrice di successo, mentre la sua vita privata sarà segnata dall’amore infelice per il braccio destro di De Gaulle, Gaston Palewsky. L’altra autrice di famiglia sarà Jessica, la ribelle che, con il cugino Esmond Romilly, prima scappa in Spagna per partecipare alla Guerra civile e poi diventa sostenitrice del partito comunista americano e dei diritti civili, coerente fino alla fine. La secondogenita Pam è la sorella più appartata e bucolica, amante della campagna, del giardinaggio e dell’allevamento degli animali. Poi c’è Diana, bella da mozzare il fiato, a 22 anni sposa l’erede della fortuna Guinness, matrimonio da favola finito sui rotocalchi. Salvo poi innamorarsi perdutamente del fondatore del fascismo inglese, Sir Osvald Mosley, per lui manda all’aria tutto incorrendo nell’ostracismo sociale. Altra grave pecca della sua vita essere una sostenitrice di Hitler. Passione che condivise con l’altra sorella Unity, che a Berlino farà di tutto per incontrare il Furher, finirà nella sua cerchia esclusiva e per molti sarà “la fidanzatina di Hitler”. Vero o no cercherà di suicidarsi per lui. Ed infine Debo che, nonostante gli scandali delle sorelle, riesce a sposare Lord Andrew Cavendish, diventando proprietaria di una splendida dimora storica che saprà sfruttare al meglio come residenza di lusso. Ecco… il libro ripercorre le loro vite e quelle dei genitori (che finiscono per separarsi ufficiosamente a causa di divergenze politiche) e i loro rapporti spesso travagliati, regalandoci uno splendido ed ampio affresco dell’epoca tra le due guerre ed oltre.
Ed ora qualche consiglio sui loro libri da leggere.
Nancy Mitford “Inseguendo l’amore” – Giunti- euro 9,50
E’ il primo romanzo scritto dalla primogenita Mitford, in gran parte autobiografico. Rivela vizi e virtù della nobiltà britannica della prima metà del 900, attraverso le vicende della famiglia protagonista, i Radlett, signori di campagna. Al centro delle vicende i ricordi della nipote Fanny che trascorre parte di infanzia e adolescenza presso di loro, affascinata dalla cugina Linda, bella e frivola. Sullo sfondo, la seconda guerra mondiale con il suo bagaglio di dolore e morte. I personaggi del libro sono tratti dalla vita reale e facilmente riconoscibili tra i vari parenti dell’autrice, nonostante i nomi diversi. Invece le eroine sono un miscuglio tra le caratteristiche di Nancy e delle sue sorelle.
Nancy Mitford “L’amore in un clima freddo” –Adelphi- euro 18,00
Dopo 5 anni trascorsi in India come Vicere, il conte Montdore torna in Inghilterra con la famiglia. Sono ricchissimi, aristocraticissimi e decisamente vuoti. Con dosi massicce di ironia e humor tipicamente britannico, la Mitford delinea il rutilante e fatuo mondo dell’alta società tra le due guerre. Qui protagonista è Polly Montdore, giovane bellissima rampolla debuttante, reginetta dei tanti balli di stagione con cui le fanciulle dell’epoca facevano il loro fastoso ingresso in società. La voce narrante è quella della sua amica Fanny che rivela scandali, capricci, nefandezze e glamour dell’epoca.
Nancy Mitford “Non dirlo ad Alfred” –Adelphi- euro 18,00
Ritroviamo Fanny, narratrice di “L’amore in un clima freddo”, che racconta ancora mondanità, glamour e ironia. Fanny ha sposato Alfred che, dal mondo accademico e a tratti barboso di Oxford, viene catapultato come ambasciatore britannico a Parigi. Ed ecco la protagonista nel ruolo di ambasciatrice, piedistallo che le permette di osservare e svelare i tratti divertenti ma anche formali dell’entourage diplomatico europeo negli anni 50. A sparigliare un po’ le carte ci si mettono i 4 giovani figli della coppia e le loro ribellioni, e Northey, l’affascinante segretaria di Fanny alle prese con il bel mondo della capitale francese.
Jessica Mitford “Figlie e ribelli” – BUR contemporanea – euro 11,00
Jessica era la pasionaria di sinistra della famiglia Mitford. Giornalista e scrittrice, dopo la Spagna, approda in America dove diventa famosa per le sue lotte per i diritti civili e per il libro-inchiesta “Il sistema di morte americano” (pubblicato nel 1963) in cui denuncia come le imprese di pompe funebri lucrino sul dolore di chi sopravvive ad un lutto. In “Figlie e ribelli” invece racconta le vicende della sua strampalata famiglia Redensdale, aristocratici inglesi stravaganti, a partire dai genitori alquanto eccentrici per arrivare alle loro figlie che finiscono spesso sulle pagine dei giornali. E’ tutto un turbinio di stagioni mondane, aneddoti privati e personaggi della scena politica dell’epoca, come Churchill e Hitler. E’ in parte un affettuoso ma anche dissacrante ritratto della sua notevole famiglia. Inutile dire che raccontando alcuni episodi e delineando alcuni personaggi, il libro non fu gradito da qualche membro del nucleo familiare.
Chiampa dice “Sì” e tenta il bis in Regione

I Murazzi e la magia del Grande Fiume
I Murazzi e tutto il fascino del Po in questo suggestivo scatto fotografico di Mario Alesina
Continuano le tensioni dopo lo sgombero del centro sociale di borgo Aurora. Gli antagonisti in corteo nel pomeriggio si sono trovati davanti al carcere delle Vallette contro il quale sarebbero stati lanciati dei petardi. Nella casa di pena sono detenuti i sei anarchici arrestati ieri in seguito alla guerriglia urbana e gli 11 fermati di oggi per i vandalismi nel centro di Torino. Un petardo, come comunicato dall’Osapp sindacato della polizia penitenziaria, ha superato il muro di cinta finendo nell’isola ecologica interna, tra il padiglione B e il padiglione C, bruciando rifiuti depositati tra i quali carta e cartone e la cucina della scuola dei detenuti sarebbe stata distrutta.
Il Toro vince ma Mazzarri salta Napoli
Torino – Udinese finisce 1-0 per i Granata. Su Sky Ansaldi dichiara al termine del primo tempo: “Noi non dobbiamo mollare e continuare così con questo pressing: dobbiamo per forza vincere la partita”. E così è stato, grazie alla rete di Ola Aina al 31′ del primo tempo, la sola della giornata granata. Intanto per Mazzarri c’è il rischio di saltare l’incontro Napoli-Torino, dopo che il ct è stato allontanato dal campo dall’arbitro Guida nel secondo tempo di Torino-Udinese per via di alcune proteste nei confronti di arbitro e quarto uomo. Mazzarri era già stato diffidato nella partita contro il Milan il 9 dicembre.
San Valentino con cena e serenata
Informazione promozionale
Held Eventi – Creatori di Emozioni ha il piacere di offrire – ad un numero limitato di coppie – la possibilità di vivere una romantica serata nella notte di San Valentino
❤ Una sala riservata
❤ Una rosa al tavolo
❤ Una candela profumata
❤ Un gustoso menù studiato per l’occasione
❤ Due musicisti pronti a trasformare in melodia i vostri pensieri e sentimenti dedicandoli, sotto forma di serenata, alla persona che amate.
❤ Un menù musicale su ciascun tavolo
Questi alcuni degli ingredienti di una serata in cui l’amore sarà assoluto protagonista.
La cena si svolgerà presso le Fonderie Ozanam di Torino, in una sala riservata per l’occasione.
Guardare negli occhi la persona che amate e vivere una serata fuori dal tempo gustando un’ottima cena, saranno solo alcune delle emozioni che potrete provare.
Held Eventi – Creatori di Emozioni, infatti, vi offrirà anche la possibilità di
❤ dedicare una serenata alla persona amata.
Riprendendo lo stile tradizionale della posteggia napoletana (partenopea) e della serenata su commissione – eseguita da sempre sotto al balcone dell’innamorata – in occasione della cena di San Valentino due musicisti di grande talento
Simone Campa | voce, chitarra classica e battente, flauti, fisarmonica diatonica, percussioni
Angelo Palma | voce, chitarra classica
In collaborazione con “La Paranza del Geco” e “Simone Campa – Arte e Tradizione”
❤ passeranno tavolo per tavolo offrendo un brano musicale ad ogni coppia.
❤Un canto d’amore, una serenata, una dedica in musica con chitarra, mandolino, fisarmonica diatonica, intrecciando le proprie voci in testi e parole d’amore e di sentimento, tra passione e romanticismo.
Quali saranno le canzoni che potrete dedicare?
Un “menù musicale”, su cui saranno riportati i brani da poter richiedere, sarà presente su ogni tavolo, affinché ogni coppia possa scegliere quale brano desidera come momento di intrattenimento musicale. Il repertorio dei brani spazia dalle tradizioni italiane alla canzone francese, dai classici sudamericani al Messico e Cuba, dalla Spagna all’Andalusia.
MENU’ DELLA SERATA
Antipasti
– Vitello tonnato della tradizione al punto rosa
– Sformatino di zucca con fonduta di Raschera e polvere di caffè
Primo
– Risotto al mirtillo nero e roquefort con chips di pancetta
Secondo
– Guancia di manzo al Nebbiolo cotta a bassa temperatura con gratinate
Dolce
– Zabaione croccante con meliga artigianale
Vino
Barbera La Maricca d.o.c.g.
Arneis Produttori di Govone d.o.c.
Moscato d.o.c.g.
Acqua – Caffè
Inizio evento: h 20.30
Fine evento: h.23.00 ca
Prenotazione obbligatoria.
Evento ideato e realizzato da Held Eventi s.n.c.
Quota di partecipazione:
Intero € 49.00
Riduzioni, sconti e gratuità riservati ai possessori della Held Eventi Gold Card.
La quota comprende:
- Cena romantica in sala riservata
- Menù musicale al tavolo
- Serenata dedicata per ciascuna coppia
- Info Line dedicata
- Servizio Memo
- Referente in loco
CONVENZIONI: Cral Regione Piemonte, Cral Comune di Moncalieri, Assocral, Cisl Card, Tessera “Io Studio” come da convenzioni stipulate con i relativi enti e non cumulabili.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: Per ulteriori informazioni in merito a questo evento e/o per essere ricontattati dalla segreteria organizzativa, inviare una mail con scritto “INFO VALENTINO 14” oppure “PRENOTAZIONE VALENTINO 14” all’indirizzo: torinese@held-eventi.com
Tronzano (FI): “Salviamo la sanità tradita”
Se il governatore Chiamparino ha scelto la giornata di ieri, sabato, per presentare il suo manifesto per il sì in vista delle elezioni regionali, anche Forza Italia non è stata con le mani in mano e sempre sabato – pressoché in contemporanea con l’iniziativa del presidente della Regione – ha allestito gazebo a Torino “per raccogliere firme a difesa delle nostre eccellenze sanitarie che la Giunta Chiamparino vuole cancellare”, spiega il vicepresidente del gruppo azzurro a Palazzo Lascaris, Andrea Tronzano. “Ancora una volta scendiamo in piazza a difesa della salute dei
piemontesi. Non è concepibile che Saitta e Chiamparino abbiano messo nero su bianco la fine del Regina Margherita, del S. Anna e del CTO. Altro che fake news: i piemontesi devono sapere che cosa spetta loro se dovessero ridare sciaguratamente la fiducia a Chiamparino”. Per l’esponente di Forza Italia, promotore di una petizione online a tutela del Regina Margherita “L’Oftalmico resta la prova del loro modello di sanità: oggi non esiste più, spezzettando equipe e macchinari in giro per Torino, senza investimenti e con medici che scappano dal Piemonte. Anche domani continua la nostra battaglia per rimettere al centro del programma della Regione il malato e le necessitò dei suoi familiari”. Nelle immagini il gazebo azzurro di Tronzano in via Roma.
Tronzano (FI): "Salviamo la sanità tradita"
Se il governatore Chiamparino ha scelto la giornata di ieri, sabato, per presentare il suo manifesto per il sì in vista delle elezioni regionali, anche Forza Italia non è stata con le mani in mano e sempre sabato – pressoché in contemporanea con l’iniziativa del presidente della Regione – ha allestito gazebo a Torino “per raccogliere firme a difesa delle nostre eccellenze sanitarie che la Giunta Chiamparino vuole cancellare”, spiega il vicepresidente del gruppo azzurro a Palazzo Lascaris, Andrea Tronzano. “Ancora una volta scendiamo in piazza a difesa della salute dei
piemontesi. Non è concepibile che Saitta e Chiamparino abbiano messo nero su bianco la fine del Regina Margherita, del S. Anna e del CTO. Altro che fake news: i piemontesi devono sapere che cosa spetta loro se dovessero ridare sciaguratamente la fiducia a Chiamparino”. Per l’esponente di Forza Italia, promotore di una petizione online a tutela del Regina Margherita “L’Oftalmico resta la prova del loro modello di sanità: oggi non esiste più, spezzettando equipe e macchinari in giro per Torino, senza investimenti e con medici che scappano dal Piemonte. Anche domani continua la nostra battaglia per rimettere al centro del programma della Regione il malato e le necessitò dei suoi familiari”. Nelle immagini il gazebo azzurro di Tronzano in via Roma.
In “Materada”, scritto nel 1960 da Fulvio Tomizza, si narra la storia dell’esodo istriano molto meglio di quanto possa fare un qualsiasi trattato storiografico o sociologico. Parole e storie dove s’incastrano – come tessere di un mosaico – frasi, fatti e vita. Un romanzo crudo, dove la narrazione è sofferta e il ricordo della propria terra (Tomizza vi era nato nel 1935) riemerge con forza. Claudio Magris, a proposito di Materada, ha scritto: “Quando uscì nel 1960 “Materada” – il primo e forse miglior romanzo dell’allora giovanissimo e sconosciuto Fulvio Tomizza – arricchì di una nuova e forte pagina la poesia della frontiera, delle sue lacerazioni e della sua unità. Il mondo da cui nasceva il libro – l’Istria nel momento dell’ultimo esodo, nel 1954 – era un mondo realmente straziato dai rancori, torti e vendette sanguinose fra italiani e slavi e Tomizza l’aveva vissuto e patito”.
Materada è un piccolo borgo vicino alla più grande Umago, in una terra di frontiera, questa dell’Istria, punto d’incontro di tante etnie (Italiani, Slavi e Croati), nei secoli assoggettati alla Repubblica Veneta, all’Impero Austro-Ungarico, all’Italia e infine inglobati nell’allora nascente Jugoslavia. Terra aspra, ricca di contrasti, che si riflettono anche nei suoi abitanti, spesso diffidenti, in ragione della precarietà dello stesso luogo di vita. Al termine dell’ultima guerra mondiale, dopo lunghe trattative diplomatiche si definì un nuovo assetto territoriale che assegnò alla Jugoslavia gran parte della Venezia Giulia (in pratica quasi tutta l’Istria e le terre ad Est di Gorizia). Il trattato di Parigi del 1947 ratificò questo passaggio di Istria e Dalmazia alla Jugoslavia, scatenando l’esodo del novanta per cento della popolazione italiana (circa 300.000 persone), che abbandonò la casa e gli averi e cercò rifugio in Italia o emigrò oltreoceano. Con i trattati del 1954 la zona B dell’Istria, in cui Materada era inclusa, venne assegnata definitivamente alla Jugoslavia anche se fu permesso scegliere se restare o passare a Trieste, verso l’Italia: è in questo lacerante scenario storico che Tomizza, allora venticinquenne, ambientò”Materada”. L’autore, che visse quei periodi, ne fece un romanzo corale, per quanto incentrato sulla famiglia Kozlovich, in cui si rifletteva la sua esperienza personale. Un libro in cui speranze, delusioni e rassegnazioni si avvicendano, emergono, si assopiscono, ritornano.
E’ palpabile lo stato d’animo degli italiani, l’emarginazione nei loro confronti del regime comunista di Tito, un intreccio di storie di tanta povera gente la cui unica e ultima scelta è di restare, perdendo la propria identità nazionale, o andarsene verso l’ignoto. Da circa un decennio, il 10 febbraio, si celebra il Giorno del Ricordo ( istituito con la legge 30 marzo 2004/92) per conservare e rinnovare “la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Grazie anche a “Materada” e a Fulvio Tomizza, scrittore di frontiera, quella storia non sarà dimenticata.
Marco Travaglini
Il centro sociale era un covo sovversivo
Dopo la serata di guerriglia urbana la questura spiega che “l’Asilo di via Alessandria non era un normale centro sociale, ma la base di una cellula sovversiva di un gruppo di anarco-insurrezionalisti” che opera per “la sovversione dell’ordine democratico partendo dalla protesta di piazza”. Così l’agenzia Ansa riporta le parole del questore di Torino Francesco Messina, secondo il quale l’Asilo, occupato da 24 anni, era il loro covo. La base operativa di un gruppo che ha esercitato a lungo “un controllo militare nel borgo Aurora”.
(foto I.M. Dimitru)