redazione il torinese

Per il tribunale il bimbo è nato da due mamme e ora il Comune decide di trascrivere l'atto

nozze donne matrimonio

I vescovi: “è importante per la crescita di un bambino poter vivere in una famiglia in cui ci sia l’esperienza della reciprocità maschile e femminile e quindi il rapporto con un padre e con una madre. Questo elemento manca completamente”

 

 Grazie all’inseminazione eterologa il piccolo è nato in Spagna e, per la legge locale, è a tutti gli effetti figlio di due mamme. Primo caso in Italia la Corte d’Appello di Torino ha accolto la loro richiesta ordinando all’ufficiale di stato civile del Comune di trascrivere la nascita del bimbo come figlio delle due mamme. Spiega in un articolo il Corriere della Sera che la decisione intende garantire la copertura giuridica ad una “situazione di fatto in essere da anni, nell’esclusivo interesse del bambino cresciuto da due donne che la legge spagnola riconosce entrambe come madri”.

 

Lo  stato civile del Comune di Barcellona indica le due donne sposatesi in Spagna come “madre A” e “madre B”. Il Tribunale torinese aveva dapprima  respinto la richiesta di trascriverlo nell’anagrafe italiana, poichè considerava tale trascrizione “contraria all’ordine pubblico” secondo le norme in materia di filiazione che parlano di padre, madre, marito e moglie. Ma la  decisione è stata ribaltata dalla sezione famiglia della Corte d’Appello. La Corte ritiene infatti che la mancata trascrizione, non tutelerebbe il diritto all’identità personale del minore e il suo status in Italia.

 

Il Comune di Torino in questa prima fase della vicenda alquanto complessa aveva deciso per il momento di non trascrivere l’atto di nascita, in attesa di chiarimenti da parte della Prefettura. Si apprende ora che, invece, dovrebbe attenersi alle disposizioni della Corte d’Appello.

 

Il commento del segretario del Sinodo dei vescovi, mons. Bruno Forte, affidato all’Ansa:”Credo sia importante per la crescita di un bambino poter vivere in una famiglia in cui ci sia l’esperienza della reciprocità maschile e femminile e quindi il rapporto con un padre e con una madre. Questo elemento manca completamente. Viene meno la tutela del dirittodel minore. Mi auguro che questa sentenza non venga emulata”.

 

Ancora una volta, in Italia, è la magistratura a dover ristabilire principi di civiltà e giustizia. Questo, invece, il commento dell’associazione Famiglie Arcobaleno, che accoglie “con gioia e soddisfazione” la sentenza d’appello di Torino sul bimbo figlio di due mamme, che “riconosce il diritto di un minore ai suoi legami familiari”.

 

Riorganizzata la rete di terapia del dolore

medico sanitaI tre hub sono la Città della Salute e della Scienza di Torino, l’ospedale Maggiore di Novara e l’azienda ospedaliera SS.Antonio e Biagio e C.Arrigo di Alessandria

 

Tre centri di eccellenza a Torino, Novara e Alessandria ed altri sedici centri nel resto del Piemonte è quanto stabilisce la delibera della Giunta regionale che riorganizza la rete di terapia del dolore all’insegna dell’appropriatezza delle cure e della competenza clinica in modo da migliorare la qualità della vita delle persone adulte affette da dolore, riducendone il grado di disabilità e favorendone la reintegrazione nel contesto sociale e lavorativo.

 

“Lo sviluppo dei centri necessita ora di un ulteriore rafforzamento e strutturazione all’interno delle logiche di rete e di sistema della Regione – afferma l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta – Il provvedimento consente anche la razionalizzazione della spesa, come previsto dalla normativa nazionale e in coerenza con le norme adottate dalla Regione per rispettare il piano di rientro”.

 

I tre hub sono la Città della Salute e della Scienza di Torino, l’ospedale Maggiore di Novara e l’azienda ospedaliera SS.Antonio e Biagio e C.Arrigo di Alessandria. All’Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico di Candiolo viene riconosciuto il ruolo di centro monospecialistico per la terapia del dolore oncologico. Gli altri centri avranno sede presso le Asl TO1, TO2, TO3, TO4, TO5, VC, BI, NO, VCO, CN1, CN2, AL, AT, S.Luigi Gonzaga di Orbassano, Ordine Mauriziano di Torino, Santa Croce e Carle di Cuneo.

 

Tutti i centri lavoreranno in sinergia concordando procedure e linee guida omogenee per la selezione delle casistiche di pazienti colpiti da tutte le tipologie di dolore, a partire dalle malattie più frequenti.

 

Gianni Gennaro

www.regione.piemonte.it

Il monito di Nosiglia: "Sacche di povertà invisibili o che non vogliamo vedere"

nosiglia e giovani

“Torino da sempre ha attenzione verso i più bisognosi – ha concluso così l’omelia l’arcivescovo – ma se accadono questi fatti significa che  ci sono sacche invisibili, o forse che noi non vogliamo vedere ma che dobbiamo illuminare

 

Attapirato o meno per la mancata consegna della berretta cardinalizia da parte di Papa Francesco, il capo della Chiesa torinese, mons. Cesare Nosiglia non ha perso la sua verve. Dopo l’invito natalizio ad invitare a cena un bisognoso e  i ripetuti strali contro la ricchezza ingiustificata, anche in occasione dell’Epifania l’arcivescovo ha voluto inviare un messaggio ai fedeli: “Sono i poveri che spaventano, perché da loro viene il rinnovamento e per mezzo di loro cambia la storia del mondo”. L’Ansa riporta  così la sintesi del monito dell’omelia per la messa dell’Epifania.

 

“I poveri hanno il potere di scardinare i poteri forti:  l’esempio più eclatante lo ha dato Francesco d’Assisi che si è fatto povero con i poveri, innestando nella storia quella forza del Vangelo che ha scardinato i poteri forti. Allora come oggi”. Il messaggio di Nosiglia è quanto mai attuale in tempo di crisi. Basti pensare che la Regione sta varando un piano contro la povertà e che a Torino si stima vivano circa 2000 clochard. Oltre alla quotidiana precarietà delle loro vite – spesso di persone che fino a poco tempo fa avevavno un loro stipendio e un loro lavoro – vanno registrati purtroppo anche i casi drammatici estremi, come quello del senzatetto che, per scaldarsi, ha acceso un fuoco su un vagone abbandonato nel deposito ferroviario del Lingotto ed è morto divorato dalle fiamme.

 

Gesti simbolici come quello della cena organizzata a Natale dal Banco Alimentare, durante la quale lo stesso arcivescovo, il sindaco Fassino e altre personalità hanno servito una cena stellata ai poveri sono senza dubbio segnali importanti. Ma i continui messaggi lanciati dalla curia sono il segno che l’emergenza povertà è davvero preoccupante.“Torino da sempre ha attenzione verso i più bisognosi – ha concluso così l’omelia l’arcivescovo – ma se accadono questi fatti significa che  ci sono sacche invisibili, o forse che noi non vogliamo vedere ma che dobbiamo illuminare. Non esistono poveri, stranieri o immigrati ma soltanto persone. E i poveri cambiano il mondo”.

 

 

La strana estate in pieno inverno porta 25 gradi a Torino e 15 a Bardonecchia

caldo super

Sui 15 gradi la temperatura in montagna. Nella seconda metà del mese ci sarà tempo più variabile e  instabile

 

Si è verificato, come da previsioni, un consistente aumento delle temperature in Piemonte tra sabato e domenica. Nelle valli e nelle zone pedemontane. Grazie all’alta pressione subtropicale, si è toccata e superata la soglia dei 20 gradi per le massime, andando  fino  ai 25 gradi nella nostra regione e nel versante tirrenico della Sardegna. Sui 15 gradi la temperatura in montagna.

 

Termometro è arrivato a 26 gradi a Cuneo e tra i 22 e i 25 a Torino. Gli mpianti sono chiusi in molte località di montagna, dove la scarsa neve si sta sciogliendo e si teme il pericolo valanghe. A Bardonecchia, la massima ha superato i 15 gradi.

 

Il vento caldo che accompagna l’arrivo di questa breve estate anticipata cesserà da domenica inoltrata e potrebbe esserci qualche spruzzata di neve sui rilievi. Entro lunedì le temperature scenderanno in picchiata per una momentanea perturbazione, con massime  a 8 gradi. Da martedì i valori  torneranno sopra le medie stagionali. Nella seconda metà del mese ci sarà tempo più variabile e  instabile.

 

 

Saldi atelier Camozzi al Lancaster

CAMOZZI  Patrizia Camozzi: Saldi invernali  a Torino!  

 

 All’Hotel Lancaster in corso Turati 8 

 MARTEDI’ 13 GENNAIO

 DALLE 10,30 ALLE 20,30 
     APERITIVO A PARTIRE DALLE 18,00

 

   MERCOLEDI’ 14 GENNAIO

 DALLE 9,30 ALLE 19,00

     Hotel Lancaster – Corso Filippo Turati, 8 10128 Torino 
        Si prega di confermare il proprio passaggio. 
                Se lo desiderate c’è la possibilità di passare fuori orario, comunicandolo precedentemente così da organizzare l’accoglienza!

 

                 Daniela Testa Maglio  333 6359061
                   Paola Casalegno 335 5604053  

 
                 DAI UNO SGUARDO ALLA COLLEZIONE DI PATRIZIA CAMOZZI  
  
 NON PERDETEVI LA PROMOZIONE:
    COMPRI A GENNAIO, RISPARMI IN PRIMAVERA!

 

 

 

                   INFORMAZIONE COMMERCIALE

Tir "ubriaco" contromano in autostrada a Villanova

carabinieri xx

Alla vista delle gazzelle il camionista ha cercato di fuggire

 

Stava imboccado l’autostrada in contromano alle porte di Torino, ieri sera, al casello di Villanova d’Asti. Due pattuglie dei carabinieri hanno però bloccato l’ autista polacco di 51 anni, sul quale è stato riscontrato un tasso alcolemico di 2,23 nel sangue. E’ stato un automobilista che è riuscito a schivare il camion ad avvisare i carabinieri. Alla vista delle gazzelle il camionista ha cercato di fuggire. Bloccato, gli è stata ritirata la patente, mentre  il mezzo è in stato di fermo amministrativo.

"Ti amo da morire" al Massaia

 

teatro Perna 

 

Un nuovo spettacolo scritto e diretto da Ivan Fabio Perna, ironico e versatile regista specializzato nella commedia brillante americana

 

 

La compagnia Brandon&Fabrice Theatrepresenta la commedia: “Ti Amo da Morire”. Un nuovo spettacolo scritto e diretto da Ivan Fabio Perna, ironico e versatile regista specializzato nella commedia brillante americana. La commedia andrà in scena Teatro Cardinal Massaia, in Via Sospello, 32 aTorino, Venerdì 9 e Sabato 10 Gennaio 2015 alle ore 21

 

Enzo Dino e Steph Bianco ne sono i protagonisti, a fianco a loro recitano: Ilaria Zoé Antonello, Valentina Massafra e Alessandro Sena  Il disegno luci è affidato a: Giorgio Tedesco. La produzione collabora per la messa in scena con la rinomata compagnia Lewis&Clark. Lo spettacolo è in abbonamento nella stagione teatrale 2014-2015 del Teatro Cardinal Massaia, con il patrocinio della Città di Torino.La pièce affronta in modo divertente, e non volgare, la storia di due giovani fratelli proprietari di un’impresa di Onoranze Funebri.

 

La trama: Alex e Gigi sono due fratelli proprietari di un’impresa di Onoranze Funebri.  Alex è un giovane scaltro affarista e donnaiolo, mentre Gigi, timido e non troppo sveglio, preferisce dedicarsi alla cura dei suoi “clienti” e alla sua passione: cucinare torte. Gigi è fidanzato dai tempi dell’asilo con Dolly, una ragazza robusta arcigna e brontolona, da sempre innamorata di Alex. Durante la ristrutturazione dell’agenzia, i due, metteranno in affitto l’appartamento adiacente al loro, che si trova proprio sopra la loro attività.Risponderà all’annuncio Lucy, una giovane e bella studentessa di antropologia, vegana e animalista convinta. Alex perderà la testa per lei e inizierà a raccontare bugie sul suo lavoro, facendo ingelosire Dolly e creando una valanga di comici guai per tutti!

 

La CompagniaLa Brandon&Fabrice Theatre nasce dall’idea ed entusiasmo di due giovani attori torinesi: Enzo Dino e Steph Bianco. La compagnia ha la finalità di mettere in scena nuove ed originali commedie teatrali di respiro nazionale, con obiettivi produttivi anche nel campo televisivo e cinematografico. I due attori, hanno numerose esperienze di cinema e televisione, e il resto del cast è formato in parte da giovani attori diplomati del Liceo Coreutico “Germana Erba” di Torino.

 

Il Regista e autore – Ivan Fabio Perna esperto conoscitore della commedia americana è autore, regista e attore. A New York ha lavorato con gli attori americani Daniel Von Bargen e Randy Danson, in Italia con Franca Nuti, Giancarlo Dettori, Franco Branciaroli, con il Teatro Stabile di Ancona e con il Piccolo Teatro di Milano.E’ traduttore del celebre commediografo americano Neil Simon ed è stato il regista del musical in tournée nazionale “MOULIN ROUGE” tratto dal film con Nicole Kidman. E’ responsabile e direttore della Compagnia Lewis&Clarkdi Torino, che da anni produce e mette in scena i più grandi capolavori del Teatro Americano. Nell’ottobre del 2013 la Casa EditriceAchille e la Tartaruga di Torino pubblica il primo libro di Ivan Fabio Perna: “Questioni di Donne”. L’opera è tratta dall’omonima commedia e contiene il testo originale con tutte le indicazioni per l’allestimento scenico: prima esperienza in Italia di copione edito in stile anglosassone.

 

 

Info, prenotazioni e prevendite:

Teatro CARDINAL MASSAIA 

Via Sospello, 32 – Torino

tel. 011.25.78.81 

mail: prenotazioni@teatromassaia.it 

www.teatromassaia.it

Nursing Up: "Situazione critica alla Città della Salute"

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 “Ci sono almeno 65 barelle nei corridoi e mancano almeno una quindicina di infermieri. Una situazione gravissima, generata dalla carenza di personale”

 

“Ad una situazione di emergenza si risponde con atti di emergenza e non con le parole”. L’emergenza è quella della sanità, dopo le dichiarazioni agli organi di informazione dell’assessore regionale alla sanità Antonino Saitta anche in relazione alle code al pronto soccorso del Mauriziano. E la frase di poc’anzi è del segretario regionale del Nursing Up, Claudio Delli Carri che che entra a piedi unti nel dibattito evidenziando che “alla Città della Salute ci sono almeno 65 barelle nei corridoi e mancano almeno una quindicina di infermieri. Una situazione gravissima, generata dalla carenza di personale, dalla scomparsa del turn over, che rischia letteralmente di esplodere con i picchi che ci aspettiamo per l’influenza. Ecco perché accadono casi come quello del Mauriziano e in questa situazione sono un po’ tutti gli ospedali del Piemonte”. E l’unica via di uscita per il sindacalista è lo sblocco immediato delle assuzioni perché “ a poco valgono le parole e le speranze che arrivi un decreto da Roma”.

 

(Foto: il Torinese)

Massimo Iaretti

Chiamparino: "Se siamo in guerra non possiamo più porgere l'altra guancia"

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CHARLIE TORINOLo slogan ‘Je suis Charlie’ ha campeggiato  sui cartelli durante la manifestazione di ieri sera alla quale sono intervenute, senza parlare ma solo con una silenziosa presenza, le autorità cittadine

 

Migliaia di fiaccole e candele anche in piazza Castello a Torino per manifestare in difesa della libertà di stampa e dei valori della democrazia dopo l’azione di guerra al settimanale satirico parigino Charlie Hebdo. Lo slogan ‘Je suis Charlie’ ha campeggiato  durante la manifestazione di ieri sera alla quale sono intervenuti, senza parlare ma solo con una silenziosa presenza,  il sindaco di Torino Piero Fassino accompagnato dal gonfalone del Comune, il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, i segretari del Pd piemontese Davide Gariglio e di quello provinciale Fabrizio Morri, Giampiero Leo per Ncd, tanti consiglieri comunali e regionali,  sindacalisti e soprattutto moltissimi comuni cittadini. Davanti a Palazzo Madama anche il direttore della Stampa, Mario Calabresi, il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, Alberto Sinigaglia e il segretario dell’Associazione Stampa Subalpina Stefano Tallia.

 

Dichiarazioni piuttosto forti quelle di Chiamparino, riportate dall’Ansa: “Se siamo davvero in guerra dobbiamo capire dove abbiamo sbagliato. Non si può più porgere l’altra guancia. E’ un modo per testimoniare la nostra solidarietà al popolo francese e per rimarcare l’attaccamento a uno dei valori fondamentali della civiltà, la libertà di stampa e di espressione. Siamo vicini alle vittime, alla Francia tutta, a un popolo cugino”.

 

Intanto è polemica anche a Torino per la decisione del Governo di ridurre, nelle 38 città italiane incluse nel progetto “Strade sicure” avviato nel 2008 dal Governo Berlusconi, successivamente i militari in pattugliamento, al fianco degli agenti di polizia e dei carabinieri, lo scorso 31 dicembre. A livello nazionale la riduzione è di1.250 militari. A Torino pattugliavano, in particolare, la zona di Porta Palazzo.

 

(Foto: Essepiesse – il Torinese)

Controlli di polizia rafforzati sui punti sensibili torinesi dopo il terrore di Parigi

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Il Viminale ha alzato il livello di allerta e la polizia di frontiera, a cui sono erano state inviate le foto dei ricercati per l’attentato parigino, ha intensificato i controlli sulle auto provenienti da oltralpe. Particolare attenzione da parte delle forze dell’ordine nei confronti del consolato francese di via Roma, della Sinagoga e delle redazioni dei quotidiani

 

Grande sgomento e dolore anche a Torino per l’attentato al giornale francese Charlie Hebdo . Le già notevoli misure di sicurezza  sugli obiettivi sensibili presenti in città e nel Piemonte sono state intensificate. Aumentano i controlli al Frejus, valico di confine tra Italia e Francia. Infatti, il Viminale ha alzato il livello di allerta e la polizia di frontiera, a cui sono erano state inviate le foto dei ricercati per l’attentato parigino, ha intensificato i controlli sulle auto provenienti da oltralpe. Particolare attenzione da parte delle forze dell’ordine nei confronti del consolato francese di via Roma, della Sinagoga e delle redazioni dei quotidiani. Maggiori controlli anche sui treni alla stazione di Bardonecchia e – con discrezione – nei punti nevralgici del centro cittadino torinese.

 

L’associazione Stampa Subalpina ha aderito alla manifestazione spontanea promossa davanti a Palazzo Madama (nelle foto), in segno di solidarietà con Parigi e a sostegno della libertà di stampa. “L’immagine di uomini incappucciati e armati che fanno irruzione nella redazione di un giornale – dice all’Ansa il segretario, Stefano Tallia – riporta alla memoria le pagine peggiori della storia europea. E’ necessario che i democratici si uniscano in una battaglia a difesa delle libertà”.

 

La condanna del vile atto terroristico e la solidarietà ai parenti delle vittime viene naturalmente espressa anche dal direttore e dalla redazione del Torinese. Contro ogni forma di terrorismo, ma soprattutto contro questo terrorismo.

 

(Foto: Essepiesse – Il Torinese)