redazione il torinese

L'impegno dell'Aics anche per gli anziani

 

Il Comitato Provinciale di Torino rappresenta una delle realtà più importanti e numericamente consistenti dell’associazione

 

anziani2L’Aics si impegna da decenni per lo sport per tutti, per la cultura, per l’ambiente, per il sociale, per l’intercultura, per il turismo, per la protezione civile, per i giovani, per gli anziani e per i bambini. Oltre 300 società sportive, culturali e circoli polivalenti in Torino e Provincia  40.000 soci (atleti, animatori, attori, musicisti, volontari, educatori, famiglie e single, curiosi e impegnati, bambini e over ’60). Particolare attenzione è dedicata alle iniziative per la Terza Età.

 

Il Comitato Provinciale di Torino rappresenta una delle realtà più importanti e numericamente consistenti dell’AICS. L’attività dell’AICS Torino si sviluppa principalmente sul territorio della provincia di Torino con interventi e collaborazioni che ne consentono l’estensione sul territorio regionale, nazionale e internazionale.

 

www.aicstorino.it

 

 

 

Appello per un amico a 4 zampe in difficoltà

maria animali

Purtroppo la sua proprietaria non può sostenere da sola il costo dell’operazione e le successive cure

 

Nei giorni scorsi e’ stato accidentalmente investito un pastore tedesco . Grazie al tempestivo intervento della sua proprietaria e con il supporto della signora Maria Rizzo (nella foto), sempre pronta a soccorrere attraverso la sua attività di volontariato autonomo i quattrozampe in difficoltà, e’ stato trasportato d’urgenza in clinica veterinaria dove si è’ evidenziata una brutta frattura al femore e alla tibia e si richiede dunque un intervento chirurgico urgente. Purtroppo la sua proprietaria non può sostenere da sola il costo dell’operazione e le successive cure.  Facciamo un appello  a tutti i nostri lettori, affinché attraverso un piccolo contributo, tutti insieme, si possa aiutare e salvare così la vita ad un amico in difficoltà . Chiunque desideri donare un aiuto può contattare direttamente la Signora Maria Rizzo al numero 3396139512 o contattare la nostra redazione alla mail: torinesebest@libero.it.

Natale addio, si spengono le Luci d'artista

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Sempre illuminate le opere degli artisti tedeschi che rendono omaggio all’iniziativa bilaterale ‘Torino incontra Berlino’, “battezzata” sotto la mole dal presidente Napolitano

 

Si sono spente, come le festività natalizie con un pizzico di nostalgia,  le Luci d’Artista che ogni anno illuminano vie e piazze del centro cittadino nei mesi di novembre, dicembre e inizio gennaio. Sono però sempre illuminate le opere degli artisti tedeschi che rendono omaggio all’iniziativa bilaterale ‘Torino incontra Berlino’, “battezzata” sotto la mole dal presidente Napolitano. Si tratta di ‘My noon’ di Tobias Rehberger, che si è aggiudicato il Compasso d’oro alla 53/a Biennale di Venezia, allestita in piazza Palazzo di Città, e dei ‘Piccoli spiriti blu’ di Rebecca Horn, come da tradizione collocati al Monte dei Cappuccini.

 

(Foto: il Torinese)

Piemonte, conclusa la mappatura dell'amianto

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Un progetto finalizzato a individuare i materiali in cemento amianto, ossia costituiti da una matrice di cemento contenente dal 6 al 12 per cento di fibre di amianto, utilizzati spesso in lastre per la copertura esterna di edifici industriali e civili

 

 Il punto di arrivo è la completa “deamiantizzazione” della regione. Vi si arriva per una strada lunga (e sicuramente ambiziosa), che però in Piemonte si sta percorrendo. È arrivata infatti a conclusione la mappatura dell’amianto antropico, iniziata nel 2013 e realizzata dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa): un progetto finalizzato a individuare i materiali in cemento amianto, ossia costituiti da una matrice di cemento contenente dal 6 al 12 per cento di fibre di amianto, utilizzati spesso in lastre per la copertura esterna di edifici industriali e civili. I risultati? Quasi 13 mila coperture individuate in tutto il territorio regionale e 3 mila già bonificate. Un progetto, quindi, di grande importanza, che diverrà indispensabile per la revisione del Piano regionale amianto, che l’assessorato regionale all’Ambiente ha intenzione di avviare al più presto.

 

www.cr.piemonte.it)

Spese pazze bis in Regione, i pm chiedono l'assoluzione per i 10 politici "ripescati"

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Quasi tutti esponenti del centrosinistra che erano stati “richiamati” a giudizio

 

I pm hanno chiesto l’assoluzione di tutti gli imputati “ripescati” nell’ambito di Rimborsopoli. Con questa richiesta la Procura di Torino ha chiuso il proprio  intervento al processo bis degli ex consiglieri regionali del Piemonte. La sentenza potrebbe essere emessa già domani. In questa ultima tranche i politici coinvolti sono quasi tutti del centrosinistra. Per i magistrati i fatti contestati “non costituiscono reato” e sarebbe evidente la buona fede con cui sono stati spesi i fondi, anche per caffè e ristoranti. Coinvolti nell’inchiesta il vicepresidente della Regione Piemonte, Aldo Reschigna, il segretario regionale Pd Davide Gariglio, l’assessore regionale Monica Cerutti, l’attuale senatore Stefano Lepri, Angela Motta, Eleonora Artesio (tutti delcentrosinistra), Gianluca Vignale, Giampiero Leo e Fabrizio Comba (centrodestra). E’ imputato anche Luca Pedrale, ex capogruppo di Forza Italia a palazzo Lascaris, ma la sua posizione è stralciata.

 

Due città per i saldi: buona la prima (centro storico), deludente la seconda (periferia)

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saldi4Ad essere presi d’assalto in questi giorni sono stati soprattutto gli outlet (che hanno registrato un aumento del 15% delle affluenze) ed i punti vendita delle grandi catene di abbigliamento low cost, come Zara, Stradivarius ed il nuovissimo Bershka

 

Finite le feste natalizie, un appuntamento importante per le spese dei torinesi (e non solo), è quello con i saldi invernali 2015. In un periodo come questo, di forte contrazione dei consumi, l’inizio dei saldi ha assunto un ruolo di notevole importanza soprattutto per i commercianti, che dati di Confesercenti alla mano, vedono nei saldi circa il 20% del loro fatturato totale. Quest’anno i negozianti hanno trattenuto il fiato, in attesa di sapere se la scelta di anticipare i saldi al 3 anziché al 5 gennaio abbia dato i suoi frutti, trasformando la curiosità dei consumatori durante queste vacanze in scontrini da battere in cassa.

 

Il primo week-end è sembrato promettere bene: cattedrali dell’outlet e vie del centro invase da gruppi di persone alla ricerca del capo desiderato al prezzo stracciato. Le lunghe code per le vie del centro di Torino, le migliaia di persone in giro tra le strade dello shopping ed in piedi davanti a saracinesche ancora abbassate, hanno regalato per il primo week-end di saldi uno scenario per certi versi surreale (“liste d’attesa” addirittura per sedersi in un bar e prendere un caffè).

 

Ad essere presi d’assalto in questi giorni sono stati soprattutto gli outlet (che hanno registrato un aumento del 15% delle affluenze) ed i punti vendita delle grandi catene di abbigliamento low cost, come Zara, Stradivarius ed il nuovissimo Bershka; a fare la parte del leone (come ormai accade da sempre) i classici negozi “inarrivabili a prezzo pieno” come ad esempio il secolare Olympic che, durante il primo giorno di saldi contava un tempo di attesa per entrare di circa un’ora e mezza. Un inizio insomma positivo e dalle premesse incoraggianti, come ci ricordano i dati degli operatori dell’Ascom, che hanno registrato un incremento delle vendite, rispetto all’anno passato, che va dal 2 al 5%, con punte fino al 10% per alcuni settori.

 

“Anche quest’anno le vendite in saldo post festività rappresentano un importante indice di fiducia da parte dei consumatori”- afferma Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom Torinese – “gli indicatori sono quasi tutti al rialzo e ci fanno ben sperare di chiudere positivamente la stagione invernale”. Ma a una settimana dagli inizi delle spese a ribasso, la folla dei primi giorni risulta come una specie di caos apparente, dove tutti entrano per guardare ma sono relativamente pochi (rispetto alle previsioni) coloro che escono con l’acquisto.

 

Ed il vero tasto dolente viene rappresentato soprattutto dalle attività commerciali presenti nella periferia della città, dove il primo week-end dei saldi, a differenza dei negozi “sotto la Mole”, si è presentato come un normalissimo fine settimana di gennaio. Una Torino quasi divisa in due, dove infatti il Codacons, nella prima settimana dall’inizio dei saldi, ha registrato una flessione delle vendite del 5% nelle vie centrali della città rispetto al 2014, ma con cali evidenti e considerevoli nelle periferie.

 

E se il bel tempo ed il caldo improvviso di questi giorni stimola ed invoglia cittadini e gruppi di turisti a passeggiare tra le piazze e le vie dello shopping, allo stesso modo non li attira verso quei capi (come giacche, piumini e cappotti) che, secondo i dati di Confcommercio, dovrebbero costituire la punta di diamante nel settore dell’abbigliamento e rappresentare la spesa principale dei consumatori. Insomma dopo un avvio più che promettente questa prima settimana di prezzi scontati sembra aver un po’ deluso le aspettative.

 

Ovviamente è ancora troppo presto per avere dati certi ma le associazioni di categoria si mostrano fiduciose ed ottimiste e sperano che questi saldi invernali del 2015 possano essere una nuova boccata d’ossigeno per molti negozi e commercianti che sono stati e sono tutt’ora i più colpiti dalla crisi. Staremo a vedere.

 

(Foto: il Torinese)

 

Simona Pili Stella

Il libro di Arrigone: emergenza gioco d'azzardo

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Un prezioso lavoro sul gioco d’azzardo patologico, dello psicanalista milanese

 

 Joseph Huizinga, storico olandese, celebre per i suoi studi sulla storia della civiltà, in particolare quella medievale, scriveva nel 1938 che “la civiltà umana sorge e si sviluppa nel gioco come gioco”. Questa affermazione è ben presente nel libro di Marzio Marino e Carlo Arrigone “GAP – Il gioco malato”, edito per i tipi di Odon. Arrigone, 55enne , psicanalista che opera a Milano e in provincia di Varese, si occupa anche di nuove dipendenze, dal gioco, allo shopping, a quelle affettive che sono le più diffuse in quest’ultimo periodo.

 

Dottore, qual è la dimensione locale del gioco d’azzardo patologico ?

E’ difficile dire qualcosa a livello locale, anche se è evidente che si è registrato un certo allarme. Del resto i dati a livello nazionale parlano chiaro, con un giro che va dagli ottanta ai cento miliardi annui di euro. La dipendenza interessa una popolazione di 17 milioni, e le ultime tendenze vedono in crescita le slot ed il gratta e vinci rispetto al superenalotto

 

C’è un identikit del giocatore d’azzardo ?

Ai gioca a tutte le età dai 15 anni in su. Sono moltissimi i giovani che giocano, soprattutto nel gioco on line,  ma il problema è trasversale ad ogni età e ad ogni ceto sociale. Sicuramente oggi la maggiore diffusione è data dalle slot machines nei bar o nelle tabaccherie. Per ritornare alla domanda di prima, i pazienti che passano dal mio studio vanno dai 16/18 anni ai 60/65 e per questo motivo c’è l’allarme sociale in tutti i territori di cui dicevo poc’anzi.

 

Che cosa l’ha portato a scrivere questo libro e ad occuparsi di questo argomento ?

Anni fa, collaborando con il responsabile del Sert di Varese avevo fatto ricerche ed interventi di trattamento su un gruppo di giocatori patologici.

 

Il gioco d’azzardo è una dipendenza. Ci sono gruppi anonimi di giocatori che seguono dei percorsi simili agli alcolisti anonimi ?

Si ci sono anche i gruppi di giocatori anonimi, sono tutti composti da persone che hanno vissuto sulla loro pelle l’esperienza del gioco

 

Quali sono le motivazioni che portano una persona a sfidare la sorte ?

Tante volte è difficile trovare un motivo specifico. C’è il giocatore che inizia spedando di vincere, di avere un guadagno facile con poco sforzo, ma questa è soltanto la punta dell’iceberg. Le motivazioni, in realtà, sono più profonde e vanno dalla necessità di evadere, di sfidare la sorte, ci sono poi problemi personali legati ad eventi traumatici come il lotto, una perdita, una separazione o un divorzio. E il gioco diventa un modo per colmare la perdita. In sintesi per i giovani c’è l’orgoglio, il narcisismo, la sfida alla sorte, per gli anziani il problema è quello della solitudine, cui  il gioco dovrebbe colmare un vuoto.

 

Che rapporto c’è con la criminalità ?

Se si parla di criminalità organizzata sappiamo tutti come stanno le cose, ove c’è l’affare la criminalità si insinua se more e la maggior parte dei sistemi di gioco sono controllati da questa, con conseguenze quali l’usura. Don Luigi Ciotti e l’associazione Libera, con le loro profonde ricerche hanno affrontato questo problema.

 

Lo Stato, però, è un Giano bifronte, da un lato ci guadagna attraverso il Monopolio, dall’altro predica le buone prassi e mette in guardia dai rischi di dipendenza …

I guadagni del Monopolio di Stato non sono poi così forti proporzionalmente rispetto alla  diffusione si questo tipo di mercato. A parte questo, soprattutto a livello di enti locali ci sono in campo diverse iniziative.La spinta locale deve però arrivare al livello centrale. In ogni caso non è un fenomeno da demonizzare, il Totocalcio non è mai stato un problema di per sé, occorre evitare le estremizzazioni. La diffusione è tale che c’è un attacco pubblicitario massiccio: su questo punto non si sta facendo invece quasi nulla.

 

Nella sua carriera c’è qualche episodio di giocatore patologico che le è rimasto particolarmente impresso ?

Una signora 65enne, pensionata, che non si era mai sposata è entrata in contatto con il mondo delle slot per caso. Una vincita di 80 euro l’ha spunta a giocare ripetutamente e a perdere quasi 20mila euro. Negli incontri che ho avuto si è saputo che era stata spinta al gioco per colmare il vuoto di una relazione clandestina che era durata molti anni ed era terminata.  Grazie all’aiuto di un gruppo e del fratello poco a poco si è ripresa da questa situazione.

 

Il vincitore per caso …

E’ un soggetto a rischio. Il desiderio di provare l’euforia della vincita lo porta a giocare nuovamente ma, si sa, il banco alla lunga vince sempre.

 

Massimo Iaretti

 

 

 

Dopo il malore di un infermiere i sindacati insistono nello sblocco delle assunzioni

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“Si tratta di un episodio gravissimo, specchio di una situazione al collasso che non è più in alcun modo sopportabile. La Regione ora comprenda che le assunzioni si devono sbloccare subito”

 

E’ stata quasi una premonizione. A brevissima distanza dalla denuncia fatta dal Nursing Up (rubrica Salute e welfare, in homepage)  sulla necessità di un potenziamento del personale, un infermiere si è sentito male dopo una  giornata molto pesante ed è stato ricoverato alla Città delle Salute con un’emorragia cerebrale. Claudio Delli Carri, segretario del Nursing Up Piemonte, Franco Cartella della Cgil Città della Salute e Michele Cutrì della Uil Città della Salute.  “Si tratta di un episodio gravissimo, specchio di una situazione al collasso che non è più in alcun modo sopportabile. La Regione ora comprenda che le assunzioni si devono sbloccare subito, perché la carenza d’organico negli ospedali è ormai al limite e probabilmente, come il caso di oggi dimostra, è arrivata anche oltre”. I sindacati ribadiscono che gli ospedali devono avere le persone ed i posti letto necessari affinché funzionino e le assunzioni, pertanto, vanno sbloccate. “Su questi punti – aggiungono – la Regione deve darci una risposta”.

 

(Foto: il Torinese)

 

Massimo Iaretti

Giovane marocchino picchiato a morte nella notte

POLIZIA CROCETTA

Il ragazzo circondato per strada da un gruppo di persone che hanno incominciato a colpirlo violentemente con calci e pugni

 

Un giovane di origini marocchine è stato aggredito e picchiato morte durante la notte a Torino. L’omicidio è avvenuto nella zona di Lucento. Una testimone ha detto alla polizia di avere visto il ragazzo circondato per strada da un gruppo di persone che hanno incominciato a colpirlo violentemente con calci e pugni. Al momento la polizia ha fermato due stranieri, mentre altri sono ricercati. Il movente del delitto potrebbe essere un regolamento di conti nel mondo della droga.

Anno nuovo, vita nuova! Ricominciamo dalla salute

benessere salute

“Il centro” è la casa di Ipsy, Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata all’AICS e ospita corsi di varie discipline coerenti con la ricerca di una maggiore integrazione mente-corpo

 

Questo l’invito e il proposito de “Il centro” di via Filangieri 6/b, inaugurato recentemente, due sale completamente attrezzate per corsi in gruppo e incontri individuali in un ambiente accogliente e silenzioso .Presidente è la Dott.ssa Marina Levi,medico reumatologo. “Il centro” è la casa di Ipsy, Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata all’AICS e ospita corsi di varie discipline coerenti con la ricerca di una maggiore integrazione mente-corpo ,attraverso l’esercizio fisico e l’ascolto di sé e degli altri. Fra questi, Hatha Yoga, Yoga bimbi, Satatam Yoga, Yoga in gravidanza e canto carnatico, Meditazione, Tai Chi e Qui Gong, Do in Ankyo, Pilates, Dao Yin, Ayurveda, Shiatsu, Linfodrenaggio Vodder, Osteopatia biofluidica, oltre agli appuntamenti individuali di Personal Yoga e Supporto psicologico. “Attraverso l’esperienza professionale e personale (siamo medici, psicolgi, biologi, filosofi dell’India e dell’Estremo Oriente, ma anche genitori e nonni)- spiega la dott.ssa Levi – abbiamo maturato la convinzione che la salute e la qualità della vita traggono enorme aiuto dalla pratica di discipline che rafforzano il senso di connessione tra corpo e mente”. “Il centro” organizza anche seminari, incontri e vari eventi. Per conoscere il calendario dei corsi, i costi e per avere altre informazioni, si può visitare il sito www.ilcentrotorino.com o telefonare dopo le 15,30 al 3273019245.

 

Helen Alterio