redazione il torinese

Il tempo è galantuomo e (dopo quasi vent'anni) la giustizia riconosce la buona fede di "Cip & Ciop"

CIP CIOP

IL GHINOTTO DELLA DOMENICA

Perché si torna a parlare di Cip e Ciop? Perché stanno diventando un caso internazionale, in quanto Unione Europea, Francia e Svizzera intimano all’Italia di fermarne la proliferazione, prima che loro facciano scomparire l’autoctono rosso. E gli esperti osservano sconsolati che la battaglia è ormai perduta… perché diciotto anni fa qualche spirito di patata non trovò di meglio che fare dell’ironia e schierarsi a difesa degli “innocenti” animaletti, pur di dare in testa ai berlusconiani

 

“Fermate lo scoiattolo grigio” è il titolo di un articolo di alcuni giorni fa su La Stampa nazionale, un titolo che ha risvegliato nella memoria di Ghinotto antichi ricordi. Correva infatti l’anno 1997, e l’allora Giunta Ghigo si districava, con non poca fatica, tra i problemi del Piemonte e i lacci e i laccioli di un’opposizione arrabbiata per la inedita vittoria dei berluscones a metà 1995. L’assessore alla Caccia, Matteo Viglietta, aderendo a un progetto presentato dall’Università di Torino e sostenuto, perfino con veemenza, dalla buonanima del prof. Currado – che aveva fatto di questa battaglia quasi una ragione di vita – decise di far acquistare delle gabbie per la cattura sperimentale degli scoiattoli americani.

 

Questi graziosi animaletti, infatti, si stavano diffondendo come la peste nel parco della Mandria e a Racconigi, essendo stati inopinatamente introdotti da qualche sconsiderato, e minacciavano l’esistenza dell’indigeno scoiattolo rosso, più piccolo e meno prolifico del grigio. Quale fu il torto di Viglietta, affermato imprenditore di ferramenta? Di essere l’unico importatore in Italia di tali gabbie, costruite in Francia, e da lui vendute sul territorio nazionale. Ci pensò il puntuto consigliere dei Verdi, Pasquale Cavaliere – anni dopo tragicamente scomparso in Argentina – a far scoppiare il caso. In realtà l’assessore aveva solamente commesso l’ingenuità di non assentarsi dalla Giunta durante la decisione, ma tanto bastò per impalcare uno “scandalo” in cui inzupparono il pane gli indignati a senso unico.

 

Specie ai redattori di quei giornali che hanno per contratto l’astio antiberlusconiamo non parve vero di cavalcare l’onda del “caso Cip e Ciop”, come fu ribattezzato con arguzia degna di miglior causa. In breve, l’assessore fu travolto e costretto a dare le dimissioni per quelli che in gergo giudiziario sono chiamati “fatti bagatellari”, ma il suo scalpo era utile alla propaganda anti Giunta Ghigo, che poi visse in effetti altri casi gonfiati ad arte e a scopo politico.

 

Ma perché ora si torna a parlare di Cip e Ciop? Perché stanno diventando un caso internazionale, in quanto Unione Europea, Francia e Svizzera intimano all’Italia di fermarne la proliferazione, insomma di sterminarli prima che loro facciano scomparire l’autoctono rosso. E gli esperti osservano sconsolati che la battaglia è ormai perduta… perché diciotto anni fa qualche spirito di patata non trovò di meglio che fare dell’ironia e schierarsi a difesa degli “innocenti” animaletti, pur di dare in testa ai berlusconiani.

 

Meno male che questo è un paese che impara le lezioni, che oggi abbiamo una magistratura e un sistema dell’informazione molto, ma molto più avanzato, che non scambia lucciole per lanterne. Avete dei dubbi? Guardate com’è finita la questione Rimborsopoli, in cui una decina di esponenti del centrosinistra (e un paio del centrodestra) sono stati prosciolti dalle accuse perché si è giustamente dimostrata la loro buona fede e non consapevolezza di commettere un reato. La stessa buona fede che non fu mai riconosciuta a Viglietta, oggi diventa una panacea per gli ingiustamente accusati, che escono dal processo pienamente riabilitati. E pazienza che solo qualche mese fa non si è visto lo stesso trattamento nei confronti di casi analoghi (prevalentemente di centrodestra). Si vede che la maturazione verso una nuova civiltà giuridica non era ancora completa, ma in pochissime settimane sono stati fatti passi avanti da gigante.

 

Ghinotto

Son tutti belli i bar di Torino! Lo dicono i nostri web-lettori

CAFFE TORINO

Anche tanti piccoli caffè di quartiere ci sono stati segnalati. Insomma, il senso è che sonto tutti belli i bar della nostra città!

 

Quando abbiamo proposto sulla nostra pagina Fb il sondaggio QUAL E’ SECONDO VOI IL BAR PIU’ BELLO DI TORINO? (dal punto di vista dell’eleganza, della qualità di caffè, aperitivi o croissant, o per la gentilezza e professionalità del personale) immaginavamo che il possibile vincitore appartenesse ai celebri locali storici, oppure alla categoria dei bar di tendenza. Certo, anche queste tipologie di locali sono state indicate dai lettori, ma l’aspetto più interessante di questa piccola indagine (senza alcuna pretesa di valore statitstico, intendiamoci) è che tanti piccoli bar di quartiere ci sono stati segnalati. Insomma, il senso è che sonto tutti belli i bar di Torino. Ecco alcune segnalazioni dei nostri lettori.

 

Anna Mazza Mi permetto di segnalare il bar ariston in via lagrange: il caffè migliore di Torino!

 

Carmela Di Bella E non dimentichiamo il Torino dove il personale e selezionato servizio impeccabile e un caffè eccellente.
Claudia Polizzi Caffè Mosetti. C.so San Maurizio Angelo Via Via Giulia di Barolo. Il caffè non è il massimo, ma in quanto a simpatia i baristi e la cassiera non li batte nessuno!!!
Carla Guido c’è ne sono molti in Torino,,ma c’è ne uno a Collegno in Corso Francia, il bar Maggiora….ha un personale gentile, qualificato e fa un caffè superlativo…
Franco Mautino Rappresentanze Ma perché’ dobbiamo pagare il caffè’ 1,10 euro????
Paola Canessa Il bicerin in piazzetta della Consolata
Ernesto Nicolosi Venier in via Monte di Pietà, senza dubbio.
Lionel Lingua nessuno di questi riuscirà ad eguagliare Marchetti di corso Corsica.
MikyGio GioMiky Secondo noi il primato è di Baratti & Milano

 

Rosanna Scivoli Ma in centro sono ladri e il caffè è un semplice caffè i disegnini tutti li sanno fare sopra…e cmq in casa fatto da me è piu buono e gratis! 
Gabriella Lomazzi Mah, forse per i 18nni
Gianfranco Miscioscia Caffè Vittorio e Platti
Carla Patti RATATOUILLE!!!! Gentilezza e qualità dei prodotti! Salute e amore per la natura e gli animali!!!! Cosa volere di più?
Francesco Nobile Costa Rica corso traiano o il one Apple
Marisa Pinna Sono d’accordo con Ariston ….ottimo caffè. ..eccellente servizio..

Fabio Roxy Ghigo, una marcia in più poi gliela dà anche la pasticceria…nuvola forever

Grimaldi, SEL: "Bando sì, bando no…caro Franceschini, la Venaria non è la terra dei cachi!

GRIMALDI

“Abbiamo scritto un question time per chiedere come mai non si sia arrivati a siglare un protocollo d’intesa che prevedesse una figura di coordinamento del Mibac per le Residenze Sabaude e, come per tutti i grandi musei italiani, un Direttore scelto tramite bando per la Venaria Reale”

 

A dicembre ci aveva stupito la scelta del Ministro dei Beni Culturali e Turismo di nominare attraverso un bando internazionale i 18 direttori dei grandi musei italiani, includendo tra questi il Polo Reale di Torino ma non la Venaria Reale. Appreso ciò, in data 11 dicembre 2014 con un’interrogazione a risposta immediata abbiamo sollevato l’attenzione su questa anomalia e sollecitato la Regione a pubblicare un bando per nominare il nuovo Direttore della Reggia di Venaria Reale. In data 23 dicembre il Ministro Franceschini ci ha ripensato e si è dichiarato favorevole alla pubblicazione di un bando internazionale anche per la Venaria Reale. Una notizia per la quale abbiamo gioito. 

 

Ora apprendiamo dalla stampa che ieri, nel corso dell’assemblea dei consorziati a Venaria, la funzionaria del Ministero per i Beni Culturali avrebbe invece annunciato che non ci sarà alcun bando, ma che il Direttore, nella persona di Mario Turetta – già direttore regionale dei Beni Culturali e artefice del Polo Reale –, sarà nominato direttamente dal Ministero. L’Assessora Parigi e il Presidente Chiamparino, a quanto dichiarato, hanno obtorto collo accettato la decisione con più di una perplessità.

 

“Ci piacerebbe che il Presidente Chiamparino spiegasse a Franceschini che la Venaria Reale non è la terra dei cachi; per questo abbiamo scritto un question time per chiedere come mai non si sia arrivati a siglare un protocollo d’intesa che prevedesse una figura di coordinamento del Mibac per le Residenze Sabaude e, come per tutti i grandi musei italiani, un Direttore scelto tramite bando per la Venaria Reale”.

 

Marco Grimaldi

Pagella non solo Rock, aperte le iscrizioni

rock

Concorso musicale riservato a gruppi under 23 composti per almeno il 50% da studenti delle scuole superiori di Torino e provincia

 

Sono aperte fino al 19 gennaio le iscrizioni a Pagella non solo Rock, il concorso musicale riservato a gruppi under 23 composti per almeno il 50% da studenti delle scuole superiori di Torino e provincia. La partecipazione è gratuita! I gruppi partecipanti si esibiranno, fra febbraio e maggio, in concerti di selezione in locali di Torino e provincia che serviranno a definire i 6 partecipanti alla finale. Alla finale parteciperà anche il gruppo vincitore della sezione “fuori concorso” riservata a chi non propone brani propri.

(www.comune.torino.it)

Nuovo arresto nell'operazione anti 'Ndrangheta

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Tra gli indagati compare anche Francesco Furchì, accusato di essere l’omicida del consigliere comunale torinese Alberto Musy

 

Vincenzo D’Alcalà, già detenuto dallo scorso mese di luglio, è stato raggiunto da un nuovo ordine di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione contro la ‘ndrangheta ‘Scacco al re’. Tra gli indagati compare anche Francesco Furchì, accusato di essere l’omicida del consigliere comunale torinese Alberto Musy. Nell’inchiesta diversi episodi di estorsione e di usura contro imprenditori e commercianti di Santena.La polizia ha scoperto nuovi casi nel prosieguo delle indagini.

Juve padrona dello Stadium: 6-1 e sotterra il Verona

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E la nuova sfida sarà domenica, ancora sotto la Mole

In Coppa Italia la Juve stravince nel suo imponente Stadium, dopo tre pareggi, dal campionato alla Champions  – con Atletico Madrid, Sampdoria e Inter- e il risultato eclatante è di 6-1 negli ottavi contro il Verona. E la nuova sfida sarà domenica, ancora sotto la Mole. La Juventus nei quarti incontrerà il Parma.

Sport 2015, Enzo Ghigo: "Passione su due ruote per Torino Capitale"

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Abbiamo incontrato Enzo Ghigo, già Presidente della Regione Piemonte dal 1995 al 2005. Da sempre appassionato di ciclismo, è oggi Vicepresidente della Lega del Ciclismo Professionistico. Curerà le iniziative “a due ruote” di Torino Capitale Europea dello Sport

 

Presidente, ci racconta com’ è nata la sua passione per il ciclismo ? 

Questa grande passione e’ nata da ragazzo, ai tempi del ciclismo eroico, quando si rimaneva col fiato sospeso durante le indimenticabili ed emozionanti sfide tra Coppi e Bartali. Erano raccontate attraverso le telecronache televisive di Sergio Zavoli, colui che ha contribuito ad appassionare milioni di italiani inventando il ciclismo televisivo ed evolvendo il modo di comunicare lo sport. Lo ritrovai come collega in Senato e ancora dopo molti anni, i suoi racconti sulle competizioni storiche rimangono avvincenti ed entusiasmanti . Anche lo scrittore e giornalista del Corriere Dino Buzzati si è’ rivelato determinante nel catturare l’attenzione di molti sul Giro d’Italia , commentando le sfide con epicita’ , tanto da racchiudere i suoi racconti in un libro e probabilmente questa dote oggi è’ stata ereditata da Gianni Mura di Repubblica .Oggi, complici la rete e la globalizzazione, bisogna cercare di guidare la trasformazione del ciclismo in chiave moderna, con il supporto di droni e di tutte le nuove tecnologie che consentono di seguire le corse in streaming e pubblicare sul web i dati in tempo reale, affinche’ gli appassionati riescano a seguire la lunga telecronaca anche in tempi concentrati.  

 

Per Lei l’adrenalina per una gara e’ paragonabile a quella di una campagna elettorale?

Vorrei riportare il bagaglio di esperienze, rapporti umani e conoscenze maturati in politica nell’ambito di questo sport, anche in veste di Vicepresidente di Lega del Professionismo Ciclistico, una costola della Federazione Ciclistica Italiana. Del resto, l’adrenalina per una gara è senz’altro paragonabile a quella per una sfida politica, ma la differenza sta nel risultato: in una gara ciclistica ce ne si può fare una ragione se si arriva secondi, in politica no, bisogna vincere per forza.

 

In qualità di Vicepresidente della Lega del Ciclismo Professionistico ci anticipa quali eventi organizzerà nel 2015 anche in previsione dei Campionati  Italiani Professionisti che si svolgeranno proprio tra la capitale dell’Expo e la Capitale Europea dello Sport, con tutti gli arrivi previsti proprio a Torino? 

Quest’anno vede proprio una concatenazione di Torino, in veste di Capitale Europea dello Sport , con Milano, capitale dell’Expo, in quanto l’ultima tappa del Giro d’Italia parte da Torino verso Milano , mentre per i Campionati Italiani Ciclismo Professionistico sono previsti gli arrivi di tutte le categorie al Colle di Superga. È senz’altro un evento eccezionale al quale ho dato il mio contributo organizzativo, con l’entusiasmo di ciclista e di piemontese.

 

Oltre al calcio, i giovani amano anche il ciclismo? Darebbe un consiglio a chi desidera avvicinarsi  a questo sport?

Purtroppo molto spesso il ciclismo viene associato al tema del doping e nell’immaginario collettivo si pensa che i risultati siano falsati. Persino un’indagine dell’università di Tor Vergata ha dimostrato quanto questo luogo comune sia diffuso tra le persone che usano la bici come strumento di mobilità e quanti di essi non seguano poi il ciclismo professionistico. Non tutti appunto sanno che oggi esiste il passaporto biologico cioè un documento in cui si attesta lo stato di salute del ciclista il quale deve attenersi a rigidi controlli quotidianamente e riportare i risultati con estrema trasparenza . Il ciclismo è ‘ uno sport tra i più puliti e  giovani vanno stimolati con prodotti che rispondano ai loro desideri di fruizione come dirette in streaming, racconti di grandi rider , inserimento di attività amatoriali e promozione di tutte le diverse specialita’ , come la Mountain Bike e il Downhill, aspetto che coltivo all’interno della Lega. Il mio consiglio è che i giovani facciano dello sport a prescindere,in base alle proprie attitudini . Gli sport aerobici come il podismo, lo sci di fondo e il ciclismo richiedono un grande dispendio energetico e spesso  trovano più spazio tra gli over 30 ; bisogna saper valutare  le varie discipline della categoria o dedicarsi semplicemente  ad un sano turismo ciclistico,  un settore trainante del turismo . La professione del ciclista richiede grandi sacrifici che vengono ripagati però da molte soddisfazioni. Lo sport e’ fatto di risultati e performance ed è’ basato su dati di fatto. Bisogna praticarlo prima di tutto per obbiettivi salutistici . 

 

Dopo dieci anni da Presidente della Regione e più legislature in Parlamento, ha deciso di lasciare la  politica per il ciclismo, o regalerà ai suoi elettori una speranza di riaverla in campo?

La politica resta comunque dentro e non se ne può fare mai completamente a meno, ma bisogna non commettere l’errore di credere di essere rimpianti, ed essere consapevoli che ci si può trovare in posizioni agli antipodi improvvisamente , una carica e’ pro tempore. Allo stato attuale delle cose, non essendoci il presupposto di un area di centro destra unita e moderata non vedo una precisa collocazione in cui ritrovarmi per un impegno in prima persona. Se la situazione dovesse cambiare e il centro destra dovesse riaggregarsi  – e se il mio contributo dovesse rivelarsi utile – allora sì. La passione per la bicicletta ? Quella rimarra’ sempre.

Clelia Ventimiglia

Nasce FCA Bank SpA, Super-Marchionne a tutto campo batte la crisi e schiaccia l'occhio a Torino

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L’Acea comunica che nel 2014 le consegne nei 28 Paesi Ue più Efta sono state 13.006.451, il 5,4% in più rispetto al 2013

 

Corsi e ricorsi. Torino è orfana del Lingotto diventato internazionale ma accoglie con speranza le notizie positive che riguardano il mercato dell’ auto in Europa. Chissà che non si aprano nuove prospettive per quel che resta dell’industria automobilistica sotto la Mole.Il clima torna positivo dopo ben sei anni. L’Acea comunica che nel 2014 le consegne nei 28 Paesi Ue più Efta sono state 13.006.451, il 5,4% in più rispetto al 2013. Nel mese di dicembre (il 16esimo di crescita consecutiva) sono state vendute 997.238 automobili, il 4,9% in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In gran spolvero Fca: nel 2014 è cresciuta del 3,5%, registrando un dicembre record in cui le immatricolazioni sono aumentate più del mercato (7,2%). Alla grande Jeepche nel 2014 ha segnato +70%.

 

Sergio Marchionne si manifesta a tutto campo, dopo l’annuncio accolto positivamente da tutti gli ambienti, delle prossime 1500 assunzioni a Melfi (e altre in prospettiva a Mirafiori, lascia intendere l’amministratore delegato). Il manager dichiara con sicurezza che l’unione fra Fiat e Chrysler ha fatto bene a entrambe le società. L’ad di Fca, inoltre,  ribadisce da Detroit una sua possibile uscita nel 2018, al termine del piano industriale. Sono solo una manciata i potenziali pretendenti alla sua poltrona di grande capo, fa intendere Marchionne che preannuncia anche una stagione “interessante” per la Ferrari, brand di cui decanta l’italianità: “La sua esclusività non va toccata.E deve essere fatta in Italia, altrimenti è una bestemmia”. E intanto Piazza San Carlo si prepara ad ospitare la presentazione della 500x il 24 e 25 gennaio, con una grande kermesse di spettacoli e musica.

 

Ma la notizia del giorno è la nascita di FCA Bank SpA, la nuova società di Fca Italy SpA, nella galassia del gruppo Fiat Chrysler Automobiles e Ca Consumer Finance S.A.,società del gruppo Crédit Agricole. Con la licenza bancaria in Italia, assume il ruolo di holding di un gruppo bancario  presente in 16 Paesi europei. La naturale prosecuzione di un percorso incominciato 90 anni fa, con la creazione a Torino di Sava, allo scopo di migliorare l’offerta.

 

 

(Foto: il Torinese)

Più di 1 miliardo da Intesa SanPaolo alle Pmi piemontesi

banca sanpaolo

Iniziativa in collaborazione con Confindustria

Nuove risorse per sostenere la competitività del sistema imprenditoriale locale sono state rese disponibili da Itesa Sanpaolo. In tutto 10 miliardi di euro stanziati, in aggiunta ai 35 previsti da accordi precedenti, di cui 1,1 miliardi  alle PMI del Piemonte.L’accordo è stato presentato da Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Industria, in sinergia con Confindustria Piemonte.

 

(Foto: il Torinese)

Al di là del vero e del falso

teatro mentalist

Con Marco Bellantuono The MENTALIST

 

Uno spettacolo stupefacente, nato per far convivere filosofia e mentalismo, due materie che Bellantuono sintetizza grazie alla forza  dell’illusionismo, stabilendo un filo diretto con il pubblico. Quattro sono gli stati evolutivi della mente : la Parola, l’Intuizione, la Conoscenza e il Dominio…

 

Se cercate mistero e qualche spunto di riflessione, non andate oltre. Una spirale vorticosa, ricca e sorprendente, scritta e diretta da Bellantuono che, con il piglio di Diogene, ci conduce per mano nei meandri del fantastico, facendocelo sembrare reale: è così netto il confine tra realtà e fantasia?

 

Teatro una Finestra sulle Valli – Villar Perosa
Prezzo : € 12.50
info e prenotazioni:
info@teatro21.it
3383438341 – 3292545395