Una bruschetta perfetta
Una bruschetta saporita da mangiare in compagnia? Certo che si’! Una bella fetta di pane casereccio croccante, abbrustolito e condito con tutti gli ingredienti che la fantasia vi suggerisce. Semplicemente perfetto per ogni stagione.
Ingredienti
Fette di pane casereccio
Pomodori San Marzano o cuore di bue
1 spicchio di aglio
Filetti di acciughe sott’olio
Sale, olio evo, aceto balsamico q.b.
Rucola per guarnire
***
Lavare e tagliare a cubetti i pomodori, lasciarli scolare poi, condirli con olio, sale ed aceto balsamico. Abbrustolire le fette di pane casereccio su una piastra, strofinarle leggermente con lo spicchio di aglio, sistemarle su un piatto da portata, condirle con il pomodoro ed i filetti di acciuga sott’olio. Servire su un letto di rucola fresca.
Paperita Patty
Nel 2002 François Ozon raccolse le eccellenze dell’olimpo femminile che è di casa nel cinema francese e diede vita a 8 donne e un mistero
Le attrici si chiamavano Deneuve Ardant Huppert Béart con le giovani Ledoyen e Sagnier e quella che era stata nel ’36 una giovanissima Maria Vetsera nel Mayerling di Anatole Litvak, Danielle Darrieux, un monumento. Un tripudio di visi, tic, caratteri, abiti colorati oltre misura, una leggerezza tutta francese, una lampante spiritosaggine in mezzo al buio di un delitto, la presentazione di ciascun personaggio affidato alle canzoni di Dalida o Françoise Hardy o Georges Brassens, delicate e orecchiabili, un piccolo capolavoro. Al festival di Berlino di quell’anno tutte quante le attrici furono osannate in blocco con un Orso d’argento, l’anno successivo il film ebbe dodici candidature ai César e Ozon vinse il Lumière come miglior regista dell’anno. Con qualche leggerezza in meno e con qualche intrigante suspence in più approda oggi all’Alfieri (repliche sino a domenica 17) la commedia omonima scritta da Robert Thomas, che ha coinvolto nella produzione, con la regia di Guglielmo Ferro, pronto a firmare anche la scena che racchiude a più livelli i vari ambienti, tre realtà come La Pirandelliana, la Compagnia Molière e ABC Produzioni e un nutrito gruppo di attrici nate sui nostri palcoscenici e per nulla disorientate davanti alle colleghe d’oltralpe. Resta intatto il divertimento, l’ironia non delude intrufolandosi a dovere negli ingranaggi della commedia, la trama ed il finale inaspettato corrono spediti grazie alle ottime prove, mantenendo per le due ore il fiato sospeso dello spettatore, senza un attimo d’interruzione. Come in ogni giallo che si rispetti (i maestri sono insuperabili, sarebbe sufficiente l’”Orient Express” della Christie, e Thomas era per l’occasione sulla buona strada), la neve ricopre alla vigilia di Natale le strade che arrivano alla grande villa di campagna, il cadavere del padrone di casa viene ritrovato nel chiuso di una stanza con un coltello conficcato nella schiena, i fili del telefono sono stati tagliati, ogni comunicazione è interrotta. All’interno otto donne, pronte a sbranarsi e a nascondere segreti, a squinternare verità da tempo sepolte, tra graffi e deboli sorrisi, unioni e quattrini, vizi (tanti) e piccole virtù (molte), nel gruppo la giovane Suzon che ha deciso di avviare la propria personale indagine. La consorte del povero defunto
coltivava la brutta abitudine di spillare denaro e nasconde una relazione con un giovanotto che però la tradisce con Pierrette; Pierrette, sorella del fu, in quanto a quattrini, ne aveva sempre un gran bisogno e sognava con lui vantaggiose frequentazioni; zia Augustine, sorella della padrona di casa, nevrotica e zitella all’eccesso, legge di nascosto romanzetti rosa e ha spasimato per il cognatino passato a miglior vita; c’è pure una mamma/nonna che tenta in tutti modi di mettere al sicuro i suoi titoli più che
redditizi di cui il genero avrebbe avuto un gran bisogno, visto che per lui la strada d’obbligo era quella della bancarotta (ah, a proposito, la vegliarda a suo tempo aveva anche fatto fuori il proprio marito), c’è una governante madame Chanel che stravede per Pierrette e una cameriera senza peli sulla lingua, amante di Marcel e per nulla insensibile al fascino della padrona, ci sono Suzon e Catherine, la prima se la faceva col morto (è incinta) da quando aveva scoperto che non era il suo vero padre, l’altra, scopritelo voi, è l’anima della commedia. Attenzione alle pistolettate, che uccidano o no, tutte al momento giusto. Ci
vogliono delle attrici che abbiano grinta, spirito e ritmo, che sappiano “giocare” e ci sono, l’abbiamo detto. Anna Galiena (che ha curato anche l’adattamento), Debora Caprioglio chiusa a riccio nella mentalità e nell’abitino di Augustine ma pronta a sbarazzarsene (un bel ritrattino acido acido, dentro cui l’attrice s’è calata con intelligenza e gusto), Caterina Murino, Paola Gassman, Antonella Piccolo, Claudia Campagnola, Giulia Fiume e Maria Chiara Dimitri, tutte compatte per il successo vivissimo della serata. I costumi, intimi ai personaggi, sono di Françoise Raybaud.
Elio Rabbione
La minaccia di morte. In carcere l'ex marito violento
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Nell’ Aula Magna del Liceo Classico Massimo d’Azeglio – Via Parini, 8
Imparare ad alimentarsi in modo corretto è il tema dell’incontro, organizzato dall’ Università della Terza Età, “Benessere, Cibo, Salute”, che si terrà venerdì 15 marzo alle ore 15.30, nell’Aula Magna del Liceo Classico Massimo d’Azeglio, in via Parini 8 a Torino. Interverranno Serafina Petrocca, docente del corso Unitre “Cibo e salute” e Biagio Incignoli, docente del corso Unitre “Medicina: per la salute del cuore”.
L’incontro affronterà i seguenti argomenti:
- Un’alimentazione deve essere corretta “non per rispondere ad un canone estetico ma per salvaguardare la nostra salute”.
- Alimentarsi in modo sano deve essere la base per una prevenzione primaria e secondaria di numerose patologie cardiovascolari.
- Anche i ragazzi hanno purtroppo, modificato il loro stile di vita con il risultato di un aumento del sovrappeso e dell’obesità.
Un aiuto nel mangiare sano si avrà con la presentazione delle ricette della nutrizionista Serafina Petrocca.
Ingresso libero sino ad esaurimento posti
Per info:
UNITRE TORINO
Corso Trento, 13, Torino
Tel. 011/4342450
e-mail: info@unitretorino.net
Torino-Bologna, i precedenti tra i due tecnici
Il Torino-Bologna di sabato sera (ore 20:30), oltre a consistere nel ritorno (da avversario) di Sinisa Mihajlovic al “Grande Torino”, sarà il confronto numero nove tra l’attuale allenatore granata Walter Mazzarri e il suo predecessore sulla panchina torinista. Il primo “incrocio” tra i due tecnici risale all’ormai lontana stagione 2008-2009, per la precisione alla ventisettesima giornata (8 marzo 2009), con “WM” alla guida della Sampdoria ed il suo omologo serbo subentrato a Daniele Arrigoni sulla panchina del Bologna: netto 3-0 per gli emiliani. Passato al Napoli (subentrando a Roberto Donadoni), Mazzarri ha la meglio la stagione successiva, nella quale Mihajlovic è alla guida del Catania: alla trentunesima giornata (28 marzo 2010), gli azzurri “mazzarriani” la spuntano per 1-0, grazie ad una rete di Paolo Cannavaro al 51′. Perfetta parità nel 2010-’11, con Mazzarri ben saldo al comando dell’ambizioso sodalizio partenopeo e Mihajlovic passato alla Fiorentina: all’1-1 dell’andata in Toscana (prima giornata, 28 agosto 2010) fa seguito lo 0-0 del ritorno in Campania (ventesima, 15 gennaio 2011). Un solo confronto nel 2011-’12: alla quinta giornata (24 settembre 2011), il Napoli di “WM” viene fermato in casa sullo 0-0 dai viola sempre allenati dal tecnico serbo (poi esonerato dopo la decima giornata e sostituito da Delio Rossi). La stagione 2013-’14 vede
Mazzarri sulla panchina dell’Inter e Mihajlovic su quella della Sampdoria: dopo l’1-1 dell’andata a Milano (quattordicesima giornata, 1° dicembre 2012), i meneghini hanno la meglio nella gara di ritorno (trentatreesima, 13 aprile 2014), espugnando la Genova blucerchiata con un perentorio 4-0. Un solo confronto nell’annata 2014-’15, con entrambi gli allenatori confermati sulle rispettive panchine: alla nona giornata (29 ottobre 2014), Inter-Sampdoria termina col successo dei nero-azzurri per 1-0, grazie ad un calcio di rigore realizzato da Mauro Icardi al 90′. Il successo sull’omologo serbo è, tuttavia, una delle poche gioie di quella stagione per “WM”, in quanto successivamente esonerato e sostituito con Roberto Mancini. Quindi, Mazzarri e Mihajlovic torneranno ad affrontarsi a più di quattro anni dall’ultimo “incrocio”: il bilancio degli otto precedenti vede avanti “WM”, con 3 vittorie contro l’unica (quella dell’esordio) dell’attuale tecnico dei felsinei (4, invece, i pareggi).
Giuseppe Livraghi
Jump back in the future
Di Fabrizio Bellanca. Inaugurazione Giovedì 14 Marzo 2019 dalle 18 alle 20,30 Fino al 6 Aprile 2019 Presente l’artista
Paola Meliga Gallery inaugura la stagione espositiva 2019 con Fabrizio Bellanca e le sue Virtualoid
“A volte basta un nome per evocare sensazioni e ricordi…: il titolo di questa serie di Bellanca ci riporta agli anni ’70, stagione di sperimentazioni e di rapide trasformazioni e capovolgimenti. La fotografia diventa non solo ricerca e lunghi tempi passati nelle camere oscure per vedere finalmente il risultato di ciò che si era fissato sulla pellicola, ma si fa istante, momento vissuto e subito fermato. È la Polaroid: immagini a portata di tutti, da fruire al momento. Non si parlava di selfie ma di foto di gruppo o paesaggi che subito diventavano realtà sulla carta in piccolo formato. L’artista ci vuole riportare sullo stesso terreno, proiettato nel futuro come indica il sottotitolo della serie “jump back in the future”, un salto indietro nel futuro. Qui i soggetti di Bellanca sono lavorati in miniatura mediante un intervento diretto con i suoi tipici materiali e le tecniche più sperimentali, dal Dremel, per incidere la cornice, ai colori per vetro, utilizzati per coprire una sezione dello scatto oppure esaltarne un’altra, e gli inchiostri da stampa rullati a mano sulla superficie dell’alluminio.Il formato rimane lo stesso, 11 x 9 cm, e in quella piccola finestra quadrata ritroviamo l’anima urbana di Bellanca: a volte sono i disegni finali di opere realizzate in grande formato, spesso idee e bozzetti di opere future, dall’architettura razionalista di Como, la sua città, a scorci urbani di metropoli, quali New York ,Londra, Milano.
In esposizione alla Paola Meliga Gallery ci saranno una quarantina di Virtualoid in rappresentanza di generi diversi: dal ritratto di personaggi famosi a scorci urbani di metropoli quali New York, Londra, Milano, Parigi, e anche un omaggio alla nostra Torino, per proseguire con il tema del paesaggio. Le Virtualoid di Bellanca, secondo la definizione data dall’autore, nascono dall’idea di applicare e adattare la polaroid, intesa come formato e come oggetto unico, e il vintage anni ’70 al mondo virtuale di oggi, in cui la polaroid viene riprodotta abitualmente in tutti i suoi modi e sensazioni nelle cornici dei vari programmi com Instagram.
Tre virtualoid sono inoltre dedicate alle due principali squadre calcistiche subalpine, Torino e Juventus, in una esplosione di tecnica grafica e pittorica.
Durante la serata inaugurale, chi avesse desiderio di una virtualoid personalizzata potrà portare con sè una foto o un’immagine che si desidera riproporre.
Paola Meliga Art Gallery
Via Maria Vittoria 46/D | 10123 Torino
Tel. Fax.: 0112079983
Orario apertura al pubblico dal martedì al venerdì dalle 15,30-19,00
Il sabato dalle 10,30/12,30-15,30/18,30
Lunedì e Festivi chiuso
RICORDANDO BRUNO POY A DUE ANNI DALLA SCOMPARSA
Riceviamo e pubblichiamo la lettera del giornalista, benefattore e imprenditore Maurizio Scandurra, amico fraterno del legale e politico torinese di nascita, ma vercellese d’adozione da sempre
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“Ogni volta che il calendario chiama all’appello la voce dei ricordi, mi sembra che tu sia ancora qui. Che nulla sia mai accaduto, né tantomeno mai cambiato. Perché la forza di un legame supera e valica il confine della materia e della storia. In due anni, insieme ai tuoi amati familiari e agli amici più cari – Monica, tua moglie, Caio Attilio, tuo figlio, l’amico altrettanto fraterno, imprenditore e mecenate Cristiano Bilucaglia, Gianni Vizia, Carlo Sarrica, Gian Pomati e Paola Della Rossa, la tua affezionata e storica segretaria e il caro sacerdote di San Giuseppe Benedetto Cottolengo Don Adriano Gennari che ti ha accompagnato fra le braccia del Signore con le sue gradite preghiere di intercessione senza mai farti provare dolore – abbiamo voluto ricordarti con opere buone e di fede. Regalando un candelabro in tua memoria per l’altare maggiore della Basilica di Maria Ausiliatrice fondata da San Giovanni Bosco a Torino, sostenendo con donazioni la ‘Mensa dei Poveri’ di Torino fondata proprio da Don Gennari. E inaugurando presso il Monastero Abbaziale Cistercense di Casanova di Carmagnola, nel torinese, una biblioteca giuridica con tutti i volumi che gelosamente serbavi nel tuo studio legale a Vercelli, tra soffitti dipinti impregnati del fascino del tempo che fu e scaffali immensi ricchi di cultura giuridica: proprio come quella, finissima come la mente altrettanto brillante, illuminata e generosa, che avevi tu. Celebrare la tua persona, la tua buona fama, il tuo buon cuore sempre al servizio anche di poveri e indigenti per cui sei stato, in più di un’occasione, vitale benefattore patrocinando a favore loro molteplici cause gratuitamente nei tribunali di ogni dove d’Italia, afferma il valore della frase per cui ‘il ricordo è la testimonianza di un esempio da seguire’. Nei prossimi mesi, finalmente, dopo averlo fatto in lungo e in largo per il Piemonte, grazie a un’importante iniziativa che ti vedrà protagonista, potremo rimembrarti anche a Vercelli, città che amavi e alla quale hai dato tanto: come uomo, professionista, politico e assessore. Ti abbraccio, caro Bruno. Salutaci Gesù anche da Lassù”.