redazione il torinese

Passaggio di testimone al Forte di Exilles

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Il nuovo corso del Forte verrà ora tracciato dal bando lanciato dalla Regione Piemonte nei mesi scorsi, finalizzato a raccogliere idee progettuali di utilizzo e valorizzazione del sito, impostato con la formula della “manifestazione d’interesse”

 

Dopo vent’anni di reciproca e proficua collaborazione fra Regione Piemonte e Museo Nazionale della Montagna – CAI-Torino, il Forte di Exilles cambia il proprio indirizzo gestionale e si rende oggi opportuno offrire un chiarimento della situazione in atto, anche a fronte delle informazioni frammentarie circolate. Dopo un lungo cammino che ha visto i due enti lavorare congiuntamente e in piena coesione decisionale al recupero e alla valorizzazione del Forte, coordinandosi e operando in sinergia col territorio, la struttura giunge a una svolta e l’attuale gestore passa il testimone. In termini generali, la riorganizzazione delle politiche regionali di questi ultimi anni, condizionata in particolare dal ridursi delle disponibilità economiche delle pubbliche amministrazioni, ha comportato un ridimensionamento di progettualità finanziate integralmente dalla Regione. Una situazione che, nel caso del Forte di Exilles, rende inevitabile la prospettiva di costruire un nuovo percorso finalizzato a una maggior sostenibilità dell’edificio e al suo rilancio in un’ottica di gestione partecipata fra pubblico e privato. Un futuro quindi caratterizzato in modo decisamente minore dalla dimensione museale ed espositiva che lo ha contraddistinto fino a oggi, ma più orientato ad ambiti turistico-culturali quali l’offerta di servizi, l’accoglienza, la ricettività, l’intrattenimento ecc.

 

Una missione evidentemente del tutto diversa rispetto al compito assegnato a suo tempo al Museomontagna e fin qui egregiamente assolto, che ha sempre garantito in modo ottimale il mantenimento degli standard qualitativi di fruizione del Forte, occupandosi delle aree di visita e dei percorsi museali aggiornandoli costantemente. Un’attività di cui la Regione Piemonte è particolarmente grata al Museomontagna e ai suoi vertici, capaci non soltanto di rilanciare con manifestazioni ed eventi il Forte dopo anni di oblio, ma di garantirne quella preziosa e indispensabile attività di manutenzione quotidiana che ha permesso di conservare l’opera in modo consono al suo valore storico e architettonico.

 

Inaugurato nel 2000, a conclusione del lavoro di progettazione iniziato nel 1995, la sede distaccata al Forte del Museomontagna si è caratterizzata per un lancio della struttura espositiva, col contributo della Regione, imperniato sull’organizzazione di eventi di richiamo internazionale, con momenti di spicco quali il Concerto di Ferragosto della Rai nel 2004 o l’esibizione di artisti quali Michael Nyman o Miriam Makeba. Sforzi che hanno condotto al risultato di avere 50.000 visitatori annui, concentrati nel periodo estivo, oltre agli appassionati presenti nel più difficile inverno del Forte. Alla successiva contrazione delle disponibilità economiche regionali degli ultimi anni il Museomontagna ha risposto, facendo di necessità virtù, con la proposta di mostre low cost, provenienti da propri precedenti allestimenti nella sede del Monte dei Cappuccini o da quelli offerti dal Museo Regionale di Scienze Naturali, così come con l’organizzazione di concerti e manifestazioni di minor impatto, giungendo fino alla scelta della chiusura invernale.

 

Il nuovo corso del Forte verrà ora tracciato dal bando lanciato dalla Regione Piemonte nei mesi scorsi, finalizzato a raccogliere idee progettuali di utilizzo e valorizzazione del sito, impostato con la formula della “manifestazione d’interesse”. La selezione delle 5 proposte pervenute non determinerà la realizzazione di un intervento specifico, ma individuerà le ipotesi di possibili destinazioni dell’edificio e delle sue aree, in base a cui si andrà successivamente a mettere a gara la sua concessione in uso e le attività connesse. Un affidamento che dovrà essere caratterizzato da un modello economicamente sostenibile, volto a creare un luogo attrattivo dal punto di vista turistico, capace di rappresentare un punto di riferimento non solo simbolico per la Valle. Allo stato attuale, le installazioni scenografiche e le collezioni esposte, progettate dal Museomontagna,  saranno mantenute visitabili, in attesa della futura destinazione del sito, come convenuto fra la direzione del Museo stesso e l’Assessore alla cultura della Regione Piemonte. Al contempo è in corso la complessa procedura di dismissione, propedeutica all’avvio del nuovo percorso gestionale, in continuità con la storia degli ultimi vent’anni del Forte.

 

Ufficio comunicazione dell’Assessore alla cultura e turismo Regione Piemonte/Ufficio stampa e pubbliche relazioni Museo Nazionale della Montagna

Ai MagazziniOz la prima Biblioteca dove gli utenti sono “Costruttori”

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Si posa un nuovo mattone per la divulgazione culturale

 

Il 29 maggio i MagazziniOz,luogo nato per essere “utile per il sociale” sostenendo attraverso la propria attività CasaOz Onlus, a disposizione delle famiglie i cui bambini stanno affrontando la malattia, accompagnandoli in un percorso di ritorno alla normalità, si aprono ad una nuova esperienza orientata alla divulgazione culturale. Nasce qui una Biblioteca particolare, dove l’utente si trasforma in “Costruttore” e contribuisce a mantenere in vita, salvaguardare e promuovere un patrimonio prezioso per la collettività.  In occasione della giornata inaugurale, il Dipartimento di Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea realizzerà un’azione collettiva che coinvolgerà tutti i presenti, invitandoli a partecipare ad  installazioni artistiche per dare una nuova veste alternativa a vecchi libri. Ai ragazzi di tutte le classi scolastiche che interverranno verrà poi chiesto di contribuire ad arricchire la Biblioteca donando un libro a loro scelta e, in segno di reciproco scambio, i MagazziniOz regaleranno loro un “Classico” della letteratura tra quelli che sono inseriti nella sezione dei “Libri Urgenti”, cioè i titoli da leggere necessariamente.  

 

Oltre a voler tutelare un capitale fondamentale per la cultura di tutti, l’impegno di questa Biblioteca è quello di incrementarlo attraverso servizi e iniziative che partono dall’adesione al modulo di iscrizione: ogni utente infatti, che potrà consultare i volumi ai MagazziniOz o prenderli in prestito, diventa automaticamente un “Costruttore”, impegnandosi a donare ogni anno alla Biblioteca almeno un libro da scegliere all’interno di un catalogo, e su cui verrà apposto il suo nome.  Ogni volume gode di una vita propria, che però ne influenzerà tante altre, quelle di coloro che lo hanno letto cercandovi risposte, scoprendo nuove domande o nuovi orizzonti. Il cuore pulsante della Biblioteca risiede invece nella missione collettiva di salvare i libri dai danni del tempo e dall’oblio, conservandoli e continuando a donarli e farli conoscere. Socializzazione e cooperazione: questi gli obiettivi di uno strumento a disposizione di tutti i cittadini che favorisce l’accesso al sapere e incentiva soprattutto il diritto alla formazione intellettuale della comunità giovanile.

 

Durante la giornata si alterneranno “incursioni poetiche” e letture di brani da parte dei ragazzi del Liceo Europeo del Convitto Umberto I tratte da “Esercizi di Stile” di Queneau. A tutti quelli che interverranno sarà infine consegnato un sacchetto con il pane realizzato dai ragazzi della cucina dei MagazziniOz. Una struttura che ha molte anime, che danno corpo a tante attività, con particolare attenzione al settore didattico. Qui i ragazzi, infatti, possono venire a studiare o assistere ad approfondimenti tematiciaffrontati con un approccio originale: confrontandosi con gli altri, coltivando passioni e valutando varie opportunità per il futuro. Magari scaturite anche solo da una buona lettura.

 

Per informazioni e iscrizioni chiamare 011 0812816 o scrivere a scuola@magazzinioz.it

Il poliziotto fuori servizio arresta ladro che lo accoltella

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porta palazzopolizia ormeaL’agente, che questa mattina si trovava al mercato per la spesa, ha sentito le urla di un uomo al quale era stato rubato il portafogli

 

In quel momento non era in servizio il poliziotto che ha arrestato un rapinatore  algerino di 30 anni, al mercato di Porta Palazzo. L’agente, che questa mattina si trovava al mercato per la spesa, ha sentito le urla di un uomo al quale era stato rubato il portafogli. Il poliziotto ha  atentato invano di bloccare il ladro, che lo ha colpito con un pugno, e poi con un coltello a serramanico ferendolo alla mano. Il poliziotto e’ riuscito alla finea bloccare l’uomo, che e’ stato poi arrestato per rapina, violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

 

(Foto: il Torinese)

Il divorzio breve arriva anche sotto la Mole

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Depositate le prime due domande

 

A Torino sono state depositate le prime due domande di divorzio breve. Un quarto del totale, poichè le domande giunte allo sportello ruoli civili sono state in tutto otto. Le hanno presentate i legali di coppie italiane separatesi nel 2013. “Ci attendiamo  – riporta l’Ansa dagli uffici della sezione divorzi del tribunale  – che gli effetti delle nuove norme possano avere ricadute tra un paio di settimane, quando entreranno a regime le domande presentate”.

“Donne che scrivono di uomini” al castello di Miradolo

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Relatore è Guido Davico Bonino, capo ufficio stampa della casa editrice Einaudi, docente universiatrio, critico teatrale

 

A partire dal 28 maggiola Fondazione Cosso ospita al Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo la rassegna letteraria “Donne che scrivono di uomini” , che si articolerà per 3 giovedì consecutivi alle ore 18. “Donne che scrivono di uomini” relatore è Guido Davico Bonino, capo ufficio stampa della casa editrice Einaudi, docente universiatrio, critico teatrale direttore, all’inizio degli anni Duemila, dell’Istituto di cultura italiana a Parigi. Davico Bonino percorrerà, con l’ausilio di qualche lettura dal vivo, l’itinerario civile, culturale e letterario di tre grandi scrittrici italiane legate al Piemonte. Si inizia il 28 maggio con Lalla Romano, per proseguire il 4 giugno con Elsa Morante e chiudere l’11 giugno con Natalia Ginzburg.

Massimo Iaretti

“A Karma Capitalist” vince "Lavori in corto"

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“È una storia affascinante – spiega Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – e carica di aspettative, quella del protagonista del documentario “A Karma Capitalist”: l’architetto e designer berlinese Van Bo Le-Mentzel. Mettendo a disposizione le proprie conoscenze, i network… e naturalmente le idee (che non sono gratis, come molti credono in Italia), riesce ad avviare un’impresa di mobili “fai da te”, partendo da materiali di recupero…”

 

In un’affollata serata al Cinema Massimo di Torino, nell’ambito del festival “Lavori in corto”, il 24 maggio Sicurezza e Lavoro ha assegnato l’edizione 2015 del proprio Premio Cinematografico rivolto a registi under 35, quest’anno intitolato “Sognando un lavoro vero”, al filmato che ha saputo “meglio documentare la situazione e le speranze dei giovani alla ricerca di un’occupazione dignitosa, che permetta loro di realizzare il proprio progetto di vita”.A vincere l’assegno da 300 euro è stato il documentario “A Karma Capitalist” di Rosa Canosa (2015, durata: 6’ 46’’).

 

 “È una storia affascinante – spiega Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – e carica di aspettative, quella del protagonista del documentario “A Karma Capitalist”: l’architetto e designer berlinese Van Bo Le-Mentzel. Mettendo a disposizione le proprie conoscenze, i network… e naturalmente le idee (che non sono gratis, come molti credono in Italia), riesce ad avviare un’impresa di mobili “fai da te”, partendo da materiali di recupero e sfruttando le potenzialità del crowdfunding, della raccolta fondi dal basso, da tante persone – conoscenti e non – che riconoscono il valore del suo lavoro e credono nelle sue potenzialità”. Sicurezza e Lavoro ha assegnato anche una menzione speciale a “Non mi muovo. Nuove generazioni di imprenditori” di Laura Caviglia e Marco Cucciniello (2015, durata: 30’). Per la prima volta, è stato anche assegnato il “Premio FabLab Pavone” (il laboratorio aperto da Sicurezza e Lavoro in via Bellezia 19 a Torino). Hanno vinto due tessere annuali per l’accesso al FabLab Pavone e 10 ore di utilizzo di una stampante 3d (materiali inclusi) Alessandra Turcato e Alessio De Marchi, registi del cortometraggio “What weee are. Weee cutter ants”.

 

 “Abbiamo scelto di premiare ‘A Karma Capitalist’ e ‘What weee are’ – dichiara Loredana Polito, responsabile del Centro San Liborio – Fablab Pavone – oltre che per il valore artistico, anche per la visione della società che vogliono rappresentare. Offrono uno sguardo sull’universo dei maker, sul mondo dei FabLab e degli artigiani digitali, che vanno incoraggiati e sostenuti. Come stiamo cercando di fare noi nel FabLab Pavone aperto da Sicurezza e Lavoro in via Bellezia 19 a Torino. La condivisione dei saperi e delle idee è una delle strade da percorrere per rivitalizzare la nostra società e l’economia”.

Massimo Iaretti

 

Dibattito in Sala Rossa: "Arabia Saudita al Salone, chi sì e chi no"

palazzo civico

Decisamente possibilisti  i contributi di alcuni consiglieri del Pd, come Laura Onofri per la quale “Occorre perseguire il dialogo e per questo motivo non vedo ostacoli alla presenza della Arabia Saudita”

 

L’invito all’Arabia Saudita come Paese ospite per l’edizione 2016 del Salone del Libro trova uniti, nell’opporsi destra e sinistra, passando anche per il centro. In Sala Rossa l’assessore alla cultura Maurizio Braccialarghe ha dovuto precisare la posizione dell’amministrazione comunale su richiesta dei consiglieri Maurizio Trombotto (Sel), Enzo Liardo (Ncd) e Maurizio Marrone (Fdi). E proprio quest’ultimo ha rivolto una domanda chiara al presidente della Regione ed al sindaco di Torino e ha evocato una opposizione secca all’invito: “Ma Fassino e Chiamparino che siedono nell’Alto Comitato di Coordinamento della Fondazione del Salone del Libro sapevano di questa scelta disgraziata? La condividono? 


Se non garantiranno un passo indietro, annuncio fin d’ora la costituzione di un Comitato contro l’Arabia Saudita paese ospite, che sono convinto saprà raccogliere l’adesione trasversale anche a sinistra di tanti politici e intellettuali intenzionati a tutelare la dignità dell’Occidente, anche al Salone del Libro.”: Sull’altro fronte dello schieramento politico Maurizio Trombotto ha detto senza mezzi termini che “individuare l’Arabia Saudita come Paese ospite dell’edizione 2016 del Salone del Libro è una selta politica ignobile, non accettabile, né condivisibile o sostenibile”. Medesima, anche se con toni leggermente più sfumati è la linea di Silvio Viale, radicale eletto nel Partito democratico: “Indipendentemente dalle scelte che verranno legittimamente effettuate, questa città non sarà indifferente di fronte alla presenza dell’Arabia Saudita al Salone del Libro nel rispetto del Salone stesso e delle donne”.

 

Decisamente possibilisti, invece, i contributi di altri consiglieri del Pd, come Laura Onofri per la quale “Occorre perseguire il dialogo e per questo motivo non vedo ostacoli alla presenza della Arabia Saudita”, Luca Cassiani “Non bisogna essere chiusi nei confronti ei pensieri differenti”, Michele Paolino. Per la giunta Braccialarghe ha evidenziato che “Faremo il punto con i nuovi responsabili del Salone del Libro per decidere anche sulle relazioni internazionali, già avviate da tempo con alcuni Paesi”. L’assessore ha sottolineato l’apertura alla presenza dell’Arabia Saudita,nel nome della cultura, ma ha fatto un distinguo: “Se il tutto si riducesse ad una ricerca di finanziamenti e sponsor da parte di un ricco Paese petrolifero, in tal caso chiederei che questa operazione si interrompesse subito”. Resta il fatto che la discussione è aperta e una sua soluzione, qualunque essa sia, non sarà indolore.

Massimo Iaretti

"Sorpresi dall'Amore", come incontrare Cristo

nicole libroCon l’autore Andrea Mardegan dialoga la dott.ssa Nicole Freddi

 

La presentazione del libro “SORPRESI DALL’AMORE Incontri personali con Cristo” si tiene  Venerdì 29 maggio alle ore 21  presso il Salone dell’Immacolata in Piazza Calabiana, 1 a Casale Monferrato.  Con l’autore ANDREA MARDEGAN dialoga la dott.ssa NICOLE FREDDI. Letture a cura di LUCIA GROSSO. Accompagnamento musicale di ALESSANDRA MARIANO (Violino) . Acquerelli di ANNA MARIA TREVISAN.

Milan – Torino: ecco le nostre pagelle

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Il Toro perde a San Siro contro il Milan per 3 a 0 e dice così addio alle possibilità di qualificazione per la prossima Europa Leauge

 

La benzina è finita. Il Toro perde a San Siro contro il Milan per 3 a 0 e dice così addio alle possibilità di qualificazione per la prossima Europa Leauge. La partita er decisiva, ma, con il ritorno al goal di El Shaarawy ( doppietta per lui) e il centesimo goal di Pazzini in Serie A, si è trasformata in una festa per i rossoneri. Ai ragazzi di Ventura non si può rimproverare nulla, la stagione, seppure da incrniciare, ha prosciugato sia fisicamente che mentalmente i granata che ora possono finalmente prendere fiato e incominciare a organizzarsi per la prossima stagione.

 

Padelli 5,5: sui tre goal non può nulla, ma ogni volta che riceve il pallone tra i piedi sono brividi sia per la squadra che per i tifosi;

Darmian 5: anche da centrale sbaglia poco, ma un suo passaggio sbagliato è decisivo per lo sviluppo dell’azione che porta poi al rigore per il Milan;

Glik 5,5: fatica più del solito e mostra comprensibili segni di stanchezza, sul primo goal è lento a chiudere su El Shaarawy;

Moretti 5,5: gioca una partita discreta, ma al 51′ rimedia un ammonizione per un fallo evitabile su Honda;

Bruno Peres 6: nelle sue accellerazioni i granata trovano le azioni più pericolose, ma sul 3-0 si perde completamente El Shaarawy che è così libero di andare in rete;

Vives 5,5: corre tanto, si inserisce bene e d è uno dei più attivi, ma spesso e volentieri manca di precisione e concretezza (dal 55′ Benassi 5: entra per dare più mobilità al centrocampo, ma non si vede quasi mai);

Gazzi 5: tanti palloni persi e poco concreto quando si tratta di chiudere, appare il più provato dai tanti impegni stagionali (dal 69′ Basha 6: serve a El Kaddouri la palla del 3-1, ma Abbiati si supera);

El Kaddouri 6: davanti ha poche soluzioni e tante volte è costretto a cercare l’azione personale per superare la difesa rossonera, sfiora il goal all’87’;

Molinaro 4,5: con un grande inserimento costringe Zaccardo a sgambettarlo e a prenddere il rosso, al 56′ si fa espellere anche lui per un goffo intervento su Van Ginkel all’interno dell’area concludendo così in anticipo la sua stagione;

Amauri 5: lotta tanto e con Martinez gioca bene la palla, ma nessuno dei due arriva quasi mai al tiro;

Martinez 5: stesso discorso fatto per Amauri, ma a differenza del brasiliano non tocca quasi mai la palla (dal 72′ Rosso 6: dopo undici anni nelle giovanili del Toro esordisce in Serie A. Corre tanto, ma viene servito poco);

All. Ventura 8: nonostante la mancata qualificazione non si può non premiare colui che ha rianimato un’intera piazza e in quattro anni ha riportato il Toro nelle zone di classifica che il suo blasone vuole che occupi. Leggenda granata.

 

Filippo Burdese

Boccata di ossigeno per la sanità con 600 nuovi posti oggi e 200 tra un anno

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Decisa anche la programmazione per il 2015 delle procedure aggregate e centralizzate degli acquisti di beni e servizi

 

Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino lo aveva annunciato la socrsa settimana, ma il tormentone teneva banco da mesi. E le assunzioni in sanità di cui si è tanto parlato, ora si faranno davvero.  Una delibera presentata dall’assessore Antonio Saitta consente alle aziende sanitarie piemontesi di provvedere a 600 assunzioni di personale del ruolo sanitario ed operatore socio-sanitario, con lo scopo di contribuire al miglioramento dei tempi di attesa per le attività chirurgiche ed ambulatoriali. Dopo aver verificato i carichi di lavoro in pronto soccorso e triage, osservazione breve intensiva e letti di semintensiva, le singole aziende devono utilizzare le graduatorie aperte dei concorsi effettuati e possono ricorrere anche a quelle di altre Asr: entro il mese di giugno molti contratti potranno così già essere firmati. Oltre a sbloccare un turn over fermo di fatto dal 2011, quando era scattata la procedura di rientro dal debito sanitario, la delibera prevede anche la possibilità di ulteriori 200 assunzioni nel 2016. Decisa anche la programmazione per il 2015 delle procedure aggregate e centralizzate degli acquisti di beni e servizi delle aziende sanitarie, che nel giro di un anno sono già arrivare al 27% del totale consentendo notevoli risparmi.