“A Karma Capitalist” vince "Lavori in corto"

lavori in corto

“È una storia affascinante – spiega Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – e carica di aspettative, quella del protagonista del documentario “A Karma Capitalist”: l’architetto e designer berlinese Van Bo Le-Mentzel. Mettendo a disposizione le proprie conoscenze, i network… e naturalmente le idee (che non sono gratis, come molti credono in Italia), riesce ad avviare un’impresa di mobili “fai da te”, partendo da materiali di recupero…”

 

In un’affollata serata al Cinema Massimo di Torino, nell’ambito del festival “Lavori in corto”, il 24 maggio Sicurezza e Lavoro ha assegnato l’edizione 2015 del proprio Premio Cinematografico rivolto a registi under 35, quest’anno intitolato “Sognando un lavoro vero”, al filmato che ha saputo “meglio documentare la situazione e le speranze dei giovani alla ricerca di un’occupazione dignitosa, che permetta loro di realizzare il proprio progetto di vita”.A vincere l’assegno da 300 euro è stato il documentario “A Karma Capitalist” di Rosa Canosa (2015, durata: 6’ 46’’).

 

 “È una storia affascinante – spiega Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – e carica di aspettative, quella del protagonista del documentario “A Karma Capitalist”: l’architetto e designer berlinese Van Bo Le-Mentzel. Mettendo a disposizione le proprie conoscenze, i network… e naturalmente le idee (che non sono gratis, come molti credono in Italia), riesce ad avviare un’impresa di mobili “fai da te”, partendo da materiali di recupero e sfruttando le potenzialità del crowdfunding, della raccolta fondi dal basso, da tante persone – conoscenti e non – che riconoscono il valore del suo lavoro e credono nelle sue potenzialità”. Sicurezza e Lavoro ha assegnato anche una menzione speciale a “Non mi muovo. Nuove generazioni di imprenditori” di Laura Caviglia e Marco Cucciniello (2015, durata: 30’). Per la prima volta, è stato anche assegnato il “Premio FabLab Pavone” (il laboratorio aperto da Sicurezza e Lavoro in via Bellezia 19 a Torino). Hanno vinto due tessere annuali per l’accesso al FabLab Pavone e 10 ore di utilizzo di una stampante 3d (materiali inclusi) Alessandra Turcato e Alessio De Marchi, registi del cortometraggio “What weee are. Weee cutter ants”.

 

 “Abbiamo scelto di premiare ‘A Karma Capitalist’ e ‘What weee are’ – dichiara Loredana Polito, responsabile del Centro San Liborio – Fablab Pavone – oltre che per il valore artistico, anche per la visione della società che vogliono rappresentare. Offrono uno sguardo sull’universo dei maker, sul mondo dei FabLab e degli artigiani digitali, che vanno incoraggiati e sostenuti. Come stiamo cercando di fare noi nel FabLab Pavone aperto da Sicurezza e Lavoro in via Bellezia 19 a Torino. La condivisione dei saperi e delle idee è una delle strade da percorrere per rivitalizzare la nostra società e l’economia”.

Massimo Iaretti

 

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