redazione il torinese

Sicurezza, il controllo di vicinato di San Mauro torinese diventa "modello da esportazione"

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E’ un progetto che tende a fare crescere, da un lato, la solidarietà tra i cittadini e a crescere una forma di osservazione “passiva” del territorio e delle persone che vi transitano. Il tutto, ovviamente, deve avvenire in stretta collaborazione – elemento imprescindibile – con le forze dell’ordine

 

Adesso il Controllo del Vicinato di San Mauro Torinese diventa un “modello da esportazione”. Venerdì il consigliere comunale Ferdinando Raffero, che coadiuva il sindaco Ugo Dallolio nelle politiche per la sicurezza e che è stato promotore del progetto nel comune della Città Metropolitana di Torino, e il referente regionale (e componente del comitato esecutivo nazionale) dell’Associazione Controllo del Vicinato, Massimo Iaretti, interverranno in un’audizione davanti alla commissione sicurezza del consiglio comunale di Asti. La città di Asti, che è stata al centro di alcuni episodi cruenti di criminalità – cui non è applicabile il modello di deterrenza del Controllo del Vicinato – ma che è anche teatro di diversi fatti di microcriminalità, quali furti, truffe, atti vandalici, sta imboccando decisamente la strada dalla prevenzione. Di qui la richiesta fatta all’Associazione, da parte del sindaco Fabrizio Brignolio e del consigliere Neri Baglione di un approfondimento sull’argomento, ed un primo contatto informale con Iaretti e con il successivo invito a prendere parte attiva all’audizione.

 

Il coinvolgimento di San Mauro non è casuale. Grazie al lavoro di collegamento di Raffero (che è anche componente dell’Acdv) il consiglio comunale ha votato una mozione che lo adotta, è stato creato un primo gruppo di volontari e si sono registrati anche alcuni risultati positivi, come il comportamento delle persone che non la loro non indifferenza hanno evitato la quarta spaccata in pochi mesi ad una parafarmacia o l’individuazione, grazie ad una segnalazione (segno di un aumentato senso civico) dell’autore di un incidente che aveva divelto con la propria auto la cancellata di una scuola e si era poi allontanato come niente fosse.  Nella Città Metropolitana il sistema è applicato per il momento, come ente locale, solo a San Mauro Torinese, ma è stato costituito un gruppo di volontari recentemente anche a Riva di Pinerolo e alcuni sindaci, come quelli di Cavagnolo e San Sebastiano Po, nel corso di un incontro che si è svolto a Moransengo (Provincia di Asti, ma al confine con la Città Metropolitana di Torino) hanno dimostrato interesse nell’approfondire l’argomento. “Ci aspetta un autunno caldo – dice Massimo Iaretti – sotto l’aspetto degli incontri, perché se è vero che il Piemonte è una delle regioni dove il progetto è partito per ultimo in ordine di tempo, tuttavia si stanno registrando sempre maggiori richieste di contatti  e se anche Asti aderisse sarebbe il primo comune capoluogo nella nostra regione. Il Controllo del Vicinato non è la panecea di tutti i mali, anzi non li elimina, ma può contribuire nei cittadini ad accrescere il senso diffuso di sicurezza”

 

Ma di che cosa si tratta? Il Controllo di vicinato, meglio conosciuto come “Neighbourhood watch” nasce negli anni Sessanta – Settanta, nei Paesi anglo – sassoni, Gran Bretagna, Stati Uniti, ma anche Canada, Australia, Nuova Zelanda e in Italia inizia ad avere una diffusione a partire dal 2008 in Lombardia. “L’importatore” ed ideatore sul Patrio suolo di questo sistema è Gianfrancesco Caccia di Caronno Pertusella (Varese) che ha via via diffuso, con altri volontari, le tecniche sino alla creazione di una associazione, che si chiama appunto Controllo di Vicinato, che ha tra i suoi coordinatori, oltre allo stesso Caccia, anche Leonardo Campanale di Rodano (Milano) ed il criminologo Francesco Caccetta. Il Controllo di Vicinato, che nulla ha a che vedere con il fenomeno delle “Ronde Padane” o pattugliamenti di cittadini sul territorio o la videosorveglianza (che è una scelta dell’amministrazione comunale d’intesa con le forze dell’ordine), è un progetto che tende a fare crescere, da un lato, la solidarietà tra i cittadini e a crescere una forma di osservazione “passiva” del territorio e delle persone che vi transitano. Il tutto, ovviamente, deve avvenire in stretta collaborazione – elemento imprescindibile – con le forze dell’ordine.

 

 

Addio a Betta, consulente di Guariniello sull'amianto

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Sessantasei anni, direttore della struttura di anatomia patologica dell’ospedale (nazionale) di Alessandria sino alla pensione, un’esperienza maturata dapprima a Casale Monferrato sempre in anatomia patologica, era dal 1998 presidente della sezione di Alessandria della Lilt – Lega italiana per la lotta contro i tumori

 

Con la scomparsa di Pier Giacomo Betta, le indagini sull’amianto, in particolare quelle di Raffaele Guariniello e della procura di Torino, perdono un loro valido consulente. Sessantasei anni, direttore della struttura di anatomia patologica dell’ospedale (nazionale) di Alessandria sino alla pensione, un’esperienza maturata dapprima a Casale Monferrato sempre in anatomia patologica, era dal 1998 presidente della sezione di Alessandria della Lilt – Lega italiana per la lotta contro i tumori. L’esperienza casalese lo aveva avviato ad un approfondimento nelle malattie derivanti da esposizione da amianto  ed era stato promotore della nascita della delegazione casalese del sodalizio, molto attiva per una decina d’anni e ne aveva “benedetto” le varie iniziative come l’accordo con Asl 21, Aso Alessandria e Misericordia Casale che diede il via alla banca biologica sul mesotelioma (con progetto di Bruno Castagneto) oggi un punto di forza nella lotta alla malattia. Ma era stato anche impegnato, in particolare negli ultimi anni, come consulente di parte di diverse procure italiane che avevano avviato indagini sui decessi causati dall’esposizione all’amianto. E tra queste ci sono sia Eternit che Eternit bis che ter, ancora in itinere. Pertanto è particolarmente significativo quanto scrive Afeva di Casale e di Cavagnolo che lo ricorda “con grande riconoscenza per l’impegno profuso con grande professionalità nella lotta all’amianto”.

 

Massimo Iaretti

Aperti e chiusi per ferie in agosto

Estate in città

 

palazzo civicoTutte le variazioni alla viabilità, chiusure estive degli uffici comunali, esercizi commerciali aperti ad agosto e segnalazioni circa eventi, iniziative e occasioni di svago all’aperto: ecco da Palazzo Civico le informazioni utili per chi rimane in città durante il periodo estivo, sono riepilogate nella pagina dedicata del sito web del Comune di Torino.

 

(Foto: il Torinese)

Tensione continua al Summer Village

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STORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

Peccato, veramente un peccato che questa iniziativa di svago e divertimento, troppe volte si trasformi in tragedia

 

La tensione al Summer Village del Lingotto continua ad essere alta. Dopo dli accoltellamenti continuano ad affrontarsi le gang rivali. Si cerca di controllare la situazione, gli organizzatori con  appositi e privati vigilantes, hanno grosse difficoltà. Peccato, veramente un peccato che questa iniziativa di svago e divertimento, troppe volte si trasformi in tragedia. Molti gestori degli spazi di ristorazione sono preoccupati se non terrorizzati. Proprio così, terrorizzati. Troppo alcol e troppa tolleranza  verso sostanze stupefacenti sono tra i fattori di ingovernabilità. Poi il rumore prodotto dalle discoteche  non aiuta.

 

Ci  viene riferito di confronti verbali dove, tra i contraenti, c’è chi affronta la discussione con un coltellaccio da cucina nascosto. Sicuramente non è stato il primo anno di simili episodi. Ma ora c ‘è quasi scappato il morto. Si è ampiamente superato il limite. Come si è sempre detto: prevenire meglio che curare. Ora sono intervenuti i carabinieri e speriamo che sia finita. Ma sperare non è prevenire. Noi ci limitiamo a suggerire, se ci saranno altre edizioni, di cambiare radicalmente impostazione dell’iniziativa stessa. Accogliente per i latini americani, inclusiva e sollecitante per tutti, comprese le famiglie.  Ma altri incidenti non si possono piu permettere.

 

(Foto: il Torinese)

Aria fresca? Un ricordo: torna l'anticiclone africano con afa e caldo torrido

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Il mese appena passato si posiziona in cima alla classifica dei mesi più caldi della storia: il più caldo fra i mesi di luglio e anche secondo mese più caldo in assoluto, soltanto qualche decimo di grado in meno rispetto all’agosto del 2003

 

Un po’ di aria fresca è arrivata sul Nord dell’Italia, grazie anche ai  forti temporali dei giorni scorsi. Gli acquazzoni che hanno coinvolto Alpi, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Marche, ma che hanno devastato la zona di Firenze, sono ormai un ricordo: da questa settimana torna il temibile anticiclone africano che riporterà temperature elevate e afa diffusa su tutta l’Italia e per almeno una decina di giorni. Le statistiche dicono che luglio è stato il più caldo da quando si hanno misurazioni “scientifiche”. L’ anomalia è stata di 3.2 gradi rispetto alla media climatica degli ultimi 30 anni, così il mese appena passato si posiziona in cima alla classifica dei mesi più caldi della storia: il più caldo fra i mesi di luglio e anche secondo mese più caldo in assoluto, soltanto qualche decimo di grado in meno rispetto all’agosto del 2003. Dopo il passaggio della prima perturbazione di agosto, è il momento di un periodo di prevalenza delle correnti africane.

 

(Foto: il Torinese)

 

Infanzia, le sezioni primavera proseguono fino al 2017

Le scuole dell’infanzia statale o paritaria, gli asili nido comunali e privati convenzionati e i micronidi che hanno già attivato una sezione avendo avuto accesso al contributo ed intendessero proseguire l’attività o che fossero interessate ad istituirne una hanno tempo fino al 30 settembre 

 

asiloLa Giunta regionale ha stabilito che il finanziamento delle “sezioni primavera” in Piemonte proseguirà anche negli prossimi anni scolastici 2015-16 e 2016-17. Le scuole dell’infanzia statale o paritaria, gli asili nido comunali e privati convenzionati e i micronidi che hanno già attivato una sezione avendo avuto accesso al contributo ed intendessero proseguire l’attività o che fossero interessate ad istituirne una hanno tempo fino al 30 settembre per compilare e inviare alla Regione l’apposita domanda. Il bando e la relativa modulistica saranno pubblicati sul sito della Regione.

 

A disposizione per i prossimi due anni scolastici la Giunta ha messo 2 milioni di euro, nell’attesa che, approvato il bilancio di previsione, anche il Ministero dell’Istruzione possa integrare con risorse proprie. Il contributo per ogni nuova sezione, commisurato al numero dei bambini ospitabili in base alla capacità ricettiva, sarà di 6.000 euro per sezione da 6 a 10 bambini e di 10.000 euro per quelle da 11 a 20 bambini. “Si tratta di un servizio – sottolinea l’assessore all’Istruzione, Gianna Pentenero – che da anni ormai soddisfa bisogni educativi dei bambini e delle famiglie, diffusi in ogni territorio, nelle grandi città come nei piccoli centri. Proprio per questo la Regione ha voluto confermare il proprio impegno destinando ulteriori risorse a copertura delle nuovi classi, con un finanziamento pari a 1 milione di euro per ogni anno scolastico. Solo lo scorso anno siamo riusciti a finanziare 104 sezioni: 13 ad Alessandria, 13 ad Asti; 12 a Biella; 13 a Cuneo; 10 a Novara; 31 a Torino; 3 nel Verbano-Cusio-Ossola e 9 a Vercelli. Per il futuro, attendiamo il decreto previsto dalla Buona Scuola sul sistema 0-6 per poter dare continuità e concretezza alle nostre sperimentazioni”.

 

sdepalma -www.regione.piemonte.it

Cavagnolo in festa per Sant'Eusebio

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Proseguono le serate danzanti gratuite  accompagnate dallo stand gastronomico

 

Cavagnolo è in festa per patrono Sant’Eusebio sino a mercoledì. Dopo la Santa Messa di domenica, proseguono le serate danzanti gratuite  accompagnate dallo stand gastronomico. Lunedì 3 agosto è in arrivo una notte caraibica con Belen Lopez. Martedì 4 sarà la volta di Giuliano e i Baronie, e dalle ore 17 giostre gratuite per i bambini residenti nel comune della Città Metropolitana sino a 14 anni. Infine mercoledì 5 agosto ci sarà la chiusura con le note di Mike e i Simpatici.

Massimo Iaretti

Torino quasi come Tirana per Lonely Planet

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tiranese23La comunità albanese a Torino e in Piemonte è molto forte e integrata pienamente da anni. Inizia da oggi – attraverso il nuovo link del Torinese, IL TIRANESE – la pubblicazione di notizie, opinioni e servizi giornalistici incentrati sui rapporti tra il Piemonte e il Paese delle Aquile, nello spirito di amicizia e interscambio culturale e sociale.

 

 Gli articoli precedenti sono visibili cliccando sul link Vetrina 1 , in alto sopra il titolo

 

Dice il governatore Sergio Chiamparino: “E’ motivo d’orgoglio per noi piemontesi”

 

Se si considera che Tirana e l’Albania erano in 1a posizione un paio di anni fa, il fatto che Torino e il Piemonte siano al 6/o posto tra le destinazioni turistiche europee del 2015 per Lonely Planet, è un risultato  comunque molto lusinghiero. Sia detto senza ironia – da parte nostra che amiamo Torino – dato che i Paesi emergenti oggi fanno tendenza. Secondo la prestigiosa guida “ci sono molte cose da scoprire a Torino”. Dice il governatore Sergio Chiamparino: “E’ un vero motivo d’orgoglio per noi piemontesi. Dobbiamo essere i primi a rammentare che viviamo in una regione dove bellezza, qualità e sostenibilità sono il patrimonio più grande su cui possiamo contare”.

Ritrovata la giovane fuggita con il figlio, stanno bene entrambi

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Individuati  alla periferia di Milano

 

Li hanno ritrovati alla periferia di Milano, la giovane marocchina di 26 anni con il figlio di 2 scomparsi lunedì dalla casa di Bussoleno: stanno bene ma non sono state definite le della fuga. la donna soffre di un grave problema psichico e non si sa ancora se  sia stata aiutata. Un suo connazionale, che ha riconosciuto i due attraverso le immagini di tv e giornali,  ha messo i carabinieri sulle tracce della coppia.

Emergenza caldo, a rischio gli amici a 4 zampe

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spookyCani e gatti sono messi a dura prova dal solleone poiché sudano esclusivamente, e in scarsa misura, dai polpastrelli e pertanto regolano la propria temperatura corporea con maggiori difficoltà rispetto agli uomini. I consigli dell’Istituto Zooprofilattico

 

In aumento, negli ultimi anni, il numero di animali domestici giunti all’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta in seguito a decesso per colpo di calore. L’estate 2015 è “rovente” e a patirne saranno in particolare gli oltre 14.5 milioni di cani e gatti che vivono nelle nostre case. Cani e gatti sono messi a dura prova dal solleone poiché sudano esclusivamente, e in scarsa misura, dai polpastrelli e pertanto regolano la propria temperatura corporea con maggiori difficoltà rispetto agli uomini. Cuccioli, anziani, razze brachicefale (es. Bulldog, gatto persiano), animali obesi e cardiopatici sono tra i soggetti maggiormente a rischio.

 

Come evitare colpi di calore e di sole che mettano in pericolo la loro vita? Dall’Istituto Zooprofilattico arrivano alcune semplici regole per far superare il caldo e l’afa ai nostri amici a quattro zampe:

 

  • garantire un luogo ombreggiato e fresco in cui riposare

  • assicurare acqua fresca sempre a disposizione e cibo leggero

  • evitare di lasciare residui di cibo ed acqua nella ciotola. Si rischia una proliferazione di batteri che possono causare disturbi, anche gravi

  • evitare di portarli a spasso nelle ore più calde della giornata (dalle 11 alle 17)

  • evitare di passeggiare sull’asfalto rovente, in particolare per le razze di piccole taglia (es. bassotto)

  • non lasciarli mai chiusi in macchina, neppure all’ombra o con i finestrini abbassati.

     

    Nel caso si sospetti che un animale abbia sintomi riconducibili al colpo di calore, è necessario – precisa Maria Caramelli, direttrice dell’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta – spostarlo in un ambiente fresco, bagnare collo, testa, ascelle, inguine con acqua non troppo fredda e consultare immediatamente un medico veterinario”. Anche e soprattutto in estate, insomma, occorre essere particolarmente attenti alla salute dei nostri amici a quattro zampe.