redazione il torinese

"Cade" il ghiacciaio del Wetterhorn tra Svizzera e Piemonte

All’improvviso il ghiaccio è precipitato lungo il versante della montagna

 

ghiacciaioDue camminatori svizzeri, Hans Buhler e sua moglie Marianne, hanno filmato il distacco di una porzione del ghiacciaio del Wetterhorn (altitudine 3693 metri) mentre si trovavano a fondovalle nei pressi di Grindelwald, in Svizzera, a una manciata di chilometri dal confine con il Piemonte.

 

All’improvviso il ghiaccio è precipitato lungo il versante della montagna ricoprendo  i prati e provocando una specie di “bufera” di neve. “Abbiamo sentito un boato: pensavamo a un aereo, poi abbiamo visto quella massa bianca che piombava giù. L’abbiamo ripresa, poi ci siamo messi al riparo”. Un fatto davvero  raro per la zona, causato molto probabilmente dalle temperature elevate  verificatesi durante l’estate.

Un Bellocchio anticlericale e ideologico nelle sale torinesi

bellocchio

Grande successo del film, una metafora delle conseguenze in Italia di 50 anni di potere democristiano. Vanta la magistrale interpretazione di Herlitza

 

Sta riscuotendo un notevole successo nelle sale torinesi l’ultimo film di Marco Bellocchio, “Sangue del mio sangue”,  ambientato a Bobbio, in val Trebbia,  un luogo particolarmente caro al regista, dove la sua numerosa famiglia ha da sempre casa e trascorre la villeggiatura. Di qui la ragione del titolo e della scelta di ambientarvi, in passato, le sue storie più legate all’autobiografia, tra cui il documentario “Vacanze in val di Trebbia”. Il film si concentra su due episodi datati tra Il Seicento e Il Duemila, strettamente complementari, strutturati quasi secondo il procedimento della “mise en abyme”, del racconto nel racconto. La complementarietà nasce dal fatto che sono interpretati dagli stessi attori e figuranti. Nel passato una giovane piacente, una suora,  è interpretata dalla Liberman,  che ha sedotto il suo giovane confessore che, per il rimorso, si è ucciso annegandosi nel fiume. Il suo gemello soldato,  Federico Mai, interpretato da Piergiorgio Bellocchio, bussa alla porta del convento per ottenere il seppellimento del fratello in terra consacrata, non possibile fino a quando la donna non confessera’ la colpa.  Il luogo in cui è ambientato il film è un convento di clausura,  rimasto chiuso per trent’anni,  che, in realtà, ospitava detenuti per piccole pene,  ma con un impianto scenografico simile a un carcere duro.

 

La figura della suora murata, nelle intenzioni del regista, vuol richiamare quella della monaca di Monza. “Sangue del mio sangue” però non presenta soltanto la sezione seicentesca, con il processo alla suora strega, nel convento di clausura, e con la decisione del Tribunale dell’Inquisizione di murarla viva, ma lascia largo spazio anche a un’altra figura, quella del conte-vampiro, interpretata magistralmente  da Roberto Herlitza,  che, secondo alcuni critici, non sarebbe niente altro che la rappresentazione del potere democristiano.  Il regista non si è preoccupato nel film, come egli stesso ha dichiarato, dell’architettura drammaturgica, ma ha scelto una concatenazione delle sfere temporali;  il dominio della Chiesa cattolica nel Seicento, paradossalmente, conclude la sua parabola con il dominio democristiano in Italia, che, pur permettendo un relativo benessere secondo il regista, avrebbe succhiato il sangue a quella che è stata una prospettiva di cambiamento e di novità per il nostro Paese,  fingendo di garantire per cinquanta anni la democrazia in Italia.

 

Mara Martellotta

"Lucianone" Moggi, da Calciopoli alla tessera da giornalista

E’  diventato ufficialmente un pubblicista, alla tenera età di 78 anni

 

moggiLuciano Moggi è diventato ufficialmente un giornalista pubblicista, alla tenera età di 78 anni. Tra i personaggi più discussi dello sport e del costume italiano, l’anziano giogione-istrione e per molti maramaldo ex manager della Juventus ha, infatti, ritirato il tesserino nella sede dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, in corso Stati Uniti a Torino. Ha ottenuto l’iscrizione come collaboratore del quotidiano Libero. Il giornale diretto da Maurizio Belpietro scrive. “Mi hanno vestito di bianconero  ma questo non mi esime dallo scrivere cose negative sulla Juventus”. “In ambito sportivo – ha aggiunto entrando nella parte -non sempre le cose vengono raccontate come sono realmente accadute. L’Ordine dei giornalisti dovrebbe colpire chi non si attiene alla verità e vuole raccontare la sua verità. Spero di essere il giornalista che con il buon senso dice le cose come stanno”. 

Rubano cassaforte alle poste, direttrice colta da malore

 Di notte, con tutta calma hanno smurato e portato via la cassaforte contenente il denaro

 

poste italianeA Malanghero, piccola frazione di San Mauro Canavese è di 11 mila euro il bottino del colpo all’ufficio postale. I banditi, come nella miglior tradizione, si sono nascosti  nell’ufficio la scorsa notte. Con tutta calma hanno smurato e portato via la cassaforte contenente il denaro. Il furto è stato scoperto questa mattina dalla a direttrice dell’ufficio, che è stata colta da un lieve malore. L’ufficio resterà chiuso tutta la mattina per potere permettere ai carabinieri di effettuare i rilievi necessari.

 

(Foto: il Torinese)

    

La sanità e le ricadute sugli anziani

Doppio appuntamento giovedì primo ottobre presso l’hotel “la ruota” a Pianfei (Cuneo) e venerdì 2 ottobre a Caluso (Torino)

 

vecchi anzianiDoppio appuntamento per l’Auser Piemonte Giovedì primo ottobre presso l’hotel “la ruota” a Pianfei (Cuneo) e venerdì 2 ottobre a Caluso (Torino), per discutere sul futuro della sanità nella regione e soprattutto per capire quali saranno le ricadute sui cittadini più fragili ed esposti come gli anziani. Partecipano al convegno: il presidente dell’Auser Piemonte Gianni Pibiri, Nino Boeti vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Alberto Tomasso Segretario Generale della Cgil Piemonte, Mario Borgna Segretario Generale dello Spi regionale ed Enzo Costa presidente nazionale dell’Auser. Modera i lavori Elio Lodi Direttore Generale dell’Auser Piemonte. A conclusione dei due appuntamenti, si  terrà il pranzo sociale e la festa dei volontari Auser Piemonte.

I carabinieri nelle vigne contro il caporalato

Le aziende agricole che si trovano sotto la lente da parte dei militari dell’Arma e dell’Ispettorato del Lavoro sono una trentina

 

carabinieri autoSono stati effettuarti nell’Astigiano e probabilmente si estenderanno a tutto il Piemonte i controlli a tappeto dei carabinieri nelle vigne, per contrastare il fenomeno del caporalato. Le aziende agricole che sono sotto la lente da parte dei militari dell’Arma e dell’Ispettorato del Lavoro sono una trentina. Nelle zone di  Canelli e Nizza sono state registrate sanzioni per 175 persone, sette i casi di lavoro in nero scoperti e due le attività agricole sospese. Invece  le 130 persone identificate sono risultate in regola con i documenti.
    

Le Donne del PD: “Amsterdam Chips pubblicità offensiva e sanzioni amministrative"

Per preservare l’immagine della Città la Consigliera PD Federica Scanderebech ha presentato diverse interpellanze in merito al metodo adottato per le aperture degli innumerevoli punti vendita 

 

SCANDELe donne del Gruppo Consiliare Comunale del PD da tempo attive nelle sedi istituzionali contro le pubblicità ritenute lesive nei confronti della donna, si uniscono alla polemica delle altre donne che hanno condannato gli slogan sessisti ed offensivi, utilizzati durante l’inaugurazione di mercoledì 16 settembre nel punto vendita di Rivoli e sulle locandine negli altri punti vendita torinesi; i messaggi pubblicitari sono stati immediatamente denunciati dalle Consigliere del PD all’Istituto di autodisciplina pubblicitaria. Le Consigliere PD si augurano che questi messaggi non vengano usati per altre campagne pubblicitarie e che siano ritirati immediatamente. Per preservare l’immagine della Città la Consigliera PD Federica Scanderebech ha presentato diverse interpellanze in merito al metodo adottato per le aperture degli innumerevoli punti vendita “Amsterdam Chips” che stanno sorgendo nel cuore della Città, l’ultimo situato proprio nei pressi di Piazza San Carlo  – Salotto di Torino.

 

Dichiara Scanderebech (PD): “Parecchie sono state le segnalazioni da parte dei cittadini che lamentano la presenza di odori infestanti che pervadono le varie zone in cui sono spuntati gli esercizi commerciali.  Chiunque provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a offendere o imbrattare un luogo di pubblico transito è punito dall’art. 674 del Codice Penale; così come accaduto per l’attività di via Lagrange”. Continua la Consigliera Scanderebech (PD): “Relativamente agli odori provenienti dall’attività, è stato sentito il competente servizio SIAN dell’ASL  e si è appreso che l’attività è stata già oggetto di accertamento da parte dell’ASL  e dell’ARPA e dagli stessi è stato adottato un provvedimento con cui si intima di regolarizzare il sistema di evacuazione dei fumi. Entro fine settembre dovranno produrre le certificazioni. Non solo intraprendono campagne pubblicitarie di poco spessore ma sono anche poco attenti al rispetto delle norme in vigore ”.

 

 “La rimozione integrale e permanente del serramento di ingresso rappresenta una violazione di tutti i vincoli che tutelano le facciate del centro storico sia al livello di soprintendenza sia a livello comunale e questo avviene e continua ad avvenire in tutti i punti vendita aperti nelle zone auliche. Spero che quanto prima venga ripristinata la situazione iniziale che consentirebbe una minore emissione di fumi nei luoghi pubblici”.Aggiunge la Consigliera del PD: “Dall’approfondimento è emerso anche che la struttura di via Lagrange ha ricevuto due sanzioni di minore entità rispetto le precedenti penali, non solo ma ha anche iniziato i lavori senza regolare Scia comunicata allo Sportello Unico delle Attività Produttive”. Conclude la Consigliera: “Auspico che l’ultimo organo competente di questa catena burocratica, che è l’ASL di Torino prenda seri provvedimenti per bloccare questo scempio nel cuore della nostra Città e che la stessa campagna pubblicitaria adottata venga immediatamente ritirata”.

Professori e alunni indolenti, la famiglia è centrale

MATURITA STUDENTESSAtosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

 

Appartengo ad una generazione i cui padri e madri davano sempre ragione agli insegnanti. Adesso i telefonini hanno complicato le cose. Sono elemento anche di tensione tra i professori e le famiglie

 

Ho letto l’articolo pubblicato sul “Torinese” dalla brava Tersilla Garella (rubrica MODA & Modi – ndr) e sicuramente non ci sono simpatici coloro che difendono le indolenze dei giovani, in particolare quando sono scolari. Appartengo ad una generazione i cui padri e madri davano sempre ragione agli insegnanti. Adesso i telefonini hanno complicato le cose. Sono elemento anche di tensione tra i professori e le famiglie, fortunatamente  solo alcune e non tutte. Giacché questo è, a mio modestissimo parere, il punto focale della questione. Dietro – o davanti, come preferite – ad un giovane scolaro c’è una famiglia. Tradizionale e non, sia ben chiaro.

 

Il rapporto con l’istituzione scuola è di tutta la famiglia. Veniamo al caso concreto di mia figlia, che è stata promossa. Non ci ha mai fatto mancare l’ebrezza del rimando, con le relative vacanze estive passate nel dirle : mi raccomando studia! E la la relativa risposta: lo so, mica sono una bambina. Ora si cambia liceo scientifico, dal Volta all’Einstein. Il primo anno di Scienze, a settembre, credeva di ritrovare il professore che aveva ottenuto il trasferimento. L’esame è consistito, anzi non è consistito, in una chiacchierata scherzosa ed amabile con altri professori di altre materie. Quest’anno, nel confronto, siamo su un altro pianeta.

 

La materia: Matematica. Qui la prof che la rimanda, dopo gli scrutini va in pensione. Tiene i successivi e gratuiti corsi di recupero. Ad agosto, via mail,  si tiene in contatto con gli studenti rimandati. Rientra due giorni prima dalle vacanze per interrogarli sincerandosi che abbiano studiato. Si chiama Raffaella Berardi. A cui va tutta la mia stima e quella della mia famiglia, in particolare di Sara. Ogni altro commento è inutile. La radicale diversità dei due casi è lampante.

Sugar Art, la dolcezza come espressione

Sugar Art si svolgerà dal 19 al 24 settembre presso il Centro Incontri della Regione.  Nella vetrina dell’Urp del Consiglio regionale verrà esposta la riproduzione della Sacra di San Michele, simbolo del Piemonte

 

 

MONTAGNA PIEMONTELa I/a  Biennale di Sugar Art, iniziativa patrocinata dalla Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte e dalla Consulta femminile regionale verrà inaugurata sabato 19 settembre alle ore 11 presso il Centro Incontri della Regione Piemonte, in corso Stai Uniti 23 a Torino. Testimonial della manifestazione sarà il cake designer Renato Ardovino, mattatore della trasmissione di Real Time“Torte in corso”.

 

 Alla presentazione interverranno l’assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi,  la vicepresidente dell’Assemblea Daniela Ruffino, la presidente della Consulta femminile Cinzia Pecchio, Fiorenzo Alfieri e Silvio Magliano, presidente del Centro servizi per il volontariato Vol.To.

 

Sugar Art si svolgerà dal 19 al 24 settembre presso il Centro Incontri della Regione, dove si terranno incontri, manifestazioni e conferenze. L’iniziativa culturale a cadenza biennale  si propone di utilizzare lo zucchero  e la pasticceria come forma espressiva, per creare vere e proprie opere d’arte.  Alcune opere della rassegna saranno visibili in diversi punti della città: in piazza Castello (vetrina banca Sella), all’ingresso delle Molinette , e nella vetrina dell’Urp del Consiglio regionale, dove verrà esposta la riproduzione della Sacra di San Michele, simbolo del Piemonte.

Camminare il Monferrato tra vigne e colli

Rassegna di passeggiate guidate, promosse dalla Riserva Speciale del Sacro Monte di Crea e dall’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, con i Comuni monferrini, il CAI e l’ANA di Casale Monferrato ed il patrocinio del giornale “Il Monferrato”

PIEMONTE COLLINEDomenica 20 settembre un nuovo appuntamento con “Camminare il Monferrato”, la rassegna di passeggiate guidate, promosse dalla Riserva Speciale del Sacro Monte di Crea e dall’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, con i Comuni monferrini, il CAI e l’ANA di Casale Monferrato ed il patrocinio del giornale “Il Monferrato”. L’itinerario, n. 736 “ I campi e i prtai intorno a Terruggia”, organizzato dal Comune, avrà come punto di partenza il Parco Comunale di Villa Poggio alle ore 15,00. Tramite la scalinata detta “della Rocca” si raggiungerà il centro storico e quindi si imboccherà la strada sterrata che porta verso la campagna. Da qui si aprirà al visitatore un’ampia visuale panoramica sui territori dei Comuni limitrofi. Scendendo sulle comode campestri verso il fondovalle, si incontreranno i primi prati, e le strade saranno spesso affiancate da filari di salici e pioppi che delimitano il cammino. Dopo la Cascina Boscogrosso, si procederà invece tra i vigneti di cresta e poi ancora a mezza costa, fino a che potremo scorgere il Castello di Montalbano. Da lì a poco si incontrerà la cilindrica Torre Veglio e, fiancheggiando coltivi, vigne e frutteti, si rientrerà agevolmente in paese. Qui, in piazza Vittorio Emanuele III, sarà servita una gradevole merenda. Prima dell’avvio, sarà distribuito ai partecipanti un tagliando da presentare a fine passeggiata al personale della Pro Loco che curerà il rinfresco offerto dall’Amministrazione Comunale. La guida Anna Maria Bruno accompagnerà il gruppo, illustrando i particolari e le curiosità che caratterizzano questo percorso immerso nella campagna Monferrina.

 

Info: www.parcocrea.com, www.monferrato.it