redazione il torinese

“Mirafiori Luna Park” per il Filmfest della Valsusa

mirafiori film

Le proiezioni si svolgono al cinema comunale di Condove in piazza Martiri della Libertà13

 

“Mirafiori Luna Park” di Stefano Polito, proiettato il 26 novembre, seguito da “Timbuktu” del regista mauritano Abderrahmane Sissako (3 dicembre) e “Non essere cattivo” di Claudio Caligari (10 dicembre9  – film postumo del regista che rapprsenterà l’Italia agli Oscar 2016come miglior film straniero – costituiscono il trittico di proiezioni nell’ambio dell’iniziativa “Io sto con il Valsusa Filmfest”. Si tratta di una raccolta fondi per finanziare l’edizione 2016 della rassegna, cui si aggiungerà, in luogo e data ancora da definire, l’evento con la presentazione del libro di Paolo Ferrari “Lou Dalfin – Vita e miracoli dei contrabbandieri di musica occitana”. Le proiezioni si svolgono al cinema comunale di Condove in piazza Martiri della Libertà13, con ingresso a sei euro. Tutti gli eventi di “Io sto con il Valsusa Filmfest” saranno anche occasione per presentare il BANDO DI CONCORSO e per dare anticipazioni sulla XX edizione del festival e sulla XVIII edizione di CINEMA IN VERTICALE, rassegna sul cinema e la cultura di montagna organizzata dall’associazione Gruppo 33 di Condove nei mesi di  gennaio e marzo.

 

Il Bando di Concorso è reperibile in www.valsusafilmfest.it insieme alla scheda di partecipazione e a tutte le informazioni sulle modalità e sulle regole di iscrizione.

 

Massimo Iaretti

DA LIGURIA, VENETO E CAMPANIA I MIGLIORI PANETTONI

PANETTONI FOTO

LA QUARTA EDIZIONE HA CONFERMATO LA FORMULA VINCENTE DELLA MANIFESTAZIONE DI TORINO

 

Si è chiusa con un grandissimo successo la quarta edizione di “Una Mole di Panettoni”, svoltasi ieri e oggi all’Hotel Principi di Piemonte, nel cuore di Torino. La manifestazione ideata e organizzata da Dettagli si conferma l’evento di riferimento del settore artigianale nella regione subalpina e tra i principali d’Italia, grazie alla presenza di 39 pasticceri da tutto lo Stivale e l’affluenza continua del pubblico dall’apertura di sabato mattina fino alla chiusura.

 

 L’edizione 2015 sarà ricordata per la straordinaria proposta di panettoni dolci e salati innovativi, che hanno immediatamente incontrato il gusto del pubblico. Già il primo giorno sono andati esauriti i panettoni più fantasiosi, con ingredienti tipici dei vari territori: dai capperi ai peperoni, dal tartufo agli agrumi, senza dimenticare il tradizionale, farcito con uvetta o canditi. Tutte creazioni che hanno dimostrato la grande professionalità dei maestri giunti al Principi di Piemonte.

 

Negli incontri organizzati e moderati dal giornalista Alessandro Felis si sono alternati i pasticceri che hanno raccontato la storia delle proprie aziende, la ricerca dei prodotti e soprattutto la lavorazione per raggiungere l’equilibrio tra i sapori e il perfetto gusto finale. Alcune degustazioni sono state abbinate ai vini offerti da Confagricoltura Torino, che ha coinvolto le aziende produttrici di Erbaluce di Caluso. La docg del Canavese è diventata così il vino ufficiale di “Una Mole di Panettoni”, dando il benvenuto ai pasticceri delle varie regioni italiane.

 

 Il concorso ha premiato i migliori panettoni nelle sezioni salato, piemontese, milanese e creativo. Il migliore panettone salato di “Una Mole di Panettoni” 2015 è di Arleo, di Genova; il migliore alla maniera piemontese è di Pepe, di S. Egidio di Monte Albino (Salerno); il migliore panettone alla moda milanese è di Sal De Riso, di Tramonti (Costa d’Amalfi, Salerno); i migliori panettoni creativi sono stati, a pari merito, did&g Patisserie di Selvazzano (Padova) e della pasticceria Gabbiano, di Pompei (Napoli).

 

 Soddisfatte le organizzatrici Laura Severi e Matilde Sclopis di Salerano, che danno appuntamento all’edizione 2016 di “Una Mole di Panettoni”, sempre a Torino.

 

Le pagelle del Torinese: Atalanta Torino 0-1

atalanta-torinoOra il Toro è atteso dalla sfida casalinga contro il Bologna per provare a ridare continuità ai risultati e cercare di ricominciare la corsa per l’Europa

 

Il Toro affronta i Bergamaschi guidati da Reja nel tredicesimo turno della serie A. La partita vede i Granata spingere sin dall’inizio e all’8′ va vicino alla rete del vantaggio con Peres che si porta sul fondo e mette Belotti solo davanti alla porta, ma il numero nove granata si divora il goal. Dopo questo episodio la partita si mantiene su ritmi bassi e si gioca molto a centrocampo. Al 42′ Belotti sfiora nuovamente il goal con una deviazione di testa sotto rete dopo una buona sponda di Molinaro, ma il centravanti granata è sfortunato e centra in pieno la traversa. Il primo tempo si chiude a reti inviolate. La seconda frazione inizia su ritmi molto più elevati con entrambe le squadre che si affacciano più volte nelle rispettive aree e al 52′ i Granata si portano in vantaggio con un calcio d’angolo di Baselli che arriva sui piedi di Bovo che al volo trafigge Sportiello e segna il secondo goal in campionato dopo quello nel derby. L’Atalanta tenta di recuperare e al 70′ Denis sfiora il goal con un pallonetto che va di poco a lato. Poco dopo Belotti sfiora il raddoppio cun una bella conclusione rasoterra che però scheggia il palo. Nell’ultimo quarto d’ora i Bergamaschi spingono alla ricerca del pareggio, ma senza creare occasioni realmente pericolose e la partita si chiude con il ritorno alla vittoria della squadra di Ventura dopo un mese difficile. Ora il Toro è atteso dalla sfida casalinga contro il Bologna per provare a ridare continuità ai risultati e cercare di riniziare la corsa per l’Europa.

 

Padelli 6: oggi è poco impegnato e viste le ultime prestazioni dell’estremo difensore granata è meglio così, la speranza è che la vittoria lo aiuti a recuperare la giusta concentrzione in vista delle prossime partite;

Bovo 7: è il secondo goal stagionale per il centrale romano che si fa trovare pronto nell’anticipare i difensori orobici su calcio d’angolo. Regala la vittoria ai suoi e compie una grande prestazione;

Glik 6,5: risolve tante situazioni in mezzo all’area e regge la difesa contribuendo in maniera determinante alla vittoria dei Granata;

Moretti 6,5: tanta esperienza e prestazione impeccabile come suo solito, dalle sue parti non si passa;

Bruno Peres 6: le sue accellerazioni sono meno pericolose del solito, ma in compens è più concentrato in fase difensiva. Se imparasse a fare entrambe le fasi con continuità si consacrerebbe definitivamente come un fuoriclasse;

Acquah 6: spezza le trame offensive dei Nerazzuri sul nascere e cerca più volte di inserirsi davanti, senza successo però;

Vives 6,5: ottima prova da parte del centrocampista campano che amministra il gioco e si dedica bene anche all’interdizione garantendo un sano equilibrio al gioco della squadra;

Baselli 7: tanti spunti per l’ex più atteso della gara. Regala brio alla manovra offensiva della squadra di Ventura e effettua un assist perfetto su calcio d’angolo per il goal di Bovo che regala tre punti fondamentali ai Granata (dall’89’ Gazzi s.v.);

Molinaro 6: tanta corsa per l’esterno sinistro, a fine primo tempo effettua un’ottima sponda di testa per Belotti che però colpisce la traversa. Buona la prestazione anche in difesa con delle buone diagonali;

Belotti 6,5: regge da solo il peso dell’attacco,  si inserisce continuamente e nel primo tempo sfiora tre volte il goal, la sua partita è ottima e si dimostra voglioso di trovare la prima rete con la nuova maglia. La sensazione è che una volta sbloccato sarà difficile fermarlo (dal 95′ Martinez s.v.);

Quagliarella 5: non entra mai realmente in partita, fraseggia poco con i compagni e le poche volte che si fa vedere è perchè tenta azioni personali che si rivelano però sterili (dall’84’ Maxi Lopez s.v.);

All. Ventura 6,5: il Toro ritrova finalmente i tre punti con una prestazione grintosa e cinica. Bello sia l’approccio mentale alla gara che la gestione del gioco una volta in vantaggio, la strada è quella giusta, ma ora si deve ritrovare la continuità di rendimento.

 

Filippo Burdese

UN FILM DA VEDERE. THE DRESSMAKER

kate winsletLa protagonista è Tilly Dunnage, interpretata da Kate Winslet (la cui somiglianza con Madonna è sempre più evidente).Tilly, sarta dell’ haute couture parigina

 

Un film senz’altro consigliabile nell’ambito del nutrito programma del 33 TFF è l’australiano The Dressmaker di Jocelyn Moorhouse, ambientato negli Anni Cinquanta. La protagonista è Tilly Dunnage,interpretata da Kate Winslet (la cui somiglianza con Madonna è sempre più evidente).Tilly, sarta dell’ haute couture parigina, si ripresenta a Dungata, paesino australiano da cui è fuggita , per occuparsi della madre fuori di testa ( una straordinaria Judy Davis). Il suo ritorno non passa inosservato e lei ne approfitta per stravolgere il look delle donne del posto e per togliersi parecchi sassolini. Dopo 17 anni, Jocelyn Moorhouse ritorna dietro la macchina da presa con una storia grottesca tratta dal romanzo di Rosalie Ham. Il film è un mix tra il genere camp, la commedia, il dramma, il grottesco, l’ironia, il sarcasmo. Splendidamente interpretato da un cast di eccezionale bravura, rispecchia i vizi, i segreti, l’ipocrisia e la cattiveria ,tipici di una mentalità provinciale e meschina di cui Dungata è l’emblema. Proprio quando la ricerca della verità e la sua scoperta si aprono a una bella prospettiva per ricominciare una nuova vita all’insegna dell’amore ( il bellissimo Liam Hemsworth) ,ecco che si ripiomba nel dramma. Ma anche da questo può scaturire la rinascita, il riscatto, dopo aver fatto tabula rasa di un passato tutto da dimenticare. Nel finale del film ,dopo l’incendio del paesino (giusta vendetta?) vediamo Tilly salire sul treno che la porterà … a Parigi? No, dirà al controllore, semplicemente a Melbourne. Dopo il film di apertura, “Suffragette”, che ha riscosso il consenso del pubblico ma non quello di una parte della critica, stasera al Reposi è atteso “Sexxx “di Davide Ferrario, che perfino Madonna ha mostrato desiderio di vedere.

 

Mauro Reverberi

Torino Film Festival, una domenica ricca di eventi

tff2Un’altra giornata densa di incontri e appuntamenti nella sale del Torino Film Festival

 

DOMENICA 22 NOVEMBRE

 

Alle 14 il Lux 2 ospita un evento speciale della sezione TFFdoc: Paolo Simoni e Rinaldo Censi presentano Miss Cinema – Archivio Mossina, catalogo di provini 16mm dall’archivio di Home Movies (fondo Mossina).

Nella stessa sala, alle 15.45, per Italiana.doc, il regista Stefano Galli presenta Lamerica.

Al Reposi 3 alle 16.30 il lungometraggio in concorso Idealisten/The Idealist sarà introdotto dalla regista Christina Rosendahl.

Miranda Pennell, regista di The Host (Internazionale.doc), introdurrà il film alle 17.30 al Lux 2.

Alla stessa ora al Massimo 2 presentazione di Oggi insieme, domani anche (Festa Mobile) con Antonietta De Lillo, Maria Di Razza, Teresa Iaropoli, Fabiana Sergentini, Anna Maria Pasetti.

Al Massimo 3 alle 19, nella sezione TFFdoc/Mediterraneo, il regista Théo Deliyannis e l’interprete Léo Lacan introducono Eclipse of Useless Light. A seguire la regista Gaël Teicher presenta JDP/JLG 1963 – 2012.

Ore 19.30, al Lux 2, Marco Santarelli accompagnato da alcuni protagonisti del film presenta il doc italiano Dustur.

Sempre alle 19.30 sarà il momento della presentazione del nuovo film di Gianni Zanasi, La felicità è un sistema complesso. Il regista sarà accompagnato dagli interpreti Valerio Mastandrea, Hadas Yaron, Giuseppe Battiston, Filippo De Carli, Camilla Martini, Paolo Briguglia, Maurizio Lastrico, Teco Celio e dai produttori Rita Rognoni, Beppe Caschetto, Paolo Del Brocco. Prima della proiezione verrà consegnato il premio 500X Award Fiat for Torino Film Festival all’attrice Hadas Yaron.

Nella sezione Onde, al Massimo 2 alle 19.45, il regista Martín Mejía Rugeles presenta il film colombiano Nacimiento / Delivery.

Harrison Atkins, regista di Lace Crater (After Hours), sarà presente alla proiezione del film al Reposi 2 alla stessa ora.

Alle 20 al Reposi 1 sono attesi Davide Ferrario, Matteo Levaggi (coreografo) e Paolo Manera (FCTP) per la presentazione di Sexxx.

Paolo Manera accompagnerà anche i registi di Spazio Torino alle 21.45 al Reposi 1 in occasione delle proiezioni di Neve Rosso Sangue, Dust – La vita che vorrei, L’ultimo balcone, La magia bianca di Ezio Gribaudo e Tram stories.

Alle 22 al Reposi 3 il direttore della fotografia Gustavo Biazzi presenta La Patota/Paulina (Torino 33).

L’ultima presentazione di giornata è prevista per le 22 al Massimo 2, dove il regista Ross Sutherland presenterà Stand By for Tape Back-up (Onde).

 

(Foto: www.spaziotorino.it)

Le nuove farmacie aperte

farmaciaSono tre le farmacie aperte da alcuni giorni in Piemonte,  ed in particolare nella Città Metropolitana di Torino, dopo che sono state definite le procedure di assegnazione delle nuove sedi previste nel bando del concorso “straordinario”. Hanno aperto i battenti le farmacie di Ciriè (via Gazzera 27/29), San Mauro Torinese   (via Aosta 16) e Moncalieri (via Santa Maria 33). n totale, ad oggi, sono 70 le sedi farmaceutiche che sono state assegnate e che progressivamente apriranno sul territorio. Il Piemonte è la regione che ha aperto per prima nuove sedi. Il concorso straordinario per l’assegnazione di sedi farmaceutiche nei Comuni piemontesi era stato bandito nel 2012, in attuazione della legge 27/2012 di conversione del “Decreto Monti”, la cui finalità era estendere il servizio nel territorio e favorire le possibilità occupazionali per i giovani farmacisti, anche in associazione. A fine 2012, la Regione aveva espletato le procedure di assegnazione di sedi farmaceutiche relative ad una procedura di concorso ordinario bandito nel 2010 e, dunque, per effetto di questi due bandi, il Piemonte ha oggi la massima capillarità di sedi sul territorio, anche tenendo conto dell’elevato numero di Comuni che lo caratterizza.

 

Massimo Iaretti

 

(Foto: il Torinese)

RivaBanca, un "miracolo" al servizio del territorio

DESIDERIO RIVA- bancaDESIDERIO RIVA BANCA

desiderioLe Banche commerciali, oramai non hanno più rapporto con il territorio. Vale solo il rating. Aride cifre che non tengono conto delle persone a cui concedere credito. Da noi si è tornati indietro di 50 anni. in positivo, dove la conoscenza diretta garantiva le parti.

 

Accadono miracoli. Miracoli terreni fatti da persone normali. Vi prego, non fatemi passare per blasfemo. Cose che riescono contro tutti e contro tutto. Per caparbietà e perseveranza.  Dopo più di cinque anni di lavoro tra raccolta fondi e pratiche burocratiche con Banca d’Italia ha aperto a Rivarolo RivaBanca, Banca di Credito Cooperativo. E non è finita qui. Aprirà all’inizio dell’anno nuovo una sede a Rivara, polo dello stampaggio. Positive realtà produttive nel metalmeccanico, nonostante anni di crisi.

 

Vado a trovare in sede il mentore e presidente del Cda Giuseppe Desiderio, 66 anni e da 45 sintesi tra ruolo manageriale ed imprenditori nel settore metalmeccanico. Figlio d’arte, dopo Giurisprudenza lavora nell’azienda paterna, un salumificio con annesso mattatoio. Padre che passa dall’artigianato all’industriale. 30 anni direttore della Sitaf (traforo e Autostrada Valsusa ) e nel mentre si “diletta” nel settore metalmeccanico, arrivando fino in Brasile. Una Multinazionale americana, rilevando tutto, gli ha fatto una proposta economica a cui era impossibile rinunciare. Dal 1999 nel settore bancario. Menbro del cda della Fondazione CRT, 6 anni nella Holding Unicredit, vicepresidente Unicredit Corporaty. Diciamo proprio: uno che se ne intende.

 

Gli chiedo : perché hai voluto promuovere questa banca?

Perchè le Banche commerciali, oramai non hanno più rapporto con il territorio. Vale solo il rating. Aride cifre che non tengono conto delle persone a cui concedere credito. Da noi si è tornati indietro di 50 anni. in positivo, dove la conoscenza diretta garantiva le parti.

 

Iter per aderire? 

Complesso. Innanzitutto possiamo operare solo a Rivarolo e nei comuni limitrofi. Sono stati raccolti tra i 1500 soci 5 milioni di euro. Su un bacino di 53mila abitanti è una cosa non semplice. Quota minima di 500 euro, massima di 50mila euro. Un unico raggruppamento non può superare i 250mila.

 

Difficoltà?

Tantissime! In particolare il gestire una legislazione, con la Consob e Banca d’Italia che considerano grandi gruppi bancari e le piccole banche alla stessa stregua.

 

Ne è valsa la pena?

Si, anche se ti confesso che non lo rifare, ma ora, chiaramente sono appagato.

 

Produttività?

Alta, ti faccio un esempio: 3 o 4 mutui fondiari alla settimana.

 

Personale?

Ridotto all’osso. Tutti gli investimenti che facciamo sono finalizzati ai servizi poco costosi per i clienti. Piccola considerazione: abbiamo scelto giovani laureatisi in economia dal 106 in su. risultato finale il 70 % donne.

 

Considerazioni finali?

Il ricordo e l’appagamento di oltre 100 riunioni serali nel vari comuni con la gente. Un comitato promotore che oltre a spiegare ha poi raccolto  fondi  vincolati in un apposito conto.

 

Proprio vero a Giuseppe Desiderio piacciono le sfide.

 

Patrizio Tosetto

“The Queen of Pop”: ICONIC mette in mostra le opere dei fan

MADONNA ICONICICONIC MADONNA 2Le opere dei 20 fan-artisti di Madonna presenti in mostra utilizzano le più svariate tecniche di esecuzione per raccontare la loro personale interpretazione dell’icona Madonna: dagli acquerelli al collage, dall’arte digitale ai pastelli e altro ancora

 

In occasione delle uniche date italiane del “Rebel Heart Tour” di Madonna, che torna a Torino dopo 25 anni, è in corso la mostra ICONIC – Portraits & Artwork inspired by “The Queen of Pop” nelle sale dell’Appartamento Padronale di Palazzo Saluzzo Paesana (Via della Consolata 1 bis – Torino). La mostra collettiva, che sarà visitabile dal 19 al 24 novembre, è un variopinto e stravagante insieme di opere di creativi e talentuosi fan di Madonna che si sono ispirati alla poliedrica immagine pubblica della “Regina del Pop” e hanno creato un interessante ed eccentrico parterre visivo di rappresentazioni iconiche dell’artista stessa. Le opere dei 20 fan-artisti di Madonna presenti in mostra utilizzano le più svariate tecniche di esecuzione per raccontare la loro personale interpretazione dell’icona Madonna: dagli acquerelli al collage, dall’arte digitale ai pastelli e altro ancora. La maggior parte delle opere, che provengono da tutto il mondo, sono state scelte da Madonna stessa per entrare a far parte dello straordinario video che anima il palco del concerto durante la performance della traccia “Rebel Heart”, mentre altri sono stati più volte pubblicati sul profilo Instagram della cantante, che lei stessa ha definito in una recente intervista “an art gallery for my thoughts” (“Una galleria d’arte per i miei pensieri”). ICONIC – Portraits & Artwork inspired by “The Queen of Pop” proporrà anche un’installazione sitespecific creata appositamente per l’evento, grazie alla collaborazione di L’Oréal Professionnel e frutto del talento dell’hair stylist Franco Curletto, anche lui fan di Madonna, che ripercorrerà in chiave pop le acconciature più iconiche dell’artista nel corso dei suoi trent’anni di carriera.

 

“La mostra offre ampia visibilità alle opere dei fan-artisti – commenta Gabriele Ferrarotti, curatore della mostra in collaborazione con Ettore Ventura – grazie a un attento lavoro di allestimento che saprà interagire al meglio con gli ambienti dello spazio espositivo di Palazzo Saluzzo Paesana, così da realizzare un iconico tributo visivo della ‘Regina del Pop’ proprio in occasione della sua presenza a Torino. Lo stile barocco del Palazzo è per certi versi affine al personale gusto estetico della cantante, che ha più volte dichiarato la sua passione per l’Italia e in particolare per l’epoca settecentesca, la stessa del Palazzo, e consente di creare, grazie all’estrema contemporaneità delle opere che verranno esposte, un effetto di contrasto che da trent’anni caratterizza molta della produzione artistica della cantante“. Gli artisti selezionati per ICONIC – Portraits & Artwork inspired by “The Queen of Pop”, tutti di grande talento creativo e tutti fan di lunga data della “Regina del Pop”, provengono da ogni parte del mondo: Aldo Diaz (Brasile), Aleix Pons (Spagna), Arsen Suleymanov (Russia), Ben Youdan (UK), Fran Sànchez (Spagna), Franco Curletto (Italia), Janka+creator (Italia), Jérôme Trudelle (Canada), Laertes de Oliveira (Brasile), Magia2000 (Italia), Marco De Matteo (Italia), Nicolas Obery (Francia), Noah (Canada), Pablo Lobato (Argentina), Rob Jacobs (Olanda), San Siguenza (Stati Uniti), Sergio Daricello (Italia), Silvio Alino (Spagna), Son Of The Moon (Stati Uniti), Timothy Aerts (Belgio).

 

Orari visite: da giovedì 19 fino a martedì 24 novembre dalle ore 11.00 alle ore 20.00 (ultimo ingresso ore 19.15) Ingresso intero 8.00 Euro – ridotto 5.00 Euro (Possessori Tessera Musei / Possessori di un biglietto per il REBEL HEART TOUR del 19-21-22 novembre 2015 / membri del fanclub ufficiale di Madonna “ICON” / possessori di un biglietto di ingresso al “Rebel Queever” Party del 21 novembre 2015)

Digital Day alla Venaria, nel mega-selfie di Renzi il futuro hi-tech del Bel Paese

renzi selfie

Il digital champion Riccardo Luna, padrone di casa della rassegna, spiega che si tratta dell’occasione “per lanciare un nuovo patto sui temi del digitale e dell’innovazione. Ci sono cento cose concrete da fare nei prossimi 24 mesi”

 

Il primo Digital Day italiano, di scena alla Reggia di Venaria intende proporre tutte le novità dell’hi-tech italiano. L’evento, promosso dal governo,  vede la partecipazione del presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il premier ha toccato il tema degli attentati a Parigi, sottolineando l’importanza di non cedere alla paura, di non chiudersi in casa ma di essere invece “social”.  “Con l’informatica – ha detto – abbiamo scoperto più di 200 mila cittadini che non pagavano le tasse, e ora gli manderemo una mail. L’evasione fiscale potrà essere ridotta a zero””. Il premier si ripropone di tornare qui tra due anni e verificare quanto è stato fatto per migliorare l’Italia digitale: “Con il digitale il nostro Paese sarà più semplice e più giusto”.

 

Il digital champion Riccardo Luna, padrone di casa della rassegna, spiega che si tratta dell’occasione “per lanciare un nuovo patto sui temi del digitale e dell’innovazione. Ci sono cento cose concrete da fare nei prossimi 24 mesi”. “Sono almeno quattro grandi temi che vanno di pari passo nell’azione del governo per creare un ecosistema – ha detto Luna – il piano infrastrutturale per la banda ultralarga e per i data center pubblici, il progetto Italia Login, la trasformazione digitale dei servizi pubblici online, i progetti di cultura digitale per superare il digital divide, la competitività digitale dalle Startup all’Industria 4.0”.

 

“Non può esistere un solo motore di ricerca estero che controlla il 98” del mercato in Italia e il 95% in Europa: non è opportuno affrontare così il futuro del digitale”. Lo sostiene Renato Soru, anche lui a Venaria, fondatore di Tiscali e ora promotore di Istella, il motore di ricerca tricolore.

 

La pubblica Amministrazione è uno dei punti deboli. E la digitalizzazione della sanità, la banda larga sul territorio e la manifattura intelligente sono le tre sfide che la Regione Piemonte vuole affrontare. Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, presente al Digital Day con il sindaco Piero Fassino.

 

Altri aggiornamenti negli articoli che seguiranno. Leggi anche la rubrica A TUTTO WEB sulla home del Torinese

“Della Resistenza”, il Premio Omegna 2015 a Massimo Zamboni per “L’eco di uno sparo”

Della Giuria fecero parte scrittori e intellettuali importanti. Tra i tanti si ricordano Guido Piovene, Mario Soldati, Carlo Salinari, Paolo Spriano, Gianni Rodari, Cesare Zavattini, Rossana Rossanda, Orio Vergani, Raffaele De Grada, Italo Calvino, Franco Fortini

 

omegna Massimo ZamboniSabato 28 novembre verrà assegnato il premio letterario “Della Resistenza” – Città di Omegna , il più importante premio letterario italiano dedicato alla lotta di Liberazione. La manifestazione si terrà alle 17.00, al cinema Teatro “Sociale” della città sul lago d’Orta  dov’èomegna eco-di-uno-sparo nato Gianni Rodari. L’ambito premio letterario, quest’anno, va a Massimo Zamboni, artista musicale, chitarrista di CCCP e CSI  e scrittore per “L’eco di uno sparo” (Einaudi,2015) . Il Premio Omegna Giovani andrà invece a  Giorgio Fontana per “Morte di un uomo felice” (Sellerio,2014) mentre il Premio legato al 70° anniversario della Resistenza sarà assegnato allo storico Santo Peli per “Storie di Gap” (Einaudi,2014). Al termine della cerimonia è previsto un intervento musicale di Massimo Zamboni. L’evento prevede altri due appuntamenti: nella serata di venerdì 27, con uno spettacolo di Emergency, “Stupidorisiko”, alle 21, sempre al cinema teatro Sociale; lunedì 30 novembre, alle 11,30, al cinema teatro Sociale, Massimo Zamboni  incontrerà gli studenti delle scuole superiori di Omegna mentre alle 20,30, al cinema Oratorio, è previsto un incontro pubblico promosso dall’ Anpi sul ruolo dei religiosi durante la lotta resistenziale. Dal 1959 al 1974, il premio rappresentò un appuntamento alto della cultura italiana e internazionale. “ Nato da un incontro tra l’allora sindaco Pasquale Maulini con Cino Moscatelli, Mario Soldati e Mario Bonfantini – ricorda il giovane assessore alla cultura di Omegna, Alessandro Buzio – in tredici successive edizioni vide la collaborazione di prestigiosi nomi della omegna panagulis al Premio Omegnacultura italiana.Della Giuria fecero parte scrittori e intellettuali importanti. Tra i tanti si ricordano Guido Piovene, Mario Soldati, Carlo Salinari, Paolo Spriano, Gianni Rodari, Cesare Zavattini, Rossana Rossanda, Orio Vergani, Raffaele De Grada, Italo Calvino, Franco Fortini”. Una rapida visione del  “libro d’oro” dei premiati ofre l’idea del valore e dell’importanza del premio. Vennero via via premiati, Henry Alleg (1959), Jean Paul Sartre (1960), Gunther Anders (1961), Frantz Fanon (1962), Blas De Otero (1963), Roberto Battaglia (1964, alla memoria), Paul M.Sweezy e Leo Huberman (1965), George Jackson (1971), Camilla Cederna (1972), Pietro Secchia (1973, alla memoria), Alexandros Panagulis (1974). “Nel 1995, il Premio venne ripreso in occasione del cinquantesimo anniversario della Liberazione– continua Buzio – con un’edizione straordinaria che vide  vincitore “Appunti Partigiani 1944-1945″ di Beppe Fenoglio.Il successo dell’iniziativa convinse l’Amministrazione Comunale a rieditare in via definitiva dal 1996, con una formula rinnovata, il Premio Letterario intitolato alla Città di Omegna”. Da allora sono stati premiati,tra gli altri,  Gherardo Colombo e Tahar Ben Jelloun, Vincenzo Cerami e Roberto Benigni,Ryszard Kapuscinski e Nuto Revelli, Susan Sontag e Guido Craiz, Angelo Del Boca e Roberto Saviano, Marco Paolini e Giuseppe Catozzella. L’attuale giuria  è composta da Laura Pariani , Alba Andreini, Michele Beltrami, Oreste Pivetta,  Giovanni Cerutti ,Giuseppe Lupo, Bruno Quaranta, Giuseppe Catozzella e Davide Longo. Il premio “Omegna Giovani”, è stato scelto invece da una giuria di studenti delle scuole medie superiori.

 

Marco Travaglini