redazione il torinese

Sulle note di Schindler’s List, danzando sul ghiaccio, lo sport ricorda la tragedia della Shoah

pattinatori shoahI pattinatori azzurri Charlène Guignard e Marco Fabbri ieri ospiti a Palazzo Lascaris “raccontano” la memoria dell’Olocausto

 

Nell’ambito delle manifestazioni per il “Giorno della Memoria” in cui si rievoca il dramma della Shoah, il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte è stato promosso, mercoledì 3 febbraio, alle 11.oo, nella sala Viglione di Palazzo Lascaris a Torino (Via Alfieri,15) l’incontro dal titolo  “Schindler’s List: lo sport ricorda la tragedia dell’Olocausto”. Charlène Guignard e Marco Fabbri, coppia di danza sul ghiaccio della Nazionale italiana che ha partecipato alle Olimpiadi di Sochi 2014, per la stagione 2015 – 2016,  hanno creato e interpreto un programma libero sulle note delle musiche del film “Schindler’s List” di Spielberg. Una scelta importante, ricca di valori e suggestioni, che contribuisce a trasmettere, anche attraverso l’attività sportiva ed artistica del pattinaggio su ghiaccio, la memoria del dramma dell’Olocausto che ha segnato indelebilmente la storia del Novecento.Il Consiglio regionale del Piemonte, scegliendo la loro danza libera per celebrare il “Giorno della memoria”, ha preso una decisione significativa che vuole sottolineare come l’arte, come lo sport possano contribuire e perpetrare il ricordo, possano aiutare le nuove generazioni a non dimenticare mai le atrocità di cui l’umanità si è macchiata.All’evento sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, il vicepresidente Nino Boeti, gli atleti Charlène Guignard e Marco Fabbri, la loro allenatrice Barbara Fusar Poli, bronzo alle Olimpiadi di Salt Lake City 2002 e campionessa del mondo nel 2001 ed il coreografo Corrado Giordani. Ha moderato l’incontro  Barbara Castellaro, giornalista di ArtOnIce. Durante l’incontro è stato proiettato il filmato del programma degli atleti azzurri.

 

Marco Travaglini

Nuove imprenditorialità in accelerata

startupIl Piemonte è al 5° posto nella classifica della top ten delle Regioni start up friendly, secondo EconomyUp, che ha riaggregato i dati della ricerca “The Italian Startup Ecosystem: Who’s Who”, promossa da Italia Startup

 

Di Paolo Pietro Biancone*

 

 

Questa è la settimana dedicata alle start up, l’iniziativa promossa dalla Commissione Europea e da Startup Europe con l’obiettivo di sviluppare le idee innovative e supportare l’imprenditorialità in più di 220 città. Anche Torino partecipa: domani, 4 febbraio presso il 42Accelerator, in via Mantova 36, è in programma un intero pomeriggio completamente dedicato agli investimenti per le startup e alla conoscenza dell’ecosistema dell’innovazione.

 

Il Piemonte è al 5° posto nella classifica della top ten delle Regioni start up friendly, secondo EconomyUp, che ha riaggregato i dati della ricerca “The Italian Startup Ecosystem: Who’s Who”, promossa da Italia Startup e condotta dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, con il supporto istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico. La ricerca individua le Regioni che per numero di startup, acceleratori, competition, piattaforme di crowdfunding e altri soggetti attivi costituiscono un ambiente più favorevole per la nascita e lo sviluppo delle startup. Senza mai dimenticare che il “cluster” è solo un punto di partenza, perché i mercati sono ormai globali, ancor di più se digitali. In Piemonte, gli attori che ruotano attorno alla nascita di una nuova impresa, fin dal concepimento dell’idea imprenditoriale, sono oltre 250.

 

Questo dato non tiene conto dei professionisti, in particolare commercialisti, ma anche avvocati, che affiancano numerose imprese anche nell’ambito iniziale di nuova vita. La startup necessita infatti non solo di un forte sostegno economico e finanziario, ma anche di consulenze e, soprattutto, di esperti che siano in grado di mettere il progetto ancora in fase embrionale all’interno di una rete di relazioni e investitori per avere veloci prospettive di sviluppo.

 

Per entrare nella rete dei potenziali investitori, accanto al tradizionale concetto di Incubatore d’Impresa che fornisce alle startup selezionate spazi di lavoro condivisi, programmi di consulenza e servizi di assistenza legati alla fase di avvio, si sta affermando una nuova forma di aiuto: viene definita Acceleratore d’impresa e opera anch’essa all’interno della filiera di creazione e crescita delle startup. Tali programmi accelerano le startup favorendo l’incontro con gli investitori, combinano i servizi di incubazione con risorse, competenze ed esperienze specifiche finalizzate a validare l’idea di business e a lanciarla sul mercato.

 

I programmi di accelerazione sono considerati come l’evoluzione del modello incubatore e vanno a coprire un gap tra i principali modelli di finanziamento per le startup. Si collocano infatti in una fase intermedia tra l’autofinanziamento o il ricorso ad amici e parenti e i Venture Capital (i grandi investitori istituzionali, ma non solo), ricoprendo un ruolo da Business Angels (singoli individui con cospicuo patrimonio disposti a impiegarlo nel capitale di rischio), ma in una forma più strutturata. A differenza dei business angels, i programmi di accelerazione solitamente fanno più investimenti in contemporanea su diverse startup e le decisioni di investimento sono prese dal management team mentre è raro che gli investitori individuali siano coinvolti in tali decisioni.

 

Sono caratterizzati, inoltre, da relazioni più forti e continuative durante i mesi del programma. Come gli incubatori, gli acceleratori forniscono alle startup selezionate spazi di lavoro condivisi, consulenza e assistenza, ma differiscono nel modello di business. Gli incubatori infatti addebitano a tariffe agevolate i servizi offerti alle startup senza trattenere percentuali di equity (spesso sono enti non profit), mentre gli acceleratori si caratterizzano come società che erogano i servizi di incubazione a fronte di un canone e/o di una partecipazione azionaria nella nuova società costituita o da costituire. Tale partecipazione nel capitale della startup è un fattore fondamentale in termini di incentivazione e differenziazione tra incubatore e acceleratore.

 

Mentre gli incubatori forniscono un supporto finalizzato a mantenere l’impresa in vita nei primi anni “formativi” riducendone il rischio di fallimento, il modello degli acceleratori è finalizzato ad incrementare il valore delle startup per trarre guadagno dalla cessione delle quote istaurando con essa un rapporto più duraturo: il successo e il profitto dell’acceleratore è legato al successo e alla crescita della startup e gli sforzi e gli obiettivi vanno nella stessa direzione.

 

Accelerare sì, ma occorre rispettare tutti gli aspetti chiave dell’azienda innovativa: l’analisi dei bisogni di mercato e delle relative risposte attraverso la creazione di un nuovo modello di business, il percorso di finalizzazione dall’analisi di fattibilità al business plan, le attività di comunicazione e marketing specifiche per le imprese di nuova costituzione, gli aspetti giuridici e fiscali peculiari, le diverse categorie di investitori e finanziatori a cui rivolgersi a seconda dello stadio di sviluppo del progetto d’impresa, la descrizione delle diverse organizzazioni che sostengono i neo-imprenditori nel percorso di creazione e lancio d’impresa.

 

Al di là di ogni tentativo di settorializzazione, per stimolare e far sviluppare nuova iniziative imprenditoriali sul territorio occorrono, dunque, professionalità ad hoc che maturino le competenze necessarie allo sviluppo di nuove risposte alla domanda presente sui mercati e colmando la distanza tra la nascita di un’idea innovativa e la sua realizzazione in un business sostenibile.  Plauso, quindi, all’istituzione di percorsi di studio universitari, master, dottorati per i futuri professionisti orientati alle start-up, così come all’introduzione di nuove opportunità professionali in questo campo, rivolte in particolare ai dottori commercialisti.

 

* Presidente del corso di studi in professioni contabili

Coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management

Università di Torino

 

Dapporto e Solenghi perfetta coppia gay tra affetti e ripicche

quei 2 2Sino a domenica all’Alfieri per il cartellone di Torino Spettacoli

 

Era l’Inghilterra puritana ed estremamente perbenista (dove trovava pur spazio lo scandalo Profumo che faceva cadere un governo) del 1966, quando Charles Dyer scrisse – e Peter Hall mise in scena – Staircase ovvero “Il sottoscala”, commedia agrodolce intorno alla vita di ogni giorno e ai ricordi di una coppia gay, soltanto tre anni dopo divenuta un film interpretato da Rex Harrison e Richard Burton. Charlie e Harry vivono insieme da trent’anni, gestiscono una barbieria che è anche la loro casa, portano avanti gesti affettuosi e piccole attenzioni come pure acidumi repressi e ripicche che feriscono, litigano e si amano come in qualsiasi ménage, il primo come un buon pavone avvolto nel proprio narcisismo da quattro soldi in cui millanta un passato di grande attore e di tournée in giro per i teatri di ogni dove, presto ritiratosi nell’anonimato, con un matrimonio alle spalle e una figlia, “avrà sì e no trentuno, trentadue anni”, mai conosciuta, un processo da affrontare per sospetto di omosessualità e per atti osceni in luogo pubblico, pronto a sfruttare ogni occasione per buttare in faccia al compagno ogni sua debolezza.  Harry, la componente femminile della coppia, tutto mossette e passi di danza, un vistoso asciugamano che gli avvolge la testa a nascondere una calvizie sempre più marcata, ha sempre riempito di attenzioni il compagno, curato, sostenuto, accettato. Un trantran “familiare” in cui trovano posto, invisibili, le figure materne, l’una ributtata in una inguardabile casa di riposo (quella di Charlie), l’altra ospite della casa pronta a farsi sentire dal piano di sopra (quella di Harry).

 

Nel riproporre oggi la commedia (sino a domenica all’Alfieri per il cartellone di Torino Spettacoli) con la regia attenta di Roberto Valerio, maiQuei due 2 sbrodolature, mai un qualcosa di troppo o ancor più di banale, Massimo Dapporto, oltre a ricoprire il ruolo di Charlie, nelle vesti di adattatore ha fatto suo il compito, per piccole note, che più spiegano senza mai disturbare, di porre qua e là tra il testo originale qualche accenno di attualità, inserendo con garbo frasi che sentiamo o viviamo oggi quotidianamente ma ieri impensabili; dando pure maggior spessore al quadro di una società (quella dell’autore) che soltanto un anno dopo il debutto della commedia avrebbe cancellato quella legge contro l’omosessualità, il “Buggery act”, che era in vigore dal lontanissimo 1533 e che già aveva tra gli altri colpito persone come Oscar Wilde (si fece due anni a Reading) o Alan Turing, che all’indomani dei suoi studi, determinanti per la sconfitta nazista, fu condannato alla castrazione chimica e preferì togliersi la vita.

 

Quei due o, si diceva, “Il sottoscala” non è soltanto un testo fatto di parole, di gesti, di comicità, di ricordi, di battibecchi, è un testo di e per attori, due attori di razza, pronti a scendere in campo per far sentire tutta l’autenticità dei loro personaggi, con gli affetti e le carognate gestiti in parti eguali. Dapporto e Tullio Solenghi, che è Harry, si dividono il palcoscenico con una professionalità ed un ventaglio di sfumature invidiabili, si ritagliano situazioni e piccoli spazi senza spintonare uno contro l’altro, danno in maniera perfetta a due persone un’umanità fatta di luci e di ombre. Come è giusto che sia.

 

Elio Rabbione

Incendio in casa, donna muore soffocata

vigili fuoco 1Le fiamme si sono propagate  probabilmente per il malfunzionamento di una stufa

 

Non c’è stato nulla da fare per una donna di 53 anni, che  è morta nella notte nell’incendio divampato nel  suo appartamento a Torino, in un palazzo di largo Sempione, a Barriera di Milano. Le fiamme si sono propagate  probabilmente per il malfunzionamento di una stufa. La vittima è stata soccorsa dal 118 e dai vigili del fuoco. L’incendio è stato spento ma la donna è morta intossicata dai fumi  prima di essere caricata sull’ambulanza. La polizia sta indagando.

 

(Foto: archivio – il Torinese)

Wi Fi libero per i piccoli pazienti del Regina Margherita

regina_margherita L’iniziativa è in collaborazione con Telecom Italia e Regione Piemonte

 

L’infantile Regina Margherita  è il primo ospedale completamente coperto da rete WiFi per connessioni a Internet libere e gratuite per tutti i piccoli pazienti, grazie al servizio wireless “CDS_Pazienti” che è stato attivato con 40 Access Point. La rete comprende anche gli ingressi principali e numerosi reparti di Molinette e Cto. L’iniziativa è in collaborazione con Telecom Italia e Regione Piemonte attraverso il progetto “Smart Inclusion 2.0” per accelerare il processo di innovazione digitale nel mondo della  salute.

San Valentino sotto le stelle

stelle cuoriSan Valentino sotto le stelle, il 14 febbraio 2016, ore 20.00

 

Infini.to ha il piacere di invitarvi a un evento unico, nella sua splendida e affascinante location, per San Valentino. Una romantica serata al Museo dello Spazio sotto un indimenticabile cielo di stelle…con cena nei suggestivi spazi del Museo. A seguire gli ospiti saranno accompagnati in Planetario e per assistere ad uno spettacolo live creato appositamente per la serata. Potranno osservare la volta stellata e ascoltare i racconti sulle mitologie che caratterizzano il cielo invernale. Durante l’evento sarà possibile visitare liberamente il Museo interattivo e osservare direttamente il cielo con un telescopio (in caso di brutto tempo la visione del cielo sarà sostituita da una seconda proiezione in Planetario).

 

Evento serale – posti limitati!

Per poter partecipare all’evento è necessario acquistare i biglietti entro il 10 febbraio.
Modalità d’acquisto:
– biglietteria del Planetario (martedì-venerdì 9.30-14.30; sabato e domenica 14.30-18.30)
– circuito ticketone (nei punti vendita ticketone o direttamente dal sito ticketone)

COSTO
110 € a coppia

L’acquisto tramite il circuito ticketone prevede l’aggiunta dei costi di prevendita

 

IL MENÙ ROMANTICO DI SAN VALENTINO

Trittico di antipasti

Gli amorini con fonduta Toma d’Alpeggio

La Suprema di pollo in crema di nocciole Piemonte

Il Cuore Parfait al cioccolato Gianduja e nocciole del Piemonte

Calice di vino DOC (rosso o bianco)

Acqua

Pane, grissini

 

Per comunicazioni di eventuali allergie/intolleranze o richieste particolari, contattare Miriam al numero 339/6696139 o scrivere a eventi@belfiorecatering.it.

 

 

 

PICHETTO E PORCHIETTO (FI): "SU IRAP ATTENZIONE A FARE I ROBIN HOOD"

pichetto“A VOLTE SI RISCHIA DI DIVENTARE LO SCERIFFO DI NOTTINGHAM”

 

Vogliono fare i Robin Hood ma alla fine non sono altro che lo sceriffo di Nottingham“. A sostenerlo il capogruppo di Forza Italia in regione, Gilberto Pichetto, e la consigliera regionale Claudia Porchietto a seguito della votazione avvenuta oggi in Consiglio Regionale di alcuni ordini dove attraverso la convergenza piratesca di PD, M5S e Sel si è optato per una rimodulazione dell’Irap colpendo alcune categorie, tra le altre le banche e i gestori delle autostrade.porchietto

 

Continuano i due esponenti: “Nulla da dire su una rimodulazione dell’Irap, laddove incentivi il rilancio e lo sviluppo del nostro tessuto produttivo. Diverso è considerare appropriato l’approccio che ha caratterizzato oggi il dibattito in Aula e dove si è consumata la convergenza incestuosa di PD, M5S e Sel per impegnare la Giunta ad appesantire la tassazione per alcune categorie di aziende: una scelta che rischia di tradursi a cascata in un aumento dei costi per i cittadini piemontesi“.Concludono Pichetto e Porchietto: “Oggi abbiamo assistito all’approvazione di documenti demagogici che avevano l’obiettivo di liberare risorse ma che invece si tradurranno in maggiori costi per i cittadini. Il Pd se voleva maggiore gettito ha trovato una soluzione ideale per ottenerlo ”. 

 

(Foto: il Torinese)

 

San Sebastiano, incontro sulla sicurezza

 All’incontro, cui hanno partecipato diversi residenti, è intervenuto il sindaco Beppe Bava

 

Prosegue il progetto di vicinato iar. Dopo i recenti sviluppi a San Raffaele Cimena, dove sono in formazione tre gruppi di controllo del vicinato, e quelli ormai prossimi di Gassino, lunedì si è parlato di sicurezza partecipata al Centro Pastorale di San Sebastiano da Po. All’incontro, cui hanno partecipato diversi residenti, è intervenuto il sindaco Beppe Bava che aveva avuto un primo contatto con il controllo del vicinato nella scorsa estate in occasione di un incontro pubblico che si era svolto a Moransengo, comune della Provincia di Asti confinante con Cavagnolo. Poi prima della fine del 2015 c’era stato un incontro informale con il referente regionale dell’Associazione Massimo Iaretti che aveva portato alla fissazione della serata. Bava ha espresso un giudizio positivo sul metodo, lasciando poi la “palla” allo stesso Iaretti e al referente dell’associazione per la Città Metropolitana di Torino, Ferdinando Raffero, che è anche consigliere comunale a San Mauro Torinese. Raffero, con un efficace supporto informatico ha illustrato le peculiarità del metodo e, successivamente, si è aperto il dibattito con i contributi del pubblico, nel corso del quale sono stati anche raccolti alcuni suggerimenti da parte degli abitanti di San Sebastiano da Po. Il sindaco, infine, ha invitato i cittadini a costituirsi in gruppi evidenziando che l’amministrazione non mancherà di sostenere l’iniziativa.

Panino imbottito con 2000 euro: medico arrestato per corruzione

carabinieri autoPer attribuire pensionamenti anticipati per invalidità a dipendenti pubblici

 

I carabinieri del Nas di Torino hanno nuovamente il medico legale Enrico Quaglia, già messo in carcere lo scorso settembre nell’ambito dell’inchiesta sui falsi invalidi. Ora è stato spiccato nei suoi confronti un ordine di custodia cautelare per corruzione. Quaglia era stato ripreso dalle telecamere nei mesi scorsi mentre consegnava a Enrico Maggiore, presidente della commissione di verifica del Ministero dell’Economia, un panino imbottito con 2000 euro, allo scopo di concedere certificazioni mediche false, in toto o in parte,  per attribuire pensionamenti anticipati per invalidità a dipendenti pubblici. Per ogni pratica Quaglia incassava 5000 euro, di cui mille andavano a Maggiore. 592 le pratiche irregolari scoperte dal 2005 al 2015. La Procura  ha ordinato il sequestro preventivo dei  beni dei due indagati: 600 mila euro di Maggiore, un milione e centomila euro di Quaglia.

A Campidoglio si lavano le strade per ridurre lo smog

trafficoUN ESPERIMENTO PER VALUTARE LA RIDUZIONE DELLE POLVERI NELL’ARIA

Da ieri i mezzi con autobotte della Smat stanno lavando le strade del quartiere Campidoglio, operazione che consentirà di analizzare la presenza di inquinanti nelle acque per il loro trattamento negli impianti di depurazione. Ha voluto l’niziativa l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta con Arpa Piemonte, per la misurazione sperimentale delle micropolveri Pm10 prima, durante e dopo il passaggio dei mezzi per verificare l’eventuale riduzione di inquinamento nell’aria.

 

Interessati alla pulizia 14 chilometri di strade e in particolare 2000 caditoie collocate in un’area di circa 300mila metri quadrati. I tecnici Smat effettueranno una ventina di campionamenti che consentiranno di eseguire oltre 400 analisi. 

 

Dal 30 gennaio l’ Arpa  sta monitorando la qualità dell’aria nel quartiere utilizzando un campionatore di Pm10 nella sede circoscrizionale di via Medici, dove i dati vengono raccolti una volta al giorno e forniscono la media giornaliera di particolato presente in atmosfera. Le rilevazioni Arpa proseguiranno fino all’8 febbraio, se non arriverà la tanto agognata pioggia.