redazione il torinese

Record storico di passeggeri, Caselle decolla: quasi 4 milioni

L’Aeroporto di Torino ha battuto il record storico di passeggeri trasportati in un anno superando ieri il precedente record annuale del 2011 di 3.710.485 e si appresta a raggiungere, entro per la fine di dicembre, i 3,94 milioni di passeggeri. Anche il mese di novembre è stato chiuso in positivo, come accade ormai da 35 mesi consecutivi, con una crescita mensile del +9,2%. Il 2016 si conferma come un anno di eccezionale sviluppo per l’Aeroporto di Torino, in particolare sul fronte delle nuove destinazioni: sono state infatti avviate le nuove rotte per Madrid, Berlino, Londra Luton, Palma di Maiorca, Alghero, Napoli e Pescara con Blue Air; per Valencia e Ibiza con Ryaniar; i voli estivi per Lampedusa, Skiathos e Corfu di Volotea. E ancora, negli ultimi mesi, Lussemburgo con Luxair e Tirana con Blu-Express. 

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Il 24 dicembre inizierà ad operare il volo per Mosca della compagnia S7 che continuerà per tutto il 2017.  Anche la stagione invernale dei voli neve si è arricchita con nuovi voli di linea per Bristol, Londra Luton e Manchester con Easyjet, Edinburgo con Jet2.com, Londra Gatwick e Manchester con Monarch.  Il network dell’Aeroporto di Torino vanta oggi un ampio ventaglio di destinazioni dirette in tutta Europa ed ottimi collegamenti con i più importanti aeroporti del Sud Italia e delle Isole e che verrà arricchito ulteriormente nel 2017 dalle nuove destinazioni recentemente annunciate: Copenaghen, Lisbona, Malaga, Siviglia e Oradea con Blue Air e Pantelleria con Volotea. Il raggiungimento del record passeggeri rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro svolto negli ultimi 3 anni dall’Aeroporto di Torino, impegnato costantemente a migliorare l’offerta voli mantenendo l’equilibrato mix tra vettori tradizionali e low cost e a rendere più piacevole la permanenza dei passeggeri nello scalo con l’apertura di nuovi negozi e punti ristoro.

Il procuratore generale: consigliera M5S “Destabilizzante, esprimo sconcerto e dissenso”

tav 222“Estremamente ‘destabilizzante'”, così viene definita  la condotta di Carlotta Tevere, la consigliera comunale di  M5s a Torino, presidente della Commissione Legalità, che  durante il Consiglio comunale ha espresso solidarietà ai condannati per l’assalto al cantiere Tav di Chiomonte. A parlare è  il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo, attraverso una lettera alla sindaca Chiara Appendino. Il magistrato, scrive l’agenzia Ansa, esprime “sconcerto e totale dissenso rispetto a valutazioni pronunciate in una sede istituzionale, nel corso di una seduta ufficiale e nell’ambito di un dibattito pubblico”.  Replica a stretto giro di posta (anzi, di Ansa) da parte dell’esponente pentastellata Tevere: “Il mio ruolo istituzionale e il mio vissuto confermano una profonda stima e una piena fiducia nella magistratura, della quale rispetto e, come gruppo, rispettiamo il lavoro”.

 

(foto: archivio il Torinese)

Incendio al poligono a Perosa Argentina, muore una persona. Quattro intossicati dal fumo

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 AGGIORNAMENTO i carabinieri e i vigili fuoco  nel poligono ‘Sotto Tiro’ di Perosa Argentina, dove ieri ha perso la vita in un incendio  il torinese Michele Manconi, 65 anni, dipendente della Gtt, stanno cercando di recuperare uno dei due revolver Smith & Wesson che Manconi aveva  con sé: probabilmente da lì è partito il colpo che ha innescato l’incendio.

 

I vigili del fuoco hanno portato in salvo alcune persone, ma una quinta è morta, probabilmente intossicata dal fumo, in un incendio scoppiato nel poligono di tiro “Sotto Tiro” a Perosa Argentina, località San Sebastiano, in Val Chisone. La vittima è rimasta bloccata in un capannone con altre quattro persone, rimaste intossicate. In base agli accertamenti dei carabinieri le fiamme sarebbero divampate mentre i cinque stavano ricaricando le munizioni. I vigili del fuoco sono sul posto.

 

(foto: archivio, Vigili del Fuoco Torino)

Ex Moi, Grimaldi (SEL): sì al superamento, purché ci sia un’alternativa dignitosa

Riceviamo e pubblichiamo

A un primo censimento degli abitanti delle palazzine ex Moi, svolto dall’Anagrafe della città di Torino e risalente alla dichiarazione di residenza del 2014, si aggiunge la prima concreta ricognizione tra gli stabili occupati di via Giordano Bruno, effettuata e ultimata in questi giorni dalle forze dell’ordine. 

moi scontri1Per tutti gli occupanti, l’istituzione di un indirizzo virtuale presso il Moi è stata cruciale, perché consentiva l’iscrizione all’anagrafe e l’inserimento in progetti di sostegno. A quanto ne risulta, gli occupanti delle palazzine sono in larga maggioranza regolari per la legge (almeno mille dei 1190 censiti in questi giorni), perché hanno chiesto e ottenuto asilo «per motivi umanitari». Sono sbarcati in Italia col «Progetto Nord Africa» e poi sono stati trasferiti a Torino, in fuga dai conflitti armati tra il 2011 e il 2013. Per molti di loro, il permesso di soggiorno, vicino alla scadenza, sarà rinnovato l’anno prossimo. La notte del 23 novembre, dopo una situazione di tensione tra un gruppo di profughi e un piccolo gruppo di tifosi, vi sono stati scoppi di petardi contro una sala scommesse frequentata dagli stranieri e bombe carte contro le stesse palazzine. Centinaia di migranti hanno moi2protestato con forza, condannando il movente razzista del gesto e denunciando di non essere stati difesi. La Sindaca Appendino ha dichiarato di essere al lavoro per trovare una soluzione per le palazzine. Il piano di Torino per superare l’emergenza Moi dovrebbe essere giunto al Viminale, mentre 150 militari sono ancora attesi per l’inizio del pattugliamento del presidio della zona. Negli scorsi giorni, Amnesty International ha sollecitato le autorità a elaborare soluzioni rispettose degli standard internazionali sui diritti umani e a usare lo sgombero come un’opportunità per assicurare migliori condizioni abitative ai moimigranti ai richiedenti asilo. Oggi in aula l’Assessora Cerutti si è resa disponibile a favorire la realizzazione di azioni positive di inclusione socio-lavorativa delle persone in condizioni di particolare svantaggio, tramite servizi di orientamento, ricerca attiva e accompagnamento al lavoro, tutoraggio e contributi per l’indennità di tirocinio.   “Bisogna procedere al superamento dello stato di sovraffollamento del MOI, purché si individuino spazi alternativi adeguati e si coinvolgano servizi socio assistenziali, mediatori culturali, psicologi e – aggiungo – gli occupanti stessi” – dichiara Grimaldi. – “Al contempo condivido il punto di vista dell’Assessora: potrebbe essere importante il lavoro della Regione sull’inserimento lavorativo dei migranti”.

 

Grande festa in onore della montagna

montagna-museoDomenica 11 dicembre 2016, in occasione della Giornata Internazionale della Montagna, promossa dalle Nazioni Unite e nata ufficialmente nel 2003, il Museo Nazionale della Montagna di Torino propone un ricco programma di attività, incentrate sulle collezioni esposte nella mostra Ex libris delle montagne. Incisori di vette, nel suo ultimo giorno di apertura.  La giornata, che si inserisce nell’ambito di una programmazione comune agli enti appartenenti all’International Mountain Museums Alliance (IMMA), sarà articolata in visite guidate, attività laboratoriali e momenti di incontro con gli autori. Per gli adulti durante la mattina, e per le famiglie al pomeriggio, la curatrice della mostra, Laura Gallo, accompagnerà il pubblico in una visita guidata per scoprire alcuni degli ex libris più interessanti e preziosi esposti. La visita sarà l’occasione per conoscere queste piccole etichette, dalla lunghissima storia, nate per contrassegnare la proprietà di un libro: dal più antico ex libris di montagna conosciuto, risalente al 1593, attraverso la ricca produzione di Adolf Kunst, dell’illustratrice Mathilde Ade, o di Remo Wolf, a quelli più recenti dedicati alle Olimpiadi di Torino 2006 e dei molti autori contemporanei che ne continuano ancora oggi la produzione. In mostra si potranno anche ammirare i 25 ex libris selezionati e vincitori del concorso Un ex libris per il Museomontagna, e osservare le differenti tecniche di stampa, dalla xilografia, all’acquaforte, fino alla serigrafia, utilizzate di volta in volta dai vari artisti.

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concerto in montagnaAlla serigrafia saranno dedicati i due laboratori organizzati durante la giornata. Al mattino, il serigrafo e pittore Maurizio Rivetti condurrà un workshop che offrirà al pubblico adulto la possibilità di sperimentare questa tecnica, realizzando un ex libris dedicato alla Giornata Internazionale della Montagna. Al pomeriggio, i bambini saranno coinvolti in un laboratorio di serigrafia. La giornata si propone pertanto di avvicinare grandi e piccoli al patrimonio museale e intende ribadire la funzione educativa del museo quale spazio appartenente alla collettività, nell’ottica di una fruizione attiva e condivisa delle sue collezioni. Durante il pomeriggio, alle 16,30 verrà presentata l’opera Monviso, che lo scultore Riccardo Cordero ha realizzato e donato al Museo in occasione del 150° anniversario della fondazione del CAI. La scultura, creata impiegando materiali alpinistici della ditta CAMP, installata negli spazi delle collezioni permanenti del Museo, sarà presentata al pubblico dall’autore.

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Programma:

 

  1. 10,30

Visita guidata alla mostra Ex libris delle montagne e workshop di serigrafia per il pubblico adulto (su prenotazione).

 

  1. 15.30

Breve visita guidata all’esposizione permanente e alla mostra Ex libris delle montagne, seguita da laboratorio per famiglie e bambini di tutte le età (su prenotazione).

 

  1. 16,30

setstriere neve montagnaPresentazione dell’opera Il Monviso, realizzata e donata al Museo dallo scultore Riccardo Cordero in occasione del 150° anniversario della fondazione del CAI. La scultura sarà installata nell’Area Espositiva permanente del Museo.

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Tutte le attività proposte dal Museo l’11 dicembre si inseriscono nella programmazione comune dell’IMMA – libera associazione nata ufficialmente a Roma nella sede della FAO/ONU l’11 dicembre 2015, dopo un incontro costitutivo, avvenuto il giorno precedente a Torino nella Sala degli Stemmi del Museomontagna – che riunisce musei e strutture di documentazione con lo scopo di costruire una rete per diffondere e valorizzare la cultura della montagna nelle sue molteplici espressioni con attività congiunte e condivise. Oltre al Museo Nazionale della Montagna di Torino, tra i soci fondatori anche il Musée Alpin di Chamonix (Francia); il Muzeum Tatrzańskiego di Zakopane (Polonia); il Servei General d’Informació de Muntanya di Sabadell (Spagna) e il Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff (Canada).

Per festeggiare la Giornata Internazionale della Montagna e l’anniversario della costituzione dell’IMMA, tutti gli enti saranno regolarmente aperti al pubblico e proporranno, in aggiunta alle esposizioni già in corso, alcune interessanti attività. Al Musée Alpin di Chamonix: lettura di testi e diari di guide, e inaugurazione della mostra Chamonix en technicolor; al Museo di Zakopane: presentazione e inaugurazione della mostra fotografica dedicata all’alpinista Wawrzyniec Żuławski, accompagnata da proiezioni cinematografiche; al Servei General d’Informació de Muntanya di Sabadell: inaugurazione della mostra di etichette delle acque minerali Les muntanyes: divisoria d’aigues. Etiquetes d’aigües minerals de muntanya. In occasione della Giornata Internazionale della Montagna, le attività in programma (visite guidate e laboratori) saranno incluse nel biglietto del Museo, il cui costo è di 10 euro con l’applicazione delle consuete riduzioni; gratuito per i possessori dell’Abbonamento Musei Torino Piemonte. Accesso libero alle attività fino a esaurimento posti, prenotazione obbligatoria al numero: +39 011 6604104.

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Si ricorda inoltre che, in occasione delle Festività Natalizie, i possessori dell’Abbonamento Musei Torino Piemonte avranno anche diritto a una pubblicazione in omaggio della collana Cahier Museomontagna.

Nel laboratorio atelier di Stefania Mairano nascono le ceramiche gioiello

mairano4Stefania Mairano ha fatto di una passione, quella per l’arte e in particolare per la ceramica, il fil rouge della sua nuova vita, dopo un passato ventennale da impiegata amministrativa. In realtà l’arte l’ha sempre incuriosita, tanto da condurla a prendere lezioni presso l’atelier dell’artista e ceramista Daniela Savio, di cui aveva potuto apprezzare le opere esposte al Lingotto, alla mostra sulle eccellenze artigiane, nel 2011. Nel dicembre 2015, esattamente un anno fa, Stefania ha aperto il laboratorio-atelier in via Amedeo Peyron 50, nel cuore di Cit Turin, dove vedono la luce le sue creazioni artistiche in ceramica, dalle collane luminose e colorate alle spille, dagli anelli agli orecchini, ai complementi d’arredo come vasi e lampade da tavolo. La tecnica di cottura che Stefania mairano1Mairano adotta è detta “raku”, le cui lontane origini provengono dalla terra dell’Impero del Sol Levante e solo recentemente introdotta in Occidente. Nel corso del procedimento l’oggetto è estratto incandescente dal forno, consentendo di ottenere un effetto decorativo con riflessi metallici e cavillatura. La paper clay si ottiene, invece, con la sospensione della carta di argilla. Un altro materiale utilizzato dalla ceramista è la terra refrattaria, accanto alla smalto, ricoperto con uno strato di terra. Stefania Mairano ha partecipato  alla Mostra della mairano2Ceramica di Castellamonte, giunta alla sua 56esima edizione, e ospitata a Palazzo Botton in piazza Marconi. Quest’anno è stata riproposta, per la sesta edizione consecutiva, anche la Mostra del gioiello ceramico, nell’ambito della quale la nostra ceramista ha esposto alcune delle sue creazioni. Un altro appuntamento che la ceramista ha avuto con il pubblico torinese è stato quello in occasione dell’esposizione di alcuni suoi pezzi presso la galleria d’arte Paola Meliga, in via Maria Vittoria 46/d, a Torino.

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La gallerista ha ampliato il suo interesse dalla fotografia a altre forme espressive, come lavori artistici artigianali, il bijoux vintage e la gioielleria scultura.Tra i complementi d’arredo creati da Stefania Mairano risultano molto originali le lampade a cuffia con fiori e tra i gioielli le collane sonore in ceramica, realizzate in doppia cottura e montate su nastro e panno Lenci. Per Natale la ceramista ha realizzato diverse creazioni in spirito natalizio, quali gnomi e spille a forma di albero natalizio.

Mara Martellotta

Torna il Fish&Chips Film Festival

19 – 22 gennaio 2017 |Torino – Cinema Massimo

Dal 19 al 22 gennaio 2017 al Cinema Massimo di Torino torna il Fish&Chips Film Festival Festival Internazionale del Cinema Erotico e del Sessuale, per aprire nuovamente una finestra sulla cinematografia erotica, offrendo al pubblico un’occasione unica in Italia di approcciarsi all’erotismo e alla sessualità in modo creativo, intelligente e dissacrante, attraverso la forza e l’attrattività del cinema. Dopo la prima scoppiettante edizione che ha mostrato a oltre 3000 spettatori 41 film fra cortometraggi lungometraggi, omaggi a figure femminili del panorama erotico internazionale e l’anteprima nazionale di Love di Gaspar Noé; Fish&Chips ci farà immergere nel vasto mondo del sesso passando per amore, erotismo e pornografia.

 

La call per la nuova edizione ha raccolto oltre 600 opere da tutto il mondo di generi e tipologie estremamente variegati, ma solo quelle più curate cinematograficamente e con una visione peculiare che esprima la libertà sessuale saranno scelti da Fish&Chips e accederanno ai concorsi per lungometraggi e cortometraggi, questi ultimi suddivisi in una categoria ‘soft’ e una decisamente ‘hard’.

 

 

fish-cineNoi selezioniamo solo produzioni di qualità, che trascendano dagli abusati approcci canonici a cui siamo abituati.” dichiara la direttrice Chiara PellegriniAl pubblico vogliamo offrire un concentrato di piacere e siamo pronti a invadere Torino con i nostri film, per garantire una visione unica dell’erotismo e mostrare il sesso da diverse prospettive.”

 

Fish&Chips vuole dare spazio alla curiosità e alla fantasia che ruotano attorno al sesso e che spesso vengono castrate da preconcetti e tabù. Un momento di riflessione e approfondimento, grazie anche a proiezioni speciali, dibattiti e mostre, che punta a coinvolgere le persone per arrivare a un cambiamento sociale che porti a una liberazione collettiva affinché tutti possano vivere e parlare della propria sessualità senza discriminazioni. Per questo anche quest’anno lanciamo una campagna di crowdfunding per raggiungere il budget necessario alla buona riuscita del festival e alla realizzazione di un progetto che mira a una presa di coscienza più ampia; il tutto rappresentato dal nostro CONCENTRATO DI PIACERE: un barattolo di latta che contiene tutta la fragranza e il sapore di Fish&Chips, perché il sesso è innanzitutto piacere e divertimento!

Fino al 21 dicembre 2016 sarà possibile fare una donazione a sostegno di

Fish&Chips sulla piattaforma di crowdfunding Eppela

www.eppela.com/it/projects/11017-fish-chips-film-festival-ii-edizione

Fish&Chips Film Festival è un progetto indipendente autofinanziato, realizzato da un gruppo di under 35, che lavorano nel mondo del cinema e credono nella centralità del sesso, nell’importanza di farlo con chi ci piace, di riderne e di parlarne. La cultura deve essere accessibile a tutti, ma la sua diffusione ha un costo e per questo il sostegno di chi la pensa come noi è fondamentale. Con il contributo del crowdfunding copriremo le spese di stampa del catalogo, di ospitalità e una parte dei premi, termineremo la sottotitolazione in italiano dei film. Per coloro che ci sosterranno sono previste 8 ammiccanti fasce di rewards per donazioni dai 10 € ai 200 €, che comprendono gadgets firmati Fish&Chips, piacevoli sorprese offerte dai nostri sponsor tecnici La Valigia Rossa, Bijoux indiscrets, 001 Edizioni e Tempietto Tantrico, il poster del Festival realizzato dal dissacrante illustratore spagnolo Luis Quiles e molto altro!

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001 Edizioni, casa editrice di fumetti nata nel 2006 con l’obiettivo di portare in Italia le migliori graphic novel, i grandi autori e i classici del passato, sostiene Fish&Chips Film Festival insieme al suo autore Luis Quiles, conosciuto per le sue illustrazioni esplicite e provocatorie che mostrano una visione della società cruda e dura, che criticano le nuove dipendenze da smartphones e social networks, ma anche altri temi, come la religione, il sesso o la politica.

Luis Quiles, oltre a creare ad hoc la locandina della II edizione del festival, sarà protagonista di una mostra allestita nella cornice dello Studio Spacenomore a Palazzo Graneri della Rocca (Via Bogino 9, Torino), curata da Antonio Scuzzarella. La mostra verrà inaugurata il 19 gennaio alle ore 18.00 alla presenza dell’artista che presenterà il suo ultimo libro “RIOTS” al pubblico di Fish&Chips e sarà visitabile per tutta la durata del festival.

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15 dicembre alle 21.00, Officine Corsare (via Pallavicino 35): proiezione v.o.s. di Dora Or the Sexual Neuroses of Our Parents di Stina Werenfels, in collaborazione con Psicologia Film Festival, ingresso gratuito con tessera ARCI.

 

UN PRESIDIO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE CASE MATERNITA’ IN PIEMONTE

“Perché anche le nostre donne siano libere di scegliere”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

A Torino esiste un luogo caldo, dai colori tenui, i soffitti a volta e una bella cucina accogliente. È un luogo per le famiglie, per chi la famiglia la sta costruendo o cercando, per le donne, per le donne in gravidanza, le coppie, per la nascita. Ma manca ancora un atto formale per poterne fruire totalmente. 

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pianta-casaCon un presidio organizzato per martedì 13 dicembre dalle ore 10, davanti Palazzo Lascaris, via Alfieri 15 Torino, la Casa maternità Prima Luce chiede alla Regione il riconoscimento delle case maternità anche in Piemonte. L’iniziativa servirà anche sensibilizzare i cittadini e le famiglie su una nuova cultura delle scelte libere e consapevoli in tema di nascita, crescita, salute sessuale e riproduttiva. Da circa sette anni professionist* insieme a mamme e famiglie lavorano per promuovere sul territorio piemontese la realtà di una Casa maternità: ora tutt* insieme pensiamo che sia il momento di scendere in piazza per farci conoscere e chiedere risposte concrete.

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COSA È UNA CASA MATERNITA’

La Casa maternità è un luogo sociale che ha le caratteristiche abitative di una vera casa. Le norme di sicurezza e gli standard igienico/sanitari sono gli stessi di un’abitazione civile. Non è uno studio professionale e non è all’interno di un ospedale. Nella casa maternità non lavorano medici, ma solo ostetriche che accompagnano e assistono la gravidanza, il parto e puerperio “naturali”, senza interventi, farmaci o medicalizzazione. La maggior parte delle attività della casa si rivolgono alla coppia e alla famiglia, ma anche a nonni, uomini e donne, come attività “non sanitarie” ma occasioni di crescita nel processo del divenire genitori e adulti, condivisione e scambio. Attualmente in Italia esistono quattro Case maternità tutte private e gestite da ostetriche libero professioniste (Milano; Induno Olona ,Varese; Merone, Como; Bologna), mentre in Europa la Casa maternità è una realtà consolidata ormai da anni, come per esempio in Germania , in Svizzera, Spagna ed altri paesi .Le Geburthaus tedesche sono più di cento attualmente.

In Piemonte :

In applicazione della DGR n. 80 – 5989 del 7 maggio 2002 viene definito il profilo assistenziale per l’assistenza al travaglio e parto fisiologico extra ospedaliero. Nelle Premesse, lett. B Luogo del parto viene individuata come scelta del punto nascita della coppia anche la CASA MATERNITA’. È stata depositata una Proposta di legge regionale n. 175 ad Ottobre 2011, ma ad oggi non approvata.

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COSA CHIEDIAMO

In assenza di riconoscimento delle Case maternità come luogo extra ospedaliero quale estensione del parto a domicilio, il nostro progetto, che è stato finanziato dalla Compagnia San Paolo, non può essere operativo per la parte riguardante il parto. Noi chiediamo alla Regione Piemonte di completare la normativa al fine di permettere ad una struttura che ha le caratteristiche di essere centrale alla città di Torino e raggiungibile da ogni territorio, di potere operare per garantire alla cittadine piemontesi di scegliere di partorire anche in una casa maternità. Chiediamo la piena attuazione della normativa, che permetta ad altre realtà come la nostra di operare sul territorio regionale, così come già avviene in altre regioni italiane e in altri stati europei. Chiediamo che le case maternità diventino una realtà possibile e un’alternativa/proposta reale per le famiglie, gli uomini e le donne piemontesi.

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CASA MATERNITA’ PRIMA LUCE: CHI SIAMO E COSA FACCIAMO

Nell’aprile del 2014 è nata in Torino l’Associazione Casa maternità Prima Luce, un’associazione di promozione sociale senza fini di lucro.

L’Associazione ha le seguenti finalità:

  • diffondere la cultura delle scelte libere e consapevoli in tema di nascita, di crescita e di salute sessuale e riproduttiva a tutte le età della vita;

  • promuovere la diffusione del parto extraospedaliero, a domicilio e in Casa maternità;

  • promuovere la diffusione di una cultura di gravidanza, nascita e crescita che garantisca il rispetto della fisiologia degli eventi;

  • sostenere la coppia nel percorso verso la genitorialità;

  • promuovere la salute e il benessere della donna nei diversi cicli evolutivi.

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    “Il luogo più sicuro per il parto è quello dove ci si sente più sicure, noi vorremmo che le donne potessero viverlo laddove si sentono più sicure. Libere di scegliere”

Cioccolata in piazza per donare giochi (e sorrisi) ai bambini

ugi-giochi-orbassanoE’ stata un successo di presenze l’iniziativa della Croce Bianca di Orbassano in collaborazione con Ugi, a favore dei bimbi del  Regina Margherita. La Cioccolata in piazza ugi-orbassanosvoltasi nel giorno dell’Immacolata in piazza Umberto I a Orbassano è infatti servita a raccogliere – attraverso la “colletta del giocattolo” –  numerosi giocattoli e libri da parte di tante persone che li hanno donati, allo scopo di regalare un sorriso ai bambini malati dell’ospedale torinese. Si replica domenica 11 dicembre, nello stesso luogo, dalle 15 alle 18,30. Partecipate numerosi!ciocco-orbassano

 

 

Il tribunale riconosce status rifugiato a giovane gay vittima di persecuzioni

pride1Il tribunale di Torino  ha riconosciuto lo status di rifugiato politico -con la motivazione delle persecuzioni alle persone omosessuali nel suo Paese –  a un giovane nigeriano attivista del movimento Lgbt , ospite di una struttura di accoglienza per migranti in Valle d’Aosta. Kevin, questo il nome del ragazzo, ha attraversato Sahara, Libia e Mar Mediterraneo ed è giunto in Italia, tre anni fa. La prima volta la commissione per lo status di rifugiato non aveva accettato il suo ricorso che oggi, presentato dagli avvocati del giovane, Irene Marucco e Lorenzo Trucco, è stato accolto dal giudice.

 

(foto: archivio il Torinese)