redazione il torinese

L’ASSESSORA ALLA CULTURA, FRANCESCA LEON, A PROPOSITO DEI TAGLI

Riceviamo e pubblichiamo

Abbiamo incontrato mercoledì 5 aprile il Presidente della Fondazione Torino Musei Maurizio Cibrario e raccolto le preoccupazioni sul futuro della Fondazione. In quell’occasione abbiamo condiviso un percorso che parte dalla constatazione di un riduzione progressiva delle risorse dal 2006 ad oggi del 65% a fronte dell’aumento del carico sulla Fondazione rappresentato dal passaggio dalla gestione di due musei con un contributo di 14 milioni nel 2006, a 4 musei gestiti nel 2009 con un contributo di 11 milioni. Nel 2011 il contributo si è ridotto a 8,5 milioni fino ad assestarsi della cifra a 6.8 milioni tra il 2013 e il 2016. Senza dimenticare il 2013, quando invece dei contributi vennero riconosciuti immobili per un valore stimato in circa 4,3 milioni. A questa diminuzione vertiginosa non è corrisposto un ripensamento del funzionamento e una rimodulazione dei carichi della Fondazione. Oggi il percorso prevede la costruzione di una revisione strutturale per dare sostenibilità nel tempo, a partire dal 2018, alla Fondazione e, nel brevissimo periodo, individuare soluzioni per reperire le risorse necessarie per il 2017.Su questa strada si sta lavorando fianco a fianco con la Fondazione Torino Musei per valorizzare il patrimonio della città e non arretrare rispetto ai risultati raggiunti in questi anni”.

 

TERNA INCONTRA” I CITTADINI AD AVIGLIANA

Un altro incontro pubblico per informare la cittadinanza sulle attività di realizzazione dell’Interconnector Italia-Francia

Lunedì 10 aprile dalle 11 alle 19, presso la sala dell’ex Pretura in Piazza Conte Rosso ad Avigliana, Terna, gestore della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale, incontrerà i cittadini per condividere le informazioni sul progetto e le attività di cantiere previste per la realizzazione dell’interconnessione Italia-Francia.   Si è da poco concluso invece l’attraversamento di Sangano su SP589 e il passaggio dei terreni agricoli in prossimità di Bruino, rispettando i tempi scanditi dal programma, in piena collaborazione tra Terna e gli enti locali.   Terna continuerà ad organizzare sul territorio altri momenti informativi per i cittadini con l’obiettivo di offrire un aggiornamento continuativo sul progetto.Nei prossimi mesi i lavori coinvolgeranno il Comune di Trana e procederanno in direzione di Avigliana lungo la strada provinciale dei Laghi. Il tracciato proseguirà sulla SP589, attraversando l’area dell’ex Cava Sada e, passando al di fuori del centro abitato di Avigliana, raggiungerà l’autostrada attraverso le due gallerie che conducono allo svincolo di Avigliana Est.Attualmente i lavori di posa del cavo interessano i Comuni di Bruino e Sangano.Per tutta la giornata, i tecnici di Terna saranno a disposizione dei partecipanti per illustrare, attraverso l’ausilio di materiale illustrativo, i dettagli e le motivazioni della nuova infrastruttura.Il collegamento, una volta completato, permetterà di garantire una maggiore continuità di esercizio e contribuirà a ridurre i costi dell’energia elettrica nel nostro Paese. 

Salvini: “Chiamparino e Appendino alleati per sostenere i soliti salotti buoni di Torino”

Una frecciata ai pentastellati e, al tempo stesso, al Pd: «I cinquestelle ormai sono renzizzati: fanno una loro Leopolda con un sacco di quattrini e con grandi nomi, e noi invece qui con meno soldi e con più serietà” . Il leader leghista Matteo Salvini, è intervenuto alla Gam con lo stato maggiore leghista (dal segretario piemontese Riccardo Molinari, al notaio “civico” candidato sindaco di Torino per Lega e fratelli d’Italia Alberto Morano) al convegno ‘Riprendiamoci il lavoro! L’Unione europea ci ha rubato democrazia e futuro’, organizzato dall’Enl (Europa delle Nazioni e della Libertà). Salvini ha toccato tutti i temi scottanti: immigrazione, crisi economica, Europa e politica nazionale e locale. In particolare ha posto l’accento su una presunta alleanza tra Chiamparino e Appendino: “Qui a Torino c’è un accordo sostanziale tra Pd e cinquestelle: tanto fumo e niente arrosto. I grillini  non rompono le scatole in Regione e il pd non le rompe in Comune, tanto per aumentare il  business  dei soliti noti, gli amici degli amici e i salotti buoni». Infine, una previsione sulle elezioni politiche: “secondo me in autunno si vota”.

 

(foto: CV- il Torinese)

POLIZIA MUNICIPALE, CONTRASTO AL TRASPORTO ABUSIVO DI PERSONE

L’Amministrazione comunale è impegnata a far rispettare tutte le regole vigenti in materia di auto pubbliche, contravvenendo qualsiasi abuso, assicurando attenzione e sicurezza. Siamo convinti che sia necessario rispettare in ogni azione il principio di legalità. Ringrazio per questa ragione i nostri vigili che quotidianamente effettuano controlli nell’ambito del trasporto professionale di persone, a tutela di chi esercita questo servizio e dei loro clienti”.

A sottolinearlo è Alberto Saccoassessore comunale alle Attività produttive, commentando il risultato dell’attività di verifica sul possesso dei titoli e delle norme indicate dalla legislazione vigente, da parte del Comando della Polizia Municipale di via Bologna.

Negli ultimi venti giorni le pattuglie del Nucleo Sequestri e rimozioni della Polizia Municipale hanno infatti sorpreso quattordici conducenti che, abusivamente, stavano trasportando clienti. Per tutti è scattata la sanzione amministrativa e il fermo di 30 giorni del mezzo. Il Giudice di Pace ha inoltre respinto i ricorsi promossi da alcuni di questi conducenti. Uno degli autisti fermati ha precedenti penali di rilievo mentre un altro circolava con un veicolo sottoposto a fermo e, di fatto, senza assicurazione.

Si tratta di controlli impegnativi – conferma il comandante della Polizia municipale Alberto Gregnanini – che, tuttavia, sono espletati con il necessario rigore e la consueta professionalità che contraddistingue il nostro lavoro, a tutela di quanti sono rispettosi di leggi e regolamenti e a salvaguardia della incolumità di tutti”.

I controlli proseguono in turni diurni, serali e notturni, considerata l’importanza di garantire sicurezza a cittadini e a turisti.

 

(foto: il Torinese)

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

Ztl: vorrei che  non passasse un’idea a danno dei negozianti e anche dei torinesi  che non potrebbero accedere al centro ,di fatto nel corso dell’intera giornata, se non  in bus o taxi. Tutto ciò che oggi può danneggiare le aziende che reggono e affrontano una  crisi che ha portato molti a chiudere, andrebbe, non foss’altro per ragioni di buon senso, osteggiato con tutti i mezzi possibili”

***

Il nuovo libro di Elisabetta Chicco

E’ appena uscito, edito da Castelvecchi, il bellissimo ed assai documentato libro “Nietzsche .Psicologia di un enigma” di Elisabetta Chicco Vitzizzai, nota ed apprezzata scrittrice torinese. Laureata all’Università di Torino in Estetica e in Psicologia Clinica, è autrice di romanzi di successo, anche se nel saggio rivela doti non indifferenti di ricercatrice e di studiosa di rango che difficilmente convivono in una narratrice  di straordinaria fantasia e creatività come è Elisabetta.Il libro coniuga una riflessione sull’opera filosofica di Nietzsche  con lo studio della sua vita e della sua personalità.Particolare interesse assume il capitolo sulla fine del filosofo. L’indagine rigorosa condotta attraverso la lettura  approfondita del suo epistolario contribuisce significativamente  all’evoluzione degli studi nicciani ,una italianizzazione consentita da Umberto Eco. Il libro fa anche  implicita giustizia delle tante sciocchezze scritte su Nietzsche  da sedicenti germanisti torinesi del passato, incredibilmente presi sul serio anche  dall ‘editore Einaudi.L’autrice che si è cimentata con la narrativa,la poesia,il teatro e anche con la pittura (è figlia del notissimo ed apprezzato artista Riccardo Chicco(un pilastro della storia dell’arte novecentesca, non solo torinese)è, a sua volta, una protagonista della vita intellettuale subalpina, prima come docente nei Licei di stato ,poi come scrittrice e come conferenziera  di rara seduzione intellettuale. Remo Bodei, uno dei maggiori filosofi italiani che ha scritto una lunga prefazione al libro, ha scritto che l’opera della Chicco è “una sfida alle leggende tenacemente sopravvissute sulla vita e il pensiero di Nietzsche”. Una parte del libro è ovviamente dedicato al soggiorno torinese del filosofo a Torino.

***

Alassio, il “Toscana”, ”L’Unità” 

Una domenica di quasi cinquant’anni fa andai ad Alassio con una mia compagna di liceo. Era uno dei miei primi viaggi in cui guidavo la Fulvia  che mi aveva regalato mio padre per la maturità. Era primavera e la città del Muretto era illuminata di sole. Non c’era la folla domenicale che c’è adesso. Si parcheggiava con facilità. Era la Alassio di Mario Berrino, il pittore che aveva ridato ai torinesi il piacere della vacanza al mare dopo gli anni tormentosi della guerra. Andammo a pranzare in un ristorante che non conoscevo, il “Toscana” ,che c’è anche oggi ed è sempre piacevole come allora. Entrai in quel locale  con la mazzetta dei giornali, la più visibile ,casualmente, era la testata dell’”Unità”. Un cameriere  torinese che faceva la stagione al “Toscana” – è un fatto incredibile ,ma vero –  dopo avermi portato una sogliola alla mugnaia (allora, noi torinesi, apprezzavamo ,da veri provinciali, quasi soltanto quel pesce di mare )mi sussurrò testualmente :”Compagno, dì che non è cotta, così te ne porto un’altra”. Quel giornale, in quel clima di svolte epocali di sinistra, dava un senso-diciamo così- di  fortissima appartenenza, oggi impensabile .Per fortuna dei ristoratori, ma soprattutto nostra…  Non era del tutto casuale che quel cameriere fosse torinese.

***

Francesco Barone  il filosofo della libertà 

 Il torinese Francesco Barone è stato uno dei più grandi filosofi della scienza, docente all’Università e alla Scuola Normale  di Pisa dove la baronia di  Augusto Guzzo nella Facoltà filosofica torinese costrinse  il laico Barone ad emigrare. Un po’ come accadde a Mario Fubini  a causa di Giovanni Getto che era sì cattolico, ma  che con i suoi allievi ,lui rigorosissimo fino al paradosso, si rivelò molto liberale.  L’altro sabato ho parlato di Barone  a lungo  con il suo allievo prediletto Marcello Pera,  mio amico da una vita.  Era figlio di un tipografo de “La stampa” alla quale collaborò per anni con elzeviri di grande valore. Lo aveva chiamato al giornale  Carlo Casalegno. Poi lo esclusero da quella collaborazione, cui teneva moltissimo. Ci soffrì molto. Scriveva importanti  articoli  sull’Illuminismo e sui rapporti tra filosofia e scienza ,ma si occupava anche  di università e di scuola con grande  coraggio e  assoluto anticonformismo, denunciando gli errori del ’68 e i pericoli della violenza contestatrice a cui si oppose tenacemente, e inutilmente, a Pisa come preside di Facoltà. La stessa città dove D’Alema e Mussi furono protagonisti di una contestazione un po’ troppo esagitata. Pera, nel corso della nostra conversazione lo ha definito “un liberale torinese  di temperamento, prima ancora che di cultura”. Non avrebbe  potuto dire meglio. 

***

I cavalieri di gran croce romani 

A Torino con Antonio Maria Marocco, Paolo Emilio Ferreri, Enzo Ghigo, SIlvio Pieri, Mario Garavelli, Carlo Callieri, Giovanni Quaglia e pochi altri  fondammo in prefettura , esattamente dieci anni fa ,l’associazione nazionale degli insigniti del cavalierato di gran croce , l’equivalente italiano della Legion d’onore francese. Poi l’associazione trasmigrò a Roma, come forse era indispensabile e sicuramente inevitabile. Tutto ciò che nasce a Torino è destinato a finire a Milano o a Roma. L‘altra sera abbiamo festeggiato la Pasqua con il presidente Raffaele  Squitieri , presidente della Corte dei Conti. Di tanti cavalieri torinesi l’unico dei fondatori presente ero io. Ma è stato bello conversare con tanti amici provenienti da ogni parte d’Italia: prefetti, ambasciatori, docenti universitari, generali. Nel mio tavolo ho conosciuto un grande medico di Bologna che scrisse il testo una canzone di Lucio Dalla. L’associazione è una grande risorsa per la Repubblica ,una riserva di uomini e di donne al servizio dello Stato. Non a caso, tra noi, c’era anche il prefetto Tronca che a Milano e  a Roma si è distinto per le sue doti e per la sua onestà.

***

Tom e il cimitero Sud

Mi ha sorpreso che lo storico vicesindaco di Chiamparino, Tom Dealessandri , sia invischiato in una vicenda relativa al crac del CSEA ,il consorzio per la formazione professionale partecipato dal Comune di Torino. Mi auguro per lui che si risolva nel migliore dei modi e che la Magistratura contabile accerti la sua non responsabilità per una vicenda per cui sono stati condannati sul piano penale amministratori  del CSEA.  Non ho mai conosciuto di persona il mitico Tom del decennio chiampariniano che fu anche assessore ai cimiteri. In occasione di un funerale in quello squallido cimitero torinese costruito a misura dei casermoni di via Artom -il Cimitero Sud, p oi ribattezzato da Beppe Lodi Cimitero Parco- scoprii una raccapricciante  lapide , piuttosto vistosa. in un settore del cimitero che riportava  parole che mi parvero  irrispettose dei morti: “Salme indecomposte”. Fotografai la lapide e la mandai ai giornali. Dopo circa un mese di silenzio si fece sentire anche l’assessore che non trovò fuori posto quell’iscrizione e scrisse che ,al massimo, era questione di punti di vista e di sensibilità personale. Mi rimase in mente la risposta dell’assessore e vice sindaco di Torino. Forse avevo torto io, ma la burocrazia non può essere sempre insensibile ed aver sempre ragione, anche quando sbaglia, non rispettando la dignità delle persone.

***

ZTL fino alle 19 

Molti commercianti del centro torinese hanno affisso  sulle loro vetrine  un modesto foglio  senza commenti polemici,denunciando l’idea folle che l’amministrazione comunale ha in mente: estendere la zona ZTL fino alle 19 ed estenderne anche i confini. Non vorrei che qualche zelante vigile contestasse  loro l’affissione abusiva del foglio. Soprattutto vorrei che  non passasse un’idea a danno dei negozianti e anche dei torinesi  che non potrebbero accedere al centro ,di fatto nel corso dell’intera giornata, se non  in bus o taxi. Tutto ciò che oggi può danneggiare le aziende che reggono e affrontano una  crisi che ha portato molti a chiudere, andrebbe, non foss’altro per ragioni di buon senso, osteggiato con tutti i mezzi possibili. Il timido foglietto di carta bianca non basta

***

LETTERE (scrivere a quaglieni @gmail.com)

Ho letto il suo ricordo di Giovanni Sartori che mi è piaciuto, ma perché ha taciuto la sua contrarietà all’immigrazione islamica ? Non è da lei.

                                                                             Giuseppe Lomonaco

.

Ho scritto di getto il ricordo di Sartori pochi minuti dopo aver appreso della sua morte. Ho citato la sua difesa di Oriana Fallaci e la sua polemica contro Gino Strada. Ho dato erroneamente per sottintesa la sua posizione critica sui rapporti con l’Islam. Andava invece citata e andava anche aggiunto che egli venne esaltato come critico di Berlusconi,ma successivamente  isolato e censurato per aver denunciato i pericoli insiti nell’islamismo. La mia preoccupazione,per altri versi, era quella di evidenziare la statura di uno studioso di straordinario valore che pochissimi politici italiani hanno letto. E ne vediamo (e ne paghiamo)le conseguenze.

pfq

Consigliera M5S pianta semi di cannabis nel parco pubblico

La consigliera comunale M5S ha postato una foto su Facebook mentre pianta alcuni semi di cannabis in un parco pubblico di Torino. “Seminiamo dissenso, raccogliamo libertà”, così  dice il cartello nell’immagine che ritrae la grillina Maura Poli. La foto è stata scattata in occasione della cosiddetta ‘festa della semina’ organizzata dal centro sociale  Gabrio in vista della Cannabis Parade del 29 aprile. “Grazie ai ragazzi del Gabrio – afferma la consigliera – ho avuto l’opportunità di mettere a dimora una piantina di canapa. Una provocazione che ridicolizza il proibizionismo che ancora regola il nostro Paese e che ingrassa le mafie”.

D’Alema in Piemonte. Placido: “Diamo al popolo di sinistra il riferimento politico che gli spetta”

In vista della visita di lunedì 10 aprile che vedrà Massimo D’Alema impegnato in diversi incontri in Piemonte, tra Collegno e Cuneo “Il Torinese” ha incontrato l’ex vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Placido, che ha recentemente abbandonato il Pd per aderire alla nuova forza politica Art. 1 Movimento Democratico Progressista.

– Perchè ha fatto la scelta di uscire dal Pd?

Per quanto mi riguarda è stato davvero molto faticoso per me uscire dal Pd, poiché oltre ad aver sempre creduto alle battaglie da esso sostenute, posso considerarmi uno dei fondatori di questo partito. Purtroppo però il Pd che c’è oggi, in questo momento politico, non è più quello di partenza in cui mi sono sempre sentito rappresentante ma soprattutto rappresentato. Per quanto mi riguarda  il Pd è diventato un partito personale, il Pdr, il partito di Renzi. Un partito populista ove vi sono regole democratiche minime e mal rispettate. Quasi mi dispiaccio nel dirlo, ma non sono l’unico a pensarla così visto che -dati alla mano- sono quasi 5 milioni gli elettori di sinistra che nel corso delle ultime elezioni hanno deciso di non dare più il loro voto e si sono letteralmente dissociati dal Partito Democratico.

 Il suo breve commento sul congresso vinto da Renzi ad ampia maggioranza.

Guardi la faccio molto breve con due semplici parole : vittoria annunciata. Mi dica lei dove si è mai visto un congresso di sola presentazione delle mozioni, senza dibattito e senza discussione. Fondamentalmente non interessava a nessuno; hanno votato ciò che gli è stato indicato dai “capi bastone”.

– Cosa ne pensa della sindaca Appendino e del suo programma?

Credo che sia una sindaca modesta e con un gruppo consigliare inadeguato; è come se si fosse cambiato tutto per poi non cambiare proprio nulla. Ritengo però che, finché il Pd non avrà imparato ad elaborare il “lutto” della sconfitta e non si sarà convinto a fare una ferma e valida opposizione, questa giunta possa avere strada facile nonostante i molti errori e nonostante siano presenti “assessori improbabili”.

 

– Un commento sulla visita di D’Alema a Torino.

D’Alema è stato invitato dall’Università di Torino per tenere una conferenza sul tema della politica estera. Essendo appunto il presidente della Fondazione culturale Partito Socialista Europeo, la sua visita  in Piemonte avrà anche due appuntamenti politici: uno alle ore 17e30 nella Sala Camera del Lavoro, a Collegno, l’altro alle 21.00 presso la Sala Incontri La Guida, a Cuneo. Sarà una giornata piena ed intensa, dove sarà più che interessante confrontarsi con un personaggio come lui.

– Quali sono i programmi e per così dire le speranze del Movimento Democratico Progressista?

Per quanto mi riguarda ritengo che ci siamo mossi e ci stiamo muovendo molto bene su tutto il territorio del Piemonte e di Torino. In questi giorni abbiamo in programma alcuni incontri nei comuni del Vercellese e del Cuneese, e nei giorni precedenti abbiamo in qualche modo sensibilizzato alcuni quartieri di Torino. Di speranze ne ho tante ma soprattutto più che la speranza ho la voglia che si incominci a fare qualcosa di concreto su quei temi come quello del lavoro, della buona scuola, dei diritti, dove fino ad ora è stato fatto male e poco. Il Pd è oramai un partito senza popolo, ed esiste un popolo di sinistra senza partito. Articolo 1 ha l’obiettivo  di diventare il partito di questo popolo di sinistra. Noi vorremmo fare il possibile per far ritrovare al popolo – e mi rivolgo anche a quei 5 milioni di elettori – il forte riferimento politico che si merita.

 

Simona Pili Stella

A Vinitaly i vermouth dei Maestri del Gusto

Lunedì 10 aprile, in occasione di Vinitaly, sarà presentato ufficialmente il progetto promosso dalla Camera di Commercio di Torino, finalizzato a far incontrare i produttori di vini della Provincia di Torino (all’interno del circuito Torino Doc) e i vermouth dei Maestri del Gusto di Torino (con i brand Anselmo e Carlo Alberto) attraverso l’arte della miscelazione. Presso lo stand della Regione Piemonte a partire dalle 17, cinque tra i migliori barman torinesi, di fama internazionale, proporranno alcuni cocktail di loro invenzione, attraverso l’unione di queste due eccellenze del territorio piemontese.I vini delle quattro aree geografiche del torinese (Collina di Torino, Val di Susa, Canavese, Pinerolese) diventano così ingredienti fondamentali dei cocktail, offrendo nuovi punti di vista alla Mixologia classica. Si esaltano nell’incontro con il vermouth per dare vita a nuovi intensi sapori tutti da scoprire.Vino e vermouth insieme diventano quindi gli ambasciatori di Torino, della sua capacità di reinventarsi e di creare nuove sinergie originali e innovative.

Tenta il suicidio ragazzina 15enne di origini egiziane promessa sposa ad uno sconosciuto

Come nel medioevo era  stata promessa sposa ad uno sconosciuto di dieci anni più grande di lei. La studentessa torinese di origini egiziane, di soli 15 anni, è stata allontanata dalla famiglia grazie a un provvedimento del Tribunale dei Minori di Torino. La ragazzina, che ora si trova in una comunità, ,  per evitare il matrimonio combinato aveva tentato il suicidio tagliandosi le vene. Fortunatamente si era confidata con una compagna di classe che l’ha convinta a denunciare la vicenda. la giovane ha così telefonato al Servizio 114 Emergenza Infanzia e la segnalazione è giunta al commissariato Barriera Milano. La madre,  le aveva detto che non sarebbe più andata a scuola perché l’avrebbe mandata in Egitto dalla futura suocera. la donna è stata segnalata alla Procura della Repubblica.

 

(foto: il Torinese)

Due addetti alla portineria rubavano i giochi dei bimbi malati

Sarebbero due addetti alla portineria del Regina Margherita i responsabili dei furti di oggetti all’interno dell’ospedale, tra i quali giocattoli dei bimbi malati. Sono stati sorpresi dalle videocamere mentre sottraevano giochi elettronici e peluche da una saletta per lo svago dei bambini ricoverati, e mentre fumavano marijuana in servizio. Dai fotogrammi si vede uno dei due con grosse buste della spesa portare via giochi  da una biblioteca all’interno dell’Ospedale e anche televisori, acqua minerale e altri oggetti di proprietà del nosocomio. Le perquisizioni nelle abitazioni dei due dipendenti ospedalieri hanno consentito di recuperare la refurtiva.