redazione il torinese

MERCATO DI LIBERO SCAMBIO: IL CENTRO DESTRA CHIEDE IL RISPETTO DEL REGOLAMENTO IN SAN PIETRO IN VINCOLI

Da lunedì 12 giugno è diventato esecutivo il nuovo regolamento sul mercato di libero scambio, soprannominato prima SUK e poi BARATTOLO, e quindi da venerdì 16 giugno dovevano essere rispettate le nuove regole.

Così i Consiglieri di Centro Destra della Circoscrizione 7, Alessi (Fratelli d’Italia), Gariglio (Forza Italia), Giovannini (Direzione Italia e Moiso (Lega Nord), venerdì 16 giugno si sono recati in San Pietro in Vincoli in tarda serata per verificare che tutte le nuove regole venissero rispettate.

Si sono pertanto apprestati a richiederne l’applicazione da parte dei Vigli Urbani, poiché da nuovo regolamento i furgoni-camper dei venditori dovevano sostare a non meno di 500 metri dalla piazza ed invece c’erano furgoni di Rom tranquillamente in sosta sulla piazza stessa e alcuni di loro inoltre stavano dormendo direttamente sdraiati sull’asfalto, coperti da una coperta. Gli agenti della Polizia Municipale presenti hanno quindi allontanato i Rom presenti sulla piazza con i loro furgoni.

Restiamo inoltre in attesa di una data definitiva per lo spostamento del Mercato di Libero Scambio da San Pietro in Vincoli, dopo 17 anni pensiamo che i cittadini meritano risposte certe La Consigliera Alessi, a seguito del sopralluogo di venerdì sera, e poi anche di sabato e di domenica in via Carcano: “Ho aspettato per anni che tutti i venditori avessero un cartellino di riconoscimento visibile ed è la prima cosa che ho controllato nei due luoghi visto che nel nuovo Regolamento è contemplato ma con delusione ho visto che non ne avevano neppure uno!. Mi è stato riferito che la Città che li deve fare non li ha ancora preparati, spero siano pronti quanto prima perché ritengo siano indispensabile per un buon controllo. Domenica ci sono stati vari sequestri da parte della Polizia Municipale, ben vengano i controlli, dopo anni di lassismo basta buonismo!”

I Consiglieri Giovannini, Moiso e Gariglio dichiarano: “Il nostri partiti sono sempre stati per la chiusura di quest’attività che poco ha a che vedere con un aiuto concreto ai poveri,  ma è più un mercato dove già in passato alcune persone hanno potuto ritrovare merce di dubbia provenienza e di difficile gestione. Speriamo francamente che dopo che il Comune di Torino ha lavorato per un nuovo regolamento e visto lo scarso interesse alla chiusura di tali mercatini, almeno il regolamento sia applicato alla lettera. Con la nuova conduzione del Comune di Torino da parte del Movimento 5 Stelle, ci aspettavamo un cambiamento ed invece non è cambiato nulla”

foto scattate dai cittadini

 

21 GIUGNO GIORNATA NAZIONALE CONTRO LE LEUCEMIE, LINFOMI E MIELOMA

Tra le tante iniziative che l’AIL promuove in tutta Italia, nel corso dell’anno, la Giornata Nazionale rappresenta un momento di riflessione sulla malattia molto significativo. Un’occasione molto importante per promuovere l’attenzione e l’informazione sulla cura delle malattie del sangue, sottolineando i grandi progressi della Ricerca Scientifica e delle terapie. E il 21 giugno, l’inizio dell’estate, la stagione del sole, come data simbolica per rafforzare l’impegno di tutti nella lotta contro le Leucemie i Linfomi e il Mieloma. Posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ogni anno la Giornata viene dedicata ad un tema. L’attività di sensibilizzazione sul territorio nazionale è affidata alle Sezioni AIL che promuovono localmente numerose attività. La sede di Torino per il prossimo 21 giugno ha pensato di organizzare un momento “dolce e leggero” insieme alla storica gelateria Pepino, i nostri volontari offriranno (offerta minima € 2,50) il Pinguino. Laura Laface – volontaria AIL: «Saremo presenti il giorno 20 al “Coes” dell’Ospedale Molinette (c.so Bramante Torino) dalle 9,00 alle 13,00 e il giorno 21 nell’atrio del Mauriziano; delle Molinette e del Regina Margherita dalle 12,00 alle 16,00. Nel pomeriggio dalle 16 alle 18 saremo presenti in Piazza Carignano (Torino) presso la “Gelateria Pepino” insieme a Fred De Palma che, diventerà “gelataio per un giorno”». Vi aspettiamo numerosi per sostenere la causa dell’AIL. Info: 011.502852 – 3739005706

Bruno Albertino e Anna Alberghina portano a Spoleto 50 opere della loro collezione

Si è aperta nel mese scorso a Spoleto la “Casa Modigliani” per ricordare al pubblico anche internazionale che ogni anno si riversa nel piccolo centro umbro, menottiano per eccellenza (come non ricordare qui l’anima del grande compositore e artefice d’eventi?), una delle figure più grandi e importanti del panorama artistico d’inizio Novecento nonché un luogo in cui dare vita alle iniziative e alle attività che nasceranno per organizzare e avviare la celebrazione del centenario (nel 1920) della morte dell’artista. A dare il via ad un discorso che vuole coinvolgere nel futuro imprese e artisti, professionisti e ambiti museali si inaugura nel pomeriggio di giovedì 22 prossimo la mostra Modigliani e l’Art Nègre, curata da Cesare Pippi e posta all’interno delle manifestazioni che circondano la 60ma edizione del Festival dei Due Mondi.

Il fine di questo primo evento formulato da “Casa Modigliani” è quello di rintracciare le assonanze e le influenze e i legami che possono essere intercorsi tra l’opera di Modigliani e l’arte africana nella vivacità culturale della Parigi di inizio secolo, un’arte che ebbe il suo prepotente ingresso nella capitale francese grazie all’interessamento e alla curiosità appassionata di artisti, di collezionisti e di galleristi, da Braque a Matisse a Picasso, da Brancusi a Gertrude Stein a Maurice de Vlaminck, dallo scultore americano Jacob Epstein a Parigi per la realizzazione della tomba di Oscar Wilde al Père Lachaise a Paul Guillaume sempre pronto a coniugare la scultura e la pittura del suo tempo con l’arte africana; e alla quale l’artista livornese si avvicinò in parte, conferendo alle sue opere alcuni dei tratti stilistici ad essa propri ma allo stesso tempo soltanto in parte interessato e coinvolto, essendo piuttosto rivolto alla volontà di sviluppare un proprio mondo scultoreo estremamente personale dove delle differenti sorgenti Modigliani si avvaleva esclusivamente per esprimere al meglio la bellezza femminile.

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A concretizzare maggiormente e visivamente, all’interno del percorso della mostra, queste voci parallele intervengono le circa cinquanta sculture che, tra le 400 totali, fanno parte della collezione privata di Bruno Albertino e Anna Alberghina, due medici torinesi – già in altre recenti occasioni segnalati dal nostro quotidiano – che hanno fatto dell’arte africana la loro più immediata passione, al di là del fascino iniziale costruita attraverso gli studi e le ricerche e i viaggi che li hanno portati in una trentina d’anni pressoché in ogni parte del continente africano, nella scoperta dei luoghi e dei riti, della cultura e delle tradizioni che lo abitano. Un percorso lungo e approfondito, scandito da un lato dalle immagini fotografiche di lei a testimonianza di quelle diverse società, nella ricerca continua di un equilibrio tra l’aspetto etnografico e quello estetico, nella scoperta variopinta di abiti e di decorazioni del corpo, di angoli di villaggi e di acconciature; dall’altro le maschere e i gruppi lignei, gli oggetti d’uso e gli amuleti, che datano dalla metà dell’Ottocento alla prima metà del Novecento e che sono il frutto tangibile di quelle conoscenze e di quei viaggi intrapresi negli anni come dell’apporto di aste e di gallerie italiane, francesi, belghe e statunitensi. Sottolinea Albertino: “Possiamo considerare l’arte africana come l’insieme delle manifestazioni materiali e immateriali che definiscono l’estetica africana, un modo di essere e vivere che si esprime nella scultura sacra e profana, negli ornamenti e nelle decorazioni corporee il cui fine ultimo è rendere il mondo spirituale tangibile attraverso la traduzione visiva dei suoi misteri. Frutto di innumerevoli culture, etnie e tradizioni religiose, l’arte africana, proprio nell’accordo profondo tra percezione universale e realizzazione particolare, ha trovato la sua sublimazione in una visione non solo etnografica ma soprattutto estetico-formale.

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Essa è caratterizzata da visione plastica e da percezione immediata dello spazio”. Forme di scultura alla continua ricerca di un equilibrio in cui convivano trascendente e realtà concreta, innestando nell’opera il supporto della forza vitale: “Una simile arte – afferma ancora il collezionista – sopravvive solo sino a quando esiste la fede in questa visione del mondo, altrimenti nascono forme artistiche distorte, finalizzate al mercato turistico, prive di forza e vita”. E spiega: “L’influenza dell’Art Nègre nell’opera di Modigliani si esprime nella forte stilizzazione delle testa, nei volti allungati con tratti simmetrici e geometrizzati, nel profilo stretto del naso triangolare e appiattito prolungato dal rilievo delle sopracciglia, negli occhi a mandorla, appena accennati, nella bocca rotonda con labbra sporgenti e nei lunghi colli. I volti-maschera di Modigliani paiono celare la vera personalità del soggetto. Nella loro morfologia primitivista i lineamenti sono fissati con poche linee stilizzate, gli occhi sono vuoti o appena accennati. I volti assumono dunque una forma universale. Abbandonato il modello, Modigliani non rappresenta più nessuno ma punta ad un ritratto unico che attraversi le epoche”. Completano la mostra spoletina numerose opere maggiori dell’artista riprodotte con una elevata tecnologia ad altissima definizione su pannelli retroilluminati a Led, fotografie e documenti d’epoca, sistemi tecnologici di video compositing grazie ai quali le fotografie e i video, combinati con le opere di Modigliani e correlate con le maschere e le sculture africane, ci mostreranno le sue fonti d’ispirazione. Si potrà viaggiare all’interno delle opere e confrontarne direttamente le provenienze.

 

Elio Rabbione

 

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nelle immagini:

Bruno Albertino e Anna Alberghina fotografati da Plinio Martelli

Casa Modigliani a Spoleto

Amedeo Modigliani, “Jeanne Hebuterne au chapeau de paille”

Figura di maternità reale Baoulé (Costa d’Avorio), part.

 

 

 

 

Nocciola, via le “Langhe” dall’Olanda

L’Olanda ha comunicato formalmente la cancellazione della dicitura “Tonda Gentile delle Langhe” dal proprio registro vivaistico nazionale.
«L’Olanda ha mantenuto l’impegno preso a febbraio  – commenta l’eurodeputato Alberto Cirio, primo firmatario insieme al presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, della denuncia presentata alla Commissione Ue sull’uso improprio del nome “Langhe” – Ora resta da risolvere il problema in Italia. Il Ministero ci aveva spiegato che, una volta ottenuta la cancellazione dal registro olandese, sarebbe stato immediatamente corretto anche quello italiano. Ci aspettiamo, quindi, che non ci siano ulteriori indugi. Io la mia parte da Bruxelles l’ho fatta, ora – conclude l’on. Cirio – Roma faccia la sua».

Assemblea di Condominio in presenza di comproprietari: coniugi, eredi, multiproprietari

L’Amministratore di Condominio a chi deve notificare il verbale d’assemblea?
Chi può votare nell’assemblea del condominio?
Purtroppo il codice civile italiano non è chiaro in merito alla convocazione del comproprietario ed inoltre non viene stabilita la necessità o meno di convocare tutti i comproprietari di un alloggio. Per esempio tutti gli eredi di un consorzio ereditario non ancora diviso (per i latinisti: consortium èrcto non cìto); oppure marito e moglie e così via.
Abbiamo una giurisprudenza di Cassazione molto datata (ma tuttora valida) che indica che “affinché uno dei comproprietari pro indiviso [di un alloggio] (…) possa ritenersi ritualmente convocato a partecipare all’assemblea del condominio, (…) con riguardo ad affari di ordinaria amministrazione da altro comproprietario della stessa unità immobiliare, (…), che l’uno dei predetti comproprietari abbia ricevuto effettiva notizia della convocazione dell’assemblea (…) (Cass. 11.11.92 n. 12119, 28.7.90 n. 7630, 25.5.84 n. 3231, 24.1.80 n. 590). Tra i comproprietari vigono le regole del mandato con rappresentanza Cass. 26.4.94 n. 3952) (Cass. 27 luglio 1999 n. 8116).
In altre parole: basta convocare uno solo dei comproprietari per rendere valida la convocazione.

L’amministratore è tenuto a convocare tutti i comproprietari
Come spesso accade in Italia, vi sono anche sentenze che indicano esattamente il contrario di quanto detto precedentemente: Cass. n. 7630 del 28 agosto 1990, nella quale si afferma che l’amministratore è tenuto a convocare tutti i comproprietari; salvo la possibilità di provare che l’avviso diretto ad uno degli interessati possa essere considerato valido per tutti (Trib. Bari 1 luglio 2012 n. 2422).

Una volta convocati i condomini-comproprietari possono partecipare secondo le regole stabilite dell’art. 67 disp. att. c.c.: “qualora un’unità immobiliare appartenga in proprietà indivisa a più persone, queste hanno diritto a un solo rappresentante nell’assemblea, che è designato dai comproprietari interessati a norma dell’articolo 1106 del codice”. Ovviamente, e senza un’indicazione normativa, sta alla sensibilità del Presidente dell’Assemblea, valutare se richiedere la prova della delega scritta da parte del legale rappresentante della comproprietà.

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http://www.amministrazionidicondominio.com/

San Giovanni, la festa si fa

La festa di San Giovanni, santo patrono di Torino, si svolgerà come da programma, con i tradizionali  fuochi d’artificio in piazza Vittorio. I vertici delle forze dell’ordine, al termine del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza tenutosi questa mattina in Prefettura ne danno conferma. La festa era in dubbio dopo la morte di Erika Pioletti, la donna rimasta ferita nel caos del 3 giugno  in piazza San Carlo. Un altro  vertice sulla sicurezza dell’evento si terrà  domani in Questura.

In Piemonte i campionati italiani di ciclismo su strada

Saranno le strade del Piemonte ad assegnare i titoli tricolori dei campionati iitaliani di ciclismo su strada 2017, in tre giorni di gare, tra venerdì 23 e domenica 25 giugno. Teatro delle gare saranno il Canavese (Cuorgné, Leinì, Cirié, Caluso, Volpiano, Foglizzo ed Ivrea) ed uno spicchio di Astigiano (in omaggio a Giovanni Gerbi, pioniere del ciclismo, nato nel 1885 ad Asti). Il percorso. “Abbiamo scommesso sui territori, lavorando in stretta sinergia con Rcs, la Federazione ciclistica italiana, gli enti locali, le realtà economiche e le associazioni sportive e investendo energie, risorse e tanta passione. Oggi presentiamo il risultato di questo impegno, frutto di un grande sforzo affrontato con gioia nella consapevolezza che il Piemonte ha tutte le carte in regola per essere non solo la patria del ciclismo, ma anche la casa dello sport – commenta l’assessore regionale allo Sport, Giovanni Maria Ferraris -. Grazie a questi ingredienti consegniamo una grande occasione, che è anche opportunità, per mostrare le nostre risorse e bellezze naturali e insieme i nostri talenti e le nostre eccellenze. Abbiamo vinto la scommessa del binomio sport – territorio, permettendo al ciclismo di fare da protagonista.  Non ci fermiamo qui: continueremo a lavorare per dimostrare che il Piemonte è davvero terra di sport e di passione”.

Renato Dutto -www.regione.piemonte.it

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Nuovo falso allarme per pacco bomba

Dopo gli episodi delle scorse settimane a Porta Nuova e in diverse stazioni della metropolitana, ieri è stata la volta di Porta Susa. La  stazione  è stata chiusa per un’ora, per la presenza di un bagaglio abbandonato sul marciapiede vicino al binario  numero 3. Sono intervenuti gli artificieri che non hanno trovato ordigni o altro e, dopo tutte le verifiche, si suppone che il  bagaglio sia stato dimenticato da un passeggero salito  su un treno. Disagi per  5 Frecce, 1 intercity e 5 treni regionali, con ritardi fino a 50′ e parziali cancellazioni. La circolazione è ritornata normale alle 19.15.

 

 

(foto: il Torinese)

“TERNA INCONTRA” I CITTADINI DELLA VAL DI SUSA

Nuovi incontri pubblici per informare la cittadinanza sulle attività di realizzazione dell’interconnessione in cavo interrato Italia-Francia

 

Martedì 20 giugno presso la sala consiliare del Comune di Susa (Via Palazzo di Città, 39) e mercoledì 21 giugno presso la sala Santa Caterina del Comune di Chiomonte (Via Vescovado, 1), Terna, gestore della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale, incontrerà i cittadini della Val di Susa per condividere le informazioni sul progetto e le attività di cantiere previste per la realizzazione dell’interconnessione Italia-Francia. Il collegamento, una volta completato, sarà completamente invisibile e permetterà di garantire una maggiore continuità di esercizio e contribuirà a ridurre i costi dell’energia elettrica nel nostro Paese. Per entrambe le giornate, dalle 11 alle 18, i tecnici di Terna saranno a disposizione dei partecipanti per illustrare, attraverso l’ausilio di materiale illustrativo, i dettagli e le motivazioni della nuova infrastruttura. In quest’ultimo anno, i lavori hanno interessato i Comuni di Piossasco, Bruino e Sangano mentre nei prossimi mesi proseguiranno nei Comuni di Trana e di Avigliana. In estate inizieranno inoltre i lavori sul tratto di 26 Km tra Bussoleno e Salbertrand lungo la SP24/SS24 e i lavori su A32. Nei vari Comuni interessati verranno avviate le prime attività di cantierizzazione a partire dal prossimo mese di luglio. Terna continuerà ad organizzare sul territorio altri momenti informativi per i cittadini con l’obiettivo di offrire un aggiornamento continuativo sul progetto.

 

L’afa regna sovrana: martedì temperature oltre i 36 gradi a Torino

Ieri una corrente d’aria da nord ha attenuato la calura  portando vento sotto la Mole e qualche nuvola sulle Alpi, ma già da oggi l’afa torna sovrana sulle aree di pianura. Molto caldo martedì, con massime oltre i 36 gradi, tempo variabile mercoledì, con  rovesci e temporali sparsi nelle ore centrali della giornata per il passaggio di “una debole ondulazione depressionaria a ridosso dell’arco alpino”, dice il bollettino dell’ Arpa. Secondo  3bmeteo.com, “il caldo si farà intenso in particolare nella seconda parte della settimana. L’afa potrebbe tornare opprimente anche sulla Pianura Padana, con temperature percepite superiori ai 36 gradi e condizioni calde e afose anche di sera, specie nei grandi centri urbani”.

 

(foto: il Torinese)