redazione il torinese

Taxi verso una nuova protesta

I tassisti sono nuovamente in agitazione e se il Governo “non manterrà gli impegni assunti” presto si terrà una nuova mobilitazione, anche a Torino. Lo annunciano tutte  sigle sindacali della categoria. “I ministri competenti non solo non hanno mantenuto gli impegni assunti a febbraio – scrivono in una nota congiunta  – ma non rispondono nemmeno più alle continue richieste di incontro che abbiamo formulato. Se questo Governo pensa che ignorandoci resteremo zitti si sbaglia di grosso e ci troverà pronti alla mobilitazione nazionale. A forza di aspettare i tavoli promessi, il mobilificio sta morendo, a buon intenditore…”, affermano i rappresentanti sindacali che aggiungono: “Il Governo non ci punti il dito addosso visto che il primo a non mantenere i patti è lui”.

 

 

 

(foto: il Torinese)

“ANCHE QUEST’ANNO NON E’ CAMBIATO UN RAZZO!”

Riceviamo e pubblichiamo

COME SOTTO L’AMMINISTRAZIONE FASSINO, ANCHE QUEST’ANNO LA SERA DEL 24 GIUGNO SI TRASFORMERA’ IN UN INCUBO PER ANIMALI E PERSONE INDIFFICOLTA’, COSTRETTI A SUBIRE ESPLOSIONI AD ALTO IMPATTO SONORO, IN CONTRASTO CON IL REGOLAMENTO N. 320. LAV: “VANO L’APPELLO ALLA NUOVA GIUNTA AD UTILIZZARE FUOCHI A BASSO IMPATTO, AFFINCHE’ GLI ANIMALI VALESSERO FINALMENTE PIU’ DI UN BOTTO”. L’edizione 2017 della festa patronale di San Giovanni a Torino vedrà ancora protagonisti i fuochi artificiali ad alto impatto sonoro, nonostante i comprovati danni recati agli animali, il fastidio causato a molte persone (neonati, anziani e malati, in particolare), la palese incoerenza con il Regolamento comunale n.320 per la tutela degli animali, l’esistenza di alternative semplici e più economiche. La Giunta Appendino, già sotto l’occhio del ciclone per il mancato contrasto all’apertura del nuovo zoo e nonostante le promesse elettorali, non ha infatti agito in maniera convincente al fine di eliminare le forti esplosioni dei fuochi d’artificio del 24 giugno. «A dispetto degli slogan elettorali e delle sterili chiacchiere, la nuova giunta non ha mosso un passo per evitare agli animali, selvatici e domestici, l’inutile sofferenza dei fuochi artificiali ad alto impatto sonoro di San Giovanni. Non siamo affatto soddisfatti delle risibili riduzioni dell’impatto sonoro che sono state preannunciate, che, per così dire… “non cambiano un razzo” rispetto ai soliti fuochi d’artificio tanto dannosi per gli animali – dichiara Gualtiero Crovesio, responsabile della Lav a Torino». Le esplosioni pirotecniche, come ogni anno, si terranno nella zona pre-collinare e fluviale, comportando un inevitabile impatto, di forte intensità, sulla fauna selvatica che vive sulle sponde del Po e nella zona della collina adiacente a Piazza Vittorio Veneto, oltre che sugli animali domestici, sui neonati e sulle persone in condizioni di difficoltà. Se fino ad alcuni anni fa le gravi conseguenze dei fuochi artificiali tradizionali sugli animali non erano comprovate, oggi abbiamo a disposizione relazioni tecnico-scientifiche che dimostrano quanto i rumori prodotti dai botti possano essere fonte di terrore, con tutto ciò che ne consegue. Il documento scientifico redatto dal dott. Enrico Moriconi nel 2014, così come lo studio del 2011 di un gruppo di ricercatori dell’Università di Amsterdam, dimostrano che gli scoppi improvvisi e ripetuti dei fuochi artificiali ad alta emissione di decibel causano agli animali gravi conseguenze. La LAV fa nuovamente appello ai cittadini affinché vengano segnalati alle autorità competenti i casi di ferimento di animali e vengano allertati immediatamente i centri di recupero di zona per salvare le vittime dei botti. Le alternative per festeggiare nel rispetto di tutti esistono, sono già praticate in altre città italiane e sono state sostenute dalle migliaia di torinesi che hanno sottoscritto la petizione lanciata dalla LAV nel dicembre 2014, senza tuttavia suscitare alcun interesse concreto nelle istituzioni cittadine.

Unico numero telefonico centralino ospedali

Molinette, Sant’Anna e Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino

 

L’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino comunica che dal 30 giugno 2017 il numero telefonico 011 313 4444 del Servizio Centralino degli ospedali Sant’Anna e Infantile Regina Margherita non sarà più attivo. Il nuovo numero sarà: 011 633 1633, unificato e coincidente con quello dell’ospedale Molinette.

APPENDINO NON SIA LA SINDACA DEI CENTRI SOCIALI

 

Benvenuti a Gotham City

Dopo l’ennesima guerriglia urbana scatenata  martedì 20 Giugno dai centri sociali in Piazza Santa Giulia, area che rientra nel divieto della vendita di alcolici da asporto dalle ore 20.00 in seguito alla oramai famosa ordinanza n. 46 del Sindaco Appendino “(…) con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti,da attuarsi anche attraverso la disciplina degli orari di vendita di bevande alcoliche nell’ambito di alcune aree delimitate della città.”   in cui dei normali controlli delle Forze dell’Ordine sfociati in una serata di violenza ai danni dei gestori dei locali e di chi pacificamente consumava una cena all’aperto (coi tramonti negli occhi), il Sindaco e l’amministrazione del Movimento Cinque Stelle hanno rilasciato dichiarazioni sull’episodio. Per il Sindaco Appendino: «è anche vero tuttavia che i nodi, a un certo punto, vengono al pettine. Dalle zone della movida torinese sono emerse e stanno tutt’ora emergendo delle criticità, ignorate per anni, che abbiamo il dovere di affrontare» Mentre per il Presidente del Consiglio Comunale Fabio Versaci: “non è possibile che le forze dell’ordine, nel far rispettare le regole, mettano a repentaglio l’incolumità dei cittadini inermi che si trovavano nella piazza. Spero si chiarisca quanto prima ciò che è successo»«Non risponderò alle provocazioni da chi cerca di tirarci per la giacchetta, invito tutti a una sana riflessione anche a quelle parti politiche che hanno amministrato questa città che ora danno soluzioni a problemi che hanno creato loro» . Ma davvero il serio e inquietante problema di ordine pubblico che campeggia in Città negli ultimi mesi può essere addossato ad un’amministrazione che non governa da oltre un anno? Qual è il nesso in questo specifico caso? E ancora, è accettabile per un paese civile che un Presidente del Consiglio Comunale asserisca che le Forze dell’Ordine mettono a repentaglio l’incolumità dei cittadini? Le istituzioni targate Movimento Cinque Stelle, ad oggi, hanno mostrato di non  avere alcun tipo di controllo sui processi di governo della Città,nonché sulla sicurezza dei cittadini stessi. Le passerelle mediatiche nelle occasioni pubbliche e mondane, giovano all’immagine solo se questa nel tempo dimostra credibilità, affidabilità, dando un resoconto concreto sul profitto che la Città può trarne. Altrimenti e’ pura compiacenza e tutti i nodi vengono al pettine, appunto. Un sindaco che non condanna senza se e senza ma, gli attacchi e le provocazioni violente dei centri sociali, anche se parte della sua maggioranza consiliare è stata eletta grazie al supporto di questi ultimi, non può reputarsi un tutore dei cittadini che rappresenta. Ogni volta il Sindaco Appendino rassicura i Torinesi dicendo che quello che è accaduto non accadrà più. Ma i fatti drammatici di Piazza San Carlo sono ancora freschi nella mente di chi ha riportato lesioni permanenti e non solo. Ha perso la vita una ragazza di 38 anni, una donna ancora ricoverata alle Molinette rischia la paralisi mentre il marito è ospedalizzato al Giovanni Bosco anch’egli in gravi condizioni e ancora, altre persone portano addosso le cicatrici di operazioni subite e organi danneggiati, oltre al calvario della riabilitazione degli arti. E oggi si scopre che il Comune non e’ nemmeno coperto da assicurazione per i danni causati. Altra voragine. Su chi tenterà di far ricadere la colpa l’amministrazione grillina? Dopo aver fatto scivolare la questione  sulla psicosi di attentati terroristici, incolpando indirettamente  di “paura” i presenti in piazza per il disastro avvenuto, spostando così l’attenzione sulla vera causa scatenante della sciagura,il fallimentare (se mai sia stato predisposto) piano di sicurezza e piano di tutto ciò che l’amministrazione Cinque Stelle intendesse per la buona riuscita  dell’ ”evento” , siamo nuovamente a raccontare episodi di terrore e violenza a scapito dei Torinesi. E’ inaccettabile l’atto di accusa verso le Forze dell’Ordine per gli episodi accaduti.  Intanto il sindacato di Polizia Siap, attraverso il Segretario Gianni Tonelli scrive, una lettera aperta e molto chiara al Sindaco Appendino: ” Noi Polizia di Stato restiamo chiusi nelle questure e lei si sbriga la questione dell’ordine e della sicurezza pubblica in città, visto che e’ più brava. Piazza San Carlo docet. Poi però, se malauguratamente dovesse accadere qualcosa, vorrei che, come ha fatto in questo momento con i miei colleghi, puntasse con la stessa solerzia il dito verso se stessa assumendosi le sue responsabilità. (…) un interesse veramente squallido di politica e di consenso”. Torino,la sua storia,la sua dignità e i Torinesi, non meritano l’immagine di un sindaco che si adopera per accompagnare i morti, vittime di incidenti assurdi, nel loro ultimo viaggio. Ci vuole un atto di umiltà, da parte di molti, per il bene di tutti.

CV

(Foto: il Torinese)

Anche il Po ha sete: si registra un calo del 65% della portata delle acque, record storico

Il grande caldo di questi giorni porta con sé l’allarme incendi, l’aumento del livello di ozono e per le scarse precipitazioni abbinate a temperature elevate e fusione anticipata della neve modifica  i deflussi superficiali dei corsi d’acqua. in Piemonte  Arpa Piemonte, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, rileva che le portate osservate all’idrometro di Isola S.Antonio nell’alessandrino, sezione di chiusura della parte piemontese del bacino del fiume Po, sono al di sotto della media storica. L’ultimo dato disponibile indica  204 mc/sec, circa il 65% in meno del valore medio mensile storico calcolato per il periodo 1995-2015. Le riserve idriche disponibili invasate sono stimate in circa 233 milioni di mc:  circa il 60% della capacità massima teorica complessiva.

 

(foto: il Torinese)

Grande caldo, massima pericolosità in tutto il Piemonte per gli incendi boschivi

In  tutto il Piemonte  è attivato lo stato di massima pericolosità per  gli incendi boschivi, a causa delle condizioni meteorologiche favorevoli al propagarsi delle fiamme. La Regione  ricorda che sono vietate tutte le azioni che possono determinare anche se  solo potenzialmente l’innesco di incendio. E’  ovviamente vietato  accendere fuochi, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, utilizzare motori, fornelli o inceneritori che “producono faville o brace, accendere fuochi d’artificio, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale e combustibile”. Tali  violazioni di legge sono  punibili anche penalmente. Il Sistema antincendi boschivi regionale è attualmente pienamente operativo e la cessazione dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dal Settore della Protezione civile e Sistema antincendi boschivi una volta terminate le condizioni meteorologiche di rischio.

Il caldo fa altri danni: quartieri senza luce

Per il grande caldo un nuovo  black out si è verificato  in città. Senza luce dalle 13.30 di ieri  i quartieri di Torino Centro e Torino Nord. Secondo i tecnici di Iren, fin da subito  impegnati per risolvere il problema, pare che alcune cabine di media tensione sia state danneggiate dalle alte temperature. L’elettricità è tornata in serata.

Omicidio del medico, fermato un collega

Venti minuti prima dell’una di venerdì 23 giugno, un’auto dei carabinieri, con a bordo M.A. 51enne, medico, è partita dalla caserma di corso Giovane Italia a Casale Monferrato alla volta del carcere di San Michele di Alessandria. Questo ha segnato la svolta definitiva delle indagini per l’omicidio del 47enne Andrea Juvara, medico del’Asl Al in forza al Santo Spirito come anestesista, dopo aver maturato una lunga esperienza nel Servizio 118. Era stato trovato morto in casa al mattino, in Cascina Varacca nella frazione San Martino di Rosignano Monferrato, comune della Provincia di Alessandria a pochi chilometri da Casale Mnferato. Sul posto erano intervenuti i carabinieri di Casale e il sostituto procuratore della Repubblica  Roberta Brera, poi anche militari del Ris per i rilievi scientifici. Le indagini hanno preso subito la svolta dell’omicidio per motivi estranei alla rapina e già nel primo pomeriggio il medico ora in stato di fermo, era ascoltato nella caserma dell’Arma. E’ stato un interrogatorio lungo che ha portato alla sua confessione, una vera maratona, che si è conclusa mezzora dopo la mezzanotte quando il sostituto procuratore ha lasciato la caserma dell’Arma. Alla base ci sarebbero dei diverbi tra colleghi, conclusisi tragicamente. Adesso il gip  dovrà convalidare lo stato di fermo entro 48 ore.

Massimo Iaretti

 

Contro il caldo ecco tutte le piscine a Torino

Scopri gli orari delle piscine comunali a Torino dove è possibile praticare il nuoto libero.  L’elenco delle piscine è diviso in due pagine e le mappe localizzano le piscine di ogni pagina. Ingresso gratuito nelle piscine comunali per il nuoto libero per ragazze e ragazzi residenti a Torino nati nel 2002 e nel 2003 (pdf), nel periodo estivo gli ingressi gratuiti saranno limitati a 5.

 

http://www.comune.torino.it/torinogiovani/luoghi/piscine-a-torino

“Tristano e Isotta” apre la stagione del Regio

La stagione 2017-2018 del Teatro Regio di Torino, che si aprirà con il “Tristano e Isotta” di Richard Wagner, in programma il 10 ottobre prossimo in prima assoluta, debutto alla regia per Amedeo Amodio, sarà una stagione non soltanto ricca dal punta di vista quantitativo, con un numero di spettacoli secondo solo a quello della Scala di Milano, ma anche qualitativo. Ancora una volta l’ente lirico torinese sarà impegnato nella diffusione dell’educazione musicale e la prossima stagione coincidera’ proprio con il ventennale dalla nascita del Coro delle Voci Bianche del Regio. “Il teatro Regio -spiega il suo direttore artistico Gaston Fournier Facio – è in grado di offrire un’ampia gamma di alternative rispondenti ai più svariati gusti musicali. Le anteprime assolute in Italia, per la prossima stagione saranno sette, tra cui le opere Turandot, L’Orfeo, Evita, Il segreto di Susanna, I lombardi alla prima crociata di Giuseppe Verdi, e la Voix humaine di Jean Cocteau. I tre titoli centrali della stagione, tutti diretti dal maestro Gianandrea Noseda, saranno Tristano e Isotta, opera di apertura, la Turandot di Giacomo Puccini, con scene e costumi dinStafno Poda, e la Salome’ di Strauss. Il teatro Regio ospiterà anche il debutto come direttore del maestro Antonio Florio, sul podio a dirigere l’opera Orfeo, di Daniel Harding, per la prima volta sul palco a dirigere Falstaff di Verdi ( dal 15 al 26 novembre), e del maestro venezuelano Diego Marthuez nelle opere “Il segreto di Susanna” e la Voix humaine. La stagione lirica verrà conclusa dal trittico delle opere mozartiane “Le nozze di Figaro”, “Don Giovanni” e “Così fan tutte”, su libretto di Da Ponte”.

Anche il balletto sarà , come ogni anno, un protagonista fondamentale della stagione artistica del teatro Regio, con la messinscena de Lo Schiaccianoci e del Lago dei Cigni, il primo con i solisti e il corpo di ballo Daniele Cipriani Entertainment e le scene firmate da Emanuele Luzzati, il secondo con il balletto del teatro Marinskij di San Pietroburgo. Fuori abbonamento, il 29, 30 e 31 dicembre Roberto Bolle sarà il protagonista assoluto sul palcoscenico torinese, accompagnato da alcuni tra i ballerini più importanti del panorama internazionale, nel Gala della Danza, fuori abbonamento, dal titolo “Bolle and friends”.

Sull’esempio del festival Vivaldi della stagione appena conclusa, anche il prossimo anno il teatro Regio continuerà a collaborare a stretto contatto con le istituzioni culturali cittadine, in un progetto su un tema monografico che ruotera’ intorno alla Salome’ di Strauss.

Per la prossima stagione lirica il Regio proporra’ quattro opere che sono state rivoluzionarie dal punto di vista musicologico e estetico: l’ Orfeo di Claudio Monteverdi, prima vera opera barocca, risalente al 1607, capace di proporre un personaggio di forte spessore psicologico; Tristano e Isotta; Salome’, che ha come libretto un testo in francese di Oscar Wilde, simbolo del decadentismo in musica; e, in campo sinfonico, la Terza Sinfonia di Beethoven, detta l’ Eroica. Dal 16 al 25 marzo sarà poi la volta del capolavoro rossiniana del Barbiere di Siviglia. Sabato 8 luglio inizieranno le vendite dei biglietti per il Gala “Roberto Bolle and friends” e Il lago dei Cigni delle date 15,16, 19 dicembre. Dal 23 settembre le vendite dei biglietti per Tristano e Isotta, Falstaff, lo Schiaccianoci, Il lago dei Cigni e la Turandot. Il prezzo dei biglietti è rimasto invariato dalla passata stagione.

 

Mara Martellotta