Sotto la Mole vantiamo già il primato di città più teleriscaldata d’Italia, ma Torino raggiungerà l’80% di popolazione teleriscaldata, con l’ampliamento alla zona nord della città. Ne ha parlato a margine del convegno sulle utility promosso da Confservizi, l’ad di Iren Energia Giuseppe Bergesio che annuncia all’agenzia Ansa uno “sviluppo ulteriore del 20% del teleriscaldamento. Da qui al 2021 toccheremo a gli 80 milioni di metri cubi che corrispondono a circa l’80% della volumetria riscaldabile. Il che significa una ulteriore decarbonizzazione con vantaggi evidenti per l’inquinamento. E dopo Nichelino e Moncalieri teleriscalderemo anche Beinasco e Borgaretto che saranno così interconnesse al sistema di teleriscaldamento torinese”.
Tramonto ai Murazzi
I Murazzi del Po quando si fa sera. La foto è di Mario Alesina
“L’aver introdotto nell’ordinamento italiano il reato di tortura è un atto non solo di responsabilità rispetto all’impegno che l’Italia aveva assunto nel ratificare la firma della Convenzione internazionale contro la tortura nel 1989, ma soprattutto una vittoria per i diritti umani”: così Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale del Piemonte e del Comitato regionale dei Diritti umani, commenta l’approvazione della legge che introduce il reato di tortura nell’ordinamento italiano licenziata il 5 luglio in via definitiva dalla Camera dei Deputati. “Era ora – prosegue Laus – che il nostro paese colmasse in modo adeguato questa lacuna normativa e penale per punire un “reato contro l’umanità” per troppo tempo tollerato o sottotaciuto. Sia questa l’occasione per estendere anche al di fuori di organismi come il Comitato per i diritti umani, che ho l’onore di presiedere, quel senso di indignazione e intolleranza verso ogni forma di abuso e ingiustizia”.
Sono 750, all’incirca, le persone che vivono all’interno delle palazzine del villaggio olimpico ex Moi, nei pressi di piazza Galimberti, 40 le donne. Questi i dati di un primo censimento, che sono in fase di elaborazione e saranno incrociati con quelli del processo di mappatura volontaria. Sono nel frattempo iniziati i percorsi di formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro, con 43 contratti in somministrazione ai cantieri navali del Veneto e Friuli Venezia Giulia dal 22 agosto, 11 come aiuto cuoco nell’area metropolitana torinese. L’iniziativa ‘Moi – Migranti un’Opportunità d’Inclusione’ è il frutto di un’intesa tra Comune di Torino, Prefettura, Compagnia di San Paolo, Città Metropolitana, Regione e Diocesi, allo scopo di contrastare l’emergenza abitativa e lavorativa nelle strutture occupate, permetterne una graduale restituzione e verificare al contempo i possibili utilizzi in un contesto di riqualificazione urbana e sociale.
I taxisti torinesi lanciano la loro “app”
I taxisti chiedono alla Regione di regolare il mercato delle “app” come Uber o Blabla car e insistono affinché l’Ente intervenga per riappropriarsi delle competenze sulla normativa di riferimento, ora in capo alle province. Questo, in sintesi, quanto emerso nell’audizione dei rappresentanti delle associazioni sindacali, delle società e delle cooperative operanti nel settore taxi in seconda Commissione (Trasporti), presieduta da Nadia Conticelli. Il fine dell’audizione era quello di meglio comprendere le esigenze del settore e della sua eventuale riorganizzazione alla luce dei nuovi servizi “app” e della discussione sulla proposta di legge 173, Interventi di
promozione della mobilità condivisa, presentata dal M5s. In attesa dei risultati dell’indagine dell’Antitrust sulla regolarità di alcune di queste applicazioni, è stata messa in evidenza la necessità di combattere l’abusivismo. Si chiede poi di tutelare chi è in possesso della licenza e agisce nell’ambito della legalità, come la neonata Wetaxi, “app” che consente di prenotare e condividere taxi in tempo reale, frutto della collaborazione tra Wetaxi – startup del Politecnico di Torino – e Taxi Torino, nata dalle storiche cooperative torinesi Radio Taxi 5730 e Pronto Taxi 5737: la piattaforma consente di trasformare il servizio di trasporto urbano
garantito dai taxi in una piattaforma di mobilità intelligente con calcolo della tariffa, possibilità di prenotazione e pagamento via applicazione e possibilità di condividere la corsa e risparmiare. Nel corso della seduta, inoltre, i rappresentanti di Mytaxi, già attiva a Roma e a Milano, ha annunciato l’imminente lancio anche a Torino. “Si è trattato di una discussione interessante e utile – ha dichiarato Conticelli al termine dei lavori – che ci consentirà di poter agevolare con gli strumenti normativi idonei e nelle nostre competenze, le nuove esigenze di salvaguardia della professionalità dei taxisti e degli utenti, consentendo così di ampliare la platea di coloro che utilizzano questo mezzo di trasporto che può, a buon diritto. Ciò è importante soprattutto in una regione come la nostra, molto rarefatta e con un’area metropolitana concentrata, per diventare un appoggio al sevizio di trasporto pubblico per alcune fasce orarie e per alcuni utenti”.
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ctagliani – www.cr.piemonte.it
foto: il Torinese
Oggi al cinema
LE TRAME DEI FILM NELLE SALE DI TORINO
A cura di Elio Rabbione
Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore – Drammatico. Regia di Robin Pront, con Jeroen Perceval, Kevin Janssens e Veerle Baetens. Film belga candidato all’Oscar 2017, opera prima. Dave scampa a una rapina finita male, suo fratello Kenneth no, sarà lui ad essere arrestato e a farsi quattro anni di galera. L’unica cosa che lo sostiene è uscire di lì per poter ritrovare Sylvie: ma che farà quando vedrà che il fratello e la ragazzo hanno iniziato una vita insieme? Durata 96 minuti. (F.lli Marx sala Harpo)
Aspettando il re – Commedia drammatica. Regia di Tom Tykwer, con Tom Hanks e Tom Skerritt. Periodo non felice per Alan Clay (ha appena divorziato dalla moglie, è senza casa e non ha il becco di un quattrino per pagare la retta della scuola della figlia, rischia persino il lavoro se non porterà a casa in grosso contratto) è inviato dalla sua società di informatica in Arabia Saudita per ottenere l’appalto dei servizi telematici nella città che si sta costruendo nel deserto. La burocrazia temporaggia e il sovrano imprenditore si fa attendere. Alan avrà così tutto il tempo per fare un bilancio della propria esistenza. Durata 98 minuti. (Greenwich sala 2)
Baywatch – Commedia. Regia di Seth Gordon, con Zac Efron e Dwayne Johnson. Al cinema i vecchi quanto gloriosi telefilm con il divo David Hasselhoff e la procace Pamela Anderson (dal ’93 al 2001 sui teleschermi di casa nostra), tra sole e spiagge, muscoli e bikini ridotti, avventure e indagini in cui cui si misurano Mitch, capitano dei lidi di Santa Monica, e le giovani reclute alle sue dipendenze. Durata 116 minuti. (Uci)
Bedevil – Non installarla – Regia di Abel e Buriee Vang, con Saxon Sharbino. Mai si dovrebbe scaricare sul proprio smartphone l’app “Bedevil”: cinque ragazzi subiranno tutte le conseguenze delle loro scelte. (Massaua, The Space, Uci)
Civiltà perduta – Avventura. Regia di James Gray, con Charlie Hunnam, Robert Pattinson e Sienna Miller. L’autore mai troppo lodato di film intimisti o immersi in un ambiente noir ottimamente descritto come “I padroni della notte” e “Two lovers” si affida oggi ad un diverso genere cinematografico, quello dell’avventura, ma anche qui quell’”avventura” che mina allo stesso tempo il corpo e la mente. La storia di Percival Fawcett, ufficiale di carriera britannico, che all’inizio del Novecento ha l’incarico dalla Società Geografica Reale di recarsi al confine tra Brasile e Bolivia per effettuale importanti rilievi cartografici. La società, la famiglia, le difficoltà, la malattia, l’ossessione della ricerca di una città perduta, tutto contribuisce a rendere un ritratto e un film forse d’altri tempi ma comunque autentico, avvincente, degno della storia di un regista che amiamo. Durata 141 minuti. (Ambrosio sala 2, Eliseo Blu, Uci)
Codice criminale – Drammatico. Regia di Adam Smith, con Michael Fassbender e Brendan Gleeson. Uno sguardo sulla comunità dei nomadi irlandesi, ormai per la maggiorate del tempo stanziali se non fosse per certi ordini a lasciare le piazze occupate, visti i disordini e i furti che i loro soggiorni portano con sé. Il vecchio Colby, capo riconosciuto della comunità, deve fare i conti con la decisione del figlio Chad di cambiar vita, considerando anche il cambio di vita che si vorrebbe prospettare alle generazioni future. Il tutto nella lotta continua tra un padre e un figlio, tra chi vorrebbe mantenere ben ferme certe tradizioni e un comportamento di vita del tutto discutibile e chi sente ancora saldi quei rapporti di affetti e di complicità che inviluppano du persone delle stesso strettissimo sangue. Durata 99 minuti. (Massaua, Lux sala 1)
2:22 – Il destino è già scritto – Thriller. Regia di Paul Currie, con Michael Huisman e Teresa Palmer. Il controllore del traffico aereo Dylan Boyd si ritrova a veder ripetere strani eventi che sempre eguali a se stessi culminano alle 2:22 in punto alla stazione ferroviaria di New York. Tutti quei fatti prendono il via da un significativo accadimento avvenuto sul luogo di lavoro, ovvero la collisione tra due aerei turistici evitata all’ultimo momento. Tra coloro scampati all’incidente Sarah, una bellissima ragazzata cui Dylan si sente attratto. Durata 99 minuti. (Massaua, Greenwich sala 3, Ideal, The Space, Uci)
Lady Macbeth – Drammatico. Regia di William Oldroyd, con Florence Pugh, Christopher Fairbank e Cosmo Jarvis. Una delle opere più belle e convincenti viste all’ultimo Torino Film Festival, che fortunatamente la distribuzione di Teodora ha portato nelle sale. Ricavandone la vicenda dal romanzo “Lady Macbeth nel distretto di Mtsensk” scritto dal russo Nikolaj Leskov e portato poi nel mondo lirico da Shostakovich, qui trasportata da quei panorami alle brughiere dell’Inghilterra del 1865, la diciassettenne Katherine è costretta dalla volontà del padre a un matrimonio senza amore con un uomo più anziano di lei, che non la desidera e apertamente la trascura. Soffocata dalle rigide norme sociali dell’epoca, all’allontanamento del marito per questioni di lavoro, inizierà una relazione clandestina con un giovane stalliere alle dipendenze del marito, ma l’ossessione amorosa la spingerà in una spirale di violenza dalle conseguenze sconvolgenti, nell’eliminazione di chiunque voglia cancellare quella passione. L’autore è un giovane, trentasettenne, drammaturgo che ambienta la sua storia nel chiuso opprimente nelle stanze del grande palazzo, con pochissime concessioni all’esterno, scavando appieno ed egregiamente nei tanti caratteri, in specialmente in quello della sua protagonista, anti-eroina perfettamente lucida e sanguinaria. Durata 89 minuti. (Nazionale sala 1)
Maryland – Drammatico. Regia di Alice Winocour, con Matthias Schoenaerts, Diane Kruger e Paul Hamy. Vincent è un soldato francese delle Forze Speciali appena tornato dall’Afghanistan, affetto da un disturbo da stress post-traumatico. È stato assunto per garantire la sicurezza di Jessie, la moglie di un ricco uomo d’affari libanese nella lussuosa villa a “Maryland”. Mentre inizia a provare uno strano fascino per la donna che deve proteggere, Vincent sembra vedere sempre più in paranoia. A meno che non si stia sbagliando e il pericolo sia davvero reale. Durata 100 minuti. (Classico)
La mummia – Avventuroso. Regia di Alex Kurtzman, con Tom Cruise, Russell Crowe, Sofia Boutella e Annabelle Wallis. Nell’antichità, una principessa egizia in odore di divenire faraone fino al giorno in cui il padre ebbe generato il figlio maschio: grande ecatombe e vendetta della suddetta ma anche vendetta dei dignitari di corte che la seppelliscono viva e la trasportano in una sontuosa tomba al centro del lontano territorio persiano. Nei tempi nostri, la sempre suddetta principessa Ahmanet si risveglia tra gli sconquassi delle guerre orientali e porta distruzione sino a Londra, tra pugnali e pietre preziose e riti che coinvolgono l’appassito e rintontito ex eroe Tom Cruise che per stare a galla dello star system è costretto ancora una volta a ingarbugliarsi nelle sue solite mission impossible, in una lotta tra bene e male che cerca di nobilitarne il personaggio di soldato fanfarone e truffaldino. Il bello (si fa per dire) della storia affidata per il 99% alle dinamiche dei computer e per il restante all’espressività degli attori è di prendere la decisione sul finale di tener aperta la porta di un sequel che se ancora interesserà il pubblico potrà riempire un’altra volta le tasche di divo e divette. Durata 107 minuti. (Massaua, Ideal, The Space, Uci)
Nerve – Azione. Regia di Henry Joost e Ariel Schulman, con Juliette Lewis, Emma Roberts e Dave Franco. Il titolo del film si ricollega ad un gioco, uno di quei giochi clandestini che spopolano su Internet, cui quasi per scommessa s’affida la giovane e problematica Vee. Imprese che mettono alla prova il tuo coraggio e cascate di dollari in caso di vittoria. All’inizia tutto sembra indicare la vittoria finale ma man mano che la sfida prosegue non tutto ha l’odore del successo. Durata 96 minuti. (Reposi, The Space, Uci)
Parigi può attendere – Commedia drammatica. Regia di Eleanor Coppola, con Diane Lane, Arnaud Viard e Alec Baldwin. L’americana Anne accetta un passaggio in macchina da Cannes a Parigi da parte di un socio in affari del marito, troppo preso dal suo lavoro: con il suo nuovo accompagnatore la donna trascorrerà giornate da ricordare, scoprirà ancora una volta (finalmente) luoghi da sogno, non rinuncerà alle tentazioni della buona cucina. Opera prima della ottantenne moglie di Francis Ford Coppola, alle spalle un esclusivo passato di documentarista. Durata 102 minuti. (Nazionale sala 2)
Parliamo delle mie donne – Commedia drammatica. Regia di Claude Lelouch, con Johnny Hallyday e Sandrine Bonnaire. Il regista francese (com’è lontano il ’66 quando apparve sulla ribalta internazionale del successo con “Un uomo, una donna”) viaggia da decenni con le sue stelle comete della vita e dell’amore, dell’amicizia, dei piccoli e grandi tradimenti, con gli amori che si ritrovano, della famiglia, tra immagini sontuose e sceneggiature che gironzolano qua e là disseminando sentenze. Prendere o lasciare: ma “Les una et les autres” – “Bolero” da noi” – non si dimentica. Lelouch continua la sua filosofia di vita in questo secolo ormai più che avviato, questa volta radunando, grazie all’amico medico Frédéric, attorno alla tavola del fotoreporter Jacques Kaminsky – un rispolverato Hallyday -, eclissatosi tra i bellissimi panorami delle Alpi, le quattro figlie avuto parecchio distrattamente da altrettante diverse unioni. Il film è del 2014, arriva oggi qui da noi, un’occasione anche per chi ha (persino) dimenticato il nome di Lelouch o chi non lo ha mai scoperto. Durata 124 minuti. (Ambrosio sala 3, F.lli Marx sala Groucho)
Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar – Avventura. Ragia di Joachim Ronning e Espen Sandberg, con Johnny Depp, Javier Bardem, Orlando Bloom e Geoffrey Rush. Cambio di regia e quinto episodio per Jack Sparrow e le sue avventure attraverso i mari, questa volta alle prese con la ricerca di un tridente magico che ha il potere, per chi ne viene in possesso, di assicurargli il comando dell’oceano e di fare piazza puliti di precedenti incantesimi. Se la dovrà vedere contro una squadraccia di letali marinai fantasma fuggiti dal Triangolo del Diavolo e guidati dall’orripilante Capitano Salazar e dovrà chiedere l’aiuto di un’affascinante astronoma e e di un ardimentoso quanto giovane marinaio. Durata 129 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)
Spider-Man: Homecoming – Fantasy. Regia di Jon Watts, con Tom Holland, Michael Keaton, Marisa Tomei e Robert Downwy jr. Ancora un’avventura per il giovane Peter Parker, che questa volta ha il volto del ventunenne Tom Holland – anche sugli schermo come spirito intraprendente e avventuriero e figlio del viaggiatore Fawcett in “Civiltà perduta” -, dopo quelli di Tobey Maguire e Andrew Garfield. Ancora la ricerca di un perfetto equilibrio nella vita quotidiana, con l’aiuto del miliardario Iron Man, sempre a mezza strada tra lo studente liceale in mezzo alle strade di New York e la maschera rossoblù del supereroe, una ricerca continua fino a che si profila all’orizzonte la figura del nuovo nemico da sconfiggere: l’avvoltoio. Durata 130 minuti. (Massaua, Centrale V.O., Grenwich sala 1, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space anche in 3D, Uci anche in 3D e V.O.)
Transformers – L’ultimo cavaliere – Fantasy. Regia di Michael Bay, con Mark Wahrlberg, Stanley Tucci e Anthony Hopkins. L’origine degli alieni e della loro presenza nel nostro mondo sta ben ancorata nel tempo di Re Artù, dei Cavalieri della Tavola Rotonda e di Mago Merlino che ha nascosto nella propria tomba un segreto di cui l’uomo di oggi dovrà venire a conoscenza se vorrà salvare il mondo da creature non poco pericolose. Poi, oggi, ci sono i transformers, coloro pronti a mutarsi in mostruose automobili o in robot altrettanto terrificanti, una colonia di alieni in cui si nascondono buoni e cattivi che l’uomo dovrà comunque conoscere sino in fondo. Durata 150 minuti. (Massaua, Grenwich sala 2, Ideal, Reposi, The Space, Uci)
Il tuo ultimo sguardo – Drammatico. Regia di Sean Penn, con Charlize Theron, Jean Reno e Javier Bardem. La storia d’amore tra il dottor Miguel Leon, un medico impegnato in una missione di aiuto umanitario, e la dottoressa Wren Petersen, direttrice di una organizzazione umanitaria. Sullo sfondo di una Liberia devastata dalla guerra, Miguel e Wren dovranno trovare il metodo per mantenere vivo il loro rapporto in condizioni estremamente difficili e affrontare anche il problema che le loro opinioni per risolvere il conflitto che li circonda sono diametralmente opposte. Durata 130 minuti. (Eliseo Grande, Reposi)
Tutto quello che vuoi – Commedia. Regia di Francesco Bruni, con Giuliano Montaldo, Donatella Finocchiaro e Andrea Carpenzano. Tratto liberamente dal romanzo “Poco più di niente” di Cosimo Calamini, è la storia del giovane Alessandro, romano di Trastevere, che vive le proprie giornate tra il bar, lo spaccio e l’amante che è la madre di un suo amico. Sarà l’incontro con un “non più giovane” poeta dimenticato a fargli riassaporare socialmente e culturalmente il gusto per la vita, in un bel rapporto che si va a poco a poco costruendo, senza lasciarsi alle spalle tutta la rabbia e quella speranza che i due si portano inevitabilmente appresso. Durata 106 minuti. (Eliseo Rosso, Greenwich sala 3)
Una doppia verità – Thriller. Regia di Courtney Hunt, con Keanu Reeves, Jim Belushi e Renée Zellweger. L’avvocato Ramsey ha deciso di difendere il giovane Mike dall’accusa di aver ucciso il padre. Ma il verdetto sembra già scritto, il ragazzo è stato trovato accanto al cadavere con un coltello in mano e ora si trincera dietro un silenzio assoluto. Nuove prove, interrogatori, assolute certezze, la reticenza di una vedova, depistaggi, ambigui personaggi, depistaggi, le regole di quelle storie ambientate in un’aula di tribunale più che rispettate: ma forse quello che appare è ben lontano dalla verità. Diretto dall’autrice dell’indimenticabile “Frozen River” girato otto anni fa. Durata 93 minuti. (Lux sala 3)
Wonder Woman – Fantasy. Regia di Patty Jenkins, con Chris Pine e Gal Gadot. La principessa amazzone Diana passa dalle spiagge dell’isola di Themyscira al conflitto della Prima Guerra mondiale che sta distruggendo l’Europa. Tratto dal fumetto di William Marston. Durata 141 minuti. (Massaua, Uci)
Il gigante è alto 196 centimetri e ha 29 anni
L’Auxilium Fiat Torino ha ufficializzato l’ingaggio del playmaker statunitense Diante Garret, l’anno scorso al Toyota Alvark, nipponico, con una media di 18 punti a partita. Il gigante è alto 196 centimetri e ha 29 anni. Nella sua brillante carriera ha indossato le maglie di Nanterre, Maccabi Ashdod, Zagabria e degli Utah Jazz e dei Phoenix Suns nella Nba. Ieri delusione per il fallimento della trattativa con Pietro Aradori, ma oggi torinesi hanno segnato il primo colpo del mercato.
Il ritorno di Kappa FuturFestival
L’8 e 9 luglio dalle 12,00 alle 24,00 al Parco Dora di Torino torna per la sesta edizione Kappa FuturFestival – Torino Summer Music Festival: l’unica rassegna di settore in Italia, unitamente a Movement Festival, a ricevere il patrocinio della Commissione Europea negli anni 2016 e 2017. Il format di musica elettronica e arti digitali outdoor, estivo e 100% diurno è il solo festival dedicato alla musica dance presente nella classifica SIAE – top al Botteghino 2016, con oltre 40mila spettatori registrati lo scorso anno.
Il Festival si svolgerà su 3 palchi coinvolgendo 45 artisti tra i più importanti della scena internazionale, tra i quali Fatboy Slim, Paul Kalkbrenner e Carl Cox. In scaletta anche 21 musicisti italiani, di cui 15 torinesi. Si stimano 36.000 presenze, di cui circa 7.500 provenienti da 48 paesi.
Facciamo la marmellata!
Frutta d’estate…profumata e gustosa! Laboratorio per la produzione di marmellata di ramassin, susine e prugne Per persone di 65 anni o più residenti a Mirafiori sud. Tu porti gli ingredienti e insieme prepariamo la marmellata, buona come quella fatta in casa! Non importa se non sai fare la marmellata, ci sarà qualcuno che ti aiuterà e ti dirà come fare. Mentre prepariamo la frutta e la facciamo cuocere, stiamo in compagnia, chiacchieriamo e ci scambiamo informazioni e consigli. Ed ecco pronte le marmellate da portare a casa nei vasetti! Mercoledì 26 luglio dalle 9.30 alle 12.30 presso I Passi in strada Castello di Mirafiori 142/8 a Torino (di fronte al Mausoleo della Bela Rosin) – Bus 34, 63 – Tram 4. Porta con te 2 kg di frutta (susine e prugne della varietà che preferisci), 500 gr di zucchero, 4 vasetti vuoti e puliti da 500 gr o l’equivalente in vasetti piccoli, altri ingredienti a piacere con cui preparare la marmellata, un grembiule. Noi ti forniremo tutto l’occorrente per pulire e cuocere la frutta e invasarla. Puoi portarti a casa i vasetti di marmellata che hai prodotto oppure donarne una parte a amici, familiari e vicini di casa a cui può far piacere. Partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria – Posti limitati Informazioni e iscrizioni: cell. 331 3899523
“Durante questo primo anno di mandato abbiamo ricevuto numerose proposte di adesione promosse dall’Associazione dei Comuni Virtuosi, tutte finalizzate a sollecitare l’utilizzo più razionale dei fondi pubblici statali rispetto a quello previsto per progetti ritenuti poco utili, quali il tratto Tav Torino – Lione”. A scrivere è in sindaco di Pinerolo, il pentastellato Luca Salvai in una lettera inviata a tutti i consiglieri della città, ai sindaci ed ai consiglieri del Pinerolese, al sindaco ed ai consiglieri della Città Metropolitana di Torino. Nella missiva Salvai comunica che venerdì 7 luglio, alle ore 21, nel salone dei Cavalieri di viale Giolitti 7 a Pinerolo, si terrà un incontro pubblico per valutare le varie proposte in maniera approfondita. Sono stati invitati, infatti, la Commissione tecnica sul Tav dei Comuni della Valsusa e dei Comuni di Torino e di Rivalta. Interverranno i componenti della commissione, ingegneri Angelo Tartaglia, già docente al Politecnico di Torino, Roberto Vela ed Alberto Poggio. La serata, che ricalcherà quella che si era tenuta lo scorso novembre a Torino, sarà improntata sull’esposizione di dati e situazioni oggettive presi da documenti ufficiali dell’Osservatorio Torino – Lione, dalle agenzie che si occupano a vario titolo di trasporto transfrontaliero e da altri organi governativi.
Massimo Iaretti
(foto: il Torinese)