

Sostenibilità ambientale, agricoltura sociale e di qualità e turismo dolce
tra le chiavi del successo delle pratiche virtuose dell’arco Alpino premiate con le bandiere verdi di Legambiente
Tre bandiere verdi ed una nera per il Piemonte, due bandiere verdi e due nere in Valle d’Aosta.
Tante le iniziative estive in calendario.
Legambiente: “Le Alpi risentono sempre di più degli effetti dei cambiamenti climatici. Urgente definire una politica nazionale che valorizzi le aree montane e coinvolga le comunità locali, replicando quegli esempi virtuosi già avviati sul territorio”
La sfida della sostenibilità ambientale e la lotta ai cambiamenti climatici passa anche per le Alpi. Patrimonio di inestimabile valore per i paesaggi e luoghi unici, oggi l’arco alpino italiano è anche la culla di tante esperienze virtuose, moderne e rispettose dell’ambiente, in grado di dar impulso ad una nuova economia e incentivare un turismo dolce, responsabile e rispettoso della natura. Buone pratiche montane che Legambiente racconta e premia con le tradizionali bandiere verdi di Carovana delle Alpi, la campagna che ogni anno monitora lo stato di salute dell’arco alpino analizzando le buone e cattive pratiche realizzate sul territorio da amministrazioni, imprese, associazioni e cittadini. Quest’anno sono ben 9 le bandiere verdi assegnate dall’associazione ambientalista su tutto l’arco alpino e che riguardano soprattutto diversi esempi virtuosi nell’ambito del turismo sostenibile, un bel segnale che arriva nell’anno internazionale del Turismo Sostenibile indetto dall’Onu. Il Piemonte ha ricevuto 3 bandiere verdi mentre 2 bandiere verdi sono state riconosciute a realtà valdostane.
Su tutto l’arco alpino sono in aumento le buone pratiche, ma non per questo gli atti di pirateria si placano. Se nel passato si osservava una maggior esplosione di progetti del tutto inusitati per follia e per dimensioni (nuovi villaggi turistici, grandi alberghi, ipermegafunivie in cima alle montagne), ora a fianco di un mondo che si va sempre più affermando in termini di sostenibilità, si reitera con caparbietà, sebbene su dimensioni più ridotte e meno creative, l’idea di una montagna che sta tra il luna park e il supermercato. Un luogo dove tutto può essere acquistato e consumato con leggerezza, nel caos più totale. Negli ultimi 150 anni le Alpi hanno registrato un aumento delle temperature di quasi due gradi centigradi, più del doppio della media globale dell’intero pianeta. Il recente Rapporto 2017 dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) dedica un capitolo intero alle Alpi per avvisarci di come gli impatti del cambiamento climatico saranno particolarmente rilevanti in questa regione. Principalmente si evidenziano una forte diminuzione di estensione e volume dei ghiacciai, uno spostamento verso l’alto di specie animali e vegetali, un alto rischio di estinzioni di specie, un aumento del rischio di parassiti forestali, un aumento del rischio di frane e valanghe, variazioni del potenziale idroelettrico e riduzione del turismo sciistico. I Protocolli della Convenzione delle Alpi, in particolare il Protocollo turismo (ratificato non solo dall’Unione Europea, ma da tutti gli Stati alpini, Italia compresa)vengono per lo più ignorati dai titolari delle bandiere nere e non solo da questi. La Convenzione stessa è vissuta da quasi tutte le istituzioni come un costrutto astratto e lontano dalla realtà. Si dimentica che essa rappresenta un impegno per gli Stati e un appello agli abitanti dell’arco alpino ad agire congiuntamente per garantire un futuro degno di essere vissuto. Un buon motivo quest’ultimo affinché gli organi preposti (Governo e Parlamento) s’impegnino concretamente e in tempi brevi con normative adeguate (una per tutte quella sui voli a motore a fini ludici in montagna) per rendere più cogenti gli indirizzi, al fine di ottenere ovunque nelle Alpi una corretta applicazione della Convenzione stessa.
“Anche quest’anno con Carovana delle Alpi torniamo a premiare quelle realtà che già oggi promuovono uno sviluppo sostenibile della montagna, creando vivibilità per i residenti, promuovendo turismo di qualità e salvaguardando e valorizzando il territorio – dichiara Fabio Dovana, presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta –. Di pari passo però non mancano i casi di malagestione della montagna, di un’idea distorta di sviluppo, che depreda le risorse ambientali e mortifica l’ambiente e il turismo sostenibile e di qualità. Per poter toccare con mano la realtà montana Legambiente ha in programma per i prossimi mesi un fitto calendario di iniziative organizzate dai circoli territoriali, un modo per tutti i cittadini interessati per conoscere e condividere insieme una visione di montagna capace di futuro”
Bandiere Verdi. Come ogni anno, tra le bandiere verdi si osservano buone pratiche di conservazione delle risorse naturali, dall’acqua alle culture locali, fino alla salute degli abitanti, all’agricoltura sociale e all’agricoltura al femminile. Quest’anno, tra gli esempi più virtuosi del Piemonte si è distinta l’Associazione Dislivelli, che è riuscita, con il progetto “Sweet Mountains”, a portare alla luce la ricca presenza di luoghi sostenibili ed accoglienti sulle Alpi occidentali (oltre duecento), dimostrando che sono le regioni più turisticamente “dimenticate”, ma con un ambiente più integro, a mostrare i maggiori potenziali di sviluppo sull’arco alpino. Bandiera Verde quest’anno anche per l’Unione Montana Valle Maira (CN), per il coraggio e la lungimiranza nel definire il perimetro di sviluppo della Valle Maira, esprimendo con una buona delibera la propria contrarietà alla pratica di qualsiasi tipologia di accesso e di fruizione motorizzata a scopo ludico del proprio territorio. Ad aggiudicarsi la bandiera “green” di quest’anno c’è anche il Comizio Agrario di Mondovì (CN), che vanta un vero primato, ovvero quello di essere l’unico Comizio rimasto in Italia degli oltre trecento costituiti nella seconda metà del XIX secolo, con una attività mai interrotta, nonostante le avversità storiche, e che quest’anno festeggia i 150 anni di attività (1867 – 2017). Bandiere verdi anche per la Valle D’Aosta, che vede in testa l’Associazione di Promozione sociale Forrest Gump e la Fondazione Sistema Ollignan Onlus, per la loro capacità di coniugare l’esigenza di occupazione reale delle persone disabili alla pratica dell’agricoltura di montagna, esente dall’uso di pesticidi fino alla coltivazione biodinamica, costruendo forti sinergie con il territorio in un’ottica di agricoltura sociale.
Bandiere Nere. Di tenore opposto sono le bandiere nere, a testimoniare appunto pratiche obsolete e poco lungimiranti che ancora una volta offendono il territorio senza offrire nuove e razionali prospettive di sviluppo (dal consumo di suolo, all’idroelettrico insostenibile, all’uso di mezzi motorizzati in aree sensibili, fino alle inutili e distruttive strutture sciistiche). A ricevere la bandiera nera quest’anno è il Comune di Rassa (VC), piccolo gioiello valsesiano di appena una settantina di residenti, a 920 metri sul livello del mare – finora fortunosamente risparmiato dalla cementificazione e dallo sviluppo selvaggio – per la sua proposta di realizzazione di un impianto idroelettrico ambientalmente insostenibile. Per la Valle d’Aosta, la bandiera nera spetta a Monterosa S.p.A., per il progetto di realizzazione di una pista da sci di discesa nel Vallone di Indren (Gressoney), spacciandola quale miglioramento di un percorso fuoripista, aggirando le normative e perseguendo progetti di fortissimo impatto sul territorio e sull’ambiente.
Infine, bandiera nera anche per l’Amministrazione Comunale di La Thuile, per il progetto di abbattimento di tutti gli edifici del villaggio minatori, detto anche villaggio “Padre Kolbe”, in località Pera Carà, unica testimonianza di campo di prigionia fascista in Valle d’Aosta (Campo P.G. N. 101, Porta Littoria) e punto di interesse per un percorso di turismo minerario.
Iniziative. Tante e variegate le iniziative e gli eventi per questa XVII edizione della Carovana della Alpi: il 22 Agosto, a Courmayeur, è in programma l’iniziativaGuardiamo in faccia il cambiamento climatico! I nostri ghiacciai ce ne parlano, trekking degli ex-presidenti di CIPRA Internazionale e passeggiata sulla balconata della Val Vény, di fronte ai ghiacciai in triste ritirata; il 27 Agosto, a Gressoney-la-Trinité, verrà organizzato un trekking alla conca del Gabiet, per scoprire da vicino i danni che potrebbe provocare la progettata pista di discesa dalla sovrastante Punta Indren. Il 1 settembre, a Barge, nella biblioteca comunale, Legambiente presenterà il “Dossier idroelettrico”, mentre il 3 Settembre, a La Thuile, è previsto un trekking alla scoperta del percorso delle vecchie miniere e degli edifici del campo di internamento fascista “Porta Littoria”, unico campo di lavoro della Valle d’Aosta, i cui edifici rischiano di essere distrutti per far posto ad una zona artigianale; il 10 Settembre, a Doues, è previsto l’incontro con l’associazione “Forrest Gump”, che promuove una felice sinergia tra agricoltura sostenibile e disabilità: seguirà la visita ai campi coltivati ed al laboratorio, realizzato in una struttura messa a disposizione dall’amministrazione comunale, e si concluderà la giornata con una breve passeggiata su percorso accessibile a persone con disabilità ed un festoso pic nic finale. Durante la giornata del 17 Settembre, presso il Castello Rocca de’ Baldi, sarà consegnata la bandiera verde al Comizio Agrario di Mondovì, all’interno di un convegno sull’agricoltura sostenibile. Infine, il 30 Settembre ed il 1 Ottobre, a Monte Rosa Rando,nel contesto dell’iniziativa I colori dell’autunno, sarà organizzato un trekking di due giorni lungo i sentieri del Monte Rosa Rando, percorso di media quota che risale la val d’Ayas (iniziativa realizzata in collaborazione con il Consorzio Operatori Turistici della Val d’Ayas, Bandiera Verde 2016).
Info su: http://bit.ly/2vk0UeU
Chiedeva scusa mentre rapinava le farmacie. Leo Castillo, 28enne senza fissa dimora armato di pistola, ha rapinato negli ultimi mesi per cinque volte due farmacie a Barriera Milano. Chiedeva a clienti e dipendenti di non guardarlo e di sedersi a terra mentre prendeva i soldi dalla cassa. Poi fuggiva bicicletta scusandosi per il disturbo, andava via. Il giovane è stato identificato dai carabinieri della compagnia Oltre Dora grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza dei negozi e alla collaborazione dei residenti dei commercianti del la zona.
L’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino comunica che presso i CUP (Centro Unificato Prenotazioni) di corso Bramante – Molinette e via Ventimiglia – Sant’Anna da lunedì 17 luglio a lunedì 11 settembre 2017 l’orario di prenotazione allo sportello sarà dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 13,15, mentre il servizio di prenotazione telefonica sarà dal lunedì al venerdì dalle ore 13,30 alle ore 15,30. Resteranno invariate le restanti modalità di prenotazione tramite fax e posta elettronica.
Nei giorni scorsi si è svolta l’Assemblea dei Soci di Cidiu SpA che ha approvato il bilancio d’esercizio 2016 e analizzato il bilancio consolidato di Gruppo. La società Cidiu quest’anno celebra i suoi 45 anni di attività nel settore ambientale con importanti risultati, a partire da un utile d’esercizio di € 757.116 (nel 2015 era stato di € 673.866) a fronte di un valore della produzione di € 5.767.000 ed un patrimonio netto di € 54.109.000. Anche gli indicatori della gestione economica confermano un quadro positivo, con un M.O.L. (Margine Operativo Lordo) di 350.582 euro ed un risultato operativo (EBIT) che passa da € 996.916 del 2015 a € 1.042.706 del 2016.Dalla controllata Cidiu Servizi spa, che lo scorso 14 giugno ha ottenuto l’aggiornamento al rialzo del rating di solidità finanziaria da B1.1 a A3.1, Cidiu spa riceverà sotto forma di dividendo 2016, 300.000 euro.Cidiu spa al 31/12/2016 possiede azioni della Società Metropolitana Acque Torino pari al 10,93% del capitale sociale (n. azioni 585.047).L’utile della società di € 757.116 è stato destinato per 500.000 euro (66% dell’utile) a dividendo per i soci, mentre 37.856 euro (5%) sono stati destinati a riserva legale e 219.259 euro (29%) a riserva straordinaria, vincolata all’attuazione degli investimenti riportati nel Piano Economico Finanziario.
Massimo Iaretti
Un tassista di Torino non ha preso a bordo della sua vettura un uomo cieco con cane guida: avrebbe detto di essere allergico al pelo del quadrupede. La denuncia di quella che viene definita una “inaccettabile discriminazione” dell’Uici – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti riguarda l’episodio di cui è stato protagonista l’impiegato di un ospedale torinese, non vedente, di 48 anni. Accompagnato dal suo fedele labrador nero , una volta ottenuto il rifiuto ha dovuto chiamare la centrale chiedendo un nuovo taxi. Una legge del 1974 e aggiornata nel 2006 prevede che le persone priva della vista abbiano il diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida su ogni mezzo di trasporto.
(foto: il Torinese)
26 ufficiali di artiglieria del 196° corso “Certezza” e del 195° corso “Impeto” fra i quali 3 donne ed uno di nazionalità Senegalese sono stati protagonisti di una esercitazione a fuoco nel poligono di Monte Romano. L’attività, prevista nel quadro della esercitazione “Una Acies 2017” che coinvolge i frequentatori delle diverse Scuole Militari ha visto i giovani Ufficiali di artiglieria cimentarsi
con il mortaio da 120 mm, l’obice FH-70 e il semovente PzH2000. Guidati dai quadri del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’ Esercito e dal personale specializzato del Comando di Artiglieria di Bracciano, i futuri comandanti di sezione e batteria hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica le nozioni teoriche acquisite nel corso di
formazione di base e nel corso tecnico applicativo. Alla esercitazione hanno assistito il Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’ Esercito Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino ed il Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’ Esercito Generale di Corpo d’Armata Claudio Berto. Entrambi i Generali hanno espresso a tutti i partecipanti alle attività il compiacimento per i brillanti risultati conseguiti.
Associazioni culturali, musei, biblioteche, enti di promozione turistica e tutti gli altri operatori del settore cultura e turismo del Piemonte hanno da oggi uno strumento in più per trovare possibili partner, favorire gruppi spontanei di coordinamento e costruire eventi in comune
Si chiama FirstLife, il nuovo social network civico, sviluppato dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino e messo a disposizione dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte per gli operatori. Consentirà di sostenere le reti locali della cultura e del turismo. Sarà non solo una piattaforma per la mappatura degli operatori e dei luoghi, che restituirà un’immagine il più possibile completa e aggiornata dei due settori, ma anche uno spazio di lavoro comune a disposizione degli operatori per nuove iniziative e progetti sul territorio.
La piattaforma per la cultura e il turismo è un’intuizione che nasce all’indomani degli Stati generali della cultura del 2016, dove è emersa infatti la necessità di avere degli strumenti nuovi per facilitare la messa in rete e la reciproca conoscenza degli operatori, al fine di consolidare le realtà associative locali e attivare nuove sinergie con musei, consorzi di promozione locale e imprese culturali e creative.
La Regione Piemonte e l’Università di Torino hanno avviato un partenariato per l’utilizzo del social network FirstLife come piattaforma della cultura e del turismo poiché è uno strumento di crowdsourcing basato su una mappa interattiva, dove gli operatori possono raccontare le proprie attività e progetti, gli eventi sul territorio, le collaborazioni in corso e molto altro. La piattaforma è accessibile all’indirizzo culturaturismo.piemonte.firstlife.org e dal sito regionale facciamoculturismo.it.
“FirstLife dà risposta ad alcune istanze emerse nel corso degli Stati generali della cultura. – dichiara Antonella Parigi, assessora alla cultura e al turismo della Regione Piemonte – Con questa piattaforma diamo agli operatori uno strumento pratico e accessibile per migliorare la conoscenza reciproca e le possibilità di mettersi in rete, e allo stesso tempo un database utile non solo ad accademici e addetti ai lavori, ma anche alle istituzioni. Il mondo culturale è in continua trasformazione e in questi ultimi anni ha saputo trasformarsi moltissimo; le istituzioni e le associazione culturali non sono più realtà sussidiarie e hanno dovuto sviluppare una forte capacità progettuale. In questo nuovo scenario la conoscenza e l’informazione diventano fondamentali”.
Oggi sulla piattaforma sono presenti già oltre 1500 realtà locali tra associazioni culturali, musei, centri rete delle biblioteche, consorzi turistici, imprese culturali o creative, e agenzie turistiche, con le proprie schede informative di base costruite sulla base del censimento degli operatori dalla Regione Piemonte. Il caricamento degli open data regionali di settore continuerà nei prossimi mesi in collaborazione con la Direzione cultura e turismo, ma in parallelo tutti gli operatori possono registrarsi sulla piattaforma e inserire autonomamente anche dal cellulare aggiornamenti sulle attività in corso, eventi locali, gruppi di lavoro o di progetto attivi sul territorio, proposte di collaborazione.
Oltre alla mappa la piattaforma include una bacheca e un sistema avanzato di ricerca per tag e filtri che consente di esplorare i contenuti su base geografica e trovare rapidamente le organizzazione che si occupano di un ambito specifico o che hanno partecipato a un progetto, oppure i luoghi e gli eventi programmati per il prossimo mese o accaduti nell’ultimo anno. Infatti, il calendario globale associato ad ogni area consente di coordinare in modo semplice le attività sul territorio, ma costituisce anche un archivio pubblico delle iniziative passate, in corso o pianificate. Infine, gli operatori possono pubblicare news su bandi e ricerca di collaborazioni e risorse a livello locale ed entrare così in rete con gli altri.
FirstLife è accessibile dai principali browser su pc, tablet e smartphone. Contatti: labs@firstlife.org
www.regione.piemonte.it
La Commissione Legalità ha discusso la Proposta di Deliberazione sull’erogazione di contributi per il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
In Italia oltre 19mila immobili sono stati confiscati alla criminalità organizzata, di cui 256 in Piemonte (il 45% circa sotto la gestione dell’ANBSC e il resto già destinato). Oltre il 76% degli immobili piemontesi si trova nella provincia di Torino. il 75% dei beni è stato destinato ai Comuni. La tipologia prevalente di immobile confiscato è l’appartamento in condominio (15%), ma vi sono anche molti terreni agricoli (14%). In base alla delibera si intende procedere all’assegnazione e all’erogazione di contributi ai Comuni sede di beni confiscati alle mafie che ne faranno richiesta, a seguito di pubblicazione di apposito bando per una cifra prevista di 200.000 euro. I soldi potranno essere spesi per il recupero o l’adeguamento dei beni per consentirne il riutilizzo e la funzione sociale, e per progetti sociali che si svolgeranno all’interno dei beni. “La delibera è uno strumento importantissimo che potrebbe essere utilizzato innanzitutto per far fronte all’emergenza abitativa, usando questi beni come ‘polmone’ in attesa che ATC metta a disposizione tutti gli immobili” – dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi. – “Allo stesso tempo sarebbe una risorsa per la legge sulla tutela delle donne vittime di violenza. E naturalmente l’altro tema che si apre grazie alla legge è quello dell’accoglienza dei migranti, per esempio utilizzando gli immobili situati in zone rurali anche all’interno di progetti agricoli. Il Consiglio Regionale, in fase di approvazione del bilancio preventivo, ha stanziato 5 milioni di euro di investimenti sul recupero del patrimonio immobiliare per l’emergenza abitativa. Chiediamo che anche parte di questi fondi, assieme ai Fondi Strutturali del FESR, possano integrare le risorse previste per l’attuazione della delibera ai fini del contrasto dell’emergenza abitativa”.
I piemontesi nel mondo torneranno a radunarsi al Santuario di Oropa, da venerdì 14 a domenica 16 luglio. Il vasto programma della secondo edizione della manifestazione, dal titolo “Ritorno a Oropa dei piemontesi nel mondo. Racconti, memorie e speranze di ieri e di oggi”, con il patrocinio della Regione Piemonte, è stato presentato nella sede della Famija Turineisa e si apre con la visita guidata al Santuario ed al Sacro Monte, al Museo dei tesori ed agli appartamenti reali, dalle ore 16 di venerdì 14. In serata, ad Oropa, in sala Frassati, un incontro con l’archivista Danilo Craveia, sul tema “Oropa nel cuore:gli emigrati di origine Biellese”, cui seguirà una performance teatrale a cura del Teatro Stabile di Biella, con pièce tratti da “Zattere e Zavorre”.
La manifestazione, oltre a far riscoprire i luoghi ed i sapori di casa, vuol consentire ai piemontesi nel mondo di “raccontare e raccontarsi”, attraverso le testimonianze sul tempo in cui il Piemonte era il punto di partenza di chi cercava fortuna altrove. Saranno coinvolti imprenditori piemontesi che sono ambasciatori delle eccellenze piemontesi all’estero, studiosi di cultura e linguistica, figli di migranti e giovani, che in videoconferenza porteranno la loro testimonianza di italiani all’estero.
Oggi il fenomeno degli italiani che emigrano ha caratteristiche e motivazioni diverse rispetto al passato e riguarda fasce d’età e categorie sociali differenti. L’associazione Migrantes segnala come nell’ultimo anno 107.529 italiani abbiano lasciato l’Italia alla volta dell’estero: la fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni è la più rappresentativa (36,7 %), seguita da quella dal 35 ai 49 anni (25,8).
La giornata di sabato 15 sarà dedicata al convegno “Migrare nel XXI secolo: partire o viaggiare?”, nella sala convegni del Santuario. L’apertura dei lavori, alle ore 9,30, con il benvenuto del rettore, don Miche Berchi, e degli amministratori delegati del Santuario di Oropa, don Gianni Panigoni e Paola Aglietta, con le autorità della Regione Piemonte e del Comune di Biella. Seguiranno una relazione sui “giovani all’estero ed il futuro dell’Associazionismo”, a cura di Paola Taraglio, giornalista esperta di emigrazione e socia dell’Associazione Famija Turineisa.
Dalle ore 11 si entrerà nel vivo del tema con Michele Colombino, presidente della Federazione delle Associazioni di Piemontesi nel Mondo; Daniela Piazza, presidente della Famija Turineisa, su “L’emigrazione in Francia ieri e oggi”; Maddalena Tirabassi e Alvise Del Pra’, del Centro Altreitalie sulle Migrazioni Italiane, su “Le migrazioni piemontesi nel XXI secolo”; Andrea Raimondi, studioso di multilinguismo e letteratura piemontese, “uno sguardo sull’emigrazione piemontese: storia, cultura, lingua”; Giovanni Pischedda, responsabile sviluppo competitività e internazionalizzazione della Camera di Commercio di Torino, su “Meet @ Torino: il programma di mentoring che avvicina gli imprenditori in Piemonte e all’estero” e Camilla Ramella Bagneri, di Q10 Internationale Trading, “Dal Piemonte alla Cina, ambasciatori dei prodotti italiani all’estero”. Vasto anche il programma del pomeriggio di sabato 15 luglio, con vari protagonisti: Maria Lodovica Gullino, giornalista ed autrice del libro “Valigie: cervelli in fuga o cervelli in viaggio?”; Michelangelo Belletti, presidente di Vedogiovane, che parlerà di “Vivere in bilico tra due culture: un italo-argentino si racconta” e Marta Gianotti, blogger, sul tema “Meglio Londra o Biella?”.
Il giornalista Giancarlo Libert curerà delle interviste su “partire o restare?” con collegamenti con l’estero. Libert presenterà inoltre, in sala Dottrina, la mostra “L’emigrazione piemontese nel mondo”.
Durante la giornata parteciperanno all’incontro dei piemontesi nel mondo il Coro Alpino “Il Quadrifoglio” di Borgo d’Ale e le maschere Gianduja e Giacometta, mentre alle 21, alla Basilica Antica di Oropa, si potrà assistere al concerto di Cori Piemontesi “Piemonte in…canto”.
La conclusione dell’incontro domenica 16 luglio, con la messa celebrata dal vescovo di Biella, monsignor Gabriele Mana, la tradizionale foto di gruppo davanti alla Basilica Antica e la consegna dei diplomi di partecipazione. Da lunedì 17 a venerdì 21 luglio sono previste per i convegnisti escursioni in varie località piemontesi.
Renato Dutto www.regione.piemonte.it
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Info: www.santuariodioropa.it