redazione il torinese

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

Settembre, andiamo… – Aldo Garosci combattente per la libertà – La decadenza di Torino – Il 9 politico

 

***

Settembre, andiamo… 
Chiara Boriosi ha scritto questo pensiero carico di sentimenti, per dirla con un’espressione di  Giovanni Gentile :

“Settembre ferisce con dolcezza e insegna la malinconia.
Gioca con la luce e intanto la toglie, un po’ per volta, con crudele precisione.
Non è l’Aprile bambino né il Luglio della giovinezza smemorata
È il tempo che sfuma e non torna. E puoi capirlo solo quando sei stato toccato dalla grazia delle rughe e del rimpianto”.
.
Pensieri, parole , immagini, ricordi che evocano un settembre dei sentimenti ,non un settembre un  po’ scontato di uve, vendemmie, castagne, come accade nel nostro Piemonte. Chiara è toscana, ha in mente Carducci e D’Annunzio,forse anche Pascoli. Ricorda la sua vita di adolescente  in splendidi racconti  che meritano di essere pubblicati. Io ricordo  certi periodi del passato, quando, a settembre, passeggiavo in attesa della scuola sotto i portici di Torino  e sovente c’erano  le prime piogge d’autunno. Sentivo la malinconia dell’estate finita, in attesa della riapertura il 1° ottobre della scuola, solo in poche occasioni vissuta come desiderio di apprendere cose nuove: il mio liceo non mi attraeva aff atto e a volte mi angosciava . In altri periodi successivi  ho voluto godere  nel mese di settembre ,in modo avido e spensierato, la gioia  del sole, del mare, della luce di Alassio. Fino a metà ottobre, quando la spiaggia era già deserta .O andando a Capri dove oltre al Premio Malaparte, c’era un mare straordinario ,direi unico ,che mi intrigava  più del Premio. In spiaggia signore dell’alta borghesia napoletana e da Luigi ai Faraglioni gli spaghetti Umma Umma. Spesso settembre coincideva con  la fine degli amori estivi, tanto incendiari, quanto destinati a svanire. Alcuni lasciavano ricordi non destinati  dissiparsi con i primi freddi , ai quali, a volte, penso con una qualche  nostalgia anche oggi e mi domando che fine abbiano fatto le ragazze amate allora. Un po’ come faceva Gozzano.

***

Aldo Garosci combattente per la libertà 

E’ uscito dall’editore Angeli il saggio di Daniele Pipitone “Alla ricerca della libertà- Vita di Aldo Garosci”(38 euro).Esso si inserisce nella collana dell’Istoreto “Giorgio Agosti” diretto da Luciano Boccalatte che dà un costante ed apprezzabile  apporto di equilibrio storiografico al lavoro storico dell’Istituto davvero aperto a temi e argomenti non pensabili in passato. Una biografia di Garosci era quanto si auspicava da anni, essendo il centenario della nascita di Aldo nel 2007 passato senza il benché minimo ricordo a Torino o altrove. Si tratta di una biografia importante e completa in cui si rivelano le qualità storiche del giovane studioso  torinese già noto per i suoi studi sul socialismo democratico del 2013. Soprattutto si ha la possibilità di conoscere da vicino episodi della vita di questo straordinario  storico, politico e giornalista, unica nel ‘900, con la  sua caratura intellettuale, il suo anticonformismo ,il suo amore per la libertà: dal coraggioso antifascismo giovanile,all’esilio in Francia, alla guerra di Spagna, alla Resistenza a Roma. Ma la biografia affronta anche altri temi: il ’68,il terrorismo, l’illusione dell’unificazione socialista, l’impegno nel PSDI di Saragat, la battaglia per Israele, contro l’antisemitismo e la persecuzione degli Ebrei in Russia, il distacco dall’impegno politico dovuta al profonda delusione di fronte al fatto  che l’Italia della fine degli Anni 70 avesse imboccato strade che Aldo non poteva condividere, in primis il compromesso storico. Garosci fu un socialista liberale alla maniera di Rosselli, antitotalitario a 360 ° e quindi naturaliter antifascista e anticomunista.Quest’ultimo aspetto della sua battaglia non venne compreso da chi vedeva il pericolo per la democrazia solo a destra. Appaiono anche scorci di vita  della sua compagna Irene Numberg con cui Aldo condivise amore e impegno civile. Il libro appena uscito  è importante. Dovrei lamentarmi che non citi certi libri, tra cui alcuni dei miei, che sarebbero stati utili all’autore  per comprendere maggiormente  le scelte di Garosci,ma non lo faccio perché essersi lui dedicato ad Aldo è per me è di per sé  di troppa soddisfazione. Leggendo avidamente il libro, mi sono reso conto di essere il più garosciano della generazione dei suoi allievi. Ho condiviso sempre le sue analisi sul ’68,sugli anni di piombo, sulla viltà degli intellettuali italiani nella loro fuga verso il comunismo alla ricerca di posti nelle università,nei giornali,nelle case editrici. Aldo ci ha insegnato con l’esempio cosa significhi l’indipendenza morale e intellettuale.Per questo motivo,più di ogni altro,resta un Maestro.

***

La decadenza di Torino 

Di ritorno dalla Biblioteca nazionale universitaria dove ho combinato per il 2 dicembre un concerto per Carlo Casalegno nel quarantennale del suo martirio, tenuto dal violinista Massimo Coco ,figlio del procuratore generale di Genova  Francesco Coco vittima delle BR come Casalegno, ho passeggiato un po’ per la città, cosa che non riesco a fare di frequente per i continui impegni fuori Torino che, per altro, mi consentono di sopravvivere in una città asfittica e morta com’è quella attuale. In piazza Carlo Alberto ho notato un furgone- bar della Punt e Mes-sicuramente prodotto tipico torinese-  con cartelloni e musica che stonavano totalmente in quella piazza aulica. Mi sono fermato, come mi piaceva un tempo, in piazza Carignano da Pepino per mangiare un gelato e contemplare Palazzo Carignano. Con mia somma sorpresa ho notato che le sue storiche specialità non ci sono più: né il pezzo duro né lo spumone. Si è salvato l’affogato che è  però ormai un gelato molto comune ovunque. L’industrializzazione alimentare ha mietuto un’altra vittima. Com’era diverso quando il laboratorio di Pepino era in via Verdi! In piazza san Carlo noto crocchi di arzilli vecchietti che occupano le panchine. E’ bello che tutti possano godere del salotto di Torino, ma se poi vedo gli accattoni  in piazza e in via Roma mi sorge qualche perplessità. Di notte i portici diventano dormitorio, ma di giorno, nel cuore di Torino, questo accattonaggio non è accettabile. Passino i suonatori ambulanti che pure danno un tono strapaesano ad una città nota in passato per la sua eleganza regale, ma una regolata è necessaria. P.A.I.S.S.A è chiuso da anni e le sue vetrine sono utilizzate per pubblicizzare un formaggio. Ricordo che un grande magazzino di prelibatezze alimentari a Vienna veniva chiamato dall’ambasciatore italiano il P.A.I.S.S.A. austriaco. Certamente ha dovuto chiudere anche per i prezzi insostenibili degli affitti . Olympic (dove si vestiva un tempo l’intera mia famiglia ) si è trasformato ,vendendo abiti sportivi, come anche il negozio che fu di Ruffatti. Ritrovi torinesi di eleganza che non ci sono più. In parte sopravvive solo Emmerson in via Cesare Battisti. Nostalgie del passato ? Forse sì ,anche perché non vedo novità che mi attraggano. Forse il gelato Niva (ex Rivareno)  in piazza Vittorio e in Via Lagrange resta la novità recente più  eccezionale. Il gusto ricotta e fichi merita davvero attenzione. In via Lagrange, divenuta la via del passeggio, ha lasciato un vuoto incolmabile il negozio di pelletterie eleganti Laurence che aveva un stile inimitabile. Per trovare qualcosa di simile devo andare in via Condotti a Roma, ma non è la stessa cosa.

***

Il 9 politico

Il caso della professoressa del liceo scientifico di Varese che dava nove a tutti gli allievi perché non aveva finito il programma, suscita clamore mediatico. Forse verrà anche sanzionata penalmente da una condanna . Ma quanti casi simili ci sono stati a Torino in passato ? Non si trattava del 9 politico, ma di voti più modesti, ma altrettanto regalati. Io ricordo cosa avveniva in un liceo artistico torinese in cui volevano promuovere oves et boves,i capaci e i meritevoli,ma anche gli stupidi e i fannulloni. Persino gli assenteisti dei corsi serali che “avevano bisogno del pezzo di carta “. In un noto e  prestigioso liceo classico torinese un insegnante di matematica  che lavorava pochissimo, aveva la tendenza a regalare i voti, con piena soddisfazione di studenti e famiglie. Io ricordo anche i casi  di professori seri, preparati, ma non disposti a promuovere tutti, che furono oggetto di persecuzioni nel blasonato e oggi defunto  liceo “Segre”.I presidi facevano finta di non vedere e ,in un caso, il dirigente scolastico era effettivamente non vedente e lascio’ andare la scuola allo sbando. L’eterno’ 68 italiano giustifico ‘ mille illegalità e diecimila lassismi. Oggi la prof. di Varese e’ stata denunciata e rischia grosso, ma se avesse dato a tutti non 9 ,ma 7,nessuno avrebbe mosso un dito contro di lei.Anzi ,sarebbe stata considerata  una docente umana e comprensiva .Magari anche una docente democratica e aperta al nuovo che avanza.

***

LETTERE  scrivere a quaglieni@gmail.com

Piume al vento
Ho letto che domenica parla alla caserma Piave di Albenga  al raduno dei Bersaglieri “Sernaglia”.Io sono un suo lettore di Albenga. Ho apprezzato che lei si sia fatto iniziatore del ripristino del monumento al bersagliere (che Le invio in una rara fotografia scattata da mio zio) ad Albenga dopo che fu tanti anni nella Caserma. Davvero dopo la rotonda con la maxi  fionda  che non c’entra nulla con la storia della mia città ,sarebbe bello avere un po’ di  piume al vento che ci ricordi i giovani che prestavano servizio militare in città. Con loro era una città giovane e sicura. Oggi è solo piena di immigrati.
                                                                                                                    Calogero Aicardi
.

Grazie per la fotografia. Io vorrei che il monumento venisse rintracciato e riposizionato magari proprio in una rotonda. Saranno in tanti a preferire le fiamme cremisi alla fionda .La storia d’Italia  contro la preistoria? Ovviamente è una provocazione.                                                     pfq

 

La verità storica che disturba
Ho letto della discriminazione che ha subito per il suo articolo sul “Torinese” sulla bambina tredicenne seviziata e ammazzata dai partigiani comunisti. Come scritto il prof. Bertolo di Savona su FB ,forse non la meritano.
Umberta Delfino

.

Mi avevano invitato insistentemente a tenere una conferenza, poi all’improvviso con argomenti speciosi mi hanno chiesto “di fare un passo indietro” . Mi è sembrato incomprensibile. Per darmi un contentino mi hanno proposto di presentare in tempi successivi il mio ultimo libro. Ho ringraziato e ho rifiutato.                                                                                                                                  pfq

“Voci e Volti” ultima tappa

Ultimo appuntamento domenica 24 settembre con 432 Project al Castello di Moncalieri

La rassegna Voci e Volti si concluderà il 24 settembre, al termine di un “viaggio” tra arte e tradizione iniziato il 23 maggio . Un percorso che ha portato artisti internazionali della musica popolare in luoghi dall’alto valore culturale del territorio piemontese. Voci e Volti visiterà con gli spettatori, tra gli altri, il Castello di Moncalieri, il Castello di Masino, il Castello della Manta, l’Abbazia di Vezzolano, l’Abbazia di Santa Maria a Cavour, Infini.To Planetario, il Filatoio di Caraglio. Voci e Volti ha ospitato artisti provenienti da Finlandia, Senegal, Tunisia, Argentina, Brasile, Canada e da diverse regioni d’Italia. Sonorità, volti, etnie, simbolo ed espressione di tradizioni musicali molto diversi fra di loro hanno accompagnato il pubblico alla scoperta di luoghi non convenzionali. La rassegna è stata un successo. Tutto esaurito per la maggior parte delle date con una media di 150 spettatori a concerto.

La direzione artistica di Voci e Volti è affidata ai componenti dell’Orchestra Multietnica MOM che accompagneranno gli artisti ospiti durante l’intera rassegna. Il progetto nasce dall’esperienza pluriennale della Fondazione Dravelli in ambito interculturale.

I concerti sono tutti ad ingresso gratuito e si svolgeranno anche in caso di pioggia.

Domenica 24 settembre, ore 21.00

​ ***

432 Project​

Il Giardino delle Rose del Castello Reale, Piazza Baden Baden, 4 Moncalieri (TO)

Un appuntamento fra suono e immagini dove mondi apparentemente lontani come la WORLD MUSIC e L’ELETTRONICA MINIMALE, si uniscono perfettamente in un canto corale che diventa colonna sonora di una nuova narrazione.

432 PROJECT è ​l’ultimo atto della saga The magical Box , installazione video musicale di Gian Giacomo Parigini detto Giangi – musicista e pittore e Davide Sgorlon – musicista e videomaker.

​U​n progetto artistico musicale in 4 atti sviluppato appositamente per Voci e Volti – oltre il confine.

 

Erasmus Welcome Days

Due settimane di eventi e attività dedicate agli studenti internazionali che hanno scelto il capoluogo piemontese come destinazione in Europa per il loro anno di studio all’estero e che coinvolge il CAP10100 di Corso Moncalieri 18 con un ciclo di incontri e attività a ingresso libero.

 

Da martedì 26 a venerdì 6 ottobre, CAP10100 accoglie ESN Torino – Erasmus Student Network e Erasmus Torino per gli Erasmus Welcome Days, l’evento ufficiale in città dedicato agli studenti internazionali che hanno scelto Torino come destinazione in Europa per il loro anno di studio all’estero e che per due settimane coinvolge la struttura di Corso Moncalieri 18 con incontri e attività.

 

La volontà del progetto è quella di accogliere e sostenere l’aggregazione sociale tra i ragazzi e accompagnare la loro esperienza di iniziative alla scoperta del territorio e di avviamento e formazione professionale durante il loro soggiorno nel capoluogo piemontese. Da queste prime due settimane di progettazione condivisa, nasce la collaborazione tra l’Associazione Erasmus Torino e il CAP10100 che a partire da ottobre 2017 accoglie nello spazio di Corso Moncalieri 18 il progetto di job placement Garage Erasmus, il servizio di mobilità internazionale dedicato agli studenti Erasmus per incentivare lo scambio di domande e offerte di lavoro in Italia e all’estero.

 

Martedì 26 settembre alle 18.00, al CAP10100 di Corso Moncalieri 18, un aperitivo di benvenuto con i volontari di ESN TORINO – Erasmus Student Network e Erasmus Torino introduce ai partecipanti le associazioni che si occupano degli studenti sul territorio.

Mercoledì 27 settembre si passa allo sport in collaborazione con Gli Amici del Fiumedalle 16.00 sarà possibile gareggiare sul fiume in canoa e partecipare a tornei di tennis e beach volley. La prima settimana di eventi al CAP10100 termina giovedì 28 settembre alle 15.00 con l’incontro Pre-courses Italian Exam, per testare il livello di italiano degli studenti in scambio Erasmus per ottenere il certificato CILS.

 

Per la seconda settimana di eventi dedicati agli studenti Erasmus in città, martedì 3 ottobre al CAP10100 è in programma dalle 20 l’International Dinner, in cui ogni partecipante è invitato a cucinare il piatto tipico del proprio paese per condividerlo con gli altri, mentre mercoledì 4 ottobre si torna allo sport in collaborazione con Gli Amici del Fiumedalle 16.00 sarà possibile gareggiare sul fiume in canoa e partecipare a tornei di tennis e beach volley.

Giovedì 5 ottobre alle 15.00, ultimo appuntamento con l’incontro Pre-courses Italian Exam, per testare il livello di italiano degli studenti in scambio Erasmus e ottenere il certificato CILS.

Venerdì 6 ottobre dalle 16.00 alle 20.00, il programma delle due intense settimane di accoglienza torinese chiude al CAP10100 con un incontro e laboratori dedicati alle possibilità professionali legate al programma Erasmus.

 

Il ciclo di eventi ospiti al CAP10100 fa parte del programma più ampio di eventi che per due settimane avranno luogo a Torino a cura di ESN Torino – Erasmus Student Network Erasmus Torino, per informazioni: info@erasmustorino.com

 

Rifondazione Comunista contro il G7. Locatelli: “mobilitazione unitaria, fare leva su un’ampia partecipazione”

Rifondazione Comunista, unitamente ai Giovani Comunisti, parteciperà alle giornate “ReSetG7” di contestazione al G7 che si terrà alla Reggia di Venaria. In particolare nella giornata di mercoledì Rifondazione Comunista terrà un presidio-flash mob a Ivrea, davanti alla sede legale italiana di Vodafone. Nella serata di mercoledì ci sarà un’assemblea organizzata alla Cavallerizza Reale dai Giovani Comunisti contro il decreto Minniti cui parteciperanno tra gli altri Haidi Giuliani, Nicoletta Dosio, Davide Rosci. Venerdì 29, al mattino i Giovani Comunisti parteciperanno alla manifestazione studentesca. Sempre venerdì 29, alle ore 17,30, Rifondazione Comunista è tra i promotori (l’elenco dei promotori della manifestazione si trova sulla pagina di facebook “Corteo contro il G7 in Barriera”) di una piazza tematica rivolta in particolare alle lavoratrici e ai lavoratori. Sabato 30 settembre Rifondazione Comunista sarà presente alla manifestazione conclusiva sulla base dei contenuti della manifestazione del 29 settembre. In occasione delle giornate antiG7 la federazione provinciale del PRC metterà a disposizione i propri locali per il pernottamento dei giovani di Rifondazione provenienti da altre province che saranno presenti nelle giornate del 27/28/29/30 settembre. Ezio Locatelli afferma: “il No al G7 è un’occasione da non sprecare per far ripartire un cammino di lotta e di speranza. Le iniziative cui abbiamo aderito o che ci vedono tra i promotori devono avere come finalità la ricomposizione sociale e politica di tutte le forze impegnate a combattere le politiche neoliberiste, di attacco all’occupazione, alla condizione e ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Trovo singolare e sbagliato che a sinistra ci sia qualcuno che pensi che la risposta al G7, del 99% contro l’1%, si faccia in separata sede con interlocuzioni a senso unico, tutte rivolte a ricostruire il centrosinistra di governo. Così come sarebbe sbagliato il pensare che la contestazione al G7 possa dare i suoi frutti con una parodia dello scontro fine a se stesso del tutto inutile e controproducente. La mobilitazione deve essere sociale e politica, deve fare leva su una partecipazione diffusa. Deve servire a far crescere un contro movimento. Rifondazione Comunista è impegnata su questo versante”.

Nosiglia: “I giovani, i precari e i disoccupati siano la priorità nei lavori del summit”

“I giovani, i precari e i disoccupati siano la priorità nei lavori del summit. Auspico che questo vertice dia una svolta sullo spinoso problema della carenza di lavoro per i giovani e che sia l’occasione per trovare risposte concrete e appropriate”. E’ quanto si augura l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, alla vigilia del G7 sui temi dell’ industria, della scienza e del lavoro che si terrà da domani alla reggia di  Venaria. Nosiglia auspica anche  “programmi comuni di investimento e di sostegno all’orientamento nel mondo del lavoro, di accompagnamento e inclusione non precaria. Il G7 è un’opportunità importante per la nostra città, che ha sempre avuto una particolare cura e attenzione al lavoro”. Conclude l’arcivescovo, in relazione ai manifestanti contrari al vertice:  “Il dissenso in democrazia  è sempre legittimo, purché espresso con modalità che escludano ogni forma di violenza”.

Aurora: “Non ci sono parole, solo degrado”

Alcuni residenti di Via Cirio ,Via Pesaro, via Cirie’, strada del Fortino si lamentano del degrado della zona e ci inviano le foto che vedete pubblicate. “Questo è il modo dell’Assessore Giusta di aiutare i poveri – scrivono ironicamente -Lui si che sa come togliere dignità alle persone e dare degrado a onesti cittadini che non lo meritano”. I cittadini rimproverano anche la sindaca Chiara Appendino che “ignora totalmente gli appelli dei residenti di Aurora. Le foto sono state scattate Sabato oggi  dai residenti che aggiungono: “immagini che  non si vedono nemmeno nelle favelas, non ci sono parole, solo degrado”.

 

 

 

Violenza sessuale su minore: dopo 16 anni sentenza annullata per prescrizione

Nel 2001  una ragazza, allora sedicenne, fu abusata del padre e  venne affidata a una comunità, a Torino. Anche qui  la giovane è nuovamente vittima di abusi da parte di un’operatrice che la costrinse a partecipare a orge. Ma sono emerse “anomalie”, nell’iter del processo per abusi sessuali  terminato giovedì sera in Cassazione con l’annullamento senza rinvio della sentenza per la prescrizione dei reati. Arturo Soprano, presidente della Corte d’appello di Torino a Palazzo di Giustizia ha cominciato ad acquisire informazioni e a fare accertamenti. “Al momento – osserva Soprano attraverso l’Ansa – abbiamo avuto un pubblico ministero solerte, che ha chiuso in fretta le indagini preliminari, un processo di primo grado con tempistiche da lumaca, un periodo di vuoto fra il 2007 e il 2013, tre anni per fissare l’udienza. Accerteremo il motivo. Se dovessero ravvisarsi delle responsabilità prenderemo dei provvedimenti”.

 

(foto: il Torinese)

L’omaggio all’Olocausto di Lucrezia Beccari scioglie il ghiaccio di Minsk

Nella tappa Grand Prix junior di Minks (Bielorussia) si conferma ancora una volta il talento della tredicenne azzurra Lucrezia Beccari che, tredicesima dopo il programma corto, ha incantato giudici, pubblico e commentatori, nel programma lungo, con la sua personalissima interpretazione delle musiche di Schindler’s List, l’omaggio di un angelo ai tanti angeli vittime dell’Olocausto.

Lucrezia Beccari, pattinatrice di Rivoli, veste i colori dell’Ice Club Torino diretto da Claudia Masoero, ed è allenata e coreografata da Edoardo De Bernardis. Nel programma lungo di Minks ha ottenuto un punteggio di 93,47 punti (49,68 di tecnico, 43,79 per i components) e ha conquistato uno splendido 7o posto dietro alle pattinatrici dell’armata russa e alle rappresentanti del Sol Levante, uno storico risultato nella gara che l’ha vista esordire nel panorama internazionale.

Eterea, lieve, affascinante, la Beccari ha dimostrato grande maturità e doti interpretative fuori dal comune, pattinando come se la musica fosse parte di lei ed è riuscita a regalare emozioni uniche, creando un rapporto empatico con chi la stava guardando.

Il pattinaggio della tredicenne piemontese non può lasciare indifferenti, ma travolge, conquista e commuove, proviene dalle profondità della sua anima ed è destinato ad incantare ed incatenare altre anime. Lucrezia Beccari possiede un raro dono, quello di parlare attraverso il volto, attraverso i gesti e sembra raccontare sul ghiaccio, ogni volta che pattina, una storia che va dritta al cuore di chi la sta guardando. Attendiamo le prossime gare per emozionarci ancora per lei e con lei, con questa bellissima ragazzina che, come il Piccolo Principe di Antoine de Saint Exupery, sembra possedere un segreto, quello di vedere attraverso il cuore.

Barbara Castellaro

 

 

La vendemmia a Torino

Il 14 e 15 ottobre un evento dedicato alle eccellenze vitivinicole del Piemonte in vetrina tra palazzi, residenze reali e boutique e interpretate attraverso l’arte contemporanea

Il Piemonte, con la sua ricca tradizione vitivinicola e i suoi vini riconosciuti a livello internazionale, ospita la 1° edizione de La vendemmia a Torino – Grapes in Town, evento promosso dall’assessorato alla cultura e al turismo della Regione Piemonte, patrocinato dalla Città di Torino e realizzato da Eventum, che si svolgerà nel capoluogo piemontese il 14 e 15 ottobre.

 

La scelta di portare a Torino il meglio dell’enologia regionale non è casuale; la città è infatti sede dell’unico vigneto urbano d’Italia, quello di Villa della Regina, nato oltre 400 anni fa e riportato a nuova vita nel 2004 e gemellato con altre due storiche vigne urbane europee, il Clos Montmartre a Parigi e il Wiener Gemischter Satz del Castello di Schönbrunn a Vienna.

 

La città ospiterà quindi per due giorni il meglio della produzione del territorio, unendo enogastronomia, storia, arte e cultura grazie a un ricco calendario di eventi.

 

Visitatori, curiosi e appassionati potranno scegliere tra diversi percorsi di degustazione che li condurranno alla scoperta delle residenze reali e dei palazzi cittadini, di alcuni musei, delle vie del centro, delle gallerie d’arte e dei suoi negozi. Sarà quindi possibile prendere parte a degustazioni e assistere a incontri in prestigiose e inedite location quali i Musei Reali di Torino, Palazzo Birago, Palazzo Cisterna, il Circolo dei lettori, Villa della Regina, l’Accademia Albertina, il MAO Museo d’Arte Orientale, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia e molte altre. Grazie anche alla collaborazione con Artissima, evento clou dell’autunno dell’arte contemporanea torinese, alcuni artisti interpreteranno il tema del vino e della vendemmia attraverso la pittura, la scultura e la video art: i risultati di questa ricerca saranno esposti nelle diverse venue della città.

 

Questo evento inedito permetterà di promuovere il nostro patrimonio di eccellenze vitivinicole, e la storia e le tradizioni ad esse collegate – dichiara l’assessora alla cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi. Sarà inoltre un’occasione per fare di Torino una vetrina privilegiata per far conoscere questo importante settore della nostra economia e della nostra cultura ad un pubblico il più ampio possibile“.

Paese ospite di questa 1° edizione sarà il Perù con 40 produttori vitivinicoli presenti. Sarà degustato il suo celebre Pisco, distillato peruviano dal gusto intenso e raffinato, con la presenza della Presidente dell’Associazione Las Damas del Pisco Gladys Torres Urday. Presso il Circolo degli Artisti saranno esposte opere pittoriche di 5 importanti artisti peruviani. La produzione vitivinicola piemontese e quella peruviana sono infatti un esempio di viticoltura eroica e di montagna. A tal proposito è prevista la partecipazione del Museo della Montagna.

Il calendario di appuntamenti sul tema del vino si sta arricchendo di ulteriori iniziative e collaborazioni come quella con Portici divini, evento collegato al progetto “Portici e Gallerie di Torino”: caffè, ristoranti e pasticcerie ospiteranno sotto le arcate i produttori delle aree vitivinicole del Canavese, Collina Torinese, Pinerolese e Valle di Susa, mentre in piazza Vittorio Veneto saranno proposti vari incontri pubblici tematici.

 

Non mancherà il dialogo con i progetti della Regione Piemonte, a partire dal gioco di comunità “Dopo l’UNESCO, agisco!”: nel corso della manifestazione verrà infatti realizzato un set fotografico, dedicato ai paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, per la selezione dei nuovi testimonial del progetto. Saranno diverse, inoltre, le occasioni didattiche con laboratori per adulti e bambini, e workshop, con l’importante coinvolgimento del Salone Internazionale del Libro di Torino.

 

Morenica 2017 UPGRADE

Dal 2003 Morenica Cantiere Canavesano si presenta sul territorio proponendo un progetto culturale che spazia dall’ospitalità degli artisti alla formazione dei nuovi pubblici. Un programma che negli anni è cresciuto e ha saputo costruire reti e collaborazioni, ha resistito ai tagli economici e alle difficoltà del settore.

Il progetto Morenica 2017 UPGRADE si pone come obiettivo non solo di consolidare il rapporto pluriennale con il territorio, ma soprattutto quello superare ancora una volta i propri “confini” con una nuova visione di ospitalità diffusa e condivisa. La 15° Edizione rilancia con una programmazione “giovane” ed accessibile e con una proposta formativa pensata per avvicinare e ri-avvicinare la comunità di riferimento ai linguaggi teatrali. Sono stati quindi selezionati artisti che presentano un linguaggio drammaturgico originale e allo stesso tempo accessibile. Compagnie che arrivano da tutta Italia e che raccontano il nostro tempo. Nella fase estiva sono stati presentati ESILIO di Piccola Compagnia Dammacco-Modena e QUINTETTO di Tida-Aosta.La fase autunnale propone i lavori di BELCAN TEATRO (Brescia) con Michele Beltrami in BUONASERA, TECNOLOGIA FILOSOFICA/REFRAIN in ALICE (rilettura in danza e teatro del sogno di Alice nel Paese delle Meraviglie), ALICE CONTI (ORTIKA – Trento e Torino) in CHI AMA BRUCIA un racconto tragicamente comico sulla realtà dei Centro di Identificazione ed Espulsione per stranieri.Ed ancora GLI OMINI nel loro amato CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO per concludersi con ATIR in (S)LEGATI Drammaturgie che raccontano il nostro momento storico utilizzando linguaggi teatrali che spaziano dalla prosa al teatro danza, accomunati dalla capacità di mostrarci spaccati di vita lasciando allo spettatore lo spazio per riflettere, anche attraverso il riso. Gli spettacoli selezionati hanno ricevuto premi e riconoscimenti in tutta Italia a confermare l’alto livello di qualità artistica.

***

MORENICA FESTIVAL 2017 UPGRADE è stato realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito dell’edizione 2017 del bando “Performing Arts”. 

 

Hanno contribuito all’edizione 2017 Fondazione Piemonte dal Vivo, Mibac, Fondazione Guelpa,Comune Di Chiaverano Comune di Bollengo,La grande invasione,IvreaEstate 2017, ZAC Zone Attive di Cittadinanza

 

SABATO 30 settembre 2017 ore 21.00 Teatro Bertagnolio_Chiaverano

BUONASERA

(alias IL DISUMANO e DISPERATO CASO di MICHELE BELTRAMI)

l’unico spettacolo al mondo con una sola parola!

 

di e con Michele Beltrami

regia di Michele Beltrami e Paola Cannizzaro

BELCAN TEATRO

 

Premio Godot 2011 per performance teatrale ispirata al Teatro dell’Assurdo.

Mercurdo, Biennale Internazionale dell’Assurdo in collaborazione con ERT (Fondazione Emilia Romagna Teatro)

Miglior spettacolo e miglior attore Rota in festival 2011 (Salerno)

 

Un istrionico, surreale maestro anima una vecchia aula di scuola elementare. E’ un maestro di un tempo che non c’è più quando tra la grammatica e la matematica si imparava pure la fantastica. Gioca con lo spazio, gioca con gli oggetti, gioca con l’unica parola che si concede di pronunciare: Buonasera, in un delicato tentativo di restituire il valore alle parole perché, così come scriveva Elias Canetti, le parole sono importanti soprattutto oggi che, sempre di più, sono urlate, maltrattate, e in definitiva non ascoltate.

Le parole sono un rifugio dal mondo violento e poco controllabile che ci circonda.

BUONASERA -il disumano e disperato caso di Michele Beltrami è uno spettacolo comico pieno di giochi di parole e non-sense; un elogio dell’acrostico, un’investigazione del significato profondo che ogni parola porta con sé.

Ogni riferimento a fatti e persone è drammaticamente voluto. Tutti possono assistere – partecipare – giocare a questo spettacolo. La chiave del successo è lavorare di inesauribile fantasia.

Attenzione!

La parola usata in questo spettacolo non e’ stata maltrattata

 

 

Domenica 8 ottobre 2018 ore 17.00 Teatro Bertagnolio_ Chiaverano

ALICE

 

Spettacolo di teatro, musica e danza tratto dai racconti di Lewis Carrol.

Adattamento del soggetto originale a cura di Marco Amistadi

Figurini in legno realizzati da Rajan Craveri

Regia, musiche originali, live elettronics a cura di Marco Amistadi

Con Thuline Andreoni e Elena Valente

Commissione Unione Musicale

Compagnie Tecnologia Filosofica/Refrain

 

Alice è una rilettura teatrale per bambini dell’originale di Lewis Carrol (Alice’s Adventures in Wonderland ). In scena si fondono danza, musica, teatro e video. Attraverso giochi di prospettiva, usi fantasiosi di oggetti quotidiani, riprese un po’ folli e animazioni, si racconta il mondo del Cappellaio Matto, del Coniglio, del Bruco, della Regina di Cuori. Con loro Alice parla, danza, gioca, tra personaggi che appaiono e scompaiono, bambine che si allungano e si accorciano, animali che parlano e bevono il tè. Un universo magico, folle, poetico, vivo, straniante, ironico.. insomma, il mondo di Alice, proprio come ce lo immaginiamo!

Tecnologia Filosofica è una comunità teatrale di artisti a struttura orizzontale, non verticistica, né gerarchica in cui non è prevista la figura tradizionale del direttore artistico. Le linee guida sono definite e orientate grazie a un continuo confronto dinamico all’interno del gruppo, mentre le responsabilità artistiche dei lavori sono stabilite a progetto, sulla base delle urgenze portate dai singoli.

 

 

 

 

Venerdì 3 novembre 2017 ore 21.00 allo ZAC di Ivrea

CHI AMA BRUCIA Discorsi al limite della Frontiera

 

Ideazione e regia Alice Conti

Con Alice Conti

Testo Chiara Zingariello, Drammaturgia Alice Conti e Chiara Zingariello, Disegno luce, audio, scene e grafica Alice Colla, Musiche Elia Pedrotti, Costumi Eleonora Duse, Assistenza scene Giuseppe Cipriano, Assistenza produzione Valeria Zecchinato, Riprese video Luigi Zoner, Assistenza video Giuseppe Glielmi

uno spettacolo di Ortika, una produzione TrentoSpettacoli con il sostegno di Ministero dei beni e delle attività culturali, con la complicità di: Spazio Off – Trento, LAB121 – Milano, CAP10100, Cavallerizza Reale Liberata, La Tana, Lapsus, Circolo Oltrepo’ – Torino, Artea – Rovereto, selezione Premio Dante Cappelletti 2013, Roma

Con il patrocinio di Amnesty International

 

vincitore Anteprima 2014, (PI) / menzione giuria Scandalo! 2014, (BZ) / vincitore Festival Direction Under30 2014, (RE), vincitore Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro – Giuria Giornalisti 2014, (UD) / vincitore Festival 20 30 bando 2015, (BO)

 

Da qui. Da un paesaggio che ci battezza. Dalla città fantasma dentro la città reale. Dal C.I.E. – Centro di Identificazione ed Espulsione per stranieri; in Italia mezzo milione di persone vi sono passibili di internamento fino a 18mesi. I clandestini, una categoria che questo luogo serve a creare e che non esiste se non in relazione a questo luogo. Il Campo crea e rinomina attraverso le sbarre i corpi delle persone che confina; c’è un destino nell’assegnazione di uno spazio. La Crocerossina in uniforme d’accoglienza ci guida dentro il suo campo da gioco, danza paternalista i turni, canta chiusa in ufficio, dalla radio le voci dei prigionieri. Un viaggio dentro il Campo, le sue regole e il suo linguaggio

orwelliano, dentro uno sguardo ravvicinato e miope sull’altro. Il Campo introduce nello spazio civile della città un’eccezione inquietante e antica: le persone vi sono recluse non per qualcosa che hanno fatto ma per qualcosa che sono.

 

 

 

Sabato 25 novembre 2017 ore 21.00 allo ZAC di Ivrea

CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO

 

di Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini e Luca Zacchini

con Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi e Luca Zacchini

prodotto da Associazione Teatrale Pistoiese

Compagnia GLI OMINI

 

Nel 2015 Gli Omini vincono il premio Rete Critica come miglior compagnia dell’anno.

 

La stazione di una periferia non è solo un luogo di passaggio. Non è un momento di transito, non è solo un non luogo. La stazione di una città piccola ha una sua identità, i suoi abitanti, le sue voci, la sua regole.

Gli Omini sono stati un mese alla Stazione di Pistoia, sui binari, nel bar a consumazione obbligatoria ogni due passaggi, verso i bagni, sulle panchine. Hanno capito le regole e le hanno viste infrangere. Hanno incontrato la gente. Alcuni pendolari, molti ex carcerati, altrettanti in libertà vigilata, piccioni, studenti confusi, marchettari, gente che si sposta in treno perchè non ha più la macchina, coppie di ogni tipo, amore in ogni forma, piccioni, tossici, barboni suonatori di mandolino, donne che alla stazione leggono e poi parlano come un libro stampato, piccioni. Gente che si nasconde, gente da guardare con la coda dell’occhio. Gente che guarda i treni passare e che deve stare lontano dalla linea gialla. !

Ci scusiamo per il disagio ha debuttato a luglio 2015 nel Deposito dei Rotabili Storici di Pistoia, un luogo carico di memoria, un angolo protetto e sconosciuto della città che è stato aperto al pubblico diventando la scenografia con i suoi binari morti e i suoi vagoni d’epoca. Ora è pronto nella sua versione teatrale, in cui è rimasta solo una panchina, un altoparlante che fa da monito e da confidente e una lontana luce rossa.

 

 

 

Data e luogo da definirsi

(S)LEGATI

 

di e con Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris

musiche Sandra Zoccolan

ATIR TEATRO RINGHIERA

 

1° premio al FESTIVAL TEATRALE DI TEGLIO ED. 2015

SPETTACOLO VINCITORE LAST SEEN 2014 MIGLIOR SPETTACOLO DELL’ANNO SU KRAPP’S LAST POST

(S)legati è il volano che ha dato vita all’iniziativa “Teatro in quota”  sponsorizzata e sostenuta dal bando “Torino e le Alpi” 2015

 

Siamo due amici. Siamo due attori. E siamo due appassionati di montagna. Meglio: arrampicatori della domenica.

Circa tre anni fa ci siamo imbattuti nell’incredibile storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates.

E’ la storia di un sogno ambizioso, il loro: essere i primi al mondo a scalare il Siula Grande, attaccato dalla parete ovest.

Ma è anche la storia di un amicizia, e della corda che, durante quella terribile impresa, lega questi due giovani ragazzi.

La corda che mette la vita dell’uno nelle mani dell’altro. Come sempre avviene in montagna

C’è dunque una cima da raggiungere. C’è la estenuante conquista della vetta. C’è la gioia dell’impresa riuscita.

E infine, quando il peggio è passato, e la strada è ormai in discesa, c’è la vita, che fa lo sgambetto e c’è la morte, che strizza l’occhio.

E’ la storia di un miracolo. Di un avventura al di là dei limiti umani. Ed è al contempo una metafora: delle relazioni, tutte, e dei legami. La montagna diventa la metafora del momento in cui la relazione è portata al limite estremo, in cui la verità prende forma, ti mette alle strette e ti costringe a “tagliare”, a fare quel gesto che sempre ci appare così violento e terribile, ma che invece, a volte, è l’unico gesto necessario alla vita di entrambe.

***

Per info e prenotazioni: info@morenica.org 347 9225376_347 9731968 www.morenica.org