Rifondazione Comunista contro il G7. Locatelli: “mobilitazione unitaria, fare leva su un’ampia partecipazione”

Rifondazione Comunista, unitamente ai Giovani Comunisti, parteciperà alle giornate “ReSetG7” di contestazione al G7 che si terrà alla Reggia di Venaria. In particolare nella giornata di mercoledì Rifondazione Comunista terrà un presidio-flash mob a Ivrea, davanti alla sede legale italiana di Vodafone. Nella serata di mercoledì ci sarà un’assemblea organizzata alla Cavallerizza Reale dai Giovani Comunisti contro il decreto Minniti cui parteciperanno tra gli altri Haidi Giuliani, Nicoletta Dosio, Davide Rosci. Venerdì 29, al mattino i Giovani Comunisti parteciperanno alla manifestazione studentesca. Sempre venerdì 29, alle ore 17,30, Rifondazione Comunista è tra i promotori (l’elenco dei promotori della manifestazione si trova sulla pagina di facebook “Corteo contro il G7 in Barriera”) di una piazza tematica rivolta in particolare alle lavoratrici e ai lavoratori. Sabato 30 settembre Rifondazione Comunista sarà presente alla manifestazione conclusiva sulla base dei contenuti della manifestazione del 29 settembre. In occasione delle giornate antiG7 la federazione provinciale del PRC metterà a disposizione i propri locali per il pernottamento dei giovani di Rifondazione provenienti da altre province che saranno presenti nelle giornate del 27/28/29/30 settembre. Ezio Locatelli afferma: “il No al G7 è un’occasione da non sprecare per far ripartire un cammino di lotta e di speranza. Le iniziative cui abbiamo aderito o che ci vedono tra i promotori devono avere come finalità la ricomposizione sociale e politica di tutte le forze impegnate a combattere le politiche neoliberiste, di attacco all’occupazione, alla condizione e ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Trovo singolare e sbagliato che a sinistra ci sia qualcuno che pensi che la risposta al G7, del 99% contro l’1%, si faccia in separata sede con interlocuzioni a senso unico, tutte rivolte a ricostruire il centrosinistra di governo. Così come sarebbe sbagliato il pensare che la contestazione al G7 possa dare i suoi frutti con una parodia dello scontro fine a se stesso del tutto inutile e controproducente. La mobilitazione deve essere sociale e politica, deve fare leva su una partecipazione diffusa. Deve servire a far crescere un contro movimento. Rifondazione Comunista è impegnata su questo versante”.

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