395, 476, 1453, 1492… ma quando inizia e finisce il Medio Evo?

Federico Barbarossa arrestato a Susa. Ma davvero? Proprio lui, il grande imperatore del Sacro Romano Impero viene bloccato dai segusini mentre a cavallo, circondato dalle sue guardie, esce dalla Porta Savoia lungo le mura romane, accanto alla cattedrale di San Giusto. Sembra impossibile, la notizia ha dell’incredibile, eppure fu proprio così, come si vede anche nella stampa d’epoca sulla copertina del libro che lo storico e romanziere Gianni Oliva ha dedicato alla storia del Piemonte medioevale. L’imperatore venne spesso, per motivi strategici, a Torino passando attraverso i valichi alpini e più volte si accampò a Susa con il suo esercito. Il secondo passaggio risale al marzo 1168 quando, sconfitto dai lombardi, decise di rientrare in patria e mettersi al sicuro oltre le Alpi. Ma a Susa qualcosa andò storto. La notizia della caduta in mani nemiche di un presidio militare presso Novara turbò molto Federico che ordinò una ritorsione facendo impiccare nel borgo valsusino un prigioniero bresciano. La crudeltà del sovrano germanico scatenò una rivolta, i segusini si ribellarono e cercarono di impedire la partenza dell’imperatore attraverso le Alpi. Timoroso di finire male Federico I adottò uno stratagemma e fuggì di notte da Susa.
È solo uno degli episodi poco conosciuti e curiosi delle spedizioni militari del Barbarossa in Italia che troviamo nel libro di Oliva “ Storia del Piemonte Medioevale”, Edizioni Susalibri. Uno degli scontri più famosi della storia italiana medioevale è invece la battaglia delle Chiuse in cui Carlo Magno sbaragliò i longobardi nel 773 all’imbocco della Valle di Susa, resa celebre dalla tragedia del Manzoni “Adelchi” e illustrata da Massimo d’Azeglio con una litografia nel 1829. Il volume abbraccia un arco di tempo molto ampio. Un millennio di storia del Piemonte, dal IV al XIV secolo, dai primi vescovi cristiani alla nascita dei principati del Quattrocento passando attraverso le invasioni barbariche, le lotte tra Longobardi e Franchi, le incursioni dei saraceni, gli interventi in Italia del Barbarossa, la stagione dei cavalieri Templari in Piemonte e l’affermazione dei Liberi Comuni. La nascita dei castelli, Arduino, re d’Italia, la contessa Adelaide di Torino e Susa e il tramonto del Medioevo con i marchesi del Monferrato e di Saluzzo, i Savoia alla conquista di Torino, il Conte Verde, il Conte Rosso e Amedeo VIII completano le vicende regionali narrate nel libro che ricostruisce “con rigore scientifico e semplicità narrativa un percorso tanto carico di suggestione quanto ancora poco conosciuto”.
Altro che “secoli bui” dunque, altro che disinteresse. I libri sul Medioevo vanno a ruba in edicola e in libreria. C’è voglia di Medio Evo e di sapere come si viveva a quell’epoca. Epoca bizzarra “l’età di mezzo”: si sa quando comincia, non si sa con certezza quando finisce. Comincia nel 476 dopo Cristo, l’anno della caduta dell’Impero romano d’Occidente anche se, secondo altri, l’inizio va anticipato al 395 quando muore Teodosio, l’ultimo imperatore romano a reggere l’impero unito, ma ci sono molti dubbi sulla data che segna la fine del Medio Evo. Di solito si guarda al 1492, alla scoperta dell’America, ma secondo non pochi storici il termine ultimo sarebbe il 1453, il momento in cui Costantinopoli viene conquistata dai turchi Ottomani spegnendo per sempre la fiamma dell’Impero cristiano bizantino. Considerato dall’Illuminismo un’età oscurantista e dal Romanticismo una stagione mitica, il Medioevo in realtà è stato l’uno e l’altro insieme, “un’epoca ricca di contrasti e di turbolenze ma anche di energia e originalità in cui andò definendosi il nuovo Occidente romano-cristiano”.               Filippo Re
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