Il “Giro d’Italia” dell’Osservatorio Continental
Per la prima tappa della Corsa Rosa, Continental fotografa lo stato della mobilità sul territorio: +26% di immatricolazioni di auto elettriche (BEV), ma la quota sul totale rimane a 0,6%. Bene l’ibrido: +18,2 sul nuovo e +59,2% nell’usato.
Maggio 2024 – Continental, che ha la sostenibilità come valore fondante, ha scelto la piattaforma cycling e di essere Top Sponsor del maggiore evento ciclistico italiano, il Giro d’Italia, per sensibilizzare e approfondire i temi dell’impatto della mobilità con un Osservatorio che fotografa l’attuale situazione delle principali province toccate dal Giro.
Torino e la sua provincia mostrano dati interessanti da questo punto di vista. Iniziando dal fatto che tra il 2022 e il 2023 l’immatricolazione di auto elettriche è aumentata del 26,3%, passando da 2.799 a 3.535 unità. Positiva anche la situazione sul fronte ibrido: +18,2% nello stesso periodo, con il passaggio da 51.963 a 61.427 unità.
Si consideri che il parco circolante in questa città è composto per il 76,6% proprio da autovetture (contro il 74,6% registrato a livello nazionale), per il 12,3% da motocicli (13,7% a livello nazionale) e per il 7,7% di autocarri per trasporto merci (8,2%). Il resto riguarda quote residuali di altri veicoli (come autobus, autocarri speciali, motocarri…).
Un altro aspetto utile per declinare il concetto di sostenibilità nel territorio riguarda la categoria di emissione degli autoveicoli: la più rappresentata è l’Euro 6, che copre il 36,6% del circolante. Un dato migliore di quello medio nazionale, fermo al 29,6%. Seguono l’Euro 4 col 18,4% (19,5% a livello nazionale), l’Euro 5 col 13,9% (14,8% a livello nazionale), l’Euro 3 col 10,6% (12% a livello nazionale). Da evidenziare che permane una piccola incidenza di veicoli di categoria Euro 0, che rappresentano il 10,2% del totale (la media nazionale arriva all’11,7%); se sommati agli Euro 1 ed Euro 2 si raggiunge una quota pari a circa il 20% (il 19,3% per la precisione), un veicolo su cinque, dunque.
Quest’ultima analisi è coerentemente confermata se si sposta l’attenzione sull’anzianità del parco: i veicoli in circolazione nel capoluogo piemontese con età fino a 10 anni sono il 44,2% del totale (in Italia sono il 38,5%); quelli con al massimo 2 anni di anzianità raggiungono una quota dell’11,8%, nettamente superiore alla media nazionale pari al 7,8%.
Nel capitolo alimentazione, domina ancora la benzina, con il 48,6% sul totale, “contro” una percentuale del 46,1% a livello nazionale. A una distanza piuttosto significativa c’è il gasolio col 31,8% (40,4% a livello nazionale). Interessante il dato sulla diffusione dei veicoli elettrificati: l’elettrico è allo 0,6% del totale, una percentuale in linea col dato nazionale, fermo allo 0,5%; meglio i veicoli ibridi (sia a benzina che a gasolio) che nella provincia di Torino si attestano già al 6,4% del totale (4,1% la media italiana).
Qualche riflessione d’interesse può essere fatta anche osservando i dati relativi alle vendite delle auto usate: per quanto riguarda le elettriche tra il 2022 e il 2023 è stata registrata una contrazione dell’8,2%, ovvero da 622 a 571 unità. Per l’ibrido, invece, c’è stato un salto in avanti del 59,2%, con il passaggio da 5.471 a 8.709 unità. La sensibilità dimostrata in provincia di Torino nei confronti di auto elettriche ed elettrificate può giovarsi di una rete di ricarica composta da 1.337 punti distribuiti in 549 aree.
Per quel che riguarda i servizi di mobilità alternativi all’auto privata, nella città di Torino sono presenti sharing di auto, bici, scooter e monopattini. Gli operatori attivi nel car sharing sono 3, con una flotta di veicoli disponibili pari a 817 unità. Sono invece 2 gli operatori attivi nei servizi di scooter sharing, con circa 500 veicoli. Più elevati, ovviamente, i numeri di monopattini (sette operatori attivi e 4.414 veicoli disponibili) e bici (tre servizi attivi e 2.048 veicoli a disposizione).
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE