La Regione ha approvato il riparto dei più di 28 milioni di euro del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (FNPS) per l’annualità 2021: finanziati 48 enti gestori in tutto il Piemonte.
La metà delle cifre ricevute dovranno essere utilizzate per il finanziamento delle azioni volte all’implementazione delle Linee di indirizzo sull’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità (P.I.P.P.I.). L’assessore Caucino: «Le famiglie, i bambini e gli adolescenti sono e saranno sempre al centro della mia azione politica. Importante il controllo capillare sulla spesa che consentirà la massima trasparenza a tutto vantaggio delle persone e dei nuclei più fragili»
Sono esattamente 28milioni 172mila 574 euro e 49 centesimi i fondi che arriveranno da Roma in Piemonte provenienti dal Fondo Nazionale Politiche Sociali per finanziare il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023 e il Piano sociale nazionale sempre relativo al medesimo arco di tempo.
Per decisione dell’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino, metà delle risorse dovranno essere destinate a interventi a favore delle famiglie e dei minori. Non solo: all’interno della programmazione regionale sono previsti 437.500 euro destinati a «Pippi», il programma per la prevenzione dell’allontanamento dalle famiglie e una parte verrà destinata alle fasce dimissioni protette e alla supervisione degli operatori sociali. La ripartizione avviene a seguito degli adempimenti previsti secondo l’ultimo decreto del 22 ottobre 2021 che prevede che le risorse del Fondo, prima del riparto, devono essere programmate seguendo uno schema ben preciso per macro livelli e obiettivi. La Regione Piemonte, infatti, proprio nell’ottica di una sempre maggior trasparenza e buon utilizzo delle risorse a disposizione ha attivato una piattaforma informatica che permette la digitalizzazione del processo di rilevazione della spesa degli enti gestori, che devono rendicontare la loro attività e le principali prestazioni che offrono all’utente.
Da qui gli uffici di via Bertola hanno svolto un lavoro certosino, acquisendo i dati, stabilendo le medie proporzionate in base ai territori e stabilendo la ripartizione delle risorse che, come detto, devono sempre essere erogate a seguito di una rendicontazione sistematica dagli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali direttamente sulla piattaforma S.I.O.S.S, di cui al D.M. 22 agosto 2019. Ovviamente, fatte salve le quote «vincolate», gli enti gestori hanno sempre un margine di libertà sul Fondo a discrezione dei bisogni di ogni singolo territorio. Ora non resta che attendere l’arrivo del bonifico da Roma, previsto in primavera.
Spiega l’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino: «Si tratta di una fondamentale boccata d’ossigeno per gli enti gestori piemontesi che si sono distinti per efficienza e per i servizi offerti alla popolazione, in particolare i più fragili. La scelta di destinare metà dei fondi a famiglie e minori non è certo casuale ma strategica e rientra nelle politiche che in questi anni sto portando avanti e che continuerò a sostenere per agevolare i nuclei più fragili e i più piccoli, che hanno bisogno sempre più di essere al centro della nostra azione politico amministrativa».
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