Stop ai lavori in consiglio regionale?
17 marzo 2025 – “I lavori del Consiglio Regionale sono in stallo perché la maggioranza, e non le opposizioni, è a corto di argomenti. È il sintomo di una mancanza di progettualità che denunciamo da anni e della difficoltà di fare sintesi: siamo di fronte al governo degli annunci e delle veline, in cui soluzioni, atti e azioni concrete per il Piemonte e per i piemontesi passano in secondo piano” afferma il segretario del PD del Piemonte e consigliere regionale, Domenico Rossi.
“Per superare lo stallo, basterebbe guardare ai provvedimenti proposti dall’opposizione. Soltanto il Partito Democratico da inizio legislatura ha presentato 38 Progetti di Legge che attendono di essere portati all’attenzione del consiglio. Sono tanti gli argomenti su cui già da domani possiamo andare in aula: il Pdl sugli insediamenti logistici a rilevanza sovracomunale; il contrasto alla violenza economica sulle donne che subiscono violenza di genere; l’installazione di impianti a fonti rinnovabili sulle aree agricole di elevato interesse agronomico; la promozione e il sostegno delle Comunità energetiche rinnovabili; l’istituzione della giornata regionale della libertà di coscienza, di religione e di pensiero; la proposta sugli Hikikomori. O ancora cominciare l’iter per la proposta sulla disciplina dell’attività di lobby e sulla partecipazione alle politiche regionali. Ma tante altre sono le proposte di colleghe e colleghi” aggiunge Rossi.
“Ci domandiamo perché, se davvero esiste tutta questa continuità di governo e se i provvedimenti erano praticamente pronti, sono mesi che la maggioranza e la giunta Cirio non presentano nulla in Consiglio regionale?” dichiara la capogruppo PD a palazzo Lascaris, Gianna Pentenero.
“Durante la campagna elettorale, il presidente Cirio aveva fatto tante promesse, assicurando che interventi fondamentali come la legge urbanistica e il piano sanitario fossero già pronti. Però oggi questi provvedimenti non si vedono neanche in bozza e senza una spiegazione seria ai cittadini piemontesi” incalza la rappresentate Dem.
“L’attività del Consiglio regionale ormai va avanti tra ritardi, disorganizzazione e mancanza di efficienza. Non si riesce nemmeno a rispettare la programmazione trimestrale dei lavori, in cui sono previsti anche progetti di legge delle minoranze, e il confronto democratico viene costantemente evitato. La maggioranza sembra proprio impegnata a svuotare di contenuto i lavori dell’aula, cercando di limitare al minimo ogni possibilità di dibattito. Ne è un esempio il tema dello jus scholae, dove è intervenuto direttamente il presidente Cirio per non lasciare spazio ai consiglieri di maggioranza. Forse non tutti la pensavano come lui stesso aveva dichiarato sui giornali?” aggiunge la rappresentante Dem.
“Ancora peggio va nelle commissioni. Vengono convocate spesso inutilmente – conclude Pentenero – visto che i consiglieri della maggioranza sono assenti e fanno così mancare il numero legale. Risultato: i lavori si bloccano e non si riesce ad approfondire temi cruciali per il Piemonte”.
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