Venerdì 10 gennaio
La bacchetta di Myung- Whun Chung e l’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sono al servizio di due capolavori immortali del grande repertorio tedesco, il concerto per violino e orchestra op. 77 di Brahms e la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven. Si rinnova il sodalizio fra il maestro sudcoreano e la prestigiosa compagine romana nel concerto in programma venerdì 10 gennaio all’Auditorium Giovanni Agnelli, alle 20.30, che apre il nuovo anno di Lingotto Musica. Direttore tra i più richiesti, nel pieno della sua maturità interpretativa, Chung torna sul podio dell’Accademia di Santa Cecilia a vent’anni dall’ultima esibizione nei concerti del Lingotto, in una serata incentrata su due colossi dell’Ottocento, Beethoven e Brahms.
Del primo è in programma la Settima Sinfonia, che Wagner definì l’”apoteosi della danza” per la grande efficacia ritmica. Fu scritta tra il 1811 e il 1812 quasi insieme all’Ottava e la prima esecuzione pubblica avvenne l’8 dicembre 1813 nella sala dell’Università di Vienna in una serata a beneficio dei soldato austriaci rimasti invalidi nella battaglia di Hanau. Già dalla prima esecuzione il secondo movimento della Settima, il celebre Allegretto, ottenne un successo strepitoso e se ne dovette dare il bis, circostanza che si sarebbe poi ripetuta in quasi tutte le esecuzioni, ancora vivente Beethoven.
Aprirà il programma della serata il concerto per violino e orchestra op. 77 di Brahms, dedicato al violinista Joseph Joachim, fra i più importanti protagonisti della vita musicale mitteleuropea, assiduo frequentatore di casa Schumann, dove appunto lavorò con Brahms. A interpretare il concerto sarà il violinista armeno trentanovenne Sergey Khachatryan, spesso sul palcoscenico con i Berliner Philarmoniker, la London Symphony Orchestra e la New York Philarmonic.
Mara Martellotta
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