Come ogni anno Continental realizza l’Osservatorio sui macro-trend dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto quest’anno alla sua quarta edizione.
Lo studio fotografa lo stato del settore nelle varie province italiane nel 2023, dopo un anno, il 2022, caratterizzato da un rallentamento provocato dalla ripresa post Covid 19 e prova a tracciare la direzione verso la quale il comparto si sta dirigendo.
A Torino volano le immatricolazioni di autobus e di autocarri e il 6% è già elettrico.
Il trasporto merci oltre le 16 t nel 2023 in Italia ha registrato 22.999 nuove immatricolazioni, con un aumento del 6,9% rispetto al 2022. In Piemonte si registra una variazione simile alla media nazionale. Sono state 1766 le targhe registrate nel 2023 contro le 1645 dei 12 mesi precedenti (+7.4%) e Torino fa registrare un interessante aumento del 33.3%, passando da 529 a 705 immatricolazioni. Il mercato italiano degli autobus, indipendentemente dalla capienza, registra un +45,8% con 5434 immatricolazioni tra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. In Piemonte il salto in avanti è decisamente maggiore rispetto alla media nazionale con un +153,9% con le nuove targhe che passano da un anno da 178 a 452. Situazione positiva anche a Torino, che passa da 100 a 269 nuove immatricolazioni (+169%).
Il parco autobus nazionale di tutte le dimensioni vede una lenta transizione verso le alimentazioni alternative dovute ai cambiamenti in atto nelle flotte di TPL urbano e interurbane a breve raggio. La maggioranza del circolante rimane a gasolio (91,1%), il metano è al 6,1% e le quote di elettrico e ibrido diesel raggiungono il 2,2%.
In Piemonte si registra un calo del gasolio da 92,4 a 89,7 a fronte di piccole crescite del metano, ora al 6%, e dell’elettrico, che raggiunge il 3,4 (con un salto in avanti di un punto e mezzo). Marginale la presenza dell’ibrido e della benzina.
Il gasolio domina il mercato anche a Torino, dove arriva all’84% di copertura, con un calo del 3,7% . Il metano si attesta all’8,7%, ma il dato davvero interessante riguarda l’elettrico, che raggiunge quota 6,2, rappresentando un valore davvero molto elevato.
Nel comparto degli autocarri per trasporto merci nel 2023 prevalgono a livello nazionale gli Euro 4,5 e 6 che insieme raggiungono il 55,5% del totale. Situazione migliore rispetto alla media nazionale in Piemonte, qui le categorie più virtuose, dalla 4 alla 6, raggiungono assieme una quota del 59,2% con l’euro 6 al 33,9% ( primato regionale). Anche qui sono tutte in calo le classi più inquinanti. La più rappresentata nella parte bassa della classifica è l’Euro 3, con una quota del 13,6% (-1,8). Alta però anche l’Euro 0 con una percentuale del 10,9%.
In Italia la percentuale di autobus Euro 4, 5, 6 rappresenta il 59,3% del parco. Anche in questo caso la quota degli euro 0 e 1 potrebbe non riflettere puntualmente i bus realmente in circolazione, mentre i veicoli Euro 2 e Euro 3 passano al 39,9%.
In Piemonte lo scenario è simile a quello nazionale. Le classi Euro 4,5,6 raggiungono una quota del 62%, tra le classi più inquinanti figura l’Euro 3, con il 18,4% in calo del 3,7% rispetto al 2022. A Torino le classi più virtuose raggiungono quota 60,4% con l’Euro 6 protagonista al 28,9%.
Per quanto riguarda l’età la percentuale di veicoli con meno di un anno aumenta del 3,6% al 4,4% ma invecchiano quelli seminuovi, con un calo di 0,7 punti percentuali dei veicoli di età compresa tra uno e cinque anni.
In Piemonte la fascia più rappresentata è quella tra i 20 e i 30 anni, che raggiunge il 18,8% del totale circolante. Il 13,2% dei veicoli ha più di 30 anni, quelli sotto i dieci anni sono il 37,9%, il 12,7 supera i 30 anni.
MARA MARTELLOTTA
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