Bonus acqua 2024, quel che c’è da sapere

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Il bonus idrico integrativo è un sostegno economico garantito dallo Stato a quei soggetti che vivono in condizioni di particolare svantaggio economico. Si richiedono degli specifici requisiti, come il rientro in una data soglia Isee ad esempio.

È però importante sottolineare come il regolamento di attuazione sia demandato alle varie autorità idriche regionali e locali. Ciò si traduce in una garanzia di differenziazioni sul territorio nazionale. Un discorso che vale anche per le modalità di richiesta. I modi della domanda possono essere differenti in alcuni aspetti a seconda dell’area di residenza. È tutto infatti di competenza diretta delle amministrazioni comunali.

Il bonus idrico integrativo è dunque un sostegno extra, se vogliamo, per il quale non esistono automatismi. Non c’è alcun calcolo di sistema, con ripartizione del dovuto. Occorre presentare una domanda attraverso gli sportelli fisici dedicati dell’ente territoriale che si occupa della gestione del bonus.

Al tempo stesso è possibile anche sbrigare l’intera pratica online, facendo riferimento al portale dell’ente citato. La scadenza per presentare la domanda è il 30 maggio 2024 ma il calendario può variare. Come detto, infatti, la gestione è locale. Il proprio ente di riferimento potrebbe prevedere tempistiche meno stringenti.

Alla domanda si richiede di allegare i seguenti documenti: documento di identità in corso di validità; copia della bolletta relativa all’utenza per la quale si richiede il bonus; copia del modello Isee ordinario, in corso di validità al momento della presentazione della domanda.

Il primo requisito da rispettare è ovviamente l’attivazione di un’utenza idrica diretta. L’intestatario del contratto deve avere la residenza anagrafica presso l’indirizzo di fornitura. È possibile però fare richiesta anche per un’utenza indiretta. In questo caso la residenza anagrafica coincide con l’indirizzo della fornitura condominiale.

I requisiti più importanti sono però, ovviamente, quelli economici. Trattandosi infatti di un bonus aggiuntivo a quello già previsto, si richiede di dimostrare un “disagio economico e sociale”. I parametri sono fissati direttamente dal Comune di appartenenza.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

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