Aiutare la ripartenza di tutte le attività e dell’indotto che ruota intorno al wedding, valorizzando il territorio piemontese anche come destinazione turistica di eccellenza, con panorami e servizi di alto livello.
È quanto contenuto nella proposta di legge presentata da Sarah Disabato del M5s, approvata in consiglio regionale e divenuta legge.
“La filiera del matrimonio, delle unioni civili e delle cerimonie in genere- ha spiegato nella presentazione del testo Sarah Disabato – è un sistema complesso che mette insieme produttori di eccellenza del made in Italy e aziende commerciali, dalla ristorazione al servizio. Si tratta di duemila aziende che danno lavoro a15 mila addetti e muovono un giro d’affari complessivo di alcuni milioni di euro in Piemonte”.
Tra gli emendamenti discussi e approvati c’è quello di Francesca Frediani (Up) per vietare l’utilizzo di colombe vive nelle cerimonie.
Prima della pandemia, nel 2018, in Piemonte si sono celebrati quasi tredicimila matrimoni.
La legge vuole valorizzare e promuovere il Piemonte in questo settore di grande crescita viste le location disponibili, le dimore storiche e la presenza di gradi professionisti, artigiani e commercianti in grado di soddisfare ogni esigenza e coprire tutta la complessa e articolata filiera. Sarà previsto anche l’apposito marchio denominato “Piemonte da amare”.
Mara Martellotta
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