informazione promozionale
Dal 22 novembre presso la galleria d’arte Malinpensa by La Telaccia, la personale di Ugo Pozzo (1900 – 1981), aperta fino al 3 dicembre e curata da Monia Malinpensa e Alessandra Gandiglio.
Ugo Pozzo nasce a Torino il 5 luglio 1900, iniziando a esporre a partire dal 1919 i primi quadri futuristi con Tullio Alpinolo Bracci e Luigi Colombo (Fillia). Si tratta di mostre quasi clandestine, che hanno avuto luogo in scantinati, circoli e sale da ballo di periferia. Nel 1922 i suoi dipinti sono stati esposti alla prima Esposizione Nazionale della Caricatura al Garden Club di Torino, dove erano presenti, quali caricaturisti, artisti di grande reputazione. Il 5 marzo 1923 Ugo Pozzo fonda con Fillia e Bracci il gruppo futurista di Torino, iniziando da quel momento un’attiva e costante partecipazione alle più importanti rassegne di arte futurista dell’epoca, sia italiane sia internazionali. Nel 1927, dopo dure lotte e accese polemiche, Pozzo e gli amici futuristi conquistarono una sala alla Quadriennale della Promotrice di Torino, in cui si terrà la più grande e completa mostra futurista dell’epoca, preludio alle successive partecipazioni alla Biennale di Venezia.
Nel 1930 partecipa alla XVII edizione della Esposizione Internazionale Biennale d’Arte della città di Venezia, esponendovi il dipinto “Charlot”, mostra alla quale è ancora presente alla XIX edizione del 1934 con “Voli sulla città nuova”, alla XXI del 1938 con “Aeropittura” e alla XXIII del 1952 con “Aeropittura”, “Aeropittura di intercettatore Fiat G 50”. Nel 1935 espone alla seconda edizione della mostra Quadriennale di Arte Nazionale al Palazzo delle Esposizioni di Roma, con il dipinto “Balilla”, ancora presente alla terza edizione del 1939 con “Aeropittura di ali legionarie” e “Aeropittura di cielo spagnolo”.
Il talento di Ugo Pozzo trova espressione non solo nel campo della pittura ma anche della scultura, della caricatura, della grafica pubblicitaria e editoriale, dell’arredamento, del cinema d’animazione e della ideazione e produzione dei giocattoli in legno. Tra il 1931 e il 1932 soggiornò e lavorò a Parigi dove, grazie all’aiuto di Prampolini, si impegnò come disegnatore e vignettista presso le Edizioni Montparnasse e alcune testate giornalistiche.
Coadiutore e collaboratore stretto di Fillia, prima, e poi suo sostituto alla direzione e conduzione del gruppo, Ugo Pozzo risponde ai valori del movimento futurista torinese, quale una figura di primo piano. Tra i suoi componenti è risultato l’uomo più dotato e di maggior talento con Fillia.
Fillia – Pozzo risulta una coppia davvero singolare, che ricorda, per non poche affinità, l’altra più nota di Boccioni – Balla del Futurismo del 1910.
Nel 1940 Filippo Tommaso Marinetti lo definisce in un ritratto appassionato sul Meridiano di Roma come un “ingegnoso mondializzatore di Torino”. Nel secondo dopoguerra, esauritasi la stagione futurista, Pozzo continuò a sviluppare la propria ricerca pittorica in solitudine, passando attraverso esperimenti informali, fino al recupero e all’interpretazione dello stile personale che aveva caratterizzato le sue opere futuriste.
A partire dagli anni Sessanta riprende, con notevole costanza, l’attività espositiva, tenendo diverse personali a Torino, Milano, Roma, Genova e Venezia, fino alla morte avvenuta a Torino nel 1981.
Il suo carattere schivo e modesto, la scarsa circolazione delle opere nel dopoguerra e alcune incomprensibili dimenticanze da parte della critica hanno contribuito ad offuscarne la memoria, impedendo il giusto collocamento e il pieno riconoscimento nel contesto del cosiddetto Secondo Futurismo.
Mara Martellotta
Manifesti del Futurismo mondiale
Ugo Pozzo
Orario: 10:30 / 12:30 – 16:00 / 19:00 (chiuso lunedì e festivi)
Corso Inghilterra 51, Torino
info@latelaccia.it
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE