IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Questa fotografia dimostra una solidarietà che anche noi condividiamo perché ogni causa umanitaria di giustizia va difesa.
Ma non si può usare una sede istituzionale come la Sala rossa del Consiglio Comunale per manifestazioni che stridono con le regole. Giustamente i commessi di Montecitorio e del Senato impediscono ai parlamentari di esibire cartelli. Nella Sala rossa e’ invece stato consentito che si occupasse la parte riservata a sindaco e giunta comunale da parte del consigliere Viale noto per i suoi esibizionismi anche recenti, quando si è presentato alla manifestazione del 25 aprile con una bandiera della NATO con l’intento sicuro di ottenere una fotografia sui giornali come e’ accaduto. Cominciò tanti anni fa in via Po ad esibirsi in “Lotta continua”. In quel periodo venne arso vivo uno studente nel bar “Angelo azzurro”, anche se lui venne scagionato, al contrario del suo compare Della Casa. E poi se la prese con il crocifisso in Sala rossa e in tante altre occasioni tento’ inutilmente di imitare Pannella che non lo considerava affatto uno dei suoi, come mi disse e non volle farlo parlare per i suoi ottant’anni festeggiati a Torino per mia iniziativa al Circolo della Stampa insieme al presidente Gianni Romeo. Ci sarebbe chi deve vigilare e applicare i regolamenti che non dovrebbe lasciar fare nell’Aula del Consiglio comunale a Viale ciò che vuole, come se fosse a casa sua. Le sedi istituzionali vanno salvaguardate. Non vogliamo dei nuovi pannellini in sedicesimo che non hanno nulla a che fare con il grande Marco. La forma è anche sostanza. Sempre.