Bel colpo per Enzo Lavolta. Ha superato le 9000 firme. Soprattutto, da quello che intuisco, sta polarizzando su di sé la sinistra della sinistra da Grimaldi ai verdi. Per Stefano Lo Russo , ora, la vedo più in salita.
Dipenderà da quali persone andranno a votare. I conti ( politici ) sono presto fatti: Lavolta, diciamo così, forte tra la gente comune e Stefano lo Russo che ha ottenuto il 50% degli iscritti al Pd. Visto così, incredibilmente, avrebbe più fiato Lavolta. Con buona pace di Igor boni ( professione candidato) ed il civico… Manca il pezzo di Azione, Moderati e Italia viva. Ne vedremo delle belle. Un paio di liste tra “siamo più a sinistra di tutti ” e siamo solo noi che difendiamo i diritti civili. I pentastellati forse se c’ è bella stagione andranno in Val Susa a fare un po’ di caciara.
E tutti nel centrodestra, e non solo, nel correre alla corte di Damilano. Tutti tranne Giachino il pasionario della Tav. Lui cascasse il mondo si presenta. Ex democristiano, forse ex di Forza Italia, vuole rosicchiare un po’ di consensi a Damilano che non se ne preoccupa. Forse , e dico forse, arrivano anche Calenda e Renzi con l’ appoggio di Portas. Direi proprio stupendo per il Pd Torinese: prima si logora nel rapporto con i Cinquestelle e poi alcuni alleati storici passano dall’ altra parte. Proprio un capolavoro di masochismo politico. E non so se avete notato, dopo la sfuriata di Beppe Grillo in difesa del figlio, il guru è sparito. E Casaleggio Junior è irremovibile. O sganciare la grana o niente elenchi. Ma il vero punto politico sarà tra 9 mesi. Elezioni del Presidente della Repubblica. Mattarella ha già detto che non vuole una rielezione. Il più accreditato è Mario Draghi che però vorrebbe finire la gestione dei fondi europei. Ovviamente 9 mesi sono insufficienti. Mi pare, su questo argomento tutto in alto mare. Poi se Damilano a Torino vince al primo turno sono dolori per Letta. Aggiungiamoci che la Raggi a Roma è prima nei sondaggi con Gualtieri, secondo comunque. Aria di balottaggio. Con Calenda furibondo. In altre parole son dolori per il Pd. Napoli in alto mare e , per ora unica risorsa Bassolino , direi un po’ vecchiotto. Se poi alle primarie di Bologna vince la renziana son dolori. A Milano, quasi certa la vittoria di Sala con un piccolo dettaglio: Sala non è più del pd da mo’. Preoccupante, caro Enrico Letta, no ? E quelli del PD mi fanno una certa tenerezza. Ovunque si rigirano rischiano di sbagliare. Ah, dimenticavo, con la riforma della giustizia e la riforma elettorale da varare. Bazzeccole. Gira e rigira la vedo in salita per questo Pd sia a Roma come a Torino.
Patrizio Tosetto
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE